Wabisabiculture inaugura il primo paesaggio roccioso giapponese in Italia, un unicum anche a livello europeo. Un progetto che conclude un percorso iniziato già 20 anni fa e che rappresenta un importante arricchimento nell’esperienza del Centro di Arte Zen e Cultura Giapponese.
All’inaugurazione del Karesansui hanno partecipato le Istituzioni del Comune di San Ginesio, il Sindaco Giuliano Ciabocco, Mirco Carloni, Vicepresidente della Regione Marche, Leo Achilli dell’Ambasciata del Giappone in San Marino, l’artista e filosofo americano Leonard Koren e Kaoru Kobayashi, Sensei che ha chiuso l’evento con una performance live proprio sull’arte della cerimonia del Tè.
Proprio Leonard Koren, artista americano e scrittore noto per il suo libro sull’estetica Wabi Sabi e sui giardini giapponesi, che ha ispirato con i suoi lavori la progettazione del centro Wabisabiculture ha raccontato: “Ho visitato numerosi giardini giapponesi e nel vedere questo Karensansui ho riconosciuto subito un tratto originale e distintivo, specialmente nel modo in cui la natura non controllata si intreccia ai monoliti e all’astrazione del giardino. Tutto il Centro ha diversi aspetti Wabi Sabi, specie nel modo in cui si incontrano la tradizione italiana e quella giapponese”
Dichiara Giuliano Ciabocco, Sindaco di San Ginesio: “Abbiamo accompagnato Wabisabi in tutte le fasi dalla sua nascita e crescita, una sfida nel voler realizzare un angolo di Giappone nelle Marche. L’unicità ed eccezionalità del luogo rappresenta un valore aggiunto non solo per San Ginesio. E’ qualcosa di eccezionale, un’eccellenza a livello italiano ed europeo. L’integrazione tra territorio e cultura giapponese la si può vedere anche dall’evento che facciamo tutti gli anni con la Festa della Pace, che è arrivata alla sua dodicesima edizione. Un esempio di continuità e dialogo con le attività che si svolgono da Wabisabi e si spostano nel centro di San Ginesio e al pubblico.
Mirco Carloni, Vicepresidente della Regione Marche: “Tenevo molto ad essere presente per dare supporto a questo progetto così innovativo. C’è davvero bisogno di spiritualità in questa società così effimera”
Ha aggiunto Leo Achilli rappresentante dell’Ambasciata del Giappone in San Marino: “Questo progetto è una bellissima iniziativa, che corona molti anni di lavoro, passione e competenza. Iniziative come queste sono molto importanti per far conoscere ancora di più tanti aspetti della cultura giapponese, che è la nostra missione, ma danno anche un valore aggiunto alla comunità di San Ginesio tramite questa struttura che rappresenta un volano per tutta l’economia della zona.
Commentano Ricky A. Swaczy e Serenella Giorgetti, fondatori di Wabisabicluture e progettisti del Karesansui: “Questo progetto esprime anche il ponte interculturale e la connessione tra Giappone e Tibet, un concetto relativo alla meditazione e alla pace perché Kalachakra esprime la ruota del tempo legata alla pace. Questo giardino ha ben tre livelli di lettura. Il primo è il paesaggio roccioso giapponese meditativo, il secondo si riferisce al tantra di Kalachakra e al suo universo esoterico e infine rappresenta anche il mandala della sua mente. Anche la scelta dei materiali è frutto di lunghi studi e viaggi. Abbiamo visto che i giardini giapponesi erano fatti di granito e quindi abbiamo selezionato il granito di Montorfano, bianco e nero che rappresenta lo yin e yang. E invece i monoliti scelti sono di serpentino, pietra esoterica che allontana le negatività, avvicina le energie positive e aiuta la concentrazione meditativa e la cura".
Dal ricordo di una pacificazione tra fazioni sorelle alla celebrazione di un'amicizia capace di colmare il solco dei secoli.
Nel contesto della prestigiosa rievocazione storica de Il Ritorno degli Esuli, che San Ginesio ha celebrato nel pomeriggio di ieri (ndr. domenica 20 giugno) il ricordo della pace tra le fazioni ginesine sancita nel 1450 grazie alla diplomazia della Città di Siena, che consentì il ritorno in patria dall'esilio di 300 ginesini, alla presenza dei figuranti senesi con chiarine, tamburi, porta gonfaloni del Comune di Siena e del Magistrato delle Contrade insieme all’importantissimo Labaro e alla presenza dei figuranti e tamburini ginesini.
Il vice sindaco di Siena Andrea Corsi e il sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco nello scenario dell’Auditorium Sant‘Agostino hanno sottoscritto il “Patto di Amicizia“ tra i Comuni di Siena e San Ginesio, documento che regola la promozione di scambi di natura turistici, culturali ed economici tra i due territori e tra le scuole, al fine di favorire incontri fra i giovani per sensibilizzarli al confronto con coetanei radicati in contesti diversi e più ampi; tra enti culturali per la realizzazione di incontri musicali, rappresentazioni teatrali, mostre, conferenze e convegni al fine di favorire la presa di coscienza del contesto culturale che caratterizza le due realtà sociali e promuovere il processo di integrazione; tra associazioni sportive per l'organizzazione di competizioni in varie discipline, per corsi di perfezionamento in discipline specifiche, per la realizzazione di raduni o corse, tutte iniziative che rappresentano un fattore di unione e di amicizia fra le due comunità; tra associazioni di categoria per realizzare la promozione di attività agricole, industriali e commerciali, attraverso studi comparati di sistemi tecnologici e gestionali, scambi di professionalità e di banche dati.
Verrà inoltre attivato un programma di iniziative di scambio nel versante sia culturale sia artistico ed economico-professionale tra le due comunità con una vicinanza testistimoniata anche attraverso la cultura: da un volume pubblicato dalla casa editrice senese Betti dal titolo "Il ritorno degli esuli",per ricordare in forma letteraria l'episodio di oltre sei secoli fa è nato un lavoro teatrale che sarà rappresentato domenica 27 giugno alle ore 19:00 proprio a Siena nella splendida cornice della Fortezza Medicea che avrà una finalità solidale per continuare a costruire quel ponte di amicizia capace di colmare il solco dei secoli.
La rappresentazione teatrale è a cura de "La Strana Compagnia" in collaborazione con la Scuola Danza "El Duende" di Macerata.
L’Amministrazione Comunale di San Ginesio di concerto con l’Associazione Tradizioni Sanginesine ha deciso quest’anno di rievocare l’appuntamento lo scorso anno annullato a causa della pandemia con la prestigiosa rievocazione storica de “Il Ritorno degli Esuli” che sarà in programma per domenica 20 giugno.
Si chiamerà “Il Nuovo Inizio”, così da conferirgli subito una connotazione speciale: sarà l’edizione della “ripartenza”, sarà il pretesto di rinsaldare il legame profondo che già lega Siena e San Ginesio e sarà l’occasione per pianificare molteplici iniziative in entrambi i luoghi interessati dall’evento (tutto ovviamente nel rispetto delle normative anti covid-19).
Domenica 20 giugno alle ore 16:00 un corteo storico in forma ridotta composto da rappresentanti della municipalità senese e ginesina partiranno da Porta Picena alla volta dell’Auditorium Sant’Agostino dove avverrà “l’abbraccio” tra le due Comunità e verrà presentato e sottoscritto il “Patto di Amicizia tra i Comuni di Siena e San Ginesio”.
Il documento che il Sindaco di San Ginesio, Giuliano Ciabocco e il Vice Sindaco di Siena, Andrea Corsi, firmeranno pubblicamente si porrà l’obiettivo di rafforzare la promozione di scambi di natura turistica, culturale, economica, professionali, di amicizia e di collaborazione tra i due Comuni nel nome degli ideali di pace e di democrazia, nonché per una maggiore integrazione tra gli stessi.
Terminata la cerimonia all’Auditorium di Sant’Agostino, il corteo raggiungerà la piazza principale del borgo, Piazza A. Gentili dove, per l’occasione, sarà allestita e inaugurata una mostra celebrativa presso la Sala delle Carrozze di Palazzo Onofri.
La rievocazione storica del Ritorno degli Esuli è uno degli eventi fra i più antichi e prestigiosi della Regione non tanto e non solo per le sue radici storiche, quanto e soprattutto per la presenza della municipalità di Siena nel corteo, che rende la manifestazione un unicum di assoluto rilievo in campo nazionale.
La vicenda narra dei trecento ginesini che tra l’anno 1450 e l’anno 1460 furono esiliati con l’accusa di sedizione, per aver tentato di riportare San Ginesio sotto il governo dei Duchi da Varano, Signori di Camerino, dal cui tirannico dominio la città si era liberata nel 1434. Gli esuli trovarono rifugio a Siena; lì si arruolarono nella guardia civica, si distinsero per diligenza e per fedeltà a tal punto che furono inviati a San Ginesio ambasciatori senesi, che perorassero la causa degli Esuli e ne ottenessero il rimpatrio. La causa fu vinta per l’eloquenza degli oratori senesi e per lo spirito civico mostrato dai ginesini. I trecento poterono così far ritorno in patria.
Sempre nell’ambito delle iniziative organizzate in forma congiunta tra le due Municipalità, domenica 27 giugno la Comunità ginesina sarà ospite a Siena nella splendida cornice della Fortezza Medicea per la rappresentazione della pièce teatrale della Strana Compagnia di Macerata, in collaborazione con la Scuola Danza "El Duende", dal titolo “Il messo e il Savio”, tratta da un racconto scritto da Giuseppe Porzi, edito dall’editore senese Betti, il racconto, che rievoca lo storico momento de Il Ritorno degli esuli, immagina un dialogo tra un consigliere dei Savi senese e un messo ginesino la notte prima del rientro.
E' un confronto sulla nostalgia della terra natale, la tolleranza, la giustizia, il potere, la religione e l'istruzione, sola arma che può riparare dalla barbarie. Il ricavato sarà devoluto all’Associazione Tradizione Sanginesine.
Una guida alla scoperta del territorio tra storie, borghi, paesaggi, arte e natura per ritrovare la magia che si nasconde in questi luoghi. Questo è lo scopo del nuovo progetto dell’Unione Montana dei Monti Azzurri che verrà presentato il prossimo giovedì 17 giugno, alle ore 12:00, presso la sala consiliare della sede dell’Unione in via Piave, 12 a San Ginesio.
Una WebApp realizzata dalla società Nexma srl volta a fornire tutte le informazioni turistiche del territorio: itinerari, luoghi di interesse, enogastronomia, strutture ricettive e ristoranti raccontati attraverso uno strumento digitale semplice da utilizzare, georeferenziato e con contenuti multimediali inediti.
Un viaggio diverso da ogni altra guida turistica perché presentato e raccontato dagli stessi abitanti dei borghi dell’Unione. Un personaggio per ogni comune diventa una sorta di ambasciatore del proprio paese raccontando a turisti e viaggiatori la sua terra guidandoli alla scoperta delle bellezze naturali e artistiche della zona.
Una serie di itinerari scaricabili consente di muoversi sul territorio in auto o in bicicletta per raggiungere i siti più interessanti.
La WebApp infine presenta tutte le strutture ricettive e i ristoranti presenti offrendo la possibilità con un click di contattare ed effettuare la prenotazione.
Un progetto che punta al rilancio turistico del territorio post pandemia offrendo uno strumento utilissimo per la promozione e la navigazione dell’area incontrando pienamente le richieste dei nuovi paradigmi del turismo.
Presentata stamani a San Ginesio, nel 'cratere' maceratese, l'ordinanza speciale con la quale si dà avvio alla ricostruzione del Polo scolastico, finito tre anni fa al centro di una controversia che ne aveva bloccato l'iter dopo il parere negativo all'opera da parte della Soprintendenza archeologica nelle arti e paesaggio delle Marche.
Il nuovo polo ospiterà il complesso per l'infanzia, la primaria e gli istituti Superiori.
Alla presentazione, tra gli altri, anche il commissario straordinario alla ricostruzione post sisma, Giovanni Legnini, il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli e l'assessore alla ricostruzione, Guido Castelli.
"Questa ordinanza - ha detto il sindaco Giuliano Ciabocco - segna la rinascita di San Ginesio, perché le scuole in questa comunità sono parte integrante della sua storia". Dopo aver ripercorso le travagliate tappe che hanno portato all'ordinanza, il primo cittadino ha sottolineato che "a questo risultato siamo arrivati grazie alla determinazione e al lavoro svolto dal commissario Legnini e dalla sua struttura commissariale".
Con un iter ordinario, ha spiegato Legnini, "ci sarebbero voluti almeno 5-6 anni" per avviare i lavori del Polo scolastico. Acquaroli ha evidenziato "la necessità di progettare il futuro di queste terre, oltre che ricostruirne gli edifici".
Sarà un mattina densa di eventi ed attività quella in programma a San Ginesio per sabato 12 giugno che spazierà, dal bike alle visite guidate per le vie del Borgo fino all’apertura di una originale Exhibition dedicata al Sommo Poeta nella ambito delle iniziative “San Ginesio per Dante”.
Per gli appassionati del bike, Marche Outdoor sarà presente in Piazza A. Gentili dalle ore 9.00 con la proposta di alcuni “Bike Tour” della durata di 2 ore che offriranno ai partecipanti la possibilità di scoprire le bellezze culturali e naturalistiche intorno a San Ginesio,e per chi fosse sprovvisto di bici sarà garantito il servizio di noleggio bike a titolo gratuito. Marche Outdoor è un progetto della Regione Marche nato, all’indomani del sisma, con la volontà di mettere in rete e valorizzare tutte quelle strade secondarie che attraversano il paesaggio marchigiano, dal mare alla montagna, e che possono essere percorse in bicicletta da tutti i tipi di ciclisti, dai principianti ai più esperti.
Ai piccoli e ai ragazzi (fascia d’età 5-15 anni) penseranno gli istruttori della Federazione Ciclistica Italiano (F.C.I) con le attività del “Gioco ciclismo”con l’organizzazione di divertenti, ma allo stesso tempo formative, gimkane ciclistiche.
Per chi invece avrà voglia di passeggiare, la Pro Loco di San Ginesio propone i “Tour del Borgo Antico” per assaporare e conoscere le bellezze architettoniche della città.
Dalle ore 10.00 all’Oratorio dei Lumi, in via Matteotti, ci sarà l’opening dell’Exhibition “San Ginesio e l’aldilà di Dante”, terzo step del ricco progetto ‘San Ginesio per Dante 2021’ realizzato con la collaborazione del Centro Internazionale Studi Gentiliani.
Il Dante Alighieri della ‘Divina Commedia’, con il suo linguaggio figurativo quasi cinematografico che trasforma astrusi concetti teologici in descrizioni di immediata presa visiva, ha alimentato per secoli l’immaginario degli artisti nella composizione di opere destinate alla devozione popolare. Con il focus su particolari presenti in alcune opere del patrimonio pittorico sanginesino s’intende illustrare l’impatto di tale retaggio sui pittori di diversa estrazione che hanno concorso all’ornamento delle chiese locali.
Rivivono dunque una nuova vita da protagonisti diavoli arcieri volanti e gerarchie angeliche, creature tutte, nel male e nel bene, esecutrici della volontà divina nelle tre cantiche della ‘Commedia’ e, in questa congiuntura post sisma, ulteriore stimolo a non dimenticare la bellezza che ha nutrito occhi e menti nella Terra di San Ginesio.
Dal 20 al 25 agosto 2021, nel borgo marchigiano di San Ginesio, si terrà la seconda edizione del Ginesio fest, la cui direzione artistica è affidata da quest’anno a Milena Mancini e Vinicio Marchioni, e del Premio San Ginesio all’arte dell’attore, assegnato da una giuria presieduta da Remo Girone e composta da Rodolfo di Giammarco, Lucia Mascino, Francesca Merloni e Giampiero Solari.
Il Ginesio fest nasce per volontà del Comune di San Ginesio con l’intento di favorire, attraverso l’arte e la cultura, la rinascita e il ripopolamento di uno dei borghi più belli d’Italia che nel 2016 è stato gravemente danneggiato dal terremoto.
La sfida lanciata lo scorso anno con la prima edizione del Ginesio Fest e del Premio Nazionale San Ginesio è riuscita a ricomporre un terreno fertile per un reale rilancio del Borgo e per la sua rinascita culturale, turistica e anche economica.
La manifestazione si pone l’obiettivo di valorizzare la storia del borgo, raccogliendo il tradizionale legame con le arti performative, per realizzare un festival diffuso, capace di integrarsi in modo organico alla vita della comunità locale.
Non è stata dunque casuale la scelta di affidare la direzione artistica a Milena Mancini e Vinicio Marchioni le cui biografie sono legate a questi luoghi.
Grazie alla loro conoscenza del territorio i due artisti hanno messo a punto un programma pensato appositamente per il borgo marchigiano, coinvolgendo nell’organizzazione i giovani del luogo, e con l’idea di realizzare, a partire dall’esperienza del festival, un progetto più ampio ed ambizioso: trasformare San Ginesio nel borgo delle arti performative, animandolo per tutto l’anno con residenze artistiche, workshop e occasioni di confronto sui mestieri della scena.
Un modo per ricreare una comunità intorno al teatro, la musica e la danza e per ridare centralità all’arte e alla cultura come occasione di crescita e di rilancio delle aree interne. Tale obiettivo potrà trovare una concreta realizzazione anche grazie alla riapertura del Teatro comunale Giacomo Leopardi prevista per il 2022.
"Per un Comune come San Ginesio, ferito in modo profondo e doloroso dal sisma del 2016 e colpito, come tutto il territorio nazionale e regionale, dagli effetti della pandemia da COVID-19 – ricorda l’assessore alla Cultura della Regione Marche Giorgia Latini – provare a ripartire proprio dalla cultura e dalle professioni che si legano ad essa rappresenta uno strumento importante per lasciarsi alle spalle anni molto complicati e ripartire con slancio e progettualità per reinventare il proprio futuro, per dare opportunità concrete di lavoro e sviluppo a quanti vivono in questi territori, per rendere questo centro un punto di riferimento stabile a livello nazionale per tutti gli artisti."
Il Festival partirà il 20 sera con un evento di apertura presentato dalla conduttrice televisiva e radiofonica Carolina Di Domenico, che resterà a San Ginesio per tutta la durata del festival per fare da “anima guida” e introdurre i diversi appuntamenti della manifestazione.
Il programma pensato per questa edizione del Festival da Milena Mancini e Vinicio Marchioni mette al centro il tema della formazione, rivolta non solo ai giovani artisti ma anche al pubblico, a partire dalla necessità di riscoprire la funzione aggregativa che il teatro possiede e di incentivare la partecipazione. Ogni giornata si aprirà dunque con una masterclass gratuita i cui temi andranno dall’organizzazione teatrale, alla drammaturgia, ai mestieri della scena e alla quale saranno invitati a partecipare studenti e studentesse delle scuole e accademie di teatro. Agli studenti sarà garantita l’ospitalità e l’accesso gratuito a tutte le attività.
Tra le diverse masterclass è stato pensato di dedicare un focus particolare al tema dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo grazie al coinvolgimento dell’associazione UNITA. L’appuntamento condotto da UNITA sarà inoltre un’occasione preziosa per trasmettere alle nuove generazioni maggiore consapevolezza rispetto ai propri diritti.Tutte le masterclass saranno curate da grandi professionisti della scena e personalità del mondo della cultura come: Michele Mele, Gabriele Di Luca, Fausto Malcovati, Linda Dalisi, Letizia Russo, Roberto Latini, Eleonora Danco, Vittorio Salmoni, Francesca Merloni.
Il secondo appuntamento della giornata sarà dedicato all’editoria, attraverso presentazioni di libri legati ai mestieri del teatro come “La scenografia di Francesco Calcagnini. Un viaggio nella mente del regista” di Andreina Bruno, “Io sono un’attrice. I teatri di Roberto Latini” di Katia Ippaso, “Lucio Dalla” di Gino Castaldo e Ernesto Assante.Nel tardo pomeriggio saranno realizzate, in diversi luoghi del borgo, delle letture tratte dalla Divina Commedia, selezionate da Francesca Merloni, per celebrare i 700 anni della morte di Dante Alighieri. Nel corso della serata, nel chiostro di Sant’Agostino si alterneranno reading e spettacoli. Il 21 agosto Francesco Montanari insieme a Riccardo Sinibaldi porterà in scena “Perché leggere i classici, da Italo Calvino a Umberto Eco” per la regia di Davide Sacco. Il 22 agosto sera sarà la volta della compagnia Canaglie che si esibirà in “Dog Days”, performance prodotta da Carrozzerie Orfeo che unisce illustrazione dal vivo, musica e animazioni, che vede come esecutori di eccezione Massimiliano Setti, Federico Bassi e Giacomo Trivellini.Il 23 agosto il grande Roberto Latini interpreterà uno dei testi più antichi di tutte le letterature: “Il Cantico dei cantici” con le musiche e i suoni di Gianluca Misiti. Il 24 Sonia Bergamasco e Maria Grazia Calandrone dialogano sull’arte della parola nel corso del reading “Storie in carne e ossa”.
Uno spazio speciale del festival sarà dedicato all'infanzia e all'adolescenza. Non un mero momento di animazione ma un'occasione per i più piccoli per avvicinarsi al mondo delle arti performative attraverso laboratori e spettacoli. Il programma dedicato ai giovanissimi sarà curato da Vera Vaiano, artista che da anni opera sul territorio nel settore del teatro ragazzi.
Il 25 agosto sera, nella piazza Alberico Gentili, subito dopo la cerimonia di consegna del premio San Ginesio, la compagnia ResExtensa, che ha inaugurato il ciclo di residenze artistiche che si alterneranno nel borgo marchigiano nel corso di tutto l’anno, porterà in scena una performance di danza aerea, frutto del lavoro di ricerca e creazione realizzato proprio nel corso della permanenza a San Ginesio.
Grazie all’iniziativa di Renato Calvigioni, è stata riportata all’antico decoro l’edicola sacra dedicata alla “Madonna della Lagua” situata in contrada Casagatti una delle tante testimonianze di fede e devozione a Maria sparse sul territorio comunale.
La piccola cappella, che si trova lungo la strada che collega San Ginesio e Ripe San Ginesio, versava in pessime condizioni a causa del degrado del tempo e del sisma del 2016.
Sono stati proprio gli abitanti della zona, molto attaccati a quella venerata immagine sempre custodita con cura, a volerla inaugurare in occasione del mese Mariano alla presenza del Sindaco Giuliano Ciabocco e del Comandante della Polizia Locale Marisa Fagiani e con la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa “San Savino” di Torre di Morro, presieduta dal parroco Padre Antonio Tripaldi.
La Lega provinciale Macerata saluta oggi per l’ultima volta Marco Acciaresi, il professore deceduto per un malore nella sua casa ginesina lo scorso 27 maggio.
“Marco Acciaresi ha creduto fin dal primo momento nel progetto della Lega di riportare al centro della politica i bisogni reali dei cittadini. Lo ricorderemo oggi e domani nei gazebo aperti nelle piazze della provincia a cui ha sempre partecipato con entusiasmo. Ironia della sorte, non ci sarà proprio quando scendiamo in campo per una delle battaglie in cui credeva di più: la difesa del made in Italy – dice commosso il coordinatore provinciale della Lega Simone Merlini – Marco era una persona speciale e, per tanti di noi, un amico sincero ben oltre la politica. Ci spezza il cuore che il destino abbia voluto che se andasse solo e in silenzio uno come lui che credeva nella socialità, nella solidarietà e nell’importanza di fare squadra per il bene comune mettendoci la faccia in prima persona”.
Con l’inizio della stagione estiva e nel rispetto delle norme di sicurezza e anti-covid, ripartono le attività sportive sul lago di Caccamo che, grazie al Protocollo d’intesa firmato da Enel e l’Unione Montana dei Monti Azzurri di San Ginesio, si arricchiscono di alcune novità: oltre alla canoa, canottaggio e moto d’acqua, sarà possibile esercitare altri sport nautici sul lago quali kajak, kitesurfing e wakeboard nell’ottica di un maggiore incremento del turismo e valorizzazione del territorio.
Con l’inizio della stagione estiva e le integrazioni previste nel rinnovo dell’accordo, si arricchisce di importanti novità la proposta turistica e sportiva inserita nell’accordo vigente dal 2018 tra Enel, proprietaria della Diga di Borgiano che alimenta l’impianto idroelettrico Belforte I, e l’Unione Montana dei Monti Azzurri di San Ginesio: oltre alla canoa, canottaggio, moto d’acqua, sarà possibile esercitare altri sport nautici sul lago quali kajak, kitesurf e wakeboard secondo le misure di sicurezza nell’ambito della gestione della diga, in particolare mediante l’apposizione di boe quale limite da non oltrepassare, e i regolamenti previsti dal Coni e della normativa anti-covid.
Dopo il difficile periodo per le attività turistiche messe a dura prova dalle restrizioni della situazione pandemica, la ripartenza delle attività nautiche e sportive rappresenta un’importante occasione per il rilancio turistico e lo sviluppo economico e sostenibile dell’entroterra marchigiano e dei diversi comuni della provincia di Macerata, già provati dal sisma del 2016.
“È grazie alla professionalità degli uomini che si possono ottenere buone collaborazioni che esaltino i valori ambientali e quanto la natura è capace di donarci senza interferire sui suoi programmi perché quello che togli, la natura se lo riprende da sola – ha dichiarato il presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri di San Ginesio Giampiero Feliciotti - . Il buon senso che accompagna la professionalità dell’ ingegnere Guastadisegni- ha fatto si che la collaborazione tra Enel ed Unione Montana dei Monti Azzurri abbia dato i suo frutti in questo quinquennio senza interferire sulla sicurezza dell'impianto del lago di Borgiano e venendo incontro ai desiderata delle amministrazioni comunali per un richiamo turistico adeguato alla proposta di sostenibilità ambientale. La gratitudine torni ad essere di moda e mi piace usarla anche tra istituzioni pubbliche”.
“Il lago di Caccamo rappresenta una importante risorsa del territorio - ha dichiarato Angelo Guastadisegni, responsabile idroelettrico Enel Green Power Area Centro Sud – non solo per la ricchezza dell’ambiente naturale e dell’attrattività turistico-sportiva, ma anche perché garantisce il funzionamento dell’impianto idroelettrico Belforte I che annualmente produce 22,3 GWh di energia, in grado di soddisfare il fabbisogno energetico annuo di oltre 7000 famiglie. Con il rilancio e l’arricchimento delle attività sportive previste dal protocollo vogliamo contribuire alla ripresa economica dei comuni marchigiani, valorizzando questi territori dal punto di vista ambientale, culturale, sportivo e turistico.
(Foto di repertorio)
Dramma a San Ginesio: uomo trovato morto in casa.
Marco Acciaresi, professore di 55 anni che insegna al Liceo Artistico "Cantalamessa" di Macerata, è stato trovato senza vita questo pomeriggio nella sua abitazione in località San Liberato, intorno alle 16,30. L'uomo viveva da solo, l'ipotesi è che a stroncarlo sia stato un malore.
L'allarme è stato lanciato dopo che l'insegnante, già dalla giornata di ieri, non si era presentato a scuola e non rispondeva alle chiamate.
A quel punto sono stati contattati anche i frati del monastero, che si trova nelle vicinanze della casa del professore, i quali hanno immediatamente allertato i soccorsi.
Sul posto sono intervenuti, nel pomeriggio odierno, i Vigili del Fuoco e il 118. Il corpo del docente 55enne è stato trovato senza vita nella sua camera da letto. Gli accertamenti riguardanti la morte del professore sono stati eseguiti dai carabinieri della Compagnia di San Ginesio ed è intervenuto anche il medico legale. Nell'abitazione del 55enne non sono stati riscontrati segni di effrazione, né di violenza sul corpo del docente. È stata comunque disposta l'autopsia per stabilire l'esatta origine del malore.
Dieci Comuni hanno deciso di mettersi in rete e valorizzare in maniera unitaria il proprio patrimonio museale al fine di poter avviare strategie coordinate e definire un piano di interventi finalizzati a un maggiore sviluppo culturale e turistico dell’area ricompresa nei confini dell’Unione Montana.
E’ su questi presupposti che prende vita A.M.A. - Associazione Musei Azzurri - dove accanto a San Ginesio come Comune Capofila ritroviamo, al momento, i comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Colmurano, Loro Piceno, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Ripe San Ginesio, Sarnano e Serrapetrona, che si sono uniti a seguito della sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa che ne disciplina rapporti, finalità, obiettivi e struttura organizzativa.
Il gruppo di lavoro, composto dai Sindaci, Assessori o referenti con delega alla cultura, ha già stabilito alcune linee operative attraverso l’ideazione di specifiche attività progettuali.
Parliamo ad esempio di “AMA Talk”, un ciclo di 5 appuntamenti online (da venerdì 14 maggio a venerdì 11 giugno) che guideranno il pubblico appassionato di arte e cultura alla scoperta delle curiosità e delle bellezze nei musei azzurri. Gli incontri, programmati in cinque differenti location, saranno condotti dalla giornalista e conduttrice radiotelevisiva Francesca Travaglini e ospiteranno personalità autorevoli della storia dell’arte quali l’iconologa Tea Fonzi, l’archeologo Mauro Fiorentini, l’architetto Enzo Fusari e il professore Roberto Cresti.
Lo scopo di questa parte di progetto è ovviamente quello di attirare l’attenzione di giovani e non sull’immenso patrimonio museale dei comuni coinvolti, esaltandone un’offerta molto diversificata (dall’arte antica a quella contemporanea, dall’archeologia ai teatri storici) e stimolare la curiosità di un pubblico generalista (sia locale che provinciale) con una formazione in stile talk/intervista.
Non mancheranno attività per i più piccoli ai quali sarà dedicata la realizzazione del volume “Colora A.M.A.”a cura della graphic designer Benedetta Leonardi ed edito da Giaconi Editore.
Il libro, stampato su carta Fabriano per valorizzare con più forza l’identità territoriale del progetto, ospiterà 30 tavole da colorare che riprodurranno opere e monumenti significativi dei dieci comuni, corredate di descrizione in doppia lingua, italiano e inglese.
Ad arricchire il momento della sua presentazione sarà programmato un tour di dieci giornate-evento (una per ogni comune coinvolto) dedicate alla narrazione e alla colorazione di gigantografie delle varie opere.
Altre attività sulle quali si sta lavorando riguarderanno l’organizzazione di allestimenti e la gestione delle aperture dei vari musei al momento agibili anche attraverso la creazione di itinerari culturali o di giornate “Visit AMA”, intese come aperture in simultanea per offrire agli appassionati una full immersion nelle bellezze di questo straordinario patrimonio.
Sarà di fondamentale importanza tutto l’ambito destinato alla formazione di giovani del territorio, che saranno i testimonial del domani, insieme al potenziamento dei servizi educativi e didattici da attivare con le scuole, come ad esempio la pianificazione di educational tour, e l’elaborazione di una strategia di comunicazione e di promozione della Rete stessa attraverso i canali online e offline.
Si ricorda infine che il Progetto A.M.A. è sostenuto dalla Regione Marche per mezzo della L.R. 4/2010 “Contributi per interventi a sostegno delle aggregazioni museali” e dall’ Unione Montana di Monti Azzurri.
Tutte le informazioni sulle attività ed eventi saranno disponibili sul sito www.sanginesioturismo.it.
I sindaci di San Ginesio e Sant’Angelo in Pontano festeggiano nonna Antonina.
“Ieri pomeriggio abbiamo avuto il piacere di festeggiare la concittadina Antonina Malpiedi per i suoi 100 anni”, afferma il sindaco Ciabocco.
Antonina, ospite della casa di riposo di Sant'Angelo in Pontano, oltre al Sindaco di San Ginesio e dell'Amministrazione comunale rappresentata dagli assessori Alessandrini, Mari e dal capogruppo Paletti, ha ricevuto gli auguri del Sindaco di Sant'Angelo in Pontano Vanda Broglia e del dottor Pietro Enrico Parrucci.
I rappresentanti delle amministrazioni comunali hanno, infine, omaggiato nonna Antonina con una pergamena celebrativa.
Il Centro Internazionale Studi Gentiliani – CISG di San Ginesio ha compiuto 40 anni di vita (9 maggio 1981 – 9 maggio 2021).
Per l’occasione Poste Italiane, su richiesta del Comune di San Ginesio, ha prodotto una cartolina dedicata che è stata annullata con apposito timbro postale oggi, domenica 9 maggio, nella piazza intitolata ad Alberico Gentili, il giurista e intellettuale umanista, nato a San Ginesio nel 1552 e morto a Londra nel 1608.
Celebrato nel mondo per essere stato uno dei tre padri fondatori del diritto internazionale, Alberico Gentili, che è l’autore di 26 opere a stampa, tra cui l’opus magnum in tre libri, il De Iure Belli, che fu titolare della Cattedra di Regius Professor of Civil Law nella celeberrima Università di Oxford (1587-1608); che fu consigliere del Privy Council della regina Elisabetta I d’Inghilterra; e che fu avvocato difensore della Spagna nelle cause di diritto del mare intese a concludere contenziosi aperti da almeno 50 anni tra questa l’Inghilterra e l’Olanda, Alberico Gentili è il Bene immateriale inalienabile e prezioso di San Ginesio. E non da oggi.
Nel 1908, per erigere il monumento in suo onore nella piazza di San Ginesio, opera dello scultore Giuseppe Guastalla, furono impiegati i fondi raccolti a fine Ottocento dal Comitato Nazionale, presieduto dal Principe Erede al Trono, Umberto di Savoia, e dal Comitato internazionale presieduto dal Principe Reale inglese, Leopoldo.
Nel 2008, lo Stato italiano ha promosso le celebrazioni, dando vita al Comitato Nazionale Alberico Gentili nel quarto centenario della sua morte, centenario per il quale l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e Poste Italiane Filatelia hanno emesso l’“Alberico Gentili”, il “piccolo monumento di carta”, ovvero il francobollo del valore di € 0,65, allora in voga per la corrispondenza europea.
L’evento di oggi ha celebrato i 40 anni del Centro Studi sanginesino che, raccolta l’eredità del passato, ha valorizzato la figura del giurista e l’humus culturale della sua terra natale; ha promosso l’opera del grande personaggio attraverso convegni internazionali, le Giornate Gentiliane, attraverso pubblicazioni scientifiche, gli Atti dei Convegni, attraverso il sostegno alle edizioni critiche e traduzione in lingue moderne di quasi tutte le sue opere maggiori. Da non dimenticare poi i Seminari: in particolare, gli annuali Incontri tra i Dottorandi in diritto internazionale e diritto dell’Unione europea, intitolati ad Alberico Gentili, una tre giorni organizzata e condotta a San Ginesio dalla Società Italiana di Diritto Internazionale (SIDI), il massimo organo del settore.
Grazie al Direttivo CISG, ai Soci e ai cittadini di San Ginesio che hanno partecipato numerosi all’evento. Grazie alla Direttrice delle Poste di Loro Piceno, signora Federica Petetta e al dott. Sinibaldi di Poste Filatelia di Ancona. Grazie a Sara Tesei, l’artista sanginesina autrice della cartolina di Poste Italiane. Grazie al Sindaco di San Ginesio, sig. Giuliano Ciabocco, che ha propiziato l’evento, e grazie al Presidente del CISG, prof. Luigi Lacchè, che lo ha onorato con la sua presenza.
Il grandissimo regista e produttore cinematografico Pupi Avati ha fatto oggi visita a San Ginesio per effettuare un sopralluogo in vista del suo prossimo film celebrativo dedicato a Dante Alighieri.
Si sa già che tra gli interpreti ci sarà Sergio Castellito nel ruolo di Giovanni Boccaccio, primo biografo assoluto di Dante che grazie al suo componimento Trattatello in laude di Dante del 1477, ha contribuito a strappare dall’oblio la vita e le opere del Sommo Poeta.
Accolto dal Sindaco Giuliano Ciabocco, Avati ha iniziato il suo tour alla ricerca di location in autentico stile medievale che potessero ben rispondere alle esigenze delle produzione e fortunatamente San Ginesio, tra vicoli, scorci, mura e monumenti ha mostrato al Maestro molte possibilità, rimanendo ovviamente colpito dalla bellezza del Borgo nonostante le numerose ferite inferte dal sisma, purtroppo ancora ben visibili.
Pupi Avati ha avuto anche occasione di conoscere i progetti di rilievo culturale che si stanno muovendo intorno a San Ginesio, da Alberico Gentili al Ginesio Fest, il festival dedicato All’arte dell’attore in onore del Santo Protettore del paese.
Questa notte alle ore 05:12 è stata registrata una scossa di terremoto magnitudo 2.9 di profondità a 22 km a San Ginesio.
Il movimento tellurico è stato avvertito da buona parte della popolazione dell’entroterra Maceratese e Fermano.
Una scossa simile, anche se di magnitudo superiore, si era verificata il 18 aprile scorso alle 19:25 con epicentro nella zona di Fiordimonte.
“L’anima di questo Programma triennale dei Lavori pubblici è mettere a terra in tempi celeri ogni risorsa disponibile, per dare risposta alle esigenze del territorio, ma anche e soprattutto perché gli investimenti rappresentano un potente moltiplicatore di sviluppo economico, il miglior strumento di sostegno per l’economia marchigiana, duramente colpita dalla crisi finanziaria, dal crac di uno storico istituto bancario marchigiano, dal terremoto e, per ultimo, dalla pandemia".
Con queste parole, l’assessore regionale ai Lavori pubblici Francesco Baldelli ha presentato, questa mattina in consiglio regionale, il Programma triennale dei lavori pubblici 2021-2023, approvato a maggioranza. Un Programma del valore di 121.729.708 milioni di euro, in netto aumento rispetto a quello dei precedenti Programmi.
“Tuttavia – ha sottolineato l’assessore - non è comprensivo di tutte le risorse destinate dall’amministrazione nel triennio ad interventi strutturali strategici per il territorio. Vanno infatti aggiunti oltre 567 milioni euro, così suddivisi: 357,8 milioni distribuiti ad enti locali, come Comuni e Province, per lavori di loro competenza; 162,2 milioni stanziati per le aziende del Servizio sanitario regionale; 32,5 milioni assegnati ad Anas per la manutenzione delle strade di nostra proprietà; 2,7 milioni assegnati a Rfi per la sicurezza e per la soppressione dei passaggi a livello; 11,5 milioni concessi ad altri enti ancora. Infine, si osserva che, per legge, il Programma triennale dei Lavori pubblici non include le opere al di sotto dei 100mila euro di cui la Regione è soggetto attuatore, ossia di cui cura direttamente progettazione e realizzazione. Al novero dei lavori pubblici sopra indicati dovranno dunque aggiungersi anche dette opere”.
Quattro le famiglie di interventi: edilizia sanitaria ospedaliera, per oltre 38 milioni di euro; opere idrauliche su corsi d’acqua, per oltre 36 milioni; piste ciclabili per oltre 29 milioni; manutenzione del patrimonio regionale per oltre di 16 milioni.
“Al Programma triennale dei Lavori pubblici – ha spiegato l’assessore Baldelli - abbiamo affiancato un fondo rotativo per le progettazioni finanziato con risorse proprie. Tale fondo, assente da oltre un decennio nei bilanci regionali, è pari a 5,65 milioni di euro e servirà per la progettazione di infrastrutture viarie strategiche, affinché prenda forma quella regione intermodale e interconnessa che unisca (partendo da tre infrastrutture strategiche quali porto, aeroporto e interporto) tutte le Marche, da nord a sud e da est a ovest, restituendo a ogni territorio pari opportunità, si tratti di grandi o piccoli centri, di aree costiere o territori interni. Per questo nei giorni scorsi è stato approvato dalla giunta il ‘Masterplan delle infrastrutture stradali della Regione Marche’. Questa novità ci consentirà, nei prossimi anni, di inserire nel Programma triennale dei Lavori pubblici anche la quinta “famiglia” di opere, quelle stradali. Elaborare i progetti è infatti il primo passo per riuscire a intercettare i finanziamenti necessari per la realizzazione di nuove opere stradali”.
L’assessore ha aggiunto che, per dare corso velocemente alla progettazione e alla realizzazione di tutte le opere, “abbiamo deciso di riorganizzare il servizio tutela e gestione del territorio potenziandone l’organico che oggi risulta sottodimensionato rispetto alle sfide programmate”.
La conclusione dell’assessore Baldelli: “Questo Programma triennale anticipa una sfida fondamentale: quella di riuscire ad utilizzare anche le risorse del Recovery plan nei tempi indicateci dalla UE e con una strategia che permetta di riattivare l'economia delle Marche. Dobbiamo immaginare una Regione diversa, una Regione che riesca a realizzare opere strategiche, che dia supporto ai Comuni e che abbia un "progetto" complessivo delle infrastrutture e delle opere ambientali. La sfida che ci attende richiederà la capacità di innovare le istituzioni e le strutture organizzative, realizzare bene e nei tempi sarà il nostro obiettivo”.
Nella provincia di Macerata, queste sono le opere incluse nel Programma dei Lavori pubblici 2021-2023:
- Adeguamento sismico del distretto sanitario Casa di riposo di San Ginesio
- Demolizione e ricostruzione del nuovo ospedale di Tolentino
- Demolizione e ricostruzione del distretto sanitario/poliambulatorio di Sarnano
- Interventi idraulici sui fiumi Chienti, Potenza, Esino e Musone e nel torrente Cremone
- Demolizione e ricostruzione della casa colonica in località Tufano, nel comune di San Severino Marche
- Demolizione e ricostruzione della stalla in località Cupi, a Visso
- Efficientamento energetico e adeguamento sismico della sede dell’ex Genio civile in via Alfieri, nel comune di Macerata
- Lavori di riparazione danni dell’azienda agricola Palanca a Castelraimondo
Si è riunito ieri pomeriggio presso la sala consiglio dell'ente, in seconda convocazione e in presenza con le dovute precauzioni e distanziamenti, il Consiglio dei 15 sindaci dell’Unione Montana dei Monti Azzurri.
Tanti i punti all’ordine del giorno, oltre al Documento Unico di Programmazione e al Bilancio di previsione 2021: surrogato il consigliere delegato dal Sindaco di San Ginesio, entra in consiglio Francesco Paletti che viene eletto anche in Giunta come vicepresidente.
Approvati due atti a sostegno dell’istituto Renzo Frau di Sarnano, con l'istituzione di un suo comitato tecnico scientifico, a cui l’Unione ha dato adesione.
Altro atto approvato è stato quello a sostegno dell’Istituto Giacomo Leopardi, sempre di Sarnano, per finanziare l’indirizzo Biomedico, messo a bando dal Miur ogni anno.
Si tratta di punti che tutti i sindaci hanno approvato all’unanimità, dichiarando il loro impegno per sostenerli con ogni mezzo, e per i quali è stata ottenuta, lunedì prossimo (26 aprile), un'audizione in Prima Commissione Regionale dal presidente Giampiero Feliciotti.
Prima del bilancio approvato all'unanimità, è stata disposta una pausa di sospensione per la consegna di una pergamena di encomio e benemerenza all’ingegner Cesare Spuri, ormai in pensione, per lo zelo e la professionalità profusa nel dirigere l’Ufficio per la ricostruzione, a favore dei comuni colpiti.
Al termine del consiglio, è stata presentata la nuova app del territorio, che verrà prossimamente illustrata alla stampa.
Graditissima sorpresa questa mattina a San Ginesio. Malika Ayane, la cantautrice recentemente protagonista all'ultimo Festival di Sanremo con la canzone "Ti piaci così", ha visitato il borgo accompagnata dal Sindaco Giuliano Ciabocco e dall'assessore Giordano Saltari.
Malika è stata ospite - intorno all'orario di pranzo - del Centro "Wabisabiculture" gestito da Serenella Giorgetti e Ricky e reso celebre dalla partecipazione all programma "Quattro Hotel" condotto dallo chef Bruno Barbieri.
Primo cittadino e assessore ginesini, al termine del giro turistisco del paese, hanno dato nuovamente appuntamento alla cantante per il prossimo mese di agosto, quando si spera di averla come ospite alla "Festa della Pace".
Si dice non arrivi all’uva per poi dirla acerba. Questa volta ci arriva e rimane a far compagnia per tutto il pranzo. La volpe di cui si parla si chiama Pierina e Vittorio Ciliegi è colui che è riuscito a guadagnarsi la sua fiducia.
Nella località di San Ginesio, a contatto con il Parco dei Sibillini, c’è una casa tutta colorata circondata da più di 150 pini che ospita un'amicizia molto particolare. L’abitazione è del signor Ciliegi, da molti conosciuto come “Il Re della Montagna” o “Il Re dei Montioli”.
Ciliegi vive a Macerata per molti anni. Lavora come vigile del fuoco, imbianchino, volontariato, ciclista professionista, dipendente comunale, attrezzista e restauratore in alcuni centri culturali di Macerata come il Teatro Lauro Rossi e la Biblioteca Comunale. Si dedica anche all’ artigianato. Ma in questi anni di vita frenetica in lui cresce un sogno: “Volevo vivere da solo nella natura incontaminata, tra le montagne. Con l’arrivo della pensione ho preso la palla al balzo”.
Compra un terreno dove non arriva nemmeno la strada a 1300 metri di altezza, vicino al Monastero di San Liberato. Inizia a costruire e intanto pianta centinaia di pini tutt’attorno per il rimboschimento: “La zona è splendida, dopo il terremoto solo gli eventi di Risorgi Marche hanno aiutato a farla conoscere alle perosne ma con il Covid è di nuovo buio.”
Nel periodo da maggio a ottobre inizia quindi a viverci, prima con la famiglia poi solo: " Le condizioni non erano all’insegna del confort - ironizza Vittorio Ciliegi - il supermercato più vicino si trovava a 10 km e l’acquedotto è tutt’ora lontano. Andavo a fare la legna anche con le bufere di neve, ma era esattamente quello il senso del trasferimento: vivere secondo il ritmo della natura".
Il primo dei tanti incontri ravvicinati con gli animali però non è con una volpe. Uscito per cercare funghi, una mattina, Vittorio trova un montone e lo porta a casa con lui. Lo alleva e predispone uno spazio all’aperto perché viva sempre in libertà ma è lo stesso animale ad avvicinarsi sempre di più. Presto i turisti ne sentono parlare e capiscono che c’è solo una regola per avvicinarsi a lui: presentarsi con un biscotto.
L'animale gioca con il cane e si avvicina gentilmente a Vittorio, come a volergli dare un bacio: “Aveva imparato a bere dalla canna del rubinetto perché vedeva me farlo. Era diventato parte della famiglia, l’abbiamo chiamato Pippetto. Sin da quando gli davamo il biberon vedevo nei suoi occhi tanto affetto e riconoscenza. Capiva quanto gli volessimo bene, ne son convinto e restituiva l’affetto coi comportamenti. Quando è morto è stato terribile.”
A questo punto arrivano le volpi. Le vede girare attorno casa e aspetta con pazienza che siano loro a presentarsi. Dà da mangiare ad una di queste e scopre che si tratta di una mamma volpe. Questa fa nascere i 3 cuccioli in zona e presto imparano a fidarsi anche loro di Vittorio, una in particolare è Pierina: “Ora quando vado in montagna la trovo ad aspettarmi sull’uscio di casa. Nelle lunghe passeggiate tra i boschi giochiamo a rincorrerci per poi rincasare e mangiare insieme. C’è chi ancora non ci crede, per questo ho moltissime foto! - racconta sorridendo Ciliegi – ho perfino fatto tazze e magliette con il musetto di Pierina e sono richiestissime”.
“Gli anni più belli della mia vita li ho trascorsi lì, ero libero e in salute, non poter tornare per le limitazioni anti-Covid mi dispiace molto – conclude Ciliegi – spero nei mesi estivi. Piante, fiori, animali e aria buona fanno star bene l’anima. E son convinto che quel che doni alla natura, la natura restituisce".