"Sarà il caso che nel prossimo bilancio comunale 2020 sia previsto un finanziamento per la messa in sicurezza di alcuni incroci di strade cittadine, oggi purtroppo troppo spesso teatro di incidenti anche assai gravi". Così il consigliere regionale Luca Marconi, del gruppo Popolari Marche, sui numerosi incidenti che si stanno verificando negli ultimi mesi all'interno del territorio comunale.
"Parliamo, in modo particolare, di quelli tra la strada per Chiarino e quella per Villa Gigli e tra Contrada san Pietro e Vallememoria, all’altezza della vecchia scuola. La cronaca troppo spesso, infatti, ci riporta la notizia di incidenti anche gravi - prosegue Marconi -, con conseguenze serie per gli occupanti e i mezzi coinvolti, determinati dalla pericolosità di questi incroci, dalla loro scarsa visibilità e dal traffico intenso che vi si registra. Basterebbe progettare una piccola rotatoria, e lo spazio c’è, per evitare tutto questo e indurre gli automobilisti a guidare con la prudenza e la velocità giusta per evitare situazioni spiacevoli".
"Ci auguriamo - conlude Marconi -, quindi, di trovare questa sensibilità da parte degli amministratori nel formulare il bilancio di previsione per il prossimo anno".
L'incidente si verificato lungo la provinciale, a Santa Lucia, nel Comune di Recanati.
Ad essere coinvolti nel sinistro tre veicoli, che per cause in corso di accertamento si sono scontrati tra loro.
Lanciato l'allarme si è attivata la macchina dei soccorsi: sul posto 118 e Vigili del Fuoco.
Il bilancio è di un ferito che è stato trasportato dai sanitari all'ospedale di Recanati per le cure del caso. Le sue condizioni non sono gravi. Le altre tre persone che erano a bordo delle auto coinvolte nel sinistro, sono state curate sul posto e hanno rifiutato il trasporto all'ospedale.
I Vigili del Fuoco hanno messo in sicurezza le auto e l'area dell'incidente. I rilievi spetteranno alla Polizia Stradale
Il mondo delle istituzioni politiche e culturali ha subito espresso il proprio cordoglio per la scomparsa del conte Vanni Leopardi, che si è spento questa mattina nella sua abitazione a Recanati, all'età di 77 anni. (LEGGI QUI)
"Se ne va un uomo che ha dato tantissimo a Recanati - è il commento del sindaco della città Antonio Bravi -. In queste ore desidero esprimere un sincero sentimento di cordoglio ai familiari e a tutti coloro che gli hanno voluto bene a nome mio personale, della Giunta, del Consiglio Comunale e della comunità di Recanati. È stata persona particolarmente attenta e partecipe alla vita della nostra città alla quale ha sempre tenuto e che ha amato profondamente - ha concluso il sindaco -. Si è costantemente prodigato per portare un contributo significativo alla crescita culturale di Recanati e si è incessantemente impegnato nella custodia e divulgazione della figura e dell’opera di Giacomo Leopardi”.
Profondo cordoglio espresso anche dall'ambasciatore Giuseppe Balboni Acqua, Presidente del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario de “L’Infinito”. “Conoscevo il conte Vanni Leopardi da tempo - le sue parole -. Di recente i nostri incontri sono stati più frequenti e più cordiali, anche per il grande impegno con cui seguiva i lavori di sistemazione della sua proprietà nella prospettiva della visita del 26 settembre scorso del signor Presidente della Repubblica che è stata per tutti noi, recanatesi e non, un grandissimo dono e, a quanto mi risulta, una bellissima occasione d’incontro per il Capo dello Stato. Vanni mi aveva fatto cenno alle sue condizioni di salute ma la sua scomparsa, così inattesa, mi ha causato un profondo dolore. Era un grande aristocratico- ha concluso -, cortese, disponibile, alla mano, sempre accogliente, il cui tratto affabile mi ricordava tanto la contessa Anna e una tradizione gentilizia che onora noi marchigiani e tutti gli italiani.”
Profondo dolore anche per Fabio Corvatta, Presidente Centro Nazionale di Studi Leopardiani. “Il dolore per la scomparsa di Vanni, è il dolore per la perdita di un caro amico con il quale ho condiviso tanti momenti per un lungo tratto delle nostre vite; un amico al quale voglio bene e che non potrò dimenticare - il ricordo -. Al conte Vanni Leopardi va la gratitudine per il lavoro svolto con intelligenza e passione, insieme alla figlia Olimpia e a tutta la famiglia, di conservazione dello straordinario patrimonio storico e culturale proseguendo nell’impegno che, per tanti anni, aveva sostenuto l’indimenticabile contessa Anna".
L’Università di Macerata si unisce al cordoglio generale per la scomparsa del conte Vanni Leopardi. Il Rettore Francesco Adornato parteciperà ai funerali che saranno celebrati mercoledì 6 novembre alle ore 16 presso la Chiesa Santa Maria di Monte Morello a Recanati.
“A nome di tutta la comunità accademica, esprimo il più vivo dispiacere per la scomparsa di una figura che, con le sue iniziative e la sua apertura culturale, si è tanto adoperata per promuovere la poetica leopardiana in Italia e all’estero”, dichiara il rettore Adornato, ricordando le occasioni di collaborazioni scientifiche e culturali con il decano di Casa Leopardi. L’Università di Macerata fa parte, infatti, del Centro Nazionale di Studi Leopardiani, con il quale l’Ateneo ha attivato da tempo una cattedra leopardiana, e del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario de L’Infinito”.
Anche l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni ha voluto esprimere un ricordo personale e attestare con parole di stima le qualità e la figura del conte Vanni Leopardi, recentemente scomparso: ”Le Marche sono grate a Vanni Leopardi per la sua instancabile opera di conservazione, tutela e valorizzazione dell’eredità culturale leopardiana. Una grande perdita, dunque, per la cultura marchigiana. Come nella tradizione familiare, da Monaldo ha ereditato la volontà di condivisione della conoscenza, la diffusione del sapere, cercando sempre la collaborazione di chi potesse aiutarlo a seguire quello che è stato per lui un imperativo morale, accettando il testimone della Contessa Anna: far conoscere la grandezza, il genio di Giacomo a tutti e specialmente ai giovani. E per questo ha incarnato benissimo la figura del mentore, fino alla fine, cercando di sostenere con nuovi progetti i talenti creativi. Posso parlare in questi termini del Conte Vanni per averlo conosciuto personalmente come un grande motivatore di progetti, sempre pronto alle sfide, mai arroccato su posizioni, ma orientato al nuovo e entusiasta di ogni idea che potesse dare lustro alle Marche. Uomo colto, gentile, affabile, progressista ha fatto dell’accoglienza un motivo di orgoglio, portando Casa Leopardi tra le mete turistico - culturali marchigiane di tutto rilievo a livello internazionale. Siamo profondamente addolorati per questa scomparsa, quasi troppo precoce, e ci uniamo al dolore della figlia Olimpia e degli amati nipoti nell’onorarlo con un riconoscente e affettuoso ricordo.”
Lutto a Recanati per la scomparsa di un simbolo della città. Si è spento a 77 anni nella sua abitazione, dopo una breve malattia, Vanni Leopardi, discendente del poeta recanatese. Vanni Leopardi lascia il fratello Giacomo, la figlia Olimpia e i tre nipoti.
Uomo di arte e di cultura, grande viaggiatore, amante della natura, Vanni Leopardi ha dedicato la sua vita alla salvaguardia del patrimonio leopardiano e alla tutela morale dell’anima grande del Poeta recanatese.
Lo scorso 26 settembre, il conte Leopardi aveva preso parte alla cerimonia dell'inaugurazione dell'Orto dell'Infinito alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (LEGGI QUI).
Laureato in Scienze Politiche, scelse l’agricoltura per passione, dando continuità alla tradizione di famiglia e cercando, nella produzione di vino, cereali e olio, di rispettare gli equilibri della natura, il benessere degli animali, immaginando un ciclo virtuoso tra produttività, modernità e bellezza del paesaggio.
Per tutta la vita ha cercato di coniugare il progresso tecnologico e la modernità, alle istanze di una vita connessa ai ritmi veri della natura; memore della “lezione” del suo più grande avo, alla ricerca di una civilizzazione che non alieni gli esseri umani e che permetta loro “…in social catena” una mutua assistenza alla ricerca della felicità.
Proprio quella felicità tanto desiderata dall’antenato Giacomo è stata, per Vanni Leopardi, l’obiettivo ultimo di una ricerca lunga tutta la sua vita: una “Accademia per la ricerca della Felicità”, negli stessi luoghi dell’avita dimora dove scelse di abitare. Un progetto nato dalla sua fervida immaginazione e alimentato da una bontà d’animo che lo ha sempre visto sposare la causa dei deboli e dei marginali.
Insieme all’indimenticata madre Anna e all’amata figlia Olimpia, ha dedicato le sue energie alla valorizzazione della cultura leopardiana, mirando alla diffusione dell’opera del Poeta. Mentore per gli amati nipoti, punto di riferimento per gli studiosi e i cultori di Giacomo, ha aperto le porte della biblioteca di famiglia al mondo, facendo suoi gli ideali di condivisione della cultura e diffusione della conoscenza. Lascia un ricordo indelebile in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e condividerne il cammino.
I funerali si terranno mercoledì 6 novembre a Recanati, alle ore 16, nella Chiesa di Santa Maria di Montemorello nella piazzuola Sabato del Villaggio.
Il Villa Musone sfiora il colpaccio a Castelplanio. I ragazzi di mister Maurizio Marincioni impattano per 1-1 in casa delle Torri dopo un buon match rimandando l'appuntamento con la prima vittoria esterna. Primo squillo dei padroni di casa con Corinaldesi che al 3’ centra una clamorosa traversa. I gialloblu prendono in mano il pallino del gioco e passano in vantaggio con la rete di Carloni, con una deviazione di Pistola.
Nella seconda metà del primo tempo i locali crescono e riescono ad impattare al 36’ con Casturà. Nella ripresa i villans giocano in superiorità numerica, complice l'espulsione di Chiorrini tra i padroni di casa, e creano alcune situazioni interessanti. La più clamorosa allo scadere quando il fendente di Piccini lambisce il palo della porta difesa da Latini.
“Abbiamo giocato su un campo ostico – commenta il ds Massimiliano Trozzi – e c'è un po' di rammarico per non aver colto la vittoria. Nel primo tempo abbiamo fatto bene nei primi 20 minuti, mentre nella ripresa, vista anche la superiorità numerica, siamo stati noi a fare il gioco. La classifica è molto corta e ci servono un paio di risultati utili consecutivi per risalire la china. La squadra comunque è in crescita e quando gioca palla a terra fa vedere buone cose, deve solo acquisire maggiore consapevolezza nei propri mezzi".
LE TORRI – VILLA MUSONE 1-1 (1-1 pt)
LE TORRI CASTELPLANIO: Latini, Pistola, Chiorrini, Pierleoni, Mariotti, Santinelli, Casturà, Gianmarco Sorana (63’ Cerioni), Corinaldesi (79’ Obayuwana), De Angelis, Ceccacci (73’ Bizzarri). All. Morici.
VILLA MUSONE: Martino, Matteo Camilletti, Guzzini (85’ Leone), Carloni, Di Luca, Morra, Piccini, Carnevalini, Marziani (80’ Borra), Pancaldi (89’ Marta), Agostinelli. All. Marincioni. ARBITRO: Longarini di Macerata.
RETI: 11’ Pistola autogol, 36’ Casturà
I malviventi sono entrati in azione nella notte tra mercoledì e giovedì nel presidio ospedaliero Santa Lucia di Recanati, che fa capo alla farmacia ospedaliera di Civitanova Marche. All'interno dell'edificio, sono conservati i farmaci, che vengono poi distribuiti ai pazienti, per le malattie reumatiche, dermatologiche o oncologiche. Tutti medicinali debitamente catalogati e destianti a determinati pazienti.
A fare a triste scoperta, il giorno successivo, sono stati alcuni dipendenti.
I ladri, probabilmente due, come riferito dal Direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni, hanno rotto una finestra e, una volta dentro la struttura recanatese, hanno rubato alcuni farmaci particolarmente costosi. Nella struttura sono presenti anche dei vaccini ma i malviventi hanno "selezionato" appositamente i medicinali maggiormente costosi decidendo invece di non asportare quelli meno costosi come a esempio i vaccini per l'ufficio igiene. I ladri hanno rubato anche farmaci oncologici.
Lunedì, riferisce il Direttore Maccioni, la responsabile del servizio andrà a formalizzare la denuncia ai carabinieri e si procederà anche a quantificare il danno in termini economici.
All'interno della struttura non ci sono telecamere.
"La gara di appalto per l'ampliamento del PalaCingolani ha subito un nuovo stop. Anche la terza ditta aggiudicataria purtroppo ha deciso di non avviare il cantiere. Gli uffici comunali hanno prontamente informato il Coni e si è svolta a Roma una riunione tecnica e operativa alla quale ha preso parte il sindaco Antonio Bravi." A darne notizia è lo stesso Comune ch ricorda come il finanziamento nazionale sia stato ottenuto tempo fa dal Coni e gestito dal Comitato Nazionale.
"L'Amministrazione Comunale e Pallacanestro Recanati, da sempre in contatto ed in collaborazione, stanno gestendo anche questa fase in piena sintonia - prosegue l'Amministrazione -. Con il Coni si sono studiate le soluzioni per sbloccare l'impasse: una nuova gara d'appalto e la modifica di alcuni criteri, pur nell'impianto di un progetto che viene ritenuto valido. Nessun problema per il finanziamento, come qualcuno aveva ventilato: le risorse finanziarie ci sono ed i problemi tecnici (che purtroppo esistono in tutta Italia) verranno superati di comune accordo."
"Amministrazione e Pallacanestro Recanati hanno quindi valutato la situazione concordando sul fatto di riprovare con una nuova gara di appalto cercando di accelerare il più possibile i tempi (per quanto contenuto nel Codice degli Appalti) e nel frattempo di sostenere la società con la convenzione in atto da molti anni - concludono -. Nonostante la mancata gestione in questa fase del PalaCingolani l'Amministrazione Comunale continuerà infatti ad erogare un contributo economico per coprire le trasferte e le spese per gli spostamenti al PalaBaldinelli di Osimo, in modo che le famiglie non abbiano alcune aggravio di costi. Dopo l'incontro con il Coni, per aggiornamenti, Amministrazione e Pallacanestro Recanati incontreranno a breve le famiglie."
L’Associazione culturale Iustissima Civita ha organizzato per venerdì 8 novembre, alle ore 21:30, presso l’Auditorium del Campus L’Infinito (Ingresso lungo la Strada Statale), un incontro pubblico durante il quale interverrà Toni Capuozzo. Il noto giornalista racconterà come è nato il terrorismo in nome di Allah, partendo dalle origini fino ad arrivare al fenomeno ISIS, tornato sulle pagine dei giornali in questi giorni a causa della presunta eliminazione di Abu Bakr al-Baghdadi, leader dell’organizzazione terroristica che ha seminato il terrore in tutta Europa negli anni scorsi.
Toni Capuozzo è nato a Palmanova (Udine) nel 1948. Laureatosi in sociologia presso l’Università di Trento, è diventato giornalista professionista nel 1983; attualmente svolge la professione per riviste come “Reporter”, “Epoca” e “Panorama mese”. Inoltre, si è dedicato alla carriera giornalistica televisiva, rivestendo il ruolo di Vicedirettore del TG5 e di conduttore della trasmissione settimanale “Terra!”. In passato, è stato inviato di guerra nei Balcani, in Somalia e in Medio Oriente, seguendo in particolare i conflitti bellici in Afghanistan e Iraq.
"I pericoli e le caratteristiche del terrorismo internazionale sono temi che ho studiato approfonditamente e che ritengo opportuno siano divulgati a tutti i cittadini” commenta Simone Simonacci, Presidente Onorario dell’Associazione culturale Iustissima Civitas. “Pur con il rispetto che tutte le culture meritano, non dobbiamo dimenticare le nostre origini e le nostre tradizioni, imparando a difenderci da chi nega dialogo e confronto e alimenta solo odio e divisione”.
Nel corso della conferenza, Capuozzo citerà parti del suo ultimo libro, “Nella culla del terrore. L’odio in nome di Allah diventa Stato”, un’opera di graphic journalism realizzata completamente in Italia, grazie alle illustrazioni di Armando Milon Polacco. Nel libro, Capuozzo racconta in prima persona la nascita del fenomeno ISIS, in un’eccezionale opera a fumetti a metà tra reportage di guerra e diario personale, tra resoconto storico degli ultimi anni e l’autobiografia. Insieme alle illustrazioni, nel libro sono presenti anche alcune fotografie scelte da Capuozzo.
L'incidente è avvenuto nella prima mattinata di oggi, in località Chiarino, a Recanati. A rimanere coinvolte, per cause ancora in via di accertamento, sono state tre autovetture. Diversi i feriti che sono stati trattati sul posto dai sanitari del 118, immediatamente accorsi una volta scattato l'allarme.
Presenti due ambulanze medicalizzate da Recanati e Loreto, la Croce Azzurra di Porto Recanati e la Croce Verde di Civitanova Marche. Le operazioni di soccorso delle persone coinvolte sono ancora in corso.
Aggiornamento ore 9:30
In totale sono stati cinque i feriti coinvolti nell'incidente: tutti sono stati trasportati all'ospedale di Civitanova Marche in condizioni non gravi. La circolazione sul tratto stradale interessato dal sinistro ha subito inevitabili rallentamenti.
Un cittadino pakistano, residente a Sambucheto di Recanati, è stato arrestato per estorsione aggravata. L’uomo, che lavora presso l’azienda agricola “Girasole”, già nota alle forze dell’ordine e agli inquirenti per una indagine dello scorso settembre (LEGGI QUI), è un capo reparto e avrebbe minacciato i dipendenti dicendo loro che se non gli avessero consegnato metà dello stipendio li avrebbe fatti licenziare.
Il cittadino pakistano avrebbe minacciato due braccianti africani che si sono rifiutati di consegnare all’uomo la cifra richiesta. I due lavoratori si sono quindi rivolti alla Polizia. Venerdì i due hanno avvertito il capo reparto che lo avrebbero pagato ma al momento del passaggio dei soldi sono intervenuti i poliziotti.
L’uomo, agli arresti domiciliari, ieri ha fornito la sua versione al giudice Claudio Bonifazi. Il cittadino pakistano ha spiegato che i braccianti avevano necessità di inviare soldi all’estero, per i familiari, e che quindi chiedevano a lui di anticiparli. Il capo reparto appuntava tutti i movimenti in denaro su un quaderno che poi consegnava al proprietario. Se quest’ultimo dava l’ok lui consegnava i soldi e successivamente avveniva la restituzione. L’uomo ha anche riferito che i due braccianti lo avrebbero minacciato di mandarlo in galera e che si erano rifiutati di consegnargli l’ultimo prestito avvenuto.
Il pm Rosanna Buccini ieri ha chiesto la detenzione in carcere per il cittadino pakistano. Il gip ha convalidato l’arresto e l’ha rimesso in libertà.
Nell’ambito della gioiosa manifestazione per i più giovani “Questa è la Città che vorrei”, che si è tenuta domenica scorsa in piazza Leopardi a Recanati, il Gioco degli Scacchi ha avuto un rilevante e inaspettato successo, grazie ad una notevole partecipazione di grandi e piccini e, soprattutto, grazie alla presenza del Robot-scacchista, realizzato all’Itis, dallo studente Giorgio Zoppi e portato all’esame di Stato dello scorso luglio, su input del professor Paolo Marinelli.
L’infaticabile ingegnere Vincenzo Bandonese, supportato dall’assistente Paola Nicolini, aveva preparato dodici scacchiere sotto il loggiato sulla linea dell’attrazione Robot-scacchiere, ma poi ha dovuto aggiungere altre cinque scacchiere per accontentare le numerose richiesteavanzate da giocatori e spettatori.
Mentre i più piccoli cercavano di sfidare il robot (difficoltà di soli 1000 elo), si è svolta una lunga simultanea che ha visto dodici scacchisti, sia adulti che giovanissimi, già praticanti, cimentarsi contro il 14enne CM Michele Piangerelli. Dopo la lunga tenzone durata quasi tre ore, Michele era stanco, ma soddisfatto di aver realizzato un 12 su 12, confermando così il proprio valore.
"L’affluenza di tanti giocatori ha indicato che Recanati, grazie soprattutto al da poco nato ma attivo Circolo scacchistico, sta diventando una città amica del gioco degli scacchi e sogna già di poter organizzare, tra uno o due anni, un Torneo internazionale Città di Recanati. Le strutture ricettive e gli spazi adatti ci sono" spiegano gli organizzatori.
Un ventennale all’insegna dei festeggiamenti quello dell’Anteas di Macerata. Si è partiti sabato 19 ottobre da Recanati, per la premiazione dei vincitori della 4^ edizione del concorso biennale di poesia “Città di Recanati” dal titolo “Infinito: oltre la siepe”, inserita nelle celebrazioni per i 200 anni de “L’Infinito” leopardiano.
Ospiti della cerimonia l’Assessore Regione Marche Angelo Sciapichetti, il Sindaco Antonio Bravi con l’Assessore alla Cultura, Turismo, Trasporto Pubblico Rita Soccio, il Presidente del Centro Nazionale Studi Leopardiani Fabio Corvatta, il Segretario Generale Cisl Marche Sauro Rossi e per la Segreteria Regionale Cisl Pensionati Dino Ottaviani. Presidente della Giuria esaminatrice la professoressa Norma Stramucci e il professor Elio Carfagna.
Al termine dell’intermezzo musicale eseguito al pianoforte e flauto da Caterina Perna e Alessandra Funari sono stati consegnati i primi premi: a Luciana Salvucci, per la categoria lingua italiana, con la poesia “Le braccia del ginepro” e a Diana Brodoloni, per la categoria dialetto, con la poesia ”De tante porte (maru)”. Premio speciale 20 anni di Anteas Macerata a Mario Ruffini con la poesia “Infinito”. Premiate fuori concorso Paola Celli e Angela Catolfi.
Festeggiamenti anche a Caldarola con i volontari che dal 1999 hanno contribuito a realizzare i servizi Anteas, dal trasporto anziani al progetto “Antenne Sociali” per essere vicini ad anziani soli, alla consegna farmaci e agli infermieri a domicilio, circoli sociali, il laboratorio “Bottega della Fiducia”, interventi di sostegno economico per le attività sportive di bambini bisognosi, e la promozione e organizzazione di gite in giro per l’Italia.
Alla presenza del Vice Sindaco di Caldarola Giovanni Ciarlantini e di quello di Treia David Buschittari, dell’Assessore di Macerata Tarcisio Ricotta, al Segretario Generale regionale Cisl Pensionati Mario Canale, al Responsabile Cisl Pensionati Peppe Spernanzoni e al Responsabile Cisl Tolentino Rocco Gravina, nella sala polivalente “Annalena Tolinelli” di Caldarola, sono stati premiati tutti i volontari presenti con una medaglia commemorativa.
"Leopardi è un poeta vivo perché dà ancora emozioni" ha detto il Maestro Giulio Rapetti Mogol, Presidente della Siae, nel ricevere il prestigioso riconoscimento del Centro Studi Leopardiano “Premio Giacomo Leopardi” oggi, a Recanati.
A consegnare il Premio l’Ambasciatore Giuseppe Balboni Acqua, Presidente del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario de “L’Infinito”, il primo Comitato, nella storia italiana, ufficializzato con decreto parlamentare per la celebrazione del bicentenario di una poesia.
“Giacomo Leopardi ci ha insegnato che ogni espressione artistica è manifestazione dell’eccellenza del nostro animo e del nostro pensiero. Voi siete i nostri testimoni, i nostri garanti, i protettori delle opere dell’ingegno umano” così l’Ambasciatore Giuseppe Balboni Acqua si è rivolto al Maestro Mogol e ai numerosi collaboratori dell'Associazione Italiana Professionisti per la tutela del Diritto d’Autore (Pro.Di.Da.) presenti in sala.
“Il Comitato Nazionale per le celebrazioni Leopardiane sta operando per una più ampia diffusione nazionale ed internazionale della figura e dell’opera di Giacomo Leopardi insieme alla citta di Recanati - ha aggiunto l’Ambasciatore Giuseppe Balboni Acqua -. La condivisione della cultura nelle sue svariate articolazioni è per noi condivisione di sentimenti di pace e di collaborazione tra tutte le nazioni del mondo”.
L’evento celebrativo, intitolato “Le parole all'Infinito sono musica”, si è tenuto nell’Aula Magna del Comune di Recanati, alla presenza del Sindaco Antonio Bravi, del Presidente del Centro Nazionale Studi Leopardiani Fabio Corvatta, dell’Assessore alla Cultura Rita Soccio e del Presidente Pro.Di.Da. Massimiliano Morico e ha visto la lectio magistralis del Professor Marcello La Matina, dell’Università di Macerata.
Ad impreziosire la giornata la performance artistico teatrale di Emanuele Montagna e delle le attrici Martina Valentini Martinez e Asia Galeotti, che hanno dato vita al recital “Infinitamente… Giacomo” un affascinante medley di alcuni tra i più celebri versi di Giacomo Leopardi con il sottofondo delle note della canzone “Emozioni” di Lucio Battisti.
Villa Musone a valanga sul San Biagio. I villans con una prestazione convincente piegano i galletti con un perentorio 6-0 e fanno un balzo in avanti in classifica generale. Una prestazione corale positiva da parte degli uomini di mister Maurizio Marincioni, che dà una bella iniezione di fiducia. Inizio equilibrato tra le due compagini: Marziani al 9' prova la conclusione da fuori area che sorvola di poco la traversa, mentre il San Biagio prova una conclusione da fuori con Pericolo senza successo. I villans riescono a sbloccare il match al 36' con un fendente di Piccini dal limite dell'area, che non lascia scampo a Jarabiek, dopo un’azione in velocità. Passa un minuto e da azione di calcio d'angolo Matteo Camilletti dentro l'area lascia partire un bolide imparabile che vale l'immediato raddoppio per i gialloblu.
Ad inizio ripresa i ragazzi di mister Marincioni trovano il tris: passaggio di Carnevalini che taglia l'area di rigore e pesca tutto solo Marziani che da due passi insacca il 3-0. I villans gestiscono l'ampio margine non correndo nessun pericolo e per il San Biagio piove sul bagnato al 67' quando Cesari, gia' ammonito, si becca il secondo giallo e lascia i galletti in dieci. I gialloblu dilagano al 70' con la prodezza di Agostinelli che vale il poker di giornata. Il San Biagio cerca almeno il gol della bandiera ma senza successo ed Agostinelli timbra la doppietta di giornata in contropiede. A chiudere la goleada ci pensa Giuliani allo scadere con un preciso fendente da fuori area. “Era troppo importante per noi questa partita – commenta Simone Marziani autore del gol del 3-0 – per il prosieguo del campionato e dobbiamo giocare sempre con questa voglia e questa grinta. Questa è la strada giusta: abbiamo messo in campo quello che ci ha detto il mister nel migliore dei modi e dobbiamo essere sempre così”.
VILLA MUSONE – SAN BIAGIO 6-0 (2-0 pt)
VILLA MUSONE: Martino, Camilletti M., Guzzini (75' Leone), Carloni, Di Luca, Morra (82' Camilletti N.), Piccini (73' Bora), Carnevalini (77' Giuliani), Marziani (85' Tonuzi), Pancaldi, Agostinelli A disp. Ortenzi, Fiengo, Marta, Piccinini All. Marincioni
SAN BIAGIO: Jarabiek, Cesari, Graciotti, Tunnera, Silvestrini, Cingolani, Mandolini, Dieng (54' Mihajlov), Mobili (63' Saraceni), Pericolo, Socci (63' Cerusico) A disp. Camilletti, Brandoni, Magrini, Pesaresi, Leonardi, Aureli All. Canonici
Arbitro: Bini di Macerata
Reti: 36' Piccini, 37' Camilletti M., 47' Marziani, 70' e 81' Agostinelli, 89' Giuliani
Note: Ammoniti Graciotti, Tunnera, Cesari, Cingolani Espulso al 67' Cesari per doppia ammonizione
"Nell'assestamento di bilancio approvato ieri sera in Consiglio Comunale sono stati previsti interventi importanti per il miglioramento dello Stadio Nicola Tubaldi, il recupero della Sala Consiliare del Comune ed il ripristino della parte del muro dei Torrioni lesionata in seguito alla tromba d'aria di questa estate". Giorgio Generosi (Presidente Commissione Urbanistica e Lavori Pubblici) e Carlotta Guzzini (Presidente Commissione Bilancio) del Gruppo 'Vivere Recanati' plaudono in una nota stampa congiunta a quanto disposto a seguito del Consiglio Comunale di Recanati del 24 ottobre.
"Una programmazione tempestiva - proseguono i due consiglieri - che consente di risolvere alcune situazioni, come è avvenuto in un precedente Consiglio con i fondi necessari per completare Via Cossio, sistemare il Ponte Nuovo e realizzare non appena arriveranno le autorizzazioni Anas il marciapiede a Sambucheto. Sempre ieri sera è stato approvato il progetto per la sala del commiato (iniziativa privata) e per la rotatoria all'inizio della Bretella Paolina che lo stesso privato realizzerà a sue spese. Una rotatoria necessaria".
Generosi e Guzzini sottolineano la stretta sinergia con il primo cittadino Antonio Bravi. "Si sta lavorando in piena sintonia e concretamente con il Sindaco Bravi e l'Assessore Fiordomo. Anche per la redazione del prossimo bilancio di previsione. Siamo alle prime esperienze, non è facile entrare nei meccanismi dei lavori pubblici e del bilancio, ma è molto stimolante perché a Recanati ci teniamo tutti e vogliamo migliorarla sempre di più".
Si terrà a Recanati martedì 29 ottobre la conferenza ascolto “Franco Corelli, la voce più bella” organizzata da Controvento APS di Recanati in collaborazione con l’Associazione Beniamino Gigli e patrocinata dall’Ente Nazionale Associazioni Culturali.
Relatore d’eccezione sarò Bruno Spoleti, critico musicale e amico dei più grandi cantanti lirici, che ripercorrerà con affetto tutte le tappe della splendida carriera e della vita di Franco Corelli uomo e artista. Interverranno alla serata Lucio Borgognoni, tenore anconetano già direttore artistico dell’Associazione Amici della Lirica Franco Corelli di Ancona, Pierluca Trucchia, presidente dell’Associazione Beniamino Gigli di Recanati e Andrea Gioacchini, presidente dell’Associazione Amici della Lirica Franco Corelli di Ancona.
Franco Corelli è morto il 29 ottobre 2003. La sua carriera nella storia della Lirica di tutti i tempi è stata unica ed irripetibile, sia per i risultati vocali ed artistici ottenuti, che per i successi planetari ed i primati raggiunti, che resteranno impossibili da superare.
Dopo aver vinto il Concorso per voci nuove della Lirica a Spoleto nel 1951 si impose subito nel panorama lirico mondiale entrando a far parte del folto gruppo di cantanti eccezionali del tempo tra cui ricordiamo Giacomo Lauri Volpi, Mario Del Monaco, Giuseppe Di Stefano e, naturalmente il recanatese Beniamino Gigli per cui Corelli aveva una vera e propria venerazione. La Conferenza si terrà nella Sala della Musica dell’Associazione Controvento Aps di Recanati e avrà inizio alle ore 21.30.
Nella variazione di bilancio approvata ieri in Consiglio Comunale a Recanati sono state anche "reperite le risorse per i lavori necessari alla riapertura della Sala Consiliare. I recenti distacchi di porzioni degli intonaci decorati delle lunette e i danni agli intonaci decorati della Sala non hanno nulla a che fare con gli eventi sismici del 2016, ma sono la conseguenza di ataviche infiltrazioni e del deterioramento dei canali a causa della scarsa manutenzione eseguita nei decenni passati" fanno saper dall'Amministrazione comunale.
"Gli ultimi e recenti interventi di impermeabilizzazione e sistemazione di tutti i 2000 mq del tetto del Comune, hanno permesso di risolvere questi vecchi problemi che avevano rovinato gli apparati decorativi e i controsoffitti in tutte le sale del Palazzo: Aula Magna, Sala Stemmi; Sala Consiliare; Scalone; locali affrescati, etc. - continua la Giunta comunale -. Con i lavori post sisma 2016 è stato invece riparato, rinforzato e migliorato sismicamente l’intero Palazzo Comunale. Sono stati restaurati i controsoffitti nell'Aula Magna ed altre stanze del piano nobile. Nella Sala Consiliare è stato rinforzato il solaio di calpestio, le volte sottostanti del porticato, sistemato l’impianto elettrico, audio ed il riscaldamento. Infine - conclude l'Amministrazione - con le risorse a disposizione non siamo riusciti ad effettuare il restauro pittorico dell’intera Sala Consiliare, ma sono stati comunque recuperati i dipinti ad olio danneggiati dal terremoto sui due lati corti della sala ed è stato effettuato qualche piccolo puntuale intervento sulle pareti nelle zone basse."
I volontari del Canile comunale di Recanati-Montefiore, lanciano una nuova ed importante iniziativa denominata “foulard verde”. Considerato che la maggior parte delle persone fa fatica ad entrare nella triste realtà di un canile e che è difficile dover “scegliere” un cane da adottare ignorando gli occhi tristi e supplichevoli degli altri cani che desiderano solo essere scelti anche loro, ecco che, seguendo il vecchio detto “se Maometto non va alla montagna” i volontari del canile di Recanati hanno deciso di portare i cani da chi vorrà adottarli. Nei prossimi sabati pomeriggio, infatti, passeggeranno per le vie dei vari centri della zona con a turno, i cani del canile pronti per essere adottati e che saranno riconoscibili appunto per il foulard verde. Quindi si potranno avvicinare, conoscere le loro storie e tra una coccola e l’altra, ci si augura possa scoccare il colpo di fulmine per alcuni e trovare un vero e fedele amico da adottare.
“Un cane chiuso in una gabbia è una sconfitta per tutta la società e adottarne uno è un gesto nobile che sicuramente renderà felice chi lo compie. Abbandoni, maltrattamenti, sequestri, cessioni di proprietà quando il cucciolo cresce e non è più carino e divertente: queste sono alcune delle tristi motivazioni che portano un’anima innocente in ‘carcere’" affermano i volontari del canile.
“Adottare un cane è un impegno che non va preso alla leggera - spiegano -. Adottare un cane significa impegno e responsabilità per tutta la sua vita e a volte comporterà anche dei sacrifici. Il cane dipenderà e avrà sempre bisogno del padrone, per anni e anni: ci sarà il problema delle vacanze, delle passeggiate sotto la pioggia o sotto il sole, delle malattie e un domani della sua vecchiaia. E non va dimenticato che un cane significa anche spese da affrontare. Ciò che deve spingere ad adottare un cane dal canile non è l’idea di fare solo un’opera buona perché si libera un cane da una “prigione”, ma la voglia di dare e ricevere amore, di capire che entrerà a far parte della nostra vita un cane con un passato, che spesso neanche i volontari del canile conoscono, un essere intelligente, sensibile che vuole ritornare a fidarsi degli uomini, che desidera una casa, un compagno di vita, che ha però ha anche bisogno di essere rispettato e accettato. Il cane non è un giocattolo ma un essere vivente dotato di una grande intelligenza e di una smisurata capacità di amare - concludono -. Tutto quanto di buono viene fatto a un cane ritornerà, come in una specie di moltiplicatore di karma, aumentato a dismisura”.
Il fatto si è verificato questa mattina, verso le 11, in località Palazzo Bello di Recanati, nei pressi del bivio per Porto Recanati, quando la Polizia locale ha fermato un’auto con targa straniera. Vista la nuova legge del Codice della strada, che vieta ai cittadini residenti in Italia di guidare un’auto con una targa straniera, gli uomini in divisa hanno contestato al guidatore una sanzione amministrativa che prevede il sequestro del veicolo.
A quel punto l’uomo alla guida della vettura, un cittadino straniero di 54 anni, si è barricato dentro l’auto chiudendo portiere e finestrini. Dopodiché è iniziata una lunga trattativa tra il 54enne e gli agenti per farlo desistere. Sono arrivati a supporto successivamente anche i carabinieri ed è stato contattato anche il sostituto Procuratore di turno. Ma nulla, l’uomo residente da 10 anni a Recanati, l’ha spuntata, e se n’è andato a bordo della propria auto. Il 54enne è stato comunque denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. Prevista per lui anche una sanzione amministrativa.
“Questo appuntamento si rinnova da oltre 50 anni ed è la punta di diamante dell’attività del Centro Studi Leopardiani così fortemente voluto da mio bisnonno Ettore. Giacomo Leopardi è un astro indiscusso nel firmamento dei Poeti e dei filosofi e voi con il vostro prezioso, paziente e continuo impegno siete i portatori di questa luce nel mondo . Vi ringrazio per questo e per l’amore che dimostrate continuamente nei confronti di Giacomo”. Così la contessa Olimpia Leopardi, discendente del Poeta, ha salutato i numerosi intellettuali italiani chiamati a Recanati per riflettere sul significato de “L’infinito” nelle diverse discipline, nel convegno internazionale “Interminati spazi” nel Bicentenario della stesura de “L’infinito”, appuntamento inaugurale dei nuovi locali del Centro Nazionale di Studi Leopardiani, dopo i recenti lavori del restauro a cura del FAI.
Alla presenza del sindaco Antonio Bravi, del Vice Presidente esecutivo del FAI Marco Magnifico, del Prefetto Iolanda Rolli, dell’Assessore alla Cultura Rita Soccio, del Presidente del Centro Mondiale della Poesia Umberto Piersanti, il Presidente del Centro Nazionale di Studi Leopardiani Fabio Corvatta ha aperto i lavori della due giorni di studio sul valore e la forza del messaggio de “L’Infinito” nella società attuale.
“Questa inaugurazione rappresenta una tappa importante della vita del Centro Nazionale di Studi Leopardiani - ha dichiarato Fabio Corvatta –. Abbiamo ripreso l'attività con un Convegno di particolare valore e testimonia come nella società attuale la collaborazione tra Associazioni private e Enti Pubblici può realizzare progetti culturali di rilievo internazionale”.
Nella due giorni di studio, il convegno ospita gli interventi di illustri docenti, studiosi di tutte le dottrine: scienziati, filologi, poeti, matematici, fisici e letterati per riflettere, ognuno nelle proprie competenze, sul positivo impatto dell’ opera di Leopardi nella contemporaneità.
“Leopardi è un nucleo di pensieri sviluppabili – ha detto Luigi Blasucci -. Oltre che un Poeta è un uomo che riflette su ciò che c’è nella realtà che lo circonda. Da poeta pensatore Giacomo Leopardi precorre i tempi e riesce a dire delle cose sviluppabili sulle quali altri studiosi possono continuare a ragionare e il tutto avviene nella sua mente poetico conoscitiva”.
Tra i relatori: Luigi Blasucci, Marco Bersanelli, Enrico Capodaglio, Franco d’Intino, Sergio Givone Gaetano Lettieri, Gilberto Lonardi, Giacomo Magrini, Francesco Orilia, Giangiorgio Pasqualotto, Antonio Prete, Luigi Reitani, Antonio Rostagno, Silvano Tagliagambe e Paolo Zellini.
Il Convegno “Interminati spazi” si inserisce nel ricco cartellone di iniziative programmate dal Comitato Nazionale per il Bicentenario de “L’Infinito”, il primo Comitato nato in Italia per la divulgazione di un’opera poetica che, per i prossimi tre anni, programmerà una serie di eventi nazionali ed internazionali per celebrare questo prestigioso anniversario e diffondere la poesia di Giacomo Leopardi come strumento etico di forza e di passione per unire popoli e nazioni.