Provincia Macerata

Parcaroli alla Regione: “Veniamo noi con questa mia addirvi”. Così per la festa dei commercianti arrivano 20mila euro

Parcaroli alla Regione: “Veniamo noi con questa mia addirvi”. Così per la festa dei commercianti arrivano 20mila euro

Macerata - Pare di vederli interpretare la scena più comica del cinema italiano: la lettera che Totò e Peppino scrivono alla Malafemmina (uscito nel ’56: una pietra miliare della commedia italiana). L’hanno rifatta Massimo Troisi e Roberto Benigni in un film il cui titolo si attaglia perfettamente al modo in cui questa giunta amministra Macerata: non ci resta che piangere. Ora c’è la versione maceratese. Giuseppe Romano nei panni di Totò che detta a Sandro Parcaroli alias Peppino questa letterina: “Egregio presidente (Acquaroli) veniamo noi con questa mia addirvi, addirvi tutta una parola, che ventimila euro che ci darete, specie quest’anno che c’è stata la grande moria del turismo, servano a che ci consoliamo dei dispiaceri che avreta, l’associazione commercianti del centro storico è femmina dunque femminile, avreta! Nostro nipote studente che suona si deve prendere una piazza e deve tenere la testa al solito posto cioè sul collo. Punto, due punti, punt’evirgola abbundandis ad abbundanum con avendo a pretendere ventimila euro i fratelli Riunione che siamo noi.”  Il vostro Giullare la butta a ridere perché altrimenti non ci resta che piangere. Sembra una barzelletta e non lo è. Il sindaco Sandro Parcaroli ha davvero scritto una lettera a Francesco Acquaroli, fidando del fatto che in campagna elettorale due spiccioli non si negano a nessuno, per perorare la causa dell’Associazione commercianti del Centro Storico, composta da 90 aderenti per ammissione dello stesso presidente Giuseppe Romano, per chiedere “almeno ventimila euro” per, si legge nella missiva, “la quarta edizione della Festa dei Commercianti del Centro Storico” in collaborazione – citata per fare numero - con la Pro Loco in data 4 e 5 ottobre prossimi. Teniamo bene a mente il calendario perché c’è qualcosa che non torna. La lettera di richiesta di prebenda il sindaco la invia il 2 luglio. Sandro Parcaroli scrive che “la kermesse proporrà una due giorni di eventi per valorizzare il centro storico e attirare un ampio pubblico di residenti e turisti”. Poi specifica (si fa molto per dire) il programma e chiude con queste parole: “Mi auguro, quindi, che l’istituzione da Te rappresentata, possa condividere queste finalità e partecipare fattivamente alla costruzione e al sostegno dell’iniziativa attraverso il riconoscimento di un contributo economico che possa finanziare le rilevanti spese, superiori a 20 mila euro, che il Comune sosterrà insieme all’Associazione Commercianti Centro Storico e alla Pro loco. Sperando di poter contare sulla Tua oltremodo gradita ed autorevolissima presenza all’inaugurazione dell’evento…” ec ec evento che per Sandro Parcaroli è di “rilevanza potenzialmente strategica per la città”. Ci si aspetta che il programma di questa festa dei Commercianti sia fantasmagorico. Si va a cercare da dove scaturisce la missiva del sindaco a Francesco Acquaroli e spuntano due paginette neppure su carta intestata, senza un timbro né una firma, insomma di padre anonimo, che sono il progetto di “rilevanza potenzialmente strategica per la città” in cui si prevede – udite udite – il primo giorno che “sarà dedicato interamente alla musica dal vivo e D.J. Set” con questi orari e iniziative: “Dalle 15 alle 18 esibizione di band e artisti locali in vari punti del centro storico, dalle 18 alle 21 Multiradio intrattenimento speaker e musica dal vivo”, dalle 21 alle 22 e 30 performance di band ed artisti emergenti del territorio, dalle 22 e 30 alle 00,30 concerto con ospite principale un cantante e o band di tendenza nel panorama musicale del 2025, dalle 00,30 alle 2 D.J. set con D.J locali e ospiti continuando il format che ha ottenuto un grande successo nelle edizioni precedenti. Secondo giorno (domenica) sarà pensato per un pubblico familiare. Dalle 10 alle 20 mercatini in vari punti del centro storico, laboratori e workshop per grandi e piccoli in collaborazione con artigiani e associazioni locali, esibizioni di danza e sportive, spettacolo finale dalle 17 sul Main Stage con un ospite comico o attore di rilievo pensato per intrattenere le famiglie. Attività continuative nei due giorni: workshop e laboratori ed esibizioni sportive e di danza".  Chi siano gli attori, i gruppi musicali, quale musica si faccia, in cosa consistano i workshop non è dato sapere. Né c’è uno straccio di preventivo. Evidentemente i proponenti – primo tra tutti il sindaco – si aspettano un contributo a piè di lista e chi s’è visto s’è visto. Di certo questo modo di formulare la richiesta è frutto di inesperienza! Lo rivela il fatto che nel progetto si sottolinea anche una “rassegna stampa: due settimane prima dell’evento verrà lanciata una rassegna stampa su tutte le teste locali con articoli dedicati all’evento”. Ora al di là dell’italiano che zoppica – anche sulla lettera di Totò e Peppino Tullio De Mauro grande linguista scrisse un saggio per approfondire lo studio dei “testi dei semicolti” – viene da chiedersi che valenza abbia un programma dove si scambia una campagna stampa per una rassegna stampa? Che è cosa assai diversa da ciò che immaginano il presidente Giuseppe Romano e il sindaco. Glielo diciamo così magari non errano in futuro ed evitano strafalcioni in un progetto di “potenziale valenza strategica”. Dicesi rassegna stampa: “la raccolta, a cura di un addetto stampa, di notizie e articoli di rilievo pubblicati su giornali, riviste e altri mezzi d'informazione che riguardano un'organizzazione, un personaggio o un tema specifico.” Non è dunque, come scritto nel progetto, una serie di articoli di cui peraltro si assicura la pubblicazione non si capisce in forza di cosa. A osservare bene si scopre che secondo il progetto la festa va tenuta “nel mese di settembre” e  Parcaroli invece il 2 luglio scrive ad Acquaroli che si fa il 4 e 5 ottobre. Come avrebbe detto il Manzoni della Monaca di Monza la sventurata (la Regione) però rispose. Perché sventurata? Perché sotto elezioni – Francesco Acquaroli farebbe bene a considerarlo – elargire ventimila euro di soldi pubblici cioè sottratti alle tasche dei cittadini su un siffatto “strategico” programma i cui beneficiari sono assai futuri e ancor di più incerti potrebbe apparire una captatio benevolentiae (insomma: te li do perché tu mi voti).  E tuttavia a palazzo Raffaello non sono sprovveduti. La missiva di risposta alla “questua” di Parcaroli che, diciamocelo, pare molto ad personam, è indirizzata per correttezza istituzionale oltreché al sindaco anche all’assessore Laura Laviano che ha la delega alle attività produttive, ma che nella lettera di perorazione del Sindaco mai viene citata. La Regione specifica che i soldi vengono assegnati, ma ex post e su rendicontazione puntuale dell’evento corredata da una relazione consuntiva e che l’elargizione del contributo avverrà a seguito di richiesta formale da inoltrare entro il 30 settembre. Tant’è che domani in Giunta – ultimo giorno utile - arriva la delibera per chiedere questi soldi, ma stranamente, da quel che si sa, la relazione sulla delibera non è affidata a Laura Laviano, ma all’assessora alla cultura. La ragione? Pare che la titolare della delega alle attività produttive – a cui fa però riferimento la Regione – non condivida minimamente il progetto di cui è stata tenuta all’oscuro tant’è che la richiesta di denaro è la famosa lettera alla Totò e Peppino del 2 luglio dove lei non compare. C’è peraltro mezza giunta contraria a questa richiesta con Sandro Parcaroli che si affida al suo ristrettissimo cerchio magico per non scontentare l’Associazione Commercianti. Pare che l’ordine di scuderia dei partiti agli assessori sia “state buoni che il 28 settembre si vota per la Regione”, ma l’aria su questa delibera è da scontro frontale. Le ragioni? Molte più di ventimila. La prima è che il Comune di Macerata gestione Parcaroli ha assegnato alle tante associazioni per progetti culturali – e visto che in giunta la delibera Commercianti centro storico viene perorata dalla titolare della cultura in questo ambito rientra- in totale 25 mila euro per 15 diverse iniziative. Tanto per stare sul pentagramma – visto che il “progetto strategico” dell’Associazione di Giuseppe Romano è incentrato in gran parte sulla musica – all’Arci sono stati assegnati per la Festa della Musica 1650 euro, la stessa cifra è andata ai “Pueri Cantores” (coro di rilevanza internazionale), all’Orchestra Birbanda, al Coro Sibilla Cai e al Centro Metodo Rusticucci per la rassegna “Suoni e colori dell’organo”. Giusto per capire che ci sono nipoti che suonano e si devono “prendere una laura” e altri no va rilevato che per il Centro commerciale naturale che riguarda tutti i commercianti maceratesi - tant’è che il progetto è portato avanti dalla Confcommercio Marche Centrali l’organizzazione di gran lunga più rappresentativa del settore - e che ha una valenza pluriennale sono stati trovati 61 mila euro. Per una festa di due pomeriggi il Comune ne spilla alla Regione a vantaggio di una sola associazione un terzo. Né risulta che Parcaroli abbia mai scritto per altri una tale perorazione.  Ah pare che il sindaco, in chiusura della missiva ad Acquaroli, per dare visibilità al presidente dei Commercianti Centro Storico volesse scrivere un saluto anche (da) Romano. Ma gli hanno fatto notare che sotto elezioni rivolgere un saluto romano al presidente della Regione poteva creare qualche imbarazzo. Ps: Il Giullare ha comprato i pop corn per vedere come finisce domani in giunta!   

01/09/2025 12:56
Pioraco accoglie “Marche Love”: il progetto per valorizzare identità e dialetto

Pioraco accoglie “Marche Love”: il progetto per valorizzare identità e dialetto

Marche Love è entrato anche nel cuore del borgo di Pioraco. Il progetto con il patrocinio del Comune di Pioraco, in collaborazione con Artium Universitas è stato inaugurato ieri (domenica 31 agosto) presso il Chiostro del Municipio con una tavola rotonda dedicata sia al valore dei dialetti, che alla memoria collettiva e al legame tra identità e territorio. In un primo momento durante il convegno è stata fatta un’analisi con toni e messaggi scherzosi, in seguito si è dibattuto sull’importanza del Made in Italy e delle attività artigianali che ovviamente caratterizzano la Regione Marche in tutto il mondo. Durante la presentazione sono intervenuti Giovanna Sapio per l’ambito storico-artistico, lo psicologo Giordano Pierlorenzi, Andrea Capeci che si è occupato del design del prodotto, Beatrice Maltempi l’esperta di Reading ed infine Luisella Tamagnini, Gianluca Sabbatini e Patrizia Boldrini come componenti del Gruppo Teatrale della Filodrammatica Piorachese. Non poteva mancare il messaggio del sindaco del Comune di Pioraco Matteo Cicconi che ha pienamente sostenuto l’arrivo di questo progetto in paese: “Ringrazio i rappresentanti di Marche Love che stanno portando questo progetto in vari comuni della regione tra cui Pioraco. Un’iniziativa che vede la partecipazione anche di importanti città come Macerata. Si tratta di un progetto molto interessante perché ha alla base delle varie iniziative che vengono portate avanti, il rafforzamento e l’orgoglio di essere marchigiani, a cominciare proprio dall’uso del dialetto quale forma comunicativa. Esso fa sì che il dialetto venga visto da un’altra ottica, non più come un linguaggio poco attraente bensì come un elemento culturale ed identitario dei nostri territori”.

01/09/2025 12:16
Acquaroli replica a Ricci: “Cerchiamo soluzioni per la sanità, altri fanno fiction”

Acquaroli replica a Ricci: “Cerchiamo soluzioni per la sanità, altri fanno fiction”

Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha risposto alle critiche dell’avversario di centrosinistra Matteo Ricci, che lo aveva accusato di minimizzare i problemi delle liste d’attesa. “Noi cerchiamo di lavorare sulle riforme, di studiare, di essere attenti. Cerchiamo le soluzioni reali o problemi reali. C'è chi invece fa un altro sport, fa le fiction va in giro fa i tagli e cuci dei video e poi li pubblica, ti mette in bocca parole che non dici”, ha dichiarato Acquaroli. Il presidente ha ribadito il proprio approccio ai problemi concreti: “Io a questo non sono abituato signori. Io sono abituato ai problemi reali e non credo che il cinema possa risolvere i problemi reali. E non è la prima volta che avviene”. Acquaroli ha poi richiamato i “fatti inconfutabili” del suo esecutivo in materia di sanità, sottolineando gli interventi per rendere più efficiente il sistema regionale. “Mi dicono Acquaroli, nega le criticità – ha proseguito – Forse io non so che le liste d'attesa sono un problema? Lo rappresentano per tutte le regioni anche per la nostra. Per questo il governo guidato dal presidente Giorgia Meloni ha dovuto fare due decreti in tre anni per cercare di risolvere questa criticità”. Il presidente ha evidenziato i risultati ottenuti: “Ma non posso negare che il lavoro che noi abbiamo fatto ha efficientato la produzione del sistema delle prestazioni. Non lo dico io per convincere voi che dovete votarmi il 28 e 29 di settembre, ma perché se noi vogliamo costruire risposte serie dobbiamo farlo su dati seri”. Acquaroli ha poi spiegato le ragioni dell’aumento delle liste d’attesa: “Nonostante l’efficientamento del sistema produttivo, che è arrivato nei primi sei mesi del 2025 a produrre il 15% in più di prestazioni ambulatoriali e diagnostiche, purtroppo noi abbiamo una domanda che è scoppiata dopo la pandemia e che ha raggiunto il +30% rispetto al 2019”.

01/09/2025 11:20
Guida in stato di ebrezza, una denuncia e una sanzione nel Maceratese: due patenti ritirate

Guida in stato di ebrezza, una denuncia e una sanzione nel Maceratese: due patenti ritirate

Continuano i controlli notturni dei Carabinieri nelle principali arterie urbane e costiere della provincia, finalizzati alla sicurezza stradale e alla prevenzione degli incidenti legati all’abuso di alcol. Due gli automobilisti fermati negli ultimi giorni per guida in stato di ebrezza, uno dei quali è stato denunciato, l’altro sanzionato amministrativamente. Il primo episodio si è verificato a Civitanova Marche, dove i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della locale Compagnia hanno fermato, sul lungomare Piermanni, un 38enne di origini calabresi, residente a Montelupone. L’uomo, alla guida della sua autovettura in orario notturno, è stato sottoposto all’alcoltest, risultando positivo con un tasso alcolemico pari a 1,05 g/l, ben oltre il limite consentito. Per il 38enne è scattata la denuncia penale per guida in stato di ebrezza, con la sospensione immediata della patente (da 6 mesi a 1 anno), e il veicolo è stato sottoposto a fermo. La sanzione principale prevede un’ammenda da 800 a 3.200 euro, aumentata di un terzo per la fascia oraria notturna, e l’arresto fino a 6 mesi, come previsto dal Codice della Strada. Il secondo episodio ha invece riguardato un 44enne di Matelica, fermato nella notte dai Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Macerata nel centro cittadino del capoluogo. Anche in questo caso, l’alcoltest ha dato esito positivo, con un valore di 0,80 g/l, che rientra nella fascia sanzionata in via amministrativa. L’uomo è stato quindi segnalato alla Prefettura di Macerata, la patente è stata ritirata per la successiva sospensione, e il veicolo affidato a persona idonea.    

01/09/2025 11:14
"Suo figlio ha avuto un incidente, consegni 5mila euro": uomo truffato ad Apiro

"Suo figlio ha avuto un incidente, consegni 5mila euro": uomo truffato ad Apiro

 È stato denunciato dai Carabinieri della Stazione di Apiro un uomo di 38 anni, pregiudicato e residente a Giugliano in Campania, ritenuto responsabile di truffa aggravata ai danni di un anziano di 88 anni residente nel comune maceratese. L’episodio risale al 7 marzo scorso, quando l’anziano ricevette una telefonata da un finto avvocato, che lo informava – con tono concitato – che il figlio era stato coinvolto in un grave incidente stradale in cui una giovane donna sarebbe rimasta ferita. Per evitare conseguenze penali, il presunto legale sosteneva fosse necessario versare una somma di denaro, insieme ad oggetti preziosi, a un incaricato che si sarebbe presentato di lì a poco a casa dell’uomo. Pochi minuti dopo, infatti, un individuo si è effettivamente recato presso l’abitazione dell’88enne, riuscendo con abili tecniche persuasive a farsi consegnare 3.500 euro in contanti, un orologio da polso e alcuni monili in oro. Il danno complessivo subito dalla vittima è stato quantificato in circa 5.000 euro. Raccolta la denuncia, i Carabinieri hanno avviato un’attenta attività investigativa, basata su testimonianze, immagini di videosorveglianza e individuazioni fotografiche. Gli accertamenti hanno portato all’identificazione del presunto truffatore, che quel giorno si era recato ad Apiro a bordo di una Jeep Renegade noleggiata ad hoc per mettere a segno il raggiro. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici, è stato denunciato all’autorità giudiziaria per truffa aggravata, con l’aggravante di aver colpito una persona particolarmente vulnerabile per età. Le indagini sono ancora in corso per verificare l’eventuale presenza di complici e per accertare se l’uomo possa essere coinvolto in altri episodi simili avvenuti nella provincia.   L’Arma dei Carabinieri rinnova l’invito alla popolazione, in particolare agli anziani, a diffidare da telefonate allarmanti o richieste di denaro da parte di sconosciuti. In caso di dubbio, è sempre consigliato contattare il 112.

01/09/2025 11:00
Tolentino, Dignani (Civico 22): “Sclavi si schiera con la destra, tradito il mandato civico”

Tolentino, Dignani (Civico 22): “Sclavi si schiera con la destra, tradito il mandato civico”

In vista delle prossime elezioni regionali, il sindaco Mauro Sclavi rompe gli indugi e dichiara pubblicamente il suo sostegno al presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, segnando così un posizionamento politico chiaro nell’alveo della destra. Una presa di posizione che, secondo Paolo Dignani, coordinatore di Civico 22 Tolentino, segna uno spartiacque nella vita politica cittadina e svela definitivamente la vera natura del progetto amministrativo portato avanti da Sclavi dal 2022 a oggi. “Non è certo una novità assoluta – dichiara Dignani –. Già nel 2016 Sclavi aveva aderito al gruppo ‘Azione in Movimento per Fratelli d’Italia’, e non erano mancate, anche in seguito, prese di posizione che lasciavano intuire con chiarezza il suo orientamento politico”. Secondo il coordinatore di Civico 22, questa svolta ufficiale avrà conseguenze importanti sugli equilibri politici interni al consiglio comunale: “Ci aspettiamo un gran via vai tra le forze presenti in consiglio. Questo annuncio segna probabilmente l’inizio di una riconciliazione tra le destre tolentinati, che nel 2022 si presentarono divise su più fronti, ma ora sembrano pronte a ricompattarsi. Purtroppo, sulle spalle dei cittadini che avevano creduto in un progetto diverso”. Dignani non contesta il diritto del sindaco a esprimere liberamente il proprio orientamento politico, ma punta il dito contro la presunta incoerenza rispetto al mandato elettorale: “Sclavi è ovviamente liberissimo di collocarsi politicamente dove ritiene. Ci mancherebbe. Ma ciò che non è accettabile è che gli elettori vengano presi in giro. Nel 2022, pur di vincere, ha presentato un progetto definito ‘civico’, che oggi appare per quello che era: un compromesso ipocrita e funzionale solo alla vittoria elettorale”. E affonda: “Resta intatto quello che possiamo definire il vero peccato originale dell’attuale maggioranza: essere il frutto di un’operazione politica di corto respiro, priva di visione. Un accrocco elettoralistico più che un progetto sincero e civico”. Il giudizio di Civico 22 è netto e apre a scenari turbolenti nel panorama politico tolentinate, proprio alle porte di una nuova stagione elettorale.

01/09/2025 10:13
San Giovanni Decollato torna a splendere: riaperta al culto la storica chiesa di Matelica

San Giovanni Decollato torna a splendere: riaperta al culto la storica chiesa di Matelica

La chiesa di San Giovanni Decollato di Matelica,L tra le più splendide presenti i in città, è stata riaperta ieri (domenica 31 agosto) con la Santa Messa delle ore 18. La chiesa di San Giovanni Decollato, costruita nel 1428 da parte dell’omonima confraternita, poi demolita totalmente e costruita intorno al 1747, torna ad essere fruibile dopo tanti anni di chiusura. La struttura dell’edificio è di forma quadrata a pianta centrale, realizzato in muratura mista con pietrame sbozzato e mattoni, coperto con cupola centrale su pennacchi sferici poggianti su pilastri e colonne. All'interno della chiesa troviamo oltre all'altare maggiore il quale è rialzato, due altari laterali inquadrati da colonnine che reggono dei timpani. Nella chiesa è presente inoltre un organo risalente al secolo XVIII ed un confessionale in noce. Grande soddisfazione quella espressa dal sindaco della Città di Matelica Denis Cingolani: “Grazie al grande lavoro della Confraternita, guidata dalla presidente Simonetta Mosciatti e da tutti i confratelli è stata riportata alla luce questa meraviglia tutta matelicese. Un particolare ringraziamento anche a tutti i benefattori, ai volontari ed ai sacerdoti della parrocchia per questo momento di rinnovata devozione”.          

01/09/2025 10:00
Il Tolentino ricomincia in goleada: poker al Trodica in Coppa Italia, Iori fa doppietta

Il Tolentino ricomincia in goleada: poker al Trodica in Coppa Italia, Iori fa doppietta

Il Tolentino mette una buona assicurazione sul passaggio del turno ai quarti di finale di Coppa Italia Eccellenza. I cremisi, al loro primo impegno ufficiale stagionale, sbancano il campo dell'ambizioso Trodica di mister Buratti, ex di turno, per 4-1 nel match di andata degli ottavi di finale. Risultato che induce all'ottimismo i ragazzi di coach Passarini, chiamati a non farsi rimontare nel match in programma tra le mura amiche dello stadio Della Vittoria mercoledì 17 settembre. Da sottolineare il notevole colpo d'occhio dello stadio "San Francesco".  Il vantaggio ospite arriva già 14' minuto. Ciaramitaro compie fallo da rigore e, dal dischetto, Capezzani è glaciale e supera Febbo con un delizioso tocco sotto. Gli ospiti si presentano nuovamente dagli undici metri al 31': il portiere di casa atterra Moscati e il direttore di gara concede ancora la massima punizione.   Stavolta dagli undici metri si presenta Iori, chiamato a raccogliere il testimone di Lovotti. Il centravanti non sbaglia, proponendo una conclusione angolata su cui Febbo non può arrivare nonostante avesse intuito la direzione del tiro.  I padroni di casa non ci stanno e accorciano le distanze prima dell'intervallo - al 44' - con la stoccata da vero bomber di Spagna: una spaccata dal cuore dell'area su cui Marricchi nulla può. Si va al riposo sul 2-1.  Nel secondo tempo il Tolentino allarga nuovamente il divario tra sé e gli avversari, dimostrandosi letale in ripartenza. ll grande protagonista della ripresa è Moscati che, prima, serve un cioccolatino soltanto da depositare in rete a Iori (52'), per la doppietta personale, e poi scrive il suo nome sul tabellino dei marcatori con una autoritaria incursione centrale all'interno dell'area di rigore biancoceleste al termine di un contropiede ben architettato (65'). Ora entrambe le squadre sono attese al debutto in campionato: Tolentino impegnato in trasferta sul difficile campo del Chiesanuova (vincente oggi sul Montefano), mentre il Trodica debutta in casa contro la Fermignanese (sconfitta 4-1 sul campo del Montecchio Gallo). 

31/08/2025 19:30
Maceratese, secondo tempo da horror: l'Atletico Ascoli fa cinquina e passa in Coppa Italia

Maceratese, secondo tempo da horror: l'Atletico Ascoli fa cinquina e passa in Coppa Italia

La Maceratese esce dalla Coppa Italia di Serie D al primo turno, sconfitta 5-1 dall’Atletico Ascoli allo stadio "Del Duca". Un risultato ampio maturato nella ripresa a seguito dell'espulsione di Ciattaglia, autore di un fallo da rigore. I biancorossi dovranno ora concentrarsi sull'esordio in campionato in programma tra una settimana, tra le mura amiche, contro la Vigor Senigallia di una vecchia conoscenza come Giuseppe Magi. Sarà necessario resettare e disfarsi delle tossine derivanti da una sconfitta roboante.  LA CRONACA - La partita si apre su buoni ritmi. Al 6’ i padroni di casa si fanno subito pericolosi con Bucco, che calcia in diagonale costringendo Gagliardini a distendersi. Lo stesso Bucco ci riprova poco dopo, ma il tiro è centrale e facile preda del portiere biancorosso. Al 21’ Sardo prova la conclusione dalla distanza, che viene deviata e finisce a lato di poco. La Maceratese reagisce cercando di affidarsi agli spunti di Osorio, mentre l’Atletico Ascoli punge soprattutto in ripartenza: due contropiedi mettono in apprensione la retroguardia ospite, ma i bianconeri mancano di precisione sotto porta. Nel finale arrivano due cartellini gialli, a Coppola (12’) e Camilloni (35’), che spezzano un po’ il ritmo. Si va così al riposo sullo 0-0, con la sensazione di una gara ancora tutta aperta. SECONDO TEMPO - Al 2’ la Maceratese costruisce la sua occasione migliore: Ciattaglia spinge sulla destra, trova Osorio al limite che serve Marras, il cui sinistro potente costringe Di Giorgio a deviare in corner. Al 10’ ancora Ciattaglia sfonda sulla fascia e mette in mezzo un cross basso per Osorio, anticipato all’ultimo dal salvataggio di De Santis. Il match cambia volto al 13’. Sabattini finisce a terra a centrocampo dopo una trattenuta, l’arbitro lascia correre e l’Atletico Ascoli riparte velocemente: la difesa biancorossa si fa trovare scoperta, Sardo viene lanciato nello spazio centrale e, dopo aver superato in velocità la linea arretrata, entra in area. Ciattaglia lo recupera in corsa ma lo atterra nel tentativo di contrastarlo. L’arbitro non ha dubbi: calcio di rigore ed espulsione diretta per il terzino biancorosso. Dagli undici metri va Sbrissa: Gagliardini intuisce e tocca, ma il pallone finisce comunque in rete per l’1-0. Con l’uomo in meno e il morale colpito dall’episodio, la Maceratese subisce altre due reti in rapida successione: al 15’ Muro, appena entrato, riceve palla al limite e trova l’angolino con un piatto preciso; al 19’ Belloni firma il tris con un destro secco che taglia definitivamente le gambe ai biancorossi. L’Atletico Ascoli sfrutta il momento e dilaga: al 29’ e al 30’ Di Dio segna altri due gol, approfittando di spazi troppo ampi e battendo Gagliardini da distanza ravvicinata. Al 38’ arriva, però, il gol della bandiera per la Maceratese: Osorio parte da centrocampo, semina un paio di avversari in velocità e davanti al portiere insacca con un piattone preciso. Una rete bellissima quanto inutile, applaudita anche dal pubblico di casa, che fissa il risultato sul 5-1 finale. Tabellino: Atletico Ascoli – Maceratese 5-1 Reti: 13’ st rig. Sbrissa, 15’ st Muro, 19’ st Belloni, 29’ st e 30’ st Di Dio, 38’ st Osorio (M) (Credit foto: Francesco Tartari) 

31/08/2025 18:17
Coppa Italia Eccellenza, il Chiesanuova espugna Montefano: decide il gol di Hernandez

Coppa Italia Eccellenza, il Chiesanuova espugna Montefano: decide il gol di Hernandez

Il Chiesanuova si aggiudica il primo round degli ottavi di Coppa Italia Eccellenza. La squadra di mister Mobili si impone in trasferta sul campo del Montefano grazie alla rete firmata da Hernandez al 67', sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Risultato che, in ogni caso, lascia ancora aperto il discorso qualificazione. La partita di ritorno è in programma per mercoledì 17 settembre, sul sintetico del "Sandro Ultimi".  LA CRONACA - Il primo tempo si apre con il Montefano subito in avanti: al 9’ Nardacchione prova la conclusione a giro dal limite, ma il pallone sorvola la traversa. Poco dopo, al 13’, su calcio d’angolo di Bambozzi, è Galeotti a colpire di testa, trovando però Zanotti pronto a deviare in corner. La squadra viola insiste e al 20’ Nardacchione serve Stampella, che sfiora il bersaglio di pochissimo. Un minuto più tardi, lo stesso Nardacchione calcia alto da ottima posizione dopo un rinvio corto della difesa del Chiesanuova. Al 24’ Castignani si accentra e libera il destro, ma la difesa ospite devia in angolo. La prima occasione per il Chiesanuova arriva al 30’, con Hernandez che impegna Strappini di testa su punizione di Mongiello. La risposta del Montefano è veemente: al 31’ si registra una clamorosa serie di conclusioni ravvicinate di Stampella, Castignani, Nardacchione e Fossi, tutte respinte da un super Zanotti. Ancora i padroni di casa vicinissimi al vantaggio al 37’, quando Castignani mette un cross basso per Stampella, ma il suo piatto a botta sicura trova l’ennesimo miracolo del portiere ospite. Al 40’ Mongiello ha una doppia occasione per il Chiesanuova, ma Strappini vola e salva i suoi. Il primo tempo si chiude sullo 0-0. Nella ripresa è il Chiesanuova a partire meglio: al 4’ Pasqui calcia incrociato da posizione interessante, ma Strappini blocca in due tempi. Al 9’ Mongiello cerca la rete dal limite, trovando ancora la risposta del portiere viola. La pressione ospite cresce e al 22’ arriva il gol decisivo: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Hernandez svetta più in alto di tutti e insacca di testa lo 0-1. Pochi minuti dopo, al 25’, è Monaco a sfiorare il raddoppio su punizione, con il pallone che termina di poco alto. Il Montefano prova a reagire nel finale: al 38’ Rombini calcia al volo su cross dalla destra, mancando il palo di un soffio, mentre al 41’ Bernardi non riesce a indirizzare verso la porta il suo colpo di testa sul secondo palo. L’ultima occasione è ancora per il Chiesanuova al 45’, con Russo su punizione, ma Strappini risponde a terra. Il triplice fischio sancisce la vittoria del Chiesanuova per 0-1, grazie al colpo di testa di Hernandez che decide un match ricco di emozioni e occasioni da entrambe le parti. MONTEFANO-CHIESANUOVA: 0-1 MONTEFANO: Strappini, Fossi, Bernardi, Bambozzi, Martedì, Galeotti, Castignani (72’ Rosolani), Frulla (46’ Straccio, 61’ Cingolani S.), Stampella (61’ Rombini), Nardacchione, Bonacci (84’ Cingolani A.). A disp: Talozzi, Angelucci, Palmucci, Camilloni. All: Lorenzo Bilò CHIESANUOVA: Zanotti, Diouane, Mosquera, Monaco, Hernandez, Di Paolo, Pasqui (79’ Bambozzi), Russo (70’ Cappelletti), Persiani, Mongiello (95’ Ciottilli), D’Alesio (64’ Garofolo). A disp: Monti, Parioli, Tacconi, Poinsel, Capone. All: Roberto Mobili Arbitro: Caporaletti di Macerata (Gorreja di Ancona e Catani di Fermo) Reti: 67’ Hernandez Ammoniti: Bernardi, Monaco, Cingolani S. Angoli: 4-1

31/08/2025 18:00
Civitanova, 25mila euro per una campagna pubblicitaria a sostegno del commercio: al via il progetto

Civitanova, 25mila euro per una campagna pubblicitaria a sostegno del commercio: al via il progetto

CIVITANOVA - Partirà il 5 ottobre la campagna pubblicitaria "Viviamo Civitanova", iniziativa promossa dall’omonima associazione guidata da Manola Gironacci e sostenuta dalla Regione Marche con un contributo di 25mila euro. Il progetto, che si concluderà il 20 dicembre 2025, punta a rilanciare il commercio cittadino e a valorizzare non solo il centro, ma anche le periferie e la realtà culturale di Civitanova Alta. Il via libera ai fondi è arrivato lo scorso 6 agosto con una nota della Regione, a seguito della legge 21 del 1° agosto 2025, e la successiva delibera comunale del 26 agosto (n. 334). "Un sentito ringraziamento va all’assessore Francesco Caldaroni, che ha fatto da tramite con il suo assessorato – ha dichiarato Gironacci – anche se i fondi sono arrivati in ritardo a causa delle variazioni di bilancio regionali di luglio, impedendo le aperture estive del nostro progetto VivilCentro". La campagna, che prevede pubblicità online, cartacea e radiofonica, si estenderà oltre i confini locali, fino alla provincia di Ancona, all’Ascolano e all’Umbria. Tra i partner scelti anche Radio Subasio, emittente con un vasto bacino di ascolto, oltre a sponsorizzazioni digitali mirate a un pubblico giovane. "La pubblicità è l’anima del commercio - ha aggiunto Gironacci - ed è l’unico strumento capace di far conoscere le nostre eccellenze, stimolare acquisti, invogliare turisti e rafforzare l’immagine di Civitanova come città vivace e attrattiva". L’associazione "Viviamo Civitanova" rivendica inoltre un approccio inclusivo, volto a sostenere l’intero tessuto economico cittadino – dal commercio alla ristorazione fino all’accoglienza – senza distinzioni tra centro, periferia e Civitanova Alta. Non sono mancati, tuttavia, accenni polemici: "Nonostante le numerose richieste, non siamo mai stati ricevuti dal sindaco Fabrizio Ciarapica – ha sottolineato la presidente – ma abbiamo trovato ascolto in Regione, dove ci è stata riconosciuta la validità del progetto". Con "Viviamo Civitanova", l’associazione intende rafforzare l'identità turistica della città e generare ricadute positive per l'intera filiera economica, in un momento segnato dalle difficoltà del commercio locale.

31/08/2025 16:48
Camerino celebra Sandro Trotti: inaugurata la mostra "L'età dell'oro" al Parco di Montagnano

Camerino celebra Sandro Trotti: inaugurata la mostra "L'età dell'oro" al Parco di Montagnano

Inaugurata ieri a Camerino la mostra "L’età dell’oro" del Maestro pittore Sandro Trotti, che sarà visitabile dal 30 agosto al 15 ottobre presso il centro comunale Parco di Montagnano, ogni venerdì (orario 16-19), sabato e domenica (orario 10-12 e 16-19). L’inaugurazione della mostra delle opere di una delle personalità più autorevoli dell’arte contemporanea italiana e internazionale si è svolta alla presenza del Maestro Sandro Trotti, del sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli, del sindaco di Monte Urano Andrea Leoni, e del vice presidente del Consiglio regionale Gianluca Pasqui, insieme ai rappresentanti dell’amministrazione comunale. Il taglio del nastro apre così l’esposizione del Maestro Trotti, figura che ha saputo incarnare con il suo percorso umano e creativo l’essenza più vera della nostra terra: la passione, la tenacia, la continua tensione verso la bellezza. Mostra che il pittore stesso ha dichiarato essere un omaggio a Camerino, alle Marche, a Leopardi, che si sviluppa tra il tema dei fiori e il tema della Donna. La città celebra dunque l’arte di un illustre interprete della pittura, rinnovando il suo ruolo di apertura verso il dialogo culturale e la bellezza, offrendo ai visitatori un’esposizione dal grande valore artistico. "Tra i tantissimi eventi di questo fine settimana a Camerino, inauguriamo la mostra L'età dell'oro che resterà aperta fino al 15 ottobre - dice il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli - Grazie al maestro Trotti che con le sue opere d'arte porta sicuramente l'attenzione su temi contemporanei, inserendosi in un palcoscenico importante tra i pittori contemporanei nazionali e internazionali, anche considerato il suo grande legame con la Cina". "Inoltre il grazie va anche al sindaco di Monte Urano che ha voluto omaggiare un suo concittadino con la sua presenza all'inaugurazione della mostra. L'invito è quello di andare a visitare la mostra presso il centro sociale di Montagnano: grazie alla professoressa Petrelli e a tutti i soci del quartiere Montagnano che hanno messo a disposizione i loro locali per l’esposizione di queste opere d'arte - aggiunge Lucarelli -. Segno di sempre più coinvolgimento da parte dell'amministrazione comunale di tanti soggetti, proprio per valorizzare anche quei luoghi che, a causa del sisma, vengono più frequentati. Appunto uno di questi è proprio il centro del quartiere Montagnano, dove quotidianamente l'Associazione fa iniziative e fa un ottimo lavoro ormai da anni".  Nato a Monte Urano e cresciuto a Porto San Giorgio, Trotti nonostante la fama internazionale e le opere esposte in prestigiosi musei del mondo, è rimasto legato alle Marche ed in particolare a Camerino. Forte e profondo anche il suo legame con la Cina, ne è dimostrazione la presenza alla conferenza stampa di presentazione della mostra del Maestro Lei Xiaozhou, direttore dell’Accademia delle Belle arti di Canton con sede a Guanzhou, con cui Trotti collabora.

31/08/2025 16:27
La chiesa della Madonna delle Grazie: il "gioiello nascosto" di Monte San Martino (FOTO e VIDEO)

La chiesa della Madonna delle Grazie: il "gioiello nascosto" di Monte San Martino (FOTO e VIDEO)

Monte San Martino è ormai famosa per i celebri capolavori dei fratelli Crivelli e per le eccellenze locali come la mela rosa. Ma nel paese montano dell'entroterra maceratese ci sono anche dei gioielli nascosti. Tra questi, spicca la chiesa della Madonna delle Grazie, edificio di grande valore storico e artistico, spesso ignorato ma ricco di fascino e memoria. "Monte San Martino non ha solo i Crivelli e la mela rosa, che sicuramente sono i nostri punti di forza – ha spiegato il sindaco Pompei – ma ha altri tesori nascosti, come ad esempio la chiesa della Madonna delle Grazie, che è una chiesa molto antica del 1500. Probabilmente aveva una struttura ancora più antica, perché all'interno si vedono delle aperture che sono state successivamente chiuse. Ci sono degli affreschi bellissimi del Cinquecento, realizzati proprio durante un ampliamento di quell’epoca". Oltre al valore artistico, il sindaco ha ricordato anche il ruolo sociale e storico che la chiesa ha avuto nel corso dei secoli: "Questa chiesa era anche importante perché, essendo fuori dal centro storico, veniva utilizzata come lazzaretto durante le epidemie. Infatti, durante il Covid, abbiamo ricordato che in passato era proprio uno dei luoghi dove venivano accolti i malati". Negli ultimi anni, grazie a ricerche archivistiche, sono emerse nuove informazioni che arricchiscono ulteriormente la storia del luogo: "Era di proprietà delle monache e abbiamo scoperto, proprio tramite gli archivi, che alcune di loro sono sepolte qui. Poi la chiesa è passata al Comune. È una struttura bellissima, che oggi usiamo anche per concerti di musica classica grazie alla sua acustica straordinaria". Il sindaco Pompei ha concluso sottolineando la vocazione culturale del paese: "A Monte San Martino, con tutti questi luoghi artistici, riusciamo a riscoprire figure come Girolamo di Giovanni da Camerino, i Crivelli, ma anche Vincenzo Pagani da Monterubbiano, tre nomi fondamentali del tardo gotico-rinascimento marchigiano. Questo è un po’ il nostro obiettivo: elevarci, tramite l’arte e la cultura, a una meta per quel turismo che sa apprezzare questi tesori nascosti". La chiesa della Madonna delle Grazie si rivela così non solo un monumento da preservare, ma un punto di partenza per una rinascita culturale del territorio.

31/08/2025 15:34
Le "domande di Laooconte" a Matteo Ricci: quattro quesiti (ancora mai fatti) al candidato presidente

Le "domande di Laooconte" a Matteo Ricci: quattro quesiti (ancora mai fatti) al candidato presidente

Laooconte ammonisce i troiani incuriositi dal cavallo: "Timeo danaos et dona ferentis". A Citanò dovrebbero saperlo meglio che da qualsiasi altra parte ché Annibale Caro resta il più alto interprete – non solo tradusse, ma la rideclinò in versi – dell’Eneide di Publio Virgilio Marone. Ma anche a Macerata – quando la cultura in questa città non era fenomeno da baraccone governata com’è da chi è convinto che la si debba solo mostrare e invece occorre dimostrarla – quel verso di Virgilio suona familiare dacché i Catenati, accademia sorta quasi in continuità con Caro, ne raccolsero l’eredità. Il civitanovese scompare nel 66 e l’Accademia si fonda nel 1574; comme d’habitude l’assessorato alla (in)cultura lo scorso anno si è ben guardato dal ricordarsi del 450 esimo di fondazione di questa che è e resta una delle più antiche “società” letterarie d’Europa. E che spiega perché Macerata ospiti ben cinque case editrici pur nella finitezza dei propri confini (se si allarga alla provincia il numero sale con invidiabile progressione): tutte con una propria specificità, tutte con una linea editoriale che le pone ai vertici nazionali. Dunque “timeo danaos et dona ferentis” dovrebbe essere lo spirito con cui i cittadini, ma prima ancora i mezzi d’informazione, s’approcciano alla campagna elettorale (per la verità moscia assai) che percorre come la carovana di un circo le nostre lande. Pare – sia detto per inciso nonostante la trincea di via dei Velini – assai più attrattivo il luna park ospitato a Villa Potenza davanti alla grande incompiuta: il centro fiere. Dove comunque si promettono ricchi premi, cotillons e giri di giostra. Esattamente, anche se più mestamente, come in questi comizi a cui conviene assistere con l’ammonimento di Laooconte come sottofondo: temo i danai anche se portano doni! E’ venuto in mente al vostro Giullare questo verso leggendo le cronache del primo faccia a faccia tra il presidente della Regione uscente e forse rientrante Francesco Acquaroli e l’eurodeputato del Pd Matteo Ricci già plenipotenziario di Pesaro. Andrebbe notato che in lizza ci sono 6 candidati presidente per 18 liste e a dirla tutta non è un grande esercizio di democrazia limitare i confronti a due sole voci. Ma qui sta il cavallo. Pare che quando Matteo Ricci si è affacciato a Macerata qualcuno abbia pensato che l’incontro andava fatto in largo Li Madou – uno dei pochi lavori promessi e portati a termine da questa giunta e non a caso voluto dall’assessore Silvano Iommi che per qualificare lo spazio adiacente alla loggia del grano non ha interrotto il traffico né interferito con alcuna attività – ma l’omonimia non sempre fa titolo, anzi. Ebbene ascoltando o leggendo delle perorazioni di questo omonimo si sente davvero il bisogno di evocare Laooconte. Com’è scontato il pesarese va promettendo questo e quello e criticando questo e quello. Più che un’assonanza con l’immenso gesuita maceratese si coglie una simiglianza con Antonio Albanese, alias Cetto Laqualunque. Perché costui sentenzia su laqualunque! Non che gli altri facciamo diversamente. E tuttavia a Matteo Ricci il dubbio virgiliano s’attaglia un po’ di più. Le ragioni sono quattro e molto semplici. Come si sa egli è stato raggiunto da un avviso di garanzia emesso dalla Procura della Repubblica di Pesaro nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta Affidopoli. Il Pd strepita come al solito di “gomblotto” e di macchina del fango per giustificare perché ha insistito a candidare Ricci e si è sottoposto persino all’ordalia voluta da Giuseppe Conte il quale alla fine ha emesso il suo verdetto come Minosse che “orribilmente, e ringhia: essamina le colpe ne l’intrata; giudica e manda secondo ch’avvinghia.” (Inferno canto V). Ma se uno si ricorda di Laooconte allora, come suggeriva l’indovino ai troiani, al candidato Matteo Ricci andrebbero poste quattro domande per sapere se ciò che egli va menando per le piazze è promessa, e dunque dono di futuro, o cavallo acheo e dunque minaccia. Sono semplici ed è strano che nessuno gliele ponga. Sarà forse l’euforia da competizione o l’anestesia da par condicio che assopisce i nostrani mezzi d’informazione. O sarà il fatto che il candidato Ricci quando gli si fanno domande non programmate un po’ sbrocca. Non sarà difficile ricordarsi del 15 giugno scorso quando Manuela Iatì, inviata del programma Rai “Far West” osò chiedergli che pensava del fatto che l’Anac – autorità anticorruzione – avesse eccepito su nomine e affidamenti d’incarico in quel di Pesaro mentre lui era Sindaco. Così egli rispose: "Siete al servizio di Fratelli d’Italia". Viene il sospetto che pensi la medesima cosa dei magistrati pesaresi che da lì a quaranta giorni gli hanno spedito l’avviso di garanzia. O forse no visto che, come ha comunicato Gioacchino Genchi avvocato di Massimiliano Santini,  già braccio destro di Ricci e principale accusato nell’inchiesta Affidopoli: "La Procura differirà a dopo le elezioni la discovery (sarebbe l’illustrazione dell’impianto accusatorio con tanto di prove)  così da prevenire il rischio che gli esiti investigativi possano essere distorti o strumentalizzati per finalità politiche, arrecando grave danno sia ai candidati coinvolti nella competizione elettorale sia agli indagati". Ecco il Giullare di Corte che per definizione schernisce il potere e per mestiere deve fare il ficcanaso non è d’accordo. Magari non si danneggia il candidato, ma di sicuro non si protegge l’elettore che va al seggio con in testa il laoocontiano adagio: timeo danaos et dona ferentis. E allora sarebbe il caso di fare a Mateo Ricci quattro domande. La prima: se è così sicuro che non ci sono prove a suo carico visto che lui nulla di illegittimo ha fatto perché non rinuncia all’immunità da europarlamentare consentendo così l’acquisizione nel fascicolo “Affidopoli” delle sue conversazioni anche dopo il 5 giugno 2024 giorno della sua proclamazione come eurodeputato? Se lo facesse la trasparenza del suo comportamento sarebbe massima e certamente ne guadagnerebbe in autorevolezza. Seconda domanda: Ricci corre per la poltrona di presidente della Regione, ma nel caso non avesse la maggioranza dei consensi e fosse perciò eletto solo come consigliere regionale si dimetterebbe da europarlamentare, perdendo dunque anche l’immunità a inchiesta comunque in corso, per portare nell’assemblea delle Marche quelle istanze che va proponendo sulle piazze? Ma se non restasse in consiglio regionale sarebbe evidente che lui ha introdotto nelle Marche un cavallo di Troia, perché non si può promettere questo e quello, criticare (giustamente) questo e quello e poi abbandonare al loro destino i cittadini e buttare nel cestino la loro fiducia. A maggior ragione se si ritiene che la maggioranza che in questi cinque anni abbia malgovernato si avrebbe l’obbligo politico e morale di guidare la minoranza per tentare di mitigarne le nefandezze. Altrimenti viene da pensare che la posizione di Ricci sia la più comoda del mondo: criticare senza rischiare perché si ha la rete di protezione peraltro bella comoda atteso che la retribuzione di un europarlamentare italiano si aggira sui 17 mila euro mensili. Terza domanda: si è posto il dubbio che deriva dalla legge Severino se non stia chiedendo consensi su un programma che non potrebbe portare a termine? Nel caso fosse eletto presidente della Regione e nel corso del suo mandato intervenisse, in forza dell’inchiesta che lo coinvolge, una condanna sarebbe infatti costretto alle dimissioni forzate. Un’eventualità remota certo, ma non impossibile e comunque già presente stante l’avviso di garanzia e allora non c’è quel retrogusto del voto a perdere? Sono nebbie che possono diradarsi o addensarsi a seconda che intervenga o meno il rinvio a giudizio di Matteo Ricci, ma accadrà comunque nell’arco dei 5 anni della prossima consiliatura. Perciò non vale sostenere che si è innocenti fino al terzo grado di giudizio. Questo vale per tutti e anche per Matteo Ricci, ma c’è una differenza sostanziale. Un conto sarebbe chiedere le sue dimissioni da europarlamentare perché colto da avviso di garanzia il che configurerebbe una mostruosità politica oltreché un offesa giuridica stante l’articolo 27 della Costituzione comma due che stabilisce: "L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva"; un altro conto è presentarsi come candidato avendo comunque una, ancorché remota, alea derivante dall’inchiesta che potrebbe inficiare la promessa elettorale. In questo caso non si tratta di un aspetto giuridico o di legittimità, ma di opportunità. C’è infine una quarta domanda che emerge da come Matteo Ricci ha risposto alla dottoressa Maria Letizia Fucci, il sostituto procuratore che conduce l’inchiesta Affidopoli. L’ex Sindaco di Pesaro si è difeso affermando: “Non mi sono mai occupato di appalti. Se qualcuno ha sbagliato, ne risponderà, ma io non ho mai tratto alcun beneficio personale. Anzi: se c’è stata una forzatura, io sono la parte lesa.” Ha fatto solo un’ammissione: "Forse ho sbagliato la scelta di un collaboratore". E poi il commento politico: "Non credo alla giustizia a orologeria, ma certo sorprende che tutto questo esploda il giorno dopo l’indizione delle elezioni, su una vicenda nota da un anno". Anche qui sorge una domanda che se ne porta dietro un’altra. A parte il fatto che una parte lesa sicura in questa vicenda c’è: sono i contribuenti che se sarà dimostrato che gli appalti sono stati assegnati in modo illegale ha pagato di tasca vittima di questi reati. La domanda è: come può Ricci garantire che governerà la Regione con la massima attenzione se ammette che lui non si occupa di come e di chi fa le cose? Ecco al Giullare questo sfugge, come dovrebbe forse Ricci ammettere che l’orologio della Procura non si occupa di lui perché come detto dell’inchiesta si riparlerà solo ad un urne chiuse. Con un particolare però: gli elettori hanno gli occhi (si spera) ben aperti.  

31/08/2025 15:10
Tolentino, torna la festa del Ponte del Diavolo: l'ospite dell'edizione 2025 è Fabio Fulco

Tolentino, torna la festa del Ponte del Diavolo: l'ospite dell'edizione 2025 è Fabio Fulco

Il Ponte del diavolo di Tolentino si prepara a trasformarsi nuovamente in un palcoscenico per la manifestazione "Sul Ponte del diavolo… tra storia e leggenda", l’atteso appuntamento che riporta in vita tradizioni del Duecento. Organizzata dall’associazione artistico-culturale "I Ponti del Diavolo", presieduta da Carla Passacantando, in collaborazione con il comune di Tolentino, la rassegna prevede un ricco programma tra fede, storia e spettacolo. L’inaugurazione è prevista per il 3 settembre, alle 21, con la messa celebrata da mons.Giancarlo Vecerrica, cui seguirà la rievocazione delle "Antiche canestrelle", all’area verde del Ponte del diavolo. L’appuntamento successivo è fissato per il 10 settembre, sempre alle 21, in piazza della Libertà, con la consegna del Premio “Ponte del diavolo” al cittadino tolentinate dell’anno, un riconoscimento volto a celebrare chi si è distinto per meriti sociali, culturali o professionali a favore della comunità. Nei prossimi giorni verranno svelati i nomi dei premiati. Il momento clou sarà il 13 settembre, con il corteo storico che partirà alle 21 da piazza Don Bosco per raggiungere piazza della Libertà, dove andrà in scena uno spettacolo. Da lì, il corteo proseguirà fino al Ponte del diavolo, dove si terrà la rievocazione della celebre leggenda con la partecipazione del gruppo storico e una gara tra sbandieratori delle cinque contrade. Seguirà l’esibizione del tradizionale gioco della ruzzola, grazie alla partecipazione del Comitato provinciale Macerata della Figest, Federazione italiana giochi e sport tradizionali, che offrirà uno spettacolo folkloristico unico e coinvolgente. Molto attesa anche la presenza dell’attore Fabio Fulco, testimonial della serata, che sarà il narratore della leggenda. Durante tutta la manifestazione, il centro storico sarà animato da sfilate in costume, tamburini del “Gruppo tamburini” e sbandieratori di Offagna, che porteranno energia e colore tra le vie cittadine. Come da tradizione, ogni serata si concluderà con una degustazione di prodotti tipici locali, per riscoprire anche il sapore autentico del territorio. Gli organizzatori esprimono un ringraziamento ai sostenitori dell'iniziativa: Assm, Terme di Santa Lucia, Panificio Montanari, Rhutten, Associati Fisiomed, Talamonti, Flati, Crucianelli Rest Edile, Erreuno, Ciavaroli, Avis, Ales, Vissani Macchine, Cantina Serboni, Floridea, Varnelli, Nerea, Tre Mori, Cartoleria Filelfo. La magia del Medioevo, tra costumi storici, riti antichi e leggende senza tempo, è pronta a tornare protagonista a Tolentino. Un evento imperdibile per riscoprire il fascino della tradizione e il valore della memoria collettiva.

31/08/2025 14:40
Sport e salute: il binomio vincente per il benessere di corpo e mente

Sport e salute: il binomio vincente per il benessere di corpo e mente

Tra le forme di tutela della salute e di prevenzione della malattia è sicuramente da annoverare l’attività fisica. Sollecita la funzione degli organi del nostro corpo, sicuramente l’apparato muscolo-osteo-articolare, ma anche il sistema circolatorio con interferenze positive in tutti gli organi fino a stimolare anche il nostro diffuso e multiforme sistema immunitario, guardiano principe della nostra buona salute. L’attività fisica deve essere nei modi e nei tempi conforme allo status e alle situazioni particolari degli individui; l’unica cosa certa è che va ricercata e praticata con buona continuità e in tutte le fasi della vita, dall’infanzia fino alla vecchiaia. Questo ruolo riconosciuto e il benessere percepito fin dagli albori della storia ha stimolato l’uomo a trasformarla in forme di competizione con sé stessi e con gli altri. La storia è piena di lontani ricordi di gare in diverse specialità, dove era stata convogliata e circoscritta la forma fisica coniugata con la mente, fonte di strategia e passione: i requisiti naturali dell’atleta in gara. Già nell’antica Grecia le Olimpiadi erano un grande avvenimento popolare; la corsa a piedi, a cavallo, il lancio del disco… tante erano già allora le forme di sport. Nel tempo le specialità sportive si sono moltiplicate, hanno rappresentato anche la cultura e la storia di popoli e nazioni. Oggi le attività sportive sono innumerevoli, per la maggior parte hanno un riconoscimento globale, rivestono un ruolo sociale importante, si sono differenziate nella pratica amatoriale, dilettantistica e, per molti sport, anche professionistica. Inoltre l’influenza economica dello sport non è trascurabile. Lo sport ha subìto le innovazioni della storia, ma ha conservato il suo ruolo originario di coesione sociale, di ricerca del benessere individuale, di viatico per la protezione della salute. Un ruolo ormai istituzionalizzato di un fenomeno diffuso virtuoso per il corpo e la mente, per la crescita come per la conservazione, va curato con regole e servizi che diano la possibilità ad atlete ed atleti amatoriali o professionisti di esprimersi al meglio e senza rischi. Proprio in questa visione, in Italia vige una legge che obbliga chiunque voglia fare sport organizzato e usufruire di impianti sportivi a sottoporsi a visita medica che certifichi l’idoneità all’attività sportiva praticata. Gli esami vanno praticati con una gradualità di approfondimento dall’amatoriale alla professionistica. Accanto a questi doverosi obblighi di legge si sta diffondendo l’esigenza di servizi aggiuntivi che creino, con i servizi sanitari per l’idoneità, anche la diagnosi e cura di eventuali infortuni, formando un polo di riferimento completo per la tutela dell’atleta e il suo massimo rendimento in sicurezza e con benessere percepito. L’alimentazione, la conoscenza anatomica e fisiologica del nostro corpo con tutte le sue possibili reazioni sotto stress agonistici, e il supporto psicologico, sono elementi che migliorano la consapevolezza di come vivere l’esperienza di praticante sportivo. Un modello così concepito, con tanta professionalità e moderna strumentazione per visite mediche e cura di alcuni infortuni, coniugato anche con uno specifico servizio di comunicazione gestito da autorevoli fonti specialistiche a disposizione di squadre, club o semplici amatori, è stato istituito nel nostro territorio dal Centro Medico Associati Fisiomed nella sua nuova sede a Sforzacosta. Un’esperienza già da qualche tempo praticata e molto apprezzata, sicuramente uno scatto in avanti di come utilizzare al meglio lo sport nella tutela della salute.

31/08/2025 14:30
Schianto frontale a Caldarola: tre feriti, uno trasportato in elisoccorso a Torrette

Schianto frontale a Caldarola: tre feriti, uno trasportato in elisoccorso a Torrette

Un grave incidente stradale si è verificato questa mattina a Caldarola, intorno alle 11:40, in contrada San Lorenzo, nelle vicinanze del cimitero di Pievefavera. Due auto si sono scontrate frontalmente, coinvolgendo tre persone. Sul luogo dello schianto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco del distaccamento di Tolentino e il personale del 118 per prestare i primi soccorsi. Due dei feriti - una donna di 51 anni e un uomo di 55 anni - sono stati trasportati al pronto soccorso di Macerata tramite ambulanza, mentre un uomo di 51 anni, marito della donna ferita, è stato estratto dall'abitacolo dai vigili del fuoco e trasferito in eliambulanza all’ospedale di Torrette, ad Ancona, in condizioni serie. Non sarebbe, comunque, in pericolo di vita.  Le cause dell’incidente sono al momento oggetto di accertamenti da parte dei carabinieri della Compagnia di Tolentino, intervenuti per i rilievi del caso.

31/08/2025 13:37
Arte in strada nonostante la pioggia: Onda d’Arte anima Civitanova con oltre 30 eventi itineranti

Arte in strada nonostante la pioggia: Onda d’Arte anima Civitanova con oltre 30 eventi itineranti

La pioggia che si è abbattuta ieri (sabato 30 agosto) all’improvviso fino alle 20.30 e le temperature che si sono drasticamente abbassate, hanno provato a mettere i bastoni tra le ruote. Ma Onda d’Arte, l’evento Civitanovese dell’Arte in strada, non si è lasciato scoraggiare.  Nonostante cambiamenti di orario per sistemare le attrezzature precedentemente bagnate e qualche inevitabile stravolgimento, il programma della rassegna è stato confermato per molti appuntamenti, con oltre trenta eventi itineranti di vario genere che hanno preso forma. Il centro città è stato animato così da performer e artisti di strada, musicisti, danzatori, attori, comici, chef, dj set. Quindi, laboratori, mostre, giochi per i più piccoli e molto altro ancora.  Onda d’Arte vuole fin da questa prima edizione legarsi alla città, tanto che ha organizzato anche un originale taglio del nastro (una cima con un nodo da sciogliere), che si è tenuto in un luogo significativo, il moletto La Marina. “Onda d’Arte non poteva non partire dal mare”, ha detto la direttrice artistica Vanessa Spernanzoni all’inaugurazione, con la presidente dei Teatri Maria Luce Centioni che ha sottolineato il senso di incominciare quest’esperienza dal porto, per andare da qui a coinvolgere il cuore di Civitanova. Il centro è stato diviso infatti in quattro aree evocative dove si sono animati gli appuntamenti. Sono: il Faro-il Porto Sicuro; la Cima-l’Incontro; il Gabbiano-il Ritorno; il Mare-la Tradizione. Quindi, c’è stato spazio per i due contest, Abitazione Onda d’Arte e Vetrina Onda d’Arte. Il primo è riservato ai residenti invitati ad abbellire secondo il tema il proprio balcone, finestra o portone; il secondo ai commercianti, che hanno creato una vetrina ad hoc. Abitazione Onda d’Arte è stato assegnato a Patrizia Ripari, Vetrina Onda d’Arte a Gommalacca. Entrambi ricevono premi messi in palio dall’Azienda Teatri e legati alla propria programmazione culturale. La giuria era composta da Alessandro Bertuccioli (presidente), artista pittorico e grafico di comprovata esperienza, Giuliana Bongelli, componente dell’associazione Sentinelle del Mattino Aps, Nicolò Cognigni, comunicatore ed esperto in comunicazione, Laura Bazzoli, insegnante nella scuola primaria. Onda d'Arte è promossa dall’Azienda dei Teatri e dal Comune di Civitanova assieme a tante associazioni, realtà del territorio e commercianti.

31/08/2025 12:40
Congruenza o coerenza: essere o apparire fedeli a sé stessi?

Congruenza o coerenza: essere o apparire fedeli a sé stessi?

Nel linguaggio comune utilizziamo i termini congruenza e coerenza come se fossero intercambiabili. In realtà, in ambito psicologico, si tratta di due concetti distinti, spesso complementari, che riguardano le dinamiche interne dell’essere umano. La congruenza rappresenta l’ allineamento tra pensieri, emozioni, parole ed azioni. E’ l’espressione di un’ integrità, grazie alla quale la persona riesce a manifestare in modo autentico la propria essenza, vivendo in uno stato di armonia interiore. Essere congruenti comporta aver compiuto un lavoro di consapevolezza su ciò che si prova e si desidera, per poter esprimere sé stessi nella propria autenticità, evitando di inviare al mondo messaggi confusi o contraddittori. Significa essere in linea tra la propria esperienza interna e la sua espressione esterna. Quando ciò non accade, emerge una sorta di dissonanza, una sensazione di scollamento tra ciò che si è e ciò che si mostra. Diverso è il concetto di coerenza, che appartiene maggiormente alla sfera logica. Si esprime in un contesto pubblico in cui una persona mostra pensieri e comportamenti uniformi in diverse situazioni nel corso del tempo. In questo senso, la coerenza crea l’immagine di una condotta stabile e prevedibile ed è spesso associata ad un riconoscimento sociale di affidabilità. Tuttavia se ciò può apparire un valore positivo, col tempo potrebbe trasformarsi in una gabbia. Per mantenere una coerenza esteriore si rischia di sacrificare la propria congruenza interiore. Può, infatti, succedere di essere fedeli e coerenti con i propri ideali, senza però sentirsi in sintonia con le emozioni autentiche del momento. Immaginiamo una persona che si sforza di rimanere paziente, perché in linea con un valore in cui crede, provando nel contempo frustrazione o rabbia, emozioni, queste, che non si concede di riconoscere. In tal modo, pur rimanendo coerente con il proprio ideale, vive un’incongruenza interna, un disallineamento tra il sentire la frustrazione e l’agire con pazienza. Può anche accadere che in seguito ad un’ esperienza significativa, una persona possa evolvere, cambiare prospettiva, emozioni o convinzioni. Un mutamento giusto ed inevitabile che conduce ad una maggiore congruenza con il proprio sé attuale, ma che agli occhi degli altri può sembrare un segno di incoerenza. Ciò che è autentico per sé stessi può, non essere sempre comprensibile per chi ci osserva dall’esterno. Per questo motivo, se da un lato la coerenza è una qualità fondamentale per costruire e mantenere un’ identità sociale, dall’altra essere congruenti è molto importante, perché significa coltivare una connessione autentica con sé stessi per poter coltivare relazioni più genuine. Entrambe sono necessarie e richiedono equilibrio, perché un’ eccessiva congruenza può rendere difficile costruire un’immagine stabile nel tempo, mentre una coerenza troppo rigida rischia di ostacolare il cambiamento, imprigionandoci in convinzioni radicate e poco realistiche in un mondo in continua trasformazione. Se la congruenza nutre la nostra essenza, la coerenza sostiene l’ identità sociale. Trovare un’armonia tra le due dimensioni significa restare fedeli alla propria storia, senza rinunciare all’autenticità. Il nostro benessere psicologico nasce proprio da questo equilibrio sottile: essere integri senza smettere di essere veri.

31/08/2025 12:19
Tolentino, controlli a tappeto dei Carabinieri: cinque giovani segnalati per droga e sanzioni per violazioni del codice della strada

Tolentino, controlli a tappeto dei Carabinieri: cinque giovani segnalati per droga e sanzioni per violazioni del codice della strada

I Carabinieri della Compagnia di Tolentino, con l’ausilio del personale delle Stazioni dipendenti, hanno svolto un servizio coordinato sul territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati legati alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti, oltre che al controllo del rispetto del codice della strada. Il dispositivo di controllo, mirato in particolare alle zone più frequentate da giovani e da cittadini extracomunitari, ha interessato esercizi pubblici, aree centrali della città e zone verdi, con posti di controllo sulle principali arterie stradali e nei pressi di obiettivi sensibili. Durante l’attività, i Carabinieri hanno segnalato alla Prefettura di Macerata cinque giovani per possesso di stupefacenti per uso personale. Tra questi, un 32enne tunisino residente a Napoli è stato trovato in possesso di un grammo di hashish nascosto in un sacchetto. Un 27enne egiziano, domiciliato a San Severino Marche e impiegato nella ricostruzione post-sisma, è stato controllato nelle vie del centro e trovato anch’egli con un grammo di hashish. Nella stessa area, un 21enne egiziano residente in provincia di Varese ma domiciliato a San Severino Marche, anch’egli operaio edile, è stato trovato in possesso di un grammo di hashish già preconfezionato per l’uso. Un giovane locale di 19 anni è stato controllato nel centro della città e trovato con un grammo di hashish, mentre a Caldarola un 24enne egiziano residente a Milano e impiegato nella ricostruzione post-sisma è apparso subito agitato senza motivo apparente; i controlli hanno permesso di rinvenire nella sua disponibilità circa un grammo di hashish. Tutto lo stupefacente rinvenuto è stato sequestrato e posto a disposizione dell’Autorità Amministrativa. I controlli stradali hanno permesso di sanzionare un automobilista che non si era fermato all’alt intimato dai Carabinieri, mentre un motociclista è stato fermato per guida senza patente e senza casco. Per quest’ultimo è scattato il fermo amministrativo del veicolo per tre mesi e una sanzione compresa tra 2.257 e 9.032 euro. Le operazioni hanno riguardato anche le aree limitrofe ad alcuni esercizi pubblici recentemente teatro di episodi di violenza. Le indagini relative all’aggressione subita da un barista del centro da parte di un cittadino macedone di 36 anni, già noto alle Forze dell’Ordine, hanno consentito di segnalarlo alla Questura di Macerata per l’emissione della misura di prevenzione del Divieto di Accesso alle Aree Urbane (D.A.C.U.R.), che vieta al 36enne l’accesso a diversi esercizi pubblici di Tolentino per i prossimi due anni.   Complessivamente, sette pattuglie hanno controllato 85 persone, di cui 35 stranieri, e sette esercizi pubblici. L’operazione risponde sia alle numerose segnalazioni dei residenti del centro di Tolentino e dei Comuni limitrofi sul fenomeno dello spaccio di stupefacenti, sia all’esigenza di intensificare i controlli per garantire il rispetto del codice della strada.

31/08/2025 12:01
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