Venerdì scorso il Teatro comunale di Treia ha fatto da cornice ad un convegno organizzato dal Collegio dei Geometri e dei Geometri laureati della provincia di Macerata. Ricostruire, ripartire, rinascere: in questi termini può essere sintetizzato lo spirito di questa iniziativa che ha richiamato nella Città del gioco del pallone con il bracciale moltissimi tecnici marchigiani.Una iniziativa proiettata al futuro prossimo: leit-motiv indiscusso la voglia di ricominciare e il bisogno di guardare avanti dopo la crisi sismica che ha sconvolto una terra meravigliosa e continua ad angosciare migliaia di persone, molte delle quali hanno dovuto abbandonare il bene più caro: la loro casa, resa inagibile dalle violentissime scosse di agosto e di ottobre.Treia è uno dei tanti comuni duramente colpiti dal sisma ed è stata scelta dal collegio dei geometri per confrontarsi su un tema “caldo”: la ri-nascita delle nostre realtà profondamente ferite dal sisma.Tanti interventi qualificati per avviare un dibattito costruttivo e propositivo, una vera svolta dopo i primi giorni di totale emergenza.Ad aprire i lavori il saluto di Paola Passeri, Presidente del Collegio dei Geometri della provincia di Macerata; a seguire il Sindaco di Treia, Franco Capponi, che ha avviato il dibattito rivolgendo un ringraziamento ai promotori del convegno, per aver colto il bisogno di iniziare a pensare positivo, a distanza di 3 mesi esatti dall’inizio di una devastante stagione sismica.Questo può avvenire non limitandosi ad esaminare la difficilissima situazione, ma individuando subito le procedure per ri-costruire; procedure che, sempre sotto il crisma della legalità, dovrebbero tuttavia essere non farraginose, ma snelle e rapide.La popolazione ha bisogno di messaggi positivi e di tornare a credere nel futuro, come ha sottolineato Capponi. Il legislatore è intervenuto a più riprese sulla emergenza sisma: il decreto legge n. 189/2016, emanato dopo i primi eventi sismici e recante interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite, è ora in fase di conversione in legge e il relativo disegno di legge contiene novità interessanti. Il via libera del Senato fa presagire tempi rapidi, indispensabili per ripartire subito nell’opera di ricostruzione o di riparazione degli edifici danneggiati. Il modello amministrativo per la ricostruzione individuato sembra essere speditivo e le richieste di modifica avanzate da Anci Marche sono state prese in considerazione.Molto interessanti le novità introdotte dal “decretone” terremoto che accorpa il d.l. n. 189/2016 e il d.l. n. 205/2016: di grande impatto, per tutte le conseguenze che ne derivano, è la lista dei nuovi 69 comuni del cratere che si aggiungono ai 62 precedenti, per arrivare ad un totale di 131 comuni.Altre novità previste sono la c.d. “busta paga pesante”, al lordo delle trattenute, per i lavoratori dipendenti fino a dicembre del prossimo anno e la sospensione di alcuni pagamenti (polizze assicurative, canone Rai ecc.).Una misura di grande rilievo, già proposta da Franco Capponi nella sua lettera aperta di qualche giorno fa, consiste nella ricerca di alloggi in vendita, nuovi o in ottimo stato, da destinare agli sfollati; soluzione che movimenterebbe il mercato, consentirebbe di dare subito una casa sicura agli sfollati, al posto dei container e rianimerebbe i centri cittadini; si prospetta, inoltre, la verifica della vulnerabilità sismica degli ospedali nei territori colpiti dal sisma e la defiscalizzazione delle erogazioni liberali a favore dei comuni danneggiati.Ai principi sulla ricostruzione già applicati in passato, si aggiungono nuovi elementi, fra cui una corsia privilegiata per la ricostruzione privata di abitazioni ed edifici produttivi. In tale ultimo caso se l’immobile necessita solo di interventi di immediata riparazione, il proprietario può procedere al ripristino immediato dell’agibilità dell’edificio, sulla base di un progetto asseverato da un tecnico abilitato, previa valutazione del danno, a condizione, ovviamente che sia dimostrato il nesso di causalità fra sisma e danno. Confermato uno degli aspetti cardine: contributo del 100% per la ricostruzione per le prime case e le seconde case dentro il cratere.Una significativa ventata di ottimismo per i cittadini, prima di tutti, ma anche per i tecnici che potranno contare su un apparato normativo che, pur nella complessità della situazione, mira a semplificare la fase della ri-partenza.Il Sindaco di Treia si è infine rivolto al Collegio provinciale dei geometri per lanciare l’idea di adottare delle Linee guida nuove nel ri-costruire, tenendo conto del fatto che la straordinaria intensità sismica è ineluttabilmente destinata a cambiare anche le regole del costruire.Quanto alle tecniche di costruzione, è necessario tener presente che il sisma in molto casi non ha prodotto lesioni evidenti alle strutture portanti degli edifici ma ha distrutto tramezzi, divisori e piastrellature. Le schede AEDES sono di tipo B e comportano risarcimento, mentre le schede di tipo A non danno diritto a risarcimento dei danni subiti. Si tratta, comunque, di danni ingenti.E’ auspicabile la creazione di un fascicolo del fabbricato e la ricostruzione con l’obiettivo di tessere reti di buone pratiche.Una mattinata intensa e interessante in cui si sono susseguiti, fra gli altri, gli interventi del Capo della Protezione Civile della Regione Marche Cesare Spuri, del Presidente A.Ge.Pro. - Associazione Nazionale Geometri Volontari Protezione Civile Giuseppe Merlino, del Consigliere nazionale Enrico Rispoli.A conclusione dei lavori un interessante dibattito con la folta platea che ha riempito il bellissimo Teatro comunale di Treia.
"Non nascondiamo la forte preoccupazione in una fase che per i beni culturali è ancora in piena emergenza e sappiamo tutti quanto aver investito in cultura, in particolare per i vostri territori, significhi restituire economia, lavoro, turismo. Per questo vogliamo tenere alta l'attenzione e costruire un percorso condiviso". Così l'assessore regionale Moreno Pieroni in un incontro con gli assessori alla Cultura e i sindaci dei comuni danneggiati."Vogliamo ricalibrare i messaggi di comunicazione - ha continuato - per fondare le basi di una ricostruzione qualitativa, attraverso iniziative culturali di respiro nazionale e internazionale per valorizzare il patrimonio delle aree interne colpite. Intanto la proposta è creare un gruppo di lavoro ristretto, operativo da subito, tra gli amministratori locali e la Regione Marche. L'idea è anche quella di coinvolgere la Conferenza episcopale marchigiana dal momento che gran parte del patrimonio colpito dal sisma è di proprietà ecclesiastica" (ANSA).
Si è conclusa con successo la due giorni dell'Avis Treia dedicata al volontariato. Sabato 19 novembre, grazie alla collaborazione dell'Avis provinciale di Macerata, delle consorelle intervenute e del Gruppo Giovani Marche dell'Avis, l'Associazione ha promosso l'incontro "Donatori e sportivi: un binomio vincente" presso il ristorante Villa Berta di San Severino Marche. L'appuntamento ha visto la partecipazione di giovani donatori e non e gli interventi di Franco Lorenzetti e della campionessa di atletica Chiara Bonifazi, entrambi rappresentanti dell'Atletica Avis di Macerata. Tra le tematiche trattate, il rapporto tra lo sport e la donazione del sangue, oltre alla necessità di attenersi a una sana alimentazione per tenere in forma il proprio corpo e mantenere la propria salute. Tra le note, l'incontro esemplare tra le generazioni di donatori fornito dall'esempio di Luca Gigli, il più giovane donatore dell'Avis Treia, e il decano Onelio Marcelloni, il quale proprio il 17 novembre ha celebrato i 50 anni dalla sua prima donazione. Domenica 20, sempre al ristorante Villa Berta, l'Avis Treia ha organizzato il tradizionale "Pranzo di San Martino" per i volontari dell'Associazione. All'evento, che ha visto la partecipazione di oltre 180 soci su circa 650 totali, hanno partecipato il presidente dell'Avis provinciale, Silvano Gironacci, il consigliere Alberto Caprioli, il sindaco Franco Capponi e rappresenti della Protezione civile, della Pro Loco Treia e della Banda musicale di Treia, intervenuti rispettivamente con i presidenti Francesco Pucciarelli e Paolo Damiani. La due giorni è stata interamente dedicata allo storico presidente Carlo Biagiola, morto lo scorso 1° ottobre, al quale il presidente Sebastiano Rubera, il Consiglio direttivo e i partecipanti degli eventi hanno più volte rivolto un affettuoso applauso e il proprio personale ricordo.
Un convegno dedicato all’approfondimento della tematica della ricostruzione post-sisma, con l’intento di fornire agli amministratori della provincia maceratese e alle categorie professionali coinvolte una valida occasione di confronto sulle criticità emerse in questa difficile fase. Ad organizzarlo è il Collegio provinciale Geometri e Geometri laureati di Macerata, con il patrocinio del Comune di Treia.Appuntamento venerdì 25 novembre, con inizio alle 9, al teatro comunale di Treia. Per l’occasione interviene il presidente del Consiglio nazionale Geometri, Maurizio Savoncelli, in apertura dopo i saluti di Paola Passeri, presidente del Collegio Geometri Macerata, e di Franco Capponi, sindaco del Comune di Treia. Ci saranno anche Angelo Sciapichetti, assessore alla Protezione civile della Regione Marche, Cesare Spuri, capo della Protezione civile della Regione Marche, e Giuseppe Merlino, presidente A.Ge.Pro - Associazione Nazionale Geometri Volontari Protezione Civile.L’evento, la cui conclusione con dibattito è prevista intorno alle 12.30, è aperto a tutti e prevede la possibilità di interventi programmati che dovranno essere comunicati in anticipo alla segreteria (info@geometrimacerata.it, 0733.264769).Per i colleghi che partecipano sono riconosciuti 2 crediti formativi professionali. Iscrizioni nel portale della Fondazione regionale Collegi Geometri delle Marche.
Tanti auguri a nonna Ida: domenica 20 novembre ha compiuto 95 anni ed è stata festeggiata da tutta la sua famiglia.Ida Ventura è nata a Pollenza il 20 novembre 1921. Treiese di adozione, si è trasferita giovanissima, all’età di 17 anni, a Treia e nel 1946 ha sposato Ferdinando Persichini.Attualmente residente a Passo di Treia, Ida ha vissuto la tragica esperienza del terremoto come moltissimi marchigiani, con tutti i disagi ed i timori che accompagnano queste tragiche vicende; in occasione della festa per il suo compleanno, pur essendo sfollata, ha espresso il forte auspicio di vivere fino a 100 anni con energia e determinazione, nonostante la situazione di disagio che accomuna tutti coloro che hanno dovuto lasciare la loro casa perché inagibile.A festeggiarla, domenica scorsa, i figlio Silvano e Silvana, i nipoti Tonino, Gianluca e Federica ed i pronipoti Lucia, Sofia,Veronica e Mattia, che si sono stretti a lei, insieme al Sindaco di Treia, Franco Capponi, per vivere momenti di autentica gioia.
Incidente lungo la strada provinciale 53, quella che da Passo di Treia conduce a Tolentino.Questa mattina, verso le 9 e 45, un uomo alla guida del suo camion è uscito di strada all’altezza di una curva e si è ribaltato con il mezzo pesante.Sul posto sono subito arrivati i Vigili del Fuoco di Tolentino che hanno estratto l’uomo rimasto incastrato nella cabina di guida, il camionista è stato posto affidato alle cure del 118 e dell’auto medica, sembra essere in uno stato di shock ma in buone condizioni di salute. Per effettuare il soccorso la strada è stata chiusa al traffico.Presente anche la polizia stradale per i rilievi del caso e capire le dinamiche dell'incidente.
L'Archeo "Luigi Lanzi" di Treia bandisce un concorso a premi per la migliore realizzazione di presepi denominato "La tua Betlemme". L'intento è quello di promuovere nel territorio la tradizione del presepe tra le mura domestiche e l'arte presepiale come allestimento di pregio per le vetrine degli esercizi commerciali. Il concorso prevede la possibilità di aderire scegliendo tra due categorie, oppure parcipando a entrambe: chi vorrà partecipare al "Presepe in Famiglia" dovrà realizzare il proprio elaborato su una tavola in legno del formato 60x60 fornita dagli organizzatori; la seconda categoria,"Presepe in Vetrina", non prevede invece nessuna limitazione rispetto alle dimensioni. I presepi potranno essere realizzati con qualsiasi tecnica e materiale. Unica raccomandazione: essere coerenti con il tenore religioso e i valori della tradizione e dei principi artistici del concorso. Una pagina Facebook, già attiva, e l'indirizzo latuabetlemme@gmail.com consentiranno di raccogliere le iscrizioni, entro il 21 dicembre, e di consultare il bando completo. Dal 2 all'8 gennaio, gli elaborati saranno esposti presso il complesso parrocchiale della chiesa della Natività della Beata Vergine Maria di Passo di Treia. Proprio l'8 gennaio avverrà la premiazione dei due concorsi, grazie al giudizio di una commissione e al voto popolare raccolto sui social network e durante l'esposizione. L'iscrizione al concorso è completamente gratuita. Eventuali offerte raccolte saranno interamente devolute in beneficenza
Il commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani ha incontrato questo pomeriggio all'Hotel 77 di Tolentino i sindaci e gli amministratori della provincia di Macerata per illustrare il decreto. Siamo riusciti a scambiare alcune battute con Errani al termine della lunga riunione, soprattutto per fare chiarezza in merito a una questione sulla quale in questi giorni si sta creando molta confusione: il credito d'imposta utile al pagamento dei lavori per la ricostruzione."E' stata una riunione molto importante e anche positiva. Stiamo avviando la ricostruzione, gestendo ancora l'assistenza. Tuttavia" ha sottolineato Errani "stiamo già impostando la ricostruzione: le scuole, le imprese, e cominceremo anche con le abitazioni e i danni lievi.Il credito d'imposta è uno strumento relativo ai rapporti fra Ministero dell'Economia, Cassa depositi e prestiti, Agenzia delle Entrate: un cittadino terremotato, danneggiato, presenta il progetto attraverso il professionista e l'impresa che deve essere iscritta alle white list e deve avere l'approvazione dell'Ufficio Ricostruzione. Dopo di che va in banca e la banca pagherà il saldo all'impresa che costruisce. Il cittadino non deve fare null'altro: tutto in bianco e in maniera assolutamente trasparente.E' chiaro che per valutare i lavori stiamo costruendo un nuovo prezziario che fa la sintesi dei diversi territori, perchè come sapete il terremoto riguarda quattro regioni".
Sono 131 in tutto i comuni di Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo che figurano nel cratere del sisma che dal 24 agosto al 30 ottobre ha interessato l'Italia centrale. La gran parte dei Comuni, 87, si trova nelle Marche.Il presidente della Regione Luca Ceriscioli assicura che ''per i cittadini non ci sarà differenza tra dentro e fuori cratere: tutti i danni diretti causati dal sisma ad abitazioni o ad attività commerciali, edifici pubblici saranno risarciti al 100 per cento. Fatta eccezione per le seconde case fuori cratere che non si trovino nei centri storici e nei borghi, e per cui è previsto comunque un risarcimento al 50 per cento''. Ma i cittadini e le imprese che ricadono nel cratere possono chiedere il rinvio dei pagamenti dei tributi: un'agevolazione che nei Comuni più grandi (Teramo, Rieti, Ascoli Piceno, Macerata, Fabriano e Spoleto) si applicherà però solo a chi ha subito danni diretti dal sisma. E i sindaci potranno sforare il pareggio di bilancio e rinviare il pagamento dei mutui. (Ansa)
Aumenta il contributo di autonoma sistemazione per gli sfollati del terremoto che hanno avuto la casa distrutta o danneggiata: il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio ha firmato un'ordinanza che prevede un contributo di 400 euro a persona (fino ad oggi era 200) fino ad un massimo di 900 euro (era 600) a nucleo familiare.In particolare, il contributo è di 400 euro per i nuclei di una sola persona, 500 per le famiglie di 2 persone, 700 per quelle da 3, 800 per quelle da 4 e 900 per quelle composte da cinque o più persone. Nel caso in cui nel nucleo familiare vi siano ultra 65enni, portatori di handicap o disabili con un'invalidità superiore al 67%, è concesso un contributo aggiuntivo di 200 euro per ogni persone, anche oltre il limite massimo di 900 euro previsto per ogni famiglia, come già disposto dall'ordinanza 388/2016 (ANSA).
Nel complesso quadro delle tante attività poste in essere per il ritorno alla vita normale, si colloca un ulteriore tassello: la riapertura della scuola primaria “Dolores Prato”.Il plesso scolastico, ubicato nel centro abitato di Treia, ospita sia la scuola dell’infanzia sia la scuola primaria e necessitava di interventi di adeguamento (alleggerimento dei soffitti di alcune classi).“Mentre la scuola dell’infanzia era già operativa nella propria sede originaria - ci dice con soddisfazione il Sindaco Franco Capponi che unitamente all’ufficio Tecnico Comunale guidato dall’Arch. Massei ha seguito passo passo i lavori – giovedì 17 novembre riapriranno anche i battenti della scuola primaria, con la ripresa dell’attività didattica, il ripristino del servizio mensa e del servizio trasporto scolastico ordinario.Si erano, infatti, resi necessari alcuni interventi di messa in sicurezza; tali interventi sono stati eseguiti con la massima tempestività, per far sì che gli alunni potessero rientrare il prima possibile nella “loro” scuola.Piace sottolineare che i lavori eseguiti presso la “Dolores Prato” hanno reso la scuola non invulnerabile, ma molto più sicura.Questo è sicuramente un grande risultato, in un contesto in cui preoccupazione, emergenza, pericolo, hanno regnato sovrane per settimane.Anche questa è la voglia di ritorno alla normalità che sta prendendo piede negli adulti e nei bambini.Questi ultimi molto spesso traumatizzati dalla infinita sequela di scosse che hanno tormentato e devastato la nostra bella terra, potranno tornare nelle loro classi ed assaporare la voglia di imparare e stare insieme”.E’ doveroso ricordare che l’attività didattica, pur avendo subito dei rallentamenti, è tuttavia stata garantita con la massima continuità possibile, anche grazie alla disponibilità della Parrocchia di Chiesanuova, cui va un caloroso ringraziamento, per aver messo a disposizione i locali dell’Oratorio, utilizzato insieme ad altre aule del plesso di Chiesanuova, per far fronte all’emergenza e consentire agli alunni della Dolores Prato di non perdere le lezioni.Quella del terremoto è una dura lotta contro un titano. La tenacia e la fermezza del popolo marchigiano (“testa bassa e pedalare” sembra essere il nuovo motto …) saprà superare anche questi momenti così difficili, che, comunque, resteranno per sempre impressi nella memoria collettiva.
A me quello che fa più impressione di quanto sta avvenendo con il terremoto sono i rumori. Per esempio del crollo sordo e cupo del capanno davanti casa che usavo come ripostiglio. Oppure quello forte e acuto delle tegole che cadevano sulla veranda, dal tetto sovrastante. Ma più di tutti, mi rimbomba negli orecchi quello degli scarponi dei Vigili del Fuoco. È un toc toc cadenzato ed ininterrotto.Risuona forte, nel silenzio surreale dei paesi fantasma che ho visitato, assieme al suono acciottolante dei pezzi di tegole che, quegli scarponi scansano davanti ai loro passi. Forte e deciso, quando camminano sui detriti sassosi che schiacciano e, andando avanti, riducono in poltiglia. Sono passi pesanti di una via crucis che parte dalla piazzetta di una valle ancora vivibile, ancorché in tende o container e si inerpica, dritto per dritto, su cocuzzoli spettrali, ormai ridotti in cumuli di pietre dove pure le croci delle chiese, in un immaginario calvario, sono rovinate a terra, dalle loro sommità ove l'uomo le aveva amorevolmente piazzate. E lì giacciono abbandonate, alla mercé di un vento freddo e sacrilego che le percuote in un vortice di fogliame e breccia. Li indossano, questi scarponi, uomini speciali che mai smetterò di ringraziare anche a nome dei tanti concittadini, che la sventura del terremoto, ha unito. Ieri mattina ho sentito il dovere di farlo di persona a Visso, al sottosegretario, presso il Ministero degli Interni Giampiero Bocci, un caro e vecchio amico. L'ho fatto anche a nome di tutto il mondo dell'informazione, per sottolineare e metterlo al corrente della disponibilità, la pazienza, e la squisita cortesia che tutti i Vigili del Fuoco, ma in particolare i funzionari di Macerata, mettono quotidianamente a nostra disposizione. Poi sono tornato alla via crucis degli scarponi che camminavano le strade di Ussita. Stavolta per documentare un sopralluogo finalizzato ad effettuare un eventuale, possibile trasloco.Succede, che sin dal mattino presto, la richiedente si mette in fila davanti al gabbiotto dei Vigili del Fuoco, poi procede alla formale richiesta e, giunto il suo turno viene accompagnata (una volta indossato l'elmetto protettivo), da due agenti in piena zona rossa. In questo caso si trattava di una madre con suo figlio. Di mezza età lei, molto giovane lui. Chiediamo ai vigili, ma soprattutto ai due interessati il permesso di poter documentare. Il villino è a due passi dalla piazzetta, in località Pieve. Proprio nella parte di sopra è venuto giù tutto. La chiesa ha un buco enorme sulla facciata principale. Per accedere al villino occorre fare un centinaio di metri di salita. Si entra in un piccolo giardino recintato da noccioli. C'è pure un agrifoglio. Sul vialetto due alti pini incorniciano il panettone del monte Bove appena innevato. Un panorama mozzafiato adesso, figuriamoci con dappertutto il bianco della neve invernale o col tramonto in arancione di mezza estate. Per terra, solitaria, una margherita dal gambo incerto prova a resistere al vento freddo dell'inverno che soffia infido. Dentro il garage hanno ammassato già degli oggetti. Un alpenstock è uno zaino appesi alla parete attirano la mia attenzione. Fabrizio ed Alessandro sono i Vigili del Fuoco di Livorno incaricati per l'operazione. Fanno una breve riunione con tutti per stabilire le modalità: prima andranno da soli al primo e poi al secondo piano, quindi, a seconda delle condizioni che troveranno, si potrà eventualmente procedere al recupero degli oggetti. I militari salgono ai piani e dopo qualche minuto tornano al piano terra. Fabrizio dice che al primo piano il pavimento presenta rilievi e avvallamenti. Può salire una sola persona ed in tutta fretta recuperare il possibile. Al secondo piano invece non può salire nessuno. Il pavimento è completamente distaccato dalle pareti laterali e c'è pericolo che crolli tutto. Sale la signora assieme a Fabrizio. Noi aspettiamo tutti di sotto. La signora riempie ad ogni viaggio tre o quattro sporte di plastica. Suo figlio ha steso dei lenzuoli per terra per raccogliere ogni cosa. Lampade, vasi, qualche quadro. Oggetti di una quotidianità domestica che adesso mi sembra di non rispettare con la mia curiosità. Mi sento fuori posto e mi viene naturale voltarmi dall'altra parte e mettermi a discutere del più e del meno con l'altro Vigile del Fuoco. Una casa distrutta comporta pure una privacy, una intimità - per quanto domestica - violata. I Vigili del Fuoco ci sono abituati e sanno come comportasi, io non ne sono in grado. I lenzuoli si chiudono con dei nodi alle estremità. Diventano sacchi che vengono caricati in macchina. Uno, due viaggi, poi la porta del garage si chiude come un sipario nel suo ultimo spettacolo. La processione di elmetti variopinti riprende la via del ritorno. Nel silenzio del crepuscolo si distingue solo il rumore degli scarponi che scansano pezzi di coppi e spaccano pietruzze bianche riducendole in polvere.
Sarebbero 46 i comuni maceratesi inseriti nel cratere del terremoto: restano fuori undici comuni della fascia costiera, mentre entrano città come Macerata, Tolentino, San Severino e Camerino. Sono queste le disposizioni della nuova geografia del cratere sismico disegnato dal commissario straordinario Vasco Errani nella relazione tecnica che accompagna il decreto per la ricostruzione post terremoto. L’elenco sarà ufficializzato in giornata (ma potrebbe slittare a mercoledì): la bozza conferma quanto assicurato nei giorni scorsi dallo stesso Errani, che ha sostanzialmente raddoppiato il cratere disegnato dopo la scossa del 24 agosto. Il decreto originario, infatti, prevedeva sessanta comuni, quindici dei quali nel Maceratese.Questi i 31 comuni aggiunti da Errani: Apiro, Belforte, Caldarola, Camerino, Camporotondo, Castelraimondo, Cingoli, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Loro Piceno, Macerata, Matelica, Mogliano, Monte San Martino, Montecavallo, Muccia, Petriolo, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Ripe San Ginesio, San Severino, Sefro, Serrapetrona, Serravalle, Tolentino, Treia, Urbisaglia. Nel cratere iniziale figuravano: Acquacanina, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Fiordimonte, Gualdo, Penna San Giovanni, Pievebovigliana, Pieve Torina, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Ussita, Visso.Restano fuori soltanto Appignano, Civitanova, Montecassiano, Montecosaro, Montefano, Montelupone, Monte San Giusto, Morrovalle, Potenza Picena, Porto Recanati, Recanati.Un discorso a parte merita Macerata per la quale Errani precisa che «le misure di sostegno al reddito dei lavoratori e quelle in materia fiscale saranno riconosciute soltanto a soggetti effettivamente danneggiati, che comprovino il danno subito». Questo perché – spiega il commissario – i danni di Macerata (ma anche di Teramo, Rieti, Ascoli e Spoleto) sono di «portata minima rispetto al numero della popolazione e risulta che sostanzialmente il tessuto economico-sociale è rimasto inalterato». Nei comuni del cratere sarà concentrato il grosso dei finanziamenti per la ricostruzione e qui verranno applicate le norme introdotte dal decreto.Il decreto prevede poi fondi per 1,1 miliardi di euro, da spalmare nei prossimi sei anni. Il provvedimento rafforza i poteri dei sindaci, i quali potranno portare avanti in tempi celeri le opere di messa in sicurezza. I Comuni, poi, potranno sfondare i tetti di spesa per il personale, assumendo fino a 350 persone a tempo determinato. Sul fronte scuole, i presidi potranno derogare al numero minimo e massimo di alunni per classe. Per quanto riguarda le case, nel cratere saranno risarciti al 100% i danni ad attività produttive, prime e seconde case. Fuori dal primo cerchio, il 100% resta per le attività produttive, le prime case e le seconde abitazioni nei centri storici, mentre per il resto delle seconde case la copertura è al 50%. Previsto il prestito d’onore per il riavvio delle attività produttive, cassa integrazione in deroga per i lavoratori delle attività produttive coinvolte e rinvio di imposte e tasse.
Venerdì architetti, ingegneri, geometri e geologi si sono incontrati a Tolentino al bar Pistacchi per un confronto sulla ripresa e sulla ricostruzione post terremoto. Dall'iniziativa, partita dall'architetto tolentinate Alessia Scarpeccio, è nata subito una proposta importante, sicuramente utile per chi è ancora alla ricerca di una casa dopo essere stato costretto a lasciare quella dove viveva a causa del sisma."Abbiamo organizzato insieme ad altri colleghi una rete di proprietari di immobili agibili ed agenzie immobiliari sia sulla costa che nell'entroterra" spiega Alessia Scarpeccio "che hanno disponibilità di appartamenti in affitto! Chi fosse interessato può inviare una mail a: casapertutti2016@gmail.com, specificando Comune di residenza, dove si cerca l'immobile e particolari esigenze! Ovviamente l'attività da parte nostra è completamente gratuita. Possono inviarci le proprie disponibilità anche agenzie e privati che ancora non sono in rete! Sarà nostra cura inviare le numerose richieste arrivate. Speriamo di essere utili in questo momento! casapertutti2016@gmail.com
Riceviamo e pubblichiamo una lettera scritta da Franco Capponi, sindaco di Treia."A distanza di alcuni giorni dagli ultimi devastanti fenomeni sismici, la paura, o meglio, il terrore che ha attanagliato la popolazione per giorni e giorni, sta lasciando spazio ad un senso di disorientamento e di sconforto.Dopo i primissimi giorni, in cui l’attenzione mediatica si era concentrata sulla notizia “sisma” e sul dramma umano, sembra che ora vi sia quasi disinteresse da parte degli organi di stampa.E’ invece questo il momento in cui, spenti i riflettori mediatici e superata la primissima fase di emergenza, i problemi si definiscono in tutta la loro complessità.Centinaia di case dichiarate inagibili, quantità interminabili di segnalazioni; la quasi totalità degli edifici pubblici e delle chiese dichiarate inagibili, con danni talmente gravi da lasciar presagire un pieno recupero in un futuro tutt’altro che prossimo.Come Sindaco e come uomo ho la sensazione, insieme a molti altri, e lo dico con grande dolore, che molte persone, incluso qualche concittadino, non colpite direttamente da questi “4 Terremoti”, non abbiano la percezione esatta delle dimensioni del dramma che si sta consumando nelle nostre zone terremotate, magari proprio vicino casa.Ho anch’io l’impressione che gli stessi racconti televisivi (solo in alcuni casi, per fortuna) siano più improntati a un affannato sensazionalismo di routine che non all’interpretazione corretta della sciagura umana, economica, psicologica, culturale, morale che certamente riguarda prima di tutto le persone e i luoghi coinvolti, i territori e la geografia di un Sisma che magari ha toccato alcuni meno direttamente, ma che alla fin fine coinvolge tutta la comunità e dovrebbe riguardare tutti coloro che pensano, sbagliando sul piano umano, di “cavarsela” con una sbirciata ai video e agli articoli di stampa o con un sms di solidarietà, che non si nega a nessuno.Probabilmente, l’amore per la nostra Italia e per la nostra terra e’ sempre più flebile, indebolito da chiusure egoistiche e atteggiamenti non solidali.Molti, essendo lontani dalle zone più duramente colpite, pensano che il problema “terremoto” non li riguardi; altri confidano nel fatto che “a loro non toccherà mai”.Questo approccio egoistico non tiene conto del fatto che la paura, il terrore e il senso d’impotenza generati da un terremoto (anzi da 4 Terremoti!) e le relative conseguenze lasciano tracce indelebili, segnano profondamente la vita di una persona, lasciando ferite difficili da rimarginare. Vorrei ricordare a tutti che questa non è una tragedia marchigiana, o umbra, o laziale, o abruzzese, ma è una “TRAGEDIA ITALIANA.Nessuno può e deve sentirsi estraneo a questa tragedia, una tragedia che potremmo definire epocale, destinata a restare impressa nella storia.Tutti gli Italiani dovrebbero, ciascuno nel proprio ruolo, in primis la classe politica ed il Governo, FARE QUALCOSA DI PIU’, TUTTI DOVREMMO! Per il bene di tutti.Il grido di dolore, che non deve restare inascoltato è: NON LASCIATECI SOLI!Franco Capponi – Sindaco di Treia
Sono 130 in totale i Comuni di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo che figurano nel cratere sismico: il commissario per la ricostruzione Vasco Errani firmerà la nuova ordinanza lunedì 14 novembre.Lo ha annunciato lo stesso Errani negli incontri avuti con il presidente delle Marche Luca Ceriscioli e i sindaci del Fermano, dell'Ascolano e della provincia di Ancona. Oltre ai 62 Comuni già inseriti nell'ordinanza emessa dopo il sisma del 24 agosto, ce ne sono altri 68 che hanno subito danni con le scosse di ottobre.
Il Santuario del SS. Crocifisso, uno dei luoghi sacri più cari ai treiesi e non solo, autentico punto di riferimento della spiritualità francescana, è una delle “vittime” più illustri degli eventi sismici iniziati la scorsa estate.Fin dalle prime scosse del 24 agosto l’intera struttura ha subìto danni tanto gravi da renderlo inagibile; parziale distacco della facciata, gravi lesioni alla cupola (la grande fessurazione ad X, visibile sia all’interno che dall’esterno, è uno dei segni più tangibili della gravità delle lesioni), danneggiamento del campanile, crollo degli intonaci. Le scosse del 30 ottobre hanno poi aggravato ulteriormente la situazione.Un elenco interminabile di ferite, che suscitano una tristezza infinita nell’animo dei tanti amici del Santuario.Dopo i primissimi interventi di messa in sicurezza, sono già iniziati alcuni lavori; il primo ad essere coinvolto è il campanile del Santuario con un intervento di ingabbiamento con orditura metallica del cono di copertura del campanile, per evitare il pericolo di crollo della cuspide e della croce sovrastante.Le parole di padre Luciano Genga testimoniano tutta la drammaticità della situazione e quanto sia preziosa la collaborazione di tutti per far tornare a rivivere il Santuario.“Desidero ringraziare, prima di ogni altra cosa, il Sindaco e l’Amministrazione comunale di Treia per l’immediato interessamento per la messa in sicurezza ed il recupero della struttura e per la fornitura della tensostruttura, oggi posizionata nell’orto del Santuario, in cui vengono officiate le funzioni religiose. Un ringraziamento va anche a tutti coloro che hanno dato una mano dal punto di vista logistico, in questi circa tre mesi, per mantenere l’ordinaria vita del Santuario. Non posso, poi, dimenticare tutti coloro che, con il loro prezioso sostegno economico, stanno contribuendo alle spese immediate (e sono tante !) per garantire lo svolgimento delle funzioni religiose. Anche i locali del Convento, dopo le ultime forti scosse di ottobre, sono divenuti parzialmente inagibili, aggiungendosi ulteriori criticità ai già gravi disagi iniziali. Tuttavia noi Frati abbiamo deciso di mantenere, con forza e fermezza, la nostra presenza nel Santuario, auspicando in breve una collocazione più sicura e adeguata”.Dal canto suo, il Sindaco Franco Capponi ricorda quanto stia a cuore di tutti i treiesi la vita del Santuario, che da secoli è un punto di riferimento solido per la spiritualità e per le tante attività organizzate a favore dei giovani e dell’intera comunità treiese e marchigiana in genere.L’impegno dell’Amministrazione è quello di far si che questa struttura, come tante altre che hanno subito danni ingentissimi, mantenga la propria vitalità e riesca a trovare la forza di superare ostacoli e difficoltà.
C'è comprensibile grande interesse intorno al decreto legge firmato ieri dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la ricostruzione post terremoto. Il decreto non contiene ancora l'elenco dei Comuni inseriti nel cosiddetto "cratere", per il quale è stato incaricato il commissario straordinario Vasco Errani. Per questo decreto legge sono già stato depositati ieri gli emendamenti "per gli interventi urgenti a favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del Centro Italia". A spiegare le richieste fatte al governo sono i parlamentari marchigiani del Partito Democratico. "Intenso è stato il lavoro dei parlamentari marchigiani PD" spiega Lodolini "per migliorare il provvedimento.Il decreto è in discussione al Senato e per evitare ulteriori modifiche quando approderà alla Camera con la necessità di restituirlo ai senatori per una seconda votazione i deputati del Partito Democratico hanno ritenuto bene di fornire da subito utili indicazioni.I senatori del PD hanno presentato una ventina di emendamenti.Fra le proposte più significative si segnalano:1. possibilità per il Commissario Straordinario di estendere l’elenco dei Comuni del c.d. “cratere” sulla base di parametri prefissati, riferiti a dati oggettivi di entità del danno rilevato e del numero dei residenti evacuati al termine della fase di redazione delle schede di rilevamento;2. possibilità di cumulare il contributo del 50 per cento (previsto per le seconde case fuori dal cratere e dai Centri storici) della parte restante della spesa con le misure di detrazione fiscale concesse per gli interventi di ristrutturazione edilizia, di efficientamento energetico e di adeguamento antisismico degli edifici (per le seconde case dei Comuni del cratere e nei Centri storici di tutti gli altri il risarcimento è già previsto al 100%);3. innalzamento dei limiti della S.O.A. da 150.000 a 300.000 euro per favorire la partecipazione agli appalti delle piccole e medie imprese locali;4. riconoscimento ai Sindaci dei Comuni che sono ormai impegnati a tempo pieno di una indennità speciale di funzione, per la durata delle gestione Commissariale, pari a quella percepita per la carica alla data del 24 agosto 2016;5. possibilità di utilizzo dei fondi per le scuole anche alla riprogrammazione del Piano triennale di edilizia scolastica 2017-2019;6. estensione fino al soddisfacimento dell’intero fabbisogno delle forniture per l’acquisizione di moduli abitativi per gli allevatori;7. deroghe alle imprese agricole colpite dagli eventi sismici per la conclusione dei procedimenti amministrativi autorizzatori e di accesso agli aiuti, con particolare riferimento ai tempi di presentazione della documentazione;8. accesso anche ai titolari di reddito di impresa industriale, commerciale, del turismo, agli esercenti attività agricole e ai titolari di reddito di lavoro autonomo, che hanno sede operativa o domicilio fiscale nonché il proprio mercato di riferimento nei comuni del “cratere”, ai contributi già previsti dal decreto purchè dimostrino di aver subito un danno economico diretto dagli eventi sismici del 24 agosto 2016 e successivi;9. messa a carico della gestione Commissariale delle spese degli ERSU per garantire la sicurezza e la continuità dei servizi relativi al diritto allo studio universitario e di quelle relative agli interventi di adeguamento sismico e messa in sicurezza delle residenze studentesche universitarie;10. interventi specifici per l’Università di Camerino: a) spese di trasporto degli studenti a carico dello Stato; b) contributo straordinario per la fruizione dello streaming audio-video a supporto dell’attività didattica; c) la cessione a titolo non oneroso all’Università del presidio militare delle “Casermette” di Torre del Parco di Camerino e di proprietà del Demanio dello Stato per la creazione di un Polo scientifico-tecnologico a supporto delle attività di formazione e ricerca finalizzate all’innovazione delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni; d) contributo straordinario di 5 milioni per alloggi per universitari; e) bonus annuo fino a 1.000 euro per studente per la locazione di alloggi nel Comune di Camerino o in altro dell’Unione dei Comuni Montana della Marca di Camerino;11. esonero per i Comuni dall'obbligo di alimentare il Fondo di solidarietà comunale per il triennio 2017-2019;12. riconoscimento delle perdite ai Comuni proprietari di centrali idroelettriche o di impianti sportivi in concessione dichiarati inagibili totalmente o parzialmente e proroga di un anno dei termini per la manutenzione tecnica ordinaria e straordinaria.13. possibilità per i Comuni, ricorrendo prioritariamente alle graduatorie a tempo indeterminato e poi a quelle a tempo determinato dei Comuni e delle Province-Enti di Area Vasta della stessa regione, di assumere personale a tempo determinato;14. sostegno economico fino a 50.000 euro al coniuge e ai familiari delle vittime degli eventi sismici;15. rateizzazione dei tributi e dei mutui, ora sospesi, per 36 mesi (attualmente 18); 16. estensione dei termini di sospensione dei procedimenti giudiziari a tutti i Comuni dei Circondari di Macerata, Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Spoleto.La proficua collaborazione che ha visto impegnati i parlamentari marchigiani del PD per elaborare le proposte ha cercato di cogliere le istanze dei tanti amministratori locali, delle Categorie produttive, delle OO.SS., del mondo delle professioni e delle Università per migliorare la qualità e l’efficacia degli interventi del decreto-legge che, ovviamente dovrà essere coordinato con quello di imminente pubblicazione.L’auspicio, ovviamente" concludono i parlamentari del Pd "è che le tante proposte trovino ora accoglimento e che si giunga ad una rapida approvazione del provvedimento".
Anche se i media nazionali sembrano essersi già dimenticati della immane tragedia che ha colpito il popolo marchigiano, della provincia di Macerata in particolare, con la sequela interminabile di scosse che hanno devastato luoghi fisici e sconvolto l’esistenza di migliaia di persone, sono tanti coloro che si stanno adoperando per un rapido ritorno alla normalità. Tanti cittadini hanno avuto la casa lesionata o addirittura inagibile, ma il sisma non ha affatto risparmiato le attività produttive, le cui strutture, in alcuni casi, sono diventate inagibili. Fra queste l’Antica Fornace, storico locale di Treia, che ha avuto danni ingenti all’immobile che ospita il ristorante e le camere, dichiarato inagibile già dopo il sisma del 24 agosto.Il titolare, Gilberto Cartechini, non ha perso tempo ed ha individuato, in sinergia con l’Amministrazione comunale, una soluzione al problema: un luogo in cui trasferire la sede della propria attività.La scelta è caduta sulla bella struttura, posta nel centro storico di Treia, che ha ospitato in passato “Le antiche mura”, locale che è stato in passato un punto di riferimento della ristorazione treiese.Oggi quella struttura torna a nuova vita, assumendo il marchio “Antica Fornace”.Dopo un intensissimo lavoro, questa è la prima attività che riparte e riapre oggi, 11 novembre, senza una cerimonia di inaugurazione; la scelta non è casuale, poiché vuole essere il segno della forte volontà di ripartire dal punto in cui si era stata costretta a fermarsi.Ieri sera Cartechini ha voluto ringraziare l’amministrazione comunale di Treia e tutti coloro che hanno contribuito, con la propria collaborazione, a completare in tempi record, la sistemazione dei locali della nuova sede, che non ha avuto alcun danno a seguito del terremoto.Il Sindaco Capponi esprime soddisfazione per questo grande risultato, certo che questo sia un primo passo importante per il ritorno alla vita della Città di Treia.