Infermiera e pittrice autodidatta, Fiorella Meo ha trasformato il suo sguardo in un ponte tra due mondi apparentemente lontani: la medicina e l’arte. Il suo percorso creativo nasce da un’esperienza lontano da casa, in Lombardia, durante gli anni in cui lavorava a Cuasso al Monte, come infermiera ospedaliera.
Immersa nella natura del Lago Maggiore e distante dalle sue amate montagne di San Ginesio, ha trovato nella pittura un modo per rimanere connessa ai suoi affetti e al paesaggio interiore. Con oltre 50 quadri realizzati, Fiorella racconta con i colori ciò che ha vissuto: il distacco, il ritorno, il terremoto, la pandemia. E con uno sguardo sempre attento – lo stesso che allena ogni giorno nel suo lavoro nel reparto oculistica dell’Ospedale di Macerata – propone oggi una visione che unisce arte e territorio, tradizione e futuro.
Fiorella, quando hai iniziato a dipingere e perché?
Ho iniziato a dipingere quando lavoravo in Lombardia in un ospedale a Cuasso al Monte. Ero lontana da casa, dai miei affetti, dal paesaggio che avevo nel cuore. Lì mi sono trovata immersa in un ambiente completamente diverso: il Lago Maggiore, il vento, la luce che cambiava colore in continuazione.Guardare quella natura mi ha spinta a prendere in mano carta e colori. Disegnavo quello che vedevo, prima in modo molto semplice. Era un modo per tenermi ancorata a qualcosa di bello. Sono partita da autodidatta, e pian piano la pittura è diventata una parte di me.
Quando sei tornata sei entrata in oculistica. C’è un legame con l’arte?
Sembra un passaggio strano, ma per me è stato molto naturale. La pittura mi ha allenato a osservare: luci, ombre, dettagli. È un esercizio continuo di attenzione visiva e sensibilità. Quando ho iniziato a lavorare in oculistica con il dottor Vincenzo Ramovecchi, ho ritrovato lo stesso sguardo, ma con un obiettivo diverso: non più creare, ma proteggere e curare la vista.Credo che il senso della vista sia uno dei più preziosi. È grazie agli occhi che possiamo vedere la bellezza. E curarli è come custodire il nostro modo di stare al mondo.
In un secondo momento hai deciso di affinare la tecnica: hai frequentato un corso con Giorgio Ciommei. Cosa ti ha lasciato questa esperienza?
Quel corso è stato fondamentale. Giorgio Ciommei, che purtroppo ora non c'è più, mi ha aiutato a comprendere come dare forma più precisa alle emozioni. Non si trattava solo di tecnica: era uno sguardo nuovo, più profondo, sul paesaggio.Ho imparato a dipingere in modo più consapevole. È lì che è nato il mio desiderio di raccontare anche i paesaggi interiori, non solo quelli reali.
Hai vissuto anche momenti complessi, come il terremoto e la pandemia. Come hanno influenzato la tua pittura?
Il terremoto mi ha lasciato un vuoto. Ho vissuto in pieno quei momenti durissimi. Mi sono dovuta allontanare di nuovo, andando a vivere al mare. È stato un altro distacco, anche emotivo, dalle montagne.Durante la pandemia, la pittura è diventata una vera e propria forma di terapia. È stata la mia medicina per l’anima. In quel periodo ho collaborato anche con una nota farmacia del territorio. Lì ho capito quanto la pittura potesse servire come antistress. Era un gesto semplice, ma profondo. Mi ha aiutata a rielaborare, a sentirmi ancora parte di qualcosa. I colori mi hanno fatto compagnia.
Hai un sogno o un progetto che vorresti realizzare per il futuro?
Sì, mi piacerebbe dare vita a una rassegna culturale nei borghi dei Monti Azzurri, dedicata agli artisti autodidatti del territorio. Ce ne sono tanti, silenziosi, nascosti, ma con tanto da dire.La rassegna potrebbe chiamarsi “La montagna si colora”: un’occasione per far vivere i borghi con mostre, ma anche con laboratori di pittura all’aperto, per permettere a chiunque di dipingere nei luoghi più belli delle nostre montagne.Con il supporto dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, sarebbe bello creare un’iniziativa che unisca arte, natura e comunità. Perché il paesaggio non è solo qualcosa da guardare: è qualcosa da sentire, da interpretare, da vivere con il cuore e con i colori.
Una donazione di materiali scolastici per il “Progetto scuola” di Africa Mission da parte della Rhutten di Caldarola e di Eurocarta di Corridonia. Altrettanti fondi raccolti per l’associazione al termine della serata. E la presentazione ufficiale del logo del progetto “Musica, sport e inclusione - Il farmaco migliore” ideato e fortemente voluto dal patron della Rhutten, Mario Marinelli, e dal fratello e socio dell’azienda, Adriano. Tutto unito dalla grande musica dell’Orchestra che rappresenta ormai la colonna sonora della solidarietà. Sono stati questi i protagonisti della serata andata in scena venerdì scorso nella splendida cornice dell’auditorium Sant’Agostino di San Ginesio: gli onori di casa affidati all’assessore Francesco Paletti.
Non una location scelta a caso, vista la firma del patto dell’Unione Montana che ha sede proprio in città: il presidente Giampiero Feliciotti ha infatti siglato il protocollo d’intesa con il presidente del Rotary Tolentino, Giuseppe Bocci, e il presidente dell’Orchestra, Gianni Silvi.
Un protocollo che permetterà ai 15 comuni dell’Unione di organizzare eventi di beneficienza con il supporto dell’Orchestra Insieme per gli altri: i musicisti saranno a disposizione gratuitamente per concerti organizzati con l’obiettivo di raccogliere fondi a favore di progetti nazionali e internazionali. La serata è stata anche l’occasione per conoscere e supportare l’associazione Africa Mission di Urbino, impegnata da oltre cinquant’anni nel sostegno, in particolare in Uganda, di progetti di cooperazione e piani di sviluppo, interventi di emergenza in favore di chi vive e muore in condizioni disumane a causa della guerra o delle carestie. La maggior parte delle attività si svolge nella regione del Karamoja, dove sono già stati realizzati numerosi progetti, sia con fondi dell’associazione, sia con quelli privati, sia con finanziamenti da parte di organismi internazionali. Le aziende Rhutten ed Eurocarta hanno donato all’associazione materiali scolastici per 850 euro e durante il concerto, grazie alla generosità del pubblico, sono stati raccolti 570 euro a sostegno del “Progetto scuola”.
Non solo, l’incontro dell’associazione con le istituzioni ha permesso anche di far nascere nuove idee di collaborazione con il territorio dell’Unione Montana: «Abbiamo pensato - ha detto il presidente Feliciotti - che i 15 comuni dell’Ambito potrebbero adottare 15 villaggi dell’Uganda per sostenere i progetti di Africa Mission».
Una proposta subito accolta dal rappresentante dell’associazione Valentino Petrelli: «Parleremo con i vertici nazionali del nostro gruppo - ha spiegato - per realizzare un piano che possa prevedere questa lodevole idea».
La colonna sonora della serata è stata rappresentata dai brani eseguiti magistralmente dall’Orchestra Insieme per gli altri che conta ormai oltre 200 concerti, più di 100mila euro raccolti durante gli eventi di beneficienza e che fino a settembre ha già in calendario oltre 25 date in tutta la regione. Risultati importanti che sono stati elogiati dal presidente del Rotary Tolentino, Giuseppe Bocci: «La nostra realtà è al fianco di queste iniziative - ha detto - per seguire a pieno la mission che ci guida nel territorio. L’incontro con professionisti come l’imprenditore Mario Marinelli, anche lui rotariano, ci permette di partecipare a eventi benefici come questo, che vedono nei valori dello sport, della musica e dell’inclusione muse e motori fondamentali per un mondo migliore».
L’impegno concreto dell’imprenditore Mario Marinelli ha trovato come sempre riscontro nel suo pensiero che viene seguito ogni volta da azioni concrete: «Siamo davvero convinti che lo sport, la musica e l’inclusione siano il farmaco migliore - ha detto -. Noi crediamo in questi valori poiché la musica fa bene all’anima e ci rende più allegri. Crediamo nello sport che lavora per la crescita e l’inclusione: nello sport che vede allenatori e squadre impegnate per includere tutti, far giocare tutti, anche a scapito del risultato e della vittoria. E per dare carattere distintivo allo slogan, lo abbiamo integrato con un simbolo grafico che ne riassuma il contenuto e ne rafforzi la riconoscibilità come elemento caratterizzante. La grafica scelta nasce dall’unione di simboli che rappresentano la musica con l’ottava musicale, lo sport con la S in orizzontale e la palla che danno vita a un omino in movimento con le braccia spalancate in segno di «apertura e accoglienza» verso il mondo. Un logo quindi che rappresenta anche il valore della diversità in genere e che diventa simbolo di inclusione e fratellanza».
L’Associazione culturale Tra le Righe di San Ginesio, che si occupa principalmente della tutela e della valorizzazione del patrimonio librario rivolto ai bambini e ai ragazzi, prosegue la sua intensa attività.
“Abbiamo iniziato nel mese di luglio del 2023 con il progetto “Le Mille e un’estate”, in cui si sono svolti circa 14 incontri di letture e laboratori con musica, teatro, danza, per creare una biblioteca per bambini e ragazzi che al momento non esisteva. Insieme al Comune di San Ginesio ci siamo presentati a tutti i bandi disponibili e abbiamo creato la nuova sezione infanzia-adolescenza della Biblioteca di San Ginesio. Per finanziarci autonomamente allestiamo periodicamente delle pesche di beneficenza che riscuotono molto successo nella comunità locale. Ad oggi abbiamo superato i 1000 libri in possesso.” Parole della responsabile Orietta Nardi che insieme ad altri soci, gestisce le diverse attività rivolte ai cittadini più giovani e anche alle loro famiglie. “La nostra è una realtà aperta al confronto continuo e alla formazione. Annualmente svolgiamo molte azioni per favorire la promozione alla lettura.” Va in questa direzione anche il prossimo evento previsto per sabato 5 aprile all’Auditorium di Sant'Agostino a partire dalle ore 17,00 dal titolo "Se leggi colori la vita.
La letteratura come opportunità da cogliere fin dall'infanzia”, con gli interventi di Pierfrancesco Gentilucci, pediatra; Francesca Contigiani, logopedista e dottoressa in psicologia de Il Cerchio Magico; Cinzia Bonifazi, volontaria Nati per leggere; Chiara Tomassetti, libraia presso Bottega del libro di Macerata. Modera gli interventi la giornalista Barbara Olmai. “Il prossimo incontro sarà rivolto a tutta la cittadinanza ed in particolare ai genitori a cui vogliamo dare il nostro supporto e soprattutto quello degli esperti che abbiamo coinvolto in questa nuova occasione. Promuoviamo lo sviluppo culturale del cittadino, l’integrazione e la relazione sociale, anche per questo chiuderemo l’evento con un aperitivo insieme.” Tra le Righe sta lavorando molto per far frequentare con costanza ai bambini e ai ragazzi la biblioteca. Nella prospettiva di sviluppo e crescita è previsto il trasferimento della sede da Via Capocastello in un locale più grande e confortevole in Corso Scipione Gentili e l’inserimento all’interno del sistema bibliotecario BIBLIOMARCHE SUD.
“In questo modo potremmo effettuare le iscrizioni degli utenti all’interno del sistema ed iniziare il prestito dei libri (lo abbiamo fatto anche fino ad ora ma in modo non troppo convenzionale: con carta e penna!). Il sistema BIBLIOMARCHE SUD-prosegue la Nardi- ci darà la possibilità di poter iscrivere gli utenti anche al MLOL, la biblioteca digitale delle Marche, dove ognuno potrà accedere al prestito digitale dei libri. Tutto assolutamente gratuito.” L’associazione, che ha in gestione per conto del Comune la nuova sezione della biblioteca comunale, è molto motivata ad andare avanti: “Abbiamo bisogno del sostegno dei cittadini. Viviamo in un paese del cratere del sisma in cui le occasioni culturali e di socializzazione rivestono molta importanza. Il nostro è un servizio a favore della collettività. Siamo partiti dai bambini perché pensiamo che è lì che cresce il seme della lettura, ma vorremmo cominciare ad espanderci alla promozione della lettura anche nel mondo adulto.”
I carabinieri della stazione di Urbisaglia hanno denunciato un 63enne di San Ginesio. L'uomo è stato identificato come responsabile del furto di un'idropulitrice del valore di circa 1.000 euro, asportata da un capanno di proprietà di una 40enne del posto nel mese di febbraio.
Le indagini sono state avviate a seguito della querela presentata dalla vittima e hanno portato i militari ad effettuare una perquisizione domiciliare a carico del 63enne. Durante il controllo, l'idropulitrice rubata è stata ritrovata all'interno della sua proprietà.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l'uomo, al momento del rilascio del capanno in cui custodiva la propria attrezzatura, avrebbe approfittato della situazione per sottrarre anche l'idropulitrice della donna. Scoperto il furto, i carabinieri hanno provveduto a denunciare il responsabile all'autorità giudiziaria. Il macchinario è stato restituito alla legittima proprietaria, mentre il 63enne dovrà ora rispondere delle accuse davanti alla giustizia.
I carabinieri della Stazione di San Ginesio hanno denunciato all’autorità giudiziaria un giovane di 22 anni, già noto alle forze dell’ordine e residente in zona, per essersi messo alla guida di un’autovettura dopo aver assunto sostanze stupefacenti. il fatto si è verificato quando il giovane, coinvolto in un sinistro stradale con un'altra autovettura, è stato trasportato d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata per le necessarie cure mediche.
Durante il ricovero, i carabinieri hanno sottoposto il 22enne a degli accertamenti tossicologici, i quali hanno evidenziato la presenza di sostanze stupefacenti nel suo organismo. In particolare, è stato riscontrato l'uso di "cocaina".
A seguito dei risultati degli accertamenti, per il giovane è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria per guida sotto l'effetto di stupefacenti. Inoltre, è stato disposto il ritiro immediato della sua patente di guida, con conseguente sospensione che verrà formalizzata dal Prefetto di Macerata.
Una tragedia ha colpito questa sera la località Colle San Ginesio, dove un uomo di 88 anni è stato trovato morto in un campo. In base a una ricostruzione, l'anziano stava lavorando la legna quando, per cause ancora da accertare, è scivolato rovinosamente in un dirupo. La caduta gli ha procurato gravi traumi, che si sono rivelati fatali.
L'allarme è stato lanciato intorno alle 19:30. Nonostante l'intervento tempestivo dei soccorritori del 118, purtroppo, non è stato possibile fare nulla per salvare la vita dell'uomo. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco e i carabinieri, che stanno indagando per ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto.
Dal suo insediamento nel 2018, l'amministrazione Ciabocco di San Ginesio ha intrapreso un cammino di recupero e rilancio del territorio che ha saputo coniugare la ricostruzione post sisma con un’attenta valorizzazione del patrimonio culturale e turistico locale. Un percorso che ha messo al centro la bellezza del borgo, non solo come valore storico e paesaggistico, ma anche come motore di sviluppo per il futuro.
“Siamo partiti subito appena eletti nel 2018 e abbiamo definito un piano bellezza. Recuperare in funzione di una ricostruzione intelligente tutte quelle che erano le potenzialità che San Ginesio poteva mettere in mostra e diciamo che ne abbiamo abbastanza”, afferma il sindaco Ciabocco. In questo contesto, l'amministrazione ha puntato a un recupero responsabile del patrimonio, trasformando il danno subito dal terremoto in un'opportunità per la crescita. Non è un caso che San Ginesio sia stato scelto dalle città creative dell’Unesco come comune pilota per la ricostruzione. Questo riconoscimento ha rappresentato un punto di partenza per una serie di progetti, tra cui la partecipazione a numerosi bandi finalizzati a intercettare finanziamenti per la rigenerazione del territorio.
Tra i progetti più significativi, si distingue il contratto istituzionale per lo sviluppo, un bando che ha consentito la realizzazione di un parco lineare, pensato per valorizzare la cinta muraria medievale del borgo. “Grazie alla vittoria di questo bando andremo a realizzare un parco lineare, attraverso il quale andremo a valorizzare quella che è tutta la cinta muraria. Con un percorso ciclopedonale fruibile a tutti”, sottolinea Ciabocco, evidenziando come il progetto sia anche un modo per rendere il patrimonio accessibile a tutti i cittadini e i visitatori, promuovendo un turismo sostenibile e rispettoso dell'ambiente.
Accanto alla valorizzazione del patrimonio, l’amministrazione ha investito nel miglioramento dell’offerta turistica con iniziative innovative. “Cito poi, il bando borgo accogliente, un finanziamento che abbiamo ottenuto per un albergo diffuso, un progetto che abbiamo messo insieme ai comuni di Gradara e Ripatransone. È un progetto che vede la collaborazione tra pubblico e privato. Questo progetto sarà replicabile in tutti gli altri comuni bandiera arancione delle Marche”, aggiunge Ciabocco. Un esempio di come il lavoro congiunto tra enti locali e imprenditori possa generare valore, promuovendo al contempo l'accoglienza turistica e l’economia locale.
Il lavoro svolto dall'amministrazione non è passato inosservato a livello internazionale. Oltre alla riconferma della bandiera arancione e al titolo di uno dei "Borghi più belli d’Italia", San Ginesio ha ricevuto dall'UNWTO il prestigioso premio di miglior villaggio turistico nel 2019, un riconoscimento che ha dato al comune una visibilità mediatica straordinaria, aprendo la strada a nuovi progetti di rigenerazione e sviluppo. "In quell’anno, nel 2019, San Ginesio era l’unico comune a rappresentare l’Italia. Questo ci ha dato una riconoscibilità mediatica notevole, dando il via a una serie di iniziative importanti, soprattutto nell’ambito della rigenerazione del borgo", afferma Ciabocco, concludendo che questo premio ha avuto un impatto positivo non solo sul turismo ma anche sulla cultura locale.
Tra le iniziative più emblematiche in ambito culturale, la ricostruzione dell’Auditorium Sant’Agostino rappresenta un esempio di “ricostruzione intelligente”. Il recupero dell’edificio ha consentito il ritorno a San Ginesio delle opere d'arte che, a causa del sisma, erano state spostate nel Palazzo Campana di Osimo. “Questo ha portato di nuovo le persone a visitare San Ginesio per la Cultura, e questo ha fatto la differenza”, sottolinea il sindaco. Un progetto che ha dato un nuovo impulso al turismo culturale, facendo sì che San Ginesio diventasse nuovamente un punto di riferimento per gli amanti dell'arte e della storia.
In sintesi, l'amministrazione Ciabocco ha saputo trasformare le difficoltà derivanti dal sisma in una straordinaria occasione di sviluppo per San Ginesio, lavorando su più fronti: dalla valorizzazione del patrimonio storico e culturale, alla creazione di nuove opportunità turistiche, fino alla promozione di modelli di collaborazione tra pubblico e privato. Il comune di San Ginesio, grazie a un approccio lungimirante e alla capacità di attrarre risorse, è oggi un esempio di come una ricostruzione ben pianificata possa diventare un volano di crescita e innovazione.
Incidente con un cinghiale mentre è alla guida di un’auto, il giudice di Pace condanna la Regione Marche al risarcimento dei danni. È quanto stabilito da una sentenza, pubblicata oggi, dalla giudice Maria Giuseppina Vita.
Nello specifico, la giudice di Pace di Macerata ha condannato la Regione Marche a risarcire i danni subiti dall'autoveicolo di proprietà di F.N., residente a Camporotondo di Fiastrone, e a pagarne le spese legali. Al momento dell'incidente, a bordo del veicolo vi era anche la figlia del conducente e della proprietaria del mezzo. Nella causa civile davanti al giudice di Pace di Macerata, la signora F.N. era difesa dall’avvocato Marco Belli del foro di Macerata.
IL FATTO – Il signor B.P.,(marito della proprietaria dell'auto) alla guida dell'autoveicolo, stava percorrendo regolarmente la SP 502 nel tratto che collega Sarnano a Caldarola, in direzione Sarnano-Caldarola. Giunto al km 71+900 circa, nel comune di San Ginesio, la carreggiata è stata improvvisamente invasa da un cinghiale che, provenendo dalla destra rispetto al suo senso di marcia, ha urtato la parte anteriore del veicolo.
L'incidente ha causato danni al veicolo per un ammontare di 2.030,21 euro. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti carabinieri della Compagnia di Tolentino, i quali hanno effettuato il verbale ed effettuato i rilievi di rito.
Durante il processo, l’avvocato è riuscito a dimostrare che la Regione Marche era a conoscenza del fatto che la strada in questione e il luogo del sinistro "erano già stati teatro di incidenti preceduti dalla presenza di animali selvatici. Nonostante tale consapevolezza, la Regione non aveva adottato alcuna misura per prevenire ulteriori incidenti simili".
Nella sentenza, la giudice ha ribadito che la "legittimazione passiva per l'incidente è attribuibile alla Regione Marche, e ha confermato che la responsabilità in base all'art. 2052 c.c. ricade su di essa, in quanto custode della strada e degli eventuali rischi legati alla presenza di fauna selvatica".
Inoltre nella sentenza è stato affermato il principio secondo il quale "spetta alla Regione fornire la prova liberatoria del caso fortuito, dimostrando che la condotta dell’animale si è posta del tutto al di fuori della propria sfera di controllo, come causa autonoma, eccezionale, imprevedibile o, comunque, non evitabile neanche mediante l’adozione delle più adeguate e diligenti misure".
«L’Ufficio Speciale Ricostruzione ha dato l’ok alla concessione del contributo di 5,2 milioni per il convento di Santa Maria delle Grazie di San Ginesio, nel Maceratese».
A darne notizia è il commissario alla ricostruzione Guido Castelli, che aggiunge: «L’opera di rilancio del cratere sismico passa attraverso diversi canali, e li stiamo percorrendo tutti allo stesso modo poiché la rinascita di questi luoghi non può lasciare indietro niente e nessuno. Ringrazio come sempre per la puntualità il lavoro sinergico portato avanti con Usr e con la Regione guidata dal presidente Acquaroli». Il progetto di riparazione post sisma del grande immobile, composto da tre unità strutturali per un totale di circa 1100 metri quadrati, si concentrerà sulla parte più antica dell’attuale Istituto delle Suore Francescane, risalente ai primi anni del XVII secolo, e sulla parte più recente del convento, costruita negli anni ’70. Resta esclusa da questo progetto la chiesa di Santa Maria delle Grazie, che segue un altro canale di finanziamento.
Nel primo caso, a livello architettonico, l’intervento prevede la pulitura delle facciate esterne, la ridistribuzione interna al piano primo al fine di garantire una migliore distribuzione delle stanze e servizi igienici più ampi e funzionali. Contestualmente, si agirà sull’efficientamento energetico dell’immobile. Sulla seconda unità strutturale, è stato proposto un intervento di miglioramento sismico e di riqualificazione estetica.
Domenica 1 dicembre, alle ore 17 presso l’Auditorium Comunale di Sant’Agostino di San Ginesio, avrà luogo il cine-concerto per contrabbasso solo e proiezione di cortometraggi dal titolo “Esse est percipi”, terzo appuntamento della sesta edizione del Metamorfosi Festival - Musica da Camera per San Ginesio.
Tale progetto, penultimo della stagione 2024, che anima l’autunno della stagione concertistica dell’associazione Selìfa di San Ginesio, anche quest’anno sta registrando presso il pubblico e presso la critica un largo successo, favorito dall’originalità e varietà delle proposte musicali offerte e dall’eccellente livello artistico dei musicisti finora esibitisi.
Il Metamorfosi Festival intende presentare al pubblico una proposta singolare e trasversale, mediante l’interazione tra le differenti arti visive, quali quelle del teatro e del cinema d'autore. Così il direttore artistico del Metamorfosi Festival, Federico Bracalente, presenta il contrabbassista Giacomo Gradozzi, autore e unico protagonista del concerto “Esse est percipi”: “Il progetto di Giacomo Gradozzi deriva da un suo originale atto creativo con il quale intende mettere in musica alcune tra le più impressionistiche e poetiche pagine cinematografiche che l’autore del progetto ha in animo di proiettare estemporaneamente durante lo spettacolo.
L’idea di sonorizzare le pellicole dei maestri Ray, Duchamp e Beckett nasce dall’intuizione di dare un significante fonico a linguaggi visivi lontani dalla nostra esperienza contemporanea.
Le musiche scelte danno un corpo ad espressioni artistiche così diverse, dove si fondono gesti, simboli e archetipi dell’essere umano. Una riflessione di suoni e immagini, sulla coscienza di sé come percezione esterna da parte di noi stessi, col tramite degli altri esseri che vediamo come nostri simili e che, a loro volta, ci riconoscono come tali. La realtà è cosparsa di specchi, in cui continuamente ci riflettiamo. Un solo musicista, con il suo contrabbasso, evocherà attraverso le composizioni di Anderson, Berio Rabbath e Vasks, l’ineluttabile confronto con il sé, come echi di drammatica e lancinante liricità a tratti luminosa, a tratti materica.
L'esse delle cose è un percipi, e non è possibile che esse possano avere una qualunque esistenza fuori dalle menti pensanti che le percepiscono”. Il Metamorfosi Festival si concluderà il 22 dicembre, con l’attesissimo spettacolo teatrale-musicale ‘’Io, Giacomo’’, con un duo d' eccezione composto dal noto attore e doppiatore marchigiano Luca Violini e dal violoncellista Federico Bracalente.
San Ginesio, il 30 novembre alle ore 17:00, presso l’Auditorium di Sant’Agostino, verrà presentata l'opera lignea policroma restaurata, raffigurante "Sant’Andrea e la battaglia fra ginesini e fermani", conosciuta come "Battaglia della Fornarina". L'opera, attribuita a Nicola Ulisse da Siena e datata 1463, rappresenta il simbolo dell'identità ginesina, proprio perché racconta la storica battaglia, avvenuta nel 1377, in cui San Ginesio riuscì a preservare la propria indipendenza da Fermo, grazie all'intuizione di una fornaia che avverò dell'assedio imminente delle truppe fermane.
Il restauro è stato eseguito all'interno di un laboratorio "trasparente", appositamente allestito nell'Auditorium in cui è conservata l’opera. Durante l'intero periodo del restauro, il pubblico ha avuto la possibilità di assistere alle diverse fasi dei lavori, seguendo passo dopo passo il meticoloso lavoro dei restauratori. Il restauro, finanziato dalla Fondazione Carima, è stato affidato alla ditta ARTè di Milko Morichetti di Mogliano, in collaborazione con l'Istituto di Restauro delle Marche (I.R.M.) dell'Accademia di Belle Arti di Macerata e la sezione di Diagnostica dei Beni Culturali della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam, e si è concluso in questi giorni.
I lavori svolti nell'arco di quattro mesi verranno raccontati durante la conferenza di presentazione dell'opera restaurata e le persone presenti potranno ammirarla da vicino ed osservare i particolari ricchi di peculiarità botaniche, architettoniche, di costumi, corazze e armamenti, prima che venga riposizionata nel suo altare originale. Durante gli studi effettuati sull'opera, sono emerse molte novità curiose riguardano la sua composizione, che verranno condivise con il pubblico. I restauratori faranno anche scoprire i materiali e le tecniche artistiche utilizzate dall'artista per la sua realizzazione.
La conferenza sarà anche l’occasione per parlare della vicenda storica che ha portato alla realizzazione dell'opera con la professoressa Pepe Ragoni e del contesto storico-artistico con Pierluigi Moriconi della Soprintendenza delle Marche e lo storico dell’arte Stefano Papetti.
Alla conferenza interverranno anche, il rettore di Unicam, Graziano Leoni, il direttore di Abamc, Piergiorgio Capparucci, il direttore Gianni Fermanelli della Fondazione Carima, la docente Unicam, Graziella Roselli, il restauratore Milko Moricheƫti e la coordinatrice di Irm Francesca Aloisio.
Concerto della corale Bonagiunta di San Ginesio, giovedì 28 novembre alle ore 20:30 presso il teatro “Ventidio Basso” di Ascoli Piceno. "Carmina Burana", composta da Carl Orff tra il 1934 e il 1936 su versi di clerici vagantes, di studenti itineranti del XI e XII secolo raccolti nel "Codex Buranus", è una delle opere più iconiche del XX secolo, conosciuta per la sua forza ritmica e per l’intensità espressiva e coinvolgente, guiderà il pubblico verso un viaggio musicale senza pari.
L'apertura trionfale dell'Opera con l'epico coro di "O Fortuna" (Fortuna Imperatrix Mundi) è un’invocazione alla dea Fortuna, alla “Sorte imperatrice del mondo”, ci introduce nel misterioso mondo medievale attraverso un universo di suggestioni musicali in un componimento dedicato alla sorte che governa il destino degli uomini secondo il proprio capriccio. Questo brano di grande impatto musicale ha avuto un'ampia diffusione in tutto il mondo, tanto da essere stato inserito in oltre 50 colonne sonore di film, in programmi televisivi e spot pubblicitari.
Sotto la direzione del M° Fabrizio Marchetti, a far rivivere questa musica di straordinario coinvolgimento sarà un’imponente formazione corale, composta dalla corale Bonagiunta di San Ginesio diretta dal M° Fabrizio Marchetti, dal coro “Francesco Tomassini” di Serra de' Conti (AN) diretto dal M° Mirco Barani e dalla corale “S. Cecilia” di Teramo diretta dal M° Maurizio Vaccarili.
Inoltre si esibiranno i solisti, Annalisa Di Ciccio soprano, Marco Severin baritono e il controtenore Stefano Guadagnini, al pianoforte il M° Davide Martelli e il M° Giuseppe Massimo Sabatini, alle percussioni il M° Ludovico Venturini (timpani), il M° Luca Ventura, il M° Gioele Balestrini e il M° Marco Germani. Ad arricchire la formazione saranno i cori delle voci bianche “la Corolla” di Ascoli Piceno, diretto dal M° Mario Giorgi e coro “Joy Choir” diretto dal M° Tiziana Muzi. Biglietto di cortesia, 10 euro.
Trasferiti 518 mila euro all'Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche per la sede del municipio di San Ginesio, in provincia di Macerata. Si tratta del primo acconto sul totale di 2,5 milioni di euro che saranno necessari per l’intervento nel suo insieme. A disporre il trasferimento tramite decreto il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli.
“I municipi sono sedi strategiche e spesso edifici di grande importanza anche culturale e simbolica per le comunità locali – dichiara il Commissario Castelli -. L’intervento di San Ginesio, per cui vanno ringraziati il presidente Francesco Acquaroli, l’Usr e il sindaco Giuliano Ciabocco, si inserisce in una più ampia e conclamata tendenza positiva della ricostruzione pubblica, di cui i municipi fanno parte. Abbiamo inaugurato nelle ultime settimane già altre due ‘case del Comune’, a San Severino e Matelica, e procediamo fiduciosi per restituire il prima possibile alla piena funzionalità anche tutti gli altri municipi danneggiati dal sisma”.
Il resto del contributo programmato sarà trasferito man mano che le procedure avanzeranno, fino all’ultimazione dei lavori.
A San Ginesio il prossimo 30 novembre presso l'Auditorium di Sant'Agostino, si terrà il convegno "La Fornarina che salvò San Ginesio". L’evento culturale di notevole importanza sarà dedicato alla celebre "Pala di Sant'Andrea", un'opera pittorica, iconica della città, che ritrae la storica battaglia della Fornarina, simbolo di un'epoca e di una comunità. L'evento sarà un'occasione unica per riscoprire e celebrare l'arte e la storia del territorio.
Oltre alla presentazione dell'opera, sarà illustrato il recente restauro finanziato dalla Fondazione Carima, che ha riportato il quadro al suo antico splendore, grazie al lavoro meticoloso di esperti restauratori.
L'incontro vedrà la partecipazione di storici dell'arte, critici e rappresentanti delle istituzioni locali, tra cui l'Università di Camerino e l'Accademia di Belle Arti di Macerata, che illustreranno le tecniche utilizzate per il restauro e le analisi chimiche e scientifiche effettuate oltre ad offrire una panoramica dettagliata del contesto storico e artistico. Il pubblico potrà anche esaminare l’opera appena restaurata da vicino, prima che venga riposizionata nel suo altare originale.
I vigili del fuoco del distaccamento di Tolentino sono intervenuti oggi nel primo pomeriggio a San Ginesio per recuperare due cani da caccia rimasti intrappolati all'interno di una tana dopo aver inseguito un istrice.
Una frana aveva bloccato l'ingresso della galleria. Grazie al collare satellitare è stato possibile individuare la posizione degli animali. Con l'ausilio di un escavatore messo a disposizione da un membro della squadra di caccia, i vigili del fuoco hanno liberato l'ingresso della tana e tratto in salvo i due cani, riconsegnati ai legittimi proprietari in buone condizioni di salute.
Il 13 novembre è la Giornata Mondiale della Gentilezza. Questa data è stata scelta perché coincide con la giornata d’apertura della Conferenza del "World Kindness Movement" a Tokyo nel 1997 che si è chiusa con la firma della Dichiarazione della Gentilezza.
L’obiettivo di questa giornata è di condividere, curare, proteggere e valorizzare ciò che ci circonda attraverso il rispetto per il prossimo, le buone maniere e le parole cortesi. La gentilezza è una pratica di attenzione che ci rende migliori.
Per questo, le maestre e i bambini della scuola dell’infanzia "G. Ciarlantini" dell’Istituto Omnicomprensivo "Gentili-Tortoreto" di San Ginesio hanno celebrato l’importanza delle buone maniere e del rispetto. Ogni mattina iniziano con un saluto speciale, scelgono tra abbraccio, pugnetto o balletto con la maestra e praticano parole come "grazie", "prego" e "per favore", diffondendo gentilezza.
Per l’occasione i piccoli dispensatori di gentilezza, sono andati in giro per il paese a dispensare gentilezza regalando ai commercianti sacchetti con pezzi di puzzle contenenti parole premurose. Un piccolo grande gesto che ha scaldato il cuore di tanti concittadini.
I genitori degli alunni del plesso "G. Ciarlantini" di San Ginesio vogliono ringraziare la dirigente scolastica Brigida Cristallo, le docenti e i collaboratori scolastici per aver reso possibile questa iniziativa.
I carabinieri della Stazione di San Ginesio, dopo un’indagine accurata e articolata, hanno denunciato due uomini, rispettivamente un 40enne di Esanatoglia e un 51enne di Macerata, accusati di furto aggravato. I fatti risalgono alla notte tra l’8 e il 9 maggio 2024, quando i due, approfittando delle ore notturne, si sono introdotti nell’isola ecologia situata in località Pian di Pieca, nel Comune di San Ginesio.
Lì, i due hanno rubato circa 800 kg di batterie al piombo esauste, destinate allo smaltimento, causando un danno economico che, secondo una stima attuale del mercato, ammonta a circa 1.000 euro. Le batterie erano stoccate nella struttura di smaltimento, gestita dalla società "Cosmari", che si occupa del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti.
Le indagini condotte dai carabinieri hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei due individui. In particolare, l'analisi dei video registrati dai sistemi di sorveglianza dell'area e i tabulati del traffico telefonico sono stati determinanti nel ricostruire con precisione la dinamica del furto e nell’identificare i responsabili.
L'operazione, che ha visto l'impiego di tecniche investigative moderne e il coordinamento tra i vari reparti, ha portato a una rapida soluzione del caso, sottolineando ancora una volta l’efficacia del lavoro delle forze dell’ordine nella lotta contro i reati ambientali e contro la criminalità in genere.
I due uomini sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Macerata per furto aggravato. Le indagini proseguono per cercare di risalire alla destinazione delle batterie rubate e se vi siano altre persone coinvolte nell’episodio.
Nei giorni scorsi, i militari della Stazione carabinieri di Sarnano, Urbisaglia e San Ginesio, coadiuvati dal personale specializzato del Nucleo carabinieri e dell’Ispettorato del Lavoro di Macerata, hanno effettuato una serie di controlli nei cantieri di Sarnano e Urbisaglia, riscontrando numerose irregolarità in materia di sicurezza sul lavoro.
Nel dettaglio, sono stati ispezionati tre cantieri nel centro di Sarnano e a Urbisaglia, dove operano sei ditte, rilevando gravi violazioni relative alla sicurezza sul lavoro. Tra le principali irregolarità emerse, sono stati riscontrati difetti nelle installazioni dei ponteggi e nella documentazione che li riguarda, omissioni nella redazione del piano di sicurezza e coordinamento, e carenze nella formazione dei lavoratori, molti dei quali non sono stati sottoposti alla necessaria sorveglianza sanitaria.
In uno dei cantieri, inoltre, sono stati trovati parapetti non a norma e segnaletica di cantiere inadeguata, mentre in un altro cantiere sono emerse irregolarità nello stoccaggio e nella gestione dei detriti. Tre lavoratori sono stati trovati privi di regolare assunzione, e la loro situazione è stata immediatamente segnalata agli organi competenti.
Le violazioni hanno portato a una serie di sanzioni, con ammende penali che superano i 50.000 euro e multe amministrative per un totale di 2.500 euro. I sei responsabili delle aziende coinvolte sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Macerata.
Tolentino: multe per 47.000 euro e sospensione per una ditta
Nel corso della stessa settimana, sono stati effettuati controlli anche a Tolentino, dove i carabinieri hanno ispezionato numerosi cantieri. Gli accertamenti hanno portato alla denuncia di sei persone e all’imposizione di sanzioni per oltre 47.000 euro. Tra le irregolarità rilevate, le principali riguardano la documentazione sui ponteggi e sui quadri elettrici, oltre a gravi anomalie nell’installazione dei ponteggi e nella rimozione dei materiali di cantiere.
Particolarmente grave è risultata la situazione in un cantiere, dove la ditta è stata sospesa a causa della mancata redazione del piano di sicurezza, obbligatorio per legge.
Restauro strutturale, consolidamento e finiture per l’Auditorium di Sant’Agostino a San Ginesio: trasferiti i primi circa 540 mila euro per l’intervento, su un importo totale di 2,6 milioni di euro. A firmare il decreto il commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli, con cui trasferisce i fondi all’Ufficio speciale ricostruzione Marche.
L’auditorium, in precedenza chiesa di Santa Maria Maddalena e poi dal 1516 chiesa di Sant’Agostino, venne costruito in stile romanico nel 1230, e intitolato a Santa Maria Maddalena. I resti romanici della precedente chiesa sono tuttora visibili nell’angolo a destra della facciata. Dopo numerosi restauri nel corso dei secoli, la struttura ha subito ingenti danni sia il terremoto del 1799 che da quello del 2016-2017.
“Il complesso monumentale di Sant’Agostino a San Ginesio è un fiore all’occhiello di un borgo magnifico, ricco di storia, cultura e impreziosito da una comunità attenta, determinata e vivace – commenta il commissario Castelli -. Ringrazio il sindaco Giuliano Ciabocco, che sta realizzando opere importanti nonostante le complessità di restituire spazi che non hanno solo un valore funzionale ma anche una loro importanza estetica che va preservata per le future generazioni. Lo sblocco della ricostruzione pubblica, sancito dall’Ordinanza 137 per le Marche, è possibile grazie al grande lavoro di squadra che stiamo portando avanti con il presidente Francesco Acquaroli, con l’Usr e con i territori”.
San Ginesio, affascinante borgo immerso nel cuore delle Marche, si prepara ad accogliere il 26 e 27 ottobre la seconda edizione del Festival dei Vincisgrassi. Un evento che non è solo una celebrazione gastronomica, ma un vero e proprio viaggio nella storia, nella cultura e nelle tradizioni di un territorio ricco di sapori autentici e storie da raccontare.
Al centro della manifestazione ci sono loro, i Vincisgrassi alla Maceratese, il famosissimo primo piatto che rappresenta l'essenza stessa della tradizione culinaria locale. Questa delizia a base di sfoglia di pasta all'uovo, sugo di carne, besciamella e formaggio ha conquistato generazioni di buongustai, diventando nel 2022 una Specialità Tradizionale Garantita (STG), a testimonianza del suo valore storico e culturale.
Le origini dei vincisgrassi affondano le radici nel diciottesimo secolo quando Antonio Nebbia, nel suo celebre ricettario "Il Cuoco Maceratese", descrive per la prima volta una ricetta denominata "salza per il princisgras", una pasta al forno impreziosita da prosciutto e tartufo nero. Ma è nel 1927 che il cuoco marchigiano Cesare Tirabasso nel suo libro "La guida in cucina" codifica la ricetta dei vincisgrassi come la conosciamo oggi, introducendo elementi come il pomodoro, le rigaglie di pollo e la besciamella. Negli anni '50, il piatto si diffonde anche nelle famiglie contadine, diventando protagonista delle tavole durante le festività.
"La seconda edizione del Festival dei Vincisgrassi non è solo una celebrazione della nostra pregiata tradizione culinaria, ma anche un'occasione per unire la comunità e condividere con i visitatori la ricchezza culturale e storica delle Marche" - ha dichiarato il sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco, sottolineando anche che "i vincisgrassi alla maceratese non sono semplicemente un piatto tipico della nostra tradizione culinaria; riconosciuto come Specialità Tradizionale Garantita, è il frutto di una sapiente combinazione di ingredienti locali e di antiche ricette custodite con amore. Celebrare i vincisgrassi significa onorare le nostre radici, valorizzare la cultura enogastronomica che ci contraddistingue e rafforzare il legame profondo tra la nostra comunità e le ricchezze della terra marchigiana".
Ricchissimo il calendario della due giorni del Festival dei Vincisgrassi: Sabato 26 ottobre, alle 15:30 Confartigianato organizza "Cammini Artigiani", una passeggiata alla scoperta di odori e sapori della tradizione con la visita al pastificio artigianale Terra Nostra, dalle ore 16:00 il Loggiato dell'Ex Municipio in Via Capocastello si anima con "VINCIGAMES", un pomeriggio dedicato ai bambini dai 3 agli 11 anni e alle loro famiglie che, con un gioco a quiz si avvicineranno al mondo della in modo ludico ed educativo.
Alle 16:30, l'Ostello Comunale apre le porte al Villaggio dei Sapori, un percorso enogastronomico curato da Confartigianato Imprese Macerata – Ascoli Piceno – Fermo, dove produttori locali offrono degustazioni e raccontano le storie dietro le loro eccellenze.
La cultura artistica trova spazio alle 17:00 con l'inaugurazione della mostra fotografica "SEDUZIONI" di Renato Gatta presso il Loggiato dei Lumi. Le fotografie esposte catturano l'essenza imprevedibile e affascinante della natura, frutto di attese pazienti e di un profondo legame dell'artista con il territorio. La mostra sarà visitabile anche domenica negli orari 10:30-12:30 e 15:30-19:30. La mostra di Renato Gatta è un viaggio emozionale attraverso le meraviglie della natura. L'artista, con pazienza e dedizione, cattura istanti irripetibili, dove luci e ombre si fondono creando atmosfere suggestive. Ogni scatto racconta una storia, frutto di attese, appostamenti e un profondo legame con i luoghi immortalati. La mostra invita a riflettere sulla bellezza che ci circonda e sull'importanza di preservarla.
Alle 17:30, l'Auditorium Sant'Agostino ospita il convegno "TI RACCONTO UNA STORIA…DA LECCARSI I BAFFI!", un momento di riflessione sulla narrazione di ricette e piatti tipici attraverso Wikipedia, letteratura e food blog. Interverranno personalità istituzionali, esperti del settore enogastronomico e professionisti della comunicazione culinaria, offrendo spunti su come valorizzare e tramandare il patrimonio gastronomico regionale nell'era digitale.
Il convegno rappresenta uno dei momenti più significativi del festival. Esperti, accademici e professionisti si confronteranno sul tema della narrazione dei piatti tipici, esplorando come la tradizione possa essere preservata e valorizzata attraverso diversi canali comunicativi.
Tra i relatori, spiccano: Andrea Maria Antonini, assessore alle Attività Produttive e Agricoltura della Regione Marche, che parlerà delle politiche regionali per la valorizzazione del turismo enogastronomico; Pierluigi Feliciati, professore dell'Università di Macerata, che illustrerà le esperienze di narrazione del patrimonio culturale attraverso le comunità e l'uso di piattaforme come Wikipedia; Marco Giovagnoli, dcente di Storia e Cultura dell'Alimentazione all'Università di Camerino, che affronterà il tema della diversità nell'unicità dei prodotti tipici; Leonardo Lupinelli, docente e membro dell’Associazione Cuochi Macerata, racconterà il percorso che ha portato al riconoscimento dei vincisgrassi alla maceratese come STG; Giocondo Anzidei, referente dei Presìdi Slow Food Marche, condividerà metodi ed esperienze sulla tutela dei prodotti tipici secondo la filosofia Slow Food; Jonathan Arpetti e David Miliozzi, autori del volume "Marche d'autore - i Nutrimenti. Enogastronomia marchigiana", offriranno una panoramica sull'enogastronomia regionale; Deborah Iannacci, che esplorerà come le tradizioni possano essere raccontate in chiave moderna attraverso i social media e Daniela Rinaldi, food blogger che parlerà della cucina del recupero e dell'importanza della sostenibilità in cucina.
Il convegno sarà moderato dal giornalista Alvin Crescini e si concluderà con un brindisi e una piccola degustazione, offrendo ai partecipanti l'opportunità di continuare il dialogo in un contesto informale.
La serata proseguirà con l'apertura dello Street Food alle 18:00 presso l'Ostello Comunale, dove si potranno assaporare specialità locali in un'atmosfera conviviale. Alle 19:00, sempre all'Ostello Comunale, il Ludwig Strasse di Castelraimondo, in collaborazione con la Pro Loco di San Ginesio, inaugura lo Stand Gastronomico "Vincisgrassi e dintorni". Qui, i visitatori potranno degustare i veri vincisgrassi alla maceratese, accompagnati dalla musica dal vivo.
Domenica 27 ottobre inizia alle 10:00 con il Trekking Urbano "Passeggiando per il Borgo", un'escursione guidata alla scoperta delle bellezze storiche e architettoniche di San Ginesio. Un percorso facile e adatto a tutti, della durata di un'ora.
Il Villaggio dei Sapori riapre alle 10:30 presso l'Ostello Comunale, offrendo un'altra opportunità per scoprire e degustare le eccellenze del territorio. Alle 11:30, lo Street Food torna ad animare la piazza, preparando il palato per il pranzo delle 12:00 allo Stand Gastronomico "Vincisgrassi e dintorni". Oltre ai vincisgrassi, sarà possibile gustare altre prelibatezze locali, il tutto accompagnato dalla musica anni '80 e '90 del DJ Matty.
Nel pomeriggio, alle 17:00, l'Auditorium Sant'Agostino ospita la presentazione del libro "GALATIME", con la presenza dell'autrice Petra Carsetti e dell'ospite di eccezione RAI Carlo Cambi. Un'occasione per riflettere sulle buone maniere a tavola e sull'importanza della convivialità nella nostra cultura.
A conclusione del festival, alle 18:30, il Ristorante Albergo Centrale ospita l'"AperiVinci", un aperitivo gourmet curato dallo chef stellato Enrico Mazzaroni, in collaborazione con il Ristorante "Il Tiglio" di Montemonaco. Un momento esclusivo per deliziare il palato con creazioni culinarie d'autore. I posti sono limitati e la prenotazione è obbligatoria sul sito www.mymarca.it
Il Festival dei Vincisgrassi è un'occasione unica per immergersi nella cultura, nella storia e nei sapori delle Marche. San Ginesio, con le sue stradine medievali, le sue mura storiche e il panorama mozzafiato sui Monti Sibillini, offre il contesto ideale per vivere un'esperienza autentica e coinvolgente. Non perdete l'occasione di gustare i veri vincisgrassi alla maceratese, di esplorare uno dei borghi più belli d'Italia e di immergervi in un'atmosfera di festa e convivialità. Vi aspettiamo per celebrare insieme la tradizione e la cultura delle Marche!