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Cultura Camerino

Riaperti il Museo “G. Boccanera” e il Palazzo arcivescovile di Camerino: una rinascita dopo 9 anni (FOTO e VIDEO)

Riaperti il Museo “G. Boccanera” e il Palazzo arcivescovile di Camerino: una rinascita dopo 9 anni (FOTO e VIDEO)

Questa mattina, Camerino ha vissuto un momento carico di emozione e significato con la cerimonia ufficiale di riapertura del Museo diocesano “G. Boccanera” e del Palazzo arcivescovile, chiusi dal 2016 a causa dei gravi danni subiti durante il sisma. L’evento si è svolto in una gremita piazza Cavour, divenuta per l’occasione simbolo di rinascita e ritrovata vitalità per l’intera comunità.

Alle 10 ha preso il via l’inaugurazione con gli interventi delle autorità civili, religiose e tecniche che, a vario titolo, hanno contribuito a rendere possibile questa riapertura. Tra i protagonisti, l’arcivescovo di Camerino-San Severino Marche e vescovo di Fabriano-Matelica, mons. Francesco Massara, ha definito la giornata “molto importante per la storia della nostra comunità diocesana e civile”, sottolineando l’impegno corale e il valore simbolico della restituzione alla collettività di due luoghi fondamentali per la vita culturale e spirituale della città. “Il museo oggi è uno scrigno prezioso, completamente rinnovato, che custodisce opere dal grande valore storico, cultuale e affettivo”, ha dichiarato il presule.

Il sindaco Roberto Lucarelli ha parlato di “una giornata di festa”, ricordando l’immagine drammatica del 26 ottobre 2016, quando la piazza si riempì di studenti in fuga con i trolley. “Oggi – ha aggiunto – quell’immagine viene finalmente cancellata da questa folla gioiosa”.

Il commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli, ha evidenziato il risultato ottenuto grazie alla sinergia tra istituzioni, politica e università. “Abbiamo restituito un elemento che fa tornare viva questa città”, ha detto, citando anche una frase significativa ricevuta da mons. Massara: “Per ogni problema c’è una soluzione. E se non c’è una soluzione, non è un problema”.

Di grande rilievo anche gli interventi tecnici: l’ingegner Carlo Morosi, che ha seguito i lavori di recupero, ha descritto il progetto come “delicato e complesso”, mirato a restituire al palazzo la sua forma originale, eliminando interventi successivi. Il sovrintendente Pierluigi Moriconi ha invece ricordato il difficile lavoro di messa in sicurezza delle opere d’arte, che oggi tornano finalmente visibili dopo un importante restauro.

Barbara Mastrocola, curatrice del nuovo allestimento del museo, ha raccontato l’emozione personale di vedere rinascere Camerino, la città in cui ha mosso i primi passi professionali. “Abbiamo ripensato il museo secondo un percorso tipologico – ha spiegato – non si tratta solo di una restituzione delle opere, ma di una nuova narrazione culturale”.

Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha parlato di “un messaggio concreto di speranza”, rimarcando il ruolo decisivo delle istituzioni per “restituire ai giovani questi territori, affinché possano tornare a viverli pienamente”.

La giornata si concluderà con un concerto di solidarietà dell’Orchestra di fiati “Insieme per gli altri”, alle 18 nella basilica di San Venanzio. Il ricavato sarà devoluto alla Caritas diocesana, a suggellare un evento che unisce memoria, arte, comunità e speranza nel futuro.

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