Porto Recanati, non ci sono altri resti. Ultimo giorno per Dogan, il cane della Polizia (Gallery)
Ultimo giorno di lavoro, sul terreno all'ombra dell'Hotel House, per Dogan, il cane della Polizia di Stato che ormai da quarantotto ore sta passando al setaccio l'area in cui, nelle scorse settimane, erano stati trovati resti umani. Dogan, addestrato specificamente per tracce ematiche e resti umani, ha, di fatto, confermato i sospetti degli uomini della Questura. Ossia che su quel terreno non c'é più nulla da trovare. Oggi é stato utilizzato, proprio per scandagliare ogni centimetro di terriccio, anche un georadar, ma le ricerche hanno dato esito negativo. Tanto che, secondo quanto é dato sapere, questo sarà l'ultimo pomeriggio di lavoro.
Poi, la palla passerà definitivamente ai laboratori di Roma e Macerata incaricati di eseguire gli accertamenti sui circa 60 reperti rinvenuti all'interno di quello che ormai é noto come il pozzo degli orrori e nell'area circostante. E' ancora in corso anche il lavoro di catalogazione e si dovrà, prima di tutto, stabilire quanti di quei frammenti ossei siano effettivamente di corpi umani. la certezza, almeno in questa fase, c'é solo per alcuni di questi reperti, che sono comunque pochi rispetto alla totalità delle ossa di un corpo umano. Un fatto, questo, che accresce i dubbi degli inquirenti e che, inevitabilmente, porta a chiedersi come e dove possano essere le altre parti.
Difficile, quindi, avanzare ad oggi ipotesi di qualunque tipo, anche se il timore che quei resti possano appartenere alla quindicenne Cameyi Mosammet si fanno sempre più stringenti con il passare delle ore.
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