I Paesi Italiani Bandiera Arancione voleranno fra qualche ora in Cina e non potrà certo mancare San Ginesio, rappresentata dal suo sindaco Giuliano Ciabocco nonché Vicepresidente Nazionale dell’Associazione.
Grazie alle attività di promozione turistica e valorizzazione dei territori messa in campo in questi anni dall'Associazione Paesi Bandiera Arancione, la delegazione di rappresentanti guidata da Giuliano Ciabocco e composta da otto comuni Bandiera Arancione quali San Ginesio, Dolceacqua, Palena, Mercatello sul Metauro, Gradara, Lucignano, Castelnuovo Magra e Aggius è stata invitata a partecipare in Cina dall’Associazione del Popolo della Provincia di Jiangsu per l’Amicizia con l’Estero al “Jiangsu International Forum on Development of Themed Towns”, evento denominato “Borghi caratteristici” in programma dal 4 all'8 novembre 2019.
Sarà un’importantissima opportunità per rafforzare gli scambi internazionali e la cooperazione tra i paesi coinvolti considerando che i temi proposti nel convegno si concentreranno su concetti di gestione per lo sviluppo dei comuni in chiave culturale e turistica, ma non mancherà di certo la possibilità di scambiarsi esperienze e buone pratiche per incentivare la tutela e conoscenza della qualità e delle risorse paesaggistiche, artistiche e storiche dei territori.
Il modello turistico dei Paesi Bandiera Arancione certificati dal Touring Club Italiano, non solo rappresenta un simbolo del Made Italy per tipicità della propria identità, ma si differenzia da altri modelli turistici grazie alla conservazione e al sostegno delle tradizioni produttive locali potenzialmente capaci di rispondere ad una domanda globale al fine di migliorare anche l'offerta internazionale.
Il sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco presente alla seconda edizione dell’iniziativa “Sindaci d’Italia” organizzata da Poste Italiane con tutti i primi cittadini di paesi sotto ai 5 mila abitanti. All’incontro di questa mattina presso il Centro Congressi “La Nuvola”di Fuksas , quasi 4000 sindaci verranno aggiornati su alcuni degli obiettivi raggiunti dall’Azienda nei confronti dei piccoli comuni e con l’occasione saranno presentate anche le prossime iniziative.
Poste Italiane, infatti, ha assunto un impegno già nel novembre 2018 di non chiudere uffici nelle aree meno densamente abitate ed in particolare nei Comuni con meno di 5.000 abitanti. In meno di un anno Poste Italiane ha fornito servizi essenziali e consolidato la sua presenza nei piccoli Comuni, aiutando a invertire la tendenza allo spopolamento, rafforzando la vocazione sociale dell’azienda.
Secondo stop consecutivo per l’Atletico Macerata che cade al Mario Corridoni di San Ginesio al termine di una partita a senso unico, condotta egregiamente dai padroni di casa, capeggiati da un fenomenale Bernabei, unico dei protagonisti in campo a non risentire minimamente delle condizioni pietose del terreno di gioco, capace di sbloccare il risultato e di illuminare a ripetizione e nei modi più svariati per i suoi compagni di squadra. I maceratesi hanno subito la partita fin dai primi minuti andando in lampante difficoltà nel gioco aereo e con evidente affanno nel prendere la misura in mezzo al campo, la rete di Catalano arriva nel finale, sul 3-0, a rendere meno amaro il passivo. La cronaca. Dopo 10 minuti interlocutori Carradori prova a rompere il ghiaccio con un destro di controbalzo dal limite dell’area di rigore, Gattari fa buona guardia. Al 14’ ottima ripartenza ginesina con Bernabei che sventaglia a tagliare il campo per l’accorrente Bartolini, il terzino guadagna il fondo, rientra e calcia, ma la sua conclusione finisce di poco a lato. Al 28’ si sblocca il risultato, punizione dai 25 metri per San Ginesio, Bernabei si incarica della battuta, sinistro all’incrocio e 1-0. Il raddoppio dei padroni di casa arriva al 43’, palla deliziosa di Bernabei a scavalcare la difesa per l’accorrente Segovia R. che la lavora egregiamente e mette un cross basso per l’accorrente Francia, il controllo non è dei migliori e il centrocampista finisce sostanzialmente in porta col pallone, in maniera goffa, ma estremamente efficace. 2-0. L’ultimo squillo della prima frazione di gioco è griffato ancora Bernabei che lascia partire un sinistro terrificante dalla lunetta, di poco fuori misura. Nella ripresa Cencioni cerca qualche contromossa per invertire l’inerzia della gara e proprio il neoentrato Catalano al 53’ mette per la prima volta in difficoltà Minnucci con una punizione dalla grande distanza che costringe l’estremo difensore ad un’affannosa respinta a pugni chiusi. 58’ ripartenza fotocopia ginesina con Bernabei a tagliare il campo per Bartolini che, involato in campo aperto, grazia la retroguardia maceratese calciando alto. Al 62’ doppio miracolo di Gattari su Bernabei che respinge prima un rasoterra insidioso sul proprio palo e poi si supera sulla ribattuta negando la gioia della doppietta all’idolo di casa. 78’ piove sul bagnato in casa Atletico Macerata quando Lucentini nel tentativo di liberare un cross inoffensivo infila la palla all’incrocio di fronte a un impotente Gattari. 3-0. All’88’ Firmani controlla un buon pallone al limite dell’area di rigore, tenta il dribbling e finisce a terra, per il signor Frontoni non ci sono dubbi e assegna la massima punizione. Dal dischetto va Catalano che spiazza Minnucci e inchioda il risultato sul definitivo 3-1.
SAN GINESIO: Minnucci, Bartolini, Segovia E., Segovia F., Rafanelli, Caponi (86’ Brue), Segovia R. (79’ Cecchetti), Francia, Bernabei (82’ Carducci), Luconi, Carradori (84’ Azzacconi). All.Giacovelli
ATLETICO MACERATA: Gattari, Staffolani, Feliziani, Gigli, Zucconi (46’ Lucentini), Sampaolesi (60’ Loschiavone), Rocchi (46’ Catalano), Lombi, Piccioni (69’ Firmani), Zerani (60’ Ngugi), Fratini. All.Cencioni
Direttore di gara: Emanuele Frontoni di Fermo
Note spettatori: 150 ca.
“Soltanto esibendosi si trova la propria strada e la propria identità musicale. Il Concorso Music Gallery è un’ottima opportunità per gli appassionati della musica, un percorso formativo che vi permetterà di crescere e di capire i vostri obiettivi”. È un estratto del Seminario tenuto dal Maestro Vince Tempera che la produzione ha riservato a tutti gli iscritti del famoso Concorso Music Gallery.
“La strada giusta per Sanremo”. Una lectio magistralis sulle modalità di preparazione per i concorsi, facendo particolare riferimento al Festival di Sanremo ma toccando tanti argomenti interessanti, dal plagio, alle case discografiche, alla tipologia di musica e di testo, ecc.
Il Maestro Tempera ha sorpreso tutti i partecipanti con un fuori programma molto apprezzato invitando a salire sul palco le giovani promesse presenti in sala per dare la possibilità di esibirsi al fine di dispensare utili consigli e suggerimenti. Tantissimi gli scatti e gli autografi firmati dal Maestro sempre a disposizione per ogni richiesta.
Una giornata che ha avuto inizio a Potenza Picena nel suggestivo e storico teatro “Bruno Mugellini” con un parterre gremito di appassionati della musica in collaborazione con il Mugellini Festival. Tutto lo staff di Music Gallery si è poi trasferito, nel pomeriggio, al Centro Commerciale IperSimply di Grottammare per la 2^ selezione di Music Gallery.
Attraverso interpretazioni molto emozionanti e di altissimo livello hanno guadagnato il pass per la finale: Gaia Anglani di Ponzano di Fermo per la categoria “Editi”, Irida Nasic di Tolentino per la categoria “Inediti”, Sofia Bevilacqua di Guardiagrele (CH) per la categoria “Young” ed Emanuele Saltari di San Ginesio è l’artista scelto direttamente dal Presidente di Giuria Vince Tempera.
Presenze da record a Grottammare hanno sancito il grande successo per questo format, Music Gallery, che in pochi anni si è conquistato affetto e fiducia di musicisti, cantanti e scuole di formazione musicale che lo hanno eletto miglior concorso regionale. Prossima tappa domenica 27 ottobre a Fano nella Galleria Fanocenter con il conduttore radiofonico e televisivo, scrittore e cantante italiano Platinette.
Nella giornata odierna a San Ginesio sono stati eseguiti due arresti dai carabinieri della stazione di Tolentino. In manette sono finiti due cittadini del posto rispettivamente di 40 e 67 anni. Il primo, Amici Francesco, dovrà espiare una pena di un anno e otto mesi di reclusione per i reati di ricettazione e falso, commessi nel 2014 nella provincia maceratese; mentre il secondo, Petetta Giandomenico, una pena di un anno di reclusione per i reati di truffa e falso commessi in provincia di Ascoli Piceno nel 2013.
Entrambi sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Fermo, secondo le disposizioni dell'Autorità Giudiziaria.
Sarà il territorio dell’Unione Montana dei Monti Azzurri il primo a essere al centro del progetto TourInTime. L’applicazione turistica, ideata dalla giornalista di viaggi e volto di Marcopolo tv Erika Mariniello insieme all’esperto di marketing territoriale Federico Minelli, verrà realizzata nei prossimi mesi con un team di professionisti.
Dopo il successo della raccolta fondi attivata a fine giugno su un sito di crowdfunding che, grazie anche al contributo dei 15 Comuni dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, ha raggiunto il primo obiettivo di 10 mila euro, ora si pensa alla progettazione di un nuovo strumento per fare turismo e si parte dalla regione Marche.
“Dopo tanto lavoro di comunicazione e condivisione del progetto siamo riusciti a chiudere positivamente il crowdfunding per la realizzazione di un’app pensata per chi vuole ottimizzare il tempo e il denaro in viaggio – spiega la giornalista Erika Mariniello -. Siamo contenti che i comuni dell’Unione Montana dei Monti Azzurri abbiano deciso di sostenere un progetto che vuole partire proprio da un territorio piccolo e pieno di eccellenze da promuovere e far conoscere. Raggiunto questo primo traguardo entriamo nella fase operativa, ci vorrà qualche mese per la realizzazione della prima demo dell’app, ma in questo periodo porteremo avanti in parallelo anche il grande lavoro di comunicazione e marketing territoriale che c’è dietro al progetto. Il nostro obiettivo è far conoscere le bellezze delle Marche e dell’Italia e renderle il più possibile fruibili da tutti”.
TourInTime, un sito internet e un’applicazione finalizzata a permettere ai viaggiatori di ottimizzare il loro tempo e denaro in viaggio, partirà proprio dalle Marche, dall’entroterra dove c’è molto da vedere e scoprire. Promuovere le bellezze delle Marche e offrire uno strumento utile per spendere il tempo a disposizione in base ai propri interessi: è questa l’idea che verrà sviluppata anche grazie all’aiuto dei Comuni che hanno aderito all’iniziativa e che saranno i primi protagonisti di questo innovativo progetto.
Esistono innumerevoli guide cartacee e molte anche in formato app per dispositivi mobili, ma nessuna è finalizzata a sviluppare le proprie proposte in base al tempo che un viaggiatore ha a disposizione. TourInTime, invece, si prefigge proprio di fare questo. Cambiare il modo di visitare un luogo avendo uno strumento utile per sapere cosa fare in un determinato luogo, in un lasso di tempo preciso, in base a degli interessi mirati e personali.
Il funzionamento dell’applicazione sarà piuttosto semplice: basterà scaricarla, decidere un tema tra quelli proposti e definire il tempo che si ha a disposizione. Lo strumento darà delle risposte mirate e permetterà ai turisti di scegliere tra alcune proposte su cosa da fare e vedere in quel determinato tempo a disposizione secondo quel preciso interesse.
“Vogliamo e dobbiamo ringraziare tutti quelli che ci hanno sostenuto donando poco o tanto – aggiunge Federico Minelli, professionista che si occupa di marketing territoriale -. Tourintime è un progetto di promozione del territorio che viene prima dell’applicazione a cui lavoreremo nei prossimi mesi. Saremo attivi fin da subito con eventi e proposte e contiamo di lanciare l’applicazione per la prossima primavera”.
Domenica 6 ottobre, a San Ginesio, verrà insignita del riconoscimento “La Fornarina 2019” la dottoressa Rosaria Del Balzo Ruiti, Presidente del Comitato Locale di Macerata della Croce Rossa Italiana e Presidente della Fondazione Carima.
La cerimonia, semplice e significativa come nella cifra della confraternita dei Sacconi, si svolgerà al di fuori del complesso di San Tommaso, attualmente inagibile, presso l’Aula consiliare del Comune di San Ginesio, nella sede provvisoria di Colle San Giovanni, alle ore 10:30.
La XXII edizione dell’evento, organizzato dalla Confraternita dei Sacconi di San Tommaso e dal Centro Internazionale di Studi Gentiliani col patrocinio del Comune di San Ginesio, individua ogni anno una rappresentante del mondo femminile che si sia particolarmente distinta per l'alto profilo morale del suo impegno generoso, sia nel volontariato che nella sua attività professionale, a favore dei minori, dei diseredati e della crescita civile della società contemporanea.
Rosaria Del Balzo Ruiti, esempio di impegno, dedizione e professionalità al servizio degli altri, con la sua sensibilità e le sue riconosciute capacità organizzative, attraverso la Croce Rossa, ha sostenuto tante persone in difficoltà e, nell’ambito dei fini istituzionali della Fondazione Carima, ha favorito lo sviluppo dei nostri territori, tanto più dopo gli eventi sismici, contribuendo alla loro crescita sociale, culturale ed economica. Figura di riferimento dell’associazionismo e del volontariato, con grande energia, ha saputo valorizzare le virtù femminili della cura e dell’accoglienza.
Da giovedì 3 a sabato 5 ottobre si svolgerà a San Ginesio, nell’Aula consiliare del Comune, la IX edizione dell’Incontro tra dottorandi di ricerca in diritto internazionale e diritto dell’unione europea “Alberico Gentili”. Nel nome del figlio più illustre di San Ginesio – e tra i più grandi giuristi e pensatori italiani del XVI secolo – diciassette giovani studiosi provenienti da altrettante Università italiane presenteranno le loro ricerche in corso all’interno del programma annuale fortemente voluto dalla Società Italiana di Diritto Internazionale e di Diritto dell’Unione Europea (SIDI) che seleziona i partecipanti e li segue, grazie al contributo di numerosi professori, nel corso delle tre intense giornate.
L’incontro è promosso dalla Sidi e organizzato dal Centro Internazionale Studi Gentiliani con il patrocinio della Regione Marche e con il fondamentale sostegno dell’Università di Macerata, del Comune di San Ginesio e dell’Unione Montana dei Monti Azzurri. L’incontro è un’occasione preziosa per presentare e discutere le nuove ricerche universitarie nel campo del diritto internazionale e di quello europeo e far conoscere ai giovani studiosi la figura di Alberico Gentili, il territorio della provincia di Macerata così ricco di cultura e di splendidi borghi.
Dal 2018 l’Università di Macerata sostiene il prestigioso Centro Internazionale di Studi Gentiliani e con esso collabora a iniziative volte a rafforzare la conoscenza di Alberico Gentili, delle sue opere e dei suoi tempi. La IX edizione dell’Incontro conferma l’importanza e la continuità dell’iniziativa, che contribuirà a formare giovani che, in un futuro non lontano, saranno affermati professori universitari, avvocati specialisti nell’ambito del diritto internazionale e del diritto dell’Unione europea, funzionari di alto livello.
Sabato 28 e domenica 29 settembre, molti giovani affermati pianisti provenienti da molte regioni italiane e da vari paesi europei e asiatici, si sono esibiti presso il Teatro Comunale Concordia di San Benedetto del Tronto, in un week-end di altissimo livello artistico, in occasione della 4^ edizione del Concorso pianistico Nazionale ed Internazionale “La Palma d'Oro", al cospetto di una giuria esaminatrice molto qualificata.
A presiedere la commissione di giuria la M° Sofya Gulyak, nel 2009 insignita del primo premio e Medaglia d’Oro Principessa Mary al XVI Concorso Pianistico Internazionale di Leeds, prima donna in assoluto a ottenere un simile riconoscimento; poi ancora il Direttore artistico M° Lorenzo Di Bella insignito nel 2005 del primo premio e medaglia d’oro al concorso pianistico Horowitz di Kiev (unico italiano ad aver vinto un concorso pianistico in una nazione dell’ex Unione Sovietica) e il Pianista italo-svedese: M° Olaf John Laneri.
Nella competizione nazionale, riservata agli artisti da 18 a 32 anni, il giovane pianista di San Ginesio Giacomo Pinciaroli, eseguendo “Wanderer fantasie” di Schubert, ha conseguito un brillante 3° Premio (primo fra i marchigiani). La vittoria assoluta è andata al toscano Alessio Ciprietti, davanti al valdostano Francesco Maccarone.
Nella competizione internazionale, vittoria per il pianista polacco Marcin Wieczorek che con grande virtuosismo e forza espressiva ha conquistato la giuria. Al secondo posto il talento civitanovese Giulio De Padova che ha eseguito alcuni Studi di Rachmaninoff e terzo posto a pari merito per due pianiste asiatiche: Kiana Reid (Giappone) e Ken Chai (Corea).
Giacomo Pinciaroli, 21 anni, studente Unicam, iscritto alla facoltà di Matematica, che si era fatto conoscere al pubblico di Tolentino in occasione dell’edizione 2019 di “TalentiNati”, nel febbraio scorso ha conseguito il diploma di laurea in Pianoforte presso il Conservatorio Statale di Musica “G.B. Pergolesi” di Fermo, con il massimo dei voti (10/10).
È iniziato all'insegna dello sviluppo sostenibile l'anno scolastico all'Istituto comprensivo "Tortoreto" di San Ginesio. La nuova dirigente Grazia Maria Cecconi nei primi giorni di scuola ha, infatti, distribuito ad alunni, docenti ed Ata, 500 borracce di alluminio perché sogna una scuola e soprattutto un futuro, liberi dalla plastica. Il 27 settembre gli studenti della scuola secondaria hanno proposto in piazza un flash mob, durante il quale hanno tenuto in mano pezzi di ghiaccio, fino al loro completo scioglimento, segnato dal suono sinistro di una sirena. Segnale di un'imminente catastrofe, ma anche di un nuovo fiducioso sguardo sul futuro.
Una standing ovation lunghissima e interminabile, segna un successo clamoroso per "La Terra Tremano" Festival. Dentro all’Ostello di San Ginesio gremito di pubblico, si è concluso nel migliore dei modi il festival ideato e diretto da Giorgio Felicetti.
Dopo undici giornate nell’arco di due mesi, per un’intera estate, il festival ha riscosso ovunque lo stesso clamore e lo stesso successo da parte di un pubblico sempre più numeroso, arrivato da tutte le Marche, per assistere alle rappresentazioni e agli allestimenti nei luoghi più disparati e non teatrali che si potessero immaginare: nei parcheggi in mezzo alle SAE come a Pieve Torina, nei chiostri come a San Ginesio, in riva al lago di Fiastra, nelle piazze tenute su da palizzate come a Pievebovigliana, nei borghi medievali come a Sarnano, dentro ad un rifugio di montagna come a Bolognola, dentro la piazza “zona rossa” di Visso, nei container-chiesa come a Monte Cavallo, dentro ai ristoranti come a Ussita, nelle palestre come a Camporotondo, e negli ostelli come a San Ginesio, appunto.
“E’ stato bellissimo vedere come ogni sera, ovunque, arrivasse pubblico da tutte le Marche - sottolinea Felicetti -. Ma la cosa meravigliosa e che ci inorgoglisce di più, e per cui avevamo immaginato questo festival, è stata la partecipazione delle popolazioni resistenti nei luoghi del cratere sismico. Ci dicevano che sarebbe stato impossibile far uscire dalle proprie SAE le persone rimaste qui, chiuse nel silenzio e nella sofferenza. Ed invece si è verificato l’esatto contrario: un passaparola tra i residenti ha fatto diventare ogni rappresentazione imperdibile per gli abitanti dei paesi, e parliamo di paesi distanti l’uno dall’altro al massimo dieci chilometri. C’è voluta tutta la mia follia visionaria per concepire un evento del genere, così lungo nel tempo e ravvicinato nei luoghi. Confesso ora, che qualche perplessità all’inizio l’avevo anch’io, specie dopo quel nubifragio di luglio che aveva fatto saltare parte della data iniziale, proprio a San Ginesio. Oppure a Pintura di Bolognola, quando, alla vigilia di ferragosto, la temperatura scendeva fino a dieci gradi! Tutto poteva far pensare che era da pazzi sfidare la natura dei Sibillini. Una natura che, qui, mette sempre in chiaro chi comanda davvero, quando gli umani si mettono a far progetti sopra di essa”.
Molto seguiti gli eventi anche dai media nazionali, come i collegamenti in diretta radiofonica con Rai Radio Tre, e con le testate giornalistiche. Grazie anche ad un cartellone che prevedeva ospiti e compagni di viaggio come i Fratelli Mancuso, Simona Vinci, Lucia Tancredi, Sergio Altamura, Francesco Savoretti, Paola Tassetti, Antonio Malagrida, Our Cat.
“La Terra Tremano - prosegue Felicetti - è uno dei casi in cui l’arte diventa esperienza profonda dell’umano. Per quanto mi riguarda, con questo spettacolo, credo di essermi spinto oltre ogni mia conoscenza delle paure e dei sentimenti umani. In qualche modo, è cambiato addirittura in me il modo di concepire questa mia professione. Dopo quel che abbiamo vissuto insieme negli ultimi due mesi, io mi sento davvero, intimamente di Pievebovigliana, di Visso, di San Ginesio, di Bolognola, di Monte Cavallo, di Camporotondo, di Ussita, e di ogni paese in cui ho raccontato La Terra Tremano. Ogni sera, c’è stata una condivisione così profonda, assoluta, con le persone e con i luoghi, che credo siano cambiati per sempre l’immaginario di questo paesaggio, ed il modo di raccontare il terremoto. Tutto questo ha provocato negli spettatori una fortissima rielaborazione della memoria.”
E anche a San Ginesio, dentro l’ostello si è ripetuto ancora una volta di più quel fenomeno di catarsi, in chi era ad assistere alla rappresentazione de "La Terra Tremano".
Un ospite d’eccezione ha fatto visita ieri, come testimonial, a San Ginesio, in occasione delle riprese della troupe de “Il Borgo dei Borghi”, la trasmissione televisiva di approfondimento molto apprezzata dal pubblico di Rai 3.
“Il tempo non è stato molto clemente ma tra una pioggia e l’altra siamo riusciti a registrare – ci racconta il primo cittadino Giuliano Ciabocco -. San Ginesio non sarà all’interno della competizione per aggiudicarsi la vittoria, ma la troupe di Rai 3, arrivata ieri mattina, ha deciso di promuovere la nostra città e dare risalto, in particolare, alle comunità colpite dal sisma. Un’importante visibilità che siamo felici ci sia stata offerta.”
La troupe televisiva ha potuto visitare il bellissimo panorama e i giardini di San Ginesio, le mura castellane e sono state fatte delle riprese, in sicurezza, anche all’interno della Collegiata La Pieve e nella cripta, attualmente inagibile a causa del sisma del 2016.
Presente, come dicevamo, un ospite d’eccezione, la pluri-campionessa olimpica e mondiale di scherma Valentina Vezzali, cittadina onoraria di San Ginesio. “Nel 2001, l’allora Amministrazione comunale, decise di conferire la cittadinanza onoraria alla campionessa Vezzali e al tennista Corrado Barazzuti – spiega il sindaco Ciabocco -. Entrambe infatti, per anni, hanno tenuto qui in città dei campi estivi per i ragazzi: lei di scherma e lui di tennis. Siamo molto orgogliosi del coinvolgimento di Valentina Vezzali, testimonial d’eccezione, in questo tipo di progetto: una campionessa che dà luce a San Ginesio e che speriamo torni presto a collaborare con noi.”
Sarà comunicato nei prossimi giorni quando la puntata de “Il Borgo dei Borghi” verrà trasmessa sul canale Rai.
La Terra Tremano dopo aver commosso tutto il cratere sismico del maceratese nelle dieci tappe, arriva all’ultima attesa data: domenica 22 settembre alle ore 18, presso l’Ostello di San Ginesio, si racconterà una storia potente, per l’unica data rinviata in luglio causa maltempo, ed ora recuperata, per chiudere quel cerchio “magico” della memoria.
Per chiudere soprattutto un’estate indimenticabile.
Mentre altrove, e sui media nazionali, si percepisce una “dimenticanza” quasi totale su quel che è stato il 2016 e quel che è la dura realtà oggi per le tante persone colpite dal sisma, La Terra Tremano fa alzare l’urlo di tutte queste persone, a scuotere il mondo degli indifferenti. Raccontando una storia così potente come quella natura che qui fa sempre capire chi comanda, nei mutamenti epocali, come in quelli quotidiani.
Una storia importante come le vite di tutti quelli che resistono qui, tenacemente.
Una storia di luoghi bellissimi, come questi borghi antichi tra gli Appennini.
Una storia di tante persone, donne, uomini, vecchi, bambini.
Una storia che racconta la voglia di andare avanti, oltre le macerie. Oltre la rabbia.
Una storia che ribadisce che in mezzo e sopra la natura, si può vivere, perché è bellissimo.
Ma è urgente e necessario scegliere come farlo. Da San Ginesio a Visso, fino a Pieve Torina, dove la scorsa domenica La Terra Tremano ha fatto tappa. Ed anche a Pieve Torina ha lasciato il suo bagaglio di commozione e di condivisione. Anche lì, come ad ogni replica di questo Festival, tra quelle Soluzioni Abitative di Emergenza che sono il presente di tanti terremotati, sì è ripetuta la catarsi, quell’antico rito collettivo di una comunità che nell’ascolto e nella rappresentazione di sé stessa, riesce a ritrovarsi. Fortemente commossi ed emozionati gli spettatori e gli abitanti delle SAE.
Paola, maestra di scuola, così commenta lo spettacolo a Pieve Torina:
“Impossibile descrivere i sentimenti provati, il nodo allo stomaco e il groppo alla gola. Le lacrime trattenute a fatica nel ripercorrere tutto, il dolore rinchiuso dentro, lo spaesamento, il non riconoscere e il non riconoscersi più. Ascoltare il monologo di Giorgio Felicetti è stato come leggere il proprio diario, come se avesse scavato dentro ognuno di noi, scovando ogni singolo istante vissuto, ogni dolore, ogni paura, ogni lacrima. Ed è stata una catarsi, una purificazione, come se improvvisamente il dolore chiuso dentro avesse trovato uno spiraglio di libertà e speranza. Non è stato solo uno spettacolo, ma il più bel dono di condivisione che questo autore potesse farci".
Una settimana intensissima, per La Terra Tremano, tra cinema e teatro: dopo l’allestimento teatrale nella zona SAE di Pieve Torina, ci sono state giornate intere di riprese cinematografiche, in cui si è allargato lo sguardo a tutto il centro Italia, per il docu-film omonimo, a cura della troupe della Noura Cinema. Ed ora l’ultima tappa di questa doppia produzione artistica: San Ginesio, ovvero in quel paese dove, appena entri dalla Porta Picena, sei accolto dal quel monito di antica memoria che è l’Ospedale dei Pellegrini, la “domus hospitalis“ medievale, luogo di accoglienza per tutti gli antichi viandanti e gli spaesati d’un tempo. Poco più in là, a perpetuare quella vocazione, c’è l’attuale Ostello; lì dentro, nel luogo di rifugio e di prima accoglienza per gli sfollati dopo i tremendi giorni del 2016, andrà in scena La Terra Tremano”..
“Sarà un riverbero, un’amplificazione della memoria, raccontare questa grande storia nelle stesse stanze dove, durante i primi drammatici giorni post-sisma, tanti anziani, bambini e madri si ritrovavano a convivere, a mangiare, a dormire, a pregare, tra brandine, tavoli per la mensa, e qualche giocattolo per i più piccoli, nel tentare di sopravvivere allo “spaesamento” totale. Tornare qui, dopo tre anni, sarà per tanti di loro il metter finalmente un punto. Per poter andare oltre. Per andare avanti. Dall’Ostello di San Ginesio domenica prossima, si alzerà un fortissimo grido di speranza. Invitiamo tutti quelli che non sono riusciti a seguirci nelle date precedenti, per capire cosa significa assistere a questo spettacolo in mezzo alle persone che vivono nel cratere. E’ indescrivibile altrimenti. Tanti di loro sono venuti a rivederlo due o tre volte. Questo festival dei dieci Comuni del cratere è stato accolto in maniera meravigliosa. Oltre ogni nostra previsione. Vogliamo chiuderlo domenica, come una vera grande festa della memoria e del territorio”.
Chef Bruno Barbieri ha scelto San Ginesio per la nuova edizione di “Quattro Hotel”, il seguitissimo programma di Sky Uno in cui quattro proprietari di hotel di una stessa area geografica si competono in una appassionante sfida per mostrare e far primeggiare l’eccellenza dei loro servizi. Ogni albergatore invita gli altri tre presso la propria struttura: insieme a Bruno Barbieri i concorrenti assegneranno i loro voti.
La scelta dello chef nel borgo ginesino è ricaduta sul Wabi Sabi Culture, antica locanda in stile giapponese chiamata Bio-Ryokan: l’esclusività di un luogo dove poter ritrovare la pace e il benessere psicofisico, seguendo l'antica filosofia Giapponese Wabi Sabi, che esprime un ideale estetico poetico e semplice, legato alla via e alla cerimonia del tè verde, alla meditazione e dove chi entra sarà sempre accolto dalla gentilezza e disponibilità dei proprietari Riki e Serenella.
Il Sindaco Giuliano Ciabocco stamattina, accompagnato dall’Assessore Alessandrini ha avuto occasione di conoscere lo chef e di raccogliere in anteprima le sue impressioni.
Barbieri si è mostrato entusiasta della struttura in cui è stato accolto ed è rimasto colpito dalla possente cinta murarie e in generale dalla bellezza del paese che, nonostante le ferite inferte dal sisma, riesce ancora a trasmettere al suo visitatore la magia di un antico borgo dal passato glorioso e millenario.
Il Sindaco lo ha ringraziato della sua preziosa presenza sottolineando l’importanza di simili iniziative finalizzate a promuovere ed esaltare le meraviglie del nostro territorio in un momento di profonda difficoltà.
Wabi Sabi Culture di San Ginesio è stato selezionato per partecipare a una puntata di “Quattro Hotel”, il programma di SkyUno condotto dal notissimo chef Bruno Barbieri.
L’hotel ginesino in stile giapponese, di cui è titolare Serenella Giorgetti, selezionato insieme ad altre tre strutture delle Marche (una nel pesarese, una nell'ascolano e una nel fermano), sarà protagonista in una delle puntate che andranno in onda su Sky durante le quali le quattro strutture si sfideranno per mostrare le eccellenze dei loro servizi.
Lo chef emiliano questa mattina è arrivato nelle Marche e ha visitato "Il Girasole Eco Family Village" di Marina Palmense a Fermo. Nei prossimi giorni muoverà per dei sopralluoghi negli altri quattro hotel fino a completare il giro delle strutture ricettive.
Una importante occasione di promozione non solo per il territorio ginesino e maceratese ma per tutta la Regione Marche.
Una delegazione di Fratelli d’Italia sabato è stata sul territorio colpito dal sisma: visita nella zona rossa di Camerino dopo un anno dall’ultima volta, dove regna l’immobilismo di una ricostruzione ferma al palo, a San Ginesio per attenzionare le problematiche che fermano la ricostruzione della scuola e poi a Tolentino.
Sono state presentate a Tolentino, sabato pomeriggio, le iniziative parlamentari e regionali di Fratelli d’Italia, nel corso della conferenza stampa “A tre anni dal sisma la ricostruzione che non c’è…”, alla quale hanno partecipato gli onorevoli Francesco Acquaroli e Paolo Trancassini, il capogruppo Fdi in consiglio regionale, Elena Leonardi, il coordinatore provinciale, Massimo Belvederesi, e l’assessore del Comune di Tolentino, Francesco Colosi.
“Fratelli d’Italia non si occupa da oggi di terremoto – ha affermato Elena Leonardi –. Voglio portare uno spaccato dell’attività regionale: in Consiglio ho presentato 28 atti, tra mozioni, interrogazioni, proposte di legge, alcune delle quale sono ancora in fase di discussione. Cerchiamo di avere dalla Regione delle risposte, una chiarezza che fino ad oggi non c’è stata, figlia di una gestione del terremoto che spesso ha visto come destinatari degli aiuti ai territori ben lontani da quelli più colpiti. Siamo al fianco di tutti gli amministratori, di tutte le popolazioni che non meritano il trattamento avuto fino ad oggi. Ringrazio i nostri onorevoli che si battono senza strumentalizzazioni politiche per ridare una dignità a questi territori martoriati ma ricchi di bellezza e di cultura”.
“Nel silenzio di chi non ha voluto sfruttare politicamente questo dramma – ha aggiunto l’Onorevole Francesco Acquaroli – Fratelli d’Italia lavora e propone per cercare soluzioni, con i nostri atti e le nostre proposte. Il nostro leader nazionale, Giorgia Meloni, è stato l’unico che non ha usato il terremoto come una passerella. Stiamo cercando di costruire un’alternativa a questo modello di ricostruzione che evidentemente non funziona. La politica deve dare risposte, mentre oggi dopo tre anni non esistono minimamente dei tempi certi per questa ricostruzione, siamo ancora impegnati in un sistema assistenzialistico dei terremotati e di tempi infiniti per l’approvazione delle pratiche di ricostruzione pubblica e privata”.
È entrato nel merito della proposta di legge quadro il deputato Trancassini, “Norme in materia di gestione degli eventi emergenziali di rilievo nazionale”, presentata lo scorso febbraio. “Da mesi abbiamo accolto quello che Conte ha detto di voler fare giovedì scorso in visita su queste terre – ha affermato Trancassini –. Abbiamo lavorato ad una proposta normativa depositata a febbraio per la gestione delle emergenze e siamo partiti da quello che in Italia ha funzionato. Abbiamo pensato di dividere una calamità in tre momenti; quello dell’emergenza, nel momento in cui avviene un fatto e nel quale bisogna dare risposte immediate alla popolazione. Di riferimento è stato il modello L’Aquila, il modello Bertolaso, il modello di un uomo che immediatamente prende in mano le redini di quel territorio e organizza i servizi di base e i servizi essenziali. Il secondo è quello della ricostruzione e tutti sanno che l’unica che ha funzionato in Italia è stata quella del Friuli: lo Stato si rese conto che senza dare i pieni poteri ai sindaci, unici conoscitori dei propri territori, non sarebbe stato possibile ricostruire. E i sindaci perimetrarono i centri dei loro paesi e li dichiararono di pubblica utilità, facendo passare il principio che quando c’è il terremoto la ricostruzione di una casa è patrimonio di tutti. Questo deve avvenire anche oggi: i sindaci devono avere il pieno potere in deroga alle normative, per far andare spedita l’opera di rinascita della loro terra. Terzo aspetto sono quegli aiuti sui quali si balbetta: non si può continuare ad andare avanti a proroghe, bisogna avere una norma chiara che sin da subito dia una spinta alle popolazioni colpite per riappropriarsi della propria identità e della propria comunità”.
I Carabinieri Forestali di Sarnano hanno accertato una grave situazione di degrado ambientale e maltrattamento animale presso un allevamento suino, sito nel Comune di San Ginesio.
In particolare i militari hanno riscontrato la fuoriuscita di liquame dalle vasche di accumulo delle deiezioni animali, tale da determinare un fenomeno di ruscellamento sul sottostante terreno. Contestualmente hanno accertato gravissime carenze in merito alla custodia e al governo degli animali, tanto che congiuntamente al Servizio Veterinario, è stato constatato il decesso di 50 suini a causa di grave disidratazione, dovuta a mancanza d’acqua di abbeveraggio. L’allevatore degli animali è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per i reati di abbandono sul suolo di rifiuti speciali non pericolosi e abbandono e maltrattamento di animali. L’uomo rischia la reclusione fino a diciotto mesi o una multa fino a trentamila euro.
I controlli nel settore del benessere animale sia nel settore zootecnico e per quanto riguarda quelli di affezione rientrano tra i target dei Carabinieri della Specialità Forestale.
Dall’11 al 14 settembre, San Ginesio ospiterà presso la Sala Consiliare del Municipio, la Summer School Fucine della Memoria. L’iniziativa si articola in una serie di incontri seminariali predisposti da esperti e docenti dell’Università di Macerata. L’Archivio Storico Comunale di San Ginesio (ASCSG) conserva rilevantissimi fondi documentari e librari che raccontano in modo esemplare la storia della città, l’evoluzione della società e delle sue istituzioni dal tardo medioevo all’età moderna. Per tale ragione l’Università di Macerata e l’associazione G-Lab: Laboratorio di idee, con il patrocinio e la compartecipazione del Consiglio Regionale delle Marche, con il patrocinio e il sostegno del Comune di San Ginesio e del Centro Internazionale di Studi Gentiliani, hanno organizzato un momento di incontro fra docenti, studenti e giovani ricercatori. Lo scopo è quello di creare un’occasione di didattica “sul campo” volta ad illustrare mediante incontri seminariali un percorso di ricerca e di confronto critico con la documentazione locale. Tutte le sessioni sono aperte al pubblico e sabato 14, alle ore 17, partecipanti e docenti incontreranno la città per condividere il lavoro svolto.
La Summer School si inserisce in un progetto di ricerca più ampio che si pone molteplici scopi, come la promozione e la valorizzazione della storia di piccoli, medi e grandi centri urbani dell’area marchigiana, di cui San Ginesio rappresenta un caso esemplare; la formazione di giovani ricercatori in campo storico; la diffusione dei risultati della ricerca storica come risorsa di crescita civile e di stimolo alla ripresa, in particolare nelle zone come San Ginesio duramente colpite dal sisma.
G-LAB LABORATORIO DI IDEE è un’associazione giovanile nata a San Ginesio nel dicembre 2016. Sono diverse le attività che svolge, con l'obiettivo di arricchire la vita sociale e culturale del comune e del territorio di cui fa parte. Molti sono i temi che si intrecciano nelle attività proposte, con un'attenzione particolare alle problematiche che colpiscono la comunità di appartenenza.
Continuano fino all’inizio della scuola le attività per i minorenni del terremoto realizzate dal progetto Resiliamoci. Durante l’estate le associazioni Anima Giovani asd, Glatad, Cooss Marche e Opera hanno dato vita a una serie di campi estivi nel cratere sismico del maceratese: laboratori, gite e incontri con gli anziani. Per creare senso di resilienza.
Giochi, laboratori, momenti di spensieratezza, incontri fra bambini e anziani per ricostruire il senso di comunità. Sono queste le attività che hanno dato forma ai campi estivi organizzati nell’ambito del progetto Resiliamoci lungo l’estate del 2019, a servizio dei minorenni del cratere sismico. Iniziative per bambini e ragazzini si sono tenute in quattro località, a Pioraco, Treia, Tolentino e Macerata, con lo scopo di dare linfa alle comunità che vivono da tre anni la dimensione del dopo terremoto.
Ancora in questi giorni, mentre il suono della prima campanella si avvicina, proprio a Macerata si sta tenendo il campo estivo Verde estate, nella struttura di Villa Cozza. Qui fra le varie attività i bambini ne stanno portando avanti una speciale, gli incontri bisettimanali con gli anziani del centro diurno “La Sorgente” dell’Ircr di Macerata. I laboratori organizzati dagli educatori sono occasione di scambio intergenerazionale fra i bimbi e i nonni, verso il rafforzamento della dimensione comunitaria. A organizzare il campo è l’Associazione Anima Giovani asd, una delle quaranta realtà del Terzo settore che si sono mobilitate.
Il progetto Resiliamoci, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, iniziativa Aree terremotate, ha fatto dei campi estivi uno strumento per il contrasto alla povertà educativa che rischia di radicarsi nei territori spopolati dal sisma. Aperti a tutti in forma gratuita, vi hanno partecipato anche minori rimasti senza casa dopo la scossa del 2016 e che da allora hanno conosciuto la vita da sfollati, il soggiorno nei container e nelle Sae, l’attesa infinita della ricostruzione.
Per i bambini e le famiglie di Tolentino, San Ginesio e altri centri dell’Ambito territoriale XVI, l’associazione Glatad, partner di progetto, ha organizzato sette appuntamenti bisettimanali col suo centro doposcuola e aggregativo Giolab on the Road, nella Fattoria didattica delle Meraviglie fra Pollenza e Tolentino. Non solo, campi estivi realizzati dalla Cooss Marche si sono tenuti a Pioraco e hanno coinvolto le famiglie dell’Ambito Territoriale XIX con sport, gite, compiti, tante attività manuali coi giovanissimi che si sono incontrati al Centro estivo Giramonti. Intanto nella zona di Treia, teatro, arte, sport, natura, inglese hanno caratterizzato gli appuntamenti della cooperativa sociale Opera, messi in moto col Centro estivo in campagna.
Resiliamoci – RESILIenzA Mobilitazione e Opportunità per Crescere Insieme supporta i nuclei familiari di 67 fra gli 87 comuni colpiti, con particolare riferimento alle province di Macerata, Fermo e Ancona. Fino al 2020 ha elaborato una capillare rete di attività grazie alla mobilitazione di quaranta partner, con capofila la cooperativa Opera. Le occasioni di educazione si rivolgono direttamente a mille e cinquecento ragazzi e alle loro famiglie, i campi estivi sono una delle manifestazioni per rompere l’isolamento che si è creato attorno a chi vive nelle aree terremotate.
“Il terremoto era certamente ciò che non ci voleva per tutti i paesi del maceratese e non solo, un evento che, oltre l’animo e lo spirito, nonostante non ci siano stati morti, ha piegato le persone. Ciò che pesa maggiormente, da concittadino prima che da amministratore, è l’impotenza verso gli abitanti di San Ginesio, il non poter fare nulla se non garantire costantemente un supporto morale”. Il sindaco di San Ginesio, Giuliano Ciabocco, a tre anni dal sisma che ha colpito fortemente la città delle “100 chiese”, fa il punto della situazione su cosa è stato fatto e cosa ancora c’è da fare.
“Il primo anno le richieste erano svariate e di ogni tipo ma ciò che serviva maggiormente alle persone era il rapporto umano – prosegue il primo cittadino -. Ho deciso di aprire il comune dal lunedì al sabato ma se delle cose non possiamo farle dobbiamo essere onesti con i cittadini che stanno soffrendo. La rabbia verso i politicanti è tanta perché non si rendono conto che per le comunità come le nostre la casa è tutto: rappresenta il sudore, i ricordi, i risparmi, la tradizione. Il fatto che nessuno, ripeto nessuno, si stia adoperando per accelerare i tempi e ridare uno spiraglio a queste persone fa molta rabbia. Vogliamo ridare speranza ai giovani e un sorriso agli anziani perché oggi le persone sono spente come una candela che, in questi tre anni, ha piano piano perso la luce.”
Tra pubblico e privato, a San Ginesio, sono 1300 i fabbricati danneggiati dal sisma tra danni lievi e pesanti. 236 le pratiche presentate, 61 i cantieri aperti (54 con danni lievi e 7 pesanti). “Abbiamo un grande staff che sta facendo un ottimo lavoro in stretta sinergia con l’ufficio tecnico – spiega Ciabocco -. Il responsabile dell’urbanistica arriva da Finale Emilia ed è un docente dell’Università di Ferrara; ha preso molto a cuore la nostra situazione e ha dato una grandissima accelerata alle pratiche della ricostruzione. San Ginesio inoltre è stato scelto dalle comunità creative dell’Unesco come comune modello della ricostruzione che è una cosa seria e bisogna stare molto attenti. Non ci possiamo permettere di sbagliare ora con tutte le difficoltà che già ci sono.”
“Chi c’era prima di me non ha scelto di mandare le persone al mare e avevamo la fortuna di avere un ostello fuori dal paese: evacuato tutto il centro storico abbiamo ospitato lì gli sfollati – ha spiegato il sindaco -. Una decisione che aveva creato feroci polemiche: a me non interessa la politica ma, insieme alla squadra, vogliamo essere al servizio della comunità.”
Ciabocco ha poi riportato l’attenzione si una delle questioni più difficili vissute, nel post sisma, dalla sua citta: quella relativa al polo scolastico. I ragazzi degli istituti superiori infatti sono delocalizzati a Passo San Ginesio mentre gli altri frequentano le lezioni presso l’ostello. “A fronte di una scelta sbagliata fatta sull’area, siamo l’unico paese del cratere a non avere ancora una scuola – ha continuato il primo cittadino -. La volontà era quella di accorpare i vari istituti (materna, elementare, liceo socio pedagogico e ipsia) per creare un unico polo dotato di servizi. Bisognava scegliere un’area di proprietà dell’ente e la scelta è caduta, credo in maniera forse affrettata, sull’unica area che l’ente aveva ma che era sottoposta a vincolo paesaggistico. Faccio fatica a pensare che il vincolo non fosse stato ricordato da nessuno; fatto sta che questo è stato detto. Casualmente questa problematiche è uscita solo l’11 giugno del 2018, il giorno dopo la mia elezione. Una settimana prima, in piena campagna elettorale, l’allora commissario per la ricostruzione, la Dottoressa De Micheli, insieme ai componenti della lista a me avversa, alla presenza della cittadinanza e soprattutto dei bambini, avevano celebrato ufficialmente la posa della prima pietra e l’inaugurazione del cantiere, sapendo che non si poteva fare un bel nulla. Il giorno prima delle elezioni hanno anche mandato una ruspa a rovinare gli ultimi due campi da tennis per far vedere che i lavori erano iniziati.” È importate per il sindaco e l’Amministrazione “mantenere con le unghie e con i denti i numeri degli istituti. Il comune si è accollato la tassa di iscrizione delle prime e delle superiori – ha spiegato il Sindaco -. Degli amici del nord Italia si sono resi disponibili a una donazione per istituire dei premi al merito che serviranno per acquistare i libri di testo. Noi stiamo facendo tutto ciò che possiamo per garantire ai cittadini la massima serenità.”
Sulla Rsa, fortemente lesionata, le speranze sono altrettanto forti. “La residenza sanitaria assistenziale avrà i suoi 20 posti letto, più altri 20 (residenza protetta) ai quali se ne aggiungeranno altri otto – spiega Ciabocco -. Una grane novità è senza subbio il punto di telemedicina, degli ambulatori dove è possibile eseguire gli esami gratis e, in tempo reale, avere le risposte. Una grande novità che attrae moltissime persone anche da fuori provincia, un servizio davvero fondamentale per il territorio. Ora c’è anche un accordo con l’Unione Montana per ampliare questi servizi facendo anche altri due punti delocalizzati.”
San Ginesio è anche il paese delle 100 chiese e nemmeno una, al momento è agibile. Nel maggio del 2018, la Caritas nazionale ha donato un centro di comunità adibito a chiesa dove ancora di svolgono le funzioni religiose. “A breve partiranno i lavori della Pieve Collegiata, un esempio unico di combinazione tra romanico e gotico – osserva il sindaco -. Il progetto esecutivo è quasi pronto ed è stato preso in carico dal Ministero. La novità sta nel fatto che lo stesso comune ha deciso di eseguire dei lavori anche all’interno della torre civica per poter posizionare un ascensore e conferire maggiore vocazione turistica a quello che è già un gioiello di San Ginesio. Proprio la vocazione turistica rappresenterà il nostro futuro: se tutti insieme riusciamo a rilanciare le comunità, investendo sulle nostre potenzialità, potremo esplodere.”
Un lavoro che va avanti, giorno dopo giorno, in “una squadra di amici e di persone fidate” come ama sottolineare il primo cittadino. “Ho cambiato lo statuto comunale per poter assegnare le deleghe ai consiglieri: credo che chi ha la piena fiducia ma soprattutto la competenza deve poter portare il proprio contributo alla nostra Città così martoriata dal sisma.”
L’Amministrazione comunale si sta anche adoperando per riaprire i quattro chilometri di cinta muraria di San Ginesio. “Vorremmo far entrare la città nel club delle Città Murate del Mondo e ci sono i finanziamenti per realizzare anche un percorso ciclopedonale – ha spiegato Ciabocco -. Sta proprio al territorio stringersi e fare rete e la promozione turistica deve essere sinergica con i comuni vicini. Bisogna scardinare le sciocchezze legate ai campanilismi perché è il momento storico a chiedercelo; siamo in un territorio splendido e dobbiamo essere noi, in primis, a creare valore, portando solo cose positive alle nostre comunità. L’economia deve ricominciare a girare per quelli che eroicamente resistono e noi, come Comune, siamo in prima linea per far sì che questo accada.”