Chiara e Riccardo: due giovani vite spezzate dalla fatalità
Una fine tragica quanto fatale.
Un drammatico destino quello che ha travolto Riccardo e Chiara, i due giovani maceratesi deceduti nell'esplosione in zona Navigli, a Milano, questa mattina (leggi qui). Li hanno trovati insieme, nel loro letto. Forse la perdita di gas li aveva già storditi prima della terribile deflagrazione.
Abitavano insieme in Via Brioschi, nell'appartamento dal quale è partita la fuga di gas che oltre ai due ragazzi ha ucciso anche un'altra donna di 42 anni, Micaela Masella, titolare di una scuola di danza al Teatro Carcano. L'appartamento dove abitava Micaela si trovava a fianco e sono state ferite in maniera grave anche le figlie di 7 e 11 anni e il marito, fortunatamente, fuori pericolo.
Riccardo Maglianesi e Chiara Magnamassa avevano 27 anni.
Due piccole città dell'entroterra le loro città di provenienza. Chiara era di Monte San Giusto e Riccardo di Morrovalle. Si erano trasferiti a Milano per studiare e per costruirsi una vita insieme. La loro vita ma anche i loro sogni e le loro ambizioni sono morti in quella maledetta esplosione.
Riccardo, laureato in Economia alla Politecnica delle Marche con il massimo dei voti, frequentava un master alla Bocconi in "Quantitative Finance and Risk Mangement". Amante di viaggi e di musica, aveva effettuato diverse esperienze di studio e lavoro all'estero: a Los Angeles e a Parigi. Era inoltre tra gli organizzatori del Festival Beer di Morrovalle che si svolge solitamente verso la fine di giugno.
Chiara era diplomata in "Perito Aziendale Corrispondente in Lingue estere" all'Itas Matteo Ricci, e si era specializzata in seguito in "Design della Calzatura" seguendo un corso di formazione professionale presso la Fondazione Elios. Appassionata di moda e design aveva anche realizzato una propria collezione di calzature. Gli amici la ricordano come una ragazza solare e ambiziosa, piena di passione per il proprio lavoro.
Sul luogo per i primi rilievi si è recato il sostituto procuratore della Repubblica, Elio Remondini che ha aperto un fascicolo per disastro e omicidio plurimo colposo.
I sindaci delle due comunità, Gentili e Montemarani, hanno espresso le loro più sentite condoglianze e la loro vicinanza alle famiglie dei due ragazzi.
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