A 5 anni dal sisma la zona rossa di Visso ospita l’evento "Una serata per ricominciare".
Sabato 28 agosto alle ore 18,00 si rinnova l’amicizia tra l’associazione “OPERAZIONE RICOMINCIAMO” e le popolazioni terremotate. In piazza gli artisti Marco Cinque, Alberto Ramundo, Lele Borghi e Giulia Merelli. Presenta Barbara Olmai.
Sabato 28 agosto a partire dalle ore 18,00, nel centro storico di Visso, l’Associazione “OPERAZIONE RICOMINCIAMO”, con il patrocinio del Comune di Visso e la collaborazione della Pro Loco di Visso, presenta la seconda edizione dell’evento "Una serata per ricominciare". In occasione delle celebrazioni per ricordare i cinque anni dal sisma del centro Italia, Piazza Martiri Vissani, ospita un momento di condivisione fortemente voluto da “OPERAZIONE RICOMINCIAMO”, l’associazione di Casalmaiocco in provincia di Lodi, nata subito dopo il sisma dell’ottobre 2016 per portare solidarietà alle persone e ai territori più colpiti. Volontari attivi ed impegnati anche nelle loro terre colpite dalla pandemia, per cui si sono mobilitati con raccolta fondi e materiale, non hanno mai dimenticato il centro Italia alle prese con la ricostruzione post sisma. Molti i viaggi solidali realizzati in questi anni dai volontari dell’associazione. Il gruppo ha consegnato viveri, generi di prima necessità, vestiario e fondi alle popolazioni dell'Appennino Umbro-Marchigiano direttamente, andando con propri mezzi a casa delle persone o nei luoghi dove erano ospitate. Nel tempo la collaborazione con il territorio si è consolidata anche con l’acquisto di prodotti enogastronomici, pacchi solidali, realizzazione di mercatini in Lombardia e occasioni istituzionali, ospitando delegazioni marchigiane. Un’operazione di grande amicizia che ha permesso di creare una rete reale tra la gente residente in diversi comuni terremotati. “Ricominciamo è il seguito dello spettacolo fatto lo scorso anno in piazza Martitri Vissani e racconta la storia della nostra città terremotata e le speranze per una ricostruzione rapida” queste le parole del Sindaco di Visso, Gian Luigi Spiganti Maurizi, commentando l’evento che vedrà sul palco l’alternarsi di letture teatrali a momenti musicali grazie agli artisti Marco Cinque, scrittore di oltre 30 libri, fotografo, musicista, attivista per i diritti umani che insieme a Alberto Ramundo, poeta e pittore, darà vita ad una performance artistica. Giulia Merelli, attrice e insegnante di teatro; Lele Borghi, vicino all’associazione promotrice dell’evento, eclettico polistrumentista e cantautore di Reggio Emilia, che proporrà canzoni e racconti. A presentare il pomeriggio, nella piazza zona rossa di Visso, la giornalista Barbara Olmai. Presenti anche il Sindaco di Visso Gian Luigi Spiganti Maurizi e il Presidente dell’associazione “Operazione Ricominciamo” Vanes Moro, oltre al coordinatore del gruppo della Protezione civile di Camporotondo di Fiastrone, Vincenzo Sambuco, che ha sempre mantenuto ben saldi i legami con la realtà lombarda. L’evento sarà trasmesso in diretta video facebook sulla pagina dell’associazione “OPERAZIONE RICOMINCIAMO” e in diretta radio sulle frequenze di Radio C1 inBlu (90.6 - 99.4 - 101.8 – 103) e in streaming sul sito www.radioc1inblu.it.
Lo spettacolo si farà nella zona rossa. Per consentire la sicurezza ed il distanziamento sociale, i posti saranno limitati e accessibili tramite prenotazione al numero 334 116 7103.
Dal 2 al 19 settembre le Marche si animeranno grazie agli eventi di MArCHESTORIE.
Il festival promosso dall’assessorato alla cultura della Regione Marche porterà in 56 comuni della regione, di cui 21 nella provincia di Macerata, spettacoli ed attività legate alla tradizione, il folklore e la storia locali.
Parteciperanno più di 850 artisti locali, che dalle ore 18 dal giovedì alla domenica coloreranno i borghi della regione.
Tra i comuni che saranno animati dal festival nella provincia di Macerata ci sono il comune di Visso, Civitanova Alta, Cingoli, Sarnano e San Ginesio.
Per anticipare il festival mercoledì 25 agosto in Piazza della Libertà a Macerata e mercoledì 1 settembre all’Arena Varco sul Mare di Civitanova alle ore 21 saranno presentati spettacoli e videoracconti legati alla tradizione locale.
Per partecipare è necessario prenotare ed esibire il Green Pass oppure un tampone con esito negativo effettuato entro le 48 ore prima dell’evento.
Auto contro moto: un ferito soccorso in eliambulanza. È quanto avvenuto attorno alle ore 11:45 della mattinata odierna, lungo la strada provinciale 209 che conduce verso Visso.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 che, constatati i traumi riportati dal motociclista, hanno richiesto l'ausilio dell'elisoccorso, atterrato presso la piazzola dell'elisuperficie di Visso. L'uomo è stato trasferito d'urgenza all'ospedale regionale di Torrette, ad Ancona.
Sul luogo del sinistro i carabinieri, ai quali spetterà l'esatta ricostruzione di quanto accaduto. La strada è stata momentaneamente chiusa al traffico per consentire il completamento della messa in sicurezza della zona in cui è avvenuto il sinistro.
Si sono segnalati anche disagi al traffico, con code formate dai tanti turisti che si stanno muovendo nelle zone dell'entroterra maceratese in questi giorni di vacanza.
(Servizio in aggiornamento)
Via libera della Cabina di Coordinamento Sisma 2016 alla prima Ordinanza Speciale per la ricostruzione di Visso. Si tratta di un primo limitato numero di interventi che occorre realizzare con urgenza, individuati come funzionali e propedeutici anche alla ricostruzione privata, e specificati nelle linee di indirizzo approvate dal Comune in attesa dell’adozione del Programma Straordinario di Ricostruzione.
Si tratta, in particolare, dell’intervento unitario relativo all’isolato di San Francesco nel Capoluogo, per un importo previsionale di spesa di euro 11,4 milioni di euro; della realizzazione delle linee elettriche provvisorie di Borgo San Giovanni e Villa Sant’Antonio, con un costo stimato di 756 mila euro; delle demolizioni e della messa in sicurezza degli edifici pericolanti del Capoluogo, Borgo San Giovanni e Villa Sant’Antonio; della realizzazione di una viabilità provvisoria di cantiere e di aree di stoccaggio, con occupazioni temporanee di suolo privato nel Capoluogo, per un importo di 650 mila euro.
L’arte salvata dal terremoto sale sul bus: riparte la mostra fotografica itinerante per non dimenticare.
L’arte sepolta e poi salvata. L’arte che ha rischiato di scomparire per sempre tra le macerie del terremoto. L’arte che non dobbiamo dimenticare e che torna nuovamente in mostra attraverso scatti fotografici che hanno immortalato il grande impatto emotivo del loro ritrovamento. Si chiama “Scherza coi fanti ma lascia stare i santi” l’esposizione fotografica degli scatti di Luca Maria Cristini organizzata da Contram, l’azienda del trasporto pubblico della provincia di Macerata, in collaborazione con il Nucleo per la Tutela dei Beni Culturali dei Carabinieri. Una mostra estiva itinerante con esordio domenica 1 agosto a Visso. L'azienda Contram ha voluto dare continuità a questa singolare iniziativa nonostante le tante difficoltà. Le immagini installate su un mezzo che per eccellenza è stato trait d’union in queste terre, vogliono portare un messaggio di speranza, di continuità di vita ricordando importanti valori storico culturali; l’iniziativa si propone di dare un piccolo contributo a quella ricostruzione sociale necessaria quanto quella fisica degli immobili che seppur lunga e faticosa, è ormai avviata. Alcune delle opere che sono riprodotte sono oggi restaurate e sono tornate a disposizione dei fedeli e degli appassionati d’arte.
Cristini, architetto, nei giorni in cui la terra tremava, era responsabile dei beni culturali dell’Arcidiocesi di Camerino e San Severino. Ha lavorato a lungo, insieme ai Vigili del Fuoco, ai volontari e ai “Monuments Men” dell’Arma, per salvare più opere possibile dai luoghi di culto distrutti o a forte rischio di crollo. E mentre lavorava, coglieva qualche istantanea per consegnare agli occhi della gente, di oggi e di domani, una testimonianza di luoghi ancora adesso, a quasi cinque anni di distanza, ancora. “Ho scattato queste foto, senza alcuna velleità artistica, con uno smartphone e, nel migliore dei casi, con una fotocamera amatoriale; quello che ho voluto fissare è il sentimento vivo che le statue sacre, anche ridotte in frammenti, mi trasmettevano in quei concitati momenti. Queste sculture, scendendo forzatamente dagli altari a cui erano consacrate, si animano fino a trasmettendoci sensazioni di paura, dolore, smarrimento, talvolta abbandono e rassegnazione. Ringrazio chi ha voluto allestire una mostra di questi miei lavori per non dimenticare lo sconvolgimento causato agli eventi sismici, contribuendo a tenere vivo il valore di questo nostro patrimonio di fede e di arte”.
Il catalogo della mostra, edito da Hexagon e ristampato per l’occasione a cura di Contram, contiene contributi della giornalista Maria Francesca Alfonsi e del critico fotografico Alberto Pellegrino, che vi scrive: ”Le fotografie raccolte in questo piccolo ma intenso volume sono la prova di come possa cambiare la vita e l’ambiente di una comunità a causa di un inaspettato e imprevedibile appuntamento con la Storia, quando un tragico evento naturale riesce a frantumare o addirittura a cancellare una memoria stratificatasi nei secoli e profondamente radicata nelle popolazioni.”
La mostra fotografica, dopo la prova generale dello scorso anno a Camerino, sarà di nuovo allestita all’interno di un bus storico Contram con avvio domenica 1 agosto da Visso, nello spazio ex Park Hotel dalle 10.00 alle 20.00. Per salire a bordo a visitare la mostra saranno necessari tutti gli accorgimenti di sicurezza per evitare contagi: entrambe le porte aperte con percorso a senso unico (entrata e uscita), finestrini aperti per garantire il ricambio d’aria, gel per sanificare le mani e personale Contram a far osservare il distanziamento obbligatorio e l’uso delle mascherine.
“Nel weekend del 10-11 luglio 2021 per favorire l’accesso dei visitatori al Parco Nazionale dei Monti Sibillini e godere della 'Fiorita di Castelluccio', mantenendo una condizione di sicurezza nel rispetto anche delle recenti indicazioni e chiusure stradali, è stato attivato un servizio di bus turistico per raggiungere la piana grande di Castelluccio di Norcia dal versante marchigiano" (in tali giorni il traffico agli autoveicoli è interdetto con Ordinanza della Provincia di Perugia n. 150 dal 30/06/2021). Lo comunica la Contram in una nota.
“I bus turistici per la 'Fiorita di Castelluccio' sono stati programmati anche su indicazione dei Comuni di Visso e Ussita con il supporto organizzativo di Esitur Viaggi Tour Operator e tecnico di Contram s.p.a. .
Il servizio prevede più partenze durante il giorno sia da Ussita che da Visso.
Per fruire dei bus è necessario prenotare il proprio viaggio, sia di andata che di ritorno sul sito marcheroma.contram.it. Sempre sul sito marcheroma.contram.it è possibile scegliere la fermata e l’orario disponibili. A Visso è possibile acquistare il viaggio presso la rivendita 'Mondo Sasha'. Non è possibile acquistare il viaggio a bordo. Il costo del viaggio è di 2 euro a corsa”.
“Attraverso una delibera del Consiglio Comunale sono state disposte delle riduzioni che saranno automaticamente applicate in fase di calcolo della Tassa sui Rifiuti (TARI) 2021, come conseguenza dell’emergenze epidemiologica da Covid-19”. Lo comunica l’Amministrazione comunale di Visso.
Le riduzioni riguarderanno” le utenze non domestiche, interessate dalle chiusure obbligatorie o dalle restrizioni nell’esercizio delle rispettive attività, per fronteggiare l’emergenza epidemiologica in corso, riduzione riconosciuta 80%.
Gli esercizi commerciali che nonostante non siano state interessati direttamente da disposizioni restrittive, hanno subito un calo dell’attività e del relativo fatturato, riduzione riconosciuta 60%”.
Agevolazioni previste, anche per le utenze domestiche, “con una riduzione riconosciuta del 6,94% in fase di calcolo della tariffa fissa e variabile”.
Il costo di tali riduzioni sarà garantito dagli importi assegnati al Comune di Visso sulla base dei Decreti Legislativi, così da non gravare sulle utenze non soggette a riduzioni.
I Sindaci dei Comuni di Arquata del Tronto, Castelsantangelo sul Nera, Montegallo, Montemonaco e Visso replicano duramente alla nota stampa inerente la Fioritura 2021 di Castelluccio di Norcia emessa da Legambiente Marche e Umbria (leggi qui). I primi cittadini reputano alcune affermazioni "inesatte e forvianti", pertanto hanno ritenuto "opportuno e necessario fare dei chiarimenti".
Anzitutto viene bollata come "non rispondente a verità" la seguente dichiarazione fatta da Legambiente Marche e Umbria: "gli enti marchigiani, con il loro disimpegno, hanno fatto perdere a tutto il territorio la grande occasione di avviare subito un percorso condiviso non solo a tutela della natura e dell’ambiente, ma soprattutto per la ripartenza di un territorio pesantemente provato dal sisma e dall’emergenza sanitaria.”
I primi cittadini sottolineano come Legambiente dimentichi "il costante impegno documentabile della fattiva e proattiva partecipazione ai molteplici incontri che tutti noi abbiamo riservato a questo delicato e importante problema. Ci sembrava di aver compreso, dopo i colloqui telefonici intercorsi con la Presidente di Legambiente Marche, che ci sarebbe stata una tempestiva precisazione, ma visto che ciò non è avvenuto, o comunque al momento non l’abbiamo riscontrata, siamo stati costretti a farla noi".
"Premesso che le sentenze vanno rispettate e che su tale problema ci siamo sempre confrontati nelle riunioni che sono iniziate sia dal novembre 2020, abbiamo più volte ribadito l’impossibilità di individuare aree di parcheggio idonee sia per l’orografia del territorio, sia per i vincoli imposti dalla sentenza che sono pari anche nei nostri territori - spiegano i sindaci -. Abbiamo sempre avanzato la proposta di non interrompere in nessuna maniera la possibilità di transito, o al massimo limitandolo solo verso Norcia per ragioni di parcheggio, ma mantenere la percorribilità verso l’altro versante marchigiano dell’ascolano. In sostanza si chiedeva al Comune di Norcia di organizzare una viabilità di solo scorrimento considerato che l’evento avviene nel suo territorio".
"Tale proposta, illustrata per nostro conto, perché non invitati, nell’ultima riunione del 22 giugno scorso presso la Prefettura di Perugia dai Prefetti di Macerata e Ascoli Piceno, purtroppo, non ha trovato accoglimento. Ribadiamo che interdire e chiudere al transito l’unica strada di interconnessione tra due Regioni e tra due Province marchigiane, specialmente nel periodo di massima affluenza turistica nelle nostre zone, significa infliggere un ulteriore colpo mortale all’economia dei nostri territori che hanno dovuto subire sofferenze derivanti prima dal Sisma 2016, poi dalla pandemia Covid19 e oggi, paradossalmente, anche dalla Fioritura di Castelluccio 2021" tuonano i sindaci di Arquata del Tronto, Castelsantangelo sul Nera, Montegallo, Montemonaco e Visso.
"Desideriamo rivolgere un particolare ringraziamento al Presidente Acquaroli e all’Assessore Aguzzi per la vicinanza e per la posizione assunta che è la medesima da noi proposta - aggiungono i primi cittadini -. Un grazie anche al Dott. Piccinini, dirigente della Protezione Civile Marche, che aveva predisposto una proposta operativa che vedeva una dinamicità di interventi sulla viabilità, secondo l’intensità di traffico del momento, senza però interrompere la continuità viaria. A tal proposito aveva individuato, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini l’Ente che poteva, essendo un Istituzione sovracomunale che vede tutti territori nel proprio perimetro, coordinare questo spettacolo che ci offre la natura ogni anno, senza però trovarne disponibilità e riscontro".
"Quanto accaduto, con le varie comunicazione al riguardo, spesso non aderenti alla verità, potrebbero già aver originato un ripensamento sul venire nei nostri territori con un danno nei confronti delle attività economiche che eroicamente resistono in un comprensorio che aspetta da anni di poter ripartire. Ci appelliamo alla Comunità marchigiana e non solo affinché questo possibile disagio non si rifletta su chi ha la sola colpa di essere confinante con un magnifico territorio che, come già detto, offre uno spettacolo naturale unico grazie all’opera dell’uomo" chiedono i sindaci.
"Nel manifestare ancora fiducia affinché si possa rivedere la decisione di chiudere solo alle 4 ruote ma lasciando passare le 2 ruote, non possiamo però esimerci dal richiamare l’attenzione su come l’inquinamento che i nostri territori subiscano durante questo periodo sia dettato non solo da quello ambientale ma soprattutto da quello acustico, in questa circostanza sembrano essere ininfluenti. In attesa delle determinazioni ufficiali che verranno intraprese dagli Enti competenti, nel rinnovare fiducia per un ripensamento ma, laddove non sin dovesse verificare, saremo estremamente attenti nel far valere i nostri diritti" concludono i sindaci in una nota congiunta.
Incontro importante avvenuto presso il borgo di Aschio di Visso, tra il Direttore dell’Ufficio per la Ricostruzione Marche Ing. Stefano Babini, il Sindaco di Visso Gian Luigi Spiganti Maurizi, l’assessore Regionale Guido Castelli e l’amministratrice del Consorzio di proprietari di case della frazione, Deborah Pantana, con a fianco i tecnici del Consorzio: Marco Baraldi e Luciano Rosseti.
Un sopralluogo proficuo quello dell’Ufficio ricostruzione da parte dell’Ing. Babini per approfondire e valutare da vicino il sistema di ricostruzione messo in atto da diversi proprietari della frazione di Aschio di Visso.
Grazie alla collaborazione del Comune di Visso diversi proprietari si sono costituiti in un consorzio volontario per la ricostruzione delle loro case, avvalendosi di uno staff unico di tecnici ed un’unica impresa di ricostruzione per accelerare i tempi di ricostruzione.
Proprio in queste zone dove vi sono difficoltà di viabilità i proprietari di queste case hanno accettato la proposta della dott.ssa Pantana di costituirsi in un consorzio per unire le forze ed affrontare insieme i problemi legati alla ricostruzione anche quello di prevedere un unico cantiere di lavoro.
L’ing Babini grato al Sindaco di Visso per l’incontro, ha dato delle indicazioni importanti allo staff tecnico incaricato ovvero quello di uniformare i materiali per la ricostruzione in modo tale che ritorni ad essere un borgo di montagna con le medesime caratteristiche di un tempo, ma tecnologicamente avanzato, grazie alle possibilità offerte dalla
L’ing. Babini e l’Assessore Guido Castelli hanno sottolineato più volte "come il recupero delle aree interne fa parte di una strategia sostenuta dalla Regione Marche e dal Presidente Acquaroli, in quanto al borgo si pensa come un luogo dove vivere, continuare la propria professione o magari iniziare nuovi lavori".
Primavera inoltrata, tempo di nascite in natura. Ecco perché è necessario adottare un comportamento adeguato nel caso di incontri fortuiti con animali appena nati. Quella che potrebbe apparire una scena da fiaba, la classica nidiata di piccoli animali apparentemente abbandonati e bisognosi di cure, in realtà risponde ad una stringente necessità: quella della madre di allontanarsi per non attirare predatori e lasciarli in un luogo che lei ritiene sicuro. La stessa li raggiungerà nuovamente non appena possibile e a pericolo scampato per sfamarli e accudirli.
“Sono molti gli animali che adottano un comportamento simile e anche diverse specie di uccelli vegliano sui pulcini, nascosti alla nostra vista” sottolinea Federico Morandi, veterinario del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. “Se durante un’escursione vediamo piccoli cervi o caprioli da soli, fermi e nascosti nell’erba, evitiamo di avvicinarci per non spaventarli, evitiamo di toccarli per non lasciare il nostro odore. A meno che non si tratti di animali in imminente pericolo, magari feriti o minacciati, guardiamo da lontano queste piccole meraviglie perché spostarli o raccoglierli potrebbe significare destinarli a una vita in cattività”.
Purtroppo, queste situazioni capitano spesso, soprattutto in questo periodo, per l’ignoranza di cosa significhi innescare un comportamento sicuramente di sensibilità ma che, in realtà, non risponde a quelle che sono le regole della Natura. In caso di animali feriti si può contattare il reparto Carabinieri Forestali di Visso al numero 0737.972500 o direttamente il 1515 per le emergenze ambientali. Infine, un’ultima raccomandazione: i cani, laddove all’interno del Parco sia consentito portarli, devono essere sempre condotti al guinzaglio affinché non creino disturbo alla fauna.
Siamo nel pieno della primavera e anche sui Monti Sibillini, tra prati in fiore e boschi che si tingono di verde, gli animali più “freddolosi” sono tornati a scaldarsi ai tiepidi raggi di sole: è così per gran parte delle specie di anfibi e rettili che popolano valli, impluvi e vette del Parco. Si tratta di specie di grande importanza sia dal punto di vista biogeografico che ecologico, la cui presenza è indice dello stato di buona salute degli ecosistemi.
Dopo la pubblicazione dell’Atlante erpetologico dei Sibillini nel 2013, l’Ente Parco ha deciso di aggiornare lo studio sulla distribuzione degli anfibi e di due rettili di interesse conservazionistico quali la Vipera dell’Orsini (Vipera ursinii), che in Italia vive solo sui principali massicci dell’Appennino Centrale, e il raro Cervone (Elaphe quatuorlineata). Il progetto è finanziato dal Ministero della Transizione Ecologica nell’ambito delle direttive per la conservazione della biodiversità nei Parchi Nazionali.
Le ricerche, affidate allo Studio Naturalistico Hyla, si svolgeranno nel biennio 2021/2022 e serviranno anche per azioni volte alla sensibilizzazione di grandi e piccini nei confronti di questi animali, troppo spesso erroneamente considerati inutili o dannosi: sono ancora negli occhi di tutti gli scatti di pochi giorni fa effettuati da un escursionista che ha immortalato un’inerme Vipera dell’Orsini, specie peraltro considerata innocua nei confronti dell’uomo, uccisa lungo uno dei sentieri del Parco.
n questa sede è importante ricordare il prezioso ruolo ecologico svolto da questi animali e, in particolare, dai serpenti, ottimi predatori di insetti e topi: passeggiare sulle nostre montagne ci permette di osservare non solo panorami mozzafiato, ma anche animali che vivono solo in determinati luoghi e non altrove, proprio come nel caso della Vipera dell’Orsini, il cui areale è limitato – tra Marche e Umbria – al gruppo dei Sibillini, e a pochi altri massicci appenninici confinati tra Lazio e Abruzzo.
Mai come in questo caso, dunque, è importante muoversi lungo i sentieri con il giusto atteggiamento, di curiosità e di rispetto, nei confronti della natura. Inoltre, per aiutare gli erpetologi nell’attività di ricerca, la collaborazione da parte di chi frequenta i Sibillini è fondamentale per la piena riuscita del progetto: eventuali avvistamenti di anfibi e rettili possono essere comunicati direttamente all’Ente Parco (parco@sibillini.net) o al gruppo di ricerca (info@studionaturalisticohyla.it) inviando la segnalazione corredata da foto e, se possibile, dal punto di osservazione.
Alla fine dell’attività di ricerca i risultati saranno condivisi con un evento divulgativo cui saranno invitati tutti gli attori di questo bel progetto di “scienza partecipata”.
“Quando si parla di scuola, siamo tutti affettivamente legati al tema e ci sentiamo in dovere di difenderla da ogni sopruso, vero o presunto, ad essa indirizzato. È curioso notare come la maggior parte di coloro che ci muovono le peggiori critiche sulla scuola e su ogni iniziativa, sono quelli che poi risiedono in comuni lontani ed i loro figli frequentano scuole di altre parti: non serve neanche proporre una riflessione su questo aspetto. I cittadini capiranno da quale pulpito arriva la predica”. L’amministrazione comunale di Visso replica, attraverso una nota, alle critiche sul progetto della nuova scuola "Capuzi". È infatti partita una raccolta firme per chiedere alla Giunta guidata da Gianluigi Spiganti Maurizi di fermare l’iter e riconvocare la popolazione, ma l’amministrazione non ha nessuna intenzione di fare marcia indietro.
La raccolta firme è pensata da una parte ben conosciuta di cittadini vissani, da sempre ostili all’amministrazione comunale di Visso – spiega nella nota il gruppo di maggioranza Insieme per Visso - non certo quello di ‘salvare la scuola’ ma quello di denigrare ed osteggiare a prescindere con tutti i mezzi ogni progetto volto alla ricostruzione della nostra città. La solita regia che, da quasi 10 anni, cerca in tutti i modi di far naufragare ogni attività volta alla rinascita di Visso. Senza esclusione di colpi. Senza ritegno”.
La maggiorana poi difende il progetto, che prevede un edificio misto che ospiterà sia la scuola che il municipio. Perché unirli? “Perché con le iscrizioni e il personale presente nell’anno del sisma i due edifici, sostiene la maggioranza, sarebbero dovuti essere ricostruiti molto più piccoli e con meno risorse di quelle attualmente previste (3,6 milioni di euro). È evidente quindi che la scelta di aggiungere la sede del Comune di Visso nell’edificio scolastico ha avuto come primo effetto positivo quello di poter realizzare un edificio di dimensioni uguali se non addirittura maggiori di quello della scuola ante sisma, con superficie interna utile più grande. La scuola materna ha una superficie di circa 220 mq e l’asilo nido circa 110 mq, per un totale di 330 mq circa; gli ambienti adibiti a municipio, ai piani superiori, hanno complessivamente una superficie di circa 650 mq utili (non considerando i locali tecnici e gli spazi di collegamento e di servizio per la struttura)”. Dopo aver difeso il progetto anche da un punto di vista estetico e funzionale, l’amministrazione ribadisce che “le scelte progettuali fatte sono tutt’altro che penalizzanti per il futuro della nostra scuola e del nostro Comune. Infatti, le dimensioni dell’immobile sono tali che, nel momento in cui i numeri dovessero crescere (ce lo auguriamo) ed il numero degli alunni aumentare, la futura amministrazione comunale di Visso avrà tutti gli spazi necessari per realizzare nuovi ambienti da destinare alla scuola, convertendo se necessario anche parte dei piani superiori in nuove classi e ambienti didattici: spazi che non avrebbe avuto se non avessimo scelto di collocare nell’edificio anche la sede comunale”.
“Questa amministrazione di maggioranza – concludono - è formata da tutti cittadini vissani che conoscono perfettamente la realtà socio-politica: tutto il nostro operato è focalizzato solo ed esclusivamente al bene di tutti i cittadini di ogni credo politico, attraverso la realizzazione di molti progetti. Nessuno ha mai pensato di distruggere qualcosa o creare ingiusti disagi. Quello che vogliamo è dotare quanto prima la nostra Visso di una scuola degna per i nostri bambini e per le loro famiglie, con uno sguardo particolare alle giovani coppie che si stanno formando ed a quelle che potrebbero essere attratte da questo e da altri progetti di ricostruzione orientati al futuro”.
Le luci dei riflettori mediatici tornano ad accendersi sui territori feriti dal sisma, grazie al passaggio del Giro D'Italia. La carovana rosa questa mattina ha attraversato otto comuni maceratesi inseriti nel cratere (Castelraimondo, Camerino, Muccia, Pieve Torina, Valfornace, Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera nds), colorando la plumbea giornata odierna (non sono mancati gli scrosci di pioggia) con il transito delle variopinte maglie dei ciclisti.
Al momento della salita verso Camerino, dal gruppo della maglia rosa indossata dall'italiano Alessandro De Marchi (della Israel Start-Up Nation), si erano sganciati in sei: Gino Mäder e Matej Mohoric della Bahrain-Victorious, Simon Guglielmi della Groupama-FDJ, Dario Cataldo della Movistar, Jimmy Janssens della Alpecin-Fenix e Simone Ravanelli della Androni-Sidermec.
L'arrivo di tappa è previsto ad Ascoli Piceno, in particolare a Colle San Giacomo, dopo 160 chilometri. Alla partenza di stamattina, a Genga, era presente anche il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.
"Oggi è una giornata importante all’insegna dello sport, del divertimento e della spensieratezza. Festeggiamo il 50° anniversario di una scoperta straordinaria per la nostra regione che ha fatto di Genga uno dei luoghi di riferimento delle bellezze italiane e lo facciamo in concomitanza con la tappa del Giro d’Italia - ha affermato il governatore -. Seguendo la carovana dei “girini” i riflettori saranno puntati sul nostro entroterra e sulle sue numerose attrattive: dai paesaggi alla cultura, dall’enogastronomia alle manifatture degli artigiani. Le Marche sono l’unica regione che si declina al plurale ma sono anche sinonimo unico di bellezza e grande capacità di accoglienza”.
Ecco come gli agenti della Polizia Stradale hanno monitarato il passaggio dei corridori lungo le strade del Giro: clicca qui per leggere il nostro reportage
(Foto di Guido Picchio e Lucia Montecchiari)
Arriva l'ennesimo rinvio del processo che vede come imputati il senatore della Lega Giuliano Pazzaglini e l'ex presidente della Croce Rossa vissana Giovanni Casoni, in merito alle donazioni per i terremotati di Visso.
Le accuse a cui il senatore della Lega deve rispondere sono truffa, peculato e abuso d’ufficio. Accuse che lui ha sempre respinto. Casoni, invece, deve rispondere di abuso d'ufficio.
Il rinvio a giudizio del processo risale allo scorso 17 giugno del 2020: in quell'occasione venne fissata una nuova udienza per il 25 gennaio 2021. A seguire si sono succeduti tre slittamenti: il 25 gennaio 2021 per mancata notifica a una delle persone offese (esponenti); il 29 marzo 2021 per adesione del difensore del signor Casoni all'astensione dalle udienze indetta dall’Unione delle Camere Penali Italiane; il 10 maggio 2021 per impedimento imprevisto di uno dei giudici del Collegio (dott. Simonelli).
Un ulteriore rinvio del procedimento che - da nuova convocazione - sarà trattato il prossimo 5 luglio 2021, ore 9:15, per gli incombenti di prima udienza: verifica della regolare costituzione delle parti, costituzione delle eventuali parti civili, ammissione dei mezzi di prova e rinvio, apertura formale del dibattimento che inizierà alla successiva udienza.
Saranno chiuse da lunedì 10 maggio fino a venerdì 14 tutte le scuole di ogni ordine e grado, con la sospensione delle attività didattiche in presenza anche per l'asilo nido.
Lo ha comunicato il primo cittadino di Visso Gian Luigi Spiganti Maurizi dopo che nei giorni scorsi è stata registrata la positività di una docente delle scuole medie che ha portato allo stato di isolamento tre classi dell'istituto da parte dell'Asur Marche.
Inoltre, il Sindaco Spiganti per l'11 maggio, a partire dalle ore 8.30 presso l'area container in località 'Il Piano', ha predisposto una campagna di screening gratuita e su base volontaria volta a verificare eventuali positività al coronavirus attraverso un test antigenico rapido rivolto ai cittadini residenti e domiciliati nel comune di Visso.
Sono esclusi dallo screening tutti coloro che sono inseriti nel programma tracciamento sanitario ASL ovvero i soggetti sottoposti a quarantena obbligatoria o isolamento fiduciario.
Sono passati quasi 5 anni dalle scosse di terremoto che tra il 24 agosto, il 26 e il 30 ottobre 2016 colpirono l’Appennino Umbro-Marchigiano. Il paese di Visso, nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, da allora appare ancora fortemente lesionato, con le famiglie sistemate per la maggior parte presso le Sae, le Soluzioni Abitative d’Emergenza.
L’unico edificio ancora agibile all’interno del paese è l’Istituto Scolastico in Via Goffredo Jaia, dove si trovano la scuola dell’infanzia, la primaria, la secondaria di I° grado e dal 2017 anche l’Asilo Nido i Pulcini, dove dieci bambini da 1 a 3 anni ogni mattina arrivano osservando i resti del paese distrutto, i tetti crollati, gli appartamenti sventrati.
A seguito di un'esplicita richiesta di aiuto ricevuta dall’educatrice dell’Asilo Loredana Dell’Orso, l’artista Silvio Irilli, da anni impegnato con il progetto "Ospedali Dipinti" a trasformare con immagini e colore i reparti di neonatologia, pediatria e oncologia pediatrica, ha proposto un intervento a Visso che fosse di alto valore simbolico.
"Quando ho ricevuto la richiesta di Loredana e ho ascoltato la sua storia, ho avuto un brivido - dichiara l’artista Silvio Irilli -. Ho pensato subito di dedicare un grande progetto ai bambini di Visso che potesse far dimenticare loro il contesto di distruzione in cui vivono e farli immergere in un ambiente da favola. Ma per dipingere questa favola, desidero formare una grande squadra dove ognuno possa essere protagonista con una donazione. La firma più importante sarà quella della gente: tutti così potranno dare un segno visibile ai bambini e alle famiglie di Visso".
L’Asilo Nido sarà interpretato con un’opera artistica inedita, realizzata su vetrate, pavimenti, soffitti e pareti. E il comune di Visso, dopo aver approvato il progetto, ha concesso il patrocinio per la messa in opera.
"Ringrazio anticipatamente Silvio Irilli per aver preso a cuore la richiesta di dipingere fiabe e paesaggi il nostro Asilo Nido, - dichiara il sindaco di Visso Gian Luigi Spiganti Maurizi - per riportare gioia e serenità a tutti i bambini che hanno vissuto il dramma del terremoto, che si unisce ora all’emergenza Covid-19. In questo momento sentire la vicinanza di chi si impegna moralmente e materialmente ci dà la forza e il coraggio di andare avanti. La base per la rinascita di un piccolo comune come il nostro deve ripartire dai bambini più piccoli".
A partire da oggi, lunedì 3 maggio, sulla piattaforma di crowdfunding eppela.com prende quindi il via ufficialmente la raccolta fondi per la realizzazione del progetto di trasformazione dell’Asilo del paese marchigiano, con il titolo "Ho Visso un sogno" - per i bambini dell’asilo I Pulcini, per una durata complessiva di 40 giorni.
La campagna, visibile al link www.eppela.com/asilo-di-visso, è accompagnata da un video significativo in cui l’artista mostra l’effetto prima/dopo dell’Asilo a seguito dell’intervento artistico e dall’hashtag #iosostengolasilodivisso per la comunicazione via social.
Al termine della campagna, in base agli obiettivi raggiunti, l’artista partirà alla volta del paese marchigiano per dare vita all’opera in tempo per l’apertura del nuovo anno scolastico e per la ricorrenza - il 24 agosto 2021 - del quinto anniversario dal primo sisma che colpì il paese.
Una grande operazione “dal basso” che prende il via oggi e che richiama alla partecipazione collettiva della popolazione, di aziende locali o nazionali, allo scopo di formare una grande squadra, unita per dare un segnale di speranza e di rinascita al paese di Visso.
"Desideravo moltissimo far emergere lo stato di desolazione e distruzione che viviamo ancora oggi qui a Visso, dopo 5 anni dal terremoto. - dichiara l’educatrice dell’Asilo Loredana Dell’Orso -. È davvero triste vedere ogni mattina i bambini arrivare tra le rovine delle case e personalmente sono stanca di dover trovare risposte accettabili ai bambini che con innocenza mi chiedono: 'Perché quella casa è rotta? Quando aggiusteranno quel soffitto a metà?'. Ho pensato allora che l’arte e le opere di Silvio Irilli potessero essere la chiave giusta per restituire almeno un po’ di speranza ai bambini e per permettere loro di credere ancora in un mondo meraviglioso e bellissimo, ben diverso da quello che sono costretti a guardare da quando sono nati".
La campagna "Ho Visso un sogno" ha come madrina d’eccezione la giornalista e conduttrice Valeria Ciardiello, da anni impegnata in ambito comunicativo e sociale con particolare attenzione ai più giovani, con i quali lavora e collabora anche in qualità di docente.
“L’anima di questo Programma triennale dei Lavori pubblici è mettere a terra in tempi celeri ogni risorsa disponibile, per dare risposta alle esigenze del territorio, ma anche e soprattutto perché gli investimenti rappresentano un potente moltiplicatore di sviluppo economico, il miglior strumento di sostegno per l’economia marchigiana, duramente colpita dalla crisi finanziaria, dal crac di uno storico istituto bancario marchigiano, dal terremoto e, per ultimo, dalla pandemia".
Con queste parole, l’assessore regionale ai Lavori pubblici Francesco Baldelli ha presentato, questa mattina in consiglio regionale, il Programma triennale dei lavori pubblici 2021-2023, approvato a maggioranza. Un Programma del valore di 121.729.708 milioni di euro, in netto aumento rispetto a quello dei precedenti Programmi.
“Tuttavia – ha sottolineato l’assessore - non è comprensivo di tutte le risorse destinate dall’amministrazione nel triennio ad interventi strutturali strategici per il territorio. Vanno infatti aggiunti oltre 567 milioni euro, così suddivisi: 357,8 milioni distribuiti ad enti locali, come Comuni e Province, per lavori di loro competenza; 162,2 milioni stanziati per le aziende del Servizio sanitario regionale; 32,5 milioni assegnati ad Anas per la manutenzione delle strade di nostra proprietà; 2,7 milioni assegnati a Rfi per la sicurezza e per la soppressione dei passaggi a livello; 11,5 milioni concessi ad altri enti ancora. Infine, si osserva che, per legge, il Programma triennale dei Lavori pubblici non include le opere al di sotto dei 100mila euro di cui la Regione è soggetto attuatore, ossia di cui cura direttamente progettazione e realizzazione. Al novero dei lavori pubblici sopra indicati dovranno dunque aggiungersi anche dette opere”.
Quattro le famiglie di interventi: edilizia sanitaria ospedaliera, per oltre 38 milioni di euro; opere idrauliche su corsi d’acqua, per oltre 36 milioni; piste ciclabili per oltre 29 milioni; manutenzione del patrimonio regionale per oltre di 16 milioni.
“Al Programma triennale dei Lavori pubblici – ha spiegato l’assessore Baldelli - abbiamo affiancato un fondo rotativo per le progettazioni finanziato con risorse proprie. Tale fondo, assente da oltre un decennio nei bilanci regionali, è pari a 5,65 milioni di euro e servirà per la progettazione di infrastrutture viarie strategiche, affinché prenda forma quella regione intermodale e interconnessa che unisca (partendo da tre infrastrutture strategiche quali porto, aeroporto e interporto) tutte le Marche, da nord a sud e da est a ovest, restituendo a ogni territorio pari opportunità, si tratti di grandi o piccoli centri, di aree costiere o territori interni. Per questo nei giorni scorsi è stato approvato dalla giunta il ‘Masterplan delle infrastrutture stradali della Regione Marche’. Questa novità ci consentirà, nei prossimi anni, di inserire nel Programma triennale dei Lavori pubblici anche la quinta “famiglia” di opere, quelle stradali. Elaborare i progetti è infatti il primo passo per riuscire a intercettare i finanziamenti necessari per la realizzazione di nuove opere stradali”.
L’assessore ha aggiunto che, per dare corso velocemente alla progettazione e alla realizzazione di tutte le opere, “abbiamo deciso di riorganizzare il servizio tutela e gestione del territorio potenziandone l’organico che oggi risulta sottodimensionato rispetto alle sfide programmate”.
La conclusione dell’assessore Baldelli: “Questo Programma triennale anticipa una sfida fondamentale: quella di riuscire ad utilizzare anche le risorse del Recovery plan nei tempi indicateci dalla UE e con una strategia che permetta di riattivare l'economia delle Marche. Dobbiamo immaginare una Regione diversa, una Regione che riesca a realizzare opere strategiche, che dia supporto ai Comuni e che abbia un "progetto" complessivo delle infrastrutture e delle opere ambientali. La sfida che ci attende richiederà la capacità di innovare le istituzioni e le strutture organizzative, realizzare bene e nei tempi sarà il nostro obiettivo”.
Nella provincia di Macerata, queste sono le opere incluse nel Programma dei Lavori pubblici 2021-2023:
- Adeguamento sismico del distretto sanitario Casa di riposo di San Ginesio
- Demolizione e ricostruzione del nuovo ospedale di Tolentino
- Demolizione e ricostruzione del distretto sanitario/poliambulatorio di Sarnano
- Interventi idraulici sui fiumi Chienti, Potenza, Esino e Musone e nel torrente Cremone
- Demolizione e ricostruzione della casa colonica in località Tufano, nel comune di San Severino Marche
- Demolizione e ricostruzione della stalla in località Cupi, a Visso
- Efficientamento energetico e adeguamento sismico della sede dell’ex Genio civile in via Alfieri, nel comune di Macerata
- Lavori di riparazione danni dell’azienda agricola Palanca a Castelraimondo
A tre anni dal sisma, il 9 settembre 2019 segnava un nuovo inizio per Visso e per l’intero centro Italia ancora ferito dal terremoto. Quel giorno, nella Sala Consiliare del Municipio, veniva presentato ufficialmente il progetto della nuova struttura della sede del Parco Nazionale dei Monti Sibillini; a ciò faceva seguito il gesto simbolico della posa della “prima pietra” da parte dell’allora Presidente facente funzione Alessandro Gentilucci con cui si diede inizio ai lavori nel cantiere.
Ebbene, l’opera, simbolo di ripartenza per tutto il territorio, finalmente è pronta. Si tratta di un edificio in legno, di 700 mq di superficie su un unico livello, integrato nel paesaggio e pensato per avere un impatto ambientale ridotto al minimo: tutti gli elementi costitutivi, infatti, potranno essere smontati e riutilizzati o riciclati poiché la struttura è comunque rimovibile. Anche per l’opera di contenimento, priva di cemento, si è ricorsi a interventi di ingegneria naturalistica che hanno previsto l’uso del legno e la messa a dimora di piante autoctone per favorire la stabilità del terreno. Con una classe energetica A3, la struttura rientra nella categoria “Energia quasi zero” grazie ad una accurata coibentazione e all’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia destinata all’autoconsumo.
“Un segnale di attenzione del Parco verso i valori ambientali, irrinunciabili in un’area protetta. Il sisma del 2016 rese inagibile la sede istituzionale dell’Ente, determinando la dislocazione degli uffici presso strutture ospitanti, che ringrazio sentitamente, collocate tra Visso, Tolentino e Foligno, per poi riapprodare tutti a Visso in container messi a disposizione dal Comune, che non ci ha fatto mai mancare la sua vicinanza. Era fondamentale non solo che il Parco uscisse da quei container, ma che tornasse operativo e funzionale all’interno di una sede stabile, ben organizzata e di qualità, ove poter proseguire il nostro lavoro” ha dichiarato il Presidente dell’Ente, Andrea Spaterna. “E per Visso e tutto il territorio è un segnale di speranza, perché il Parco continua a rappresentare un punto di riferimento, per gli enti locali e per le popolazioni di questi luoghi, e la nuova sede simboleggia anche il senso di una ricostruzione che va avanti e procede”.
Nel profilo della struttura è stato ripreso il logo dell’Ente Parco, simbolo della montagna che vive. Un ulteriore passo di rinascita è stato dunque compiuto ed ora gli uffici sono pronti a insediarsi: il loro trasferimento verrà completato entro il mese di aprile.
Giovedì 18 marzo si celebra la Giornata mondiale del riciclo - Global Recycling Day.
È stata istituita nel 2018 dalla Global Recycling Foundation, un movimento internazionale che ha come scopo sensibilizzare sull'importanza del riciclo.
Nella nostra provincia, grazie all’azione continua di sensibilizzazione del Cosmari e soprattutto grazie all’attenzione di tutti i cittadini sui temi ambientali e sulla gestione dei rifiuti, in questi ultimi anni sono stati raggiunti risultati molto importanti. Infatti, da oltre un decennio i Comuni del maceratese a cui si è aggiunto recentemente anche Loreto, grazie al servizio “Porta a Porta” avviato nella stragrande maggioranza di città e paesi, sono ai vertici, sia a livello regionale che nazionale, per la percentuale di raccolta differenziata.
Nel 2020 la percentuale media è stata del 74,96% ritornando a salire in confronto al 2019 quando era del 72,51% e al 2018 quando fece segnare il 73,33%. Molti i comuni che sono sopra l’80% come Visso, Camporotondo di Fiastrone, Belforte Del Chienti, Appignano, Montecassiano, Urbisaglia, Montelupone. Un buon inizio per questo 2021, la percentuale media è superiore al 75%.
Quindi standard quantitativi e qualitativi di tutto rispetto, migliorati dalla valorizzazione fatta negli impianti del Cosmari, dove i materiali riciclabili vengono selezionati, recuperati e avviati al recupero come “materia prima seconda” e affidati ai consorzi di filiera del sistema Conai, per avere una nuova vita ed essere trasformati in quello che erano originariamente o in nuovi oggetti.
Quindi nella giornata in cui si celebra il riciclo crediamo sia importante focalizzare l’attenzione, come sempre, sulle “buone pratiche” della differenziazione dei rifiuti, ricordando che bisogna rispettare alcune facili regole. Innanzitutto controllare sempre il giorno e la tipologia di rifiuto da conferire, osservando gli orari di esposizione fuori casa dei sacchetti.
Poi bisogna ricordare che si posso riciclare tutti gli imballaggi in plastica, carta, cartone, cartone per bevande (tipo tetrapak), alluminio, barattolame metallico, vetro (bottiglie e barattoli), oltre a rifiuti organici (scarti di cibo), indumenti usati, oli vegetali esausti.
Altra regola del 'riciclo perfetto' è quella di rimuovere cibo e liquidi dai materiali riciclabili. Questo per scatole, bottiglie e barattoli significa semplicemente raschiare velocemente o risciacquare in modo rapido, magari utilizzando il proprio tovagliolino di carta a fine pasto, non c'è bisogno di una pulizia a fondo mentre maggiore attenzione serve per la carta. Basta ricordarsi che non si ricicla la carta sporca di cibo, di solventi, sostanze chimiche e vernici e gli scontrini. Tutti gli imballaggi compostabili possono essere gettati nell’umido o organico che dir si voglia.
Importante anche utilizzare i centri di raccolta (le isole ecologiche comunali) per gettare i cosiddetti rifiuti Raee (elettrici ed elettronici) ma anche gli ingombranti oppure le lampadine fluorescenti ma anche toner. Fondamentale non abbandonare i rifiuti nei pressi dei contenitori stradali o peggio ancora lungo le scarpate o le strade. Altra riflessione da fare è quella che coinvolge le aziende, che possono trovare soluzioni per ridurre l'impatto ambientale dei rifiuti e della plastica magari utilizzando materiali innovativi, tra cui le bioplastiche evitando contenitori usa e getta o comunque materiali non riciclabili.
Proprio si questi temi, in questi gironi, il CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) ha diffuso un sondaggio Ipsos su come i consumatori vedono il packaging.Il 48% degli italiani - quasi un intervistato su 2 - privilegia imballaggi che permettono di visualizzare facilmente la data di scadenza del prodotto. Subito dopo l'attenzione va alle caratteristiche 'sostenibili' del pack, soprattutto a quelle legate al suo fine vita come la compostabilità (37%) e riciclabilità (36%). Quindi l'imballaggio e le sue caratteristiche ambientali sono elementi che condizionano le scelte di acquisto dei consumatori (73% dei rispondenti). Il prodotto è sostenibile se il suo imballaggio è riciclabile (per il 71% dei rispondenti) o se è realizzato con materiale riciclato (69%). Se un pack non risulta riciclabile, 1 italiano su 4 (25%) lo acquista lo stesso; il 47% lo acquista ma mal volentieri; il 22% cambia idea e si orienta su un prodotto con pack riciclato o riciclabile, il 5% - 1 italiano su 20 - oltre a non acquistarlo, ne sconsiglia anche l'utilizzo nella cerchia di amici e familiari. Il 39% degli Italiani apprezza anche imballaggi che fra le loro caratteristiche hanno riutilizzabilità o richiudibilità, come ha riportato l’Ansa.
Quindi in una giornata così importante è bene citare Jung quando afferma che ognuno di noi “è quello che fa e non quello che dice che farà” È’ bene continuare a fare la raccolta differenziata, prestando attenzione e consapevoli della responsabilità che abbiamo, producendo ancora troppi rifiuti, spesso inutili, del loro corretto smaltimento, senza dimenticare che il segreto vero sta nel perseguire, giorno dopo giorno, una riduzione della produzione dei nostri rifiuti.
Intanto Cosmari, con tutti i propri operatori e con la propria impiantistica, continuerà a lavorare con serietà e professionalità, al fianco dei cittadini maceratesi con l’obiettivo primario di preservare l’ambiente.
Sono stati pubblicati nel sito del Parco dei Monti Sibillini due avvisi esplorativi per manifestazioni d’interesse riguardo l’affidamento della gestione delle strutture temporanee sostitutive dei rifugi di Cupi di Visso e di Colle Le Cese, quest’ultimo nel comune di Arquata del Tronto. Entrambi i provvedimenti prevedono, come termine ultimo per la presentazione delle domande, la data del 22 marzo alle ore 11.
Con questi avvisi il Parco intende individuare potenziali operatori economici cui affidare la gestione dei due siti che hanno, come funzione principale, l’accoglienza degli utenti che svolgono attività di trekking, passeggiate naturalistiche o altre iniziative similari.
Entrambe le strutture ricettive sono inserite nel circuito escursionistico del Grande Anello dei Sibillini, e gli interessati dovranno essere in grado di caratterizzarle sulla base della propria esperienza e professionalità.
Le unità abitative verranno affidate, arredate e complete di quanto necessario per renderle immediatamente fruibili. Nell’uno e nell’altro caso è richiesto un canone annuo da corrispondere all’Ente Parco. Informazioni di dettaglio sono disponibili consultando il sito www.sibillini.net.
"Nell’ottica di una auspicabile ripresa della fruizione del territorio dal punto di vista turistico, compatibilmente con le condizioni imposte dalla pandemia e con le attività legate alla ricostruzione post sisma, la possibilità di gestione dei rifugi temporanei di Cupi e Colle Le Cese può rappresentare una concreta opportunità per chi voglia considerare un investimento professionale sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che economico" sottolinea il presidente del Parco dei Monti Sibillini, il professor Andrea Spaterna.