San Severino Marche: spaccio di hashish, denunciato un operaio marocchino.I carabinieri della Stazione di San Severino Marche, nell’ambito di un servizio preventivo presso la stazione ferroviaria del comune, hanno sorpreso un operaio marocchino di 43 anni, incensurato, mentre cedeva una dose di hashish del peso di 2 grammi ad uno studente minorenne del posto, ricevendo in cambio 20 euro.
A seguito della perquisizione domiciliare, i militari hanno rinvenuto altro materiale utile al confezionamento dello stupefacente. L'operaio è stato denunciato all'autorità giudiziaria per spaccio di sostanze stupefacenti, mentre allo studente è stata contestata una violazione amministrativa per uso personale di droga. Il materiale stupefacente e la somma di denaro sono stati sequestrati.
Ormai è noto, Babbo Natale preferisce la moto alla slitta. Anche quest'anno torna, l'ormai tradizionale, iniziativa di solidarietà "Re-parto in moto" dedicata alle bimbe e ai bimbi cardiopatici ricoverati nel presidio sanitario Ospedali Riuniti di Ancona. Il rombo dei motori allieterà per una mattinata, a partire dalle 10:30, i piccoli ospiti della struttura portando gioia e spensieratezza anche alle loro famiglie.
L'appuntamento - giunto alla settima edizione e ideato da Valentina Felici, mamma di uno dei pazienti del nosocomio dorico - è fissato per domenica 15 dicembre. Le moto faranno il giro del perimetro dell'ospedale, sfilando sotto gli occhi dei bambini e dei loro familiari, che potranno ammirarle dalle finestre del quinto piano, dove si trova il reparto di cardiologia e cardiochirurgia pediatrica. A seguire è prevista la lotteria di Natale.
Al raduno - con indosso il classico abito rosso, il cappello e lunghe barbe bianche - parteciperanno anche un gruppo di motociclisti di Civitanova Marche (Dna bikers) e di San Severino Marche (gruppo MotoDucali).
Proprio a San Severino, al negozio Necchi Giocattoli, sino a sabato 14 dicembre sarà possibile contribuire alla buona riuscita dell'evento acquistando i regali che saranno poi ritirati e consegnati ai bambini da una delegazione di bikers settempedani che, per un giorno, si tramuteranno in Babbi Natale.
Giornata di orgoglio settempedano alla cerimonia di consegna degli encomi del Consiglio regionale delle Marche a ventotto aziende del territorio che si sono distinte per qualità, storia e modelli di gestione esemplari.
Alla cerimonia, organizzata al Teatrino Campana di Osimo, con l’obiettivo di valorizzare il tessuto produttivo regionale, hanno preso parte il presidente del Consiglio regionale, Dino Latini, il vicepresidente, Gianluca Pasqui, e il consigliere segretario dell’ufficio di Presidenza, Pierpaolo Borroni.
Tra le aziende premiate anche la Sios Srl di San Severino Marche, realtà produttiva della famiglia Taborro.
Fondata nel 1969 da Luigi Taborro, la Sios Srl opera nel settore degli imballaggi in cartone ondulato, con una gamma che spazia da scatole americane a fustellati complessi, espositori e imballaggi sostenibili, etc. L’azienda ha in dote tecnologie avanzate per la stampa flexografica in quadricromia, è riconosciuta per la sua attenzione alla sostenibilità ambientale e per il forte radicamento nel territorio ed è una dimostrazione di come innovazione e tradizione possano convivere armoniosamente.
Durante la cerimonia, alla quale ha preso parte la sindaca della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha voluto personalmente complimentarsi con Gualtiero Taborro pres.te del CdA SIOS il quale ha ritirato il riconoscimento per la famiglia; il primo cittadino ha sottolineato con orgoglio: “Questo encomio è un riconoscimento all’impegno messo nella propria attività da imprenditori illuminati ma anche una testimonianza di come il lavoro di qualità possa portare prestigio non solo all’azienda Sios ma alla nostra intera comunità settempedana. A nome della città di San Severino Marche mi sento in dovere di ringraziare l’impresa Sios e tutti i lavoratori in essa occupati per il loro essere ambasciatrici del nostro territorio e del saper fare marchigiano”.
È arrivata la decisione ufficiale in merito ai fatti avvenuti durante il derby che ha visto l'Amatori San Severino sfidare la Vigor Matelica, nel match valevole per la settima giornata del girone B di Divisione Regionale 1.
Sul lato settempedano sono state decretate due giornate di squalifica ai giocatori Della Rocca e Severini, una giornata al giocatore Corvatta e 90 euro di multa alla società biancorossa per le offese ricevute dalla coppia arbitrale ad opera del pubblico del palasport Ciarapica.
"Alla luce delle squalifiche dopo l’ultima giornata di campionato, noi – scrive il diesse Gabriel Cingolani a nome di tutta la dirigenza della Climacalor - ci riteniamo danneggiati, non tanto per le giuste squalifiche comminate ai nostri giocatori, del tutto meritate ma per il metro di giudizio usato dagli arbitri".
"Volevamo chiarire e mettere in luce che, se i nostri due ragazzi (Severini e Corvatta, ndr) sono entrati in campo sbagliando, l’hanno fatto per difendere il proprio compagno di squadra, Della Rocca, che ha preso un pugno in faccia, con prognosi di 10 giorni. Dopo un diverbio con un avversario che avrebbe potuto portare a conseguenze ancor più gravi nel corso di una serata che avrebbe, invece, dovuto essere totalmente all’insegna della sportività ed in cui erano presenti numerosi bambini ai quali è stato proposto uno spettacolo non edificante", sottolinea Cingoli.
"Condanniamo aspramente sia il gesto dell’atleta matelicese, sia il referto degli arbitri - spiega il ds della Climacalor - Questi ultimi hanno danneggiato più la nostra squadra che quella avversaria, non ravvedendo che sono entrati in campo anche i nostri avversari, mentre il loro atleta ha commesso un gesto violento punito con 2 sole giornate di squalifica, alla pari di due nostri tesserati, fatto inaccettabile".
"Forse i direttori di gara, i quali sono ovviamente indispensabili e decisamente da ringraziare per il duro compito che svolgono, dovrebbero però capire che sono i giudici del gioco e non i protagonisti. Ci auguriamo - conclude il diesse Cingolani a nome della società settempedana - che fatti come quello di venerdì scorso non accadano mai più e che il giudizio arbitrale la prossima volta sia corretto e severo verso chi commette atti violenti, non solo per noi, ma per tutte le squadre di tutti i campionati, dai Senior alle giovanili".
Serata da applausi alla cerimonia di apertura della collettiva d’arte “Il Tempo”, esposizione di pitture e sculture, animata anche da poesie e performance dal vivo, allestita all’interno dello House Museum ''Clocks and Scientific Instruments'' di via XX Settembre, nuovo museo dell'orologio e strumenti scientifici voluto dall’ex antiquario Gianmario Massi e dalla moglie, Anna Maria Rossolini.
L’evento, curato da Shura Oyarce Yuzzelli, è stato inaugurato dal sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e dall’arcivescovo emerito di Ancona-Osimo, il cardinale settempedano Edoardo Menichelli, con la presenza, tra gli altri, del vice sindaco e assessore alla Cultura del Comune, Vanna Bianconi, del presidente del Rotary Club Tolentino e architetto, Giuseppe Bocci, e di numerosi visitatori.
La mostra, che resterà aperta fino all’11 gennaio 2025, intende celebrare il tema del tempo, attraverso le opere di numerosi artisti e poeti contemporanei. ''In questa mostra - spiega l’architetto Shura Oyarce Yuzzelli, che ha curato personalmente l’allestimento - ogni artista ci comunica con la propria tecnica ed il proprio stile una personale visione del concetto di tempo, che, come diceva Salvador Dalì, è la dimensione delirante e surrealista per eccellenza''.
A dare la propria visione del tempo alla cerimonia di apertura è stata anche una bellissima lectio del professor Paolo Gobbi dell’Accademia di Belle Arti di Macerata. “Il tempo” è un concetto che ci accomuna tutti: scandisce le nostre vite, guida i nostri ricordi, nutre le nostre speranze per il futuro.
''Questa esposizione ci invita a scoprire che il tempo è anche fluido, ricco di significati che vanno oltre la sua misurazione oggettiva – ha spiegato a margine della cerimonia di apertura della mostra il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, per poi sottolineare – Il tempo è un tema trattato nella filosofia, nella scienza, ma soprattutto nell’arte, che riesce a dare forma e colore a ciò che spesso sfugge alle parole''.
Tante le opere esposte di numerosi artisti provenienti da diverse regioni d'Italia e dal Perù, tra cui Massimo Bernabè, Silla Maria Campanini, Alberto Cespi, Leonardo Corneli, Silvio Craia, Maria Teresa Cristini, Adriano Crocenzi, Anna Donati, Paolo Gobbi, Giuliano Grittini, Lucy Jochamowitz, Shura Oyarce Yuzzelli, Ornella Ricca, Alberto Rossi, Giulio Sfrappini e Jesùs Salinas.
In mostra anche uno dei capolavori di Juan Salazar Orsi, artista peruviano scomparso di recente. Tra i contributi anche quelli del Gruppo Earth dell'Abruzzo, che unisce artisti come Alfredo Celli, Giancarlo Costanzo e Fabrizio Mariani. Al vernissage applausi per la poetessa fermana Jessica Vesprini e per l’attore portoghese Luis Marreiros e la loro strepitosa performance.
L’evento è patrocinato dal Comune di San Severino Marche dall’Ambasciata del Perù in Italia, dalla Pro Loco settempedana, dall'Università della Terza Età dell’Alto Maceratese e dal Rotary Club.
La Giornata Nazionale della Sicurezza nelle Scuole è stata celebrata dalla Regione Marche con un evento dal titolo ‘La sicurezza…imparala a scuola’, incontro che ha coinvolto Istituzioni, Associazioni di categoria, Imprese, Sindacati e studenti dell’ultimo anno di cinque istituti superiori delle province della regione, per Macerata ha partecipato l’istituto Divini di San Severino Marche.
Formare gli studenti sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro è fondamentale per creare una cultura sempre più consapevole e responsabile. La sicurezza sul lavoro non è solo una questione tecnica, è un impegno che richiede la partecipazione di tutti Istituzioni, Confindustria, Associazioni di categoria, Sindacati e Lavoratori.
Gli studenti saranno i futuri lavoratori, manager, imprenditori, è essenziale che sviluppino una consapevolezza e conoscenza dei rischi presenti nei luoghi di lavoro e delle pratiche migliori per prevenirli, questo approccio proattivo è importantissimo per creare sempre più ambienti di lavoro sicuri e sostenibili. Nell’iniziativa il coinvolgimento attivo degli studenti è stato favorito da un modello innovativo che ha incoraggiato la partecipazione e il confronto con i rappresentanti del settore.
L’evento ha confermato come la formazione sulla sicurezza, iniziando proprio dalle scuole, sia fondamentale per preparare cittadini responsabili e informati.
Si mette di nuovo alla guida nonostante la patente gli fosse stata già revocata, i carabinieri lo controllano e lui li minaccia di morte: scatta la doppia denuncia. È quanto avvenuto a San Severino Marche. Il protagonista del fatto è un 36enne, pregiudicato del posto, fermato nell’ambito dei servizi di prevenzione attuati dai militari in tutto il territorio provinciale.
L’uomo era alla guida di un'auto pur essendogli stato già ritirato il titolo di guida. Durante la contestazione della violazione al codice della strada, al fine di opporsi all’operato dei carabinieri, con atteggiamento aggressivo, il 36enne si è rivolto nei loro confronti con ripetute minacce di morte e di ritorsioni. È stato, quindi, denunciato oltre che per "guida senza patente poiché già revocata nel biennio" anche per "resistenza a pubblico ufficiale".
Un altro appuntamento di rilievo all'Auditorium dell'Università di Macerata, nell'ambito del corso per direttore sportivo. Dopo la partecipazione di Ariedo Braida, oggi è stato il turno di un'icona del calcio marchigiano e nazionale: Fabrizio Castori. L'allenatore di San Severino Marche, recordman con 552 panchine in Serie B (secondo nella storia solo a Guido Mazzetti con 626), è anche l'unico tecnico italiano ad aver scalato tutte le categorie, dalla Terza fino alla Serie A.
Al centro del dibattito, aperto dai saluti del direttore del corso Stefano Pollastrelli, il tema “Il rapporto tra direttore sportivo e allenatore di squadra di calcio”. Un argomento discusso con grande competenza non solo da Castori, ma anche dal suo fidato staff: il vice allenatore Riccardo Bocchini, il preparatore atletico Carlo Pescosolido e i collaboratori tecnici e match analyst Tommaso Marolda e Marco Castori. L'incontro ha fornito agli studenti preziose riflessioni sul delicato equilibrio tra le due figure chiave del calcio moderno e ha evidenziato l'importanza della tecnologia nel miglioramento dei processi decisionali e operativi in ambito sportivo. Al termine della seduta abbiamo avuto il piacere di rivolgere alcune domande a Mister Castori.
Quanto è importante all’interno di una società sportiva il rapporto fra allenatore e ds?
"Il rapporto fra l’allenatore e il direttore sportivo è importantissimo. Sono due figure fondamentali in una società, quindi il rapporto che si crea fra loro determina la riuscita o meno della stagione. Il direttore sportivo è il collante fra la società e la parte tecnica, che è gestita dall’allenatore. Se c’è unità di vedute le cose possono andare meglio rispetto a quando invece ci sono divergenze".
Quali direttori sportivi della sua carriera ricorda con particolare affetto?
"Ho avuto la fortuna di lavorare con grandi professionisti che hanno rappresentato molto nella mia carriera. Ricordo con affetto e stima Franco Di Battista del Lanciano, Rino Foschi che ho avuto a Cesena, Attilio Perotti a Piacenza, Angelo Fabiani a Salerno in due periodo diversi, Renzo Castagnini a Perugia e non posso non nominare Cristiano Giuntoli, col quale abbiamo fatto qualcosa di straordinario a Carpi. Lui poi si è meritato questa strepitosa carriera con la storica vittoria dello scudetto a Napoli e adesso è alla Juventus".
A quei tempi si sarebbe aspettato che Giuntoli avrebbe fatto una carriera così importante?
"Sì, perchè si vedeva quanto fosse sveglio e soprattutto onesto, che nel calcio paga sempre"
Si è parlato di nuove prospettive nel calcio di oggi, con l’ausilio della tecnologia a cui gli allenatori fanno sempre più ricorso. Qual è il suo rapporto con la tecnologia?
"Sono ormai 10 anni che mi avvalgo della tecnologia nello svolgere il mio lavoro. Sono sempre stato curioso nell’aggiornamento professionale e nella ricerca della novità. Una componente importante che va sfruttata".
Nel futuro di Mister Castori cosa c’è?
"Aspetto una chiamata e che qualcuno si ricordi di me per poter ricominciare"
Magari, visto il suo record, chi punta a una promozione?
"Non faccio distinzioni fra chi punta a una promozione o a chi punta a salvarsi. L’importante è lavorare su una società che ha fiducia in me e nel mio staff. Abbiamo voglia di ripartire e di rimetterci in discussione".
Castori è dunque pronto a tornare in pista con il suo staff, voglioso di riproporre il suo calcio fatto di intensità, ritmo e organizzazione di gioco, oltre che sempre attento allìapprofondimento della preparazione tattica delle partite. Su una cosa però si discosta dagli alleantori moderni e dal loro stile di gioco, troppo basato sulla costruzione dal basso e dal possesso palla reiterato. Citando una celebre frase di Jose Mourinho, rimane fedele ai suoi principi: "Se vogliono possono portarsi a casa il pallone...io mi porto a casa i tre punti".
Il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha ricevuto un riconoscimento speciale in occasione dell’evento "Women is Life", un’importante celebrazione dedicata alle "Personalità femminili nel mondo del lavoro".
L’iniziativa, promossa dalla consigliera di Parità della Provincia di Macerata, Deborah Pantana, ha reso omaggio a figure femminili che si sono distinte per il loro contributo nella promozione dei valori di uguaglianza e inclusione.
Il riconoscimento assegnato alla Piermattei ha voluto sottolineare il suo impegno costante nel rappresentare la comunità locale e nel sostenere il progresso delle donne nel contesto istituzionale e sociale.
"Questo premio non è solo un riconoscimento personale, ma un tributo al percorso collettivo intrapreso dalla nostra comunità e dal Comune di San Severino Marche, uno dei più significativi della Provincia di Macerata - ha voluto sottolineare il primo cittadino settempedano, a marginre della cerimonia, per poi proseguire - Rappresentare questa terra, ricca di storia, cultura e solidarietà, è per me un privilegio e una responsabilità. Ogni giorno mi impegno affinché le sfide della nostra comunità siano affrontate con determinazione e visione, dando voce alle donne e alle loro straordinarie storie di emancipazione. Dedico questo riconoscimento a tutte le donne che, con coraggio e impegno, scrivono ogni giorno nuove pagine di progresso, uguaglianza e inclusione".
L’iniziativa ha visto la partecipazione di numerosi ospiti e autorità. Parte del ricavato della serata è stato devoluto all’associazione benefica Rio De Oro, confermando il profondo legame tra il premio e i valori di solidarietà e inclusione.
Il premio "Women is Life" si conferma ancora una volta come un'occasione preziosa per mettere al centro dell'attenzione il ruolo delle donne e l'importanza della parità di genere, valorizzando il contributo di figure femminili che ispirano e guidano il cambiamento.
Per la Settempeda la doccia gelata arriva proprio all’ultimo respiro e sull’ultimo tentativo del Casette Verdini quando i biancorossi credevano e pensavano di aver ormai intascato il bottino pieno e, invece, il colpo di testa del neo entrato Del Brutto(95’) cambia tutto e decreta un pareggio che sa di amaro in bocca per gli ospiti e regala soddisfazione ai locali. Per quanto visto nel primo tempo e per come si era messa la gara si può dire che è un pari che penalizza una Settempeda che hai punti e per occasioni create avrebbe meritato qualcosa in più, mentre per il Casette Verdini il punto sembra guadagnato, per le ragioni di cui sopra, ma è arrivato anche per la voglia messa in campo e per non aver mai mollato, aspetti che hanno portato ai granata il premio finale.
Settempeda più manovriera, palla a terra e trame in velocità, e propositiva nella prima frazione(unica pecca non aver chiuso il discorso) e nella parte conclusiva della gara costretta a soffrire ed a snaturarsi nel gioco sia per un calo atletico che soprattutto per aver dovuto cambiare uomini e alcune posizioni a causa degli infortuni(in tre fuori); Casette Verdini poco ficcante e preciso per 45’ poi sicuramente diverso nella ripresa(più convinzione e grinta) anche per merito dei subentrati che hanno dato la scossa alla squadra. A conti fatti, comunque, un punto a testa che può andar bene ad ambo le squadre che, reduci da sconfitte, puntavano ad un risultato positivo ed a muovere la classifica ed alla fine hanno centrato l’obiettivo.
Allo stadio “Nello Crocetti” si sfidano due formazioni che hanno conosciuto una battuta d’arresto nel turno precedente e dunque vogliono riscatto e punti: il Casette Verdini(al primo ko stagionale) e la Settempeda. Biancorossi con novità: Montanari per Mulinari e Perez per Farroni. E’ titolare anche Francesco Sfrappini(sono tre gli under in campo), scelta che premia mister Ciattaglia visto che è proprio l’attaccante classe 2006 ad andare a segno dopo appena 4’. Cross da destra, pallone in mezzo all’area dove Sfrappini anticipa tutti riuscendo a spingere la sfera in porta da distanza ravvicinata. Il vantaggio certifica l’ottimo inizio biancorosso fatto di personalità, autorità e gioco piacevole. Al 9’ Rango apre verso sinistra trovando Cappelletti che affonda in area, arriva sul fondo da dove tira in porta trovando pronto Carnevali.
Al quarto d’ora è Pagliari ad avere la possibilità di calciare da ottima posizione con il destro del regista ospite che incoccia su Ogievba appostato nell’area piccola. Si fa male Palazzetti che deve uscire rimpiazzato da Mulinari. Al 34’ ci prova Quadrini dalla distanza con un destro rasoterra che chiama Carnevali alla parata in tuffo. Due minuti dopo Sfrappini attacca l’area da sinistra, sterzata per portarsi il pallone sul destro e tiro che si alza facilitando l’intervento a mani aperte di Carnevali. Ancora Settempeda con Cappelletti che sfonda a sinistra, tiro potente che un difensore tocca mandando sopra la traversa e quindi in angolo. Primo tempo di marca biancorossa con i locali insidiosi solo con qualche affondo senza esito con Bartoloni inoperoso a parte un’uscita con i pugni. La prima iniziativa della ripresa è di uno Sfrappini pimpante, convincente e tra i migliori in assoluto: dribbling e destro che Carnevali neutralizza in tuffo. Il primo vero affondo del Casette Verdini giunge al 9’ quando Romanski da sinistra mette un bel pallone per Giaccaglia che batte al volo con palla che colpisce il compagno Ogievba per poi schizzare sul fondo. Iniziano i cambi da parte delle due panchine(nei padroni di casa anche Cuccù e Menchi). I
l match ora è equilibrato e i granata provano ad attaccare anche se chiare occasioni non se ne vedono. La Settempeda perde Pagliari (dentro Piccinini) e Ciattaglia deve modificare un po’ la formazione(gli ospiti chiudono con 5 under). Le sostituzioni tra i locali sembrano funzionare e infatti la squadra di Lattanzi appare più volitiva e convinta, specie nei minuti finali. Al 43’ il Casette Verdini recupera palla e riparte sulla sinistra con capitan Romanski che tocca per Poloni che tenta un tiro di prima intenzione allargando il piatto destro con traiettoria in diagonale che passa accanto al palo e si spegne sul fondo. Cinque minuti di recupero(poi sei per l’infortunio di Cappelletti che esce per Meschini) con la Settempeda che tiene e sembra poter gestire, ma al 50’ ecco l’episodio che cambia il verdetto del pomeriggio. Rinvio da fondo campo, palla intercettata dai locali e affidata a Romanski, stavolta spostato a destra, cross morbido e preciso sotto porta per la testa di Del Brutto che stacca benissimo ed infila sotto la traversa. 1-1 e triplice fischio.
Tabellino
CASETTE VERDINI – SETTEMPEDA 1-1
MARCATORI: pt 4’ Sfrappini; st 50’ Del Brutto
CASETTE VERDINI: Carnevali, Telloni, Forte, Tidiane, Ciurlanti(25’st Menchi), Moschetta, Ferrari(32’st Poloni), Lami, Ogievba(19’st Del Brutto), Giaccaglia(15’st Cuccù), Romanski. A disp. Seghetti, Conforti, Cingolani, Forconi. All. Lattanzi
SETTEMPEDA: Bartoloni, D’Angelo, Montanari, Pagliari(27’st Piccinini), Palazzetti(32’pt Mulinari), Dolciotti, Quadrini, Rango, Cappelletti(48’st Meschini), Perez(44’st Boldrini), Sfrappini(41’st Eugeni). A disp. Braghetti, Farroni, Maccioni, A. Staffolani. All. Ciattaglia
ARBITRO: El Mouhsini di Pesaro; assistenti Cerca di Jesi e Dervishi di San Benedetto
NOTE: ammoniti: Tidiane, Rango, Lami, Dolciotti, Perez, Quadrini. Angoli: 3-5. Recupero: pt 3’; st 6’
“In ogni tempo, l’uomo ha cercato non solo le pietre preziose, ma anche le pietre insolite, strane, quelle che attirano l’attenzione per qualche irregolarità della forma o per una certa significativa bizzarria di disegno o colore […]” (R. Caillois, ‘La scrittura delle pietre’)
Se le pietre, come scriveva l’antropologo e scrittore francese Caillois nel suo capolavoro, hanno in sé una bellezza atavica, intima e immutabile, il lavoro della Simeg di San Severino, leader nel settore delle lavorazioni di marmi e pietre naturali, è quello di proseguire l’opera iniziata dalla natura, moltiplicandone, di generazione in generazione, le possibilità e gli usi.
Quest’anno l’azienda settempedana ha festeggiato l’importantissimo e longevo traguardo dei novant’anni di attività in due occasioni; la prima, quest’estate, che ha visto riunirsi in un clima di gioia e condivisione tutto il gruppo di dipendenti e collaboratori e la seconda, giovedì 28 novembre, in abito da ‘gala’ e con una partecipazione ugualmente sentita, nella suggestiva cornice del Teatro della Filarmonica di Macerata.
Spesso le migliori celebrazioni sono foriere di preziose occasioni: così, nel pomeriggio di giovedì, lo stabilimento ha aperto le sue porte per un tour esclusivo dei reparti produttivi, offrendo uno sguardo inedito e degli squarci illuminanti su una realtà dove la maestria artigianale incontra l'avanguardia tecnologica. In questo viaggio tra le macchine più sofisticate e le mani sapienti degli operatori, si dispiega un mondo dove ogni dettaglio, dalla progettazione alla realizzazione finale, si fonde in perfetta e conciliata sinergia. Lo sguardo del visitatore che si immerge in questo spazio produttivo è quello di chi contempla un’opera in divenire, un processo che si svela passo dopo passo.
Qui, i macchinari, dalle frese alle segatrici numeriche, dalle levigatrici alle macchine per il taglio e il trattamento delle superfici, sono progettate per rispondere a esigenze di massima precisione. Non meno rilevante è il lavoro della falegnameria, una realtà integrata nello stabilimento, che si occupa della produzione delle strutture di imballaggio destinate a proteggere e preservare l'integrità delle opere realizzate.
La Simeg, inoltre, si distingue anche per una costante ricerca che guarda alla sostenibilità e all’innovazione; a tal riguardo ha integrato un sistema di pannelli fotovoltaici che permettono di ridurre del 58% la dipendenza energetica dalla rete elettrica. Inoltre, per preservare le risorse idriche, l’azienda depura e recupera circa il 95% dell’acqua utilizzata nel ciclo produttivo. Non solo, ma utilizza anche gli scarti lapidei per il risanamento ambientale a km 0 di una cava dismessa e tutto lo stabilimento è illuminato da LED di ultimissima generazione.
Conclusa la visita, si torna nella zona d’ingresso e il passo, già in uscita, porta con sé un ricordo speciale; testimonianza della professionalità tramata da garbo raro e distintivo del presidente Oliviero Rotini, di suo figlio Carlo e di tutte le persone che fanno parte della Simeg. Così, i visitatori sono usciti con in mano un prezioso libello-archivio a firma di chi la storia di questa azienda l’ha vissuta in prima persona e ne ha raccolto le testimonianze dalle origini: “Suona la sirena” di Marta Bellomarì Stortini.
Sempre seguendo il fil rouge dei festeggiamenti, dall’atelier del marmo e delle pietre si passa all’atmosfera soffusa e “vellutata” dell’affascinante Teatro della Filarmonica di Macerata dove, ad accogliere i presenti, una serie di installazioni inaspettate e sorprendenti, pensate per esprimere la visione di Simeg del design consapevole. Lungo la scalinata e nel foyer del teatro irrompono isole di verde e pietra, di natura e materia. Dall’erba e dalle piante spuntano, eleganti e sofisticati, i pezzi unici che derivano dai materiali di scarto o in eccesso. Dagli scarti di marmo alla creazione di opere d’arte, dai magazzini dell’azienda agli spazi dell’abitare. Un rituale virtuoso che celebra la perfezione della natura e l’importanza di un design capace di dare nuova vita alla materia.
Alla cena evento hanno preso parte, tra gli altri, la sindaca di San Severino Marche Rosa Piermattei, il dirigente scolastico dell’ITTIS di San Severino Sandro Luciani, il presidente e il direttore di Confindustria Macerata Sauro Grimaldi e Gianni Niccolò, insieme ai rappresentati del Gruppo Giovani Imprenditori, e le principali aziende fornitrici, clienti e partners di Simeg a livello locale e nazionale.
Durante la serata, condotta da Matteo Pasquali, è stato proiettato un video-racconto dei 90 anni di storia di Simeg attraverso le tappe miliari del percorso aziendale e familiare. Oliviero Rotini ha poi emozionato tutti gli ospiti con il suo ricordo dei personaggi chiave della storia di Simeg, dal fondatore Nello Grandinetti a Mario Rotini, coloro che non solo hanno dato avvio al progetto Simeg, ma soprattutto che ne hanno plasmato la filosofia e i valori.
Carlo Rotini ha sottolineato, inoltre, come il percorso dell’azienda sia una sfida al miglioramento continuo, una sfida che può essere affrontata solo grazie al contributo di tutti coloro che partecipano al progetto: clienti, fornitori, partners, e, ovviamente, al primo posto tutti i collaboratori, i veri artefici del successo dell’azienda. Ha voluto con sé sul palco tutti i dipendenti presenti in sala per tributare loro l’applauso sentito, l’affetto e la gratitudine da parte della famiglia e di tutti i presenti.
“Le persone e la relazione sono al centro dell’universo di valori di Simeg. Questo è il nostro capitale più grande, di cui ci prendiamo cura ogni giorno. Ed è anche la principale eredità che i nostri primi 90 anni di storia ci hanno lasciato, e di cui facciamo tesoro”, commenta Carlo Rotini.
“Questa serata è stata ancora più bella di come l’avessi immaginata. – chiosa Oliviero Rotini – In uno scenario sempre più complesso, mutevole, sfidante la nostra forza è quella di poter contare su una rete di persone e di realtà che condividono i nostri valori e che sono parte integrante della vita di Simeg. Mi riempie di orgoglio vedere qui con noi i nostri principali partners, molti dei quali hanno percorso chilometri per raggiungerci e condividere con noi questo momento a cui teniamo particolarmente”.
Un rocambolesco incidente si è verificato la scorsa notte in via Aristide Merloni, nella zona industriale della località Taccoli di San Severino Marche. Erano da poco passate le 23 quando un’autovettura condotta da un tolentinate, per cause tuttora in corso di accertamento, è uscita di strada, ha abbattuto un palo dell’elettricità ed è poi finita giù da un ponte facendo un volo di diversi metri.
L’urto con il palo ha rallentato per fortuna la corsa del mezzo impazzito che ha anche divelto le protezioni in ferro del ponte. L’auto ha terminato la sua corsa ruote all’aria non lontana dall’acqua e rimanendo quindi sempre sulla scarpata.
Il conducente è uscito dal rocambolesco incidente praticamente illeso tanto che si è tirato fuori da solo dall'abitacolo per raggiungere la strada e chiedere aiuto. A causare il sinistro potrebbero essere stata la pioggia e la nebbia che hanno reso viscido e insidioso l’asfalto.
Sul posto i carabinieri della stazione di San Severino Marche, i colleghi del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Tolentino e i vigili del fuoco intervenuti anche con l'ausilio di un autogru per la rimozione del mezzo.
La strada è stata subito messa in sicurezza dagli addetti alle Manutenzione del Comune che questa mattina hanno provveduto a sistemare alcune transenne proprio all’altezza del ponte. Per riportare la situazione alla normalità sono state necessarie diverse ore.
La città di San Severino Marche si prepara a vivere una notte indimenticabile con l'attesissimo ritorno dell'evento gratuito "Capodanno in Piazza 2024", che si terrà il 31 dicembre nella suggestiva cornice di piazza del Popolo, a partire dalle ore 22:30. Un’occasione speciale per celebrare l’arrivo del nuovo anno con musica, spettacoli e tanto divertimento.
L’appuntamento, organizzato dal Comune di San Severino Marche e dalla Pro Loco, con il patrocinio del Consiglio Regionale delle Marche e con la regia di Fabbricaeventi.com, offrirà un ricco programma di intrattenimento con protagonisti di spicco della scena musicale italiana.
Sul palco, il pubblico potrà scatenarsi al ritmo della Moon Dance, una party band che da anni incanta intere generazioni con uno show travolgente e un repertorio musicale che spazia tra i più grandi successi di tutti i tempi. Guidata dai carismatici Marco Palestini e Federica Baldi, insieme a un gruppo di straordinari musicisti, la band promette uno spettacolo unico, capace di trasformare la piazza in una vera pista da ballo.
A seguire, il dj set di Igor Cautero, in arte dj Spyne, noto regista di Radio 105 e produttore discografico, che ha collaborato con artisti come Gabry Ponte, Giorgio Prezioso e Paps’n’Skar. Dj Spyne è una figura iconica della scena radiofonica e musicale italiana, celebre anche per la sua esperienza come regista dello storico programma "Lo Zoo di 105".
Il suo talento e la sua energia accompagneranno il pubblico fino al countdown di mezzanotte, coronato da un entusiasmante spettacolo pirotecnico. La presentazione della serata sarà affidata a Marco Moscatelli, con la regia di Chiara Nadenich, mentre la piazza sarà allestita con una struttura eccezionale, comprensiva di un palco coperto, per garantire il massimo comfort e divertimento a tutti i partecipanti.
"Il Capodanno in piazza è un evento che ormai unisce la nostra comunità in un appuntamento fisso, una serata di festa e condivisione, e celebra insieme la fine di un anno e l’inizio di uno nuovo", spiega il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che sottolinea: "Piazza del Popolo, cuore storico della nostra città, sarà il palcoscenico di un’esperienza straordinaria grazie a dj Spyne, Moon Dance e alla regia impeccabile di Fabbricaeventi.com. Vi invitiamo a partecipare numerosi per accogliere il 2024 con entusiasmo e gioia".
Concerti, mercatini, feste in piazza, tombolate, mostre, un percorso selfie e tanto altro ancora. La città di San Severino Marche si prepara a festeggiare il Natale 2024 con un programma di eventi ricco di appuntamenti dedicati a grandi e piccini, che si svolgeranno tra il mese di dicembre e l’inizio del nuovo anno.
Si inizia sabato 7 dicembre con l’accensione delle luminarie alle ore 17,30 in piazza del Popolo, accompagnata dall’animazione di Multiradio. Sempre nella stessa giornata, alle 18, i bambini della scuola dell’Infanzia e delle classi 1ª, 2ª e 3ª della scuola Primaria daranno vita a “Canzoni sotto l’albero”, un momento musicale da non perdere.
Domenica 8 dicembre sarà la volta del Mercatino di Natale, con prodotti enogastronomici a chilometro zero e piccolo artigianato artistico organizzato dalla Pro Loco, aperto dalle 9 in piazza del Popolo. Sempre dalle 9, le attività commerciali di via Garibaldi celebreranno la “Festa del Panettone”.
Alle 18, in piazza del Popolo, spazio alla musica dal vivo con “Concerto sotto l’albero”, che proporrà un repertorio di canzoni Disney e atmosfere natalizie con la partecipazione di Ibrido Pop String.
Sabato 14 dicembre alle 21 nella chiesa di San Giuseppe il Coro Tourdion Ensemble del Corpo Filarmonico “Francesco Adriani” presenterà il concerto “A Ceremony of Carols”.
Domenica 15 dicembre sarà dedicata alla solidarietà con “Il Baratto di Natale”, un mercatino del riuso a sostegno dei bambini e delle famiglie della città organizzato dalla Pro Loco, dalle ore 16 in piazza del Popolo. Alle 17, i bambini delle classi 4ª e 5ª della scuola Primaria, insieme alle classi a indirizzo musicale e piano scuola estate della scuola secondaria, canteranno sotto l’albero con l’animazione di Carolina.
Martedì 17 dicembre alle 20,45 il teatro Feronia ospiterà la rappresentazione teatrale “Perfetti sconosciuti”.
Sabato 21 dicembre alle 16 in piazza del Popolo si terrà l’arrivo di Babbo Natale, accompagnato dal Gruppo Amatori 500 e animazione di Carolina. Domenica 22 dicembre, dalle 15,30, il Comitato del Centro Storico e l’Associazione Palio dei Castelli organizzeranno “Natale in centro storico” in piazza Padella.
Martedì 24 dicembre, a Mezzanotte, sarà possibile brindare insieme con il “Vin brulé sotto l’albero” organizzato dal Gruppo Scout in piazza del Popolo. Giovedì 26 dicembre alle 16 si terrà la tradizionale “Tombola di Natale” con l’animazione del Circo Takimiri in piazza del Popolo. Sabato 28 dicembre alle 17, in piazza del Popolo, l’associazione Virgilio Puccitelli presenterà il concerto “Voci di Natale”.
Domenica 29 dicembre, dalle 9, piazza del Popolo si trasformerà in “Una piazza d’altri tempi” con il Mercatino di Antiquariato. La giornata si concluderà alle 20:45, al teatro Feronia, con un emozionante concerto gospel, parte del San Severino Marche Blues Festival.
Il programma di dicembre si chiuderà con il Capodanno in Piazza, martedì 31 dicembre, a partire dalle 22,30 in piazza del Popolo, con musica e intrattenimento di Moon Dance e Radio 105.
Gli eventi proseguiranno nel nuovo anno: venerdì 3 gennaio alle 21 il teatro Feronia ospiterà il “Concerto dell’Accademia Feronia”.
Sabato 4 gennaio, sempre alle 21, nello stesso teatro si terrà il “Concerto dell’Epifania” a cura del Corpo Filarmonico “Francesco Adriani”.
Domenica 5 gennaio, a partire dalle 15, si celebrerà la 60ª edizione del “Presepio Vivente delle Marche”, organizzata dalla Pro Loco e Pro Castello a Colleluce, con servizio navetta gratuito. Lunedì 6 gennaio, dalle ore 16 in piazza del Popolo, “Befana in Piazza” con il concorso “Miss Befana” e animazione a cura di Multiradio.
Dal 23 dicembre al 12 gennaio, l’associazione ProCesolo organizzerà l’11ª edizione della “Mostra Itinerante Presepi” a Cesolo, per concludere con arte e tradizione le festività natalizie.
Dal 7 dicembre al 6 gennaio “Percorso selfie natalizio” per portarsi a casa un ricordo delle festività.
“Il Natale è sempre un momento speciale per la nostra comunità, un’occasione per ritrovarci, per riscoprire la bellezza della condivisione e per vivere insieme la magia delle festività. Quest’anno, con un programma ricco e variegato, abbiamo voluto offrire momenti di gioia e riflessione per tutti, dai più piccoli ai più grandi, creando un’atmosfera che rispecchi l’anima della nostra città: accogliente, solidale e vivace – sottolinea il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, che aggiunge - Ringrazio tutte le associazioni, i volontari e i cittadini che hanno collaborato con l’Amministrazione Comunale per rendere possibile questo calendario di eventi, dimostrando ancora una volta quanto sia forte lo spirito di partecipazione della nostra San Severino Marche. Vi invito tutti a partecipare numerosi per rendere queste festività uniche e indimenticabili”.
Lo scorso luglio, in occasione delle celebrazione per l'ottantesimo anniversario della liberazione dall'occupazione fascista prima e nazi-fascista poi, a San Severino Marche è stato presentato il Museo Diffuso della Resistenza – Trekking urbano.
Il progetto nato da una felice intuizione della locale sezione ANPI, intitolata al Capitano Salvatore Valerio M.O.V.M., e supportato dal Sindacato Pensionate SPI CGIL e dalla CGIL di Macerata.
L'idea è quella di valorizzare, attraverso passeggiate accessibili a tutti, i molteplici vicoli e palazzi del centro storico che dal settembre del 1943 al luglio del 1944 sono stati silenti spettatori della valorosa storia partigiana di liberazione e che ha portato la città nell'aprile del 2022 ad essere insignita come Medaglia d'oro al merito civile per aver "Durante il periodo bellico partecipò alla lotta partigiana, ospitando e sfamando centinaia di sfollati".
Fu teatro di uccisioni, di numerose fucilazioni e di rastrellamenti ad opera delle truppe tedesche e a danno della popolazione. Esempio di estremo sacrificio e di virtù civiche. 1943/1945" (fonte https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/373214).
In un percorso condiviso tra ANPI e SPI territoriali, nella mattinata di oggi 24 novembre, si è dato il via alla prova generale di questa passeggiata nella storia. Testimonials dell'iniziativa Francesco Rocchetti, Presidente Provinciale ANPI Macerata e Romina Maccari, Segretaria Generale SPI CGIL Macerata. Un nutrito gruppo di persone, che lungo il percorso ha attirato a se altri curiosi, guidati da Donella Bellabarba, presidentessa ANPI San Severino, insieme a Alberta Ricottini dell'associazione il Sognalibro si è mosso dal Cine-Teatro Italia, già sede della gioventù fascista, fino ad arrivare a ridosso del convento di San Pacifico per ritornare nella suggestiva cornice di Piazza del Popolo sotto alla terrazza del Palazzo Comunale da cui il partigiano Mario Depangher, tenne il suo primo discorso a una San Severino finalmente libera.
"Come SPI abbiamo fin da subito aderito con orgoglio all'idea del museo diffuso- dichiara Romina Maccari- L'unire alla se pur importante lettura dei fatti un'esperienza sensoriale come quella offerta dalla passeggiata rafforza attraverso il contatto diretto una memoria che diventa oggi essenziale conservare e tramandare". "La campagna revisionistica propria di una determinata compagine politica - continua Francesco Rocchetti - sta affinando la sua tecnica. Non si contrasta più la Resistenza apertamente, ma la si minimizza relegandola a un ruolo secondario e quasi ininfluente rispetto alle forze alleate in cui era invece parte attiva e prezioso supporto."
E' stato scelto il 24 novembre per promuovere e ricordare la Resistenza non a caso. Questa giornata precede infatti sia la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, 25 novembre, sia lo sciopero generale nazionale proclamato da CGIL e UIL per il 29 p.v. configurandosi idealmente come preludio e volano per promuovere non solo il museo (per maggiori info anpi.sanseverino.cvs@gmail.com), ma anche per il presidio organizzato dal Forum Donne CGIL e il Coordinamento Donne SPI CGIL a Macerata nella mattinata di lunedì e per l'adesione allo sciopero e la partecipazione alla manifestazione che si terrà a Fabriano, città scelta per dare supporto ai lavoratori della storica cartiera e della Beko, ex Whirpool.
Alla vigilia del match c’era la sensazione che i tre punti in palio avessero una grande importanza per il discorso salvezza e al Serralta ne erano consapevoli perché battere il Camerino Castelraimondo sarebbe stato fondamentale per allungare in classifica e mettere una bella distanza con gli avversari di turno.
Ebbene il Serralta ha colto l’occasione ed ha fatto sua la partita ottenendo dunque il bottino desiderato centrando l’obiettivo principale. Successo meritato a fronte di una buona prestazione corale(molta attenzione in difesa e bravi nel pungere in attacco quando ce ne è stata l’occasione) fatta di attenzione, concentrazione e ottima predisposizione al sacrificio. Locali più manovrieri e con più possesso, ma poco lucidi e precisi negli ultimi metri tanto che il portiere Lanari è rimasto praticamente inoperoso a testimonianza anche del rendimento alto tenuto per tutti i 90’ dal pacchetto arretrato ospite. Serralta pratico e concreto che è riuscito a sbloccare il risultato nel recupero del primo tempo, cosa che è stata fondamentale per affrontare poi la ripresa con un indubbio vantaggio psicologico.
Prima della rete che ha spezzato l’equilibrio, si sono viste due occasioni per i gialloblù costruite intorno alla metà della frazione, la prima con Tommaso Vissani, davanti alla porta si vede respingere il tiro a colpo sicuro dal portiere in uscita bassa, e poi con Pelagalli, girata su preciso cross di Moretti con sfera a scheggiare il palo. Come detto in precedenza il Serralta passa al 46’. Fa tutto Tommaso Vissani che affonda in area dove viene messo giù. Rigore evidente trasformato(destro forte e centrale) dallo stesso attaccante che festeggia nel modo migliore il ritorno in campo dopo due turni di stop. Dopo pochi minuti(Rapaccioni infortunato) della ripresa entra nel Serralta Aldo Gega(nella foto) che ha modo di diventare subito protagonista quando va a battere una punizione decentrata sulla destra con esecuzione perfetta che manda la sfera sotto l’incrocio dei pali più lontano. I locali hanno il merito di rispondere immediatamente tanto da accorciare le distanze con Palazzi abile ad inserirsi in area ed a piazzare il rasoterra vincente.
Gara riaperta. Il Camerino Castelraimondo deve provarci e cerca di creare azioni, ma il Serralta fa buona guardia e non corre rischi. La partita vede abbassarsi i ritmi e di occasioni non se ne vedono più. Sarà così fino al triplice fischio che premia i gialloblù che possono incamerare tre punti molto importanti che significano 9 punti in graduatoria e che potranno fungere da spinta per cercare di vivere una serata positiva nel prossimo impegno casalingo contro il Villa Strada Cingoli(14 punti).
A.S.D. CAMERINO CASTELRAIMONDO-SERRALTA 1-2
MARCATORI: pt 46’ Vissani su rigore; st 12’ Gega, 17’st Palazzi
A.S.D. CAMERINO CASTELRAIMONDO: Pierri, Severini, Galassi, Palazzi, Rivelli Francesco, Campenni, Pagnotta, Bravetti, Rivelli Giacomo, Prince, Prenga. A disp. Birocco, Carboni, Santecchia, Carnevali, Gelagna, Maggi, Ruiz, Moulie, Straini. All. Ferranti
SERRALTA: Lanari, Sparvoli, Crescenzi, Rapaccioni(5’ Gega), Botta, Testa, Moretti, Lacchè(30’st Magarelli), Vissani(40’st Cambriani), Pelagalli(16’st Cappellacci), Falconi. A disp. Spadoni, Baruni, Vissani Enrico, Rocci, Cruciani. All. Masciani
Dopo due successi di fila la Settempeda riscopre il gusto amaro della sconfitta e lo fa davanti al proprio pubblico e in maniera netta e pesante contro l’Atletico Azzurra Colli. Gli ascolani non lasciano scampo ai biancorossi imponendosi con un netto 3-0 che rispecchia fedelmente quello visto in campo e premia giustamente gli ospiti che portano a casa tre punti importanti che li rilancia in classifica verso le zone nobili.
Praticamente perfetta la formazione di Vagnoni e sotto tutti i punti di vista: tattico, tecnico, atletico, di qualità e di cinismo. I biancorossi ci hanno provato, con impegno, cercando di fare il solito gioco, ma ciò è riuscito meno di altre volte e la giornata non è stata brillantissima senza contare che hanno pesato chiaramente le situazioni sui tre gol presi (poca attenzione e troppa passività) che hanno indirizzato il match dalla parte ascolana e questo è l’unico rammarico che possono avere i ragazzi di Ciattaglia. Adesso si dovrà lavorare sodo con la testa rivolta al prossimo turno ovvero la trasferta contro un'altra rivale tosta come il Casette Verdini.
LA CRONACA – La Settempeda per la dodicesima giornata ospita l’Azzurra Colli presentandosi senza Massini (ko nell’ultimo allenamento), assenza che riporta sulla sinistra Montanari con il rientrante Palazzetti che si riprende il posto al centro della difesa. Ospiti con un 4-3-3 molto organizzato e compatto che verte sul forte tridente d’attacco Valentini, Galli e Pampano.
La prima mezzora di gioco è all’insegna dell'equilibrio: squadre attentissime a non scoprirsi, caute, che si temono e che si rispettano. Ritmi compassati e manovra per lo più a centrocampo. Poche le azioni da annotare. Un paio di ripartenze ascolane creano un po’ di scompiglio tra i biancorossi, soprattutto quella che vede Mulinari intervenire in scivolata davanti alla porta per allontanare un pallone insidioso.
Quando c’è un match così bloccato di solito è un episodio a cambiare le cose ed è così anche questa volta. Minuto 33. Angolo per l’Azzurra Colli con deviazione di testa da centro area, la palla va verso l’esterno nella zona dove arriva Pampano che da pochi passi centra il palo poi la sfera si alza ricadendo davanti alla porta dove Rinaldi è il più lesto a colpirla in girata scaraventandola dentro.
Prima del riposo Galli fa vedere un rasoterra dal limite che Bartoloni ferma in tuffo. Settempeda che ha mostrato di aver un po’ accusato lo svantaggio e l’avvio del secondo tempo lo conferma. Pampano, sfruttando un mancato controllo di Quadrini, può calciare da dentro l’area ma D’Angelo devia in angolo. Al 5’ invece va meglio agli ospiti visto che trovano il raddoppio. Pampano, ancora lui, riceve in area, prende la mira e piazza il diagonale, Bartoloni tocca con il piede ma non riesce ad evitare che il pallone entri nell’angolo.
Al 13’ di nuovo il Colli al tiro con Gabrielli che chiama Bartoloni alla presa a terra. Da qui in poi la Settempeda esprime il massimo dello sforzo per cercare di rientrare in partita. Biancorossi in avanti con coraggio e grinta, ma di occasioni ne arrivano poche. Cappelletti è quello che più vicino al bersaglio con un buon diagonale che esce non di molto.
Al 28’ però gli ascolani sono letali e di rimessa calano il tris: palla recuperata e consegnata a Valentini che entra in area, salta due difensori e poi piazza il sinistro rasoterra a fil di palo alla sinistra del giovane portiere di casa, 0-3 e tre punti in ghiaccio.
La Settempeda, colpita duramente, rischia un passivo più pesante quando Rodriguez spara alto davanti a Bartoloni, poi quando Gesuè, dopo aver vinto un contrasto, si presenta davanti alla porta e sceglie la soluzione più difficile cioè un tocco di punta anziché un tiro secco.
Palla che tocca il palo lontano e va sul fondo ed infine con un altro tentativo di Rodriguez fermato in due tempi da Bartoloni. In mezzo a tutto questo per i locali c’è una girata di Rango, bloccata da Filiaci, e un bello spunto di Sfrappini sulla destra che genera un calcio d’angolo dopo rimbalzo del pallone sul palo esterno. È l’ultima azione della sfida che si chiude dopo 6’ di recupero.
SETTEMPEDA – ATLETICO AZZURRA COLLI 0-3
MARCATORI: pt 33’ Rinaldi; st 5’ Pampano, 28’ Valentini
SETTEMPEDA: Bartoloni, D’Angelo, Montanari, Pagliari, Palazzetti, Mulinari(45’st Rabini), Quadrini(7’st Perez), Rango, Cappelletti(23’st Maccioni), Dolciotti, Farroni(41’st Sfrappini). A disp. Braghetti, Eugeni, Sigismondi, Staffolani Alessandro, Meschini. All. Ciattaglia
ATLETICO AZZURRA COLLI: Filiaci, Sabatini, Felicetti(42’st Caponi), Filipponi, Gabrielli, Rinaldi, Regnicoli, Vallorani(34’st Acciarri), Galli(29’st Rodriguez), Valentini(37’st Gesuè), Pampano(20’st Spadoni). A disp. Finori, Massaretti, Stoppaccioli, Del Marro. All. Vagnoni
ARBITRO: Spadoni di Pesaro; assistenti Peyla di Pesaro e Parisi di Macerata
NOTE: ammoniti Rango, Regnicoli, Acciarri. Angoli: 4-7. Recupero: pt 1’; st 6’
(Credit foto: Maxime D'Angelo)
Prosegue la conta dei danni provocati dal maltempo, in particolare dal forte vento, in tutto il vasto territorio del comune di San Severino Marche. La scorsa notte il maestoso abete che era stato posizionato dagli addetti dell’ufficio Manutenzioni al centro di piazza Del Popolo per abbellirla in vista del Natale, alto più di 12 metri, si è schiantato al suolo nonostante fosse ancorato a pesanti plinti in cemento armato e fissato con grosse corde in acciaio.
Il tronco centrale, finendo a terra, si è spezzato in due rendendo inservibile l’albero che lunedì mattina verrà sostituito. La zona è stata messa in sicurezza mentre gli operai hanno provveduto alla rimozione di fusto e rami dopo le operazioni di taglio che hanno richiesto diverse ore di lavoro.
Sempre a causa del forte vento la città ha dovuto fare i conti anche con un’interruzione dell'energia elettrica di circa venti minuti, che ha interessato gran parte del centro storico ma anche la zona di Castello al Monte l’altra sera intorno alle ore 21. Distacchi temporanei hanno inoltre riguardato diverse frazioni. Il pronto intervento e il lavoro di tecnici e addetti della municipalizzata Assem Spa ha evitato ulteriori disagi a causa del blackout.
Uomini e mezzi dell’ufficio Manutenzioni del Comune hanno fatto, e stanno ancora facendo fronte, a chiamate continue da parte dei cittadini. Un grosso pino si è schiantato al suolo in via Bramante, all’interno di una proprietà privata, fortunatamente senza provocare danni alle strutture. Una quercia, nella frazione di Parolito, è finita a ridosso della sede stradale che in parte è stata ostruita dalla terra scesa dalla scarpata.
Altri alberi sono caduti nelle frazioni di Isola e di Carpignano e sulla vicinale del Coppo a Cesolo. In località Uvaiolo è caduto un palo telefonico su di una strada vicinale isolando un gruppo di case. Via Massarelli e via Nazario Sauro sono state chiuse dalla Polizia Locale, chiamata anche in questo caso a rispondere a decine di chiamate, per il cedimento di cornicioni e per la caduta di coppie mattoni. Disagi anche nei cantieri della ricostruzione dove si è dovuti intervenire, grazie anche all’ausilio delle imprese affidatarie dei lavori, per la messa in sicurezza di coperture, teli e impalcature.
La piattaforma digitale Eduscopio.it della Fondazione Agnelli ha pubblicato l’edizione 2024 della sua ricerca annuale, che analizza la qualità delle scuole secondarie di secondo grado in tutta Italia, con un focus sulle opportunità di occupazione e preparazione universitaria dei diplomati. Tra i risultati, spicca un importante riconoscimento per l'Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Eustachio Divini” di San Severino Marche, che si è posizionato al vertice nella provincia di Macerata per quanto riguarda l’inserimento lavorativo dei propri diplomati.
Secondo i dati raccolti, il 68% dei diplomati dell'Itts Divini ha trovato lavoro per un periodo superiore ai sei mesi entro i primi due anni dal conseguimento del diploma, confermandosi come una realtà di eccellenza nella formazione tecnica e professionale.
A commento del risultato, il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha dichiarato: "Siamo orgogliosi di vedere l’Itts 'Divini' distinguersi ancora una volta a livello provinciale e regionale. Questo risultato dimostra l’elevata qualità dell'offerta formativa dell’istituto, frutto dell’impegno della dirigenza, del corpo docente e degli studenti. Il primato sull’occupazione è una conferma dell’importanza di investire nell’istruzione tecnica e tecnologica per rispondere alle esigenze del mercato del lavoro. Come amministrazione comunale continueremo a sostenere tutte le iniziative che rafforzano il legame tra scuola e territorio, perché il successo dell'Itts Divini è il successo di tutta la nostra comunità".
Il portale Eduscopio, nato nel 2014 per supportare studenti e famiglie nella scelta del percorso di studi, rappresenta un punto di riferimento per valutare le scuole secondarie di secondo grado in base alla loro capacità di preparare gli studenti per l’università o per il mondo del lavoro.
Aria di Natale nella bellissima cornice di piazza Del Popolo dove è arrivato il maestoso abete, alto ben 12 metri, che abbellirà l’ovale simbolo della città di San Severino Marche per tutte le festività di fine anno e fino all’Epifania.
Si tratta di un abete numidico, un albero della famiglia delle pinaceae non tutelato, che è stato rimosso da uno spazio verde del quartiere San Paolo perché pericoloso per alcune abitazioni.
L’albero, con una folta chioma, è stato piazzato al centro della piazza dai tecnici e dagli operai dell’ufficio Manutenzioni del Comune. A scortare il suo passaggio per le vie della città, fino alla strettissima via Ercole Rosa, gli agenti della polizia locale che hanno dovuto bloccare il traffico per alcuni minuti al fine di rendere più agevole le manovre di un autoarticolato dell’impresa Mizioli e di una gru della ditta Piancatelli.
Da due anni l’albero di Natale di San Severino Marche risulta vincitore del contest dedicato proprio al miglior albero di Natale della
regione tra le realtà con più di 10mila abitanti.