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Cronaca Treia

Comune di Treia: "Aiuto, non riusciamo a far fronte all'emergenza"

Comune di Treia: "Aiuto, non riusciamo a far fronte all'emergenza"

Aggiornamento del comune di Treia dopo il sisma delle 7.40.

Situazioni di emergenza:

1) crolli in molti edifici privati ricadenti su vie pubbliche

2) pericolosità determinata da nuove evidenti lesioni al palazzo dell'accademia georgica, posizionato sul lato più esterno della piazza e ricadente sulla sottostante arena Carlo Didimi

3) ulteriori gravi lesioni al palazzo comunale che lasciano presupporre una possibile inagibilita'

4) crolli diffusi di cornicioni su corso Garibaldi che attraversa tutta la frazione di passo di treia

5) crolli di cornicioni e comignoli su numerose abitazioni sparse in tutto il territorio comunale

6) ulteriori gravi danni al già fortemente lesionato santuario del S.S. Crocifisso

7) spostamento presso la locale casa di riposo di alcuni anziani e disabili che occupavano case pericolanti

8) diversi palazzi del centro storico a dubbio crollo nel centro storico

Si comunica inoltre che restano aperti anche di giorno 3 punti di accoglienza ubicati presso il centro di accoglienza antistante il campo sportivo di Treia, la palestra polivalente di Passo di Treia, via Nicolò V; la palestra della scuola di Chiesanuova, via don Luigi Sturzo.

Sono state ricevute più di 55 segnalazioni di richiesta di intervento su edifici privati, nella giornata odierna sono già stati effettuati 8 interventi di messa in sicurezza con la requisizione di 2 mezzi privati dotati di cestello.

Inoltre, sono stati effettuati 10 interventi di transennamento in conseguenza dei crolli di cornicioni e macerie su pubblica via a seguito dei quali parte delle vie del centro storico risulta interdetta all'accesso e alla circolazione. A seguito di verifica più approfondita il palazzo municipale risulta ulteriormente danneggiato e a grave rischio di inagibilità.

I 3 centri di accoglienza già funzionanti nei giorni scorsi continueranno ad essere aperti e in ciascuno dei punti vengono somministrati pasti a coloro che non possono rientrare nelle proprie abitazioni. a tale scopo sono state richieste ulteriori 80 brande al centro ca.bi. di Ancona.

Si prevede un afflusso nei centri di accoglienza di almeno 1.000 persone.

Si fa, inoltre, presente che l'ente comunale è in grave difficoltà nel far fronte con le proprie risorse, umane e strumentali, alla situazione sopra illustrata. Il Comune richiede, quindi, di poter ottenere una qualsiasi forma di collaborazione e di aiuto per fronteggiare questa situazione.

Contatto diretto ai seguenti numeri: 0733/218701 - 0733/218724 - 335/7127270 (cell. sindaco).

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