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Tolentino, anche Romagnoli critico sul "campus" in zona Pace: "Perchè non al posto dell'ospedale che sarà demolito?"

Tolentino, anche Romagnoli critico sul "campus" in zona Pace: "Perchè non al posto dell'ospedale che sarà demolito?"

Dall'avv. Marco Romagnoli, consigliere comunale del Partito Democratico di Tolentino, riceviamo

L’approvazione di delocalizzare le scuole in zona Pace con la realizzazione di un nuovo plesso per le superiori (che non sarà un campus, ancorché arricchito dalla presenza di una palestra), sembra aver lasciato più di un insoddisfatto in città. Anche tra coloro, compreso chi scrive, che in consiglio comunale hanno votato a favore della delibera.

La dichiarata emergenza ha obbligato ad una sorta di “prendere o lasciare” ed ha ridotto all’osso il confronto.

Visto che, ancora oggi, leggo di alternative alla soluzione di cui sopra, mi corre l’obbligo di lanciare un ulteriore sasso nello stagno riproponendo la mia personale, forse utopistica, idea sul tema.

Il tutto, nella convinzione (o quanto meno nella speranza) che ancora si vi siano margini per soluzioni diverse. E’ per questo che, da cittadino, mi permetto di offrire una provocazione ai tre (per ora) candidati sindaci in contesa.

  1. Visto che l’ospedale sarà abbattuto, in questa fase Tolentino ha la possibilità di richiedere con forza che in zona periferica venga realizzata immediatamente una struttura idonea ad ospitare quei servizi sanitari che, delibere alla mano, saranno destinati alla nostra città ora ed in futuro. Detto spazio, peraltro, rappresenterebbe simbolicamente anche la “prima pietra” del nuovo ospedale unico provinciale. L’esito di questa battaglia è del tutto imprevedibile, ma l’esistenza di un presidio sanitario in zona idonea sarebbe un valore aggiunto per tentare di portare a casa lo straordinario risultato.

  2. In luogo dell’ospedale, utilizzando anche l’ex palazzina USL ora Agenzia delle Entrate, si potrebbe realizzare il vero moderno campus scolastico. A soli 300 metri dalla stazione ferroviaria avremmo un insieme di strutture all’avanguardia regionale (scuole, palestre, biblioteca, sala convegni-teatro, laboratori di ogni tipo ed in prospettiva mensa e strutture residenziali per gli studenti).

  3. Come si sta facendo in alcuni centri colpiti dal sisma si potrebbe intervenire immediatamente all’interno del centro storico demolendo l’attuale “Liceo Scientifico” per realizzare ex novo una nuova struttura ove ospitare tutti gli uffici comunali (ora dispersi per la città), l’Agenzia delle Entrate, l’Inps ed Equitalia (in uscita da Macerata). Non avremmo più la vivacità che è data da una scuola ma il centro storico ne uscirebbe arricchito della presenza di un centinaio di dipendenti pubblici ai quali, quotidianamente, si rivolgono moltitudini di utenti del territorio.

 

Se ci sono ancora le possibilità si osi, non si lasci nulla di intentato. Ancora stenta a decollare un’idea della Tolentino del futuro e del dopo sisma. Che si apra il dibattito su questo tema fondamentale. Tolentino “non può e non deve morire” di sisma.  

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