Delpriori contrattacca: "Nocelli non dice la verità. Avevo reddito da lavoro"
Dall'avvocato Alessandro Casoni, legale del sindaco di Matelica Alessandro Delpriori, riceviamo
Il Sindaco di Matelica Alessandro Delpriori contesta mio tramite quanto sostenuto da Roberta Nocelli in merito all’archiviazione di un’indagine per diffamazione, nella quale il primo cittadino si sentiva vittima delle seguenti frasi: “Voglio diventà sindaco pure io, almeno non sarò più disoccupata. Questa è l’Italia!!!!”; “La politica è un mestiere x tanti!!! E tanti scelgono di fare politica x non lavorare!!! Grazie a chi li vota!!!”; “…un sindaco che non lavora…”.
Con la sua denuncia il Sindaco Delpriori invocava tutela come libero professionista (storico dell’arte) additato come senza lavoro, con guadagni collegati (secondo quelle frasi) alla sola indennità di pubblico amministratore. Così non è, visto che il Mod. UNICO 2015 del Dott. Delpriori - visibile su Internet e richiamato da Nocelli - reca alla voce “RC9” un reddito effettivamente pari ad € 8.455,00 lordi, riconducibili all’indennità; ma anche, alla voce “LM6”, un importo lordo di € 9.396,00 (attività professionale), omesso dalla firmataria dell’articolo. L’ordinanza del GIP si è soffermata esclusivamente sulla “diffamazione” rapportata alla “critica politica”, ove concorrono diversi orientamenti giurisprudenziali. Il Mod. UNICO 2015 riporta invece campi e numeri precisati.
Il Dott. Delpriori – in buona sostanza - si preoccupa del danno che certe affermazioni fiscalmente errate potranno causare alla sua figura professionale. È proprio questo il nodo sottoposto dal Delpriori all’attenzione della Procura: cioè se un cittadino, eletto Sindaco ad un certo punto della sua vita, possa essere considerato privo di reddito diverso dall’indennità, quando ciò non è documentalmente vero. Questa può essere considerata critica politica? Nel nuovo articolo di Roberta Nocelli è scritto: “Delpriori è stato quindi del tutto privo di reddito prima della sua elezione alla carica di Sindaco, da gennaio a maggio 2014, non avendo percepito nessuna remunerazione dalla sua professionalità di critico storico dell'arte. Cosa che era stata rimarcata nella memoria difensiva depositata”; il mio assistito – pur rispettando la decisione giudiziale del 25.04.2016 - si riserva di investire il Pubblico Ministero di questa ulteriore valutazione, fiscalmente inesatta ma esternata con assoluta certezza e diffusione mediatica.
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