I carabinieri di Milano con il supporto dei colleghi di Napoli hanno catturato il killer della 'ndrangheta Massimiliano Sestito, evaso dai domiciliari a Pero, nel milanese, il 30 gennaio. È stato rintracciato e catturato davanti alla Stazione Circumvesuviana di Sant'Anastasia, in provincia di Napoli.
In un sistema in cui chiaramente qualcosa non ha funzionato, tanto da permettere ad un pericoloso killer di fuggire per sottrarsi alla giustizia, il plauso va alle forze dell'ordine e al loro incessante lavoro: "La rapida e ineluttabile cattura di Massimiliano Sestito è una bella notizia che riempie di soddisfazione tutti quelli che vestono la divisa, a cominciare dal figlio di Renato Lio, assassinato da questo brutale killer, nostro stimato collega". Così si è espresso Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato, dopo che i carabinieri ieri hanno catturato il killer della ‘ndrangheta.
Renato Lio, era un appuntato scelto, calabrese; quando è stato ammazzato durante un posto di blocco la notte del 20 agosto 1991 a Soverato aveva 35 anni, una moglie di 29 anni e due figli piccoli di 11 e 9 anni. Il giorno in cui fu ucciso era il compleanno del figlio Salvatore, tutto era pronto per festeggiarlo.
"Da allora non dormo più - ha dichiarato la moglie del carabiniere Lio, Anna - in un'intervista a "il Quotidiano del Sud", perché io e i miei figli abbiamo pagato un prezzo altissimo e nessuno potrà mai ripagarci per quello che abbiamo perduto: l’amore di un marito e di un padre amorevole che ogni giorno metteva a rischio la propria vita per la sicurezza degli altri".
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