Nell’ultima riunione dei Comuni soci del Cosmari – giovedì 21 aprile presso la sala assembleare della sede di Tolentino – è stata illustrata formalmente l’informativa di un procedimento di vigilanza Anac nei confronti del sindaco Giuseppe Pezzanesi. Ad essere stata contestata è la compatibilità fra il ruolo politico dello stesso Pezzanesi e quello di presidente dell’azienda responsabile per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti nella provincia di Macerata. Poiché in contrapposizione con le norme del diritto societario.
E proprio nelle ultime ore, l’Autorità nazionale anticorruzione ha dato esito negativo sull’indagine, dichiarando di fatto l’inconciliabilità dei due ruoli suddetti. La replica dello stesso Pezzanesi: "La legge parla chiaro: nel mio caso non c’è nessuna incompatibilità, perché non mi è stata assegnata alcuna delega. Sebbene anche i nostri legali affermino che non vi sia stata alcuna violazione, l’Anac dice di essersi mossa dopo sollecitazioni esterne. Ma qui al Cosmari è tutto in regola e gli stessi sindaci hanno ribadito la loro decisione di indicarmi come presidente. Faremo valere le nostre convinzioni: la legge è fatta per essere applicata, non per essere interpretata".
Secondo quanto spiegato dai legali, essendoci uno statuto che precisa che la gestione è affidata alla figura del Direttore Generale, non esiste l’incompatibilità evidenziata da Anac proprio perché i poteri gestionali sono delegati e non riconducibili direttamente al Presidente. Pezzanesi ha comunque dichiarato di rimettersi totalmente alle decisioni dell’Assemblea dei Comuni soci, i quali sono stati concordi nel presentare attraverso i legali dell’azienda le controdeduzioni per illustrare la reale situazione di Cosmari.
Nella stessa assemblea dei soci, il Direttore Generale Giuseppe Giampaoli ha informato che a seguito dell’incendio del 15 aprile scorso potranno verificarsi alcuni ritardi sulla raccolta dei rifiuti, che saranno trasportati fuori provincia per il tempo necessario al ripristino delle linee danneggiate; si conta di ritornare alla normalità in tempi relativamente brevi, tenendo conto delle difficoltà già incontrate nel reperimento dei materiali e dei pezzi di ricambio.
Inoltre, è stato illustrato progetto definitivo dell’impianto di digestione anaerobica della frazione organica, che prevede di eliminare i problemi ambientali legati soprattutto agli impatti odorigeni causati dalla lavorazione della frazione organica che verrà ulteriormente valorizzata con la produzione, oltre di compost di qualità anche di bio gas e biometano, attraverso la digestione anaerobica.
Il nuovo impianto sarà realizzato tenendo conto di tutti gli impatti ambientali in una zona attualmente libera situata nelle adiacenze di quella già esistente con una nuova zona diricevimento dei rifiuti e una nuova palazzina che potrà essere utilizzata per la formazione con aule per l’educazione ambientale. Su tutte le coperture saranno istallati pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.
L’impianto potrà trattare le 60 mila tonnellate di frazione organica, le 10 mila tonnellate di verde e le 10 mila tonnellate di fos proveniente dal trattamento dei rifiuti indifferenziati. È la stessa potenzialità autorizzata attualmente, quindi non vi è alcun aumento del trattamento dei rifiuti organici.
Si prevede una spesa complessiva di 49 milioni di euro. Il progetto è stato presentato all’interno del PNRR per ottenere i finanziamenti necessari alla realizzazione.
Un format comico innovativo, creato espressamente per il Politeama, che ha avuto un grande successo con due appuntamenti sold-out e che ha visto sul palco grandi comici del panorama cabarettistico nazionale. Dopo Gianluca Impastato, Gabriele Cirilli e Claudio Batta, venerdì 29 aprile alle ore 21,15 sarà la volta di Dado, ultimo ospite d’eccezione, che si esibirà al Politeama di Tolentino insieme a Dario Cassini e alcuni giovani comici.
Gabriele Pellegrini, in arte Dado, è diventato famoso per il suo talento comico che lo ha portato ad essere protagonista di programmi come Zelig e Colorado. È noto per le sue celebri canzoni e parodie musicali. Ha iniziato ad esibirsi negli anni ’90 con la sua band, “i Pastine”, in alcuni programmi televisivi. Parallelamente all’attività televisiva ha pubblicato anche alcuni cd, tra questi “Vorrei” e “3/4 della palazzina tua”.
Dario Cassini, impegnato in questi giorni nelle registrazioni delle nuove puntate di Zelig, è uno dei grandi della comicità italiana. Ha alle spalle una lunga esperienza televisiva nei tre cult-show della tv italiana come Le Iene e Colorado oltre che lo stesso Zelig. Ha all’attivo oltre venticinque spettacoli scritti e replicati in tutta Italia.
Biglietti a partire da 12 euro disponibili al Botteghino del Politeama, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 17,00 alle ore 20,00 e da tre ore prima di ciascun spettacolo, online all’indirizzo http://www.liveticket.it/politeamatolentino. Tutte le attività del Politeama si svolgono nel rispetto delle normative per il contrasto del Covid-19, l’ingresso è consentito esibendo il Green Pass “rafforzato” e indossando correttamente la mascherina protettiva FFP2.
Cassini&Friends è organizzato in collaborazione con Tigamaro.
Appuntamento per tutti i partecipanti domenica 24 aprile alle ore 8.30 in piazza della Libertà a Tolentino, dove alla presenza delle Autorità verrà deposta la consueta corona in ricordo delle vittime dell’Eccidio di Montalto avvenuto nel marzo del 1944 (giunto al suo 78°anniversario). Subito dopo prenderà il via la diciottesima edizione della “Marcia della memoria…sulle orme della Resistenza”.
La manifestazione vuole dare l’opportunità di ripercorrere i sentieri dei partigiani, secondo un programma che – dopo il ritrovo con mezzi propri in piazza Vittorio Emanuele a Caldarola – si svilupperà dalle ore 10 alle ore 12.30 in direzione Montalto e per 8 km e mezzo, attraversando Vestignano e Valle di Montalto.
A partire dalle ore 13.30, fino alle 18.00, saranno a disposizione varie navette che permetteranno il rientro a Caldarola. Al termine della manifestazione, per chi vorrà, si continuerà a parlare di Resistenza: appuntamento al Circolo Arci di “Radeche Fonne” di Villa Pianiglioli (Villa Case) di Belforte del Chienti.
L’evento per questa edizione è promosso dall’ANPI, da Regione Marche, dall’Unione dei Comuni Montani Monti Azzurri e dai Comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Serrapetrona e Tolentino, dall’Istituto Storico per la Resistenza “Mario Morbiducci”, e dall’Istituto Alcide Cervi.
Ad anticipare la realizzazione della marcia, una conferenza stampa presieduta dal Vicesindaco Silvia Luconi, dal delegato dell’Anpi Lorenzo Marconi, da Giorgio Roselli e Vincenzo Ciccotti del Comitato organizzativo dell’Anpi dei 5 Comuni, dal Vicesindaco di Belforte del Chienti Carla Budassi, dal Consigliere del Comune di Caldarola Marco Pontoni, dal Vicesindaco del Comune di Camporotondo di Fiastrone Leonardo Roselli, dal Vicesindaco del Comune di Cessapalombo Mario Ottavi, dall’assessore alla Cultura del Comune di Serrapetrona Michele Borri e da Vittorio Luciani e Stefania dell’Anpi di Tolentino. Per il Comune di Tolentino erano anche presenti l’Assessore Fausto Pezzanesi e i Consiglieri Monia Prioretti, Sonia Gattari, Andrea Crocenzi.
“I primi dati che abbiamo determinato in seguito all'incendio della Cosmari Srl, e confrontabili con quelli rilevati dalla stazione di qualità dell'aria di Macerata Collevario, sono quelli delle polveri sottili PM10: le concentrazioni medie giornaliere sono inferiori ai 20 microgrammi/m3 (il valore limite è 50). Attendiamo nei prossimi giorni informazioni per quanto riguarda le diossine”.
Così la responsabile del servizio territoriale dell’Arpam di Macerata Paola Ranzuglia ha voluto rassicurare la popolazione sugli effetti del rogo esploso la notte del 15 aprile scorso intorno alle ore 23 presso il capannone del trattamento biologico meccanico della raccolta indifferenziata dell’impianto del Cosmari di contrada Piane di Chienti, tra Tolentino e Urbisaglia. I risultati sinora ottenuti fanno riferimento ai tre giorni circa di monitoraggio, partiti alle ore 7 del giorno 16 aprile.La causa resta imputabile nel malfunzionamento del nastro trasportatore - come confermato anche dal presidente della Cosmari Srl e sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi. Ad oggi, il rischio di danni all’ambiente e alla salute dei cittadini della provincia sembrano scongiurati, ma per avere certezza assoluta bisognerà attendere il risultato dei prossimi rilevamenti.
A fare la differenza, secondo gli accertamenti preliminari condotti in loco da Arpam 24 ore dopo l’accaduto, sarebbero stati non solo il tempestivo intervento dei Vigili del fuoco giunti da Tolentino, Macerata e Civitanova – che hanno domato le fiamme nel giro di un’ora – ma anche le buone condizioni atmosferiche, contribuendo a circoscrivere le fiamme e impedendo di fatto che la nube nera prodotta si disperdesse verso altre zone della provincia.
"La frazione del particolato fine PM10 è importante - prosegue Ranzuglia - perché può essere inalato insieme ai metalli pesanti, gli IPA e le diossine. Il benzoapirene è il tracciante degli idrocarburi e, in quest'occasione, i livelli sono 10 volte inferiori alla soglia di sicurezza per la contaminazione dell'aria; per i metalli si guarda al piombo, all'arsenico, al cadmio e al nikel, dove anche qui i valori di riferimento, in base al D.Lgs. 155/2010, sono al di sotto di 20-100 punti"
"Ma per dare certezza assoluta di scampato pericolo - conclude la direttrice di Arpam - serviranno gli ultimi dati di laboratorio in arrivo la prossima settimana. Le diossine sono un contaminante decisivo nella combustione di materiale plastico, e i risultati ci diranno se sarà opportuno o meno fare ulteriori accertamenti".
Tolentino - «Per fortuna le strutture alternative ai locali della Ex Quadrilatero sono finite, così possiamo smetterla di giocare al tiro al piccione e concentrarci su una campagna elettorale fatta di proposte concrete». Non si è fatta attendere la replica della candidata sindaco, Silvia Luconi, dopo le proposte lanciate dal candidato Massimo D’Este prima e Mauro Sclavi dopo, sull’eventualità di trasferire temporaneamente gli studenti del liceo nella vecchia sede vicina al Palazzo Europa o addirittura nell’attuale Don Bosco.
«Che teniamo alla salute degli studenti non è un mistero - dice Silvia Luconi - ma lo dobbiamo dimostrare con proposte credibili e fattibili, non con i “vedo e rilancio” fine a se stessi che servono solo a gettare fumo negli occhi dei cittadini». «Prima Massimo D’Este, con gli ex licei, lancia la proposta di utilizzare quegli spazi, annunciando che basterebbe un milione e mezzo di euro per sistemarli».
«Peccato che i suoi sostenitori, alcuni anche attuali consiglieri di minoranza, non abbiano letto nemmeno gli atti altrimenti avrebbero potuto informare il candidato sindaco che quello stabile ha dei danni che interessano le strutture verticali e le scale e che in ragione dei danni riportati a seguito degli eventi sismici si prevede un intervento volto solo al miglioramento e non all’adeguamento sismico, per adibire poi gli spazi a uffici o comunque a servizi. Oltre a questo, per la sistemazione di quei luoghi, bisognerebbe comunque fare una gara d’appalto e ci sarebbero dei tempi da rispettare per legge».
«Vale davvero la pena - chiede la candidata all’avversario di centrosinistra - spendere ulteriore denaro pubblico, che non è preventivato né preventivatile, visto che il finanziamento dell’ex liceo è stato trasferito nel nuovo Campus? E poi, proprio ora che l’iter del Campus è partito, sono davvero sicuri che i tempi sarebbero più brevi di quelli che stiamo già aspettando?».
Silvia Luconi controbatte anche alla proposta di Mauro Sclavi. «Dove vorrebbe mettere poi gli studenti che sono già nella Don Bosco. Non credo abbia alcun senso, se non quello di fare propaganda elettorale, trasferire i giovani in luoghi dove non ci sarebbero comunque spazi per i laboratori. Per una soluzione provvisoria si vuole dare una alternativa altrettanto provvisoria con le stesse mancanze».
«Anche per la Don Bosco, inoltre, il contributo è stato trasferito per la costruzione delle due nuove scuole del centro e di contrada Pace e si dovrebbero comunque reperire altri fondi che attualmente non ci sono e che oltretutto non potrebbero essere concessi».
«I tempi poi sarebbero tutt’altro che brevi perché le procedure pubbliche prevedono degli iter imposti che non sarebbero mai in grado di dare una risposta nel breve periodo. Quindi ai ragazzi e ai genitori dico: se vi hanno promesso che a settembre con il nuovo anno scolastico se vincono loro vi trasferiranno in nuovi spazi, non è vero perché per prima cosa mancano i soldi, poi, qualora il commissario decidesse di metterli a disposizione facendo spendere alla collettività doppiamente, le evidenze pubbliche non darebbero mai quella risposta in tempi veloci».
«E non si dica inoltre che l’analisi costi-benefici non abbia tenuto conto di tutto: solo per la scuola Don Bosco c’è un risparmio di oltre 640mila euro». «Preferirei - conclude - che invece di utilizzare la salute e la pancia dei ragazzi, che studiano in maniera qualitativa e qualificante, costruendosi un pensiero critico indipendente da qualsiasi tipo di condizionamento, gli altri candidati portassero proposte concrete anziché questioni che non possono essere prese in considerazione perché impossibili da realizzare».
Fatale un incidente in scooter, muore sessantenne. Il sinistro si è verificato mercoledì, poco dopo mezzanotte, in viale delle Cartiere, a Tolentino. L'uomo viaggiava in sella al suo scooter quando, per cause in corso d'accertamento da parte dei Carabinieri, ne ha perso il controllo ed è finito a terra, battendo violentemente sull'asfalto.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i soccorritori del 118 che, valutati i gravi traumi riportati dall'uomo, hanno richiesto il supporto dell'eliambulanza per procedere al trasporto d'urgenza all'ospedale regionale Torrette di Ancona. L'elisoccorso è atterrato presso l'elisuperficie di Belforte del Chienti. Purtroppo, però, la tempestività dei soccorsi non è bastata: il 60enne, Giampaolo Benadduci, si è spento nella notte.
"Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi. Un vecchio detto che trova riscontro nel comportamento dell’amministrazione Pezzanesi-Luconi che ha finalmente, palesato il progetto di delocalizzazione della Don Bosco, confermato anche dal Commissario Straordinario alla Ricostruzione Giovanni Legnini che, con l’Ordinanza 33 dello scorso febbraio, ha dovuto recepire in toto le volontà della maggioranza consiliare di Tolentino".
A dichiararlo sono, in una nota congiunta, il candidato sindaco del terzo polo civico Mauro Sclavi e i due rappresentanti di "Tolentino Popolare, Alessandro Massi e Alessia Pupo. "È chiara la volontà di decentrare servizi essenziali e le scuole nella zona Pace, acquistando anche da un privato per circa 2 milioni e 400 mila euro l’area dove far sorgere il nuovo Plesso Scolastico, quando abbiamo a disposizione 5000mq di proprietà pubblica in centro storico, l’attuale Scuola Don Bosco, già attrezzata con un meraviglioso giardino, una palestra recentemente ristrutturata con verde e un campetto sportivo polivalente", dicono.
"La scuola è tutt’ora sicura, in quanto frequentata, quotidianamente, da almeno 250 alunni della scuola media inferiore e, non comprendiamo, come non possa essere ristrutturata al pari degli altri edifici storici della città, ancor più datati e vissuti da una moltitudine di cittadini ogni giorno, basti pensare al Palazzo Comunale - aggiungono Sclavi, Massi e Pupo -. Non comprendiamo come non possa essere sicura per le scuole, ma esserlo per altri di servizi pubblici, quale il Polo Museale, ipotizzato dalla candidata Luconi".
"Sappiamo benissimo che i tempi per la costruzione della nuova Scuola Don Bosco in area Pace e per la piccola struttura che si vuole realizzare nelle ex Pie Venerini, saranno lunghi, come sta accadendo per il Campus delle Scuole Superiori - chiariscono i civici -. Vorremmo, quindi, adoperarci per verificare la possibile ristrutturazione del piano superiore della scuola Don Bosco così che possa essere una delle alternative ai locali della Quadrilatero per l’istituto Filelfo, in attesa che venga completato il Campus".
"Abbiamo sempre detto con concretezza, inoltre, senza tirare per la giacchetta nessuna università, che la Don Bosco potrebbe diventare un polo universitario che permetta di mantenere la vocazione culturale e formativa della struttura", annunciano Sclavi, Pupo e Massi.
"La poca attenzione al centro da parte dell’amministrazione Pezzanesi/Luconi trova riscontro anche nell’ idea assurda dal punto di vista didattico, nonché illogica, di portare parte delle classi della primaria Don Bosco, nella piccola struttura delle Ex maestre Pie Venerini, visto che cosi si va a dividere un plesso in due aree, una cosa mai vista. Come si può pensare poi di rispondere alle esigenze dei cittadini del centro storico e non solo, con una realtà così piccola?" concludono dalla coalizione civica.
"Abbiamo deciso, come amministrazione comunale, di riaprire alcuni spazi dei containers a seguito della richiesta di diversi cittadini che, costretti ad abbandonare la propria abitazione per via dei lavori di ristrutturazione e non trovando alcun tipo di soluzione temporanea, non volendo abbandonare Tolentino, hanno chiesto semplicemente aiuto all’amministrazione comunale, la quale ha deciso di dare una risposta concreta".
A dichiararlo è la vice sindaco di Tolentino Silvia Luconi, candidata del centrodestra alle prossime elezioni amministrative del 12 giugno, nel replicare alle polemiche innescate dalla scelta di affittare i container (leggi qui).
"Questa soluzione non può gravare sulle tasse della cittadinanza, ma deve essere coperta da chi usufruisce del servizio - puntualizza Luconi -. Il comune si è reso disponibile a garantire acqua, luce, riscaldamento, raffreddamento, sanificazione e pulizie, lavanderia e portierato per chi usufruirà degli alloggi". "Va ricordato che gli ospiti percepirebbero il CAS per il periodo in cui sarebbero fuori per la ristrutturazione", aggiunge la vice sindaco.
"L’ospite è esente anche dalla tassa rifiuti che qualora andasse in un appartamento in affitto pagherebbe regolarmente - precisa ancora Luconi -. La scelta per i pasti è autonoma in quanto è possibile inoltre, come opzione, usufruire della mensa con un ticket di 11,80 euro comprendente colazione, pranzo e cena".
"Resta inteso che non è l’amministrazione comunale che obbliga ad alloggiare nei containers, ma semmai è la cittadinanza stessa che ha espressamente chiesto questa possibilità. Un conto è parlare di emergenza sociale mettendola al centro di un programma elettorale, tutt’altro è risolverla" conclude Luconi.
Il prossimo sabato 23 aprile, alle ore 11:00, Tolentino nel Cuore inaugurerà la sua sede elettorale in piazza martiri di Montalto e con essa presenterà anche i componenti della lista a sostegno della candidata sindaca Silvia Luconi.
“Sono felice di camminare insieme a loro - annuncia Silvia Luconi - e di condividere un sogno. Credo molto nel civismo - spiega la candidata sindaca- . Reputo che, soprattutto nei Comuni, siano fondamentali le persone a servizio della comunità: coloro che mettono al primo posto l’altro e in secondo piano se stessi. Il nostro gruppo è animato da tanto entusiasmo e da tanta voglia di fare, a fronte dei molteplici risultati ottenuti in quest’ultimo decennio amministrativo e desideroso di far parte di un progetto importante che sta ridisegnando e continuerà a ridisegnare Tolentino”.
“A comporre il gruppo, nato dieci anni fa su intuizione del sindaco uscente Giuseppe Pezzanesi e grazie all’impegno di chi ha sempre creduto nell’importanza del civismo e dell’apporto che le persone della società civile possono portare in una comunità, saranno commercianti, operai, impiegati, liberi professionisti, insegnanti, sanitari, funzionari ministeriali”. “La lista Tolentino nel Cuore del 2022 sarà caratterizzata dalla perfetta sintesi tra la continuità e lo sguardo rivolto al futuro della città”, conclude Silvia Luconi.
Container a disposizione d’uso per coloro che sono costretti a lasciare la propria abitazione perché interessata dai lavori post sisma. II candidato sindaco del centrosinistra di Tolentino, Massimo D’Este, e quello del terzo polo, Mauro Sclavi, esprimono la loro contrarietà.
«Per ospitare temporaneamente le famiglie che escono per l’esecuzione di lavori di ricostruzione post sisma» l'amministrazione autorizza «la concessione in uso temporanea e fino al 31 ottobre 2022 dei container liberi per ospitare temporaneamente le famiglie che escono per l’esecuzione di lavori di ricostruzione post sisma in attesa che trovino idonea sistemazione». Questo si legge nella delibera dell’attuale amministrazione Pezzanesi n. 110 del 15 aprile 2022, votata all’unanimità dalla giunta, dunque in presenza anche del candidato sindaco Silvia Luconi.
"In altre parole, si stabilisce che i container, attualmente a disposizione gratuita per le famiglie in stato di difficoltà di Tolentino, diventino dei locali in affitto per coloro che dovranno lasciare temporaneamente la propria abitazione per via della ristrutturazione".
“Le tariffe, se si vogliono garantire anche le condizioni di sicurezza per il covid, sono di 620 euro per una stanza singola e 1240 per una doppia. Inoltre non è specificato se questi costi coprano l’affitto della pura superficie, senza contare le spese di altra natura che una famiglia dovrà trovarsi ad affrontare in un momento così delicato, come quelle del vitto", dichiara Massimo D'Este. "E non è altrettanto chiaro se le famiglie, trovandosi a dover spendere più di quanto richiesto per le semplici stanze nei container, potranno godere di convenzioni con locali di ristorazione e bar della zona”.
“Tolentino Città Aperta si rifiuta di accettare una scelta del genere che calpesta la sofferenza delle famiglie e i problemi anche economici che i cittadini si trovano ad affrontare per via del sisma (e aggravati, probabilmente, dalla pandemia). Questa delibera arriva alla fine di un percorso fallimentare di gestione dell’emergenza che ora ci vede scoperti, come comunità, nel fornire reti di assistenza alle famiglie che dovranno uscire dalle proprie abitazioni private", continua il candidato sindaco del centrosinistra.
“Inoltre rimane da chiarire perché si debba iniziare a pagare per essere ospitati in locali di emergenza quando fino a questo momento i container hanno ospitato anche i cosiddetti “casi sociali”, ovvero quei cittadini non vittime del terremoto. Ci chiediamo se agli occhi dell’attuale maggioranza di centrodestra l’emergenza sia finita e per questo si possa ora fare pressione economica sulle famiglie in difficoltà”.
Sulla stessa lunghezza d'onda il candidato sindaco del terzo polo Mauro Sclavi. “Si è deciso di affittare le stanze in via Colombo, non propriamente il centro storico, a prezzi che vanno da 483 euro fino a 1.240 euro mensili, a seconda della presenza o meno di pulizie anti-covid”, afferma. "È pazzesco per una struttura che a tutt’oggi ha bagni e docce in comune chiedere determinate cifre. Va tenuto presente che prezzi simili non li hanno nemmeno gli appartamenti per studenti universitari nelle più grandi città italiane: Roma, Milano, Venezia, etc”.
“Nella stessa delibera si dice che l’intento è aiutare le numerose famiglie che dovranno lasciare i propri alloggi per i lavori di post sisma 2016 essendo difficile reperire in città case in affitto. Mi domando quale sia l’intento di questa operazione, aiutare le persone in difficoltà oppure fare cassa con i soldi dei cittadini? Come mai non è stata fatta una programmazione adeguata al punto da dire alle persone che devono andare a vivere in scatoloni di latta a prezzi stratosferici?”
“Non sarà che il costo di quelle strutture è talmente alto che ora non riescono più a sostenerlo?" - domanda Sclavi."Se veramente avessero voluto essere di aiuto si sarebbero impegnati in una programmazione permanete della cantieristica, ma soprattutto avrebbero creato un tavolo di confronto con tutte le agenzie immobiliari della città per mettere il più possibile in rete le offerte sul mercato”.
“Se si considera che 1.240 euro mensili vengono chieste per una stanza doppia con pulizie, senza nessun tipo di vitto, questo implica una spesa di circa 41 euro a notte in dei container installati inizialmente per l’emergenza e con servizi igienici in comune, senza adeguati spazi comuni e che non sarebbero dovuti durare tanto”.
"Questa è la goccia che fa traboccare il vaso di una gestione della cosa pubblica a dir poco scandalosa, Tolentino merita un profondo cambiamento e rinnovamento a partire da questi temi”, conclude Mauro Sclavi.
Il Rotary Tolentino, in collaborazione con l'Assm, Azienda specializzata settore multiservizi, ha aperto oggi (19 aprile), in concomitanza con l'avvio della nuova stagione termale, un ambulatorio alle Terme Santa Lucia a favore dei bambini ucraini di età pediatrica, dai 3 ai 16 anni, per patologie importanti e quindi non di screening, complementare all'attività statale, del sistema sanitario nazionale.
È il primo del genere ad essere avviato. I medici che hanno messo a disposizione la propria professionalità sono l'otorinolaringoiatra Ovidio Ciarpella, presidente del club e il pediatra Paolo Francesco Perri, past president.
Entrambi si sono così resi disponibili per questo nuovo servizio gratuito rivolto ai giovani profughi ucraini. Ciarpella sarà in ambulatorio il giovedì dalle 9.30 alle 11.30, mentre Perri il mercoledì nello stesso orario. «Vogliamo dare – dice Ovidio Ciarpella - il nostro contributo anche attraverso questo nuovo ambulatorio. Ci stiamo adoperando anche per aiutare le donne in gravidanza ucraine».
«Abbiamo anche avviato lo scorso ottobre il progetto “Audiorotary” che consiste nell'effettuare sia visite otorino che esami audiometrici a tutti gli alunni della prima elementare delle scuole di Tolentino e del comprensorio che vengono considerati a rischio e quindi meritevoli di un controllo specialistico, individiato da docenti e genitori».
Per l'ambulatorio a favore dei bambini ucraini le Terme Santa Lucia forniscono i locali e il personale per le prenotazioni. «È una iniziativa importante - spiega il direttore delle Terme Santa Lucia, Danilo Compagnucci – a favore degli ucraini che si aggiunge a quelle che proponiamo per gli anziani. Con la nuova stagione termale si è tornati ad effettuare le inalazioni calde dopo due anni di stop a causa del covid. Ora le attività delle cure termali sono tornate alla normalità, sono al completo».
Sabato 23 aprile, al Politeama di Tolentino, si terrà un evento in cui interverranno i tre candidati alla carica di sindaco della città. L’incontro è organizzato dall’associazione Costituente Civica per il Futuro. Si tratta di “un soggetto civico, apartitico e senza scopo di lucro nato per elaborare e condividere idee e progetti in ambito locale per una società fortemente ancorata al presente e vigile ad un futuro le cui incognite, ancora indecifrabili, ci rendono insicuri e fragili”.
“È composta da cittadini, imprenditori, liberi professionisti, persone che guardano alla città di Tolentino con una visione che sia in grado di rompere con i paradigmi del passato, immaginando che sia possibile restituirle una posizione di avanguardia e di riferimento all’interno della regione, grazie alla capacità e al coraggio di intraprendere vie nuove, esplorare scenari che consentano, ad amministratori e cittadini, di superare paure, affrontando problematiche volte alla realizzazione di operazioni straordinarie”, spiegano i componenti dell’associazione. Al Politeama di Tolentino verrà ospitato un incontro in cui l’associazione proporrà tre progetti concreti per la crescita della città”.
“Massimo D’Este, Silvia Luconi e Mauro Sclavi, prenderanno parte alla discussione portando la loro idea di città, partendo dai temi principali portati avanti dall’associazione: la “ripopolazione”, che dopo la crisi economica post 2008 e il sisma del 2016 ha interessato anche Tolentino; lo sviluppo di opportunità di lavoro strutturato e qualificato; la riqualificazione di luoghi e palazzi, di un centro città che funga da “Agorà”; la ripresa di un bene fondamentale come la cultura attraverso la partecipazione dei giovani”.
“Compito dell’associazione è quello di stimolare l'attività politica e amministrativa del territorio, presentando alcune soluzioni che vadano ad affrontare le tematiche sopra esposte”. Per queste ragioni sabato 23 aprile, l’associazione presenterà ai tre candidati alla carica di sindaco e alla città, le sue proposte e i progetti per una Tolentino capace di prendere in mano il suo futuro.
L’incontro sarà moderato dalla giornalista Barbara Olmai. L’associazione invita i cittadini a prendere parte alla sua prima uscita pubblica “che rappresenta anche la prima occasione di confronto pubblico dei tre candidati alla carica di sindaco della città”.
Una nuova area fitness al Parco Isola d’Istria di Tolentino. È quanto messo in cantiere dall'Amministrazione comunale Pezzanesi nell'ambito dei finanziamenti ottenuti, tramite fondi stanziati dal Ministero dell'Interno, ai comuni per la manutenzione straordinaria delle strade, dei marciapiedi e dell’arredo urbano.
"Valutate le condizioni ottimali del luogo", sottolinea il Comune, "è necessario acquisire il progetto dei lavori di realizzazione dell'opera, per procedere all’espletamento dell’affidamento dei lavori, i quali dovranno iniziare entro il 30 luglio 2023". La Giunta ha approvato la documentazione tecnica per un costo complessivo di 37mila euro. "L’intero onere di spesa verrà finanziato tramite i fondi del decreto del Ministero dell’Interno", precisa Pezzanesi.
Il Rotary Tolentino in aiuto ai profughi ucraini. Dopo il service a favore della famiglia ucraina ospitata nei locali, in piazza Guglielmo Marconi, sede dell’Associazione Nazionale Carabinieri, sezione di Tolentino, il club interviene in aiuto di sei mamme e nove bambini ucraini che ora vivono in alcuni locali della Croce bianca di San Severino Marche, di don Donato De Blasi.
Il progetto è stato illustrato qualche sera fa a San Severino Marche nel santuario Madonna dei lumi, dopo la messa celebrata dal cardinale Edoardo Menichelli, dal presidente Ovidio Ciarpella, alla presenza del sindaco Rosa Piermattei. Di seguito al ristorante “Due Torri” c'è stata una lectio magistralis del porporato.
Nella medesima serata è stato concretizzato un secondo service da parte del Rotary Tolentino, questa volta a favore dell'Hospice di San Severino Marche. Era presente il responsabile, Sergio Giorgetti, che ha ringraziato il club per quanto sta facendo per l'hospice e quanto ha fatto negli anni passati. "Il Rotary Tolentino – ha detto – ci è stato sempre vicino". C'era anche il presidente dell'associazione “Anello della vita”, Marco Massei.
"A nome mio personale, di tutta l'Amministrazione comunale – ha aggiunto Rosa Piermettei - e facendomi portavoce del sentimento dell'intera comunità settempedana, desidero esprimere il mio più vivo ringraziamento per il service che il Rotary Club ha voluto destinare in favore dell'Hospice ospitato all'ospedale civile cittadino e in favore della comunità Croce Bianca per i giovanissimi profughi ucraini da essa ospitati. Questi gesti rappresentano la concretezza della vicinanza del Rotary e di tutti i suoi iscritti alle nostre realtà e alle persone che vivono difficoltà e sofferenze. Grata ancora per la loro straordinaria attività".
A distanza di poco più di 24 ore, anche il sindaco di Macerata e presidente della provincia Sandro Parcaroli ha voluto rilasciare il suo personale messaggio alla cittadinanza su quanto accaduto la scorsa notte presso la sede del Cosmari, nel tolentinate. Le sue dichiarazioni seguono quanto espresso già nella giornata di ieri dai n°1 di Tolentino e Pollenza, Giuseppe Pezzanesi e Mauro Romoli (leggi qui)
"In qualità di presidente della Provincia di Macerata - si legge sui canali social - ho seguito in prima persona, fin dalle prime fasi, la questione relativa all'incendio sviluppatosi al Cosmari".
Le fiamme divampate la notte fra venerdì 15 e sabato 16 aprile (leggi qui) hanno causato ingenti danni soprattutto nella zona dell’impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti indifferenziati. In poche ore, Vigili del fuoco, forze delll'ordine e rappresentanti istituzionali si sono messi in moto per scongiurare il rischio di disagi alla popolazione dei comuni limitrofi e problemi ambientali che già segnarono l'azienda responsabile nella raccolta e smaltimento rifiuti nel 2015.
"Insieme al consigliere provinciale delegato all’Ambiente Andrea Mozzoni, all’Ufficio Ambiente guidato dal dirigente Maurizio Scarpecci, al presidente del Cosmari Giuseppe Pezzanesi e al direttore Giuseppe Giampaoli e grazie alla supervisione della Polizia provinciale, dell’Arpam e dell’Asur - prosegue Parcaroli - siamo al lavoro per consentire al Cosmari di trovare la soluzione più immediata per garantire alla cittadinanza il prosieguo del servizio di raccolta rifiuti senza interruzioni, nonostante i danni registrati alla struttura. Sono stati effettuati tutti i dovuti controlli che hanno scongiurato problemi di tipo ambientale."
Dopo la marcia silenziosa che ha avuto come protagonisti docenti e studenti dell'Istituto "Filelfo" (leggi qui), si muove l'Amministrazione comunale di Tolentino. La Giunta Pezzanesi ha, infatti, deliberato lavori di asfaltatura nel piazzale e nelle corsie antistanti il piazzale dei locali dell'Ex Quadrilatero, in via Ficili, dove sono delocalizzate le classi dei licei classico e scientifico a seguito del sisma del 2016.
I lavori avranno un importo di 7 mila e 930 euro. "Il piazzale riveste un interesse pubblico" sottolinea una nota di Giunta, e dopo aver "sentito in merito il condominio per l’ottenimento dell’autorizzazione a procedere", si è "ritenuto necessario agire tempestivamente nella realizzazione dell'intervento al fine di eliminare situazioni di pericolo".
Incendio al Cosmari: danni nella zona dell’impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti indifferenziati. Garantiti i servizi di raccolta.
L’incendio si è sviluppato nella notte di venerdì, per cause in corso di accertamento: ad essere coinvolto è stato il primo capannone dell’impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti indifferenziati “TMB”, di fianco alla palazzina uffici. Le fiamme hanno interessato un nastro trasportatore, “fermo da qualche ora”, fanno sapere dal Cosmari.
Al momento dell’incendio “sono subito entrati in funzione l’impianto antincendio e l’allarme – aggiunge l’azienda in una nota -. Inoltre sono intervenuti gli operatori in servizio in quelle ore che oltre a chiamare i Vigili del Fuoco si sono adoperati per contenere le fiamme”. L’incendio è stato prontamente spento dai Vigili del Fuoco (guarda qui il nostro reportage al fianco dei pompieri).
I danni hanno interessato l’area del nastro trasportatore, la copertura del capannone e una cabina dell’impianto elettrico tanto che tutta la sede è rimasta senza energia elettrica. “Si conta di poter ripristinare il tutto nella tarda mattinata di oggi”, spiegano i vertici del Cosmari.
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Tolentino, i sanitari del 118, la Polizia provinciale, i Carabinieri Forestali e i tecnici dell’Arpam a cui spetta il compito di valutare lo stato dei luoghi dal punto di vista ambientale.
Subito allertati sono accorsi alla sede del Cosmari il presidente e sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, il direttore generale Giuseppe Giampaoli e il sindaco di Pollenza Mauro Romoli che hanno seguito costantemente, insieme al presidente della Provincia di Macerata Sandro Parcaroli collegato telefonicamente, l’evolversi della situazione.
Cosmari precisa che, malgrado questo incidente, il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti verrà comunque garantito. Si stanno vagliando soluzioni atte a riattivare l’impianto “TMB” nel minor tempo possibile, evitando disservizi.
“Sono molto rammaricato per quanto accaduto – ha sottolineato il presidente Giuseppe Pezzanesi - perché tra l’altro non imputabile a nessuno, se non a una fatalità meccanica non riconducibile ad errore umano”.
“Un incidente avvenuto a poca distanza dall’altro che ci aveva scosso e ci aveva messo in difficoltà calcolando che il Cosmari svolge un lavoro enorme e fondamentale sotto l’aspetto ambientale, salutistico e per il decoro delle nostre città”, aggiunge Pezzanesi.
“Avremmo pensato e desiderato in questo clima pasquale a tutt’altro in confronto a quanto accaduto - precisa il sindaco tolentinate -. Grazie a tutti i sistemi di prevenzione perfettamente funzionanti il danno è molto contenuto e naturalmente ci fa pensare di poter ripristinare tutto in maniera perfetta”.
“Dopo questa ennesima battaglia contro la sorte voglio dire grazie, con tutto il cuore, essendo stato stanotte al loro fianco ai Vigili del Fuoco, ai dipendenti del Cosmari, al Direttore Giampaoli che anche in questa occasione è stato pronto ad intervenire. Ancora una volta abbiamo avuto testimonianza del nostro spirito di squadra e dell’attaccamento dei nostri dipendenti all’azienda. Quelli presenti si sono subito adoperati per contenere l’incendio e alcuni, appena appresa la notizia, hanno subito raggiunto la sede per rendersi utili”, conclude Pezzanesi.
Il risveglio del giorno dopo. Reportage esclusivo di Picchio News all'interno del capannone dei rifiuti indifferenziati del Cosmari, l'azienda di trattamento e smaltimento rifiuti della provincia di Macerata, interessato dall'incendio divampato questa notte (leggi qui).
Sul posto sono immediatamente intervenute le squadre dei Vigili del Fuoco provenienti da Tolentino, Macerata e Civitanova Marche, con 10 mezzi e 18 uomini, che hanno provveduto a spegnere l’incendio. Per riuscire a domare le fiamme, le operazioni si sono protratte per circa due ore, sebbene dei piccoli focolai si siano attivati anche successivamente.
Le attività di bonifica sono ancora in corso, tuttora presenti sul posto gli uomini del distaccamento di Tolentino dei Vigili del Fuoco, con l'ausilio di un'autoscala per effettuare verifiche dall'alto. Non si segnalano persone coinvolte. Intervenuti anche Carabinieri e 118. Si tratta del secondo rogo che ha interessato lo stabilimento, dopo quello che distrusse un intero capannone di 4.000 metri destinato alla lavorazione della carta, della plastica e dei metalli nel 2015.
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Ancora in corso le indagini per ricostruire con esattezza come si siano originate le fiamme, ma - da quanto emerge - a prendere fuoco è stato un nastro trasportatore, con il materiale sovrastante. Le fiamme non hanno interessato il deposito dei rifiuti: la situazione appare, dunque, sotto controllo. Esclusi danni strutturali al capannone. Visibili dalle immagini e dal video allegati qui sotto i danni complessivi.
Un incendio è divampato questa sera poco dopo le 23 all'interno di uno dei capannoni del Cosmari di Tolentino. La coltre di fumo nero e fiamme alte è stata da subito visibile a chilometri di distanza. Sul luogo dell'incendio saranno al lavoro per tutta la notte 18 uomini dei Vigili del fuoco provenienti dai comandi di Tolentino, Macerata e Civitanova.
Dieci in totale i mezzi impegnati per tentare di arginare le fiamme, arrivate a sovrastare tutta l'area. Ricevuta la segnalazione, sono giunte sul posto anche un'ambulanza del 118 pronta ad intervenire nel caso di eventuali intossicazioni e una pattuglia dei carabinieri.
All'interno del capannone in cui si sono sviluppate le fiamme erano presenti materiali di riciclo, ma non è ancora chiaro se siano stati interessati dall'incendio. "La situazione è sotto il controllo degli uomini presenti sul posto, che sono riusciti ad arginare le fiamme e stanno adesso tentando di contenere la possibile estensione dell'incendio", affermano alcuni membri delle forze dell'ordine presenti sul luogo dell'incendio.
Non è ancora chiara la natura del rogo, sulla quale indagherà la magistratura. E' la seconda volta dal 2015 che gli impianti dell'azienda responsabile nel trattamento rifiuti sono interessati da un simile evento.
LEGGI ANCHE - INCENDIO COSMARI: PARLA IL PRESIDENTE GIUSEPPE PEZZANESIAggiornamento ore 1:20
Questo il post pubblicato sulla pagina Facebook del Comune di Pollenza a firma del sindaco Romoli: "In riferimento all'incendio sviluppatosi al Cosmari informo che sono arrivato sul posto un quarto d'ora fa, con me il presidente dell'azienda e sindaco di Tolentino Pezzanesi. I vigili del fuoco sono riusciti a domare l'incendio e la nube di fumo è ora scomparsa, a prendere fuoco sembra sia stato qualcosa inerente i nastri trasportatori del capannone dei rifiuti indifferenziati ed il sistema antincendio si è immediatamente attivato con lo spegnimento automatico.La situazione è sotto controllo ed il peggio è scongiurato, tuttavia da una prima vista anche se senza luce i danni sembrano importanti. Rassicuro la popolazione e sarà mia cura domattina presto contattare l'Arpam per capire come e se intendono muoversi per fare i rilievi ambientali del caso. Ovviamente terrò tutti prontamente aggiornati attraverso questo canale".
REPORTAGE ALL'INTERNO DEL CAPANNONE ANDATO IN FIAMME: LEGGI GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI
Un grande successo di pubblico per l’evento “Una ricostruzione sostenibile: dalle parole ai cantieri”, dedicato alla ricostruzione sostenibile e organizzato da Green Building Council Italia con la collaborazione dell’amministrazione comunale di Tolentino, la Regione Marche e Rete Ferroviaria Italiana Spa.
Molti professionisti, cittadini e curiosi si sono affacciati per l’occasione ad assistere ai lavori, ascoltando i tanti relatori intervenuti, dall’ex ministro Pecoraro Scanio al commissario straordinario alla ricostruzione post Sisma 2016 Giovanni Legnini, il presidente del Green Building Council Italia Marco Mari, il Responsabile Ingegneria e Investimenti della Direzione Stazioni RFI Antonello Martino e degli altri relatori presenti.
“Siamo felici che Tolentino, sia negli interventi pubblici che privati, faccia da battistrada in Italia per una ricostruzione sostenibile – ha dichiarato il sindaco Giuseppe Pezzanesi -. Diversi edifici e infrastrutture in via di realizzazione nella nostra Città applicheranno i processi di rendicontazione previsti dai protocolli energetico-ambientali. Vogliamo lasciare in eredità ai cittadini di domani opere di qualità che, grazie alla ricostruzione, siano testimonianza della nostra storia e soprattutto della nostra cultura di preservazione e tutela del territorio, dei luoghi e dell’ambiente.”
Nel corso della conferenza che ha fatto il punto sull’operato del governo e delle amministrazioni locali in merito alla ricostruzione post sisma 2016, è stato mostrato come l’esempio tolentino possa segnare il passo non solo in Italia, ma anche all’estero in termini di efficienza energetica e sostenibilità. Un esempio per tutti quei comuni che si apprestano ad usare i fondi europei del programma Next Generation EU veicolati in Italia dal PNRR.
“La ricostruzione degli edifici e delle infrastrutture danneggiate dal sisma non è finalizzata solo a ricostruire, risarcire, restituire – ha spiegato nel suo intervento il commissario Giovanni Legnini -, ma è l’occasione per rinnovare, per cambiare in chiave qualitativamente superiore il patrimonio edilizio che è stato danneggiato. Quindi la sicurezza e la qualità ambientale dell’attività ricostruttiva costituisce per noi un obiettivo primario.
Tolentino è il secondo comune in termine di entità del danno da sisma di 950 milioni di euro, seconda soltanto ad Amatrice. Sono stati emanati 480 decreti di concessione del contributo per altrettanti cantieri. Sono stati conclusi 266 cantieri, già definiti. Ma rimane da fare ancora molto.
La città ha una performance di presentazione dei progetti di ricostruzione di circa il 50% - ha concluso Legnini - ed è significativamente superiore alla media del territorio del cratere delle 4 regioni del Centro Italia. Il Totale degli interventi pubblici finanziati per il Comune di Tolentino è di quasi 70 milioni di € ai quali si aggiungono quasi 6 milioni di euro del Fondo complementare del PNRR.”