All’esito dei primi accertamenti di laboratorio effettuati dal professor Adriano Tagliabracci presso l'istituto di medicina legale dell’Università di Ancona, rende noto il procuratore capo di Macerata, Giovanni Giorgio, "si può affermare ormai con una certa sicurezza che i resti ossei rinvenuti nei pressi dell'Hotel House di Porto Recanati appartengano alla minore Mossammet Cameyi"."AI momento - prosegue ancora il procuratore - si ipotizza che la ragazza, una volta giunta da Ancona presso la Stazione Ferroviaria di Porto Recanati, si sia recata verso l’Hotel House, si da essere poco tempo dopo uccisa e sotterrata nei pressi dell'Hotel House".
Il procuratore della Repubblica Giovanni Giorgio invita "chiunque possa fornire notizie a contattare o a recarsi presso le sedi della Questura di Ancona o di Macerata o presso altri uffici di polizia giudiziaria o presso la sede della Procura della Repubblica di Macerata".Ciò, al fine di consentire di raccogliere elementi utili per lo svolgimento di indagini apparentemente non agevoli, atteso il lungo tempo decorso dal momento della scomparsa della minore.
Nel pomeriggio di ieri gli agenti della Squadra Mobile, diretti dalla dottoressa Maria Raffaella Abbate, hanno proceduto alla cattura di un cittadino pakistano di 38 anni. L’uomo, con segnalazioni per reati legati agli stupefacenti, era destinatario di una condanna a pena detentiva che scaturisce da una complessa attività di indagine condotta dalla Squadra Mobile e denominata “Operazione Tigre”.
L’indagine era partita da una segnalazione proveniente da enti pubblici, relativa ad anomalie nella documentazione inerente i permessi di soggiorno e mirava a contrastare un’organizzazione criminale dedita alla falsificazione di documenti per il rilascio del permesso di soggiorno. Gli investigatori, attraverso complesse attività di analisi di documenti e numerosi sopralluoghi, hanno accertato che il soggetto pakistano aveva utilizzato attestazioni false al fine di ottenere il permesso di soggiorno.
Acclarati i fatti, il Tribunale ha stabilito una pena detentiva di un anno e 10 mesi. Gli uomini della Squadra Mobile si sono messi alla ricerca del soggetto, riuscendo a rintracciarlo a Macerata dopo vari accertamenti svolti senza soluzione di continuità che hanno permesso il suo arresto.
Pagavano una badante per assistere i loro genitori. Ma ieri, quando sono andati a trovare l'anziano padre e l'anziana madre, hanno scoperto che quella donna che doveva accudirli era completamente ubriaca. E' successo a Civitanova Marche.
Così una cittadina polacca residente a Civitanova è stata identificata dai Carabinieri, intervenuti a casa dei due anziani dopo la chiamata da parte degli figli della coppia. Quando hanno chiesto conto alla badante delle sue condizioni, infatti, la donna ha dato in escandescenze. Ne é nato un litigio che si è concluso, appunto, con la richiesta di intervento ai Militari dell'Arma.
Sul posto anche i sanitari del 118, che hanno provveduto al trasporto della cittadina polacca presso il vicino Pronto Soccorso, visti i postumi della pesante sbronza. La donna è stata anche identificata e l'accaduto messo a verbale, ma l'eventuale denuncia non è ancora stata sporta dai figli dell'anziana coppia.
Anche nel pomeriggio di ieri, la Polizia in azione all’Hotel House nell’ambito di un ulteriore servizio svolto con l’ausilio della squadra cinofili di Ancona e di un velivolo della Polizia di Stato proveniente dal Reparto volo di Pescara. Nel corso dei servizi sono stati sottoposti a perquisizione 3 appartamenti in uso a pregiudicati extracomunitari sospettati di essere inseriti nel circuito dello spaccio di sostanze stupefacenti e sottoposte a controllo 24 persone. Nel corso delle operazioni,svolte per l’intero pomeriggio, è stata e rinvenuta sostanza stupefacente divisa in dosi, parte delle quali nascoste in fessure presenti sui muri ed in altri cosiddetti “imboschi”, altra nei pressi dell’ingresso principale del palazzone multietnico, evidentemente lanciata dai piani superiori da qualcuno all’arrivo degli agenti della Polizia di Stato.
L’attività di controllo, che ha visto l’impiego di numerosi agenti, è stata coordinata sul posto dal Dirigente della Squadra Mobile Maria Raffaella Abbate che, al termine del servizio, si è intrattenuta con i parlamentari di una delegazione della Lega Nord che si era recata sul posto per un sopralluogo. Tra le Autorità presenti, il Sen. Paolo Arrigoni (coordinatore regionale del partito), l’On. Tullio Patassini, l’On. Giuliano Pazzaglini , l’On. Giorgia Latini e l’On. Luca Paolini che hanno espresso il loro plauso per il costante lavoro svolto dalle Forze dell’Ordine nei confronti dell’Hotel House fortemente voluto dal Questore Antonio Pignataro con l’obbiettivo di debellare i fenomeni connessi al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti e di ripristinare la legalità. I servizi sono svolti in maniera pressochè continuativa e con l’ausilio di altre Forze di Polizia, di reparti della Polizia provenienti da fuori provincia e anche con il concorso della Polizia Municipale di Porto Recanati, città il cui sindaco, Roberto Mozzicafreddo, non ha mai fatto mancare l’appoggio in occasione di servizi di prevenzione predisposti in quel comune.
Ieri é stata la volta di un venticinquenne nigeriano. Gli uomini della Polizia di Stato lo hanno sorpreso davanti ad un supermercato mentre infastidiva i clienti. Sprovvisto di documenti, é stato identificato e successivamente rilasciato. Un piccolo episodio, quello avvenuto ieri a Macerata, che, però, conferma la presenza di alcuni soggetti sinora mai identificati, mentre è stata riscontrata l’assenza di soggetti sottoposti a controlli nelle scorse settimane da parte della Polizia.
Continuano, dunque, i controlli della Polizia di Stato disposti dal Questore Antonio Pignataro, davanti ai supermercati e centri commerciali di Macerata, finalizzati a debellare il fenomeno delle molestie dovuto alla presenza di persone che chiedono insistentemente denaro ai clienti.
Positivo il cambio di atteggiamento dei cittadini maceratesi i quali, contrariamente a quanto avveniva fino a qualche mese fa, oggi si rivolgono con fiducia alla Polizia di Stato per segnalare la presenza delle persone moleste davanti ai supermercati.
Il Questore Pignataro sottolinea: “Siamo al servizio di questa città, combatteremo ogni forma di illegatità”.
Più di mille euro. a tanto ammonta la multa che un bagnino in servizio a Porto Recanati dovrà pagare dopo essere stato sorpreso dalla Guardia Costiera a fare tutt'altro rispetto a ciò per cui era pagato. La singolare storia che arriva dalla cittadina costiera ha avuto per scenario una giornata di forte vento e mare mosso. Nonostante questo c'erano molte persone a fare il bagno, tra cui diversi bambini. Una situazione da monitorare senza distrarsi neanche un secondo. Il bagnino, un ventiseienne in servizio in uno stabilimento, però, sembrava interessato ad altro. E, più precisamente, a chattare con lo smartphone.
Quanto stava accadendo in quello stabilimento del litorale centro non é però sfuggito alla Guardia Costiera che, probabilmente a seguito di una segnalazione, ha accertato i fatti e comminato la pesante sanzione al ventiseienne.
Siringhe in Viale Don Bosco. Questa la segnalazione di un cittadino che nella giornata di oggi ha inviato delle foto scattate in questa zona della città.
Nelle foto si vedono chiaramente delle siringe abbandonate ai bordi della strada: una situazione che è stata denunciata anche in altri luoghi a Macerata. Da qua l'indignazione, naturale, dei cittadini.
Violenze a lei e al bambino di un anno. Una giovane mamma di 24 anni ha trovato il coraggio di denunciare ai carabinieri i maltrattamenti del marito.
La donna, scappata al nord dai parenti, è tornata ieri pomeriggio in autobus, probabilmente costretta dalla famiglia di origine, ma non appena scesa dall'autobus, nella zona commerciale di Santa Maria Apparente, a due passi dallo svincolo per l'autostrada A14 ha chiamato i carabinieri. Grazie all'intervento dei militari la donna ora si trova insieme al suo bambino in una struttura protetta.
Da anni la 24enne, magrebina ma residente in un comune dell'entroterra maceratese è vittima di maltrattamenti in famiglia per mano dell'uomo, marocchino e in regola con il permesso di soggiorno, che già qualche tempo fa la donna aveva trovato il coraggio di denunciare.
Arrestato a Civitanovaper truffa, ricettazione e rapina. L'uomo, un pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, è stato preso dopo numerose indagini dagli uomini della polizia.
Quarantenne e residente a Civitanova l'arrestato si trovava in affidamento in prova al servizio sociale e ora dovrà scontare una pena di anni 7 e 4 mesi.
Preso a Macerata un latitante macedone. L'uomo è stato arrestato ieri dalla polizia ed era ricercato a livello internazionale, poiché accusato in Norvegia del reato di violenza sessuale nei confronti della figlia di soli otto anni e della ex moglie. Le violenze sono state continuate e sono state compiute per circa due anni. L’uomo, di nazionalità macedone, classe 1972, aveva anche degli alias, ossia utilizzava delle altre generalità, per non essere rintracciato nel territorio.
La Norvegia, acclarati i fatti, aveva emesso una sentenza definitiva di condanna e era scattato il mandato di arresto a livello internazionale.
La Squadra Mobile, appreso della possibilità che l’uomo potesse essere presente in questo territorio ha iniziato le indagini e per sette giorni sono stati svolti accertamenti ad ampio raggio sulle tracce dell’uomo, allargati anche al territorio calabrese, essendo risultato che l'uomo aveva avuto contatti con quel territorio.
La perseveranza degli investigatori ha consentito di individuare il luogo in cui il ricercato si nascondeva e dopo ore di appostamenti, anche occultati all’interno di attività commerciali del centro storico del capoluogo, nel pomeriggio di ieri è stato possibile bloccare il soggetto sul quale pende la condanna definitiva di anni 8 e sei mesi nonché la richiesta di estradizione verso la Norvegia al fine di poter scontare la pena definitiva.
Il tentativo di truffa ai danni di una ottantenne civitanovese, questa mattina, era purtroppo quasi andato a buon fine ma solo il caso ha voluto che non fosse portato a termine.Avvicinata da un uomo a bordo di una Fiat Panda grigia, facendole credere di essere un amico del figlio, il malfattore è riuscito a farla salire e convincerla di avere, verso lo stesso, un credito di 2900 euro.Dopo aver sottratto il telefono alla signora, l'uomo con il proprio ha chiamato un complice che si è finto il figlio della donna, riuscendo a convincerla di andare in banca a prelevare i soldi.
Anche a Tolentino è stato denunciato un episodio analogo avvenuto ai danni di una signora 80enne tolentinate avvenuto nei pressi dell'ufficio postale centrale. La donna è stata avvicinata da uno sconosciuto che le ha chiesto di prelevare 2000 euro al fine di poterle consegnare un pacco diretto a suo figlio.
La donna arrivata allo sportello per ritirare la somma di denaro, in compagnia dello sconosciuto, non ha potuto effettuare l'operazione in quanto l'impiegata insospettita ha dato l'allarme e lo sconosciuto a quel punto si è dileguato.
Al vaglio i video delle telecamere da parte dei Carabinieri di Tolentino. I due episodi avvenuti a poche ore di distanza l'uno dall'altra fanno sospettare dell'esistenza di una banda che sta agendo sull'intero asse della SS77.
Si introducono nelle abitazioni nel cuore della notte e rubano denaro.
È successo nel corso della notte passata a Belforte del Chienti dove ignoti si sono introdotti in due distinte abitazioni di una stessa palazzina entrando dalle finestre. Dalle due case sono stati rubati 50 e 300 euro. I proprietari, che stavano dormendo, non si sono accorti di nulla.
Qualche giorno fa la notizia di una maxi operazione della Polizia Postale che aveva portato all'arresto di 4 persone e alla denuncia di altre 18, con perquisizioni anche nelle Marche e in Abruzzo.
E ora, proprio dal vicinissimo Abruzzo, arriva un'altra preoccupante notizia. Un insegnante di musica di 49 anni residente in un centro del litorale abruzzese, infatti, è stato posto agli arresti domiciliari dagli agenti del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Abruzzo di Pescara. Nei supporti informatici che gli erano stati sequestrati, la Polizia Postale, dopo accurata analisi, ha accertato la presenza di più di 1000 file ritraenti minori, anche in tenera età, coinvolti in attività sessuali con adulti, nonché una fotografia di una delle allieve del corso di musica. Al quarantanovenne è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari con l'obbligo di non allontanarsi dalla propria abitazione senza autorizzazione dell'Autorità Giudiziaria, e il divieto di contatti telefonici o telematici con persone diverse dai familiari conviventi.
Triste ritrovamento, ieri sera, sulla spiaggia di Porto Recanati. Un delfino, probabilmente di giovane età, é stato trovato morto sulla sabbia da alcune persone che stavano passeggiando. Immediatamente sono state avvisate le forze dell'ordine e poco dopo, grazie all'intervento della Protezione Civile, la carcassa é stata rimossa e trasferita presso la vicina zona di ammassamento, in attesa dell'intervento dei veterinari del servizio sanitario.
Toccherà a loro il compito di stabilire con esattezza l'età dell'esemplare e le cause della morte. Quanto accaduto ieri sera a Porto Recanati ha fatto tornare alla mente un episodio simile avvenuto poco più di un anno fa a Porto Potenza (qui il nostro articolo), in quell'occasione il delfino, adulto e appartenente al genere stenella e alla specie coeruleoalba, era stato probabilmente ferito a morte dall'elica di una barca.
(in aggiornamento)
È tra Civitanova e Porto Potenza, nel tratto di spiaggia libera, che stamattina una ragazzina di 14 anni è stata avvicinata e infastidita da un uomo, più grande di lei, che ha cercato di sfilarle la parte superiore del costume. A quel punto la minorenne si è messa a gridare mettendo in fuga il molestatore, stando a quanto raccontato dalla giovane ai carabinieri, un uomo sui 30/35 anni.
La 14enne ha dunque subito allertato i carabinieri che stanno indagando sull'accaduto.
Cade con il motorino a Treia, in contrada Piangiano. È accaduto oggi pomeriggio intorno alle 18.
Ad essere coinvolta una ragazza che dopo essere caduta da sola, è stata soccorsa dai sanitari del 118 e trasportata con l'eliambulanza in codice rosso all'ospedale Torrette di Ancona.
Sul posto anche la municipale di Treia.
Sorpreso in auto con oltre un chilo di droga. È quanto accaduto nei giorni scorsi ad un 41enne dipendendente del comune di Civitanova, ma residente a Camerino, A.G., che traportava marijuana a bordo della sua macchina.
L'uomo è stato sorpreso nel corso di un controllo notturno nella zona Lido Tre Archi a Porto Sant'Elpidio e gli uomini del commissariato di Fermo lo hanno arrestato.
A seguito dell'arresto A.G. è stato raggiunto da un provvedimento di spospensione da parte del Comune di Civitanova Marche,
Pubblicità affisse sugli alberi, ma i cittadini non ci stanno.
A Macerata è stata infatti segnalata l'affissione di locandine pubblicitarie con chiodi sugli alberi secolari di Villa Cozza.
"Una gran bella stonatura" si legge sul Facebook. "Ferito anche il famoso cipresso di Guadalupe"
E i cittadini si chiedono se non si può porre rimedio alla situazione.
Era finito al Pronto Soccorso in gravi condizioni e quelli che lo avevano accompagnato hanno raccontato che aveva preso una pallonata in testa. Ma sanitari e carabinieri ci hanno messo poco a capire che le cose erano andate diversamente. E, ora, un gruppo di cittadini di origini magrebine é finito nel registro degli indagati a seguito del lavoro coordinato dal sostituto procuratore Rastelli e condotto dai carabinieri del maggiore Marinelli.
Stando alle indagini, quel giovane che ora si trova ricoverato in prognosi riservata con un grave trauma cranico, infatti, sarebbe stato pestato per un regolamento dei conti tra piccoli spacciatori. Uno degli indagati, in particolare, sarebbe il responsabile del pestaggio.
L'attività investigativa è ancora in corso e, stando alle indiscrezioni trapelate, potrebbe portare oltre che all'individuazione del colpevole delle lesioni, anche allo smantellamento di un traffico di droga che interessa l'intera area costiera del Maceratese.
Nei mesi scorsi era stato accusato di atti sessuali per aver palpeggiato e infastidito insieme ad alcuni connazionali delle ragazze a Porto Recanati. Ieri é stato identificato come l'autore di uno scippo e, come se non bastasse, quando i carabinieri lo hanno perquisito lo hanno trovato in possesso di un flacone di metadone. Così, per un tunisino di 25 anni, sono scattate le procedure di rimpatrio, con gli stessi Carabinieri che lo hanno condotto al "centro espulsioni" di Brindisi.
Il giovane, infatti, non era in possesso neanche del permesso di soggiorno e risultava clandestino in Italia. L'intera indagine é partita quando, appena due giorni fa, un anziano é stato vittima di un tentativo di scippo. Grazie ad alcune testimonianze, i militari dell'Arma erano riusciti a risalire al venticinquenne tunisino che, tra l'altro, risultava già denunciato per violenza sessuale a seguito di un episodio avvenuto alcune settimane fa a Porto Recanati, fuori da una discoteca. Una volta identificato il tunisino, i carabinieri hanno fatto scattare la perquisizione, trovandolo in possesso di un flacone di metadone e accertando che il giovane risiedeva in Italia senza regolare documentazione.
Da qui il via alle procedure di espulsione, con il giovane che, come già detto, é stato trasferito a Brindisi in attesa di rimpatrio.