San Ginesio, la Fornarina torna risplendere: "Ultimo atto di un restauro a porte aperte"
San Ginesio, il 30 novembre alle ore 17:00, presso l’Auditorium di Sant’Agostino, verrà presentata l'opera lignea policroma restaurata, raffigurante "Sant’Andrea e la battaglia fra ginesini e fermani", conosciuta come "Battaglia della Fornarina". L'opera, attribuita a Nicola Ulisse da Siena e datata 1463, rappresenta il simbolo dell'identità ginesina, proprio perché racconta la storica battaglia, avvenuta nel 1377, in cui San Ginesio riuscì a preservare la propria indipendenza da Fermo, grazie all'intuizione di una fornaia che avverò dell'assedio imminente delle truppe fermane.
Il restauro è stato eseguito all'interno di un laboratorio "trasparente", appositamente allestito nell'Auditorium in cui è conservata l’opera. Durante l'intero periodo del restauro, il pubblico ha avuto la possibilità di assistere alle diverse fasi dei lavori, seguendo passo dopo passo il meticoloso lavoro dei restauratori. Il restauro, finanziato dalla Fondazione Carima, è stato affidato alla ditta ARTè di Milko Morichetti di Mogliano, in collaborazione con l'Istituto di Restauro delle Marche (I.R.M.) dell'Accademia di Belle Arti di Macerata e la sezione di Diagnostica dei Beni Culturali della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam, e si è concluso in questi giorni.
I lavori svolti nell'arco di quattro mesi verranno raccontati durante la conferenza di presentazione dell'opera restaurata e le persone presenti potranno ammirarla da vicino ed osservare i particolari ricchi di peculiarità botaniche, architettoniche, di costumi, corazze e armamenti, prima che venga riposizionata nel suo altare originale. Durante gli studi effettuati sull'opera, sono emerse molte novità curiose riguardano la sua composizione, che verranno condivise con il pubblico. I restauratori faranno anche scoprire i materiali e le tecniche artistiche utilizzate dall'artista per la sua realizzazione.
La conferenza sarà anche l’occasione per parlare della vicenda storica che ha portato alla realizzazione dell'opera con la professoressa Pepe Ragoni e del contesto storico-artistico con Pierluigi Moriconi della Soprintendenza delle Marche e lo storico dell’arte Stefano Papetti.
Alla conferenza interverranno anche, il rettore di Unicam, Graziano Leoni, il direttore di Abamc, Piergiorgio Capparucci, il direttore Gianni Fermanelli della Fondazione Carima, la docente Unicam, Graziella Roselli, il restauratore Milko Moricheƫti e la coordinatrice di Irm Francesca Aloisio.
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