Civitanova, il cortometraggio del giovane regista Emilio Mercanti in finale all’Amarcort Film Festival
Il talento cinematografico delle Marche conquista ancora una volta la scena nazionale: il giovane regista Emilio Mercanti, 27 anni e originario di Civitanova Marche, è tra i finalisti del Premio Amarcort all’Amarcort Film Festival 2025 con il suo cortometraggio "TIC TAC". La cerimonia di premiazione si terrà sabato 29 novembre a Rimini.
Il corto, della durata di 24 minuti, è un intenso viaggio esistenziale che unisce dramma, surrealismo e atmosfere sospese. Racconta la storia di Phil, interpretato da Riccardo Andreucci, un uomo intrappolato in un loop emotivo e temporale che lo costringe a confrontarsi con le proprie scelte, i fantasmi interiori e il peso del tempo.
Accanto a lui, le figure di Mary, interpretata da Linda Campana, e del misterioso Daemon, interpretato da Simone Riccioni, diventano specchi, compagni e antagonisti di un percorso psicologico che spinge lo spettatore a interrogarsi su identità, libero arbitrio e responsabilità personale.
"TIC TAC" ha già raccolto consensi tra critica e pubblico: sui social è stato definito «un viaggio ipnotico che ci trascina in un sogno lucido» e «ritmo serrato e fotografia evocativa per una riflessione profonda sul tempo e sulle scelte di vita». Secondo l’analisi di Cinepsyco, il cortometraggio riesce a trasformare il tempo in una condizione psichica, percepibile attraverso luci, rumori e ripetizioni che richiamano le ossessioni interiori dell’uomo.
La fotografia, sospesa tra chiaroscuri e spazi vuoti, e il sound design, fatto di ticchettii simbolici, rendono l’esperienza immersiva e coinvolgente. Phil diventa così una figura universale, alle prese con conflitti interiori che impediscono di sciogliere i nodi emotivi, mentre Mary e Daemon incarnano polarità emotive che ricordano la dinamica junghiana tra Ombra e Sé.
Per Emilio Mercanti, già attivo nel videomaking e nella produzione indipendente con Linfa Crowd, "TIC TAC" rappresenta una tappa importante nella sua carriera. Dopo diversi cortometraggi e lavori commerciali, il regista civitanovese porta sullo schermo una narrazione che fonde scrittura, ricerca visiva e sperimentazione, concentrandosi su temi universali come identità, tempo e dinamiche interiori.

cielo coperto (MC)
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