in questa primavera 2018 sono nati circa 40 cuccioli di camoscio, portando la popolazione di Camoscio d'Abruzzo che vive fra Ussita e nei Sibillini a oltre 150 esemplari.
E' possibile scoprire questo splendido animale con le escursioni di giovedì 2 agosto (https://www.facebook.com/events/106648856427165/) e domenica 2 settembre promosse da "Il camoscio dei Sibillini - Escursioni Trekking". Info sul sito www.camosciosibillini.it
''Chiediamo al sindaco Vincenzo Marini e alla giunta se hanno preso visione dello stato in cui versa il Cimitero Monumentale dove molti feretri sono ormai in balia degli agenti atmoferici, sfregiati dall'incuria; se il sindaco e la giunta sono a conoscenza di iniziative amministrative dell'ex sindaco Rinaldi per risolvere o attenuare simile stato e se il Commissario Straordinario, nella sua funzione, abbia assuntop delle nuove o diverse iniziative verso il cimitero''.
È quanto si legge in una interrogazione comunale inviata dalla lista di minoranza Insieme per la Ricostruzione nelle persone di Giovanni Marronaro, Giulio Bischi e Guido Rossi al sindaco di Ussita per l'annoso problema del cimitero. Nella interrogazione si chiede inoltre se la gara per il ripristino ''urgente della strada di accesso al Cimitero e sistemazione provvisoria delle sepolture danneggiate per un importo finanziaro per oltre 1 milioni e 100 mila euro è gia' stata espletata o è in itinere''.
I consiglieri di minoranza chiedono dunque al sindaco Marini se intende assumere iniziative affinche' i familiari dei defunti possano effettuare visite periodiche al cimitero, magari ''accompagnati da personale dei Vigili del Fuoco''.
Dopo il grandissimo successo dell'invasione di Visso ed Ussita del 29 aprile, i BIKERS INVASORI di Roma hanno organizzato un'altra "missione": invadere Amatrice domenica 15 Luglio.
L'edizione si preannuncia già organizzata nei minimi dettagli e gruppi numerosissimi si stanno preparando, per l'evento, da tutta Italia. Le vendite contano quasi 900 biglietti, per una manifestazione di beneficenza davvero importante.
Macerata non poteva mancare, numerosissimi bikers della provincia marchigiana hanno già dato conferma della loro presenza. Lo staff, che porterà tutti ad Amatrice, nella massima sicurezza, ha già testato tutto il tragitto domenica scorsa.
Ecco il programma:
ore 8.00 Ritrovo al centro fiere di Villa Potenza (si raccomanda il pieno già fatto);
ore 8.10 Briefing;
ore 8.30 Partenza in direzione di San Severino Marche;
ore 9.00 San Severino Marche (si unirà il gruppo di Fabriano di Max Jolly);
ore 10.00 Visso;
ore 10.20 Triponzo;
ore 10.30 Serravalle di Norcia (si uniranno i gruppi di Firenze e Perugia);
ore 11.00 Cittareale;
ore 11.20 fraz. Torrita di Amatrice dove attenderanno i bikers invasori di Roma, organizzatori ufficiali dell'evento.
I bikers, tutti uniti, daranno vita ad una magnifica invasione motociclistica e si dirigeranno verso Amatrice.
Lo staff dei bikers di Macerata è coordinato da Paolo Spernanzoni e composto da: Carlo Caraffi, Diego Paccamiccio, Michele Spreca, Diego Di Girolamo, Gianluca Nitrati, Sara Strappini, Emanuele Carancini, Sara Giagante, Simone Verdenelli, Erika Cesari, Giorgio Galletti, Flavia Scotto, Ferdinando Andrielli, Gianni Cannuccia e Giovanna Re.
Altra tappa del Festival ideato da Neri Marcorè per rilanciare le zone montane marchigiane dopo gli eventi sismici del 2016. Ieri, lunedì 9 Luglio, a Risorgimarche è stata la volta di Alex Britti che si è esibito a Monte Torrone, tra i Comuni di Ussita, Visso e Castelsantangelo sul Nera.
Una grande folla ha percorso il sentiero, in mezzo alla natura per godersi le note e i brani del celebre cantautore romano in un’atmosfera davvero magica. Presente, come sempre, Neri Marcorè, pronto ad accogliere i numerosi visitatori di questa seconda edizione del Festival che già sta registrando un buon successo e consenso da tutti i punti di vista.
Prossimo appuntamento per Risorgimarche sabato 14 Luglio con il concerto di Noa sul Monte Vermenone.
''Soldi ce ne sono, cosa si aspetta per dare inizio alle demolizioni e ricostruire? Una buona parte di questi soldi é pubblica, dunque dei contribuenti che non possono attendere ancora. E' inconcepibile solo pensare che la burocrazia ce la stia mettendo tutta per non far ripartire questi territori''. Lo scrive, in una nota, Maria Teresa Nori, segretario regionale di Federcontribuenti Marche la quale sollecita le istituzioni locali e nazionali a provvedere ''al piu' presto a dare il via ai lavori ora che il 98% dei cittadini hanno avuto una Sae''.
Misure per la riparazione, il ripristino e la ricostruzione di immobili ad uso produttivo distrutti o danneggiati e per la ripresa delle attività economiche e produttive nei territori colpiti dagli eventi sismici del 24 agosto, 26 e 30 ottobre 2016, ''sono queste le cose da fare e non continuare con i passaggi di carte da un ufficio all'altro. I paesi colpiti dal sisma devono riprendere la pur minima normale attività, creare posti di lavoro e strutture ricettive. Il turista deve tornare subito, pena lo spopolamento e il degrado'' - conclude Maria Teresa Nori.
Lo scorso venerdì si è svolto a Macerata, presso la Sala Sinodale della Domus San Giuliano, l’evento dal titolo “Riaccendiamo Frontignano, dopo il sisma quale futuro?”, organizzato dall’Associazione Pro.Frontignano”.Il numero di partecipanti è andato oltre ogni più rosea aspettativa, ed è stata apprezzata da tutti l’occasione d’incontro per tante persone che si erano perse di vista a causa della disgregazione sociale causata dal sisma.I diversi audiovisivi proiettati hanno offerto momenti d’intrattenimento alternati ad attimi di commozione, con riprese sempre focalizzate sulla maestosità e spettacolarità dell’ambiente montano dei Sibillini.Un segnale molto importante è venuto dalla presenza dello staff della stazione sciistica di Frontignano quasi al completo, testimonianza del fatto che la la ripartenza è auspicata in primis da coloro che ci lavoravano.Erano invitati e presenti tra il pubblico anche i rappresentanti delle altre stazioni sciistiche, in quanto il messaggio principale della serata era quello della necessità di far rete, per scongiurare la temutissima desertificazione delle zone appenniniche.E’ intervenuto il Sindaco di Ussita che ha portato un messaggio di speranza e positività per il territorio colpito dal sisma, hanno poi dato il loro contributo i rappresentanti di alcuni enti ed associazioni sportive, anche loro invitati nell’auspicio della creazione di una rete allargata a tutti coloro che potrebbero contribuire alla vitalità delle nostre montagne, CAI Macerata, FISI C.U.M., Collegio Nazionale Maestri di Sci, Frontignano Bike Park.Erano inoltre presenti in sala, oltre a tanti maestri di sci, soccorritori, albergatori e ristoratori, i portavoce di altre associazioni impegnate in attività sportive e ricreative, come escursionismo, trail running, mountain bike, etc.È intervenuta anche la consigliera regionale di minoranza Elena Leonardi, che ha spiegato nei dettagli la sua iniziativa che era stata votata all’unanimità, con la quale si chiedeva di destinare dei fondi Europei già stanziati, provenienti da diversi capitoli, al rilancio delle attività turistico-ricettive ed infrastrutturali di tutti i centri sciistici dei Monti Sibillini (compresa la creazione di invasi artificiali multi-funzionali), auspicando una rapida partenza dei tavoli tecnici che consentirebbero di avviare le progettazioni, e quindi di passare dalle intenzioni ai fatti; in pratica, un ulteriore invito a tutti i gestori delle stazioni sciistiche dei Sibillini ad interfacciarsi e coordinarsi al fine di poter mettere a frutto questi ingenti finanziamenti potenzialmente già disponibili
Nasce in Italia un nuovo Cammino nel Cuore dell’Appennino. Da Fabriano a L’Aquila, oltre 200 chilometri da percorrere a piedi o in bicicletta attraverso i sentieri di due importanti aree protette: il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e il Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga.
Da questa estate è possibile attraversare borghi e percorrere i sentieri del Centro Italia, ricchissimi di storia e biodiversità, in modo diverso, lungo il Cammino nelle Terre Mutate: un percorso di conoscenza e solidarietà, un momento di relazione profonda con l'ambiente e con le persone che vivono nei luoghi trasformati dal sisma.
Nelle Terre Mutate qualcosa è cambiato. La forza della natura ha prodotto mutamenti alla geografia, ai manufatti e soprattutto alle persone, generando storie, protagonisti e progetti di rinascita meritevoli di essere raccontati, conosciuti e soprattutto supportati.
Le Terre Mutate restano piene di vita e di voglia di ricominciare. Lo racconta Giuseppe dell’associazione "Io non crollo" di Camerino, da subito impegnata a realizzare il Quartiere delle Associazioni, e Roberto Sbriccoli che a Campi di Norcia, promuove il progetto Back to Campi per riportare il turismo nella Valle Castoriana fra Norcia e Visso.
Le Terre Mutate sono popolate da gente determinata che, nonostante le ultime scosse, resiste e non getta la spugna: “Ci siamo guardati in faccia e abbiamo deciso di rimanere” racconta Patrizia Vita di Ussita. Può essere un’occasione di rinascita, come dice Francesca Pedanesi a Castelsantangelo sul Nera: “Da un lato abbiamo le macerie, dall’altro la bellezza: sta a noi scegliere”.
Nelle Terre Mutate le persone sono diventate le vere protagoniste del cambiamento: a Campotosto, Assunta Perilli ha recuperato l’arte della tessitura dalle signore anziane del paese; a Fiastra Emanuela Leli continua a credere e a investire in un turismo rispettoso dell’ambiente; a L’Aquila sono nate numerose associazioni che hanno dato vita a Piazza d’Arti, un luogo di socializzazione e cultura aperto a tutti.
Come organizzare il viaggio
Il nuovo sito www.camminoterremutate.org aiuta a organizzare il proprio viaggio nel cuore dell’Appennino, grazie alla possibilità di scegliere le tappe da percorrere, scaricare le tracce gps, contattare le strutture ricettive per l’ospitalità e le associazioni territoriali con cui condividere storie di resilienza e di rinascita.
L’itinerario attraversa i territori e favorisce l’incontro con le comunità di quattro regioni del Centro Italia: Marche (Fabriano, Esanatoglia, Matelica, Pioraco, Camerino, Fiastra, Ussita, Visso, Arquata del Tronto), Umbria (Norcia con le frazioni di Castelluccio e Campi), Lazio (Accumoli e Amatrice), Abruzzo (Campotosto, Collebrincioni e L’Aquila).
Un progetto corale
Il Cammino nasce da un progetto corale promosso da Movimento Tellurico, APE Roma e FederTrek con il supporto di: Regione Abruzzo, Regione Marche, Regione Lazio, Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, Banca Etica, Amministrazioni comunali, aziende turistiche e commerciali del territorio, numerose organizzazioni nazionali e locali.
Le organizzazioni di livello nazionale che supportano il progetto:
Abruzzo Lento, ActionAid, Associazione Italiana Turismo Responsabile, Brigate di Solidarietà Attiva, Cantiere TerreDonne, Ciclica, Cittadinanza Attiva, Centro Turistico Giovanile, Cooperaction, La Compagnia dei Cammini, CSEN, Garden Sharing, ITACà Festival del turismo responsabile, La Terra e l’Altalena, Legambiente, Lo Stato delle Cose, Mandala Organic Tour, Movimento Lento, Quattro Vacanze, RRTrek – Rifugio Roma, SloWays, Terre di Mezzo, Touring Club Italia, Vivilitalia.
La rete di organizzazioni delle Terre Mutate:
180 Amici L’Aquila Onlus, Amici Cammino di San Benedetto, Archeoclub L’Aquila, Arquata Potest, Bibliobus L’Aquila, Associazione Capodacqua Viva, Associazione Monte Vettore, C.A.S.A – Cosa Accade Se Abitiamo (Ussita), Circolo Arci di Collebrincioni, Circolo Arci Querencia, Circolo Naturalistico Novese, In Cammino per Camerino, IoNonCrollo, Italia Nostra Sezione L’Aquila, Kindustria, La Fonte della Tessitura – Campotosto, Laga Insieme, Quinta Giusta, RicostruiAMO Fiastra, Panta Rei L’Aquila, Pie Vettore (Pretare), Pro loco Campi di Norcia, Pro loco Campotosto, Pro loco Ussita 7.1, Sibillini Lab, Tenuta Scolastici, Terre in Moto Marche, Un Aiuto concreto per i Sibillini, Villanova di Accumuli Onlus, We Are Norcia.
Non si fermano i camminatori che stanno percorrendo oltre 200 chilometri, quelli che dividono Fabriano a L’Aquila.
Una lunga sequenza di passi nei sentieri escursionistici situati in dodici comuni di quattro regioni nel Cuore d’Italia (Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo) comprendenti due importanti Parchi Nazionali (Parco Nazionale dei Monti Sibillini e Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga).
La settima edizione della Lunga Marcia nelle Terre Mutate è partita mercoledì 27 giugno e per 12 giorni condurrà i marciatori, provenienti da tutta Italia, alla scoperta di un cammino solidale e di conoscenza nel cuore dell’Appennino, favorendo una “ricucitura” dei territori nel lungo arco di tempo necessario alla ricostruzione.
Diversi i momenti di condivisione tra partecipanti e comunità locale. Dopo Fabriano domani venerdì 29 giugno, toccherà a Fiastra, con una calda accoglienza organizzata dall’ associazione Ricostruiamo Fiastra e Cantiere TerreDonne (https://www.facebook.com/TerreDonneCollettivo/ per il programma di Fiastra https://www.facebook.com/events/896351293871718/).
Sabato 30 giugno dopo aver percorso il bellissimo itinerario che collega Fiastra ad Ussita, nel piccolo paese sotto il Monte Bove, si vivranno un pomeriggio ed una serata all’insegna delle tradizioni locali, con cibi e racconti di poeti pastori.
L'evento aderisce e collabora con IT.A.CA migranti e viaggiatori: festival del turismo responsabile (10°edizione 2018, tappa zero per i Sibillini), il primo e unico festival in Italia che si occupa di turismo responsabile e innovazione turistica (https://www.festivalitaca.net/portfolio-articoli/it-ca-parco-nazionale-monti-sibillini/).
1500 posti di lavoro spazzati via, 242 imprese agricole chiuse, 500 partite iva senza più attività. Il tutto in meno di due anni e in un territorio comunque circoscritto come quello del cratere del sisma e relativo ai soli comuni delle Marche. Gli ultimi 22 mesi: quelli, cioè, passati dal primo terremoto del 24 agosto 2016. Sono numeri impietosi diffusi dalla CNA e ripresi anche da LaRepubblica, in un articolo che traccia un bilancio sulla situazione nei luoghi del sisma e, purtroppo, anche sull'animo e la perdita di speranza dei terremotati.
Un articolo (qui il link) che fa venire i brividi se si leggono i dati. Uno su tutti: 2392 residenti in fuga, che probabilmente non torneranno mai più perché hanno scelto di stabilirsi altrove. Ma un articolo che descrive ancora una volta anche la grande caparbietà dei marchigiani, la voglia di rilanciarsi e la speranza di futuro di una popolazione che ha subito di tutto, ma che non intende arrendersi. Il dramma, a leggere le testimonianze, non sono le continue scosse, ma la burocrazia. Che paralizza e impedisce ogni iniziativa, fino al paradosso di ostacolare persino interventi pagati di tasca propria e fatti con i risparmi di una vita. La richiesta che arriva dal territorio é sempre la stessa: concretezza e rapidità
Undici minuti. Tanto é durato l'intervento di Giuliano pazzaglini, senatore e sindaco di Visso, nell'aula di palazzo madama. Undici minuti interamente dedicati ai temi del sisma. Undici minuti di indignazione, di gratitudine verso che c'é stato nonostante tutto, ma anche di accorato appello a restituire a questi territori una dignità e una speranza di futuro.
"Lo Stato c'é stato. I Vigili del Fuoco, le forze dell'ordine non ci hanno affatto abbandonato. Chi ci ha abbandonato é la politica, siamo stati noi a rivelarci incapaci di dare alle persone le risposte opportune. E questo perché le persone non sono mai state al centro dell'emergenza e tantomeno della ricostruzione. Nove scosse di magnituto superiore a cinque devastano l'animo, creano angoscia, ma di questo non si é tenuto minimamente conto. Si é preferito parlare di legalità al centro, di tempistiche al centro, di metodo al centro, ma mai di ricostruzione per le persone. Di persone al centro".
Una denuncia, quindi, di una situazione di stallo assoluto con cui lo stesso commissario speciale alla ricostruzione, on. Paola De Micheli, si trova a fare i conti. Con Pazzaglini che porta l'esempio della scuola di San Ginesio, la cui costruzione é partita e subito bloccata. "Non é possibile che nemmeno il commissario speciale per la ricostruzione riesca a ricostruire. Non é possibile che i sindaci siano lasciati completamente soli a fare i conti con una burocrazia che paralizza. Non é possibile che anche i privati non vengano messi nelle condizioni di sistemare le loro strutture, perché non ci sono regole chiare e dinamiche".
Si è svolta, presso la sede di Federcontribuenti Nazionale a Padova, la riunione del Comitato Direttivo nel quale il Presidente Nazionale Marco Paccagnella ha proposto Maria Teresa Nori segretario regionale di Federcontribuenti Marche.
La nomina è stata votata all'unanimità. Lo rende noto un comunicato dell' Ufficio Stampa della Federazione dei contribuenti e consumatori italiani. Maria Teresa Nori era stata già nominata nei mesi scorsi coordinatrice della Provincia di Macerata. Marco Paccagnella ha ringraziato Maria Teresa Nori per la disponilità e il delicato impegno ''che sicuramente saprà affrontare'', conoscendo ''la determinazione e la professionalità della persona''. ''Sconti e 'comprensione' - rimarca il Presidente di Federcontribuenti - per i ritardi e omissioni non ce ne saranno più. Qualsiasi mancanza e/o omissione nei confronti di chi ha perso tutto, e mi riferisco ai tanti cittadini del cratere del terremoto, sarà, d'ora in poi, denunciata nelle procure competenti e ai media. Collaboreremo invece - conclude Paccagnella - con tutte le amministrazioni pubbliche e i soggetti privati che vogliono far rivivere quei territori. Ma le Marche sono anche tra le eccellenze delle nostre piccole e medie imprese e dell'artigianato che sono il motore trainante dell'economia italiana''.
La capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, Elena Leonardi, interviene sulle ulteriori dichiarazioni dei rappresentanti di maggioranza regionale, Sciapichetti e Marconi: "La mozione presentata lo scorso maggio ha scaturito, al di là di sterili polemiche, quello che si desiderava: lo sblocco di una parte, seppur limitata, dei fondi necessari a far ripartire le seggiovie in quota nel comune di Ussita".
Sugli impianti denominati "Lo Schiancio-Le Saliere" e "Pian dell'Arco- Belvedere", e sulla relativa anticipazione finanziaria chiesta con l'atto dello scorso 25 maggio a firma Leonardi, è evidente che i due politici si "arrampicano sugli specchi". "Ricordo - afferma la Leonardi - che quel giorno in consiglio regionale la risposta degli Uffici competenti era già in mano al presidente Ceriscioli, ma il consigliere dell'UdC Marconi è intervenuto affermando, ed è registrato, che questa anticipazione per Frontignano non si poteva fare 'perché avrebbe creato un precedente'. Sciapichetti – prosegue la Leonardi – lo ha seguito a ruota affermando che la mozione doveva essere ritirata. Qualche giorno dopo lo stesso assessore Sciapichetti incontra il sindaco di Ussita e lo informa che le opere potranno essere cantierate 'per stralci funzionali', una soluzione, questa, che conferma quanto proposto dalla mia mozione".
"Quello che avvilisce è che queste polemiche sono fatte su argomenti così delicati come la ricostruzione post-terremoto così come accaduto per altre situazioni portate avanti dalla sottoscritta - continua la Leonardi - occorrerebbe un maggior spirito di collaborazione tra forze politiche, senza mettere veti quando proposte utili e fattivamente realizzabili, come questa di Frontignano, provengono dalle attuali minoranze regionali.
Sciapichetti e Marconi, si legge, 'tengono a precisare che non c'era assolutamente bisogno di muoversi in quel senso poiché la procedura era già predisposta'. Allora perché – continua la capogruppo di Fratelli d'Italia – nell'Aula durante il Consiglio Regionale hanno affermato proprio il contrario?".
Conclude Leonardi: "Gli atti sono pubblici e visionabili, ricordo ancora che quello che Sciapichetti e Marconi hanno detto che non si poteva fare, nel medesimo momento veniva autorizzato dalla Regione stessa; le date parlano chiaro: la Regione si è attivata solo dopo la mia mozione, mi ritengo pertanto soddisfatta di questo risultato anche se attendo ovviamente di vederlo realizzato".
230 persone di ogni sesso ed età in cammino per un sentiero da Visso ad Ussita. Gli uomini del Soccorso Alpino hanno accompagnato oltre 230 persone come angeli custodi lungo il percorso svolgendo la giornata nazionale di "Sicuri sul Sentiero", esponendo tutti i fattori per affrontare un escursione in sicurezza e con l'adeguata attrezzatura e i giusti accorgimenti. L'evento si è svolto in concomitanza con la manifestazione "Camminata +mai Visso>>>>Ussita", che è servita a riportare gente in queste zone colpite dal terremoto.
''Dalle dichiarazioni di Sciapichetti dovremmo aspettarci a breve l'affidamento al comune di Ussita degli 8 milioni di euro per la prima tranche di ricostruzione in quanto, sempre dalle parole dell' assessore, i 200 mila euro chiesti dal Comune di Ussita e sostenuti anche da una mozione in consiglio regionale, fanno parte del pacchetto completo. Siamo fiduciosi e attendiamo!''.
Così la coordinatrice di Federcontribuenti della provincia di Macerata, Maria Teresa Nori torna sulla 'querelle' che ha visto protagonisti in consiglio regionale esponenti della maggioranza e dell' opposizione dopo la bocciatura della mozione per l'anticipo di 200 mila euro a Ussita per riavviare l'impianto di seggiovia di Frontignano.
''I cittadini-contribuenti - precisa Maria Teresa Nori - attendono questi soldi, non fosse altro perché sono soldi pubblici e dunque dei contribuenti. A Ussita c'è bisogno di una ripartenza, di una speranza, di lavoro. La Regione conceda subito questi soldi per far rivivere questo territorio''.
Il caos sulla seggiovia di Frontignano non si placa. Ora spunta una lettera della Regione che puntellerebbe quanto sostenuto da Elena Leonardi (Fratelli d'Italia): "La conferma della malafede di Sciapichetti e Marconi arriva proprio da una comunicazione della stessa Regione, a firma del dirigente competente per territorio dell'Ufficio Ricostruzione, il quale, nelle ore in cui si discuteva e bocciava la mia mozione, comunicava la disponibiità all'anticipo delle somme necessarie per le seggiovie di Frontignano".
La capogruppo di Fratelli d'Italia condanna le modalità di azione di "questi soggetti della maggioranza, i quali invece di fare "mea culpa" attaccano chi ha scritto e presentato la mozione a sostegno della riparazione degli impianti di risalita della località di montagna del maceratese".
La lettera della Regione difatti "invita il Comune di Ussita a presentare un progetto esecutivo in modo da avere uno stralcio per 'l'avvio delle procedura per lotti funzionali'". Progetto che, anche nella stessa mozione della Leonardi viene citato, ed era già evidenziato negli allegati alla richiesta fatta alla Regione da parte del Commissario Straordinario del medesimo Comune.
"Quello che Sciapichetti e Marconi hanno detto che non si poteva fare, nel medesimo momento veniva autorizzato dalla Regione stessa, e mi trova soddisfatta – continua Leonardi - forse qualcosa è stato mosso grazie al mio atto protocollato lo scorso 25 maggio? Comprendo che chi è abituato a parlare di terremoto e fare molto meno rispetto a quanto si dice, ha difficoltà poi a chiedere scusa e ad ammettere che invece la cosiddetta cifra "ridicola", come l'ha chiamata Sciapichetti, si poteva anticipare benissimo".
"A causa dell'incapacità governativa, Frontignano perde la seconda stagione estiva e rischia di non veder partire quella invernale; l'urgenza della richiesta del Comune, che risale allo scorso mese di aprile, richiedeva una risposta più celere e concreta, giunta, guarda caso solo dopo la mia mozione - aggiunge ancora - Respingo le vergognose infondate accuse che i due mi hanno rivolto nel vano tentativo di riabilitarsi dopo la pessima figura fatta – prosegue Elena Leonardi - e li invito ad arrivare in Aula più preparati sugli atti in discussione, soprattutto se si tratta degli irrisolti problemi del terremoto, dato che moltissimo rimane ancora da fare.
"La mia richiesta – conclude la capogruppo di Fratelli d'Italia - era quindi non solo accoglibile in Aula ma evidentemente è stata anche utile per dare la spinta necessaria ad accelerare una risposta operativa da parte degli uffici competenti. Quello che conta ora è che si possa mettere mano alla manutenzione efficace degli impianti denominati "Lo Schiancio-Le Saliere" e "Pian dell'Arco- Belvedere".
“In merito alla mozione presentata dalla Leonardi con cui si richiedeva di anticipare al Comune di Ussita la somma di 200mila euro per la riapertura di parte delle seggiovie di Frontignano, stupisce -commenta il capogruppo Popolari Marche – UdC, Luca Marconi - la faziosità con la quale la consigliera affronta la questione mentendo sapendo di mentire.Ho fatto un intervento tutto in positivo, addirittura proponendo un fondo di milioni di euro per questa e altre anticipazioni. Ho semplicemente chiesto all’assessore Sciapichetti se c’erano stati precedenti in merito alle anticipazioni di fondi e se era possibile, dal punto di vista finanziario ed economico, provvedere in questa direzione. Ho anche suggerito che fosse la Giunta ad esaminare, caso per caso, eventuali richieste di anticipazioni per progetti legati alla ricostruzione in zona sismica.Di fronte alle perplessità sollevate dall’assessore, la maggioranza in piena coscienza, e non certo su mia indicazione, ha votato compatta il respingimento della mozione che, anche se approvata, non avrebbe avuto alcun valore giuridico.Forse la consigliere Leonardi, che cerca facile pubblicità con i problemi del terremoto, se la prende con chi questa pubblicità gliela nega - aggiunge ancora - A dimostrazione del fatto che sono fermamente convinto della necessità di riaprire quanto prima gli impianti di Frontignano, mi adopererò presso il presidente e la Giunta alla ricerca di una soluzione possibile. Forse prudenza imponeva un rinvio della mozione ad altra seduta quando tutta la Giunta sarebbe stata presente. Incomprensibile l’insistenza della Leonardi perché la mozione venisse votata e bocciata. Resta il fatto che non si può intervenire caso per caso a favore di singole situazioni: giustizia, equità e legalità impongono soluzioni di carattere generale con criteri che possono valere per tutti i Comuni terremotati senza fare figliastri e figli privilegiati
"Niente fondi per la seggiovia di Frontignano" era il timore di Federcontribuenti preoccupati che "Ceriscioli e la sua giunta vogliono uccidere la montagna". Ma l’assessore Angelo Sciapichetti, precisa che si tratta di un allarme ingiusitificato “perché il progetto relativo agli impianti di risalita di Frontignano risulta approvato e finanziato, nell’ambito dello stanziamento complessivo dedicato al comune di Ussita per i danni derivanti dal terremoto a valere sui fondi speciali per la ricostruzione.
L’ordinanza che stanzia i quasi otto milioni per Ussita è stata approvata - ricorda ancora - quindi non c’è alcun bisogno di anticipazioni perché le risorse sono disponibili. Se il primo stralcio funzionale del progetto, per 200mila euro relativi all’avvio degli impianti di risalita verrà presentato, l’Ufficio speciale per la ricostruzione provvederà prontamente al suo finanziamento. Abbiamo perfettamente presente la rilevanza e serietà della questione. Abbiamo anche perfettamente presente l’importanza di questo progetto per il rilancio dell’economia di quel comprensorio ed è per questo che abbiamo lavorato con il massimo impegno per velocizzare tempi e procedure. Per questo motivo la mozione presentata dalla consigliera Leonardi, con le polemiche che ne sono conseguite, risulta essere strumentale e fuorviante, dettata più da interessi propagandistici che da effettiva volontà di dare una mano alla ricostruzione del tessuto economico e sociale di Ussita. Spiace che un consigliere regionale non conosca l’iter del procedimento”.
''Il Presidente Ceriscioli e la sua maggioranza in Consiglio devono prendersi le proprie responsabilità, ammettere di aver dato il colpo di grazia a quel minimo indispensabile per far rinascere Frontignano e per quanto possibile cercare di salvare il salvabile. In caso contrario si facciano da parte per permettere il tanto agognato rilancio di Ussita e delle sue strutture turistiche'' - Così la coordinatrice di Federcontribuenti per la provincia di Macerata, Maria Teresa Nori, commenta la bocciatura della mozione sulle seggiovie di Frontignano con l'anticipazione di 200 mila euro.
''Soldi dei contribuenti marchigiani che potevano far risollevare un territorio - spiega Maria Teresa Nori - con un atto depositato il 25 maggio scorso che sosteneva la richiesta fatta dal comune di Ussita di poter anticipare tra i quasi 8 milioni di euro della Ricostruzione, previsti per Ussita, una, a confronto, cifra irrisoria di 200 mila euro che bastavano per una veloce riapertura di parte delle seggiovie''. Inoltre, invitiamo il consigliere dell' Udc, Luca Marconi, che con tanta enfasi ha osteggiato l'approvazione di questa mozione ''a venire ad Ussita a spiegarlo ai cittadini, ai turisti, agli operatori economici. I nostri soldi, i soldi dei cittadini devono essere spesi per i cittadini e per il loro territorio e per ricreare posti di lavoro''.
Nelle Marche si votava in 16 Comuni tra i quali il capoluogo di Regione, Ancona e in 3 città con popolazione superiore ai 15.000 abitanti: Falconara (AN), Porto Sant’Elpidio (FM) e Grottammare (AP).
“I risultati sono assolutamente positivi per il centrodestra unito – dichiarano il Senatore Andrea Cangini e Marcello Fiori, commissario per le elezioni nelle Marche e responsabile enti locali di Forza Italia – soprattutto quando riesce anche a mobilitare vasti settori della società attraverso il coinvolgimento di movimenti civici. Ad Ancona, ed è un risultato storico, il candidato di questo vasto schieramento, Stefano Tombolini, conquista il ballottaggio (con il 28,4% dei consensi) contro la candidata e Sindaco uscente del centrosinistra. Anche a Falconara (AN) e Porto Sant’Elpidio (FM) i nostri candidati il 24 giugno si sfideranno al ballottaggio con esponenti del centrosinistra. Solo a Grottammare non riusciamo nell’impresa.
Anche in alcuni Comuni inferiori ai 15.000 abitanti riusciamo ad avere ottimi risultati, attraverso liste civiche, come a Montegiorgio (FM) dove si afferma come Sindaco Michele Ortenzi con il 51.5% e a San Ginesio (MC) dove diviene primo cittadino Giuliano Ciabocco con il 58.3%. Anche ad Ussita (MC), comune drammaticamente colpito dal terremoto, si afferma una lista civica di area di centrodestra con il Sindaco Vincenzo Marini Marini così come ad Auditore (PU) con la conferma del Sindaco uscente Giuseppe Zito. In questo scenario assolutamente positivo che segna anche un significativo arretramento del Movimento 5 stelle (il cui candidato vince solo nel comune di Castel di Lama in provincia di Ascoli Piceno), Forza Italia si è battuta con passione e determinazione, spesso mettendo a disposizione le proprie energie migliori a favore di movimenti civici ed espressione del territorio pur di far affermare la coalizione di centrodestra e a tutti i nostri candidati esprimiamo un sincero ringraziamento. Ora il nostro impegno continua nei Comuni dove siamo al ballottaggio e continua l’opera di ri-costruzione del nostro movimento politico (appena avviata dopo anni di assoluto abbandono), attraverso un radicale rinnovamento e apertura alle migliori risorse della società disponibili a impegnarsi per la realizzazione di condizioni di sviluppo, sicurezza e benessere della propria comunità”.
Vincenzo Marini Marini è il nuovo sindaco di Ussita.
Con 165 voti la lista "Ussita comunità in cammino" esce vittoriosa alle elezioni comunali, mentre La lista "Ussita 2018. Insieme per la ricostruzione", che candidava a sindaco Giovanni Marronaro, ha ottenuto 75 voti.
I cittadini del comune, che lo ricordiamo fa i conti con il dramma del sisma, hanno deciso di affidare al 55enne, ascolano ma di origini ussitane, la guida di Ussita e la sua ripresa.
Vincenzo Marini Marini ha dichiarato a caldo alla stampa che gli chiedeva di commentare la vittoria "di sentire l'enorme responsabilità verso questo comune sconvolto dal terremoto del 2016 e commissariato da quasi un anno dopo le dimissioni del primo cittadino Rinaldi".
Marini sa che il lavoro da fare è complesso: più che case da ricostruire nel paese sotto il Monte Bove è da ricreare un presente con basi solide. "Un lavoro che inizia ora e che dovrà portare non tanto alla ricostruzione quanto alla rinascita di Ussita".
Ad Ussita l'affluenza è stata di oltre il 73%: su 346 aventi diritto hanno votato 256 persone. 15 le schede nulle, 1 la bianca.