Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del PD di Tolentino.
"Chi non ricorda il fantasmagorico programma elettorale con cui Pezzanesi cinque anni fa vinse le elezioni? Era zeppo di promesse poi inesorabilmente non mantenute. Oggi il nostro sindaco si vanta sui manifesti di aver realizzato durante il suo mandato oltre 80 opere. Ma vorremmo fargli notare che gran parte di esse non sono per niente farina del suo sacco, perché si tratta di opere finanziate e progettate dalla giunta Ruffini.
Il restauro dell’edificio dell’ex pretura (oggi sede dei vigili urbani), l’ampliamento del cimitero, il miglioramento della sicurezza stradale nei pressi dell’incrocio di Mancinella, la pista ciclo-pedonale orti e la strada via Osmani, la realizzazione della sala per il coreutico nello spazio ex poste, sono solo alcune delle opere delle quali Pezzanesi si è limitato a tagliare il nastro davanti ai fotografi.
Va da sé dunque che nessuno gli creda quando oggi dice che “per l’Hotel Marche c’è un grosso progetto legato al rilancio delle Terme di Santa Lucia”. La stessa identica cosa aveva infatti millantato nel 2012 e si sa come le cose sono poi andate.
Né è questo l’unico eclatante impegno da lui non mantenuto. Nel 2012 Pezzanesi promise di riaprire al più presto il Vaccaj, per la cui ristrutturazione la Giunta Ruffini aveva già stanziato 6.500.000 euro. Nel 2017, però, la città non ha ancora riavuto il suo teatro!
C’è poi lo sbancamento del Lago delle Grazie. Dove dopo cinque anni nessuno ha ancora visto una sola ruspa in azione. Tutti invece ricordano le foto che Pezzanesi si fece con l’allora ministro alle infrastrutture Lupi per vantarsi sulla stampa d’aver trovato i fondi necessari ed annunciare l’immediato inizio dei lavori. Il sindaco ha provato a buttare la colpa sull’ARPAM, accusandola di intralci burocratici, ma questa l’ha subito sbugiardato inchiodandolo ai suoi inadempimenti.
Ma la figuraccia più grossa Pezzanesi rischiava di farla con il ponte dell’Addolorata, la madre di tutte le sue promesse elettorali. Il sindaco aveva fatto credere ai suoi elettori che sarebbe stato costruito entro i cinque anni del suo mandato, ed ora sarebbe stato molto duro spiegare alla città che era solo un bluff.
Il nuovo ponte è però per Tolentino un’opera strategica irrinunciabile sin dai tempi dell’amministrazione Foglia, e dunque – pur turandosi il naso – il PD di Tolentino non ha rifiutato anche in questo caso (dopo il Campus) la propria collaborazione a quello che considera il suo principale avversario politico. Ecco allora che grazie al Partito Democratico si è tenuto ieri a Roma l’incontro con il ministro Del Rio il quale ha infine assicurato il finanziamento dell’opera.
Vogliamo sperare che a questo punto Pezzanesi rinunci all’idea dissennata che ha di abbattere l’asilo Green e gli alberi del parco per un’altra bella colata di cemento di quelle che tanto gli piacciono. E’ stato infatti lui a dire che la deliberata vendita ai privati dell’area aveva tra i suoi scopi quello di finanziare col ricavato la costruzione del ponte. L’asilo Green è del resto l’unica struttura scolastica a non aver subito alcun danno dal terremoto e sarà dunque difficile per Pezzanesi tirar di nuovo fuori la palla della sua insicurezza antisismica.
Sappiamo che non pochi ci criticheranno per la scelta che anche in questo caso abbiamo fatto di anteporre il bene della città ai nostri interessi elettorali. Qualcuno penserà che a Pezzanesi avremmo dovuto mettere i bastoni tra le ruote anche a costo di danneggiare Tolentino. Ma gli sfascisti rancorosi e inconcludenti, i teorici del tanto peggio tanto meglio, quelli noi non li stiamo certo a sentire".
I paesi del Centro Italia feriti dal terremoto rivivono nelle uova di Pasqua artigianali realizzate da pasticceri di Visso e Tolentino.
La strada principale di Amatrice sormontata dal campanile, la Rocca di Arquata del Tronto, Castelluccio di Norcia con sotto la fioritura, il castello di Caldarola, Tolentino, Visso e San Severino: alcuni scorci non esistono più, ma sono dipinti, belli come prima, su un uovo alto 1,20 metri, esposto nella pasticceria 'Mimosa' di Tolentino e creato dal titolare Roberto Cantolacqua, l'unico appartenente nella provincia di Macerata all'Accademia dei Maestri Pasticceri d'Italia. L'uovo è stato dipinto con colori alimentari da Marisa Rocci. E' invece un uovo-scultura dedicato a Visso quello creato da due giovani pasticceri Francesco Flammini e Stefano Rullo. E' stato realizzato a Tolentino, ma su iniziativa di un imprenditore è è ora esposto nella gioielleria Vhernier a Milano (ANSA).
E’ arrivato, con grande emozione e soddisfazione, nonché orgoglio, il triplice fischio finale per la raccolta fondi “Un gol per le Marche“, iniziata lo scorso 8 gennaio e terminata mercoledì mattina con la consegna del materiale sportivo agli istituti Lucarelli e Don Bosco di Tolentino, alla presenza del presidente Sportware Fabrizio Farinelli, del delegato Emanuele Trementozzi e del patron delle Cantine Riunite Marco Salvatori.
Una mattinata di sole, in tutti i sensi, che ha visto la Sportware acquistare con gli oltre 1600 euro raccolti dalle donazioni, materiali tecnici sportivi che sono stati offerti ai due istituti della città maceratese, gravemente colpita dal terremoto dei mesi scorsi. Ad accogliere la delegazione Sportware i docenti Fabrizio Lattanzi, Carla Gasparrini, Floresita Biaggi e Arianna Alfei, oltre a tanti festanti bambini che hanno subito approfittato per giocare con i graditi omaggi.
Una campagna, quella appena conclusa, che farà da apripista ad altre iniziative future, nel segno di un binomio, quello formato da sport e sociale, che la Sportware persegue da tempo e al quale crede fortemente come veicolo di aggregazione e positività. “Concludiamo una campagna che si è sviluppata nell’arco di tre mesi – ha dichiarato il presidente della Sportware Fabrizio Farinelli – Abbiamo visto i bambini contenti ed entusiasti e la nostra associazione è fiera di aver fatto questo piccolo gesto. Stiamo lavorando per rendere il connubio sport e solidarietà sempre più forte e crediamo che questa sia la strada da intraprendere da qui in avanti”.
Da Emanuele Porfiri, segretario del Partito Comunista Italiano di Tolentino riceviamo:
Il pci di tolentino e’ pronto a partecipare alla competizione elettorale del 11 giugno con un proprio candidato sindaco.
Su mandato degli iscritti,il pci di tolentino ha proposto,nel mese di marzo,un progetto indirizzato ai cittadini elettori della sinistra comunista e non,ma soprattutto a quelli che da decenni non sono piu’ stati motivati a partecipare al voto,perché smarriti e non piu’ rappresentati.
Il gruppo dirigente della sezione cittadina,soddisfatto della risposta positiva pervenuta soprattutto da giovani studenti e disoccupati,ha ritenuto opportuno che ci sono tutte le condizioni per partecipare alla competizione elettorale con una propria lista,per poter finalmente eleggere un rappresentante nel consiglio comunale,che si faccia portavoce delle istanze di tutti i cittadini ed in particolaredelle categorie socialmente piu’ deboli.
La figura del candidato a sindaco è stata individuata nella persona di lauro cappellacci:nato a tolentino,il 06 061949,sposato con 2 figli,direttore di fonderia.ha lavorato una vita nel settore della metallurgia e chimica dei metalli.amante della lettura e si dichiara “nemico giurato” delle ingiustizie sociali,sostenitore dei giovani e rispettoso delle persone anziane,dove concepisce la politica come impegno per la propria comunità.
Pertanto nei prossimi fine settimana torneremo in mezzo alla gente con il nostro gazebo,per poter recepire tutte quelle proposte che si adatteranno ai punti programmatici già individuati,quali:
1 ricostruzione dopo sisma finalizzato alla rinascita del centro storico.
2 politiche lavorative e/o occupazionali e formative per i giovani e disoccupati.
3 la cultura come fonte del sapere e della memoria storica.
4 una sanità concepita non piu’ in opere faraoniche,ma che riporti i servizi essenziali,come il punto di primo intervento h.24.
Se nella città,ci fossero forze politiche e/o formazioni civiche che si rifanno alla nostra bozza programmatica,potrebbero benissimo essere rappresentatedal nostro candidato lauro cappellacci,che ha tutti i requisiti per essere il candidato ideale.
L’assemblea degli iscritti,aperta anche ai molti simpatizzanti,ratificherà entro le prossime settimane,il progetto ed il programma definitivo.
Emanuele porfiri segr.pci- tolentino.
E' stata inaugurata domenica scorsa, alla presenza del sindaco Pezzanesi, del comandante della Compagnia dei Carabinieri cap. Carlini e dell'ex-vicario di Tolentino don Serafini, la mostra “Da dove ripartire? L’incontro con l’altro: genio della Repubblica dal 1946 ad oggi”, allestita presso le Gallerie Sangallo, in Piazza delle Libertà a Tolentino.Fiorella Sampaolo, dirigente del Circolo Culturale "Colsalvatico", promotore dell'iniziativa insieme al Centro Nuova Cultura di Macerata, ha ribadito le ragioni per cui è importante una documentazione e riflessione sulla situazione dell'Italia alle origini della Repubblica e sulle condizioni che hanno consentito di ripartire e costruire insieme, in questi 70 anni,“grazie al compromesso virtuoso tra culture diverse: la cattolica, la social-comunista e la liberale”. Fondandosi su valori come il pluralismo, la democrazia, il dialogo, l'incontro con l'altro, ripresi anche dal Presidente Gentiloni nel suo messaggio di saluto che ha inviato per l’occasione.
“Sono valori che dobbiamo sforzarci di tenere sempre vivi di fronte alle sfide di oggi, - ha scritto Gentiloni - anche quelle più difficili. Come la sfida che Tolentino affronta in questo momento con coraggio e dignità, quella della ricostruzione e del difficile ritorno alla normalità dopo il terremoto”.
“Valori che devono essere di riferimento, come ha sottolineato Fiorella Sampaolo, ancora oggi, anche e soprattutto per i giovani, come criterio di rilettura del nostro passato e giudizio per il futuro, ricco di suggerimenti per una ripresa e per un cammino di buone prospettive, anche e proprio per il nostro territorio così gravemente ferito dal terremoto.”Per questo la proposta viene offerta alle scuole, a partire da quelle di Tolentino, fino a Macerata, San Severino, Camerino e l'intera provincia.
Gentiloni tiene, infine, a sottolineare: “Da Vostro concittadino, fiero delle mie radici, rinnovo a tutti Voi la mia vicinanza, rassicurandovi sull'impegno delle istituzioni del Paese per aiutare e sostenere la grande voglia di rinascere di Tolentino.”
La Mostra, quindi, che sarà aperta fino al prossimo 25 aprile, vuole essere un segno di speranza, offrendo anche l’occasione di incontro tra persone con esperienze diverse, unite dal desiderio di lavorare insieme per creare condizioni di ripresa. Nei prossimi giorni sarà integrata con testimonianze video di persone e realtà del nostro territorio che hanno saputo offrire testimonianza di affronto positivo della situazione del sisma.
Dall'avv. Marco Romagnoli, consigliere comunale del Partito Democratico di Tolentino, riceviamo
L’approvazione di delocalizzare le scuole in zona Pace con la realizzazione di un nuovo plesso per le superiori (che non sarà un campus, ancorché arricchito dalla presenza di una palestra), sembra aver lasciato più di un insoddisfatto in città. Anche tra coloro, compreso chi scrive, che in consiglio comunale hanno votato a favore della delibera.
La dichiarata emergenza ha obbligato ad una sorta di “prendere o lasciare” ed ha ridotto all’osso il confronto.
Visto che, ancora oggi, leggo di alternative alla soluzione di cui sopra, mi corre l’obbligo di lanciare un ulteriore sasso nello stagno riproponendo la mia personale, forse utopistica, idea sul tema.
Il tutto, nella convinzione (o quanto meno nella speranza) che ancora si vi siano margini per soluzioni diverse. E’ per questo che, da cittadino, mi permetto di offrire una provocazione ai tre (per ora) candidati sindaci in contesa.
Visto che l’ospedale sarà abbattuto, in questa fase Tolentino ha la possibilità di richiedere con forza che in zona periferica venga realizzata immediatamente una struttura idonea ad ospitare quei servizi sanitari che, delibere alla mano, saranno destinati alla nostra città ora ed in futuro. Detto spazio, peraltro, rappresenterebbe simbolicamente anche la “prima pietra” del nuovo ospedale unico provinciale. L’esito di questa battaglia è del tutto imprevedibile, ma l’esistenza di un presidio sanitario in zona idonea sarebbe un valore aggiunto per tentare di portare a casa lo straordinario risultato.
In luogo dell’ospedale, utilizzando anche l’ex palazzina USL ora Agenzia delle Entrate, si potrebbe realizzare il vero moderno campus scolastico. A soli 300 metri dalla stazione ferroviaria avremmo un insieme di strutture all’avanguardia regionale (scuole, palestre, biblioteca, sala convegni-teatro, laboratori di ogni tipo ed in prospettiva mensa e strutture residenziali per gli studenti).
Come si sta facendo in alcuni centri colpiti dal sisma si potrebbe intervenire immediatamente all’interno del centro storico demolendo l’attuale “Liceo Scientifico” per realizzare ex novo una nuova struttura ove ospitare tutti gli uffici comunali (ora dispersi per la città), l’Agenzia delle Entrate, l’Inps ed Equitalia (in uscita da Macerata). Non avremmo più la vivacità che è data da una scuola ma il centro storico ne uscirebbe arricchito della presenza di un centinaio di dipendenti pubblici ai quali, quotidianamente, si rivolgono moltitudini di utenti del territorio.
Se ci sono ancora le possibilità si osi, non si lasci nulla di intentato. Ancora stenta a decollare un’idea della Tolentino del futuro e del dopo sisma. Che si apra il dibattito su questo tema fondamentale. Tolentino “non può e non deve morire” di sisma.
Torna in scena, a grande richiesta, “Red carpet, missione Tiburtina” sabato 22 aprile al teatro Don Bosco di Tolentino. Lo spettacolo, diretto e ideato da Iacopo Cicconofri, è interpretato dai giovani alunni del corso di recitazione che si tiene a Tolentino presso la biblioteca Filelfica.
Un ritorno sul palco per questi giovani attori dopo il successo della prima avvenuto lo scorso anno. Viste le richieste del bis, i ragazzi e il maestro Iacopo hanno deciso di replicare la serata. Red carpet, missione Tiburtina è una commedia leggera e frizzante che racconta la storia di una troupe cinematografica che termina il budget prima della fine delle riprese, quindi inizia a tentare tutte le strade possibili per terminare il film da girare. Frutto di un anno di corso, lo spettacolo è aperto a tutti e ha l’obiettivo di portare gente in teatro per una serata piacevole.
Iacopo Cicconofri lavora da tre anni con i ragazzi per trasmettere l’amore per la recitazione, oltre al corso che tiene a Tolentino alla biblioteca, tiene anche un corso al liceo classico tolentinate ed uno al liceo artistico di Macerata. “Avvicinare i ragazzi alla recitazione non è facile” spiega Cicconofri “il primo passo è quello di allontanare l’idea che la recitazione fa parte del teatro come visione antica e elitaria, bisogna reinventarsi con i ragazzi, per farli appassionare e spesso l’arma migliore è far capire loro che la recitazione cinematografica usa il teatro come strumento di apprendimento, il cinema e il teatro non sono per forza due mondi contrapposti”.
Proprio l’amore per la recitazione ha spinto Cicconofri nella sua formazione, avvenuta prima in Italia e poi in America, dove la visione di quest’arte, tanto antica quanto contemporanea, ha uno stile molto più semplice o meglio uno stile che spinge di più verso la naturalezza. Proprio partendo dalla naturalezza che nascono i corsi di recitazione e il successo di questo spettacolo tutto da vedere.
L’appuntamento è al teatro Don Bosco alle ore 21:30. Il costo del biglietto è di 10 euro, e per gli under 18 il prezzo è di 7 euro.
Per tutte le informazioni sui corsi di recitazione è possibile trovarle sulla pagina Facebook Acting Class.
Nella serata di domenica, è sembrata inverosimile la notizia della morte improvvisa e prematura di Fabio Santilli, presidente del “Centro studi Gabriele Galantara per la satira sociale e di costume”. L’amministrazione comunale di Montelupone esprime la profonda vicinanza ai parenti di Fabio, alla moglie M. Vittoria e alla figlia Alessia, ai suoi tanti amici e collaboratori. I funerali si terranno a Roma domani, martedì 12 alle ore 15.30, presso la chiesa Cristo Re in viale Mazzini.
Fabio Santilli, nato a Roma il 18 giugno 1951 da padre proveniente dal maceratese, è stato un grande divulgatore della satira italiana. Montelupone gli deve la grande riscoperta e valorizzazione di Gabriele Galantara, in arte Ratalanga, che grazie a lui è stato riconosciuto come padre della satira politica in Italia e in Europa.
Fabio Santilli era assiduo a Montelupone, sede del Centro studi Galantara, dove sono ancora esposti in pinacoteca i lavori della mostra da lui allestita “Marc’Aurelio, la satira a cavallo tra due epoche, da Galantara a Ettore Scola” e dove, in occasione di ogni edizione del “Premio Galantara”, conduceva i più grandi satirici italiani.
Dopo un trascorso come tecnico nelle ristrutturazioni di pregio e la realizzazione di grandi complessi, aveva lavorato anche all’esecuzione dei lavori di Disney Word a Parigi, agli inizi degli anni ’90, si era trasferito a Caldarola. Infatti Fabio Santilli era il discendente di una famiglia di antichi organari che ha lasciato molti preziosi strumenti nelle più importanti chiese maceratesi e del centro Italia.
Fin da subito si è fatto conoscere per la creazione di Gog&Magog insieme al poeta Eugenio Rebecchi. Grazia al loro particolarissimo estro è nato il concorso di poesia Premo Rabelais che negli anni è stato ospitato in tantissime prestigiose location in tutta Italia, tra cui ricordiamo anche l’Enoteca Nazionale di Siena. Parallelamente ha anche dato il via a un concorso di grafica umoristica intitolato “In Vino Veritas” che, nelle diverse edizioni, ha visto la partecipazione dei più famosi umoristi italiani. Ogni edizione dei due concorsi è sempre stata corredata da prestigiosi cataloghi che raccoglievano i componimenti vincitori e le vignette più belle e che oggi costituiscono una antologia di grande pregio nel mondo della poesia e dell’arte umoristica italiana.
Sul fronte della promozione turistica, dopo aver fondato Ipparco una associazione nata con lo scopo di far conoscere il Parco dei Monti Sibillini, insieme a Luigi Settembretti, Luca Romagnoli e Federico Guerri idea TeC e avvia “InCampagna” la prima grande rassegna internazionale dedicata al mondo dell’agriturismo e dell’ospitalità rurale. Una grande kermesse fieristica che ha richiamato espositori e tour operator provenienti da tutta Europa e che ha dato un grande impulso alla conoscenza del territorio e del mondo degli agriturismi. Parallelamente ha curato le iniziative di promozione turistica per conto della Provincia di Macerata a Roma, specie nella rassegna di Castel Sant’Angelo e in altre importanti manifestazioni. Inoltre per alcuni anni aveva organizzato un premio di favole per bambini intitolato a Gianni Rodari. Fonda Arte&Co per unire la promozione del territorio con gli eventi culturali e la pubblicazione di volumi di ricerca. I sui grandi amori, comunque, sono sempre stati la satira, l’umorismo e la caricatura. Da anni era il Presidente del Centro Studi Galantara per la satira sociale e di costume. Negli ultimi anni ha curato il progetto espositivo ed editoriale “La Tentazione comica” oltre alla ristampa del poemetto satirico di Trilussa e Galantara “La Porchetta Bianca”. Insieme a Mauro Cicarè ha pubblicato un pregevole volume su la Sibilla, dalla metafora della perdizione alla metafisica del territorio e sulla Battaglia del Pian Perduto. Nel 2008 ha curato il progetto espositivo ed editoriale Il Travaglio delle idee e la manifestazione Ambarvalia per il Comune di Roma. E’ del 2099 la mostra In nome della legge realizzata insieme all’Ufficio storico della Polizia di Stato. In occasione del 150° dell’Unità d’Italia ha realizzato il progetto espositivo L’Italia s’è desta. Nel 2012 ha curato Segni di Gloria primo volume della Storia d’Italia nella Stampa Satirica da cui è nata la mostra omonima allestita al complesso del Vittoriano a Roma. La sua ultima fatica è il secondo volume Segni dei Tempi che traccia la storia nella stampa satirica dal fascismo alla Seconda Repubblica. E’ stato curatore di laboratori di comunicazione satirica presso l’Università di Macerata e di Roma Tre. Era socio di Fondazione Carima.
Vero testimonial del territorio maceratese ha lavorato incessantemente per la promozione turistica, culturale ed enogastronomica, promuovendo veri e propri eventi che hanno lasciato un segno indelebile e che oggi vengono replicati, ancora con successo, anche in altre regioni italiane.
E’ arrivato il messaggio di coesione che l’Associazione Don Primo Minnoni ha proposto per la 16esima edizione della Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo in contrada Bura a Tolentino, svolta sabato 8 aprile. Oltre 1200 persone hanno preso parte all’evento, in una serata in cui le temperature primaverili si sono rese complici dell’ottima riuscita. La stima è sicuramente al ribasso visto che i volontari avevano preparato delle palme benedette da consegnare all’ingresso. Tutti però non l’hanno presa. Quindi si pensa che la cifra si possa aggirare intorno ai 1500 spettatori! Le 12 navette messe a disposizione da enti e aziende a titolo gratuito, hanno continuamente viaggiato a pieno carico dal centro di Tolentino e dal parcheggio delle Terme di Santa Lucia, verso la collina della Bura, scenario naturale scelto negli anni ‘60 dal parroco della contrada, Don Primo Minnoni, per accogliere l’evento. Moltissimi i partecipanti provenienti da furi Tolentino, a cui gli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore Francesco Filelfo della città, hanno “raccontato” i tratti salienti della Sacra Rappresentazione.
Circa 170 figuranti hanno preso parte alla manifestazione, curati nei ritocchi finali da Carla Accoramboni, responsabile della parte dei costumi.
Ottimo come sempre il lavoro della regista Ada Borgiani, coadiuvata per la fonica e le luci dai tecnici della “Tonico Service”. Ha funzionato anche la sinergia instaurata con le associazioni verso cui gli organizzatori si sono aperti. Molte le collaborazioni allacciate quest’anno con diverse realtà del territorio. Suggestivi gli scatti fotografici realizzati dal Fotoclub Diaframma Zero. Partecipata anche la camminata in notturna proposta dalla sezione locale del Cai (Club alpino Italiano) di San Severino Marche: in 19 hanno preso parte alla rappresentazione, patrocinata dal Comune di Tolentino, contribuendo a consolidare i rapporti tra due città “vicine” non solo geograficamente ma soprattutto nel cercare di superare le avversità dovute agli eventi sismici degli ultimi mesi.
Un grande impegno volontario e una organizzazione efficace sono state le chiavi di successo di una manifestazione dove nulla è lasciato al caso. Ovviamente è molto lo spazio da destinare al miglioramento di tutto l’evento: qualche accorgimento in più consentirà di presentare, anche nel prossimo futuro, una rappresentazione che sarà sempre più sentita e vissuta da chi vi partecipa.
I consiglieri nazionali del Psi delle Marche hanno presentato al consiglio nazionale del partito un ordine del giorno, approvato all'unanimità, sul terremoto. Nel documento si impegna il segretario e vice ministro Riccardo Nencini a intervenire in particolare sul Governo per "sollecitare i commissari a riscrivere decreti e ordinanze più chiare e di semplice lettura e superare le difficoltà burocratiche causate anche da ordinanze complicate e di difficile interpretazione", rendere "più rapidi i provvedimenti e superare gli attuali ritardi per istallare le circa 2.500 casette e le 1.400 stalle programmate" e "emanare subito provvedimenti in favore delle finanze comunali per non fare andare i Comuni in dissesto finanziario causa il mancato introito di tributi sospesi per il terremoto". L'odg, presentato tra gli altri dall'assessore regionale al Turismo e Cultura Moreno Pieroni e dal segretario regionale del partito Maurizio Cionfrini, è stato illustrato da Dario Conti, ex sindaco di Camerino (ANSA).
La stagione invernale si sta avviando alla sua naturale conclusione e per lo Sci Club Tolentino è tempo di bilanci. L'inizio dell'annata era stato funestato dal terribile terremoto e tuttavia a pochi giorni dalla scossa di fine ottobre lo Sci Club ha deciso di festeggiare comunque i suoi primi Cinquant'anni: al pranzo organizzato per celebrare l'evento ha voluto essere presente la campionessa di sci Lara Magoni insieme con i suoi tantissimi amici bergamaschi i quali hanno consegnato al sindaco Pezzanesi un maxi-assegno di oltre ventisettemila euro.
Lo Sci Club ha poi continuato con le sue attività stagionali: l'uscita a Livigno per il ponte dell'Immacolata, il seguitissimo Babi Ski, l'attività agonistica, la settimana bianca a Plan de Corones, la gara sociale e l'uscita finale a Ovindoli.
Per concludere la stagione si è pensato di ricollegarsi idealmente a quel pranzo di fine Novembre che aveva dato il via all'intera stagione. Infatti i proventi di quella festa (mille euro) sono stati consegnati, in una serata carica di emozione, a Valentino Nobili e Roberta Vitali, responsabili della Casa Famiglia dell'Associazione Papa Giovanni XXIII, attualmente sfollati a Macerata. Il contributo dello Sci Club ha voluto essere di buon auspicio per la ricostruzione della Casa famiglia all'interno del territorio tolentinate, dove Valentino e Roberta potranno continuare a svolgere l'insostituibile attività che da anni li contraddistingue.
Bella e partecipata la serata di presentazione del candidato sindaco Gianni Corvatta tenutasi al ristorante Chiaroscuro. Tanta la gente che si è ritrovata per ascoltare le parole con cui Corvatta ha dato ufficialmente avvio alla campagna elettorale.
Il candidato si è detto onorato della proposta che il Partito Democratico gli ha avanzato ed ha confermato che per dedicarsi totalmente alla campagna elettorale prima, ed al governo della città poi, anticiperà di un anno il suo pensionamento.
Gianni Corvatta ha subito messo in chiaro i punti più importanti della sua proposta programmatica, della quale ha voluto sottolineare lucidità di visione e concretezza. Non il solito libro dei sogni senza alcuna effettiva possibilità di realizzarsi, ha detto.
Lavoro, specie giovanile, urbanistica, cultura ed ambiente, sono i capisaldi della sua idea di governo della Città.
Una città in cui il consumo del suolo si arresta, e invece si incentiva con ogni mezzo disponibile il recupero dell’esistente, da adeguare non solo alla normativa antisismica, ma anche ai più elevati standard di efficientamento energetico. Un centro storico in cui attività commerciali ed artigianali, e nuove residenze verranno favorite attraverso ogni facilitazione che il Comune può mettere in campo. E dove la cultura – a cominciare dall’immediata riapertura del teatro Vaccaj con tutto ciò che ruota attorno – torni ad avere quel ruolo fondamentale che in passato si è guadagnato.
Corvatta ha peraltro voluto specificare che il programma, frutto del lavoro dei tanti tavoli tematici istituiti, è tuttora resta aperto al contributo di chiunque voglia dare il suo personale contributo di idee. E che anche per questo la sua sede elettorale in piazza Martiri di Montalto resta aperta ogni sera dalle ore 21,30.
Dal 9 al 25 aprile prossimi presso le Grotte del Palazzo Sangallo (piazza della Libertà, Tolentino) il Circolo Culturale “Tullio Colsalvatico” con il patrocinio del Comune di Tolentino propone a tutta la cittadinanza l’iniziativa che prevede in particolare l’allestimento della mostra: “L’incontro con l'altro: genio della Repubblica 1946-2016”.
La mostra, esposta per la prima volta al Meeting per l'amicizia fra i popoli di Rimini nel 2016, in occasione del 70° anniversario della nascita della Repubblica Italiana, è stata curata dalla Fondazione Meeting e dalla Fondazione per la Sussidiarietà con la collaborazione dell'ex Presidente della Camera dei Deputati Luciano Violante, la supervisione storica di Agostino Giovagnoli e il coordinamento del giornalista Massimo Bernardini. La mostra, costituita da alcuni pannelli illustrativi, da documenti della Camera dei Deputati, e principalmente da quattro video forniti da Rai Teche, percorre il periodo storico del Dopoguerra, dove l’Italia si è costituita, come spiegano gli organizzatori, “grazie al compromesso virtuoso tra culture diverse: la cattolica, la social-comunista e la liberale”.
Questa ipotesi di ricostruzione costituisce uno degli aspetti più interessanti dell’intero percorso dal punto di vista storico-culturale e formativo, in quanto può offrire ancora oggi, specie ai giovani, un criterio di rilettura del nostro passato e un giudizio per il futuro ricco di suggerimenti per una ripresa e per un cammino di buone prospettive, anche e proprio per il nostro territorio così gravemente ferito dal terremoto. Riteniamo, infatti, che anche oggi, un momento in cui, soprattutto in politica, prevalgono scontro e delegittimazione continui, sia quanto mai importante ritrovare le ragioni di un impegno condiviso. Riscoprire l’attitudine alla relazione e al compromesso, che per tanti oggi è sinonimo di malaffare e debolezza, è stata ed è la forza che, pur tra mille problemi e contraddizioni, anche irrisolti, ha permesso finora al nostro Paese di superare anche gli ostacoli più gravi. "Certi che il futuro dell’Italia è fatto di cittadini consapevoli della propria storia". Ha così ribadito il presidente del circolo culturale Tullio Consalvatico Franco Maiolati. La Mostra è allestita contemporaneamente a Fermo, con cui condividiamo l’incontro di presentazione a cui caldamente La invitiamo, che si terrà sabato 8 aprile alle ore 17.30 presso il Teatro dell’Aquila a Fermo. Interverranno i curatori On. Luciano Violante, Presidente emerito Camera dei Deputati ed il Professor Giorgio Vittadini, Presidente Fondazione per la sussidiarietà. All’inaugurazione dell’esposizione a Tolentino, avverrà al Palazzo Sangallo, domenica 9 aprile, alle 18. Insieme al percorso proposto, l’iniziativa prevede anche un incontro con imprenditori del nostro territorio in ripresa dopo il dramma del terremoto, in data da destinarsi.
Riceviamo e pubblichiamo da parte di Federconsumatori
Si sono rivolti e si stanno rivolgendo presso le nostre sedi Federconsumatori, molti cittadini che, a seguito degli eventi sismici, hanno avuto l’abitazione inagibile, e che lamentano problematiche relative alle utenze domestiche.
Ci preme segnalare come, a seguito di nostri reclami, alcune aziende fornitrici di energia elettrica e gas, stanno rispondendo positivamente, grazie anche all'iniziativa messa in campo dalla Federconsumatori a Tolentino lo scorso 25 marzo, utile per fare il punto sulla situazione post-sisma sulle carenze e sui ritardi di enti ed istituzioni.
Ad esempio, il caso di un associato dell'alto maceratese che ha l’abitazione di residenza inagibile dal 30 ottobre: a seguito di ordinanza di sgombero dell'immobile, lo stesso aveva avanzato alla società di fornitura di energia elettrica e gasla richiesta di chiusura dei contratti in questione fornendo il certificato di inagibilità. Con grande stupore riceveva sollecito di pagamento i primi giorni di febbraio, per una fattura di conguaglio per il gas di oltre 1200 Euro, nonostante sia prevista la sospensione dei termini di pagamento per i comuni che rientrano nel cratere sismico e nonostante, inoltre, la struttura nel mentre gravata da ordinanza di demolizione.
A seguito di nostro reclamo, siamo con soddisfazione a comunicare che l'azienda in questione ha riconosciuto l'errore, scusandosi (tramite risposta scritta) per aver erroneamente inviato il sollecito di pagamento "a causa di un problema informatico, considerato tra l'altro, che è in vigore la sospensione dei pagamenti nelle zone colpite dagli eventi sismici". Si legge ancora nella risposta dell'azienda che, per la fornitura di gas, la fattura di oltre 1200 Euro "riferita al periodo di conguaglio ad oggi è stata annullata".
Una vittoria importante della Federconsumatori che auspichiamo sia da esempio per tutte le aziende del settore dell'energia come precedente vincolante, posto che ad oggi una delle più gravi mancanze riguarda l’Autorità per l’Energia, la quale, all’indomani delle disposizioni normative relative al sisma ed alle misure da adottare in favore delle popolazioni colpite, ancora non ha onorato quanto previsto da decreto. Un ritardo inaccettabile, che non fa altro che aggravare le già difficili condizioni a cui le popolazioni colpite dal sisma devono far fronte ogni giorno. Infatti oltre a tutti i disagi legati alla casa, che sono la naturale priorità, nella quotidianità emergono diverse problematiche, di difficile gestione e spigolose da risolvere in situazioni di piena emergenza.
Come già avevamo sottolineato in precedenti comunicati, purtroppo tutto l'iter normativo ha accumulato ritardi gravosi a seguito dei quali, molti incomodi si sono presentati relativamente al pagamento delle bollette relative alle utenze domestiche.
E' necessario un provvedimento immediato dell’Autorità Garante per l'Energia Elettrica ed il Gas, che fornisca indicazioni precise a cittadini ed operatori, comprensivo di una determinazione chiara ed efficiente delle tariffe agevolate previsteper i cittadini dei territori colpiti dal sisma.
Detto provvedimento oltre ad agevolazioni tariffarie, dovrà necessariamente prevedere anche le modalità per le rateizzazioni delle fatture che verranno emesse una volta scaduti i sei mesi della sospensione, per i cittadini che invece dovranno pagare, in quanto non hanno casa inagibile ma sono stati solo interessati dalla sospensione della fatturazione.
Per questo ribadiamo ancora una volta, la necessità di un incontro urgente con l'Authority (incontro già richiesto prima di Natale), affinché dia seguito a quanto disposto dal Governo in materia di utilities per affrontare le numeroseproblematiche che riguardano le popolazioni colpite duramente dal Sisma che, dopo lo scalpore iniziale, tutti oggi sembrano aver dimenticato.
Dall'architetto Mario Sensini riceviamo
Lo scorso 20 marzo in Ancona, tra il Vice Commissario presidente della regione Marche Ceriscioli, il presidente della provincia di Macerata Pettinari e il sindaco di Tolentino Pezzanesi, è stato sottoscritto un accordo finalizzato alla realizzazione in località “zona Pace” di Tolentino di un campus dedicato alle scuole secondarie di II grado le cui sedi in centro storico sono state dichiarate inagibili. Sembrerebbe il coronamento dell’iniziativa sostenuta da uno specifico comitato di professori e studenti dei Licei di Tolentino come emerso nell’assemblea autogestita del 10 febbraio scorso.
C’ero andato anche io a quell’assemblea, sollecitato da alcuni genitori, con l’intento di sottoporre all’attenzione dei ragazzi quell’idea che aveva guidato le scelte dell’amministrazione comunale di qualche anno indietro, quando si decise di mantenere la sede dei licei all’interno dell’area storica. Quell’idea un po’ visionaria, che anticipava in qualche modo il documento del MIUR sulle linee guida per le scuole innovative, aveva individuato nel centro storico tutte quelle condizioni necessarie per un modello di scuola innovativo basato su di uno stretto rapporto con l’urbano, una scuola intesa come nodo all’interno di una matrice di relazioni funzionali e spaziali che avrebbe permesso di valorizzare il centro storico come civic-center. La sede dei licei all’ex orfanotrofio faceva parte di quel programma, un programma solo in parte attuato, dove il rapporto scuola-città poteva contare sulla biblioteca di Palazzo Fidi, sul teatro Vaccai (allora pienamente funizionante) sui musei di Palazzo Parisani-Bezzi e San Gallo, sul Palazzetto dello sport, sulla Piscina.
Soprattutto poteva contare su quel pesante bagaglio di cui si faceva riferimento nel video proiettato nel corso dell’assemblea, video prodotto da un gruppo di ragazzi con “lo scopo di raccogliere fondi per la costruzione di un campus scolastico atto ad ospitare le scuole superiori di Tolentino che attualmente sono inagibili. Le scuole sono la base della cultura e della formazione critica di ogni giovane cittadino”.
Una forte emozione nell’ ascoltare la voce narrante “Volevo volare come le rondini leggere che viaggiano senza bagaglio, ma il bagaglio ce lo avevo ed era anche pesante, dentro c’erano le colline pezzate da colture antiche, lo scricchiolio dei sanpietrini sotto i miei passi, il fruttivendolo e la carne dolce dell’uva, la profumeria che odora di rossetto della mamma, il porticato della piazza che vuole abbracciare i propri figli, il viso candido della basilica accarezzato dal primo sole, i vicoli storti che profumano di bucato e sugo al pomodoro, c’era il cielo con incollate poche nuvole di zucchero filato, e poi una mattina le montagne corsero verso il mare ……….”
Una eccezionale interpretazione della città storica, quella città storica da tutelare, anche dalle azioni devastanti del sisma, quella città storica da valorizzare e non da abbandonare “Sono un albero, siamo tutti alberi per questo non possiamo sradicarci “ con questa frase terminava il video dei giovani autori. Quella città storica che, forse con una visione troppo innovativa per allora, aveva accolto le sedi delle scuole superiori ma che nel corso degli anni si è caricata di uno sterile rapporto tra scuola e città gravato dal falso problema di gestione degli spostamenti, dall’assenza di percorsi protetti, dal rigoroso rispetto degli orari, riducendo così quell’idea innovativa in un semplice rapporto edificio-funzione all’interno dei suoi limiti fisici, per cui quella visione: “nel pomeriggio si studia in biblioteca” oppure “oggi tutti in piscina” oppure “assemblea d’istituto al Teatro” è rimasta solo nelle intenzioni; poi ci ha pensato il terremoto e quel vecchio edificio ha mostrato tutta la sua debolezza ed anche qualche cenno di cedimento, la paura ha fatto il resto.
In quell’assemblea, avrei sottoposto all’attenzione dei ragazzi quel modello, quel modello che nel video da loro prodotto, traspariva in ogni parola e in ogni nota, quel modello rimasto sospeso, ma, che presenta ancora tutte le condizioni per essere attuato, compresa la messa in sicurezza dell’ex orfanotrofio. Raccolsi l’invito dei ragazzi dell’autogestione rinunciando al mio intervento che sarebbe risultato fuori dal coro del comitato dei promotori che avevano organizzato l’incontro proprio per sostenere la realizzazione del “nuovo campus” abbandonando quel modello che avrebbe offerto al comune di Tolentino una nuova occasione scaturita dall’ipotesi di costruire una palestra sopra al parcheggio “Matteotti”.
Una nuova occasione per Tolentino: città laboratorio della modernità che l’Amministrazione comunale, di sicuro inconsapevolmente, nell’ambito di un Accordo di programma con la Provincia di Macerata, aveva individuato, nel tentativo di risolvere un problema (dotare la scuola collocata in un antico edificio del centro storico di una palestra), un percorso e una soluzione spaziale che presentava tutte quelle caratteristiche che gli addetti ai lavori collocano all’interno della definizione “spazi innogenetici”, cioè spazi che producono innovazione, spazi che sono all’origine di un continuo rinnovamento di conoscenze - specialmente di carattere tecnologico - spazi altri, spazi aggiuntivi, spazi sovrapposti. Un percorso pedonale in quota di appena 200 metri, tra gli alberi di piazza dell’Unità e dei giardini “John Lennon” per collegare la scuola con la nuova palestra - Una palestra sopra un parcheggio, una forma innovativa di rispondere alle esigenze di rispetto degli standard urbanistici del vecchio decreto interministeriale due aprile 1968 n. 1444.
Si poteva riscontrare, in quell’accordo di programma, la possibilità di individuare nella copertura del parcheggio “Matteotti”, il primo di quei possibili luoghi dell’innovazione dove intervenire con strategie progettuali capaci di innescare nuove esperienze e nuovi immaginari dell’ urbano caratterizzati da spazi pubblici sospesi tesi a reinventare le forme della città insieme al cambiamento dei modi di usare lo spazio. Nel mondo accademico è in corso, da diversi anni, un dibattito su questo tema e cioè sul tentativo reale di superamento dei principi e del linguaggio moderno verso il contemporaneo della quarta rivoluzione industriale. La materia è scabrosa ma intrigante: purtroppo il percorso scelto dall’Amministrazione comunale di Tolentino in accordo con la Provincia di Macerata e la Regione Marche non va nella direzione di coniugare i valori tramandati dalla tradizione della modernità (standard urbanistici – zoning – ecc.) con nuove forme dello spazio pubblico, si è preferito andare sul “facile”: un’area libera in pianura, pure collegabile alla ferrovia ….. In ogni caso, al di la dei comitati del SI o del NO, per il passaggio dalla città moderna alla città contemporanea, sarebbe auspicabile non perdere questa occasione per far misurare il mondo delle professioni su questo tema attraverso l’autopromozione di un concorso d’idee come forma di partecipazione a quel laboratorio della modernità che farebbe di Tolentino una piccola Singapore.
Il PD e Sgarbi dicono un no secco alla proposta di un'aviosuperficie avanzata da Pezzanesi davanti al Castello della Rancia. Il Pd di Tolentino infatti sottoliena come "La fondazione Bandini si sarebbe opposta al progetto perché troppo vicino all'Abbadia di Fiastra ed incompatibile col parco naturale"
Allo stesso modo, anche il critico Vittorio Sgarbi si è espresso chiaramente contro questa ipotesi con un articolo sul Quotidiano Nazionale e su Youtube dove lascia intendere che l'evidente impatto negativo dell'aviosuperficie sull'ambiente rappresenti un'offesa al monumento storico simbolo della città.
Il progetto dell'aviosuperficie di 52mila metri quadrati che l'Avio Club di Macerata vuole costruire prevede fino a 12 hangar ed un pista di atterraggio lunga 580 metri e larga 20.
La nuova Unità di Raccolta di Tolentino è pronta per il taglio del nastro. Una sala prelievi realizzata al piano terra in via G. Leopardi n. 12 a Tolentino è tirata a lucido in attesa dell’inaugurazione ufficiale che si terrà nel pomeriggio di domenica 9 aprile 2017 alle ore 17.00.C’è fermento nell’Avis Comunale di Tolentino per questo evento che raccoglie in sé molti elementi che lo rendono una novità per la realtà dell’Associazione presente nel comune dal 1953.Ripartire dopo le scosse anche dal lato del volontariato Avis Tolentinate per ritrovare nella città un altro importante punto di riferimento che era andato distrutto dal sisma a causa dell’inagibilità del presidio ospedaliero di Tolentino in cui al 3° piano era ubicato il vecchio Centro di Raccolta.Molti i professionisti e volontari che si sono dedicati alla realizzazione dei lavori nei locali destinati, coordinati ed affiancati dalla supervisione tecnica del Progettista e Direttore dei Lavori Arch. Isabella Tonnarelli in collaborazione con il geom. Simone Pieroni vice presidente Avis Provinciale Macerata, fattivamente aiutati dalla Presidente Ivana Ciucci, vice presidente Giovanni Vallesi e tutto il Consiglio Direttivo.L’Unità di Raccolta fissa è la soluzione ideale per fronteggiare la situazione di difficoltà che si è venuta a creare nel nostro territorio nel corso degli ultimi mesi, segno tangibile dell'impegno dell'associazione nel voler essere vicino ai donatori favorendo il legame con il territorio tolentinate dove trovare non solo un luogo accogliente ma soprattutto un centro all'avanguardia sia per quanto riguarda le norme sanitarie sia per la ricettività dei volontari.Nonostante la situazione negativa dovuta alla forzata chiusura dei luoghi precedentemente utilizzati per i danni arrecati dal terremoto, siamo stati capaci di rispondere in tempi brevi alle esigenze espresse dalla comunità, creando un nuovo punto di raccolta dove si potrà donare come indicato nel Calendario donazioni che verrà pubblicato sul sito web www.avistolentino.it e sui canali social pagina facebook Avis Comunale Tolentino, venendo così incontro alle esigenze di flessibilità richieste dai donatori ai quali l’Associazione è costantemente attenta ed entusiasta di soddisfare.
Successo per il burraco, iniziativa all’insegna della solidarietà curata dal Rotary di Tolentino, presieduto da Fabio Nardi, in collaborazione con il Rotaract diretto da Benedetta Natali ed il Tolentino burraco social club da Marco Attili.
Il torneo se l’è aggiudicato la coppia Anna Brandi e Patrizia Teloni, mentre sono saliti sul secondo scalino del podio Enzo Martorelli ed Adriano Vissani, al terzo posto si sono invece classificate Maria Cristina Perticarari e Novi Anconetani.
Il ricavato della serata è stato devoluto all’Associazione italiana ricerca sindrome di rett, Airett, che si prende cura delle bambine affette dalla sindrome di rett, una patologia progressiva dello sviluppo neurologico e motorio che colpisce quasi esclusivamente bimbe, per la prima volta tra i 6 e i 30 mesi di età, lasciandole in grado di comunicare solo con la forza dello sguardo.
I fondi raccolti così contribuiranno alla ricerca sulle cellule staminali per studiare la malattia rara al fine di trovare al più presto cure che consentano di alleviare gli effetti e migliorare le condizioni di vita delle bambine e delle famiglie.
"Ringrazio – afferma il presidente del Rotary di Tolentino, Fabio Nardi - chi ha collaborato e contribuito alla riuscita dell’iniziativa a favore dell’Airett".
L’evento si è tenuto l’altro pomeriggio all’Hotel 77. Al torneo di burraco, con giudice Marco Attili, hanno partecipato numerose coppie. Ricchi i premi per i vincitori. L’evento viene riproposto da diversi anni dal club tolentinate.
Un appello accorato e una richiesta di aiuto arriva dai proprietari del piccolo Archie, un cagnolino scappato mentre veniva portato a passeggio nella zona del Parco della Pace a Tolentino, nei pressi di via M.L.King. Archie è un meticcio bianco di taglia piccola con il pelo tagliato corto
E' un animale estremamente docile che potrebbe aver cercato riparo non lontano dal punto in cui è scappato ai suoi proprietari. Chiunque abbia notizie può contattare il 331 270 5974 (Anna) o scrivere alla redazione di Picchio News.
Puntualmente, all'indomani di una serie di richieste sui social, è arrivato un comunicato stampa del Comune di Tolentino relativo ai dati obbligatori necessari per integrare la domanda per il contributo di autonoma sistemazione.
Ad oggi, la campagna informativa era partita solamente via telefono. In pratica, gli uffici contattano una ad una tutte le persone che hanno presentato a suo tempo la richiesta per chiedere i dati di cui necessitano per completare la domanda. Ma, a differenza praticamente di tutti gli altri Comuni, non è presente alcuna modulistica sul sito istituzionale e, cosa ancora più sconcertante, non è possibile presentare i documenti via e-mail ma è necessario fare la fila agli uffici. Con la scadenza del 19 aprile che, senza la comunicazione odierna, nessuno conosceva. Di seguito, comunque, riportiamo il comunicato integralmente, ma per evitare ai cittadini almeno la fila per ritirare il modulo, lo alleghiamo a questo articolo, da dove si può scaricare e stampare (qui)
Riguardo alla questione relativa ai nuovi dati da aggiungere alla documentazione del CAS (Contributo autonoma sistemazione) si informa che l’Ufficio Servizi Sociali ha già iniziato a contattare direttamente tutte le persone che hanno presentato domanda per l’integrazione con le informazioni mancanti e richieste a seguito della nuova normativa.
Infatti l’intento è quello di creare meno disagi possibili agli stessi cittadini, molti dei quali si trovano a vivere attualmente in comuni limitrofi. Quindi la scelta è stata quello di interpellare le persone interessate per perfezionare le istanze già presentate e che hanno consentito l’erogazione dei contributi.
Comunque, quanti volessero recarsi personalmente agli uffici comunali, possono tranquillamente contattare le impiegate presso l’Ufficio Sisma al piano terra di Palazzo Europa e completare le proprie domande. L’ufficio è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 14, telefono 0733.9011.
Si ricorda che i titolari delle domande devono indicare i seguenti dati: protocollo e data della domanda precedente; dati anagrafici e codice fiscale del proprietario dell’abitazione attuale; dati anagrafici e invalidità dei componenti del nucleo familiare; dati sull’abitazione precedente e attuale.
C’è tempo sino al 19 aprile 2017 per formalizzare l’invio di tutte le informazioni richieste