Abbandonano un materasso e due reti da letto in pieno centro storico, ma vengono individuati grazie alle telecamere e sanzionati dalla Polizia locale. È accaduto nei giorni scorsi in via Crispi, una delle vie più significative del cuore cittadino, da tempo sotto osservazione per episodi di errato conferimento dei rifiuti.
Gli agenti, grazie al sistema di videosorveglianza attivo nella zona, sono riusciti a risalire ai responsabili dell’abbandono: si tratta di una coppia, prontamente convocata negli uffici della Polizia locale e sanzionata per violazione delle normative in materia di conferimento dei rifiuti e decoro urbano.
Oltre alla sanzione amministrativa, ai due è stato imposto anche il rimborso delle spese sostenute dal Cosmari per la rimozione degli ingombranti.
Proseguono intanto i controlli a tappeto su tutto il territorio comunale, con particolare attenzione al centro storico, anche attraverso agenti in borghese. La Polizia locale rinnova l’appello alla cittadinanza a rispettare le norme e a collaborare con le autorità segnalando comportamenti scorretti, per garantire il decoro e la pulizia della città.
Nella mattinata di ieri, la Squadra Mobile di Macerata, in collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia – Divisione S.I.Re.N.E. del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ha eseguito un mandato di arresto europeo nei confronti di un cittadino rumeno di 45 anni, residente nella provincia.
La segnalazione è arrivata tramite la Divisione S.I.Re.N.E., che ha attivato le procedure previste nell’ambito della cooperazione giudiziaria europea. Gli agenti della Mobile si sono messi subito al lavoro per localizzare l’uomo e, dopo un’attività di indagine e osservazione, lo hanno individuato mentre era impegnato in un cantiere edile situato nella provincia di Macerata.
L’uomo è risultato destinatario di un provvedimento restrittivo emesso dalle autorità giudiziarie rumene, a seguito di condanna a 2 anni e 4 mesi di reclusione per reati commessi in Romania.
Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Ancona – Montacuto, a disposizione del presidente della Corte di Appello di Ancona, competente per le procedure di estradizione.
Il centro di Macerata si risveglia con un segno di inciviltà. A farne le spese, ancora una volta, è il Verde Caffè, locale di corso della Repubblica, gestito da Gabriele Micarelli.
Nella notte tra giovedì 29 e venerdì 30 maggio, uno dei tavoli esterni del locale è stato spaccato. Non è la prima volta. “È la terza volta che succede dopo un giovedì universitario – spiega Micarelli – c’è incuria e poco controllo”.
Saranno visionate le immagini delle telecamere di videosorveglianza per risalire al responsabile dell'atto vandalico, ma il problema va oltre il singolo episodio. “Se succedono queste cose non riesco a offrire un servizio di qualità ai miei clienti – aggiunge – ci vorrebbe più attenzione da parte di tutti”.
Il titolare tiene però a precisare di non essere contro la movida universitaria, che riconosce come una parte vitale della città e del suo locale, ma auspica a una gestione più responsabile: "Macerata deve continuare a essere la città dei giovedì universitari, ma con più serenità per chi lavora e senza spiacevoli sorprese il giorno dopo".
Macerata – Un’articolata operazione condotta dalla Guardia di Finanza del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Macerata ha portato alla luce un sistema di frode fiscale che ha coinvolto due imprese – una marchigiana e una romana – e ha permesso l’indebita compensazione di crediti d’imposta inesistenti per oltre 720.000 euro.
Le indagini, avviate nell’ambito di una normale attività di verifica fiscale nei confronti di una società del distretto calzaturiero maceratese, hanno rivelato un sofisticato schema criminoso volto alla creazione artificiosa di crediti fiscali attraverso l’uso di fatture false, contratti simulati e documentazione contraffatta relativa a corsi di formazione mai avvenuti.
In particolare, la società marchigiana aveva utilizzato i falsi crediti per abbattere i propri debiti tributari e contributivi, sfruttando il “Piano Nazionale Formazione 4.0”, che prevede incentivi per la formazione del personale. Tuttavia, l’attività investigativa – svolta anche con l’ausilio di specialisti in Computer Forensics & Data Analysis – ha dimostrato l’assoluta inesistenza dei corsi dichiarati e la falsità delle spese rendicontate.
Determinanti si sono rivelati i dati estratti dai dispositivi informatici aziendali e i falsi registri delle presenze e delle valutazioni didattiche. Anche il consulente fiscale della società beneficiaria è stato segnalato per concorso nel reato, avendo suggerito l’attuazione dello stratagemma in funzione del vantaggio fiscale ottenibile, pur essendo a conoscenza dell’inesistenza dei corsi.
Al termine delle indagini, i rappresentanti legali delle imprese coinvolte sono stati denunciati per emissione e utilizzo di fatture false e per indebita compensazione di crediti d’imposta inesistenti. Contestualmente, le imprese sono state segnalate per la responsabilità amministrativa degli enti, ai sensi del D.Lgs. 231/2001.
Nel frattempo, una delle aziende coinvolte ha avviato una procedura di ravvedimento operoso, versando all’Erario circa 600.000 euro per sanare l’irregolarità fiscale.
I Carabinieri della Stazione di Castelraimondo hanno concluso un’indagine che ha portato alla denuncia di tre cittadini romeni, due donne di 24 e 28 anni e un uomo di 24, tutti senza fissa dimora, per furto con destrezza in concorso.
Le indagini sono scattate subito dopo la denuncia di un’anziana del luogo, vittima del furto. Secondo quanto ricostruito, i tre si sarebbero avvicinati alla donna con una chiacchierata amichevole per distrarla. Approfittando di un momento di distrazione e con la tecnica dell’abbraccio, una delle due donne ha sfilato dal collo dell’anziana la collana d’oro che indossava.
Le dichiarazioni della vittima e di alcuni testimoni, insieme all’analisi delle immagini di videosorveglianza registrate nel luogo del furto, hanno permesso ai militari di individuare e identificare gli autori del gesto. I tre sono stati quindi denunciati all’autorità giudiziaria per il reato contestato.
Un uomo di 88 anni è stato trovato senza vita all'interno della propria abitazione nel pomeriggio di oggi, intorno alle 16, a Civitanova Marche. A lanciare l'allarme sono stati gli assistenti sociali, preoccupati per l’assenza di risposte da parte dell’anziano, che viveva da solo in un appartamento in via De Amicis.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri. Dopo aver forzato l’ingresso, i soccorritori hanno fatto la tragica scoperta: l’uomo era ormai privo di vita, riverso nella sua camera da letto.
Secondo una prima ricostruzione, il decesso sarebbe avvenuto per cause naturali. I carabinieri hanno effettuato i rilievi di rito per escludere eventuali responsabilità. L’uomo era seguito dai servizi sociali del Comune.
Grave incidente nel primo pomeriggio di oggi in via Grazie, a Corridonia. Per cause ancora in fase di accertamento da parte della polizia locale, un’auto e una moto si sono scontrate all’altezza di un incrocio.
Ad avere la peggio è stato il centauro, un uomo di 39 anni, che a seguito dell’impatto ha riportato ferite particolarmente serie. Sul posto sono intervenuti tempestivamente i sanitari del 118 che, valutate le condizioni del ferito, hanno richiesto l’intervento dell’eliambulanza.
Il motociclista è stato intubato e trasferito d’urgenza all’ospedale regionale di Torrette di Ancona, dove è attualmente ricoverato in prognosi riservata. Agli agenti della polizia locale spetta la ricostruzionedell'esatta dinamica del sinistro.
Il questore di Macerata, Gianpaolo Patruno, ha disposto l’accompagnamento immediato alla frontiera aerea di Roma Fiumicino di un cittadino tunisino di 25 anni, rintracciato a Civitanova Marche dai Carabinieri.
L’uomo era già noto alle autorità per la sua irregolare presenza in Italia e per essere stato coinvolto in un’aggressione avvenuta nella notte del 21 aprile 2025 nei pressi del municipio di Civitanova Marche. Successivi accertamenti hanno confermato che il cittadino tunisino risultava inottemperante a precedenti provvedimenti di respingimento emessi nel 2022 dal questore di Siracusa e dal prefetto di Macerata.
Vista la sua situazione irregolare, il prefetto di Macerata ha emesso un nuovo decreto di espulsione, convalidato dall’autorità giudiziaria. Il questore ha quindi coordinato l’esecuzione del provvedimento, affidando l’accompagnamento dell’extracomunitario agli agenti specializzati della Polizia di Stato. Il giovane è stato quindi imbarcato su un volo di linea diretto a Tunisi dalla frontiera di Roma Fiumicino.
L’operazione conferma l’impegno delle forze dell’ordine nella tutela della sicurezza pubblica e nel rispetto delle norme sull’immigrazione.
È stato denunciato per furto aggravato un cittadino tunisino di 29 anni, senza fissa dimora, ritenuto responsabile di due episodi avvenuti nei giorni scorsi a Civitanova Marche.
L’indagine, condotta dai Carabinieri della locale Stazione, ha preso avvio a seguito di due furti distinti: il primo avvenuto nella notte del 12 maggio, quando sono state sottratte alcune cassette di pesce per un valore di circa 600 euro da un ingrosso ittico della città; il secondo nella notte del 15, ai danni di un noto stabilimento balneare, dove sono stati rubati generi alimentari e denaro contante per un valore stimato in 300 euro.
Determinante per l’individuazione del responsabile si è rivelata l’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza della zona. Attraverso il riconoscimento visivo e ulteriori riscontri investigativi, i militari sono riusciti a risalire all’identità del ladro, poi denunciato all’autorità giudiziaria.
Grave incidente sul lavoro questa mattina a Jesi, in via del Tornabrocco, nei pressi della fonte del Tornabrocco. Un uomo di 47 anni, un operaio dipendente di un'azienda privata, la Santini Impianti di Senigallia, è rimasto schiacciato sotto il furgone della ditta che stava operando su un carico di macerie.
Il mezzo, per ragioni ancora da chiarire, mentre era fermo e stava operando con il braccio meccanico al carico delle macerie, si è improvvisamente rovesciato su un lato schiacciando uno dei tre operai che è rimasto imprigionato sotto il mezzo. Al momento dell'incidente, l'uomo si trovava al di fuori del mezzo e i suoi due colleghi sono comunque rimasti illesi.
Colleghi che hanno subito dato l'allarme, quindi sul posto si sono recati i sanitari, l'eliambulanza che poi ha trasportato il ferito all'ospedale regionale di Torrette in codice rosso, anche i vigili del fuoco che sul luogo hanno operato per estrarre l'operaio dal mezzo. e la polizia locale di Jesi che è stata delegata dal Pubblico ministero di turno a fare i necessari accertamenti di polizia giudiziaria.
Il cantiere è stato posto sotto sequestro, così come il mezzo. Stanno ancora operando, congiuntamente alla polizia municipale, anche gli ispettori dell'azienda sanitaria territoriale per accertare se sono state violate le normative sulla sicurezza del lavoro, quindi sottoposta a sequestro l'area e anche il mezzo.
Viaggiava sui sedili posteriori del veicolo della polizia che lo stava accompagnando al CPR di Potenza da Vicenza quando, nel tratto compreso tra i caselli di Ancona Nord e Ancona Sud, ha improvvisamente aperto lo sportello, gettandosi sull'asfalto.
È successo nel pomeriggio di ieri e, sotto gli occhi attoniti degli altri utenti della strada, l’uomo – uno straniero irregolare proveniente dalla Tunisia – è caduto rovinosamente, rotolando sull’asfalto autostradale.
Immediato l’intervento degli agenti che lo stavano scortando: hanno messo in sicurezza la zona e allertato i soccorsi. I sanitari del 118, giunti sul posto, hanno prestato le prime cure e trasportato il ferito all’ospedale regionale di Torrette. Le sue condizioni non sarebbero gravi.
Sull’episodio sono in corso accertamenti da parte delle forze dell’ordine.
Operazione "Los Pollos": smantellate due organizzazioni criminali legate allo spaccio. Coinvolti soggetti italiani e nordafricani, base logistica nelle campagne di Cingoli.
All’alba di oggi, un’operazione ad ampio raggio condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Macerata ha portato all’esecuzione di 19 misure cautelari nei confronti di altrettanti indagati, accusati a vario titolo di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. L’ordinanza è stata emessa dal Gip del Tribunale di Macerata su richiesta della Procura.
Il blitz ha coinvolto un massiccio dispositivo di forze dell’ordine, con il supporto dei Comandi Provinciali di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo e Roma, dei Nuclei Cinofili di Pesaro e Roma Santa Maria di Galeria, oltre al 5° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pescara. Le operazioni si sono svolte nelle province di Macerata, Ancona e Roma.
Dei 19 indagati, 13 sono finiti in carcere, 2 agli arresti domiciliari, 3 sottoposti all’obbligo di dimora e uno all’obbligo di firma. Le persone raggiunte da misura cautelare risiedono a Roma, Cingoli, Jesi, Filottrano, Treia, Monte San Giusto, Appignano e Santa Maria Nuova.
Le indagini, condotte da settembre 2024 a marzo 2025, hanno permesso di smantellare due distinti gruppi criminali – uno composto da soggetti nordafricani operanti a Cingoli, l’altro da italiani con base a Roma – che collaboravano stabilmente nel traffico e nello spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare hashish.
Tutto è partito da un’attività di osservazione nelle campagne cingolane, dove un anomalo viavai attorno a un’abitazione abitata da cittadini nordafricani ha attirato l’attenzione dei militari. I pedinamenti e gli appostamenti hanno fatto emergere l’esistenza di una vera e propria centrale di spaccio, attiva nel rifornire consumatori e spacciatori delle province di Macerata e Ancona.
Nel corso dell’attività investigativa, sono stati ricostruiti gli spostamenti degli indagati, individuando i ruoli ricoperti da ciascuno: committenti, fornitori, trasportatori e distributori. Le consegne di droga, in arrivo dalla Capitale ogni 10-15 giorni, alimentavano un vasto giro di spaccio locale.
Il primo importante sequestro risale all’8 ottobre 2024, quando a Monte San Giusto un giovane è stato trovato in possesso di 2,5 chili di hashish suddivisi in 25 panetti, oltre a quasi 2.500 euro in contanti. A metà novembre, una giovane residente nelle campagne cingolane è stata arrestata a Jesi con 6 chili di hashish. Il giorno seguente, a Camerino, altri 200 grammi della stessa sostanza sono stati sequestrati a due giovani denunciati in stato di libertà.
Il 25 novembre, a Filottrano, i Carabinieri hanno arrestato in flagranza un giovane ghanese residente nel comune e una donna di Roma, incaricata del trasporto dello stupefacente. In quell’occasione sono stati sequestrati 610 panetti di hashish del peso complessivo di oltre 30 chili, insieme a 200 grammi di marijuana, 50 grammi di cocaina e più di 24.000 euro in contanti.
Nei giorni successivi, a Cingoli, un uomo proveniente da Roma è stato intercettato con 14 chili di hashish, mezzo chilo di marijuana e 4 grammi di cocaina. Il 4 dicembre, a Grottaccia di Cingoli, due giovani – uno marocchino e uno ucraino – sono stati fermati con 715 grammi di hashish.
Questa mattina, nel corso della fase esecutiva, a Roma uno degli indagati – già destinatario di misura cautelare – è stato arrestato in flagranza di reato. Durante la perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti oltre 14 chili di hashish, più di 4 chili di cocaina e la somma in contanti di oltre 348.000 euro. A carico degli altri soggetti sono stati sequestrati altri 40 grammi di hashish e circa 29.200 euro.
L’operazione, denominata “Los Pollos” dal nome della chat usata dagli spacciatori, ha permesso il sequestro complessivo di 54 chili di hashish (per un totale di 752 panetti), 715 grammi di marijuana, 50 grammi di cocaina e oltre 27.500 euro in contanti. Sette le persone arrestate in flagranza di reato. Le cessioni di droga accertate superano quota 130. Secondo gli investigatori, i traffici illeciti avrebbero riguardato complessivamente 385 chili di hashish, oltre 9 chili di cocaina e circa 2 chili di marijuana, per un valore stimato sul mercato di circa 5,4 milioni di euro.
Un violento acquazzone abbattutosi nel primo pomeriggio di oggi ha interessato l’intero territorio comunale della città di San Severino Marche, causando numerosi disagi e danni soprattutto alla viabilità.
Frane e smottamenti si sono verificati in più punti del comprensorio comunale, rendendo difficoltosa la circolazione su diverse strade. Particolarmente critica la situazione lungo la S.S. 361 “Septempedana”, nel tratto compreso tra la zona archeologica e l’abitato di Taccoli, dove si è formato un esteso manto melmoso sulla sede stradale. Questo ha reso il transito estremamente pericoloso per i veicoli in circolazione, causando rallentamenti e potenziali rischi per la sicurezza.
I disagi maggiori si sono registrati nella fascia oraria compresa tra le 15 e le 17, quando l’intensità delle precipitazioni ha raggiunto il picco. Provvidenziale si è rivelato l’intervento tempestivo della Polizia Locale, che ha immediatamente segnalato i punti critici agli automobilisti in transito, scongiurando incidenti.
Contestualmente, è stata mobilitata una ruspa con pala meccanica per liberare la sede stradale dal fango e dai detriti accumulatisi. Grazie alla prontezza dell’intervento, la situazione è tornata alla normalità nel giro di un paio d’ore.
L’Amministrazione comunale di San Severino Marche invita la cittadinanza alla massima prudenza negli spostamenti e ricorda che è attivo il servizio di segnalazione dei disagi tramite i canali ufficiali del Comune.
Il maltempo ha interessato, nel primo pomeriggio, anche i territori di Cingoli, Apiro e Muccia colpiti da una violenta grandinata.
Nottata movimentata sul lungomare sud di Civitanova Marche. I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia locale sono intervenuti alle prime luci dell’alba di ieri, intorno alle ore 5, a seguito di una richiesta pervenuta al Numero Unico per le Emergenze 112. La segnalazione riguardava un giovane che stava arrecando disturbo all’interno di un noto locale di intrattenimento notturno.
Giunti sul posto, i militari hanno individuato il soggetto segnalato, un 26enne residente a Morrovalle. Alla richiesta di fornire le proprie generalità per l’identificazione, il giovane si è rifiutato di collaborare, assumendo fin da subito un atteggiamento ostile. Nel corso dell’intervento, ha rivolto espressioni minacciose e oltraggiose nei confronti dei carabinieri, aggravando così la sua posizione.
Per questi motivi, il 26enne è stato deferito all’autorità giudiziaria con le accuse di oltraggio e minaccia a Pubblico Ufficiale, oltre che per il rifiuto di fornire le proprie generalità.
Questa mattina a Esanatoglia un infortunio sul lavoro che ha coinvolto un uomo di 39 anni. L’incidente è avvenuto intorno alle 10:30, quando, per cause in corso di accertamento, l’operaio è precipitato da un solaio durante un intervento in un cantiere.
Scattato immediatamente l’allarme, sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che, dopo le prime cure, hanno richiesto l’intervento dell’eliambulanza. Il 39enne è stato trasferito in codice rosso all’ospedale regionale di Torrette, ad Ancona. Nonostante la gravità delle ferite riportate, le sue condizioni non sarebbero tali da far temere per la vita.
Sul luogo dell’incidente è giunto anche il personale dello Spsal dell’Ast, incaricato di effettuare i rilievi e ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Sono in corso verifiche sulle misure di sicurezza adottate nel cantiere.
Notte di vandalismo sul lungomare nord di Civitanova Marche, dove ignoti hanno preso di mira lo chalet Hosvi, provocando danni ingenti. È accaduto nella notte tra sabato e domenica, quando gli autori del gesto hanno rovesciato lettini e ombrelloni, spargendoli sulla spiaggia e spingendone alcuni fino in mare.
Una scena desolante quella che si è presentata all’alba agli occhi dei titolari della struttura balneare, che si sono trovati di fronte a un vero e proprio attacco all’attrezzatura dello stabilimento.
Sul posto è intervenuta la polizia, che ha effettuato un sopralluogo per documentare l'accaduto e avviare le indagini.
Nel pomeriggio di ieri un incendio ha devastato una delle strutture abitative emergenziali all’interno del villaggio Sae “Campagno”, nell’area terremotati di San Michele che ospita un centinaio di famiglie colpite dal sisma del 2016. Le fiamme, per cause che sono ancora in fase di accertamento da parte dei Vigili del Fuoco, hanno gravemente danneggiato l'interno della struttura prefabbricata assegnata a un anziano settantenne del posto sfollato da Parolito subito dopo le scosse.
L'uomo, allontanatosi dalla sua Sae intorno alle 15:30 di ieri, ha fatto ritorno circa tre ore più tardi, trovando la sua casa avvolta dal fumo e dai danni del rogo. Secondo le prime ricostruzioni, l'incendio si sarebbe sviluppato vicino a un divano, propagandosi rapidamente e distruggendo mobili e arredi nel locale salone-cucina. Fortunatamente, le fiamme si sono spente autonomamente a causa del venir meno dell'ossigeno nelle stanze.
Al rientro, l'anziano ha avvertito un forte odore di fumo dall'esterno e, una volta aperta la porta, ha constatato l'entità del disastro. Immediatamente allertati, i Vigili del Fuoco sono giunti sul posto ma non hanno potuto fare altro che constatare i danni. Le alte temperature raggiunte all'interno della stanza hanno fuso il quadro elettrico generale e alcune prese di corrente, compromettendo l'agibilità della struttura. Informato dell'accaduto, il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, si è immediatamente attivata per garantire assistenza all'anziano tramite l’ufficio Servizi sociali del Comune. L'ospite della Sae è stato temporaneamente trasferito in una struttura ricettiva, dove rimarrà fino a quando non saranno ripristinate le condizioni di sicurezza necessarie per il suo rientro nella casetta prefabbricata.
Tre persone ferite e uno stabile inagibile evacuato in via XX Settembre nella frazione di Centobuchi a Monteprandone a causa di un incendio scoppiato intorno alle 6:45 di questa mattina all'interno di una autorimessa.
I vigili del fuoco del distaccamento di San Benedetto del Tronto con personale di rinforzo giunto dalla Centrale di Ascoli hanno spento le fiamme anche con l'ausilio di liquido schiumogeno.
All'interno dell'autorimessa c'erano moto, biciclette e utensili di vario genere. Dalla verifica statica dell'edificio i vigili del fuoco hanno stabilito la non fruibilità dell'intera palazzina fino al ripristino delle condizioni di sicurezza ed igienicità e i presenti sono stati evacuati. Tre uomini residenti facevano ricorso alle cure dei sanitari e trasportati all'ospedale rivierasco per accertamenti.
Al termine delle operazioni di messa in sicurezza gli operatori dei vigili del fuoco hanno recuperato i beni di prima necessità per le persone evacuate.
Serata di controlli straordinari quella appena trascorsa a Civitanova Marche, dove le forze dell’ordine hanno messo in campo un’operazione congiunta per garantire la sicurezza durante i momenti più intensi della cosiddetta "movida" del sabato.
L’intervento ha coinvolto polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale, impegnati in un’attività di presidio del territorio nel centro cittadino e lungo le zone costiere più frequentate per la presenza di locali di intrattenimento.
Nel corso del servizio sono state controllate ed identificate numerose persone, con particolare attenzione rivolta ai comportamenti illeciti legati al consumo di alcol, all’abuso di sostanze stupefacenti e alla sicurezza dei minori. Le verifiche hanno interessato anche due esercizi pubblici, all’interno dei quali sono state riscontrate violazioni amministrative: sei i verbali elevati per il mancato rispetto delle normative vigenti.
Due locali sono stati sanzionati per irregolarità legate alla somministrazione di alcolici a minori e alla presenza di slot machine accessibili a clienti non autorizzati. La tutela dei minori è stata infatti uno degli obiettivi principali del servizio, che ha visto un rafforzamento della vigilanza proprio nei luoghi di maggior aggregazione giovanile.
Durante l’attività non sono mancati interventi per episodi di liti nei pressi dei locali più frequentati. In alcuni casi, sono stati identificati giovani già noti alle forze dell’ordine per precedenti legati a stupefacenti, risse e guida in stato di ebbrezza. Per loro sono in fase di valutazione eventuali provvedimenti amministrativi.
Nel complesso, l’operazione ha anche portato al sequestro di alcuni grammi di sostanza stupefacente, con la contestazione di tre violazioni ai sensi dell’articolo 75 del DPR 309/90 (detenzione per uso personale).
Le attività proseguiranno anche nei prossimi fine settimana, con l’obiettivo di garantire sicurezza e legalità durante le serate estive e nelle zone maggiormente interessate dal flusso turistico e giovanile.
Il mondo dell’arte, dello sport e del sociale perde oggi una delle sue anime più vibranti: è morto Nazareno Rocchetti, conosciuto da tutti come "Rocky". Aveva 78 anni ed era ricoverato da alcuni giorni all’ospedale di Torrette, ad Ancona, dove si è spento questa mattina. Originario di Filottrano, da tempo si era trasferito a Cingoli, dove aveva trovato una seconda casa e una comunità che lo aveva accolto con affetto. Lascia la moglie Sandra, due figli, nipoti e una miriade di amici e ammiratori che oggi ne piangono la scomparsa.
La notizia della morte ha colpito profondamente anche le istituzioni locali, in particolare il sindaco di Filottrano, Luca Paolorossi, che ha voluto ricordarlo con parole sentite e cariche di riconoscenza: "È curioso il fatto che continuamente veniamo messi alla prova. Non possiamo mai godere appieno di un successo che subito la vita ci proietta nella sua realtà più dura. E oggi ci porta a dare l’addio a un uomo a cui devo tanto, ma a cui forse tutta la nostra regione deve qualcosa".
Nazareno Rocchetti, artista, scrittore, agricoltore, oratore, sportivo e massaggiatore di fama internazionale (è stato lui a curare i muscoli di Pietro Mennea), è stato una figura poliedrica e visionaria. Con le mani creava, con la parola ispirava. "Lui tutto poteva - prosegue Paolorossi, - è riuscito a far dialogare i grandi dello sport, della musica e dello spettacolo. Casa sua era una fucina di idee e progetti. Quando ad un’iniziativa arrivava Nazzareno Rocchetti, tutto cambiava: quell’iniziativa diventava un evento".
Non solo un punto di riferimento per il territorio, ma anche per il Paese: Rocchetti ha saputo attraversare generazioni, toccando le vite di atleti, artisti, cittadini comuni con la sua energia e la sua visione. Un uomo "illuminato", come lo definisce il primo cittadino, capace di forgiare progetti e legami, di parlare alle persone con il cuore e di lasciare un segno ovunque andasse.
Il suo contributo non si è fermato all’arte o alla pratica sportiva: è stato un tessitore di comunità, un ponte tra mondi diversi, un catalizzatore di entusiasmo. "A Sandra, ai suoi figli, nipoti, parenti ed amici - conclude il sindaco Paolorossi - dico: teniamo duro e ringraziamo Dio, o chi per lui, per averci dato un uomo come Nazzareno Rocchetti, l’illuminato del terzo millennio".
La redazione di Picchio News, con in testa il direttore editoriale Guido Picchio, legato da un profondo rapporto di amicizia con Rocchetti, si unisce al dolore della famiglia e di tutte le persone che lo hanno conosciuto e amato.
I funerali saranno domani alle ore 16:00 a Cingoli, nella chiesa di Sant'Esuperanzio.