In queste ore si susseguono notizie ed ipotesi su quanto sta accadendo nel Centro Italia. Dopo il sisma si ipotizza di tutto. Confusione, notizie falsate, bombardamento mediatico sensazionalistico. Questo è quello che non vogliamo. Alimenta il panico ed il senso di incertezza in una popolazione già stremata.
Doveroso ci appare un contributo scientifico serio sulla attuale situazione. E non possiamo non chiederlo al prof. Emanuele Tondi, che a pochi giorni dal terremoto di Amatrice del 24 Agosto aveva indicato la zona tra Norcia e Preci come la possibile area epicentrale di futuri terremoti distruttivi (http://www.picchionews.it/il-geologo-tondi-intervista-choc-sapevamo-dal-2009-che-il-terremoto-avrebbe-colpito-in-quel-punto/ PUNTO 5: “Da una personale valutazione, se si verificasse questa seconda evenienza, la zona che ha la probabilità maggiore di generare un terremoto è quella a nord di Norcia, nell’area di Preci”).
“Innanzitutto l’unica certezza che c’è sempre stata e che resta ferma nel marasma di informazioni è che non può essere previsto quando un terremoto colpirà. Il nostro territorio, come ormai tristemente di conoscenza comune, è ampiamente e fortemente sismico e ciò che sta accadendo si è verificato già nel passato. Purtroppo abbiamo avuto secoli per prepararci ma non l'abbiamo fatto. Stiamo accusando il colpo di anni di ritardo nella messa in sicurezza delle strutture e del territorio.
In secondo luogo, la geologia, giovane scienza in evoluzione, ci ha fornito una base di dati da utilizzare, dati che però devono essere progressivamente aggiornati studiando i fenomeni naturali quali appunto i movimenti delle faglie. I terremoti di Amatrice e Preci non sono stati previsti in termini temporali; sulla base dei concetti scientifici che riguardano la meccanica delle faglie, erano state individuate le faglie candidate a riattivarsi prima di altre, ovviamente sempre in termini probabilistici, perché le variabili, come sappiamo, sono molte. Questo tipo di analisi, permetterebbe di ottimizzare ed indirizzare con criteri tecnico-scientifici (e magari non politico-clientelari) le opere di prevenzione (miglioramento ed adeguamento sismico degli edifici), che ovviamente non possono essere svolte in tutta Italia contemporaneamente.
Il concetto a cui mi riferisco è più o meno quello sviluppato dal laboratorio sismologico dell’Università di Berkeley in California: http://seismo.berkeley.edu/blog/2008/10/10/earthquake-probabilities-in-the-bay-area.html. Chiaramente stiamo sempre parlando di probabilità, che non è una certezza, come dimostrato dall’evento del 30 mattino di magnitudo 6,5, considerato improbabile ma che si è invece verificato. Per concludere, quando si afferma che c’è il rischio dell’attivazione di altre faglie (e questo lo dicono tutti), visto che si sa dove sono, si può dire anche quali sono. Bisognerebbe avere un po’ più di coraggio ad utilizzare i risultati delle ricerche scientifiche in questo campo. Valutare la pericolosità sismica con gli stessi criteri per un area in cui il terremoto è avvenuto l'altro ieri o 400 anni fa, ai giorni nostri, è un concetto superato. “
Doveroso appare da parte nostra ringraziare il prof. Tondi per la pazienza con cui ci fa partecipi di concetti scientifici ignoti ai più, facendo crescere in tutti noi la consapevolezza del rischio sismico e quindi la richiesta prioritaria di prevenzione. Questa è l’informazione che dobbiamo richiedere agli studiosi, non miracoli o risposte salvifiche, ma la verità ricavabile dal dato oggettivo. Abbiamo conosciuto il presupposto da cui la geologia muove: non ci sono certezze quanto ai terremoti in termini di previsioni temporali. Le faglie si sanno dove sono, quanta energia massima possono rilasciare, ma non si può stabilire con certezza né quando né con quale frequenza si attiveranno.
In molti si chiedono ora cosa ci si può aspettare. Due sono le risposte che si possono dare. La prima viene dalla scienza e su questo risponde Tondi: “Si sono avuti eventi multipli “mainshocks” sempre lungo la stessa zona di faglia, quella che si estende da Pescara del Tronto fino a nord di Castel Sant’Angelo, nota come il Sistema di Faglie del Monte Vettore-Monte Bove. Con l’evento del 24 Agosto si è attivata la porzione meridionale, poi il 26 Ottobre si è attivata la parte centro-settentrionale e il 30, purtroppo, si è riattivata in tutta la sua lunghezza, con il terremoto di magnitudo 6,5, il più forte degli ultimi 300 anni in questa zona dell’Appennino centrale. Ora occorre studiare al più presto e nella forma più approfondita possibile le caratteristiche della faglia così come si è realmente mostrata ed estendere i risultati di questi studi, laddove possibile, ad altre faglie dormienti che potrebbero riattivarsi. Rendere il dato che la scienza naturale ci offre il più certo e sicuro possibile ai fini della sua utilizzazione in chiave di prevenzione e non, come erroneamente si vuol credere o ci si vuole illudere, in termini di previsione”.
La seconda risposta ve la forniamo noi e deve venire dalle istituzioni e da noi collettività: cominciare a costruire una differenza per il futuro, PRIORITA' NAZIONALE sicurezza in termini di risposta ai sismi ma anche al dissesto idrogeologico. Oggi è un terremoto. Domani sarà un alluvione. E noi stessi rendiamoci protagonisti: investiamo in prevenzione, formiamoci e pretendiamo che l'informazione in funzione di prevenzione continui e diventi un "modello stabile". Tutti: amministrazioni, aziende e cittadini. La prevenzione pretendiamola e facciamola.
Sequenza sismica iniziata il 24 Agosto 2016 ed epicentro dell’ultimo evento di magnitudo 6,5 del 30 Ottobre 2016 (da www.ingv.it)
Nastro scuro alla base della faglia a Nord del Monte Vettore che indica la sua riattivazione di oltre mezzo metro in superficie (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater).
Dettaglio del movimento lungo la faglia (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater)
"Spostamento sulla faglia di oltre un metro" (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater)
Incontro a Caldarola, nel tardo pomeriggio di oggi, tra Errani, Curcio, Ceriscioli, Sciapichetti, Spuri e Pettinari con i sindaci dei comuni di Caldarola, Camporotondo, Serrapetrona, Cessapalombo, Belforte e ancora San Ginesio e Castelraimondo.Un incontro cordiale e diretto nel corso del quale si è parlato dei problemi dei vari comuni e delle rispettive situazioni. Sindaci e autorità hanno parlato innanzitutto delle azioni prioritarie da mettere in atto in questo momento di emergenza. Tra queste, priorità assoluta è la messa in sicurezza delle situazioni più pericolose come campanili e cornicioni.Contemporaneamente è di prioritaria importanza la sistemazione in alloggi sicuri della popolazione evacuata. Nel corso dell'incontro si è ricordato che per gli sfollati non c'è altra soluzione in questo momento autonoma sistemazione o alberghi.Un incontro cordiale, ma chiarificatore di quelle che sono le priorità di tecnici e amministratori.
I comuni interessati dal nuovo sisma sono Visso, Ussita, Pievetorina, Acquacanina, Montecavallo, Fiastra, Pievebovigliana, Caldarola, Camerino, Muccia, Serrapetrona, Cingoli, Matelica, San Severino Marche, San Ginesio, Tolentino, Fiuminata, Castel Sant'Angelo sul Nera, Sefro e Pioraco.
E' la prima rilevazione del Cor (Centro operativo regionale), che ha dato questa informazione al Dicomac. Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli insieme al capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio e al commissario per la ricostruzione Vasco Errani sta incontrando gli amministratori dei Comuni colpiti per valutare l'esatto numero degli sfollati che da una prima stima risultano diverse migliaia e organizzare al meglio le risposte alle esigenze più immediate di assistenza alla popolazione. Manca acqua a Sefro, Camerino e Pievetorina e i tecnici stanno provvedendo a ripristinare il servizio. (Ansa)
Danni enormi alla cartiera di Pioraco: una prima stima parla di circa 10 milioni di euro di danni. Gli impianti produttivi sono andati completamente distrutti. Decine le persone rimaste senza lavoro.
https://www.youtube.com/watch?v=xnuInKnifEM
Il prefetto di Macerata, Roberta Preziotti, e il sindaco di Serrapetrona, Silvia Pinzi, hanno inaugurato oggi pomeriggio (sabato 22 ottobre) a Palazzo Claudi la mostra “2006-2016: dieci anni dalla morte di Vittorio Claudi. La poesia delle invenzioni e il riserbo misterioso della bellezza”. Al loro fianco c'era il professor Massimo Ciambotti, presidente della Fondazione Claudi, che ha promosso l'evento con il patrocinio del Comune e della Regione. La mostra di Serrapetrona mette in luce la figura di Vittorio Claudi, ideatore della Fondazione Claudi, a dieci anni dalla scomparsa (20 settembre 2006). E lo fa attraverso un percorso espositivo in cui vengono ripercorse tutte le tappe della sua vita e il contesto familiare in cui è cresciuto. Una storia di amore per il prossimo, di generoso impegno umanitario come medico chirurgo, di geniali invenzioni nel campo delle apparecchiature sanitarie e di spiccato spirito imprenditoriale. Tutto ciò viene raccontato anche nel libro d’arte biografico che accompagna la mostra. Lo hanno scritto e curato il regista Luciano Gregoretti e sua moglie Maria Teresa Copelli: s'intitola “Vittorio Claudi. Vivere con semplicità, pensare con grandezza”. Gli autori erano presenti all'inaugurazione assieme al co-curatore della mostra, il dottorando di ricerca Gabriele Codoni, e a numerose autorità civili e militari: dal presidente del Centro studi Marche (Cesma), Franco Moschini, al nuovo comandante della Compagnia dei carabinieri di Tolentino, il capitano Giacomo De Carlini, fino all'assessore comunale alla Cultura di San Severino, Vanna Bianconi. Sono sempre stati molto stretti, infatti, i legami tra la città settempedana e la famiglia Claudi: il papà di Vittorio, Adolfo, era titolare della farmacia nella centralissima Piazza del Popolo. Tantissime persone hanno partecipato alla cerimonia d'apertura, fra cui cugini e nipoti di Vittorio, nonché una nutrita delegazione di dipendenti degli stabilimenti di Pomezia (“Iniziative industriali Spa”) che lavorarono al suo fianco nella realizzazione di attrezzature mediche all'avanguardia, come ad esempio sale operatorie mobili o veri e propri ospedali da campo. Un blocco di questi, ad esempio, è tuttora pienamente funzionante in Africa nell’ospedale di Zongo (Repubblica Democratica del Congo) a seguito di una donazione che la Fondazione Claudi ha fatto dopo la morte di Vittorio. La mostra resterà aperta a Palazzo Claudi di Serrapetrona dal 22 ottobre all’8 gennaio 2017, tutti i fine settimana (sabato e domenica) con orario 16-19.
Tempi lunghi per la ricostruzione e 15 Comuni del Maceratese inseriti nel cosiddetto “cratere”. Sono due degli elementi emersi durante la conferenza stampa terminata poco fa a Palazzo Chigi alla presenza del sottosegretario Claudio De Vincenti, del commissario per la ricostruzione Vasco Errani, del capo nazionale della protezione civile Curcio e del presidente della Regione Marche Ceriscioli.I Comuni della provincia di Macerata compresi nel decreto sono Acquacanina, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Fiordimonte, Gualdo, Penna San Giovanni, Pievebovigliana, Pieve Torina, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Ussita, Visso. In questa zona, compresa anche nel programma delle “aree interne”, saranno finanziati al 100% gli interventi di ricostruzione sia per le prime che per le seconde case. Fuori dal cratere, invece, come già emerso nei giorni scorsi, il contributo sarà del 100% per le prime case e del 50% per le seconde. I danni dovranno ovviamente essere certificati dalle schede Aedes. In tutto il Governo stanzia nell’immediato 200 milioni di euro per far partire il processo di ricostruzione, oltre ad altri 100 di credito d’imposta.Confermate le misure già emerse, come il prestito d’onore per le imprese danneggiate, la centrale unica di committenza, mentre le stazioni appaltanti saranno i 4 uffici della ricostruzione, il ministero dei Beni culturali e quello delle infrastrutture. Verrà poi istituito un elenco speciale per i professionisti che lavoreranno nella ricostruzione. “Questo – ha spiegato Errani – consentirà un sistema di controllo, con a capo l’Anac, che controllerà le gare a monte per assicurare al massimo trasparenza e legalità”. In totale il Governo stanzierà 35 milioni di euro per il 2016 per le Regioni Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche per agevolazioni alle imprese danneggiate dal sisma. Sono previsti contributi in conto capitale per chi decide di aprire nuove imprese in queste zone, oltre ad un contributo dell’Inail per imprese e lavoratori di 30 milioni. Inoltre altre misure saranno attivate attraverso i fondi del Piano di sviluppo rurale e del Fesr. Per i Comuni è prevista una deroga al pareggio di bilancio.Il commissario straordinario ha poi fatto capire che i tempi per la ricostruzione saranno lunghi. “Partiremo dai danni cosiddetti B, quelli più lievi, al più presto. Per il resto bisogna ricordare che per ricostruire un centro storico bisogna fare una pianificazione urbanistica. Qui – ha aggiunto – si sperimenta una cosa nuova: non si fanno qui i moduli. Qui si costruiscono delle case, temporanee, ma case, di alta qualità. E’ una scelta che va a merito della protezione civile, che non sull’onda delle spinte di oggi e dell’emergenza, ma con una programmazione, ha cercato di dare una risposta strategica. Stiamo costruendo il provvisorio perché dia qualità subito”.Qui sotto le slide del decretoslide_terremoto_20161011
Nella ricorrenza dei 10 anni della morte del fondatore Vittorio Claudi (20 settembre 2006), la Fondazione Claudi inaugura nelle stanze del Palazzo Claudi di Serrapetrona un'ampia mostra biografica che ripercorre le tappe della sua vita e il contesto familiare in cui è cresciuto.La mostra, dal titolo “2006-2016: dieci anni dalla morte di Vittorio Claudi. La poesia delle invenzioni e il riserbo misterioso della bellezza”, sarà inaugurata sabato 22 ottobre alle ore 17. Nell’occasione verrà presentato anche il libro d’arte biografico di Luciano Gregoretti e Maria Teresa Copelli, “Vittorio Claudi. Vivere con semplicità, pensare con grandezza”, frutto di una lunga e meditata ricostruzione storica delle vicende umane del fondatore e contenente anche alcuni scoop legati alla ricostruzione storica della vicenda dell’attentato di via Rasella a Roma che aveva visto come testimone proprio Vittorio (testimonianza giudicata importantissima dagli storici).La mostra, curata direttamente dal presidente della Fondazione, Massimo Ciambotti, e dal dottorando di ricerca Gabriele Codoni, è divisa in tre sezioni. Nella prima sono presentate le biografie delle persone che hanno accompagnato la vita di Vittorio: i genitori Adolfo Claudi e Anna Pioli, il fratello poeta Claudio e la sorella Dina, con un particolare approfondimento di alcuni aspetti storici della vita familiare (l’azienda agraria a Serrapetrona, la Farmacia a San Severino e le numerose invenzioni farmaceutiche fatte da Adolfo negli anni ’20-‘30, alcune delle quali hanno precorso i tempi di farmaci oggi assai noti, come il vaporizzatore e la Iasiodina e la Jodobalsamina).Nella seconda sezione si approfondiscono alcuni aspetti biografici della vita di Vittorio Claudi, medico-chirurgo e imprenditore: l’acquisto della Clinica Villa Bianca Maria, l’acquisto e la successiva vendita della Clinica Villa Claudia, il diario di Vittorio e la sua clamorosa testimonianza diretta riguardo la vicenda dell’attentato di via Rasella, il suo impegno imprenditoriale nella Società Iniziative Industriali spa. La terza sezione è dedicata all’arte sanitaria di Vittorio Claudi, espressa nelle numerose invenzioni e relative produzioni di apparecchiature medico-sanitarie e strutture ospedaliere mobili, realizzate negli ultimi decenni della sua vita. Il Presidio chirurgico mobile che lui aveva ideato e realizzato è oggi pienamente funzionante in Africa nell’Ospedale di Zongo (Repubblica Democratica del Congo), a seguito di una donazione che la Fondazione Claudi ha fatto dopo la morte di Vittorio.La figura di medico chirurgo e di inventore viene ricordata anche con l’apertura di una nuova sala espositiva al piano terra di Palazzo Claudi, con l’installazione delle principali apparecchiature sanitarie prodotte da Vittorio.La mostra resterà aperta a Palazzo Claudi di Serrapetrona dal 22 ottobre all’8 dicembre tutti i fine settimana (sabato e domenica) con orario 16-19.
Io non rischio Terremoto è la campagna nazionale per la riduzione del rischio sismico, promossa e realizzata dal Dipartimento della Protezione Civile, dall’Associazione Nazionale delle Pubbliche Assistenze, dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e dal Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica, in accordo con le Regioni e i Comuni interessati.
Il progetto è stato presentato a Palazzo Simonelli di Cessapalombo dai sindaci di Caldarola, Camporotondo, Serrapetrona, Belforte e Cessapalombo.
Il rischio sismico è stato il primo ad essere portato in piazza fin dall’edizione del 2011, grazie alla collaborazione tra il Dipartimento di Protezione Civile, l’ANPAS - Associazione Nazionale delle Pubbliche Assistenze, l’INGV- Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e il Consorzio ReLUIS- Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica.
Il 15 e 16 ottobre i volontari di protezione civile saranno in 350 piazze per parlare di rischio terremoto in circa 700 i punti informativi allestiti in tutta Italia, per sensibilizzare i cittadini sui rischi terremoto, maremoto e alluvione. I volontari distribuiscono i materiali informativi e rispondono alle domande dei cittadini sulle possibili azioni da attuare per ridurre il rischio sismico.
Simili iniziative non dovrebbero però essere limitate ad un fine settimana l’anno. La prevenzione e la consapevolezza va costruita quotidianamente attraverso strumenti stabili di informazione e sensibilizzazione. In primis a partire dalle scuole in cui all’inizio di ogni anno scolastico andrebbe organizzato un incontro con i bambini sul rischio terremoto.
"Siamo ovviamente felici che il vicepresidente della Camera si occupi dei Comuni del Maceratese pesantemente colpiti dal terremoto, ma l'on. Baldelli probabilmente ha una scarsa conoscenza del territorio, perchè non si possono non inserire in quella lista tutti i Comuni della fascia dell'Unione Montana dei Monti Azzurri, a partire da Tolentino fino ad arrivare a Sarnano": così il sindaco di Belforte del Chienti, Roberto Paoloni, dopo che l'on. Simone Baldelli di Forza Italia, lunedì aveva dichiarato nel suo intervento in aula che esistono "territori e province dove si reclama soccorso, dove si reclama un sostegno, perché non sono rientrate nella prima perimetrazione, diciamo così, del primo intervento di emergenza"."Invito personalmente l'on. Baldelli a venire nelle nostre zone e a parlare con i sindaci, al di là dello schieramento politico, per rendersi conto di persona che esiste una ampia fascia di Comuni dove il terremoto ha provocato danni molto ingenti e parlo di tutti i Comuni che fanno parte dell'Unione Montana dei Monti Azzurri. Non ci si può dimenticare, ad esempio, di realtà importanti come Tolentino, come San Ginesio, dove i danni sono stati enormi, Caldarola, Sarnano, Gualdo, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Serrapetrona, Camporotondo, Cessapalombo, Colmurano, Ripe San Ginesio, la mia Belforte, Loro Piceno Sant'Angelo in Pontano. Non voglio pensare che si sia trattato di una dimenticanza per meri motivi elettorali: non devono esistere territori di serie A e territori di serie B. Tutti abbiamo diritto al sostegno da parte dello Stato".
Si è svolta con successo al canile dei Monti Azzurri in contrada Rotondo a Tolentino la Festa del Randagio, alla presenza dei sindaci proprietari, del prorettore Unicam Andrea Spaterna, del veterinario Asur Otello Battellini e del rappresentante regionale del servizio Veterinario Alberto Tibaldi con ospite e testimonial di eccezione Licia Colò.Tutti hanno messo in evidenza la buona gestione ed il lavoro dei volontari secondo criteri ben definiti grazie alla lungimiranza della Unione Montana.Il gran numero di adozioni ha fatto sì che i cani di ben sette Comuni fuori dal territorio dell’Unione Montana Monti Azzurri abbiano trovato spazio in questa struttura che può godere della collaborazione di Unicam e della sua clinica veterinaria di Matelica di cui in modo ufficiale il Presidente Giampiero Feliciotti ha sottoscritto con il prorettore il rinnovo della convenzione esponendo i risultati raggiunti negli anni precedenti e facendo ben presente ai sindaci che trattasi di un accordo senza costi.Entusiasmo e belle parole verso i sindaci sono state espresse da Licia Colò che si è detta felice di ritornare in questa struttura della quale “Giampiero ci ha fatto innamorare", un luogo vivo, immerso nella natura con prato e ombra dove gli animali possono vivere ben accuditi insieme all’uomo, "non un lager ma un luogo di incontro" come ha detto il rappresentante della Regione.Complimenti al direttore veterinario della Skilos per le tante attività comportamentali e alle tante cure e siete fortunati ad avere questa bella collaborazione con l’università alle associazioni ed ai mecenati che hanno permesso con le loro donazioni un bel decoro per il benessere degli animali: era presente anche il presidente di Poltrona Frau Franco Moschini che Feliciotti ha ampiamente ringraziato.La festa è proseguita con il mercatino e le sfilate di cagnolini di ogni genere: simpaticamente ogni sindaco è stato fotografato con un cane del suo Comune.Licia Colò poi è ripartita passando per Camporotondo dove ha potuto salutare i ragazzi del Centro Montiazzurri, dove sono stati trasferiti a seguito dell'inagibilità della struttura originaria per via del sisma del 24 agosto.
Il sisma del centro Italia ha colpito zone il cui ricordo della “terra che trema” era ancora tangibile negli edifici non del tutto ricostruiti nella comunità montana.Con l’ultima calamità naturale, infatti, a Sarnano il Coser disabili in località Gabella, già lesionato allora, è stato evacuato e la sede dell'ente Unione Montana Monti Azzurri a San Ginesio (dove vengono gestiti tutti i servizi sociali dei 15 Comuni) anch’essa già danneggiata nel ‘97, purtroppo oggi è inagibile totalmente.A seguito del sisma di fine secolo le strutture rovinate sono state visionate dai tecnici per accedere ai fondi post sisma, fondi non ancora arrivati. La preoccupazione del presidente Giampiero Feliciotti è quella che questi edifici, già presenti nella graduatoria approvata in passato, siano cancellati da quest’ultimo terremoto e che tutto sia da rifare.Preoccupato da tale evenienza, Feliciotti ha scritto una lettera al Prefetto di Macerata e alla Regione Marche per chiedere “di finanziare quella graduatoria in modo definitivo senza sprecare somme per la provvisorietà che poi rimanda il tutto a tempi biblici”. Inoltre il presidente dell'Unione Montana invita a valutare assegnazioni a chi ha già ristrutturato con fondi del terremoto passato esaminando prima i relativi collaudi: “Bisogna fare attenzione a come verranno spesi i soldi pubblici. Se qualcuno, sia esso pubblico o privato, ha già ricevuto i fondi della ricostruzione del ’97 ma poi ha subito danni anche in questo caso, sorge il dubbio che tale ricostruzione non abbia realmente seguito le norme antisismiche. Non bisogna sperperare il denaro, soprattutto in questo momento così difficile in cui si ha bisogno di molte risorse per far rinascere i territori devastati”.L'Unione Montana ha inoltre messo a disposizione il canile comprensoriale di Tolentino e i suoi veterinari per i cani terremotati che hanno bisogno di cure e di un rifugio.
Non è bastata una entusiasmante rimonta per raggiungere la medaglia. Simone Ruffini finisce al sesto posto nella gara olimpica dei dieci chilometri di nuoto, al termine di una prestazione comunque ottima. La gara è stata assolutamente entusiasmante con gli ultimi mille metri che hanno visto i migliori del mondo darsi agguerrita battaglia fino alla fine. Vince l'Olanda con la Grecia al secondo posto. Per Simone Ruffini un'altra prova ottima che lo consacra su livelli di eccellenza internazionali.«E’ stata una gara emozionante degna di un’olimpiade – ha dichiarato Simone Ruffini a fine gara – Si poteva ipotizzare un arrivo così emozionante e coinvolgente. Va bene così, torniamo a lavorare per i prossimi obiettivi.»«Una gara davvero pazzesca. Queste sono le vere gare di fondo dove bisogna lottare fino alla fine. Siamo contenti così.»
Profondo sdegno in tutti gli appassionati sta provocando una foto che da ieri gira in maniera virale su internet e che ritrae un giovane pescatore ritratto insieme a una enorme carpa del peso di quasi 21 chili. Il problema non è tanto nell'aver pescato la carpa, quanto poi nell'averla uccisa ed essersela portata a casa per preparare del gulash. non facendosi scrupoli di postare sui social network tutte le fasi dell'accaduto, dalla pesca alla... preparazione culinaria. Si tratterebbe, fra l'altro, di uno dei rarissimi esemplari di carpe giganti ancora presenti nel lago di Caccamo.Infatti, una delle pratiche sportive maggiormente praticate proprio al lago di Caccamo è proprio quella del Carpfishing. Da Wikipedia: "Il carpfishing si pone come obiettivo la cattura di grossi esemplari di carpa; dopo la cattura però, gli stessi, vengono sistematicamente rilasciati non prima di aver fatto una foto ricordo. Probabilmente, è stata la prima tecnica del movimento, tuttora in forte espansione, detto catch and release o No-kil".Il gesto è stato unanimemente condannato da tutti gli amanti della pesca sportiva che chiedono sanzioni severe verso l'autore di questo gesto.
In un tersissimo e insolitamente fresco pomeriggio d'agosto a Serrapetrona, in festa per la Sagra della Vernaccia, su iniziativa della infaticabile Pina Gentili, il Presidente della Fondazione Claudi, prof. Massimo Ciambotti, ha organizzato un incontro culturale sulla poesia durante il quale Vittoria Zucconi Fonseca ha presentato il suo ultimo libro "Una giumella di senso". Le sue poesie sono state commentate con grande competenza ed amicizia dalla dottoressa Anna Ortenzi e dal professor Pierluigi Falaschi, che ne hanno sottolineato la delicatezza e la visione ottimistica della vita non scevra da riferimenti al dolore e alla sofferenza umana. Il pubblico numeroso ha accolto con attenzione e interesse i diversi interventi e ha applaudito con molto calore. A seguire un piacevole brindisi con la ottima Vernaccia offerta dalla Ditta Alberto Quacquarini.
Grande successo di pubblico alla 59esima Sagra della Vernaccia di Serrapetrona. Il connubio buon cibo e ottimo vino ha battuto le temperature fuori stagione di ieri sera e in tanti sono accorsi nella deliziosa piazzetta centrale, anche grazie all'impeccabile organizzazione degli Inventori di Divertimento.Dopo il live di ieri sera dei Family Affair e dei Mas Flow, questa sera sul palco si esibiranno i Vari Età, con musica dagli anni 50 ad oggi, tutti i più grandi successi italiani e stranieri. A seguire dj set con Poldo dj. Nella serata di domenica dalle 18 Cuochi in Festa in diretta su Radio Linea N.1, il nuovo conocorso di cucina itinerante con Lelemari & David Romano insieme alla musica dei Billy Rebel - Rock&Roll live band Ogni sera stand gastronomici e mercatini https://www.youtube.com/watch?v=INQCqVP92iE
Chiuso con successo il quarto “Festival d'estate a Palazzo Claudi”, grazie a una straordinaria presenza di pubblico anche per la serata finale che ha visto protagonista il Quartetto Fauves (molto applaudito), la Fondazione Claudi di Serrapetrona non va in ferie. Tutt'altro, il Palazzo Claudi è già pronto infatti ad accogliere l'evento “post Festval” dedicato alla poesia.Sabato 13 agosto, infatti, si tiene la presentazione del libro di Vittoria Fonseca, dal titolo “Una giumella di senso”. L'appuntamento è per le ore 18: sarà presente l'autrice e interverrà il professor Pierluigi Falaschi. Questa iniziativa è una delle appendici culturali che si legano alla tradizionale Sagra della Vernaccia che in questi giorni anima il centro di Serrapetrona, tra musica, giochi e degustazioni.Ma non è tutto, perché il lavoro della Fondazione Claudi procede alacremente per l'organizzazione dell'evento più importante del 2016. Il presidente Massimo Ciambotti spiega di cosa si tratta: “Nella ricorrenza dei 10 anni della morte del fondatore Vittorio Claudi (20 settembre 2006) verrà allestita a Palazzo Claudi una mostra biografica che ripercorre le tappe della sua vita e il contesto in cui è cresciuto.La mostra aprirà il 24 settembre e sarà divisa in tre sezioni. Nella prima sono presentate le biografie delle persone che hanno accompagnato la vita di Vittorio: i genitori Adolfo Claudi e Anna Pioli, il fratello poeta Claudio e la sorella Dina, con un particolare approfondimento di alcuni aspetti storici della vita familiare come l’azienda agraria a Serrapetrona, la Farmacia a San Severino e le numerose invenzioni farmaceutiche fatte da Adolfo negli anni ’20 e ‘30, alcune delle quali hanno precorso i tempi di farmaci oggi assai noti quali, ad esempio, il vaporizzatore e la Iasiodina e la Jodobalsamina. Nella seconda sezione si approfondiscono alcuni aspetti biografici della vita di Vittorio Claudi, medico-chirurgo e imprenditore: l’acquisto della Clinica Villa Bianca Maria a Roma, l’acquisto e la successiva vendita della Clinica Villa Claudia, sempre nella Capitale; il diario di Vittorio e la sua clamorosa testimonianza diretta riguardo la vicenda dell’attentato di Via Rasella e il successivo eccidio delle Fosse Ardeatine; il suo impegno imprenditoriale nella Società iniziative industriali Spa. La terza sezione, infine, è dedicata alle numerose invenzioni e relative produzioni di apparati sanitari che Vittorio ha fatto negli ultimi decenni della sua vita: autoclavi, apparecchiature per la sterilizzazione a vapore, tavoli operatori, apparecchiature per la diagnostica strumentale radiologica. Il Presidio chirurgico mobile che lui aveva ideato e realizzato è oggi pienamente funzionante in Africa nell’Ospedale di Zongo (Repubblica democratica del Congo), a seguito di una donazione che la Fondazione Claudi ha fatto dopo la morte di Vittorio”.La Fondazione, al di là della mostra, allestirà anche una nuova sala espositiva permanente - al piano terra di Palazzo Claudi – in cui saranno installate le principali apparecchiature sanitarie prodotte da Vittorio Claudi.Infine, a chiusura del 2016, un'altra iniziativa importante. Stavolta dedicata alla vena artistica di Anna Claudi. Il 30 ottobre, infatti, sarà aperta nello splendido Palazzo della Borsa di Rosario, in Argentina, una personale con 30 opere della pittrice, grazie al patrocinio e alla collaborazione del Consolato generale d’Italia e dell’Istituto italiano di Cultura, oltre che del Femacel (Federazione marchigiana del Centro litoral d'Argentina). In tale occasione saranno promossi momenti culturali legati alla poesia e alla cultura italiana, cui parteciperà anche il poeta Davide Rondoni. La mostra resterà a lungo in Argentina, poiché è previsto un successivo allestimento anche a Buenos Aires.
Torna l’appuntamento estivo dell’entroterra maceratese in cui c’è solo una protagonista indiscussa: la vernaccia, vino tipico della zona di Serrapetrona, unico nel suo essere un vino rosso spumante.La sua tecnica di produzione prevede ben tre fermentazioni: la prima in vendemmia, la seconda dopo l’appassimento naturale delle uve selezionate allo scopo, la terza in autoclave, per la presa di spuma. La vinificazione della Vernaccia Nera di Serrapetrona risale al XV secolo, ed è lo stereotipo del prodotto tipico per eccellenza, cioè non riproducibile altrove. Vuoi per la sua storia, e per la conformazione di quel particolare centro che è Serrapetrona impossibile da descrivere e straordinario da vivere.La sagra della Vernaccia si terrà per tutto questo lungo weekend, 11/12/13 e 14 agosto, la Pro. Loco con la direzione artistica di Inventori di Divertimento hanno organizzato una serie di eventi contornati dalla buona cucina, dal buon bere e dalla musica, chiaramente il tutto accompagnato da fiumi di Vernaccia da degustare.Programma: giovedi 11 agosto Concerti dal vivo e dj set Sul palco live si esibiranno: Rhumska Lions - Ska Raggae live Band The Rock Feel - Rock live Band a seguire DJ SET con ALESSIO BEAT from INVENTORI DI DIVERTIMENTO venerdi 12 agosto MAS 1 - L’ANIMAZIONE N.1 con MAS FLOW - INVENTORI DI DIVERTIMENTO &FAMILY AFFAIR in diretta su RADIO LINEA n.1 sabato 13 agosto Concerti dal vivo e dj set Sul palco live si esibiranno: i VARI ETA' - Band Live Dagli anni 50 ad oggi, tutti i più grandi successi italiani e stranieri! Già da anni nel mondo della musica con piu’ di 100 esibizioni Live a seguire DJ SET con POLDO DJ from INVENTORI DI DIVERTIMENTO domenica 14 agosto dalle 18,00 CUOCHI in FESTA in diretta su RADIO LINEA n.1 Il nuovo concorso di cucina itinerante con Lelemari & David Romano insieme alla musica dei BILLY REBEL - Rock&Roll live bandOgni sera stand gastronomici e mercatini
E per fortuna che le provincie erano state abolite e non contavano più niente... Spettacolo puro stamattina di fronte all'ufficio del segretario della provincia di Macerata, Silvano Marchegiani, per la presentazione delle liste e delle candidature alla presidenza dell'ente. Ma partiamo dalla cronaca spicciola e dai numeri: i candidati alla presidenza sono due, il sindaco di Colmurano Ornella Formica e il presidente uscente Antonio Pettinari. Le liste presentate, invece, sono quattro: una di riferimento al Partito Democratico in appoggio alla Formica, una di riferimento all'Udc in appoggio ad Antonio Pettinari, una bipartisan dei sindaci dell'Alto Maceratese e una "identitaria" che fa riferimento ad amministratori del centrodestra.Lista "Sindaci Insieme"Capolista Pasqui Gianluca (sindaco di Camerino), Baroni Mario (Muccia), Castelletti Claudio (Fiastra), Cecoli Pietro (Monte Cavallo), Citracca Massimo (Fiordimonte), Falcucci Mauro (Castelsantangelo Sul Nera), Gentili Cristina (Bolognola), Gentilucci Alessandro (Pieve Torina), Luciani Sandro (Pievebovigliana), Pazzaglini Giuliano (Visso), Ricottini Giancarlo (Acquacanina), Santamarianova Gabriele (Serravalle del Chienti).Lista "Per la nostra terra delle armonie"Antognozzi Tarcisio (San Severino), Ceresani Francesco (Tolentino), Ghezzi Valeriano (Monte San Martino), Elisei Giordano (Montecassiano), Lippi Leonardo (Cingoli), Marinelli Renzo (Castelraimondo), Massi Gentiloni Silverj Alessandro (Tolentino), Tacconi Ivano (Macerata), Torresi Giovanni Battista (Pioraco), Ubaldi Rosalba (Porto Recanati).Lista "Territori Maceratesi"Catena Leonardo (Montecassiano), Iezzi Lidia (Civitanova), Micozzi Paolo (Macerata), Marcolini Enrico (Macerata), Acquaroli Francesco (Morrovalle), Montesi Massimo (Matelica), Tamburrini Stefania (Corridonia), Scorcelli Mirco (Recanati).Lista "Civica di centrodestra"Zura Flavio (Mogliano), Bracaccini Francesco (Montefano), Brugnola Debora (Esanatoglia), Farina Giulio (Montecassiano), Leoni Giampiero (Mogliano), Renna Paolo (Macerata), Zura Puntaroni Luigi (San Severino). Ma cosa è successo fra le 11.55 e le 12.30 di oggi negli uffici della provincia? Pare che, ma la cosa sarebbe praticamente certa, in ballo ci fosse una quinta lista capitanata dal sindaco di Treia Franco Capponi. Che però - che sfiga - non sarebbe stata presentata in tempo. Anzi, non sarebbe stata presentata affatto perchè chi doveva portarla entro le dodici in provincia sarebbe arrivato in ritardo. Una lista "fantasma" dunque? Neanche troppo, perchè sembra che a farne parte erano Capponi Franco (Treia), Castellani Edi (Treia), Savi Alessia (Treia), Spolentini Adriano (Treia), Palmieri Fernando (Treia), Roselli Leonardo (Camporotondo). Sei candidati. Il numero minimo per presentare una lista. Al che sorge una domanda: ma perchè la lista di riferimento al Partito Democratico è composta da soli otto nomi? Ma lasciamo gli interrogativi alla fine. Si racconta, per i corridoi della provincia tramutati nel castello di Canterville, che aleggi ancora la presenza di questa fantomatica lista di cui tutti sanno ma nessuno parla. Nessuno, a parte i cavalieri, novelli ghostbusters, dell'Udc. Sì, perchè si mormora neanche troppo a bassa voce, che alle 11.59 nel corridoio antistante l'ufficio del segretario, si sia materializzato il senatore Mario Morgoni (Pd) il quale avrebbe, con una busta in mano, fatto capolino alla porta di Marchegiani come a dire "guarda che sono qua...". Malignità. Senza dubbio. Ma lasciamo il racconto, nella sua versione, all'assessore provinciale Leonardo Lippi."Noi abbiamo presentato la lista abbondantemente nei termini previsti. A quel punto, siamo rimasti per salutare i componenti delle altre liste. In fondo, è una competizione elettorale dove non ci sono nemici ma avversari. Sono arrivati i presentatori della lista di centrodestra, poi la lista dei sindaci della montagna e infine quella del Pd. Alle 12 meno un minuto, la funzionaria della provincia ha chiesto se fossero presenti altre persone che dovevano presentare delle liste, in quanto avrebbe fatto fede l'orario in cui il segretario avesse verificato la loro presenza all'interno della provincia. Alla porta ha bussato il senatore Morgoni chiedendo non so cosa al segretario ed è uscito con una busta in mano. Poi si è messo in un ufficio adiacente quello del segretario con altre due persone che conosco personalmente: l'assessore di Treia Davide Buschittari e il dipendente del Comune di Treia Francesco Foglia che sono arrivati intorno alle 12.10 circa (trafelati, ndr). Nel mentre, il consigliere comunale del Pd di Macerata, Alessia Scoccianti, faceva avanti e indietro dall'ufficio del segretario a quello in cui si trovavano Morgoni e i due treiesi. Posso affermare, anche perchè a sostengo c'è una documentazione fotografica difficilmente confutabile, che all'interno della stanza si stesse facendo attività burocratica come timbrare fogli e mettere firme. Insieme a lei c'era anche il nostro capogruppo Massimo Montesi. Poi è arrivato l'architetto Montalboddi della direzione provinciale del Pd. A un certo punto, la delegata presentatrice dell'Udc, Rosalba Ubaldi, ha fatto protocollare una lettera-esposto al segretario e alla Questura, nella quale si faceva presente che essendo trascorso il termine per la presentazione delle liste, qualsiasi altra presentazione sarebbe arrivata fuori tempo massimo e che non c'era nessuno titolato a presentarne altre. Devo sottolineare che il senatore Morgoni, non essendo consigliere comunale nè tantomeno sindaco, non avrebbe avuto alcun titolo a presentare nessuna lista. Una volta che la Ubaldi ha protocollato il suo esposto, l'assessore Buschittari ha bussato alla porta del segretario chiedendo se poteva presentare la lista, ma essendo trascorsi i termini e non essendoci nessuno prima di mezzogiorno, il segretario non poteva far altro che rispondere che avrebbe accolto la presentazione della lista che, però, poi sarebbe stata inevitabilmente non ammessa essendo decorsi i termini. E' evidente che questa lista faceva capo a Franco Capponi, altrimenti non si spiegherebbe la presenza dell'assessore Buschittari che, fra l'altro, è un iscritto Udc. Saranno loro, non certo io, a dover spiegare cosa sia successo. Però, vedendo che il Pd ha otto candidati, forse viene da pensare che quattordici dentro una lista da dodici non ci sarebbero entrati, quindi era meglio spacchettarla in due... Adesso bisognerà vedere quali teste di serie sono rimaste fuori".Ovviamente, ben diversa la versione del senatore Mario Morgoni, uscito dalle sale della provincia dopo le 13.30. Prima, lo stesso Morgoni era stato protagonista di un vivace faccia a faccia con Lippi che gli chiedeva conto della sua presenza negli uffici della provincia, chiedendo che la porta restasse aperta e arrivando ad invitare il senatore ad uscire, chiedendo l'intervento della Polizia Provinciale. "Io non devo rendere conto a nessuno. Stavo discutendo con delle persone nel rispetto delle regole, mentre qualcuno pretende di sapere quali erano i motivi e l'oggetto dell'incontro aprendo le porte e addirittura chiedendomi di uscire. Finchè si scherza va bene, ma non bisogna superare certi limiti. Io mi sono dato da fare e messo in prima linea per sostenere la lista del Pd e la candidatura alla presidenza dell'area vasta. Non devo spiegare niente: io mi confronto con tutti dal funzionario del Comune di Treia al segretario di Civitanova. Se un senatore della Repubblica del Pd non può parlare con un assessore dell'Udc è una nuova regola. Io non ho messo nè firme nè timbri. La candidatura di Ornella Formica alla guida dell'area vista, insieme alla lista guidata da un sindaco come Leonardo Catena rappresentativo del territorio, esprime il senso più profondo di questa realtà fatta di piccoli Comuni, di questo cambiamento importante che c'è stato dalla provincia all'area vasta. Meno politica e più rappresentazione diretta degli interessi dei territori: noi abbiamo cercato di farlo con le candidature. Ornella Formica, sindaco di Colmurano, capace di portare quelle problematiche che in provincia di Macerata sono le più importanti, diffuse e anche molto serie, è l'emblema di quella che è la nostra idea di area vasta: costruire dentro questo nuovo organismo una collaborazione che sia anche più ampia di quelli che sono i confini di partito. Chi tende ad esasperare la questione sotto l'aspetto politico, ignora che questo cambiamento normativo ha ridimensionato fortemente la connotazione politica della provincia e ha dato invece alla nuova area vasta una configurazione di carattere amministrativo-istituzionale. Ragionare in termini di una realtà che non c'è più, potrebbe essere molto dannoso per il nostro territorio. Bisogna lavorare in termini di collaborazione sui problemi, al di là di quella che è la dialettica politica".
Si chiude domani sera – domenica 7 agosto – a Serrapetrona il quarto “Festival d'estate a Palazzo Claudi”, promosso dalla Fondazione Claudi con il patrocinio del Comune. L'ultimo appuntamento della rassegna è dedicato a Shostakovich e Mendelsshon, protagonista il Quartetto Fauves. Inizio ore 21.15, ingresso gratuito.Il quartetto d’archi – composto da Leonardo Cella (violino), Pietro Fabris (violino), Elisa Floridia (violoncello) e Giacomo Gaudenzi (violoncello) – ha un nome francese: “Fauves” che, letteralmente, significa “Belve”. Richiama il gruppo di pittori francesi che, all’inizio del XX secolo, vollero superare i precedenti stili pittorici attraverso un innovativo uso dei colori. L’esponente più celebre dei “Fauves”, Henri Matisse, spinse fino alle estreme conseguenze l’uso del colore puro, vibrante, cercando di ottenere una nuova tecnica di pittura. Ispirato da tutto questo il Quartetto Fauves vuole condividere con gli ascoltatori, grazie ai colori musicali, un’intensa esperienza emotiva.Il Quartetto Fauves vanta partecipazioni a Festival musicali internazionali e rassegne concertistiche importanti; si è esibito anche per il ciclo “I Concerti del Quirinale” di Rai Radio3, offrendo – davanti al Presidente della Repubblica e in diretta radiofonica – la prima esecuzione italiana di JagdQuartett di Jörg Widmann. Inoltre, per il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi (1813-2013) ha suonato nell'Aula magna dell'università “La Sapienza” di Roma in un concerto promosso dall’Ambasciata d’Egitto in Italia.In caso di maltempo la serata di domani si svolgerà nella chiesa di San Francesco, dove lunedì 1 agosto si è tenuto pure il concerto inaugurale del Festival. Giovedì scorso, invece, la seconda serata è stata regolarmente ospitata dal bel cortile di Palazzo Claudi. Erano presenti più di 150 spettatori.
Cresce nel 2015 il reddito dichiarato al fisco a Macerata città di quasi un punto percentuale, dati fiscali 2014, attestandosi di media a 20.052,20 euro. La città si colloca alla posizione n. 1.175 su gli oltre 8mila Comuni italiani, terzo posto a livello regionale dopo Ancona e Numana. In soli sette Comuni della provincia, si registra una variazione negativa. La media nazionale è di circa 15mila euro.Resa nota nella giornata di oggi la graduatoria dei redditi dichiarati al fisco italiano nell'anno 2014. A stilare la classica il Sole 24 Ore. Tutto sommato, Macerata e provincia si difendono.Nel derby fra le città capoluogo delle Marche svetta Ancona che si colloca alla 613° posizione complessiva con i suoi 21.298,89 euro di media dichiarati al fisco italiano (+0,7%), segue per l'appunto Macerata posizione n. 1.175, redditi medi dichiarati pari a 20.052,20 (+0,9%); Pesaro: 1347° in classifica con 19.793,47 euro (+0,4), mentre Urbino 2.276° in classica con 18.652,16 (+1,3%); Ascoli Piceno che occupa la posizione n. 2.219 con 18.720,00 euro dichiarati di media (+0,6%), chiude Fermo 3.521° in graduatoria (superata anche da Porto San Giorgio) 17.244,37 di euro medi dichiarati (2%). Tutti, comunque, si attestano sopra la media nazionale.Passando in disamina la graduatoria, solo per quel che riguarda Macerata e provincia, si nota come siano solo sette i Comuni con variazioni negative rispetto al 2013. Tonfo ad Acquacanina: posizione n. 6.521, 13.001,56 euro di reddito medio dichiarato, ben l'8,7% in meno; seguita da Fiordimonte: posizione n. 5.914, reddito pari a 13.995,27, - 2,7%; Monte Cavallo: posizione n. 6.340, reddito pari a 13.304,97, -1,9%; Porto Recanati: posizione n. 3.402, reddito pari a 17.377,31, -1,8%; Camporotondo del Fiastrone: posizione n. 5.384, reddito medio pari a 14.867,57, -1%; Fiuminata: posizione in classifica n. 4.617, reddito medio pari a 15.929,00 euro, -0,3%; Camerino: posizione n. 1.284, reddito medio pari a 19.895,18, -0,1%),che comunque risulta essere il secondo comune più ricco in Provincia.I comuni in cui, invece, con la crescita di reddito medio dichiarato maggiore per l'anno 2014, sono: Bolognola, posizione n. 5.796, reddito medio pari a 14.179,71, un balzo dell'8,2%; Fiastra, posizione n. 5606, reddito medio pari a 14.506,92, +6,3%; i tre comuni di Appignano, Serrapetrona e Monte San Martino con crescite intorno ai 5 punti percentuali.C'è anche un comune, precisamente quello di Visso, dove non si è registrata alcuna variazione percentuale di reddito dal 2013 al 2014: posizione in graduatoria la n. 5.111, con un reddito medio pari a 15.274,17.Un ultimo dato da rimarcare è la top ten provinciale: Macerata e Camerino, prima e seconda, si attestano entro i 2mila comuni italiani più ricchi; Sefro e Civitanova Marche, 3° e 4° in Provincia, occupano rispettivamente le posizioni n. 2534 e n. 2.981, con redditi pari a 18.331,81 (+4%) e 17.822,94 (+2,4%); Recanati: posizione n. 3.001, reddito medio pari a 17.812, 99, +1,3%; Porto Recanati; Pioraco: posizione n. 3.537, redditi medi pari a 17.223,46, +2,7%; Tolentino: posizione n. 3.853, redditi medi pari a 16.859,59, +1,7%; Castelraimondo: posizione n. 3.884, redditi medi pari a 16.817,92, +1,5%; Muccia: posizione n. 3.943, con redditi medi pari a 16.755,23, + 1%, con quest'ultima che è incalzata da vicinissimo da Matelica, undicesima, ma pronta al sorpasso: posizione n. 3.943, con redditi medi pari a 16.738,93, +1,4%.La graduatoria italiana, regionale e provinciale, può essere consultata sul sito de Il Sole 24 ore.
Secondo appuntamento - domani sera, giovedì 4 agosto - a Serrapetrona con la 4° edizione del “Festival d'estate a Palazzo Claudi”, promosso dalla Fondazione Claudi con il patrocinio del Comune. Il titolo della serata è “Antonio Vivaldi incontra...” e i protagonisti sono innanzi tutto la tromba di Roberto Rigo, poi i violini di Paolo Lambardi e Margherita Miramonti, la viola di Matteo Torresetti, il violoncello di Giacomo Grava, il contrabbasso di Amin Zarrinchang, il clavicembalo di Giulio Fratini. Il filo conduttore è la musica di Vivaldi accostata ad opere di Giuseppe Torelli, Giuseppe Tartini, Jean Joseph Mouret e Marc Antoine Charpentier.Il concerto, che prenderà il via alle 21:15, ingresso libero, si svolgerà nel cortile di Palazzo Claudi. In caso di maltempo, come accaduto nella serata inaugurale, sarà la chiesa di San Francesco – col suo bellissimo polittico di Lorenzo D'Alessandro – ad accogliere l'evento musicale. La serata d'apertura è stata comunque un successo, sia per la presenza di un numeroso pubblico (chiesa gremita), sia per la qualità degli orchestrali, a cominciare dal pianista italiano Alessandro Deljavan, un grande talento di fama internazionale, docente al Conservatorio di Bari e all'Accademia Vivaldi di Locarno, in Svizzera. Nel quintetto di archi uno dei violini era Michele Torresetti, direttore artistico della rassegna di Serrapetrona, il quale è appena entrato a far parte dell'orchestra della Bayerische Staatsoper di Monaco, l'Opera di Stato della Baviera, in Germania. Nel corso della serata il presidente della Fondazione Claudi, Massimo Ciambotti, e il poeta Davide Rondoni (presidente di giuria) hanno consegnato il premio alla vincitrice del 4° concorso nazionale di poesia “Le stanze del tempo”, riservato a giovani poeti e nato per ricordare la figura e l'opera di Claudio Claudi. L'edizione 2016 è stata vinta da Alessia Iuliano, 21 anni, studentessa di Termoli, grazie alla raccolta di poesie inedite intitolata “Non negare nessuno”. Alla premiazione era presente anche il sindaco di Serrapetrona, Silvia Pinzi.Il Festival si chiuderà domenica 7 agosto con la terza serata a Palazzo Claudi dedicata a Shostakovich e Mendelsshon, protagonista il Quartetto Fauves.