Treia

A Treia si lavora per ripartire. L'Antica Fornace è pronta

A Treia si lavora per ripartire. L'Antica Fornace è pronta

Anche se i media nazionali sembrano essersi già dimenticati della immane tragedia che ha colpito il popolo marchigiano, della provincia di Macerata in particolare, con la sequela interminabile di scosse che hanno devastato luoghi fisici e sconvolto l’esistenza di migliaia di persone, sono tanti coloro che si stanno adoperando per  un rapido ritorno alla normalità. Tanti cittadini hanno avuto la casa lesionata o addirittura inagibile, ma il sisma non ha affatto risparmiato  le attività produttive, le cui strutture, in alcuni casi, sono diventate  inagibili. Fra queste l’Antica Fornace, storico locale di Treia, che ha avuto danni ingenti all’immobile che ospita il ristorante e le camere, dichiarato inagibile  già dopo il sisma del 24 agosto.Il titolare, Gilberto Cartechini, non ha perso tempo ed ha individuato, in sinergia con l’Amministrazione comunale, una soluzione al problema:  un luogo in cui trasferire la sede della propria attività.La scelta è caduta sulla bella struttura, posta nel centro storico di Treia, che ha ospitato in passato “Le antiche mura”, locale che è stato in passato un punto di riferimento della ristorazione treiese.Oggi quella struttura torna a nuova vita, assumendo il marchio  “Antica Fornace”.Dopo un intensissimo lavoro, questa è la prima attività che riparte e riapre oggi, 11 novembre, senza una cerimonia di inaugurazione; la scelta non è casuale, poiché vuole essere il segno della forte volontà di ripartire dal punto in cui si era stata costretta a fermarsi.Ieri sera Cartechini ha voluto ringraziare l’amministrazione comunale di Treia e tutti coloro che hanno contribuito, con la propria collaborazione, a completare in tempi record, la sistemazione dei locali della nuova sede, che non ha avuto alcun danno a seguito del terremoto.Il Sindaco Capponi esprime soddisfazione per questo grande risultato, certo che questo sia un primo passo importante per il ritorno alla vita della Città di Treia.

11/11/2016 14:50
Salvini nelle zone terremotate: "Esenzione fiscale totale per queste persone!"

Salvini nelle zone terremotate: "Esenzione fiscale totale per queste persone!"

"Esenzione fiscale totale, bollette comprese, per almeno tre anni per tutte le persone che hanno perso tutto col sisma. Non vogliamo una semplice sospensione per tre, quattro mesi".A chiederlo è Matteo Salvini che questa mattina è in visita a Norcia e agli altri centri dell'Umbria, delle Marche e del Lazio colpiti dai terremoti del 24 agosto e del 30 ottobre scorso. "Il commissario alla ricostruzione Errani ha detto che l'Europa non permetterà l'esenzione dei tributi? E chi se ne frega, noi siamo noi, noi siamo l'Italia" ha detto il leader della Lega Nord, secondo il quale "se Renzi è in guerra con l'Ue, allora si faccia carico anche di questa battaglia. Noi lo sosterremo". (Ansa)

11/11/2016 11:38
Sclavi scrive ad Alfano: "Lasciate le case agibili ai lavoratori del posto e spostate i migranti sulla costa"

Sclavi scrive ad Alfano: "Lasciate le case agibili ai lavoratori del posto e spostate i migranti sulla costa"

Dall'ex presidente del consiglio comunale di Tolentino, Mauro Sclavi, arriva una proposta destinata a sollevare inevitabili discussioni.Sclavi, infatti, ha scritto una lettera aperta al ministro dell'Interno Angelino Alfano, al prefetto di Macerata Roberta Preziotti e al sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, nella quale invita le istituzioni a spostare lungo la costa i migranti alloggiati in abitazioni agibili delle zone colpite dal sisma, per lasciare le case alla gente del posto rimasta senza casa e consentirle di raggiungere più agevolmente i luoghi di lavoro."Dopo le prime fasi dell’emergenza" scrive Sclavi "sarà necessario prestare attenzione alle famiglie ed ai lavoratori sfollati, perché l’attuale sconvolgimento dovuto al sisma sta mettendo a dura prova la nostra proverbiale forza e laboriosità.Considerando che molti concittadini sono stati costretti a mettersi in salvo sulla costa ed in altri luoghi molto lontani dalle abitazioni e dal posto di lavoro, ". Spostando i rifugiati sulla costa, le strutture da loro occupate, che risulteranno agibili potrebbero essere destinate a coloro che garantiscono una normale attività lavorativa e che al momento compiono centinaia di chilometri. Le nostre aziende vivono del lavoro degli operai che se pur spauriti e senza casa continuano a lavorare con la caparbietà e l’abnegazione che caratterizza da sempre la gente delle Marche". 

10/11/2016 17:02
Sisma, domani a Treia un incontro per discutere di autonoma sistemazione

Sisma, domani a Treia un incontro per discutere di autonoma sistemazione

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dal Comune di Treia"L’emergenza terremoto presenta tante complessità: la paura è stata per molti giorni il sentimento più diffuso nella popolazione; centinaia di persone hanno trovato accoglienza nei centri aperti a Treia, Passo di Treia e Chiesanuova.Alla paura si aggiunge il dramma umano di chi ha avuto la casa dichiarata inagibile.E' vero che non ci sono stati morti, né feriti, ma gli strascichi psicologici sono enormi. Per fare il punto di una situazione veramente difficile, l’Amministrazione comunale ha voluto fissare per domani, venerdì 11 novembre, un incontro presso l’Aula Multimediale sita in Via Cavour n. 29 presso l’ex Ipsia con inizio alle ore 21.00 per discutere della autonoma sistemazione.Il contributo di autonoma sistemazione è una misura destinata alle famiglie e al singolo cittadino la cui abitazione è stata distrutta in tutto o in parte, oppure è stata sgomberata in seguito al terremoto. Possono far richiesta del Contributo i nuclei familiari che abbiamo provveduto autonomamente a trovare un alloggio alternativo, senza carattere di stabilità, gli affittuari di immobili e chi usufruiva di alloggi in strutture pubbliche o private che siano stati sgomberati, in seguito al terremoto, o siano stati distrutti in tutto o in parte dal sisma.A Treia, a distanza di 2 mesi dall’inizio dei gravissimi eventi sismici, il comune ha ricevuto 63 richieste per l’autonoma sistemazione.Il numero di richieste è destinato ad aumentare, con il passare dei giorni, dato che i sopralluoghi continuano senza sosta e danno esiti non confortanti.L’obiettivo è quello di ricorrere a container nel minor numero possibile, anche se il pericolo non è affatto scongiurato, data l’alta percentuale di inagibilità che viene accertata quotidianamente.Finalità dell’incontro è quella di fare chiarezza sulla procedura della autonoma sistemazione; in questa circostanza verranno consegnati 34 avvisi di pagamento del contributo per l’autonoma sistemazione alle persone che si sono avvalse di questa opportunità.Il contributo è determinato nella misura di € 200,00 per ogni persona, con un tetto di € 600,00 per il nucleo familiare, a prescindere dal numero dei componenti e con agevolazioni per casi particolari.Anche se l’Amministrazione comunale non interferisce nei rapporti fra privati e cioè fra i proprietari di seconde case che potrebbero essere rese disponibili per gli sfollati e questi ultimi, comunque si è cercato di trovare un minimo di raccordo fra domanda ed offerta.Ulteriore obiettivo dell’iniziativa è anche quello di far comprendere ai proprietari di seconde case che tutto il procedimento è molto serio e trasparente e che questa grave situazione di crisi può essere superata solamente mettendo in campo, concretamente, quella solidarietà e coesione che ogni comunità locale deve saper dimostrare in momenti difficili come quelli che stiamo vivendo".

09/11/2016 19:37
Terremoto: censimento edifici e scheda Fast per un più rapido ritorno alla normalità

Terremoto: censimento edifici e scheda Fast per un più rapido ritorno alla normalità

Si è svolto oggi presso il Multiplex di Piediripa l’incontro tra i rappresentanti de la protezione Civile regionale e nazionale ed i Sindaci dei comuni della Regione Marche per l'illustrazione della scheda "Sisma Fast". Si tratta della scheda tecnica per il rilevamento sui fabbricati per l’agibilità sintetica post-terremoto. "Fast" sta infatti per "Fabbricati per l’Agibilità Sintetica post-Terremoto". In merito alla richiesta dei moduli abitativi per i piccoli comuni è stata evidenziata l'esigenza di procedere al censimento dei fabbricati danneggiati nel minor tempo possibile e d'ausilio è appunto la scheda Fast. Legata alla compilazione della scheda è la relativa procedura che è stata attivata in conseguenza della pubblicazione del documento della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento di protezione Civile del 4 novembre 2016 (prot. n. CENS/TERAG 16/0059235) e che si concretizza in una rapida ricognizione  o su singoli edifici o indifferentemente su tutti i fabbricati che si trovano in aree perimetrate che sono preventivamente indicate dai Sindaci. Erano presenti il Capo della Protezione civile Regionale di Cesare Spuri e l''ingegnere Dolce del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale. E' stato innanzitutto chiarito che la compilazione della scheda FAST non sostituisce la scheda Aedes. Anzi, laddove l'edificio La scheda FAST (nella versione 01/2016) ha un’unica facciata che ricalca la prima facciata della scheda Aedes ed in cui vanno inserite le seguenti informazioni sull'edificio che si è verificato: Identificativo dell’edificio Mappa dell’aggregato strutturale Caratteristiche geometriche Destinazione d’uso Struttura portante Giudizio/Esito FAST In quest ultimo caso le opzioni possibili sono: ◦ AGIBILE ◦ NON UTILIZZABILE ◦ NON UTILIZZABILE SOLO PER RISCHIO ESTERNO ◦ SOPRALLUOGO NON ESEGUITO, in questo caso occorre specificare il motivo per cui non è stato possibile condurre il sopralluogo. La scheda non serve nel caso in cui i sindaci abbiano già provveduto al censimento ed alla dichiarazione di inagibilità a mezzo ordinanze. Di seguito il link per scaricare la scheda http://www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/Scheda_FAST.pdf

08/11/2016 17:14
Affitti d'oro per gli sfollati: troppi sciacalli del dolore

Affitti d'oro per gli sfollati: troppi sciacalli del dolore

Fermateli! Subito. Con pene esemplari.In questo momento di emergenza totale, dove migliaia di persone non hanno più casa e cercano una sistemazione che, purtroppo, molto probabilmente si protrarrà per mesi e mesi, ci troviamo di fronte a uno scenario condito da un continuo pericolo di sciacallaggio e proprietari di immobili che vorrebbero affittare o vendere ad un prezzo molto superiore al canone di mercato, approfittando dell’esigenza abitativa di migliaia di persone.L’allarme sciacallaggio arriva anche dal sindaco di Belforte, Roberto Paoloni, che scrive "Considero sciacalli anche chi chiede cifre indecenti per affittare casa a chi ha perso la propria ed è in mezzo la strada".Si vocifera di rincari consistenti, percentuali importanti. In un momento come questo, invece, sarebbe opportuno mantenere un livello normale di prezzo per non mettere in difficoltà chi soffre per un disagio grave come il terremoto. Ci sarebbe addirittura chi, per liberarsi degli inquilini e rimettere sul mercato gli immobili a prezzi più alti, ha “stracciato” contratti di locazione regolari. Fortunatamente, accanto al rialzo dei prezzi, ci sono anche proprietari che si sono messi una mano sul cuore e hanno addirittura abbassato il canone richiesto. Segnalazioni arrivano anche per rialzi improvvisi del prezzo di noleggio di camper e roulottes.Insomma, dopo gli enormi danni all’economia locale causati dal sisma, il mattone è diventato inevitabilmente il bene più pregiato. Per chi ha pensato di speculare sui drammi anche dei suoi stessi concittadini il sindaco di Belforte non trova altra definizione che “sciacalli”. 

08/11/2016 11:22
Basta col terrorismo mediatico: non aiuta a rialzarsi

Basta col terrorismo mediatico: non aiuta a rialzarsi

Ora siamo di fronte a una scelta di campo. Assodato che (con tutto il doveroso rispetto) due morti per una tromba d'aria a Roma occupano più spazio nei media di 30mila persone sfollate, dobbiamo decidere se piangerci addosso e commiserarci con le vite da ricostruire o se capire una volta per tutte che viviamo in un territorio dove il terremoto è di casa e può manifestarsi in qualsiasi momento e imparare a conviverci. Che significa provare anche ad esorcizzare la paura, comprensibile ed umana, ma spesso alimentata da link, articoli, post sui social che non fanno altro che aumentare l'ansia in una popolazione colpita come non mai nella storia da un evento, comunque, naturale.Dall'inizio della sequenza sismica, dal 24 agosto, si sono susseguite qualcosa come 24mila scosse di terremoto. E dal 24 agosto sono tornati in auge "santoni" e "veggenti" che ogni giorno, in piena sequenza, pontificano: "Presto sicuramente ci sarà una scossa...". Ma va? Veramente? Roba da non credere. Così come è roba da non credere che ad ogni scossa superiore allo spostamento di un divano da parte dell'inquilino del piano superiore, parta la corsa all'articoletto acchiappaclick che solitamente finisce con "... torna la paura". No, la paura non torna. La paura c'è ed è il sentimento più naturale e umano che si possa avere in queste situazioni. Però dobbiamo evitare di tornare al medioevo e alla superstizione. Siamo piombati in una situazione dove si crea allarme se si sentono due cani abbaiare o se le temperature sono sopra la media stagionale. Ogni tuono durante un temporale diventa un allarme catastrofe. E' ora di finirla: e qui anche noi media dobbiamo giocare la nostra parte, per quanto ci è possibile. A noi spetta il compito di amplificare la nostra richiesta di aiuto alle istituzioni,  di non spegnere i riflettori sul dramma che stiamo passando, di metterci a disposizione tutte le risorse che saranno necessarie per (provare a) ripartire. Non forniamo aiuto a nessuno scrivendo due righe su "nuova scossa 3.5 a Preci". Anzi, continuando a scrivere queste cose, rischiamo di allontanare ancora di più le persone che invece dobbiamo tornare ad attrarre con le nostre bellezze storico-architettoniche (le poche che si sono salvate, dopo i colpevoli ritardi seguiti alla scossa del 24 agosto), con i nostri paesaggi unici e con le specialità eno-gastronomiche che ci hanno resi famosi nel mondo. La scossetta l'abbiamo sentita tutti qui e più o meno tutti abbiamo l'app che ci dice in tempo quasi reale magnitudo ed epicentro. Non amplifichiamola.La crisi sismica che stiamo attraversando è la più importante dal 1703: è evidente che si è trattato di qualcosa di epocale. Ma proprio per questo dobbiamo renderci conto che le scosse che si stanno susseguendo rientrano nella normalità. Non sono ovviamente un tecnico, ma ho acquisito in questi giorni dialogando a lungo con studiosi decisamente ferrati in materia, elementi sufficienti per poter affermare che dopo un evento talmente forte come quello di domenica scorsa, le repliche, i cosiddetti aftershocks, si manifesteranno anche con magnitudo superiore al 4 di questa sera e potranno farlo per diverse settimane, forse mesi. Nel 1997 la crisi sisma durò quasi un anno. Si tratta di eventi che rientrano nella assoluta normalità dopo quanto si è verificato. Nessuna faglia nuova si è attivata, niente cavalieri dell'apocalisse in arrivo. Non possiamo conoscere ovviamente l'imponderabile ma dobbiamo affidarci alla scienza e a chi questi fenomeni li studia per mestiere da anni. Gli stessi che dopo L'Aquila ci avevano avvertito con precisione millimetrica che il terremoto avrebbe colpito poi a Norcia - Preci. Ci sono studi precisi (dei quali disponiamo e sui quali sta lavorando Francesca Testella) che pubblicheremo nelle prossime ore e che indicano come l'allerta era stata data con ampio preavviso. Sono studi scientifici. Non allarmismi probabilistici che chiunque di noi oggi come oggi potrebbe lanciare. Chiunque può scrivere un bel post su facebook "siamo convinti che nell'arco di 24-48 ore ci sarà un evento di magnitudo superiore a 3" e poi dire di averlo previsto. Viviamo in zona sismica e vi ripropongo la mappa completa della classificazione sismica dei Comuni marchigiani.Nel 2003 sono stati emanati i criteri di nuova classificazione sismica del territorio nazionale, basati sugli studi e le elaborazioni più recenti relative alla pericolosità sismica del territorio, ossia sull’analisi della probabilità che il territorio venga interessato in un certo intervallo di tempo (generalmente 50 anni) da un evento che superi una determinata soglia di intensità o magnitudo.Il provvedimento detta i principi generali sulla base dei quali le Regioni, a cui lo Stato ha delegato l’adozione della classificazione sismica del territorio (Decreto Legislativo n. 112 del 1998 e Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001 – “Testo Unico delle Norme per l’Edilizia”), hanno compilato l’elenco dei comuni con la relativa attribuzione ad una delle quattro zone, a pericolosità decrescente, nelle quali è stato riclassificato il territorio nazionale. Zona 1 – E’ la zona più pericolosa. Possono verificarsi fortissimi terremoti Zona 2 – In questa zona possono verificarsi forti terremoti Zona 3 – In questa zona possono verificarsi forti terremoti ma rari Zona 4 – E’ la zona meno pericolosa. I terremoti sono rari Dei Comuni in provincia di Macerata, sei sono stati inseriti in fascia 1: Castelsantangelo sul Nera, Monte Cavallo, Muccia, Pieve Torina, Serravalle di Chienti e Visso. Tutti gli altri risultano inseriti nella zona 2.E' chiaro e evidente che con questa "bestia" dobbiamo imparare a convivere: viviamo in una zona altamente sismica. Che si "balli" spesso è non solo normale ma anche probabile. La paura è naturale ma per provare a tornare alla normalità dobbiamo esorcizzarla. E soprattutto dobbiamo pretendere che le nostre case siano ricostruite con severi criteri antisismici ed evitare che il sisma possa diventare una scusa per spogliare il territorio di servizi essenziali. Basta col terrorismo mediatico, non continuiamo a farci del male.P.S.: firmato uno sfollato

07/11/2016 23:43
Treia Comunità Ideale: "Per aiutare produttori c'è bisogno di elenco aziende"

Treia Comunità Ideale: "Per aiutare produttori c'è bisogno di elenco aziende"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa da Treia Comunità Ideale Comitato Civico. "Durante un incontro fra produttori e consumatori emiliani, tenuto il 6 novembre 2016 in provincia di Modena, a cui ho partecipato, è stato detto che alcuni GAS pensano di acquistate dei prodotti delle zone terremotate, in modo da aiutare a far ripartire l'economia di quei luoghi, per cui oggi  faccio un appello  per avere un elenco di aziende umbre e marchigiane e dintorni che producono, formaggi, salumi, legumi, tartufo, conserve, zafferano, etc. Se  qualcuno dei lettori ha riferimenti idonei ce lo faccia sapere. In questi momenti credo sia importante essere "presenti" per dare una spinta a mantenere la vita attiva laddove ci può essere paura, disagio, sconforto e far si che queste aziende che sicuramente anche in tempi "normali" lavoravano bene e con profitto, abbiano un aiuto in più. Certo il reddito non è tutto, è importante anche che si mantengano, anzi che si incentivino, le attività sociali che fanno sentire che abita in quei luoghi, meno soli. Per  dare un sostengo lavorativo  anche localmente  il Comitato Treia Comunità Ideale  sta organizzando  la seconda edizione  della Fierucola delle Eccellenze Bioregionali che si tiene l'8 dicembre 2016,  quest'anno a Passo di Treia. Invitando  anche gli artisti, gli operatori olistici, i oltre ai produttori agricoli e gli artigiani".

06/11/2016 18:14
Maltempo, alberi caduti a causa del forte vento. Tanti i disagi in strada

Maltempo, alberi caduti a causa del forte vento. Tanti i disagi in strada

Raffiche di vento violentissime stanno causando disagi in strada. Nella notte il vento ha sradicato numerose piante creando disagi in strada in molte zone della provincia.  Particolarmente colpita la zona di Sarnano, alberi caduti anche a  Treia, Pioraco, Tolentino, Macerata e PollenzaUna pianta è caduta nel viale di Villa Lazzarini, di fianco alla Chiesa della Natività a Passo di Treia fortunatamente non creando nessun danno.Altra pianta caduta a Villa Potenza, poco dopo la rotonda, salendo verso Macerata.In contrada Morazzano due auto sono state coinvolte dalla caduta di una pianta, fortunamente non ci sono stati feriti.Le forti raffiche dal nord al sud della regione, infatti, hanno sradicato alberi, abbattuto tegole e comignoli pericolanti, e costretto i vigili del fuoco di Macerata, Ascoli Piceno e Fabriano a decine di interventi per mettere in sicurezza le tensostrutture e le coperture provvisorie degli edifici danneggiati dal terremoto. (servizio in aggiornamento)

06/11/2016 11:26
Sisma, a Treia aumenta l'emergenza abitativa

Sisma, a Treia aumenta l'emergenza abitativa

Anche a Treia, a distanza di alcuni giorni dalle forti scosse del 26 e del 30 ottobre scorso, seguite da altre di fortissima intensità, continua senza sosta la ricognizione degli ulteriori ingentissimi danni subìti dagli edifici pubblici e privati.La priorità nella programmazione dei sopralluoghi è stata data alla popolazione a rischio a causa dei danni del Sisma del 30 Ottobre, ai plessi scolastici, agli edifici pubblici, alle Chiese e ai Beni Culturali. L’attività di verifica presso le abitazioni private, sulla base delle segnalazioni pervenute e della presumibile gravità, sono proseguite grazie alla disponibilità dei tecnici che hanno aderito volontariamente all’invito del Comune.Le scuole torneranno ad essere operative da lunedì 7 novembre, come da ordinanza del Sindaco in data 4 novembre, con cui si dispone la ripresa dell’attività didattica nelle scuole di ogni ordine e grado in tutti i plessi scolastici dopo il controllo dei tecnici e degli ingegneri del DICO.MA.C. di Rieti. Le lezioni riprenderanno nelle sedi utilizzate prima della sospensione del 27 ottobre scorso con la delocalizzazione della scuola Secondaria di Treia presso i locali dell’oratorio parrocchiale di Passo di Treia e della scuola primaria elementare di Treia presso il plesso scolastico e l’oratorio di Chiesanuova.L’unica variazione è costituita dalla sospensione temporanea delle lezioni e del servizio mensa per il rischio di crolli esterni (immobile adiacente alla Chiesa di Passo di Treia gravemente lesionata) e l’esecuzione di piccole opere di messa in sicurezza del piano primo della scuola primaria “Arcobaleno” di Passo di Treia. Tale interruzione è momentanea e dovrebbe risolversi in una settimana.Il Comune mantiene attivi i centri di ospitalità provvisoria per l’accoglienza della popolazione che non poteva dormire nella propria abitazione per timore o perché l’immobile risultava gravemente lesionato, provvedendo alla sistemazione di brandine, letti, pasti caldi, assistenza e sorveglianza garantiti dalla Protezione Civile.I Centri di prima accoglienza sono stati individuati:- a Passo di Treia presso la Palestra, con disponibilità di 220 posti letto;- a Chiesanuova presso la palestra, con disponibilità di 60 persone;- a Santa Maria in Selva presso il Centro Socio Educativo riabilitativo (CSER) con disponibilità di 30 posti letto (con precedenza ad anziani e disabili);Inoltre, a Treia è stata messa a disposizione l’area attigua al campo sportivo per coloro che hanno dormito in auto (ancora piu’ di duecento auto sostano la notte in questo spazio) .Questa fase di particolare emergenza è stata affrontata con la preziosa collaborazione del Gruppo di Protezione Civile comunale e con l’aiuto di alcuni tecnici, che, come accaduto in occasione del terremoto del 24 agosto scorso, hanno messo a disposizione volontariamente la propria opera per coadiuvare la complessa attività di verifica della agibilità degli immobili.Il Sindaco comunica inoltre che la prossima settimana inizieranno i complessi lavori di messa in sicurezza del Santuario del Santissimo Crocifisso, per i quali sono stati svolti sopralluoghi dalla Soprintendenza del MIBACT e dei Vigili del Fuoco e per i quali dovranno essere utilizzati mezzi speciali. 

05/11/2016 20:59
Sisma, Consiglio dei Ministri approva nuovo decreto ricostruzione

Sisma, Consiglio dei Ministri approva nuovo decreto ricostruzione

Il nuovo decreto sulla ricostruzione delle aree terremotate è stato finalmente approvato, salvo intese, questa mattina dal Consiglio dei Ministri, ma la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è prevista per lunedì prossimo. A quanto appreso i punti principali riguarderebbero innanzitutto la delimitazione del c.d. cratere del sisma e l’indicazione dei nuovi comuni ivi ricompresi, da aggiungere ai 62 già precedentemente inseriti nell’elenco. Per quanto riguarda la popolazione dei luoghi terremotati invece, dovrebbero essere introdotte procedure semplificate per edifici con danni lievi per permettere il rapido rientro nelle abitazioni. Per chi non potrà tornare nella propria casa, in vista dell’avvicinarsi dell’inverno, il decreto prevederebbe che il Dipartimento della protezione civile acquisisca ed installi rapidamente i container in accordo con i Comuni circa le aree dove collocarli. Per il patrimonio storico e culturale, i Comuni potranno procedere direttamente alla messa in sicurezza previa comunicazione al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Introdotta la possibilità per i Comuni di assumere a tempo determinato personale di tipo tecnico ed amministrativo per il disbrigo dei procedimenti ed anche la Protezione civile e la struttura del Commissario straordinario alla ricostruzione saranno potenziate e rafforzate. Quanto invece al ripristino della viabilità delle infrastrutture il compito di provvedervi spetta all’Anas. Il provvedimento dovrebbe intervenire anche sulla scuola disponendo misure urgenti per la prosecuzione delle attività didattiche. Infine, sempre a quanto appreso, sarebbero stati stanziati circa 11 milioni di euro per la ripresa delle attività zootecniche.

04/11/2016 15:41
Sisma, niente sarà più come prima: siamo forti, non invincibili. Fate presto

Sisma, niente sarà più come prima: siamo forti, non invincibili. Fate presto

Sono passati pochissimi giorni da quando due violente scosse di terremoto hanno cambiato per sempre la provincia di Macerata. Eppure, c'è la sensazione condivisa che i riflettori su quella che è senza ombra di dubbio una tragedia immane, si stiano già spegnendo. Forse si sono già spenti. Eppure, qui niente sarà più come prima.Il giorno dopo il terremoto di agosto, abbiamo mangiato amatriciane solidali anche per colazione, in ogni posto d'Italia. Dopo L'Aquila tutti i grandi artisti italiani hanno inciso anche una canzone. Oggi i fari sono accesi solo su Norcia e Cascia. Abbiamo visto decine e decine di volte le immagini delle suore che vengono accompagnate fuori. Non abbiamo visto un fotogramma su una Muccia devastata, su una Pieve Torina fantasma, su una San Severino a pezzi. Qualcuno vi ha detto che a Cessapalombo ci sono state intere frazioni isolate per giorni? Niente di tutto questo. E non cominciamo col solito buonismo e con le frasi di circostanza per cui "adesso non è il momento di fare polemiche" e "ora bisogna stare tutti uniti". Sì, tutti uniti ci stiamo. Noi cittadini e solo noi. Perchè altre attenzioni non ne vediamo. Certamente, non vogliamo pensare che Acquacanina o Muccia siano un bacino elettorale troppo esiguo, non sia mai. Francamente, delle visite "private" (che poi che senso abbia definire privata una visita di un capo di Stato) ce ne facciamo poco. Molto poco.E non dimentichiamoci che solo poche settimane fa, questi stessi territori avevano subito un altro durissimo colpo con l'apertura della superstrada fino a Foligno per via della quale paesi interi venivano tagliati fuori dal traffico veicolare, con le comprensibili conseguenze ricadute negative su un tessuto economico già fragile. Però, vuoi mettere... arrivare a Foligno e metterci un quarto d'ora di meno... Oggi la stragrande maggioranza di questi paesi non esiste più.Tutti i media aprono con "una forte scossa di terremoto è stata avvertita a Roma"... quasi che vien voglia di scusarsi coi romani se il terremoto ci ha devastato e si è avvertito anche nella capitale... Sentiamo dire troppo spesso "Meno male, non ci sono stati morti", quasi fosse una sorta di appagamento, una excusatio non petita, di fronte a un dramma che invece coinvolge migliaia di persone. E più calano le luci dei media, più cresce il numero della gente che per colpa di questo sisma ha perso la casa, la cosa più cara e a cui tutti siamo più legati nella vita. No, non ci sono stati morti. Ma c'è una provincia in ginocchio, devastata nel suo cuore più bello, distrutta non solo nelle macerie dei crolli ma anche nell'anima. Chi scrive è sufficientemente vecchio per ricordarne diversi di terremoti forti, ma, anche questa sensazione comune, come quello di mercoledì sera alle 21.18 non si era mai sentito prima. Siamo provati tutti, dagli anziani ai bambini che hanno visto cadersi addosso qualsiasi cosa nelle loro case: sono cicatrici indelebili nell'anima che non si potranno mai cancellare.E poi, inutile girarci intorno, c'è un entroterra che rischia molto concretamente l'estinzione. Il tempo che sarà necessario per ricostruire quanto è stato devastato, potrebbe essere letale per paesi dove l'età media è alta e di lavoro ce n'è sempre meno. Non solo Castelsantangelo, Ussita e Visso, ma Camerino, Muccia, San Ginesio, Ripe San Ginesio, Pieve Torina, Pievebovigliana, Treia, Serravalle, Matelica, Castelraimondo, Gagliole, Colmurano, Caldarola, Serrapetrona, Loro Piceno, Pollenza, Cessapalombo, Camporotondo, Belforte, Cingoli, Sarnano, Gualdo, Fiastra, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Pioraco, Sefro, Fiuminata, Monte Cavallo, Acquacanina, Bolognola, le stesse Tolentino e San Severino dove centinaia e centinaia di persone non hanno più una casa. E poi quella splendida Camerino, profondamente provata e ferita dal terremoto del 1997, capace di rialzarsi e ripartire, di creare un polo universitario di eccellenza in tutta Italia e nel mondo. E' quasi commovente lo sforzo immane del rettore Flavio Corradini nel cercare di diffondere tranquillità agli studenti e alle loro famiglie. Corradini, un rettore dinamico e "mediatico" è stato sempre attentissimo a fornire l'immagine più bella di Camerino e della sua Università, riuscendo sotto il suo rettorato a raggiungere probabilmente i migliori picchi di sempre per l'ateneo camerte, sia sotto l'aspetto qualitativo che quantitativo. Il rettore è persona profondamente intelligente e colta e sa che questo colpo sarà durissimo da assorbire per quella che è una fabbrica di cultura, ma anche un volano fondamentale e determinante per l'economia di tutto l'entroterra.L'Università di Camerino deve diventare il simbolo della forza della nostra gente, della capacità di rimboccarsi le maniche e di saper offrire qualcosa che non si trova da nessun'altra parte nel nostro Paese. Anche la cultura e la preparazione che offre Unicam non si trovano in nessun'altra Università: lo dicono dati nazionali, non certo noi giornalisti di provincia. E che nessuno pensi di strappare l'Università a Camerino: lì nasce tanti secoli fa e lì deve rimanere, sotto la guida illuminata di Flavio Corradini. Questa è una battaglia che porteremo avanti senza soluzione di continuità, perchè la provincia di Macerata deve continuare ad avere i suoi due poli di eccellenza universitaria, ognuno con le sue specializzazioni, ognuno con le sue peculiarità. La storia non si cancella: neanche un sisma devastante può cancellarla. E da quella storia oggi si deve ripartire, facendo dell'Università di Camerino il traino di una rinascita difficile, ma non impossibile per gente come noi.Stringe il cuore vedere tanti sindaci che lontani dalle luci della ribalta ma con le mani sporche e i capelli impolverati, si affannano per dare una mano ai loro concittadini, per infondere speranza, per provare a dare un pizzico di tranquillità. Sono veri "eroi", costretti ad affrontare un'emergenza imprevista e imprevedibile, senza più un ufficio, senza più nessuna certezza sul futuro della loro terra. Vicino non hanno avuto e non hanno nessuno. Devono combattere contro una burocrazia soffocante, contro un dramma sociale ed economico senza pari. Se dovessimo essere più realisti del re, non possiamo nasconderci dietro le frasi di circostanza e i meme sui social dove "ce la faremo" "ci riprenderemo" "non molliamo". Stavolta rialzarsi sarà dura: da Tolentino in poi c'è il rischio concreto dello spopolamento definitivo, dell'estinzione di perle rare e dal valore inestimabile. Un patrimonio immenso è stato perso per sempre, è sotto gli occhi di tutti. Già dopo le scosse di agosto, superando la burocrazia si sarebbe potuto salvare tanto. Non è stato fatto nulla e oggi non si può più tornare indietro. Per non parlare di edifici pubblici inaugurati non più di tre-quattro anni fa e oggi inagibili: quando saranno aperte le inchieste dalle procure per trovare i responsabili di certi scempi?Oggi dobbiamo urlarlo tutti insieme: nel cratere sismico siano inserite tutte, tutte le città e i paesi colpiti. Si faccia in fretta, si faccia subito. La nostra gente non chiede soldi. Chiede una parvenza di normalità. Siamo marchigiani, maceratesi, tignosi, ignoranti, ma fiaccati nell'anima e nel corpo. Non ci abbandonate. 

03/11/2016 15:41
Treia: tecnici volontari per affrontare l'emergenza sisma

Treia: tecnici volontari per affrontare l'emergenza sisma

Dopo la prima scossa del 26 ottobre, seguita da altre di fortissima entità, l’analisi della situazione nel territorio di Treia fa emergere un quadro abbastanza sconfortante. Il Santuario del SS. Crocifisso, già gravemente danneggiato a seguito del sisma del 24 agosto scorso, ha subìto nuovi danni, con ulteriori crolli di materiale della cupola e verifiche in corso sulla staticità del campanile. La facciata della Chiesa di Sant’Ubaldo, a Passo di Treia, presenta pericolo di crollo, per cui, a titolo precauzionale, è stata disposta la chiusura, in entrambi i sensi di marcia, di un tratto di Corso Garibaldi - su cui si affaccia tale Chiesa - con deviazione del traffico veicolare lungo Via del Vallato. Ad oggi sono pervenute circa 120 nuove segnalazioni e sono iniziati immediatamente i sopralluoghi speditivi, grazie al prezioso aiuto del collegio dei Geometri di Macerata, che ha messo a disposizione alcuni tecnici che, volontariamente, affiancano i tecnici comunali nel gravoso compito di effettuare le prime verifiche speditive.Continuano a restare aperti i centri di accoglienza presso: ·                     Spazio antistante il Campo Sportivo di Treia·                     Palestra Polivalente di Passo di Treia, via Nicolò V·                     Palestra della scuola di Chiesanuova, via Don Luigi Sturzo con diverse centinaia di persone che vi trascorrono la notte.Prosegue incessantemente l’attività del C.O.C., che è attivo con presenza fisica di personale comunale dalle ore 8:00 alle ore 20:00 dal lunedì al sabato.

01/11/2016 14:43
Il terremoto di Norcia - Preci: "occorre studiare le caratteristiche della faglia così come si è realmente mostrata"

Il terremoto di Norcia - Preci: "occorre studiare le caratteristiche della faglia così come si è realmente mostrata"

In queste ore si susseguono notizie ed ipotesi su quanto sta accadendo nel Centro Italia. Dopo il sisma si ipotizza di tutto. Confusione, notizie falsate, bombardamento mediatico sensazionalistico. Questo è quello che non vogliamo. Alimenta il panico ed il senso di incertezza in una popolazione già stremata. Doveroso ci appare un contributo scientifico serio sulla attuale situazione. E non possiamo non chiederlo al prof. Emanuele Tondi, che a pochi giorni dal terremoto di Amatrice del 24 Agosto aveva indicato la zona tra Norcia e Preci come la possibile area epicentrale di futuri terremoti distruttivi (http://www.picchionews.it/il-geologo-tondi-intervista-choc-sapevamo-dal-2009-che-il-terremoto-avrebbe-colpito-in-quel-punto/ PUNTO 5: “Da una personale valutazione, se si verificasse questa seconda evenienza, la zona che ha la probabilità maggiore di generare un terremoto è quella a nord di Norcia, nell’area di Preci”). “Innanzitutto l’unica certezza che c’è sempre stata e che resta ferma nel marasma di informazioni è che non può essere previsto quando un terremoto colpirà. Il nostro territorio, come ormai tristemente di conoscenza comune, è ampiamente e fortemente sismico e ciò che sta accadendo si è verificato già nel passato. Purtroppo abbiamo avuto secoli per prepararci ma non l'abbiamo fatto. Stiamo accusando il colpo di anni di ritardo nella messa in sicurezza delle strutture e del territorio. In secondo luogo, la geologia, giovane scienza in evoluzione, ci ha fornito una base di dati da utilizzare, dati che però devono essere progressivamente aggiornati studiando i fenomeni naturali quali appunto i movimenti delle faglie. I terremoti di Amatrice e Preci non sono stati previsti in termini temporali; sulla base dei concetti scientifici che riguardano la meccanica delle faglie, erano state individuate le faglie candidate a riattivarsi prima di altre, ovviamente sempre in termini probabilistici, perché le variabili, come sappiamo, sono molte. Questo tipo di analisi, permetterebbe di ottimizzare ed indirizzare con criteri tecnico-scientifici (e magari non politico-clientelari) le opere di prevenzione (miglioramento ed adeguamento sismico degli edifici), che ovviamente non possono essere svolte in tutta Italia contemporaneamente. Il concetto a cui mi riferisco è più o meno quello sviluppato dal laboratorio sismologico dell’Università di Berkeley in California: http://seismo.berkeley.edu/blog/2008/10/10/earthquake-probabilities-in-the-bay-area.html. Chiaramente stiamo sempre parlando di probabilità, che non è una certezza, come dimostrato dall’evento del 30 mattino di magnitudo 6,5, considerato improbabile ma che si è invece verificato. Per concludere, quando si afferma che c’è il rischio dell’attivazione di altre faglie (e questo lo dicono tutti), visto che si sa dove sono, si può dire anche quali sono. Bisognerebbe avere un po’ più di coraggio ad utilizzare i risultati delle ricerche scientifiche in questo campo. Valutare la pericolosità sismica con gli stessi criteri per un area in cui il terremoto è avvenuto l'altro ieri o 400 anni fa, ai giorni nostri, è un concetto superato. “ Doveroso appare da parte nostra ringraziare il prof. Tondi per la pazienza con cui ci fa partecipi di concetti scientifici ignoti ai più, facendo crescere in tutti noi la consapevolezza del rischio sismico e quindi la richiesta prioritaria di prevenzione. Questa è l’informazione che dobbiamo richiedere agli studiosi, non miracoli o risposte salvifiche, ma la verità ricavabile dal dato oggettivo. Abbiamo conosciuto il presupposto da cui la geologia muove: non ci sono certezze quanto ai terremoti in termini di previsioni temporali. Le faglie si sanno dove sono, quanta energia massima possono rilasciare, ma non si può stabilire con certezza né quando né con quale frequenza si attiveranno. In molti si chiedono ora cosa ci si può aspettare. Due sono le risposte che si possono dare. La prima viene dalla scienza e su questo risponde Tondi: “Si sono avuti eventi multipli “mainshocks” sempre lungo la stessa zona di faglia, quella che si estende da Pescara del Tronto fino a nord di Castel Sant’Angelo, nota come il Sistema di Faglie del Monte Vettore-Monte Bove. Con l’evento del 24 Agosto si è attivata la porzione meridionale, poi il 26 Ottobre si è attivata la parte centro-settentrionale e il 30, purtroppo, si è riattivata in tutta la sua lunghezza, con il terremoto di magnitudo 6,5, il più forte degli ultimi 300 anni in questa zona dell’Appennino centrale. Ora occorre studiare al più presto e nella forma più approfondita possibile le caratteristiche della faglia così come si è realmente mostrata ed estendere i risultati di questi studi, laddove possibile, ad altre faglie dormienti che potrebbero riattivarsi. Rendere il dato che la scienza naturale ci offre il più certo e sicuro possibile ai fini della sua utilizzazione in chiave di prevenzione e non, come erroneamente si vuol credere o ci si vuole illudere, in termini di previsione”. La seconda risposta ve la forniamo noi e deve venire dalle istituzioni e da noi collettività: cominciare a costruire una differenza per il futuro, PRIORITA' NAZIONALE sicurezza in termini di risposta ai sismi ma anche al dissesto idrogeologico. Oggi è un terremoto. Domani sarà un alluvione. E noi stessi rendiamoci protagonisti: investiamo in prevenzione, formiamoci e pretendiamo che l'informazione in funzione di prevenzione continui e diventi un "modello stabile". Tutti: amministrazioni, aziende e cittadini. La prevenzione pretendiamola e facciamola. Sequenza sismica iniziata il 24 Agosto 2016 ed epicentro dell’ultimo evento di magnitudo 6,5 del 30 Ottobre 2016 (da www.ingv.it) Nastro scuro alla base della faglia a Nord del Monte Vettore che indica la sua riattivazione di oltre mezzo metro in superficie (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater). Dettaglio del movimento lungo la faglia (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater) "Spostamento sulla faglia di oltre un metro" (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater)

31/10/2016 17:49
Comune di Treia: "Aiuto, non riusciamo a far fronte all'emergenza"

Comune di Treia: "Aiuto, non riusciamo a far fronte all'emergenza"

Aggiornamento del comune di Treia dopo il sisma delle 7.40.Situazioni di emergenza:1) crolli in molti edifici privati ricadenti su vie pubbliche2) pericolosità determinata da nuove evidenti lesioni al palazzo dell'accademia georgica, posizionato sul lato più esterno della piazza e ricadente sulla sottostante arena Carlo Didimi3) ulteriori gravi lesioni al palazzo comunale che lasciano presupporre una possibile inagibilita'4) crolli diffusi di cornicioni su corso Garibaldi che attraversa tutta la frazione di passo di treia5) crolli di cornicioni e comignoli su numerose abitazioni sparse in tutto il territorio comunale6) ulteriori gravi danni al già fortemente lesionato santuario del S.S. Crocifisso7) spostamento presso la locale casa di riposo di alcuni anziani e disabili che occupavano case pericolanti 8) diversi palazzi del centro storico a dubbio crollo nel centro storico Si comunica inoltre che restano aperti anche di giorno 3 punti di accoglienza ubicati presso il centro di accoglienza antistante il campo sportivo di Treia, la palestra polivalente di Passo di Treia, via Nicolò V; la palestra della scuola di Chiesanuova, via don Luigi Sturzo.Sono state ricevute più di 55 segnalazioni di richiesta di intervento su edifici privati, nella giornata odierna sono già stati effettuati 8 interventi di messa in sicurezza con la requisizione di 2 mezzi privati dotati di cestello.Inoltre, sono stati effettuati 10 interventi di transennamento in conseguenza dei crolli di cornicioni e macerie su pubblica via a seguito dei quali parte delle vie del centro storico risulta interdetta all'accesso e alla circolazione. A seguito di verifica più approfondita il palazzo municipale risulta ulteriormente danneggiato e a grave rischio di inagibilità.I 3 centri di accoglienza già funzionanti nei giorni scorsi continueranno ad essere aperti e in ciascuno dei punti vengono somministrati pasti a coloro che non possono rientrare nelle proprie abitazioni. a tale scopo sono state richieste ulteriori 80 brande al centro ca.bi. di Ancona.Si prevede un afflusso nei centri di accoglienza di almeno 1.000 persone. Si fa, inoltre, presente che l'ente comunale è in grave difficoltà nel far fronte con le proprie risorse, umane e strumentali, alla situazione sopra illustrata. Il Comune richiede, quindi, di poter ottenere una qualsiasi forma di collaborazione e di aiuto per fronteggiare questa situazione. Contatto diretto ai seguenti numeri: 0733/218701 - 0733/218724 - 335/7127270 (cell. sindaco).

30/10/2016 20:12
La Street Band di Treia al Lucca Comics

La Street Band di Treia al Lucca Comics

Cosa hanno in comune la Banda Bassotti e i Blues Brothers? La risposta è Lucca Comics & Games. Durante la manifestazione, capace di radunare oltre 30mila persone al giorno e giunto al suo cinquantesimo compleanno, infatti, si rinnoverà lo speciale connubio, nato nel 2008, tra le street band delle città di Lucca e Treia.Due le occasioni: il 31 ottobre e per il gran finale della manifestazione, il 1° novembre, quando il gruppo treiese si esibirà per le vie del Centro storico di Lucca nei brani della band fondata nel 1978 dai comici John Belushi e Dan Aykroyd, protagonisti, due anni più tardi, anche dell'omonimo film “The Blues Brothers” diretto da John Landis. La Street Band di Treia è uno spin-off della Banda Musicale “Città di Treia”, riconosciuta nel 2011, in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, come patrimonio culturale nazionale. L'obiettivo dei suoi 25 elementi, diretti dal giovane maestro Emiliano Bastari, 22 anni, è realizzare speciali esibizioni per un pubblico diverso da quello appassionato dalla musica tradizionale, come, appunto, quello rappresentato dal Lucca Comics & Games. Cinque i brani previsti: “Peter Gunn Theme”, “I Can't Turn You Loose”, “Soul Finger e “Everibody Needs Somebody”, tratti dalla colonna sonora della pellicola di Landis, e “Y.M.C.A”. La Banda Bassotti Street Band in Tour ha anch'essa una storia antica alle spalle, traendo origine dal Corpo musicale “G. Puccini” - Gruppo folkloristico “La Castellana”, sodalizio musicale che rappresenta l'intero Comune di Lucca. Da questa realtà si è poi formato il “gruppo di banditi” caro all'immaginario collettivo: ovvero, circa cinquanta musicisti, identificabili dalla famosa maglietta rossa numerata, la maschera e il cappellino verde. Lunedì 31 ottobre, nel pomeriggio, dopo la prima delle due esibizioni previste, la Street Band di Treia sarà ricevuta in Comune dal sindaco Alessandro Tambellini per un saluto ufficiale; mentre il giorno seguente, alle ore 15, è previsto l'ultimo spettacolo a poche ore dalla chiusura della manifestazione. «Si tratta di un'occasione speciale che ribadisce la nostra amicizia con la Banda Bassotti – ha affermato Paolo Damiani, presidente della Banda treiese -, siamo molto onorati e, per l'occasione, pensiamo di coinvolgere in modo particolare, tra amici e familiari, anche chi ci accompagnerà in questa esperienza. Inoltre, insieme agli amici di Lucca renderemo omaggio a Bud Spencer, morto lo scorso 27 giugno, e speriamo di poterlo fare in prima persona al compositore Maurizio De Angelis, ospite di Lucca Comics & Games il 1° novembre, autore delle colonne sonore dei film cult del grande Bud con  Terence Hill».

29/10/2016 13:53
Treia, riapre oggi la chiesa di San Filippo

Treia, riapre oggi la chiesa di San Filippo

Riapre oggi, sabato 29 ottobre, la Chiesa di San Filippo viene riaperta alla popolazione treiese e ai tanti fedeli che amano questo luogo di culto, con la prima S. Messa che verrà celebrata alle ore 19.00.I gravissimi eventi sismici iniziati il 24 agosto scorso hanno leso gravemente tutte le Chiese di Treia, rendendole inagibili; anche la bellissima Chiesa romanica di S. Michele, che aveva resistito alle prime scosse, è stata lesionata a seguito del nuovo grave sisma del 26 ottobre.L’unico edificio religioso che non ha subìto danni è la Chiesa non officiata di San Filippo, che si affaccia maestosa su Piazza della Repubblica, in una delle piazze pensili più belle d’Italia.Edificato nel XVIII secolo dai Filippini che lo dedicarono a San Filippo Neri, il tempio iniziò ad essere officiato il 26 maggio 1778, giorno della festa di San Filippo Neri, che già nell'anno 1626 figurava tra i patroni di Montecchio (antico nome di Treia).Il cardinale Grimaldi procurò alla chiesa quelli che un tempo erano beni preziosi: i corpi di quattro martiri cristiani, morti durante le prime persecuzioni: Aurelio, Valentino, Castoria, Venusta, importati direttamente dalle catacombe e posti sotto gli altari laterali.A spese della Congregazione furono poste, nelle nicchie alle pareti, otto statue che rappresentano i quattro evangelisti e i quattro maggiori dottori della chiesa latina, opere dello scultore romano Gioacchino Varlè. L’opera d’arte più pregevole conservata all’interno della chiesa è un Crocifisso ligneo del XV secolo, proveniente dalla Chiesa di San Marco (che un tempo si ergeva nella zona dell’Onglavina), raffigurante il “Cristo della pioggia”.A seguito della crisi sismica del 1997, la Chiesa di San Filippo subì danni tali da essere oggetto di un cospicuo intervento di risanamento; i lavori di restauro e consolidamento della Chiesa hanno comportato una spesa di importo complessivo di circa 2 miliardi di Lire, di cui 200 milioni di Lire a carico del bilancio comunale.Da tempo nella Chiesa di San Filippo, mai sconsacrata, non venivano officiate funzioni religiose; le ultime celebrazioni religiose risalgono alla metà degli anni Settanta. Ciononostante, la Chiesa non è stata mai abbandonata; al contrario ha ospitato iniziative molto belle, fra cui la recente mostra su Villa Spada, numerosi concerti ed eventi prestigiosi quali Symbola.Con la sua lunga e affascinante storia, la Chiesa di San Filippo oggi torna ad accogliere i fedeli treiesi che, a seguito del terremoto, hanno perso la possibilità di frequentare tutte le altre Chiese, fra cui la Cattedrale della SS. Annunziata e il Santuario del SS. Crocifisso, che hanno subìto ulteriori gravi danni.  

29/10/2016 06:15
Treia colpita duramente dal terremoto

Treia colpita duramente dal terremoto

Le fortissime scosse del 26 ottobre, il cui epicentro è fra i comuni di Castelsantangelo sul Nera Visso ed Ussita sono state avvertite in maniera violentissima  anche a Treia, con danni ingenti in diverse zone del territorio.Si è verificato, infatti, il crollo parziale di un immobile in Via Montegrappa e l’aggravamento della situazione, già molto compromessa, del Santuario del SS. Crocifisso, in cui ci sono stati nuovi crolli: in particolare all’interno del Santuario si è verificata la caduta totale dell’intonaco della cupola, oltre al distacco della facciata e ad una gravissima lesione, sempre sulla cupola, visibile anche sul lato esterno.Ingenti danni si segnalano, inoltre, nella frazione di Passo di Treia e nelle zone rurali  orientate verso l’epicentro. La Scuola Media di Treia, già inagibile, è stata ulteriormente e gravemente danneggiata.La macchina dei soccorsi è scattata immediatamente; dopo la prima violenta scossa delle ore 19:10 e quella ancora più violenta delle ore 21:18 sono stati predisposti dei punti di raccolta per i cittadini che hanno deciso di passare la notte fuori dalle proprie case; palestre comunali e campo sportivo hanno ospitato diverse centinaia di persone. Oltre 1.000 persone hanno dormito fuori casa.Una prima rapida ricognizione è stata effettuata già nella serata del 26 ottobre.Alle ore 8.00 di questa mattina si è riunito il C.O.C. (Centro Operativo comunale) e sono state adottate, sotto la guida del Sindaco, le prime misure organizzative, fra cui i sopralluoghi dei tecnici comunali.Le attività di verifica sono iniziate dalle scuole, chiuse con ordinanza del Sindaco per la giornata odierna, in attesa degli esiti definitivi dei sopralluoghi; l’attività proseguirà presso gli altri edifici pubblici e privati, al fine di determinare un quadro il più possibile definito della situazione.Per segnalare situazioni di inagibilità o pericolo per le proprie abitazioni continua ad essere operativo il C.O.C., che sta organizzando anche quanto necessario per l’eventuale accoglienza e sistemazione temporanea delle persone, le cui abitazioni sembrano presentare lesioni più consistenti.Anche in questa occasione l’Amministrazione Comunale si è attivata richiedendo la disponibilità all’accoglienza da parte delle strutture ricettive del territorio.Le attività di verifica sulla staticità degli edifici pubblici e degli edifici privati segnalati come lesionati proseguiranno senza sosta.Un ringraziamento particolare va alla Protezione Civile che ha garantito la notte scorsa assistenza alla popolazione nei centri di raccolta e nel territorio comunale e continua ad offrire il proprio prezioso servizio a fianco della struttura comunale.I cittadini che volessero segnalare gravi danni alle proprie abitazioni (utilizzando il modulo aggiornato pubblicato sul sito istituzionale dell’Ente) e che abbiano necessità di accoglienza, sono pregati di contattare il Centro Operativo Comunale ai seguenti recapiti: 0733 218701 – 0733 218724 – comune@treia.sinp.net

27/10/2016 15:13
Campionati volley prima divisione, alla griglia di partenza 12 società

Campionati volley prima divisione, alla griglia di partenza 12 società

Saranno i team femminili ad inaugurare la nuova stagione di volley agonistico di prima divisione di Macerata: da sabato 29 ottobre animeranno le palestre di Comuni e frazioni della provincia.Alla griglia di partenza 12 società: Caldarola volley, Cgf Di Pranzetti Montelupone, Del Mastro Auto Cingoli, Esavolley, Pallavolo Sangiustese, Pg Lorese, Polisportiva Pollenza, Roana Cbf Helvia Recina, San Severino volley, Secursilent Tolentino, Ubi Bpa Treia, Valfiastra volley.Per lo start del campionato è Roberto Cambriani, Presidente della Fipav Macerata, a sottolineare quanto sia “importante e fondamentale per mettere in luce l’interesse per il volley dei piccoli centri, fortemente impegnati a far emergere il connubio tra valori dello sport e valenza territoriale”.Il presidente Cambriani, che ha mosso i primi passi nel volley come dirigente di società, ricorda quanto fosse impegnativo allora “creare una rete emancipata e moderna anche solo per il fatto di accompagnare nel tragitto casa palestra le ragazze, obbligate da allenamenti e gare a rientrare più tardi rispetto alle coetanee”. Una rete che, “man mano ha reso la provincia e tutti i collaboratori promotori e propulsori del movimento di aggregazione per eccellenza”.Oggi la prima divisione per il presidente Cambriani si può ben definire “un trampolino di lancio per realtà e società nuove, capaci di interessare le amministrazioni locali allo sport che rimane il più praticato e praticabile a livello femminile, affascinante per socializzazione e fair play”.In prospettiva futura Cambriani osserva che “si è investito molto nelle scuole, c’è un interesse sempre vivo verso i giovani e forse è arrivato il momento di ritornare ad investire nella formazione dirigenziale”. Tra i punti programmatici da sviluppare, il presidente pone l’accento sull’importanza della costruzione e gestione di un ambiente societario che permetta una crescita esponenziale delle atlete in primis e delle stesse piccole e grandi società.“È motivo d’orgoglio la nascita di nuovi centri che stanno collaborando in sintonia sul territorio - sottolinea Cambriani – Accorpano piccoli Comuni che da soli non riuscirebbero ad emergere, mentre in sinergia riescono a gestire e rafforzare l’attività”.Confermano questa strategia vincente proprio le due new entry del campionato: Valfiastra Volley e Pg Lorese.A chiusura di questa festa d’inaugurazione, il vulcanico e mai banale presidente Cambriani pone l’accento su un altro fattore anacronistico del volley: il vincolo che riguarda i singoli giocatori. “I ragazzi vengono considerati delle proprietà, anziché esser liberi di andare dove vogliono”, continua critico, “la concorrenza agonistica tra le varie società deve investire nel benessere psicofisico che spinga l’atleta a rimanere in determinati contesti. Ciò avvantaggia il mondo sportivo su due fronti: il primo è veder annientato il lato peggiore di questo movimento, ossia inutili rivalità; l’altro riguarda i rapporti tra praticanti, dirigenti societari e organizzazione” Il Valfiastra Volley, che opera nei comuni di Urbisaglia, Colmurano, Ripe San Ginesio e San Ginesio, sta mettendo in piedi un lavoro di staff eccellente. C’è entusiasmo nelle parole del presidente Giorgio Rilli che quest’anno conta un gruppo ancora più importante grazie al gemellaggio con l’Helvia Recina Macerata: “A partire dal percorso del settore scuola – racconta il massimo dirigente del Valfiastra - questo mutuo soccorso tra le due società prevede la condivisione di tecnici e giocatrici, in modo da assicurare il massimo per quanto riguarda l’evoluzione della pallavolo locale. Grazie all’accordo con il presidente Pietro Paolella si vuol tutelare l’attività perché duri nel tempo e resista a tutte le difficoltà, a partire da quelle di tipo finanziario fino a quelle indispensabili di partecipazione umana”.Alle 270 atlete dell’Helvia Recina vanno quindi a sommarsi le 90 ragazze del Valfiastra, capaci di rappresentare una bella realtà nel maceratese non solo per numero, ma per autentico spirito di gemellaggio. Rilli lancia un bel messaggio: “Occorre superare questo atteggiamento di campanilismo inutile, qui si tratta di assicurare a bambine che non ne hanno possibilità, un’organizzazione tale che permetta loro di scegliere la pallavolo come sport di crescita”. L’organico pronto al via rimarca perfettamente questo patto di fratellanza, integrato con quattro giovani elementi dell’Helvia Recina.Percorso inverso rispetto alla pari grado Valfiastra Volley quello della Pg Lorese che dallo scorso anno si è posta l’obiettivo di ripartire dalle fondamenta per far rinascere una società che ha occupato posizioni importanti sulla scena nazionale. Continuando la collaborazione con la società Luna Volley di Montappone le ragazze affronteranno sia il campionato under 18 che quello di prima divisione. “E’ stato confermato in toto il gruppo dello scorso anno” ci spiega la presidente Sonia Catalini, “tutte giovanissime (età media 17 anni) e molto affiatate grazie anche agli ottimi risultati ottenuti”. Rimane lo stesso desiderio di far bene in un contesto che alza l’asticella dal punto di vista tecnico, puntando in modo ambizioso all’obiettivo play off. Unico cambiamento la panchina con l’arrivo di Cataldi che nelle prime amichevoli ha già potuto constatare buoni presupposti su cui lavorare. Un’ulteriore soddisfazione per la presidentessa riguarda il settore giovanile che è il perno su cui la società intende poggiare per progettare il futuro. “Stiamo sviluppando i gruppi di mini volley, coinvolgendo man mano i ragazzi nei campionati di under 12 e under 14”. Lavori in corso, dunque, per le promesse di casa Lorese che hanno tutte le carte in regola per riaffermarsi sul panorama sportivo. Tra le squadre che puntano alla scena da protagonista c’è l’Ubi Bpa Treia, già presente nello scorso campionato, ma con un assetto decisamente rafforzato in tutti i settori. Dopo la retrocessione della serie C, la società ha deciso di fondere l’organico più esperto con le baby promesse del proprio vivaio e affrontare con un impatto a ‘km 0’ le sfide che si presenteranno. “Ottimo il livello della squadra per la categoria che andremo ad affrontare” ci spiega il direttore sportivo Vitaliano Raponi, “sono ben cinque le ragazze provenienti dalla serie C e rimangono i capisaldi della formazione che ritengo abbia tutti i requisiti per lottare per posizioni di vertice”. Due purtroppo gli intoppi che hanno minato in parte il cammino iniziale dell’Ubi Treia: recuperato da poche settimane coach Sergio Innocenzi, coinvolto in un brutto incidente stradale alla fine di agosto, si attende in palestra il ritorno della centrale Fratini costretta al riposo per lo stesso motivo. Questo non scoraggia la società treiese che, attraverso la voce di Raponi, ci conferma che l’obiettivo sarà quello di “tornare ai livelli di campionato regionale, investendo nelle giovani prospettive territoriali e, magari con l’aiuto di ulteriori sponsor, cercare di migliorarsi di anno in anno”.      

25/10/2016 15:34
Delegazione bulgara a Treia per consolidare un'amicizia lunga seimila chilometri - VIDEO

Delegazione bulgara a Treia per consolidare un'amicizia lunga seimila chilometri - VIDEO

Dalla Bulgaria un pullman di 43 persone guidate dal parroco di Rakovsi Don Rumen ha percorso 6.000 km per celebrare il Giubileo della Misericordia passando nella porta santa nella basilica di S. Pietro a Roma.Il gruppo, legato a Treia con gemellaggio da molti anni, attraverso scambi molteplici di visite da parte di  gruppi giovani, ha unito turismo e pellegrinaggio religioso. Hanno visitato diverse città, compresa Assisi e Loreto.Arrivati a S. Maria in Selva sabato 8.ottobre sono stati accolti con un aperitivo, poi è stata celebrata la messa insieme e, infine, per concludere la giornata: cena al monastero di Pollenza.Il giorno dopo, domenica il gruppo ha visitato i più importanti di Treia guidati dagli operatori Proloco, a seguire solenne concelebrazione a S. Maria in Selva, presente la giunta di Treia con scambio di doni: la parrocchia ha donato una bicicletta Trubbiani festeggiata e molto gradita. Il Comune, invece, ha voluto donare un bel piatto in ceramica con immagine di Treia. Festa fuori della chiesa e poi gran pranzo insieme: bulgari, comitato parrocchiale e giunta comunale (presente anche il sindaco Franco Capponi) e il comitato ella sagra della polenta.Don Rumen ha regalato alle cuoche dei souvenir della Bulgaria: profumi e altri gadget come segno di gratitudine  per l’accoglienza ricevuta e per l’ottima cucina.Nel pomeriggio di domenica il gruppo di bulgari ha visita a Villa Spada guidata dal sindaco Capponi e poi si sono recati alla partita di pallavolo della Cucine Lube a Civitanova. Con la squadra cuciniera gioca un loro concittadino,  Sokolov, con il quale, al termine del match, hanno fatto foto, autografi e abbracci.Il 10 visita a Loreto forniti di vivere e ogni bene offerti da don Gabriele Crucianelli e don Peppe responsabili della ospitalità.Un bagno di apertura spirituale ed europea divenuta "messaggio di impegno nella fede" come stanno facendo i Bulgari con la loro parrocchia.https://www.youtube.com/watch?v=uvW05LXXljU 

21/10/2016 09:55
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