L’arte salvata dal terremoto sale sul bus: riparte la mostra fotografica itinerante per non dimenticare.
L’arte sepolta e poi salvata. L’arte che ha rischiato di scomparire per sempre tra le macerie del terremoto. L’arte che non dobbiamo dimenticare e che torna nuovamente in mostra attraverso scatti fotografici che hanno immortalato il grande impatto emotivo del loro ritrovamento. Si chiama “Scherza coi fanti ma lascia stare i santi” l’esposizione fotografica degli scatti di Luca Maria Cristini organizzata da Contram, l’azienda del trasporto pubblico della provincia di Macerata, in collaborazione con il Nucleo per la Tutela dei Beni Culturali dei Carabinieri. Una mostra estiva itinerante con esordio domenica 1 agosto a Visso. L'azienda Contram ha voluto dare continuità a questa singolare iniziativa nonostante le tante difficoltà. Le immagini installate su un mezzo che per eccellenza è stato trait d’union in queste terre, vogliono portare un messaggio di speranza, di continuità di vita ricordando importanti valori storico culturali; l’iniziativa si propone di dare un piccolo contributo a quella ricostruzione sociale necessaria quanto quella fisica degli immobili che seppur lunga e faticosa, è ormai avviata. Alcune delle opere che sono riprodotte sono oggi restaurate e sono tornate a disposizione dei fedeli e degli appassionati d’arte.
Cristini, architetto, nei giorni in cui la terra tremava, era responsabile dei beni culturali dell’Arcidiocesi di Camerino e San Severino. Ha lavorato a lungo, insieme ai Vigili del Fuoco, ai volontari e ai “Monuments Men” dell’Arma, per salvare più opere possibile dai luoghi di culto distrutti o a forte rischio di crollo. E mentre lavorava, coglieva qualche istantanea per consegnare agli occhi della gente, di oggi e di domani, una testimonianza di luoghi ancora adesso, a quasi cinque anni di distanza, ancora. “Ho scattato queste foto, senza alcuna velleità artistica, con uno smartphone e, nel migliore dei casi, con una fotocamera amatoriale; quello che ho voluto fissare è il sentimento vivo che le statue sacre, anche ridotte in frammenti, mi trasmettevano in quei concitati momenti. Queste sculture, scendendo forzatamente dagli altari a cui erano consacrate, si animano fino a trasmettendoci sensazioni di paura, dolore, smarrimento, talvolta abbandono e rassegnazione. Ringrazio chi ha voluto allestire una mostra di questi miei lavori per non dimenticare lo sconvolgimento causato agli eventi sismici, contribuendo a tenere vivo il valore di questo nostro patrimonio di fede e di arte”.
Il catalogo della mostra, edito da Hexagon e ristampato per l’occasione a cura di Contram, contiene contributi della giornalista Maria Francesca Alfonsi e del critico fotografico Alberto Pellegrino, che vi scrive: ”Le fotografie raccolte in questo piccolo ma intenso volume sono la prova di come possa cambiare la vita e l’ambiente di una comunità a causa di un inaspettato e imprevedibile appuntamento con la Storia, quando un tragico evento naturale riesce a frantumare o addirittura a cancellare una memoria stratificatasi nei secoli e profondamente radicata nelle popolazioni.”
La mostra fotografica, dopo la prova generale dello scorso anno a Camerino, sarà di nuovo allestita all’interno di un bus storico Contram con avvio domenica 1 agosto da Visso, nello spazio ex Park Hotel dalle 10.00 alle 20.00. Per salire a bordo a visitare la mostra saranno necessari tutti gli accorgimenti di sicurezza per evitare contagi: entrambe le porte aperte con percorso a senso unico (entrata e uscita), finestrini aperti per garantire il ricambio d’aria, gel per sanificare le mani e personale Contram a far osservare il distanziamento obbligatorio e l’uso delle mascherine.
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