Macerata, "Ho agito per disperazione": due anni per l'aggressore del direttore Giuli
Ha patteggiato due anni e starà agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. È la misura cautelare stabilita dal giudice Barbara Cortigiano che ha ascoltato questa mattina, presso il tribunale di Macerata, il 36enne che ha aggredito ieri il direttore del Sert Gianni Giuli (LEGGI QUI).
“Il mio assistito si è detto esasperato per la situazione che stava vivendo” – ha spiegato l’avvocato Barbara Recanati, legale dell’utente del Sert -. Il 36enne ha riferito al giudice, durante l’udienza di convalida, di “aver trovato, più volte, le porte chiuse presso il centro di Dipendenze dell’Area Vasta 3 e quindi ieri, dopo l’ennesimo telefono chiuso in faccia, ha deciso di compiere l’estremo gesto per disperazione.”
Il 36enne, che vive da solo perché ha perso entrambe i genitori ed è senza lavoro, si è mostrato “pentito di quanto accaduto”, riferisce il legale Recanati.
L'uomo, durante l'udienza di convalida, ha spiegato di aver commesso il gesto “nel disperato tentativo di un aiuto e per poter cercare di ottenere un collocamento nella società.” Il giovane di San Severino ha anche spiegato di aver portato con sé il martello ma di non averlo utilizzato; avrebbe colpito invece il direttore del Sert con dei pugni in testa.
(In foto l'avvocato Barbara Recanati)
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