Serrapetrona

Affitti d'oro per gli sfollati: troppi sciacalli del dolore

Affitti d'oro per gli sfollati: troppi sciacalli del dolore

Fermateli! Subito. Con pene esemplari.In questo momento di emergenza totale, dove migliaia di persone non hanno più casa e cercano una sistemazione che, purtroppo, molto probabilmente si protrarrà per mesi e mesi, ci troviamo di fronte a uno scenario condito da un continuo pericolo di sciacallaggio e proprietari di immobili che vorrebbero affittare o vendere ad un prezzo molto superiore al canone di mercato, approfittando dell’esigenza abitativa di migliaia di persone.L’allarme sciacallaggio arriva anche dal sindaco di Belforte, Roberto Paoloni, che scrive "Considero sciacalli anche chi chiede cifre indecenti per affittare casa a chi ha perso la propria ed è in mezzo la strada".Si vocifera di rincari consistenti, percentuali importanti. In un momento come questo, invece, sarebbe opportuno mantenere un livello normale di prezzo per non mettere in difficoltà chi soffre per un disagio grave come il terremoto. Ci sarebbe addirittura chi, per liberarsi degli inquilini e rimettere sul mercato gli immobili a prezzi più alti, ha “stracciato” contratti di locazione regolari. Fortunatamente, accanto al rialzo dei prezzi, ci sono anche proprietari che si sono messi una mano sul cuore e hanno addirittura abbassato il canone richiesto. Segnalazioni arrivano anche per rialzi improvvisi del prezzo di noleggio di camper e roulottes.Insomma, dopo gli enormi danni all’economia locale causati dal sisma, il mattone è diventato inevitabilmente il bene più pregiato. Per chi ha pensato di speculare sui drammi anche dei suoi stessi concittadini il sindaco di Belforte non trova altra definizione che “sciacalli”. 

08/11/2016 11:22
Basta col terrorismo mediatico: non aiuta a rialzarsi

Basta col terrorismo mediatico: non aiuta a rialzarsi

Ora siamo di fronte a una scelta di campo. Assodato che (con tutto il doveroso rispetto) due morti per una tromba d'aria a Roma occupano più spazio nei media di 30mila persone sfollate, dobbiamo decidere se piangerci addosso e commiserarci con le vite da ricostruire o se capire una volta per tutte che viviamo in un territorio dove il terremoto è di casa e può manifestarsi in qualsiasi momento e imparare a conviverci. Che significa provare anche ad esorcizzare la paura, comprensibile ed umana, ma spesso alimentata da link, articoli, post sui social che non fanno altro che aumentare l'ansia in una popolazione colpita come non mai nella storia da un evento, comunque, naturale.Dall'inizio della sequenza sismica, dal 24 agosto, si sono susseguite qualcosa come 24mila scosse di terremoto. E dal 24 agosto sono tornati in auge "santoni" e "veggenti" che ogni giorno, in piena sequenza, pontificano: "Presto sicuramente ci sarà una scossa...". Ma va? Veramente? Roba da non credere. Così come è roba da non credere che ad ogni scossa superiore allo spostamento di un divano da parte dell'inquilino del piano superiore, parta la corsa all'articoletto acchiappaclick che solitamente finisce con "... torna la paura". No, la paura non torna. La paura c'è ed è il sentimento più naturale e umano che si possa avere in queste situazioni. Però dobbiamo evitare di tornare al medioevo e alla superstizione. Siamo piombati in una situazione dove si crea allarme se si sentono due cani abbaiare o se le temperature sono sopra la media stagionale. Ogni tuono durante un temporale diventa un allarme catastrofe. E' ora di finirla: e qui anche noi media dobbiamo giocare la nostra parte, per quanto ci è possibile. A noi spetta il compito di amplificare la nostra richiesta di aiuto alle istituzioni,  di non spegnere i riflettori sul dramma che stiamo passando, di metterci a disposizione tutte le risorse che saranno necessarie per (provare a) ripartire. Non forniamo aiuto a nessuno scrivendo due righe su "nuova scossa 3.5 a Preci". Anzi, continuando a scrivere queste cose, rischiamo di allontanare ancora di più le persone che invece dobbiamo tornare ad attrarre con le nostre bellezze storico-architettoniche (le poche che si sono salvate, dopo i colpevoli ritardi seguiti alla scossa del 24 agosto), con i nostri paesaggi unici e con le specialità eno-gastronomiche che ci hanno resi famosi nel mondo. La scossetta l'abbiamo sentita tutti qui e più o meno tutti abbiamo l'app che ci dice in tempo quasi reale magnitudo ed epicentro. Non amplifichiamola.La crisi sismica che stiamo attraversando è la più importante dal 1703: è evidente che si è trattato di qualcosa di epocale. Ma proprio per questo dobbiamo renderci conto che le scosse che si stanno susseguendo rientrano nella normalità. Non sono ovviamente un tecnico, ma ho acquisito in questi giorni dialogando a lungo con studiosi decisamente ferrati in materia, elementi sufficienti per poter affermare che dopo un evento talmente forte come quello di domenica scorsa, le repliche, i cosiddetti aftershocks, si manifesteranno anche con magnitudo superiore al 4 di questa sera e potranno farlo per diverse settimane, forse mesi. Nel 1997 la crisi sisma durò quasi un anno. Si tratta di eventi che rientrano nella assoluta normalità dopo quanto si è verificato. Nessuna faglia nuova si è attivata, niente cavalieri dell'apocalisse in arrivo. Non possiamo conoscere ovviamente l'imponderabile ma dobbiamo affidarci alla scienza e a chi questi fenomeni li studia per mestiere da anni. Gli stessi che dopo L'Aquila ci avevano avvertito con precisione millimetrica che il terremoto avrebbe colpito poi a Norcia - Preci. Ci sono studi precisi (dei quali disponiamo e sui quali sta lavorando Francesca Testella) che pubblicheremo nelle prossime ore e che indicano come l'allerta era stata data con ampio preavviso. Sono studi scientifici. Non allarmismi probabilistici che chiunque di noi oggi come oggi potrebbe lanciare. Chiunque può scrivere un bel post su facebook "siamo convinti che nell'arco di 24-48 ore ci sarà un evento di magnitudo superiore a 3" e poi dire di averlo previsto. Viviamo in zona sismica e vi ripropongo la mappa completa della classificazione sismica dei Comuni marchigiani.Nel 2003 sono stati emanati i criteri di nuova classificazione sismica del territorio nazionale, basati sugli studi e le elaborazioni più recenti relative alla pericolosità sismica del territorio, ossia sull’analisi della probabilità che il territorio venga interessato in un certo intervallo di tempo (generalmente 50 anni) da un evento che superi una determinata soglia di intensità o magnitudo.Il provvedimento detta i principi generali sulla base dei quali le Regioni, a cui lo Stato ha delegato l’adozione della classificazione sismica del territorio (Decreto Legislativo n. 112 del 1998 e Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001 – “Testo Unico delle Norme per l’Edilizia”), hanno compilato l’elenco dei comuni con la relativa attribuzione ad una delle quattro zone, a pericolosità decrescente, nelle quali è stato riclassificato il territorio nazionale. Zona 1 – E’ la zona più pericolosa. Possono verificarsi fortissimi terremoti Zona 2 – In questa zona possono verificarsi forti terremoti Zona 3 – In questa zona possono verificarsi forti terremoti ma rari Zona 4 – E’ la zona meno pericolosa. I terremoti sono rari Dei Comuni in provincia di Macerata, sei sono stati inseriti in fascia 1: Castelsantangelo sul Nera, Monte Cavallo, Muccia, Pieve Torina, Serravalle di Chienti e Visso. Tutti gli altri risultano inseriti nella zona 2.E' chiaro e evidente che con questa "bestia" dobbiamo imparare a convivere: viviamo in una zona altamente sismica. Che si "balli" spesso è non solo normale ma anche probabile. La paura è naturale ma per provare a tornare alla normalità dobbiamo esorcizzarla. E soprattutto dobbiamo pretendere che le nostre case siano ricostruite con severi criteri antisismici ed evitare che il sisma possa diventare una scusa per spogliare il territorio di servizi essenziali. Basta col terrorismo mediatico, non continuiamo a farci del male.P.S.: firmato uno sfollato

07/11/2016 23:43
Sisma, Consiglio dei Ministri approva nuovo decreto ricostruzione

Sisma, Consiglio dei Ministri approva nuovo decreto ricostruzione

Il nuovo decreto sulla ricostruzione delle aree terremotate è stato finalmente approvato, salvo intese, questa mattina dal Consiglio dei Ministri, ma la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è prevista per lunedì prossimo. A quanto appreso i punti principali riguarderebbero innanzitutto la delimitazione del c.d. cratere del sisma e l’indicazione dei nuovi comuni ivi ricompresi, da aggiungere ai 62 già precedentemente inseriti nell’elenco. Per quanto riguarda la popolazione dei luoghi terremotati invece, dovrebbero essere introdotte procedure semplificate per edifici con danni lievi per permettere il rapido rientro nelle abitazioni. Per chi non potrà tornare nella propria casa, in vista dell’avvicinarsi dell’inverno, il decreto prevederebbe che il Dipartimento della protezione civile acquisisca ed installi rapidamente i container in accordo con i Comuni circa le aree dove collocarli. Per il patrimonio storico e culturale, i Comuni potranno procedere direttamente alla messa in sicurezza previa comunicazione al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Introdotta la possibilità per i Comuni di assumere a tempo determinato personale di tipo tecnico ed amministrativo per il disbrigo dei procedimenti ed anche la Protezione civile e la struttura del Commissario straordinario alla ricostruzione saranno potenziate e rafforzate. Quanto invece al ripristino della viabilità delle infrastrutture il compito di provvedervi spetta all’Anas. Il provvedimento dovrebbe intervenire anche sulla scuola disponendo misure urgenti per la prosecuzione delle attività didattiche. Infine, sempre a quanto appreso, sarebbero stati stanziati circa 11 milioni di euro per la ripresa delle attività zootecniche.

04/11/2016 15:41
Sandro Petrone in visita a Serrapetrona

Sandro Petrone in visita a Serrapetrona

Ieri a Serrapetrona è arrivato Sandro Petrone che ha voluto sincerarsi e mostrare la sua vicinanza al paese dell'entroterra maceratese duramente colpito dal sisma.Nello specifico il giornalista della Rai, accompagnato da Guido Picchio, ha voluto incontrare l'amico di vecchia data Mauro Quacquarini e sincerarsi delle condizioni della sua cantina. Petrone è stato tristemente colpito di ciò che ha visto, della situazione critica in cui si trova l'azienda vinicola e di tutto il paese.Successivamente si è recato in visita dal sindaco Silvia Pinzi e dalla vice sindaco Maria Beatrice Amici Abbati per avere tutte le notizie sull'emergenza."Un grande gesto di amicizia, come i molteplici messaggi che in questi giorni mi sono giunti" dichiara Quacquarini " Mi ha fatto piacere ricevere chiamate da tutte le parti del mondo, ciò significa che abbiamo seminato bene, non solo nell'immagine della Vernaccia, ma soprattutto a livello umano. Ciò che mi sento di aggiungere è che bisogna alzare la testa, schiena dritta e tornare a lavorare senza perdere tempo, so che è difficile, ma bisogna reagire". 

04/11/2016 12:13
Sisma, niente sarà più come prima: siamo forti, non invincibili. Fate presto

Sisma, niente sarà più come prima: siamo forti, non invincibili. Fate presto

Sono passati pochissimi giorni da quando due violente scosse di terremoto hanno cambiato per sempre la provincia di Macerata. Eppure, c'è la sensazione condivisa che i riflettori su quella che è senza ombra di dubbio una tragedia immane, si stiano già spegnendo. Forse si sono già spenti. Eppure, qui niente sarà più come prima.Il giorno dopo il terremoto di agosto, abbiamo mangiato amatriciane solidali anche per colazione, in ogni posto d'Italia. Dopo L'Aquila tutti i grandi artisti italiani hanno inciso anche una canzone. Oggi i fari sono accesi solo su Norcia e Cascia. Abbiamo visto decine e decine di volte le immagini delle suore che vengono accompagnate fuori. Non abbiamo visto un fotogramma su una Muccia devastata, su una Pieve Torina fantasma, su una San Severino a pezzi. Qualcuno vi ha detto che a Cessapalombo ci sono state intere frazioni isolate per giorni? Niente di tutto questo. E non cominciamo col solito buonismo e con le frasi di circostanza per cui "adesso non è il momento di fare polemiche" e "ora bisogna stare tutti uniti". Sì, tutti uniti ci stiamo. Noi cittadini e solo noi. Perchè altre attenzioni non ne vediamo. Certamente, non vogliamo pensare che Acquacanina o Muccia siano un bacino elettorale troppo esiguo, non sia mai. Francamente, delle visite "private" (che poi che senso abbia definire privata una visita di un capo di Stato) ce ne facciamo poco. Molto poco.E non dimentichiamoci che solo poche settimane fa, questi stessi territori avevano subito un altro durissimo colpo con l'apertura della superstrada fino a Foligno per via della quale paesi interi venivano tagliati fuori dal traffico veicolare, con le comprensibili conseguenze ricadute negative su un tessuto economico già fragile. Però, vuoi mettere... arrivare a Foligno e metterci un quarto d'ora di meno... Oggi la stragrande maggioranza di questi paesi non esiste più.Tutti i media aprono con "una forte scossa di terremoto è stata avvertita a Roma"... quasi che vien voglia di scusarsi coi romani se il terremoto ci ha devastato e si è avvertito anche nella capitale... Sentiamo dire troppo spesso "Meno male, non ci sono stati morti", quasi fosse una sorta di appagamento, una excusatio non petita, di fronte a un dramma che invece coinvolge migliaia di persone. E più calano le luci dei media, più cresce il numero della gente che per colpa di questo sisma ha perso la casa, la cosa più cara e a cui tutti siamo più legati nella vita. No, non ci sono stati morti. Ma c'è una provincia in ginocchio, devastata nel suo cuore più bello, distrutta non solo nelle macerie dei crolli ma anche nell'anima. Chi scrive è sufficientemente vecchio per ricordarne diversi di terremoti forti, ma, anche questa sensazione comune, come quello di mercoledì sera alle 21.18 non si era mai sentito prima. Siamo provati tutti, dagli anziani ai bambini che hanno visto cadersi addosso qualsiasi cosa nelle loro case: sono cicatrici indelebili nell'anima che non si potranno mai cancellare.E poi, inutile girarci intorno, c'è un entroterra che rischia molto concretamente l'estinzione. Il tempo che sarà necessario per ricostruire quanto è stato devastato, potrebbe essere letale per paesi dove l'età media è alta e di lavoro ce n'è sempre meno. Non solo Castelsantangelo, Ussita e Visso, ma Camerino, Muccia, San Ginesio, Ripe San Ginesio, Pieve Torina, Pievebovigliana, Treia, Serravalle, Matelica, Castelraimondo, Gagliole, Colmurano, Caldarola, Serrapetrona, Loro Piceno, Pollenza, Cessapalombo, Camporotondo, Belforte, Cingoli, Sarnano, Gualdo, Fiastra, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Pioraco, Sefro, Fiuminata, Monte Cavallo, Acquacanina, Bolognola, le stesse Tolentino e San Severino dove centinaia e centinaia di persone non hanno più una casa. E poi quella splendida Camerino, profondamente provata e ferita dal terremoto del 1997, capace di rialzarsi e ripartire, di creare un polo universitario di eccellenza in tutta Italia e nel mondo. E' quasi commovente lo sforzo immane del rettore Flavio Corradini nel cercare di diffondere tranquillità agli studenti e alle loro famiglie. Corradini, un rettore dinamico e "mediatico" è stato sempre attentissimo a fornire l'immagine più bella di Camerino e della sua Università, riuscendo sotto il suo rettorato a raggiungere probabilmente i migliori picchi di sempre per l'ateneo camerte, sia sotto l'aspetto qualitativo che quantitativo. Il rettore è persona profondamente intelligente e colta e sa che questo colpo sarà durissimo da assorbire per quella che è una fabbrica di cultura, ma anche un volano fondamentale e determinante per l'economia di tutto l'entroterra.L'Università di Camerino deve diventare il simbolo della forza della nostra gente, della capacità di rimboccarsi le maniche e di saper offrire qualcosa che non si trova da nessun'altra parte nel nostro Paese. Anche la cultura e la preparazione che offre Unicam non si trovano in nessun'altra Università: lo dicono dati nazionali, non certo noi giornalisti di provincia. E che nessuno pensi di strappare l'Università a Camerino: lì nasce tanti secoli fa e lì deve rimanere, sotto la guida illuminata di Flavio Corradini. Questa è una battaglia che porteremo avanti senza soluzione di continuità, perchè la provincia di Macerata deve continuare ad avere i suoi due poli di eccellenza universitaria, ognuno con le sue specializzazioni, ognuno con le sue peculiarità. La storia non si cancella: neanche un sisma devastante può cancellarla. E da quella storia oggi si deve ripartire, facendo dell'Università di Camerino il traino di una rinascita difficile, ma non impossibile per gente come noi.Stringe il cuore vedere tanti sindaci che lontani dalle luci della ribalta ma con le mani sporche e i capelli impolverati, si affannano per dare una mano ai loro concittadini, per infondere speranza, per provare a dare un pizzico di tranquillità. Sono veri "eroi", costretti ad affrontare un'emergenza imprevista e imprevedibile, senza più un ufficio, senza più nessuna certezza sul futuro della loro terra. Vicino non hanno avuto e non hanno nessuno. Devono combattere contro una burocrazia soffocante, contro un dramma sociale ed economico senza pari. Se dovessimo essere più realisti del re, non possiamo nasconderci dietro le frasi di circostanza e i meme sui social dove "ce la faremo" "ci riprenderemo" "non molliamo". Stavolta rialzarsi sarà dura: da Tolentino in poi c'è il rischio concreto dello spopolamento definitivo, dell'estinzione di perle rare e dal valore inestimabile. Un patrimonio immenso è stato perso per sempre, è sotto gli occhi di tutti. Già dopo le scosse di agosto, superando la burocrazia si sarebbe potuto salvare tanto. Non è stato fatto nulla e oggi non si può più tornare indietro. Per non parlare di edifici pubblici inaugurati non più di tre-quattro anni fa e oggi inagibili: quando saranno aperte le inchieste dalle procure per trovare i responsabili di certi scempi?Oggi dobbiamo urlarlo tutti insieme: nel cratere sismico siano inserite tutte, tutte le città e i paesi colpiti. Si faccia in fretta, si faccia subito. La nostra gente non chiede soldi. Chiede una parvenza di normalità. Siamo marchigiani, maceratesi, tignosi, ignoranti, ma fiaccati nell'anima e nel corpo. Non ci abbandonate. 

03/11/2016 15:41
Il dramma di Serrapetrona: si è salvato solo il centro storico - FOTO -

Il dramma di Serrapetrona: si è salvato solo il centro storico - FOTO -

Il piccolo borgo dell'entroterra noto a tutti per il suo caratteristico vino, la Vernaccia, è in stato di emergenza.Soltanto il centro storico, forse perché protetto dalla montagna nella quale è arroccato, risulta essersi, in linea di massima, salvato dalla furia delle scosse di terremoto che si sono susseguite in questi giorni, per il resto, fuori dalle mura cittadine, nella periferia e nella campagna si registrano crolli e cedimenti. Molte persone hanno dovuto lasciare la propria abitazione, una trentina dormono alla bocciofila, altri nella tensostruttura a Caccamo costruita dalla Protezione civile, una decina nella frazione di Villa d'Aria si sono rifugiati nella casetta di leggo solitamente utilizzato come ritrovo sociale, alcuni dormono in camper o macchina e circa settanta persone se ne sono andati verso la costa. Borgiano è stato evacuato, la vice sindaco Maria Beatrice Amici Abbati, racconta che è rimasto un solo anziano che non vuole andarsene, perché non vuol lasciare la sua casa " Non è facile convincere le persone a lasciare la propria casa, i propri averi, molti hanno i fucili nelle abitazioni e hanno paura che nella notte qualche malvivente entri e si porti via tutto e possa prendere anche le armi" racconta "Per fortuna non ci sono state vittime e la temperatura non è scesa troppo, ma la situazione è critica. I bambini sono terrorizzati, non possono andare a scuola e cerchiamo di tenerli occupati grazie ai volontari, ma non è semplice. Stiamo utilizzando la cucina della bocciofila per offrire il cibo ma non abbiamo ancora un cuoco che si occupi di tutti gli abitanti. Ci arrangiamo come possiamo, stiamo cercando di fare il massimo e speriamo solo che non ci siano altre scosse".Serrapetrona è ferita, anche la aziende vinicole stanno cercando di fare la conta dei danni, in un momento così particolare per la produzione della Vernaccia. Ma non è solo una questione di danni strutturali, ciò che più spaventa è il futuro.Cancellato l'evento Appassimenti Aperti, in programma dal 13 al 20 novembre, per motivi di sicurezza e per il rispetto della situazione che si sta vivendo in questo territorio. La paura non è solo riguardo alla ricostruzione fisica del paese, ma anche del futuro economico. Serrapetrona era riuscita a costruire la sua economia intorno ai suoi prodotti e quindi al turismo, alla valorizzazione di ciò che la terra gli aveva donato e della bellezza architettonica sviluppata dall'uomo nel tempo. "Ci vorranno anni per tornare all'indotto economico che eravamo riusciti a garantirci e su cui tutta Serrapetrona viveva" ci spiega Mauro Quacquarini proprietario dell'azienda vinicola che porta il suo nome "L'entroterra non esiste più, Serrapetrona e tutti gli altri paesi colpiti dal sisma vivevano dello sviluppo del turismo e dei suoi prodotti. Ora queste terre sono state abbandonate e, nella peggiore delle ipotesi, rase al suolo. Sarà difficile riprendersi, potremmo farlo solo progettando un turismo collettivo, dobbiamo unirci e dare la spinta giusta per il rilancio di questa zona".Chi volesse aiutare la popolazione di Serrapetrona può portare beni al bocciodromo sito in località Collina, hanno bisogno soprattutto di coperte perché sono rimasti molti anziani negli accampamenti e il freddo della notte per loro è difficile da sopportare.  

01/11/2016 18:08
Il terremoto di Norcia - Preci: "occorre studiare le caratteristiche della faglia così come si è realmente mostrata"

Il terremoto di Norcia - Preci: "occorre studiare le caratteristiche della faglia così come si è realmente mostrata"

In queste ore si susseguono notizie ed ipotesi su quanto sta accadendo nel Centro Italia. Dopo il sisma si ipotizza di tutto. Confusione, notizie falsate, bombardamento mediatico sensazionalistico. Questo è quello che non vogliamo. Alimenta il panico ed il senso di incertezza in una popolazione già stremata. Doveroso ci appare un contributo scientifico serio sulla attuale situazione. E non possiamo non chiederlo al prof. Emanuele Tondi, che a pochi giorni dal terremoto di Amatrice del 24 Agosto aveva indicato la zona tra Norcia e Preci come la possibile area epicentrale di futuri terremoti distruttivi (http://www.picchionews.it/il-geologo-tondi-intervista-choc-sapevamo-dal-2009-che-il-terremoto-avrebbe-colpito-in-quel-punto/ PUNTO 5: “Da una personale valutazione, se si verificasse questa seconda evenienza, la zona che ha la probabilità maggiore di generare un terremoto è quella a nord di Norcia, nell’area di Preci”). “Innanzitutto l’unica certezza che c’è sempre stata e che resta ferma nel marasma di informazioni è che non può essere previsto quando un terremoto colpirà. Il nostro territorio, come ormai tristemente di conoscenza comune, è ampiamente e fortemente sismico e ciò che sta accadendo si è verificato già nel passato. Purtroppo abbiamo avuto secoli per prepararci ma non l'abbiamo fatto. Stiamo accusando il colpo di anni di ritardo nella messa in sicurezza delle strutture e del territorio. In secondo luogo, la geologia, giovane scienza in evoluzione, ci ha fornito una base di dati da utilizzare, dati che però devono essere progressivamente aggiornati studiando i fenomeni naturali quali appunto i movimenti delle faglie. I terremoti di Amatrice e Preci non sono stati previsti in termini temporali; sulla base dei concetti scientifici che riguardano la meccanica delle faglie, erano state individuate le faglie candidate a riattivarsi prima di altre, ovviamente sempre in termini probabilistici, perché le variabili, come sappiamo, sono molte. Questo tipo di analisi, permetterebbe di ottimizzare ed indirizzare con criteri tecnico-scientifici (e magari non politico-clientelari) le opere di prevenzione (miglioramento ed adeguamento sismico degli edifici), che ovviamente non possono essere svolte in tutta Italia contemporaneamente. Il concetto a cui mi riferisco è più o meno quello sviluppato dal laboratorio sismologico dell’Università di Berkeley in California: http://seismo.berkeley.edu/blog/2008/10/10/earthquake-probabilities-in-the-bay-area.html. Chiaramente stiamo sempre parlando di probabilità, che non è una certezza, come dimostrato dall’evento del 30 mattino di magnitudo 6,5, considerato improbabile ma che si è invece verificato. Per concludere, quando si afferma che c’è il rischio dell’attivazione di altre faglie (e questo lo dicono tutti), visto che si sa dove sono, si può dire anche quali sono. Bisognerebbe avere un po’ più di coraggio ad utilizzare i risultati delle ricerche scientifiche in questo campo. Valutare la pericolosità sismica con gli stessi criteri per un area in cui il terremoto è avvenuto l'altro ieri o 400 anni fa, ai giorni nostri, è un concetto superato. “ Doveroso appare da parte nostra ringraziare il prof. Tondi per la pazienza con cui ci fa partecipi di concetti scientifici ignoti ai più, facendo crescere in tutti noi la consapevolezza del rischio sismico e quindi la richiesta prioritaria di prevenzione. Questa è l’informazione che dobbiamo richiedere agli studiosi, non miracoli o risposte salvifiche, ma la verità ricavabile dal dato oggettivo. Abbiamo conosciuto il presupposto da cui la geologia muove: non ci sono certezze quanto ai terremoti in termini di previsioni temporali. Le faglie si sanno dove sono, quanta energia massima possono rilasciare, ma non si può stabilire con certezza né quando né con quale frequenza si attiveranno. In molti si chiedono ora cosa ci si può aspettare. Due sono le risposte che si possono dare. La prima viene dalla scienza e su questo risponde Tondi: “Si sono avuti eventi multipli “mainshocks” sempre lungo la stessa zona di faglia, quella che si estende da Pescara del Tronto fino a nord di Castel Sant’Angelo, nota come il Sistema di Faglie del Monte Vettore-Monte Bove. Con l’evento del 24 Agosto si è attivata la porzione meridionale, poi il 26 Ottobre si è attivata la parte centro-settentrionale e il 30, purtroppo, si è riattivata in tutta la sua lunghezza, con il terremoto di magnitudo 6,5, il più forte degli ultimi 300 anni in questa zona dell’Appennino centrale. Ora occorre studiare al più presto e nella forma più approfondita possibile le caratteristiche della faglia così come si è realmente mostrata ed estendere i risultati di questi studi, laddove possibile, ad altre faglie dormienti che potrebbero riattivarsi. Rendere il dato che la scienza naturale ci offre il più certo e sicuro possibile ai fini della sua utilizzazione in chiave di prevenzione e non, come erroneamente si vuol credere o ci si vuole illudere, in termini di previsione”. La seconda risposta ve la forniamo noi e deve venire dalle istituzioni e da noi collettività: cominciare a costruire una differenza per il futuro, PRIORITA' NAZIONALE sicurezza in termini di risposta ai sismi ma anche al dissesto idrogeologico. Oggi è un terremoto. Domani sarà un alluvione. E noi stessi rendiamoci protagonisti: investiamo in prevenzione, formiamoci e pretendiamo che l'informazione in funzione di prevenzione continui e diventi un "modello stabile". Tutti: amministrazioni, aziende e cittadini. La prevenzione pretendiamola e facciamola. Sequenza sismica iniziata il 24 Agosto 2016 ed epicentro dell’ultimo evento di magnitudo 6,5 del 30 Ottobre 2016 (da www.ingv.it) Nastro scuro alla base della faglia a Nord del Monte Vettore che indica la sua riattivazione di oltre mezzo metro in superficie (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater). Dettaglio del movimento lungo la faglia (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater) "Spostamento sulla faglia di oltre un metro" (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater)

31/10/2016 17:49
Sisma, incontro tra Errani e sindaci dei comuni colpiti: "Sappiamo quali sono le priorità"

Sisma, incontro tra Errani e sindaci dei comuni colpiti: "Sappiamo quali sono le priorità"

Incontro a Caldarola, nel tardo pomeriggio di oggi, tra Errani, Curcio, Ceriscioli, Sciapichetti, Spuri e Pettinari con i sindaci dei comuni di Caldarola, Camporotondo, Serrapetrona, Cessapalombo, Belforte e ancora San Ginesio e Castelraimondo.Un incontro cordiale e diretto nel corso del quale si è parlato dei problemi dei vari comuni e delle rispettive situazioni. Sindaci e autorità hanno parlato innanzitutto delle azioni prioritarie da mettere in atto in questo momento di emergenza. Tra queste, priorità assoluta è la messa in sicurezza delle situazioni più pericolose come campanili e cornicioni.Contemporaneamente è di prioritaria importanza la sistemazione in alloggi sicuri della popolazione evacuata. Nel corso dell'incontro si è ricordato che per gli sfollati non c'è altra soluzione in questo momento autonoma sistemazione o alberghi.Un incontro cordiale, ma chiarificatore di quelle che sono le priorità di tecnici e amministratori.

28/10/2016 16:51
Sono venti i Comuni maceratesi colpiti dal sisma: distrutta la cartiera a Pioraco - VIDEO -

Sono venti i Comuni maceratesi colpiti dal sisma: distrutta la cartiera a Pioraco - VIDEO -

I comuni interessati dal nuovo sisma sono Visso, Ussita, Pievetorina, Acquacanina, Montecavallo, Fiastra, Pievebovigliana, Caldarola, Camerino, Muccia, Serrapetrona, Cingoli, Matelica, San Severino Marche, San Ginesio, Tolentino, Fiuminata, Castel Sant'Angelo sul Nera, Sefro e Pioraco. E' la prima rilevazione del Cor (Centro operativo regionale), che ha dato questa informazione al Dicomac. Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli insieme al capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio e al commissario per la ricostruzione Vasco Errani sta incontrando gli amministratori dei Comuni colpiti per valutare l'esatto numero degli sfollati che da una prima stima risultano diverse migliaia e organizzare al meglio le risposte alle esigenze più immediate di assistenza alla popolazione. Manca acqua a Sefro, Camerino e Pievetorina e i tecnici stanno provvedendo a ripristinare il servizio. (Ansa) Danni enormi alla cartiera di Pioraco: una prima stima parla di circa 10 milioni di euro di danni. Gli impianti produttivi sono andati completamente distrutti. Decine le persone rimaste senza lavoro. https://www.youtube.com/watch?v=xnuInKnifEM

27/10/2016 13:47
Serrapetrona: il Prefetto inaugura la Mostra su Vittorio Claudi

Serrapetrona: il Prefetto inaugura la Mostra su Vittorio Claudi

Il prefetto di Macerata, Roberta Preziotti, e il sindaco di Serrapetrona, Silvia Pinzi, hanno inaugurato oggi pomeriggio (sabato 22 ottobre) a Palazzo Claudi la mostra “2006-2016: dieci anni dalla morte di Vittorio Claudi. La poesia delle invenzioni e il riserbo misterioso della bellezza”. Al loro fianco c'era il professor Massimo Ciambotti, presidente della Fondazione Claudi, che ha promosso l'evento con il patrocinio del Comune e della Regione. La mostra di Serrapetrona mette in luce la figura di Vittorio Claudi, ideatore della Fondazione Claudi, a dieci anni dalla scomparsa (20 settembre 2006). E lo fa attraverso un percorso espositivo in cui vengono ripercorse tutte le tappe della sua vita e il contesto familiare in cui è cresciuto. Una storia di amore per il prossimo, di generoso impegno umanitario come medico chirurgo, di geniali invenzioni nel campo delle apparecchiature sanitarie e di spiccato spirito imprenditoriale. Tutto ciò viene raccontato anche nel libro d’arte biografico che accompagna la mostra. Lo hanno scritto e curato il regista Luciano Gregoretti e sua moglie Maria Teresa Copelli: s'intitola “Vittorio Claudi. Vivere con semplicità, pensare con grandezza”. Gli autori erano presenti all'inaugurazione assieme al co-curatore della mostra, il dottorando di ricerca Gabriele Codoni, e a numerose autorità civili e militari: dal presidente del Centro studi Marche (Cesma), Franco Moschini, al nuovo comandante della Compagnia dei carabinieri di Tolentino, il capitano Giacomo De Carlini, fino all'assessore comunale alla Cultura di San Severino, Vanna Bianconi. Sono sempre stati molto stretti, infatti, i legami tra la città settempedana e la famiglia Claudi: il papà di Vittorio, Adolfo, era titolare della farmacia nella centralissima Piazza del Popolo. Tantissime persone hanno partecipato alla cerimonia d'apertura, fra cui cugini e nipoti di Vittorio, nonché una nutrita delegazione di dipendenti degli stabilimenti di Pomezia (“Iniziative industriali Spa”) che lavorarono al suo fianco nella realizzazione di attrezzature mediche all'avanguardia, come ad esempio sale operatorie mobili o veri e propri ospedali da campo. Un blocco di questi, ad esempio, è tuttora pienamente funzionante in Africa nell’ospedale di Zongo (Repubblica Democratica del Congo) a seguito di una donazione che la Fondazione Claudi ha fatto dopo la morte di Vittorio. La mostra resterà aperta a Palazzo Claudi di Serrapetrona dal 22 ottobre all’8 gennaio 2017, tutti i fine settimana (sabato e domenica) con orario 16-19.

22/10/2016 18:44
Ricostruzione: tutti i dettagli del decreto governativo e le slide presentate in conferenza stampa

Ricostruzione: tutti i dettagli del decreto governativo e le slide presentate in conferenza stampa

Tempi lunghi per la ricostruzione e 15 Comuni del Maceratese inseriti nel cosiddetto “cratere”.  Sono due degli elementi emersi durante la conferenza stampa terminata poco fa a Palazzo Chigi alla presenza del sottosegretario Claudio De Vincenti, del commissario per la ricostruzione Vasco Errani, del capo nazionale della protezione civile Curcio e del presidente della Regione Marche Ceriscioli.I Comuni della provincia di Macerata compresi nel decreto sono Acquacanina, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Fiordimonte, Gualdo, Penna San Giovanni, Pievebovigliana, Pieve Torina, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Ussita, Visso. In questa zona, compresa anche nel programma delle “aree interne”, saranno finanziati al 100% gli interventi di ricostruzione sia per le prime che per le seconde case. Fuori dal cratere, invece, come già emerso nei giorni scorsi, il contributo sarà del 100% per le prime case e del 50% per le seconde. I danni dovranno ovviamente essere certificati dalle schede Aedes.  In tutto il Governo stanzia nell’immediato 200 milioni di euro per far partire il processo di ricostruzione, oltre ad altri 100 di credito d’imposta.Confermate le misure già emerse, come il prestito d’onore per le imprese danneggiate, la centrale unica di committenza, mentre le stazioni appaltanti saranno i 4 uffici della ricostruzione, il ministero dei Beni culturali e quello delle infrastrutture. Verrà poi istituito un elenco speciale per i professionisti che lavoreranno nella ricostruzione. “Questo – ha spiegato Errani – consentirà un sistema di controllo, con a capo l’Anac, che controllerà le gare a monte per assicurare al massimo trasparenza e legalità”. In totale il Governo stanzierà 35 milioni di euro per il 2016 per le Regioni Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche per agevolazioni alle imprese danneggiate dal sisma. Sono previsti contributi in conto capitale per chi decide di aprire nuove imprese in queste zone, oltre ad un contributo dell’Inail per imprese e lavoratori di 30 milioni. Inoltre altre misure saranno attivate attraverso i fondi del Piano di sviluppo rurale e del Fesr. Per i Comuni è prevista una deroga al pareggio di bilancio.Il commissario straordinario ha poi fatto capire che i tempi per la ricostruzione saranno lunghi. “Partiremo dai danni cosiddetti B, quelli più lievi, al più presto. Per il resto bisogna ricordare che per ricostruire un centro storico bisogna fare una pianificazione urbanistica. Qui – ha aggiunto – si sperimenta una cosa nuova: non si fanno qui i moduli. Qui si costruiscono delle case, temporanee, ma case, di alta qualità. E’ una scelta che va a merito della protezione civile, che non sull’onda delle spinte di oggi e dell’emergenza, ma con una programmazione, ha cercato di dare una risposta strategica. Stiamo costruendo il provvisorio perché dia qualità subito”.Qui sotto le slide del decretoslide_terremoto_20161011  

11/10/2016 17:06
Serrapetrona, mostra della Fondazione Claudi dedicata a Vittorio Claudi, il fondatore, a 10 anni dalla scomparsa

Serrapetrona, mostra della Fondazione Claudi dedicata a Vittorio Claudi, il fondatore, a 10 anni dalla scomparsa

Nella ricorrenza dei 10 anni della morte del fondatore Vittorio Claudi (20 settembre 2006), la Fondazione Claudi inaugura nelle stanze del Palazzo Claudi di Serrapetrona un'ampia mostra biografica che ripercorre le tappe della sua vita e il contesto familiare in cui è cresciuto.La mostra, dal titolo “2006-2016: dieci anni dalla morte di Vittorio Claudi. La poesia delle invenzioni e il riserbo misterioso della bellezza”, sarà inaugurata sabato 22 ottobre alle ore 17. Nell’occasione verrà presentato anche il libro d’arte biografico di Luciano Gregoretti e Maria Teresa Copelli, “Vittorio Claudi. Vivere con semplicità, pensare con grandezza”, frutto di una lunga e meditata ricostruzione storica delle vicende umane del fondatore e contenente anche alcuni scoop legati alla ricostruzione storica della vicenda dell’attentato di via Rasella a Roma che aveva visto come testimone proprio Vittorio (testimonianza giudicata importantissima dagli storici).La mostra, curata direttamente dal presidente della Fondazione, Massimo Ciambotti, e dal dottorando di ricerca Gabriele Codoni, è divisa in tre sezioni. Nella prima sono presentate le biografie delle persone che hanno accompagnato la vita di Vittorio: i genitori Adolfo Claudi e Anna Pioli, il fratello poeta Claudio e la sorella Dina, con un particolare approfondimento di alcuni aspetti storici della vita familiare (l’azienda agraria a Serrapetrona, la Farmacia a San Severino e le numerose invenzioni farmaceutiche fatte da Adolfo negli anni ’20-‘30, alcune delle quali hanno precorso i tempi di farmaci oggi assai noti, come il vaporizzatore e la Iasiodina e la Jodobalsamina).Nella seconda sezione si approfondiscono alcuni aspetti biografici della vita di Vittorio Claudi, medico-chirurgo e imprenditore: l’acquisto della Clinica Villa Bianca Maria, l’acquisto e la successiva vendita della Clinica Villa Claudia, il diario di Vittorio e la sua clamorosa testimonianza diretta riguardo la vicenda dell’attentato di via Rasella, il suo impegno imprenditoriale nella Società Iniziative Industriali spa. La terza sezione è dedicata all’arte sanitaria di Vittorio Claudi, espressa nelle numerose invenzioni e relative produzioni di apparecchiature medico-sanitarie e strutture ospedaliere mobili, realizzate negli ultimi decenni della sua vita. Il Presidio chirurgico mobile che lui aveva ideato e realizzato è oggi pienamente funzionante in Africa nell’Ospedale di Zongo (Repubblica Democratica del Congo), a seguito di una donazione che la Fondazione Claudi ha fatto dopo la morte di Vittorio.La figura di medico chirurgo e di inventore viene ricordata anche con l’apertura di una nuova sala espositiva al piano terra di Palazzo Claudi, con l’installazione delle principali apparecchiature sanitarie prodotte da Vittorio.La mostra resterà aperta a Palazzo Claudi di Serrapetrona dal 22 ottobre all’8 dicembre tutti i fine settimana (sabato e domenica) con orario 16-19.

11/10/2016 15:14
"Io non rischio": la campagna per la riduzione del rischio sismico presentata a Cessapalombo

"Io non rischio": la campagna per la riduzione del rischio sismico presentata a Cessapalombo

Io non rischio Terremoto è la campagna nazionale per la riduzione del rischio sismico, promossa e realizzata dal Dipartimento della Protezione Civile, dall’Associazione Nazionale delle Pubbliche Assistenze, dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e dal Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica, in accordo con le Regioni e i Comuni interessati. Il progetto è stato presentato a Palazzo Simonelli di Cessapalombo dai sindaci di Caldarola, Camporotondo, Serrapetrona, Belforte e Cessapalombo. Il rischio sismico è stato il primo ad essere portato in piazza fin dall’edizione del 2011, grazie alla collaborazione tra il Dipartimento di Protezione Civile, l’ANPAS - Associazione Nazionale delle Pubbliche Assistenze, l’INGV- Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e il Consorzio ReLUIS- Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. Il 15 e 16 ottobre i volontari di protezione civile saranno in 350 piazze per parlare di rischio terremoto in circa 700 i punti informativi allestiti in tutta Italia, per sensibilizzare i cittadini sui rischi terremoto, maremoto e alluvione. I volontari distribuiscono i materiali informativi e rispondono alle domande dei cittadini sulle possibili azioni da attuare per ridurre il rischio sismico. Simili iniziative non dovrebbero però essere limitate ad un fine settimana l’anno. La prevenzione e la consapevolezza va costruita quotidianamente attraverso strumenti stabili di informazione e sensibilizzazione. In primis a partire dalle scuole in cui all’inizio di ogni anno scolastico andrebbe organizzato un incontro con i bambini sul rischio terremoto.

11/10/2016 11:08
Il sindaco di Belforte "bacchetta" il vicepresidente della Camera: "Non conosce bene il territorio maceratese"

Il sindaco di Belforte "bacchetta" il vicepresidente della Camera: "Non conosce bene il territorio maceratese"

"Siamo ovviamente felici che il vicepresidente della Camera si occupi dei Comuni del Maceratese pesantemente colpiti dal terremoto, ma l'on. Baldelli probabilmente ha una scarsa conoscenza del territorio, perchè non si possono non inserire in quella lista tutti i Comuni della fascia dell'Unione Montana dei Monti Azzurri, a partire da Tolentino fino ad arrivare a Sarnano": così il sindaco di Belforte del Chienti, Roberto Paoloni, dopo che l'on. Simone Baldelli di Forza Italia, lunedì aveva dichiarato nel suo intervento in aula che esistono "territori e province dove si reclama soccorso, dove si reclama un sostegno, perché non sono rientrate nella prima perimetrazione, diciamo così, del primo intervento di emergenza"."Invito personalmente l'on. Baldelli a venire nelle nostre zone e a parlare con i sindaci, al di là dello schieramento politico, per rendersi conto di persona che esiste una ampia fascia di Comuni dove il terremoto ha provocato danni molto ingenti e parlo di tutti i Comuni che fanno parte dell'Unione Montana dei Monti Azzurri. Non ci si può dimenticare, ad esempio, di realtà importanti come Tolentino, come San Ginesio, dove i danni sono stati enormi, Caldarola, Sarnano, Gualdo, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Serrapetrona, Camporotondo, Cessapalombo, Colmurano, Ripe San Ginesio, la mia Belforte, Loro Piceno Sant'Angelo in Pontano. Non voglio pensare che si sia trattato di una dimenticanza per meri motivi elettorali: non devono esistere territori di serie A e territori di serie B. Tutti abbiamo diritto al sostegno da parte dello Stato".

28/09/2016 14:28
Il canile dei Monti Azzurri in festa con Licia Colò fra mercatini e sfilate

Il canile dei Monti Azzurri in festa con Licia Colò fra mercatini e sfilate

Si è svolta con successo al canile dei Monti Azzurri in contrada Rotondo a Tolentino la Festa del Randagio, alla presenza dei sindaci proprietari, del prorettore Unicam Andrea Spaterna, del veterinario Asur Otello Battellini e del rappresentante regionale del servizio Veterinario Alberto Tibaldi con ospite e testimonial di eccezione Licia Colò.Tutti hanno messo in evidenza la buona gestione ed il lavoro dei volontari secondo criteri ben definiti grazie alla lungimiranza della Unione Montana.Il gran numero di adozioni ha fatto sì che i cani di ben sette Comuni fuori dal territorio dell’Unione Montana Monti Azzurri abbiano trovato spazio in questa struttura che può godere della collaborazione di Unicam e della sua clinica veterinaria di Matelica di cui in modo ufficiale il Presidente Giampiero Feliciotti ha sottoscritto con il prorettore il rinnovo della convenzione esponendo i risultati raggiunti negli anni precedenti e facendo ben presente ai sindaci che trattasi di un accordo senza costi.Entusiasmo e belle parole verso i sindaci sono state espresse da Licia Colò che si è detta felice di ritornare in questa struttura della quale “Giampiero ci ha fatto innamorare", un luogo vivo, immerso nella natura con prato e ombra dove gli animali possono vivere ben accuditi insieme all’uomo, "non un lager ma un luogo di incontro" come ha detto il rappresentante della Regione.Complimenti al direttore veterinario della Skilos per le tante attività comportamentali e alle tante cure e siete fortunati ad avere questa bella collaborazione con l’università alle associazioni ed ai mecenati che hanno permesso con le loro donazioni un bel decoro per il benessere degli animali: era presente anche il presidente di Poltrona Frau Franco Moschini che Feliciotti ha ampiamente ringraziato.La festa è proseguita con il mercatino e le sfilate di cagnolini di ogni genere: simpaticamente ogni sindaco è stato fotografato con un cane del suo Comune.Licia Colò poi è ripartita passando per Camporotondo dove ha potuto salutare i ragazzi del Centro Montiazzurri, dove sono stati trasferiti a seguito dell'inagibilità della struttura originaria per via del sisma del 24 agosto.

24/09/2016 19:09
L'ira di Feliciotti: "Aspettiamo ancora i fondi dal '97. La sede dell'Unione Montana oggi è totalmente inagibile"

L'ira di Feliciotti: "Aspettiamo ancora i fondi dal '97. La sede dell'Unione Montana oggi è totalmente inagibile"

Il sisma del centro Italia ha colpito zone il cui ricordo della “terra che trema” era ancora tangibile negli edifici non del tutto ricostruiti nella comunità montana.Con l’ultima calamità naturale, infatti, a Sarnano il Coser disabili in località Gabella, già lesionato allora, è stato evacuato e la sede dell'ente Unione Montana Monti Azzurri  a San Ginesio (dove vengono gestiti tutti i servizi sociali dei 15 Comuni) anch’essa già danneggiata nel ‘97, purtroppo oggi è inagibile totalmente.A seguito del sisma di fine secolo le strutture rovinate sono state visionate dai tecnici per accedere ai fondi post sisma, fondi non ancora arrivati. La preoccupazione del presidente Giampiero Feliciotti è quella che questi edifici, già presenti nella graduatoria approvata in passato, siano cancellati da quest’ultimo terremoto e che tutto sia da rifare.Preoccupato da tale evenienza, Feliciotti ha scritto una lettera al Prefetto di Macerata e alla Regione Marche per chiedere “di finanziare quella graduatoria in modo definitivo senza sprecare somme per la provvisorietà che poi rimanda il tutto a tempi biblici”. Inoltre il presidente dell'Unione Montana invita a valutare assegnazioni a chi ha già ristrutturato con fondi del terremoto passato esaminando prima i relativi collaudi: “Bisogna fare attenzione a come verranno spesi i soldi pubblici. Se qualcuno, sia esso pubblico o privato, ha già ricevuto i fondi della ricostruzione del ’97 ma poi ha subito danni anche in questo caso, sorge il dubbio che tale ricostruzione non abbia realmente seguito le norme antisismiche. Non bisogna sperperare il denaro, soprattutto in questo momento così difficile in cui si ha bisogno di molte risorse per far rinascere i territori devastati”.L'Unione Montana ha inoltre messo a disposizione il canile comprensoriale di Tolentino e i suoi veterinari per i cani terremotati che hanno bisogno di cure e di un rifugio.

27/08/2016 11:18
Simone, grazie lo stesso: sesto posto per l'atleta tolentinate nei dieci km di nuoto

Simone, grazie lo stesso: sesto posto per l'atleta tolentinate nei dieci km di nuoto

Non è bastata una entusiasmante rimonta per raggiungere la medaglia. Simone Ruffini finisce al sesto posto nella gara olimpica dei dieci chilometri di nuoto, al termine di una prestazione comunque ottima. La gara è stata assolutamente entusiasmante con gli ultimi mille metri che hanno visto i migliori del mondo darsi agguerrita battaglia fino alla fine. Vince l'Olanda con la Grecia al secondo posto. Per Simone Ruffini un'altra prova ottima che lo consacra su livelli di eccellenza internazionali.«E’ stata una gara emozionante degna di un’olimpiade – ha dichiarato Simone Ruffini a fine gara – Si poteva ipotizzare un arrivo così emozionante e coinvolgente. Va bene così, torniamo a lavorare per i prossimi obiettivi.»«Una gara davvero pazzesca. Queste sono le vere gare di fondo dove bisogna lottare fino alla fine. Siamo contenti così.»

16/08/2016 14:13
Pesca una carpa da 21 chili a Caccamo e se la porta a casa: lo sdegno dei pescatori

Pesca una carpa da 21 chili a Caccamo e se la porta a casa: lo sdegno dei pescatori

Profondo sdegno in tutti gli appassionati sta provocando una foto che da ieri gira in maniera virale su internet e che ritrae un giovane pescatore ritratto insieme a una enorme carpa del peso di quasi 21 chili. Il problema non è tanto nell'aver pescato la carpa, quanto poi nell'averla uccisa ed essersela portata a casa per preparare del gulash. non facendosi scrupoli di postare sui social network tutte le fasi dell'accaduto, dalla pesca alla... preparazione culinaria. Si tratterebbe, fra l'altro, di uno dei rarissimi esemplari di carpe giganti ancora presenti nel lago di Caccamo.Infatti, una delle pratiche sportive maggiormente praticate proprio al lago di Caccamo è proprio quella del Carpfishing. Da Wikipedia: "Il carpfishing si pone come obiettivo la cattura di grossi esemplari di carpa; dopo la cattura però, gli stessi, vengono sistematicamente rilasciati non prima di aver fatto una foto ricordo. Probabilmente, è stata la prima tecnica del movimento, tuttora in forte espansione, detto catch and release o No-kil".Il gesto è stato unanimemente condannato da tutti gli amanti della pesca sportiva che chiedono sanzioni severe verso l'autore di questo gesto. 

16/08/2016 09:51
A Serrapetrona incanta la poesia di Vittoria Zucconi Fonseca

A Serrapetrona incanta la poesia di Vittoria Zucconi Fonseca

In un tersissimo e insolitamente fresco pomeriggio d'agosto a Serrapetrona, in festa per la Sagra della Vernaccia,  su iniziativa della infaticabile Pina Gentili,  il Presidente della Fondazione Claudi, prof. Massimo Ciambotti, ha organizzato un incontro culturale sulla poesia durante il quale Vittoria Zucconi Fonseca ha presentato il suo ultimo libro "Una giumella di senso". Le sue poesie sono state commentate con grande competenza ed amicizia dalla dottoressa Anna Ortenzi e dal professor Pierluigi Falaschi, che ne hanno sottolineato la delicatezza e la visione ottimistica della vita non scevra da riferimenti al dolore e alla sofferenza umana. Il pubblico numeroso ha accolto con attenzione e interesse i diversi interventi e ha applaudito con molto calore. A seguire un piacevole brindisi con la ottima Vernaccia offerta dalla Ditta Alberto Quacquarini.

15/08/2016 13:45
Sagra della Vernaccia: il divertimento continua - FOTO e VIDEO -

Sagra della Vernaccia: il divertimento continua - FOTO e VIDEO -

Grande successo di pubblico alla 59esima Sagra della Vernaccia di Serrapetrona. Il connubio buon cibo e ottimo vino ha battuto le temperature fuori stagione di ieri sera e in tanti sono accorsi nella deliziosa piazzetta centrale, anche grazie all'impeccabile organizzazione degli Inventori di Divertimento.Dopo il live di ieri sera dei Family Affair e dei Mas Flow, questa sera sul palco si esibiranno i Vari Età, con musica dagli anni 50 ad oggi, tutti i più grandi successi italiani e stranieri. A seguire dj set con Poldo dj. Nella serata di domenica dalle 18 Cuochi in Festa in diretta su Radio Linea N.1, il nuovo conocorso di cucina itinerante con Lelemari & David Romano insieme alla musica dei Billy Rebel - Rock&Roll live band Ogni sera stand gastronomici  e mercatini https://www.youtube.com/watch?v=INQCqVP92iE

13/08/2016 13:15
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