Che il Maceratese e l’Umbria fossero sempre più vicini si sapeva già, ma la commedia di sabato sera in scena al Teatro comunale di Caldarola ne è stata la conferma. Un trionfo di risate per la terza serata di Dialettiamoci affidata alla comicità della Compagnia teatrale Arca di Trevi (Pg) che ha portato in scena 'Il morto sta bene in salute' di Gaetano di Maio per la regia di Graziano Sirci.
Il dialetto umbro dei dialoghi non si è affatto discostato da quello dell’Alto Maceratese, rendendo quindi semplicissima la comprensione delle gag. Con un cast di ben 15 attori, lo spettacolo è stato un crescendo di comicità e vitalità. Un inizio garbato, nella scenografia curata per rappresentare “La pensione della tranquillità”, quasi necessario per immergersi nel contesto e nei personaggi: gli attori hanno dipinto un affresco corale ricco di dettagli e sfumature. Il vero punto di forza è poi arrivato con il secondo atto quando il palco si è trasformato in una esplosione di ritmo e comicità e “La pensione della tranquillità” ha dimostrato di essere tutt’altro che tranquilla con i proprietari che hanno ingenuamente speso i soldi trovati in una valigia lasciata nella pensione e che si trovano di fronte all’aut aut di restituirli o commettere l’omicidio del fidanzato della figlia.
Le scene hanno regalato momenti scoppiettanti che hanno travolto il pubblico. Un vortice di equivoci, gag, situazioni al limite dell’assurdo e colpi di scena si sono intrecciati per riuscire a strappare applausi e risate anche scena aperta. La Compagnia Arca di Trevi non è nuova alla rassegna nazionale di teatro dialettale di Caldarola e questa volta si è esibita con Lidia Gammaidoni, Maurizio Zampogna, Eleonora Donati, Luciano Bartoli, Maurizio Maurizi, Patrizia Perugini, Nadio Beddini, Mauro Monarca, Fausto Donnini, Francesco Buccioli, Emanuela Servili, Sandro Fiorelli, Nadia Gammaidoni, Maria Luisa Ceppi e Francesco Magnini. A fare gli onori di casa, prima dell’inizio dello spettacolo, il sindaco di Caldarola, Giuseppe Fabbroni: «Questa sera (sabato, ndr) andiamo oltre i confini regionali - ha detto -.
In scena una compagnia molto preparata dal quale ci aspettiamo una serata piena di risate e divertimento». Aspettative che non sono state tradite e che hanno dimostrato come la rassegna - giunta alla tredicesima edizione - riesca ad ampliare sempre di più gli orizzonti delle compagnie partecipanti.
Il prossimo appuntamento con il festival è per domenica 24 novembre alle 17.15, al teatro comunale di Caldarola, con 'Un matrimonio con sorpresa' scritta da Camillo Vittici e rappresentata dalla Compagnia L’Alternativa di San Severino Marche per la regia di Adriano Rocci.
La commedia è inserita nel cartellone di Dialettiamoci, tredicesima edizione del festival nazionale di teatro dialettale, organizzata dalla Compagnia Teatrale Valenti e dall’Amministrazione comunale di Caldarola, unitamente ai comuni di Belforte Del Chienti, Camporotondo Di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona.
Ha il patrocinio di: Regione Marche, Unione Montana Monti Azzurri; Uilt Marche e Pro Loco Caldarola.
Ha il sostegno di: Assm Tolentino, Oro Della Terra, Valbeton Mariotti, Rhutten, Imperatori Scavi, Infissi Design, Tec di Luca Pelacani, Cosci Industria, Porzi Ezio Elettricista, Efi Srl, Lead Time, Ricca Associati, Malagrida, Mobilificio Pontoni, Impianti Mancini, Bcc Banca di Credito Cooperativo dei Sibillini e R.G. di Gratani Roberto
Proseguono con successo le lezioni dei Martedì dell’Arte, la rinomata rassegna curata dall’Associazione Arte in collaborazione con il Comune e l’Azienda Teatri.
Le lezioni, che si tengono presso l’Aula consiliare di Palazzo Sforza (sopra il Teatro Rossini), sono un appuntamento imperdibile per gli appassionati d’arte. Ogni martedì alle ore 18, con ingresso libero, il pubblico ha l’opportunità di immergersi in un viaggio culturale di altissimo livello.
Il prossimo incontro, previsto per martedì 19 novembre, vedrà protagonista il prof. Stefano Papetti con una lezione dal titolo “La Pinacoteca di Ascoli. Il fasto barocco”. Un’occasione unica per scoprire i tesori artistici del barocco ascolano attraverso le parole di uno dei massimi esperti del settore.
Il calendario di quest’edizione è ricco di ospiti illustri, tra cui Stefano Papetti, Roberto Mancini, Mauro Perugini, Yuri Marano, Andrea Baffoni, Michele Fofi, Giorgio Valentini, Maria Letizia Papiri, Paola Ballesi e Roberto Cresti. Ciascuno di loro porterà la propria esperienza e conoscenza, offrendo al pubblico una panoramica completa e approfondita su vari aspetti dell’arte.
Anche quest’anno, la partecipazione agli appuntamenti sarà riconosciuta dal Miur come corsi formativi, con il rilascio di un attestato di partecipazione al termine del ciclo di lezioni. Un valore aggiunto per tutti coloro che desiderano arricchire il proprio bagaglio culturale e professionale.
Guasto alla linea a Corridonia, circolazione ferroviaria in tilt sulla Civitanova Marche - Fabriano
Questa mattina, intorno alle 9, un guasto alla linea elettrica della stazione di Corridonia ha causato seri disagi sulla linea ferroviaria Civitanova Marche - Fabriano. La circolazione dei treni è risultata fortemente rallentata e numerosi convogli hanno subito ritardi significativi.
Il problema tecnico, che ha colpito la rete elettrica, ha avuto un impatto diretto sulla regolare operatività dei treni, con inevitabili conseguenze per i pendolari e i viaggiatori. Gli interventi dei tecnici di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) hanno ripristinato il guasto. La circolazione ferroviaria è tornata regolare intorno alle 10.
I passeggeri sono invitati a monitorare gli aggiornamenti in tempo reale e a verificare lo stato dei propri treni attraverso i canali ufficiali delle Ferrovie dello Stato.
(Foto di repertorio)
Continua la maledizione del cammino lontano dal Banca Macerata Forum per la truppa di coach Castellano. I tre punti dell’ottava giornata di campionato Serie A2 Credem se li aggiudica l’Evolution Green Aversa (3-0), capace di giocare al meglio i punti decisivi nei finali dei primi due set e di un’ottima rimonta nel terzo. La compagine maceratese non si può dire che non ci abbia provato ma resta l’amaro in bocca per dei recuperi non concretizzati e per degli allunghi non sicuramente gestiti al meglio. Detto ciò, La prestazione migliore l’hanno offerta i padroni di casa: ottimo l’MVP Rossini che mostra tutte le sue qualità solide in ricezione e difesa.
La cronaca:
Aversa inizia il match con Garnica al palleggio in diagonale con Motzo. I posti 4 rispondono ai nomi di Canuto e Lyutskanov, Frumuselu e Arasomwan sono i centrali, Rossini in seconda linea.Macerata, in casacca verde, risponde con il capitano Marsili in cabina di regia opposto a Klapwijk. Ottaviani-Valchinov sono gli schiacciatori, centrali Fall-Berger, il libero è Gabbanelli.
Primo set. Valchinov in pipe scompiglia le statistiche col primo punto ospite della partita (Aversa era sempre partita in vantaggio prima d’ora). Aversa parte forte con Garnica che sistema con classe qualche ricezione imprecisa dei suoi (6-4 con Motzo), ma Marsili pensa bene di sfruttare il miss-match a muro fra Garnica e Valchinov per mantenere il set in equilibrio. Il primo time-out è di Macerata dopo il muro subito da Ottaviani: 13-9 per i padroni di casa. I normanni giocano meglio, il filotto di punti si fa più consistente anche per colpa di una battuta maceratese che non impensierisce molto. Fall mette l’ace rabbioso che avvicina la Banca Macerata Fisiomed 20-17. Finale punto a punto, chiude Aversa dopo una magia di Rossini: 25-22.
Secondo set. Il mani-out di Klapwijk col muro schierato spiega tutta l’esperienza dell’opposto olandese: serve di più anche da lui per riuscire a modificare l’inerzia del parziale, 4-2 che diventa 8-4. C’è Sanfilippo per Fall. Il primo vantaggio di Macerata arriva inaspettato: la fucilata di Ottaviani dopo le ottime battute di Marsili obbliga la Evolution Green alla chiamata del primo time-out sul punteggio di 8-9. La fortuna aiuta i padroni di casa, sono già due gli ace che toccano il nastro: 17-14 con Motzo dai nove metri. L’appoggio sbagliato da Klapwijk è sanguinoso a questi livelli: 18-15. Aversa tiene in +4 di sicurezza che la porta a vincere il secondo set con qualche patema (grazie a un ottimo Valchinov): 25-21 dopo due ace consecutivi del neo-entrato Minelli.
Terzo set. Squillo frizzante dei biancoverdi in apertura di set, 1-6 in apertura e time-out di Tomasello. La partita scivola via veloce, Berger va in battuta quando il punteggio degli ospiti è doppio rispetto ai padroni di casa: 6-12. Macerata sembra poter scappare, ma il muro di Canuto spiega che il set non è per niente finito: 10-13. Ogni rotazione di Aversa porta con sè un ace, si torna a un equilibrio che sembrava inconcepibile, 14-15. La fotografia del match è un ottima difesa di Gabbanelli dopo il 20 su primo tempo, Macerata ha l’occasione di mettere a terra un pallone importantissimo con Valchinov ma il videocheck blocca l’urlo di gioia maceratese: set e match per i campani,
Giuseppe Ottaviani, schiacciatore: “Partita complicata su un campo difficile contro una squadra ben costruita, finora probabilmente la squadra più forte che abbiamo incontrato. Le difficoltà di oggi sono state sicuramente che loro, almeno il primo e il terzo set, hanno giocato con palla vicino a rete, abbiamo avuto molte difficoltà a contrastare i loro attaccanti. Sapevamo, poi, che sarebbe stata una partita molto difficile anche in ricezione perché loro hanno degli ottimi battitori: purtroppo abbiamo fatto male anche sulle battute un po’ più semplici. Per quanto riguarda l'ultimo set, sicuramente lì dobbiamo migliorare perché quando eravamo sopra 7-8 punti, dobbiamo essere più cinici.”
Evolution Green Aversa – Banca Macerata Fisiomed 3-0 (25-22, 25-21, 25-23)
Evolution Green Aversa: Frankowski 1, Arasomwan 4, Canuto 7, Lyutskanov 11, Motzo 24, Frumuselu 6, Garnica 4, Ambrose 2, Minelli 2, Rossini (L1). NE: Gioele, Di Meo, Agouzoul, Mentasti (L2). All. Tomasello Giacomo, Ass. Beltrame Stefano
Banca Macerata Fisiomed: Pozzebon, Marsili 3, Ichino 2, Ferri, Valchinov 17, Ottaviani 3, Fall 6, Sanfilippo 1, Klapwijk 13, Berger 4, Gabbanelli (L1). NE: Cavasin, Palombarini (L2). All. Castellano Maurizio, Ass. Domizioli Federico.
Arbitri: Vecchione Rosario e Autuori Enrico, entrambi di Salerno MVP: Rossini
Note: Durata set: 29’, 30’, 31’ per ora e 30 minuti.
Battute punto Macerata 5 con 8 errori, Aversa 9 con 14 errori. Muri punto Macerata 8, Aversa 5. Attacco punto Macerata 47%, Aversa 56%. Ricezione positiva Macerata 44% (30% perfetta), Aversa 56% (42%).
All’Eurosuole Forum non si passa! La Cucine Lube Civitanova fa suo il “classico” numero 110 nell’8° turno della Regular Season con un successo in tre set (25-11, 25-17, 25-20) contro la Valsa Group Modena. I tre punti conquistati portano i biancorossi a quota 16 in classifica consolidando la quarta posizione e riducendo al minimo la distanza dal terzo gradino del podio, occupato a quota 17 da Piacenza, caduta 3-1 in casa con Trento. La formazione modenese, invece, resta ancorata a 9 punti e termina la sfida con una corsa negli spogliatoi.
Civitanova mette a referto 16 ace e 9 muri vincenti, Modena non trova punti dal servizio e centra 2 block. Questi dati già basterebbero per mettere in archivio le statistiche. I padroni di casa sono più efficaci anche in attacco (52% contro il 41%) e in ricezione. Lagumdzija chiude da MVP e top scorer con 17 punti (62% con 6 ace e 1 muro). In doppia cifra anche Nikolov (15) e Bottolo (11). I migliori realizzatori di Modena sono Sanguinetti e Buchegger con 8 sigilli a testa.
Prima del match riconoscimento da parte di A.S. Volley Lube a Simone Anzani e Luciano De Cecco, tornati per la prima volta da ex. Presenti sugli spalti le stelle dell’Anthropos, società leader del mondo paralimpico: la super campionessa di atletica Assunta Legnante e i fuoriclasse del basket down.
Biancorossi in campo con Boninfante al palleggio e Lagumdzija opposto, Bottolo e Nikolov laterali (Loeppky in panchina), Chinenyeze e Podrascanin centrali, Balaso libero. Ospiti schierati con la diagonale De Cecco-Buchegger, Gutierrez e Rinaldi in banda, Anzani e Sanguinetti al centro, Federici libero.
Nel primo set (25-11) la Lube domina al servizio (7 ace a 0), mettendo alle corte i gialli in attacco (65% contro il 44%), a muro (4-1) e in ricezione (70% e con 60% di perfette contro le percentuali deficitarie degli ospiti). In cattedra Lagumdzija con 5 punti e il 100% di positività, ma anche Chinenyeze (5 punti di cui 2 i battuta e 1 a muro).
Nel secondo set (25-17) il leitmotiv non cambia: 3 muri a 0 per Civitanova, più performante in attacco (52% contro il 32%) e a muro (4-1), ma Modena cresce in ricezione. Lagumdzija continua a dare spettacolo (7 punti con il 57% e 3 ace), ma nel finale si fa apprezzare Bottolo, autore di 4 punti come il rivale Davyskiba, entrato nel corso del primo set per Gutierrez e rimasto in campo.
Il terzo set (25-20) è il più combattuto. Civitanova cala in attacco e non mancano le polemiche per un Vido Check contestato dal pubblico di casa, ma sul 19-19 i biancorossi (6 ace nel set) mettono il turbo con i servizi vincenti di Nikolov e la giocata finale di Bottolo.
LE AZIONI
Buon avvio della Lube al servizio (ace del 5-2) e a muro (block in per il 6-2). Il laterale bulgaro tiene il servizio fino all’8-2 siglato da Bottolo. Il pressing dai nove metri arriva anche da Podrascanin (1 ace) per il 10-3. Gli ospiti provano a reagire a muro (11-7), ma la Lube è padrona del gioco e attacca con un ispirato Lagumdzija (14-7). Sul muro di Nikolov sono 8 le lunghezze di distanza (16-8) e Giuliani inserisce Davyskiba per Gutierrez, ma l’ucraino incassa subito i due ace del 18-8. Prepotente il muro a 1 di Podrascanin per 21-10. Nel finale entra Poriya al servizio e Civitanova chiude con i suoi due ace (25-11).
Nel secondo set tra gli emiliani resta in campo Davyskiba. Avvio fulminante dei cucinieri a muro (5-1). Quando gli emiliani provano a reagire Lagumdzija li affonda dai nove metri (2 ace) e in attacco (10-5). I padroni di casa difendono bene e impediscono a una Valsa Group fallosa di riavvicinarsi (16-7). Con l’innesto di Mati Modena cerca di reagire. Sul 18-15 Medei rispolvera Loeppky al servizio e la Lube va a punto a muro con Potke (19-15). Show di un irrefrenabile Bottolo nel finale. Sono proprio i punti in serie dello schiacciatore veneto a stordire i rivali e a condannarli (25-17).
Nel terzo set Lagumdzija continua a martellare al servizio e sigla l’ace del 4-1. Sul servizio vincente di Lagumdzija Civitanova comanda 11-8. Modena prova a riaprire la gara, ma Buchegger spara fuori la palla del possibile pareggio (15-13) e incassa l’ace di Bottolo (16-13). La Valsa Group non molla e si avvicina dopo un Video Check a lungo fischiato dal pubblico (18-17), ma la torcida di Lube nel Cuore sale alle stelle e in campo c’è un settimo uomo per la Lube. Il 19-17 è targato Lagumdzija. Modena non si piega e impatta con Sanguinetti (19-19). Nikolov firma lo strappo in attacco e con due ace (22-19). Bottolo partecipa alla festa (23-19). Bottolo chiude 25-20.
TABELLINO
Cucine Lube Civitanova – Valsa Group Modena 3-1 (25-11, 25-17, 25-20)
Cucine Lube Civitanova: Chinenyeze 6, Gargiulo, Loeppky, Orduna ne, Bisotto (L) ne, Balaso (L), Boninfante 1, Poriya 2, Nikolov 15, Lagumdzija 17, Dirlic ne, Podrascanin 6, Bottolo 11, Tenorio ne. All. Medei
Valsa Group Modena: Massari 2, Meijs, Mati, Sanguinetti 8, Stankovic ne, Davyskiba 6, Gollini (L), De Cecco, Anzani 2, Buchegger 8, Federici (L), Rinaldi. All. Giuliani
Arbitro: Carcione (RM) e Simbari (MI)
Note: durata set 21’, 26’, 34’. Totale 1h 21’. Civitanova: errori al servizio 14, ace 16, muri 9, attacco 52%, ricezione 50% (32%). Modena: errori al servizio 12, ace: 0, muri: 2, attacco 41%, ricezione 32% (17%). Spettatori: 2.720. MVP: Lagumdzija
MACERATA – È venuto a mancare Stefano Fontana, storico professore di economia aziendale all'ITC Gentili, dove ha insegnato per 25 anni, guadagnandosi l'affetto e la stima di generazioni di studenti. Dottore commercialista e grande tifoso della Maceratese, aveva 75 anni ed era una persona di grande spessore umano, conosciuta per la sua disponibilità e il suo impegno, sia sul piano professionale che personale.
Fontana ha combattuto con coraggio una grave malattia, trascorrendo le ultime settimane presso l'hospice di San Severino Marche. I funerali si terranno martedì 19 novembre alle ore 10.00 presso la Chiesa dell'Immacolata di Macerata. Lascia la moglie Margherita e il figlio Paolo.
Paura in via Toscana, a Civitanova, per un incendio che ha coinvolto un appartamento nel tardo pomeriggio di oggi.
Sul posto sono intervenuti tempestivamente i vigili del fuoco, che hanno domato le fiamme evitando il propagarsi del rogo agli appartamenti adiacenti, con i pompieri che hanno messo in sicurezza l'intera area e avviato le operazi Fortunatamente, al momento dell'incendio, non c'erano persone all'interno dell'appartamento.
(Servizio in aggiornamento)
La CBF Balducci HR espugna il campo della Clai Imola con un altro 3-0 (quinta vittoria su cinque con questo risultato) nella settima giornata di andata della Serie A2 Tigotà: tre punti fondamentali per continuare la corsa nelle zone alte della classifica, anche in chiave qualificazione ai quarti di Coppa Italia. La MVP Decortes (18 punti con il 48%) e i 12 punti di Caruso (6 muri) sono i numeri di spicco delle arancionere che soffrono soltanto nel primo set, chiuso di misura: del secondo set in poi il campo è tutto della CBF Balducci HR, con 12 muri di squadra, 3 ace e un livello di gioco superiore in tutti i fondamentali rispetto alla formazione romagnola (Stival 10 punti).
Il primo set si decide tutto nel finale: Imola resta sempre attaccata alle arancionere che però piazzano la zampata decisiva proprio in coda, con due muri consecutivi di Mazzon e Caruso per il 23-25 (Decortes 5 punti nel parziale). Nel secondo set è monologo arancionero: l’attacco gira al 50%, quello delle romagnole al 20% e il servizio efficace della CBF Balducci HR fa il resto, le maceratesi dilagano sin dai primi scambi fino al 12-25 finale (Decortes 9 punti). Nel terzo set Imola prova a lottare ma deve cedere ai colpi di Caruso (4 muri e 7 punti totale nel parziale): le arancionere tengono alta la guardia e chiudono subito il match.
LA PARTITA
Coach Lionetti parte con Bonelli-Decortes, Mazzon-Caruso, Battista-Bulaich, Bresciani libero. Per coach Caliendo in campo Rizzieri-Stival, Bacchilega-Ravazzolo, Pomili-Bulovic, Mastrilli libero.
L’inizio è punto a punto (5-6 con Bulaich e Mazzon a segno), poi arriva il break di Battista (6-8) ma il muro di Ravazzolo fa 8-8 e ancora 10-8. Mazzon firma il 12-12 in primo tempo, Battista inventa il tocco del 13-14 ma le romagnole restano lì (15-15) e sorpassano di nuovo col doppio contrattacco di Stival (18-16). Caruso e Decortes murano Bulovic (19-19), c’è anche l’ace della centrale siciliana (19-20), entra Mescoli per Bulovic nell’Imola e la difesa rocambolesca della neo entrata vale il 21-20 per le romagnole. C’è ancora equilibrio (22-22), Battista contrattacca (22-23), Mazzon ferma Stival (23-24) e ancora un muro, stavolta di Caruso, regala il set alla CBF Balducci HR (23-25).
Primo break arancionero nel secondo set nel segno di Decortes (2-4), allungato ulteriormente dal contrattacco di Battista (3-7), Pomili non trova la riga ed è 3-8 (c’è Pinarello in regia per Rizzieri nell’Imola) Mazzon e Decortes firmano il 3-10, Caruso a filo rete il 4-12 e un gran colpo di Battista vale il +9 (5-14). Bulovic trova il 7-14, sull’8-15 nella Clai c’è Migliorini al centro per Bacchilega, Decortes inchioda a terra l’8-17 e piazza anche il mani out del +10 (8-18). Caliendo prova anche la carta Messaggi opposta e Mescoli in banda sull’8-19 dopo la pipe di Battista, Mazzon mura l’8-20 e Decortes l’8-21, Mescoli proprio non trova la riga (10-24). Al terzo set ball chiude Decortes 12-25.
Nel terzo set le arancionere provano a scappare sul 2-4 ma Imola rientra (5-4), Mescoli (rimasta in campo) sbaglia per il 5-6, Mazzon trova tre punti consecutivi ed è 6-9, il muro di Bonelli fa 6-10. Stival accorcia le distanze (9-11), ma Caruso ritrova subito il +5 con due muri consecutivi (9-14), c’è poi l’errore di Stival per l’11-17. Due errori arancioneri in attacco portano Imola al -4 (13-17), Bulaich piazza il lungolinea del 14-19, le romagnole contrattaccano il 16-19, Battista non ci sta e inchioda il 16-20. Mazzon trova l’ace (16-21), Caruso un altro muro (16-22), la palla di Battista è out di poco (18-22) ma Decortes firma il 18-23), c’è l’ace di Bonelli (18-24), le arancionere chiudono senza problemi 18-25.
Valerio Lionetti (head coach CBF Balducci HR Macerata): “Questo campionato non dà la possibilità di avere partite facili e secondo me non lo è stata neanche questa ad Imola, nel senso che nel primo set abbiamo giocato abbastanza bene, loro hanno giocato invece bene e forse abbiamo peccato un po' in difesa in situazioni che in genere facciamo discretamente. Poi siamo saliti in quel fondamentale lì, nel secondo e nel terzo set, secondo me abbiamo fatto un po' la differenza rispetto alle nostre avversarie. Era una partita, come dicevo alle ragazze alla vigilia, che sarebbe stata un po' snervate bisognava essere pazienti e trovare il momento giusto per chiudere il punto”.
Clara Decortes (opposta CBF Balducci HR Macerata): “E' stata una vittoria secondo me corale, siamo state molto brave a reagire di gruppo soprattutto dopo il primo set in cui eravamo un po' contratte, quando ci siamo sciolte abbiamo espresso un bellissimo gioco di gruppo tutte. Portare a casa il primo set per noi è stato anche importante a livello caratteriale, eravamo molto contratte e riuscire a vincere un set complicato, comunque, ci ha permesso di esprimere meglio il nostro gioco, essere più rilassate ed mostrare la squadra che siamo”.
Asia Bonelli (palleggiatrice CBF Balducci HR Macerata): “Sicuramente la partita l'abbiamo vinta in muro difesa, dal secondo set abbiamo aumentato un po' l'intensità nella nostra difesa e siamo state un po' più ordinate con i tocchi a muro e anche su certe chiamate in difesa, quindi la partita si è risolta lì. Nel primo set siamo state molto disordinate, abbiamo un po' subito le varie variazioni in attacco degli attaccanti di Imola e questo ci messo in difficoltà, poi secondo e terzo set abbiamo trovato un pochino più una quadra, ordine e siamo riuscite a portarci a casa la vittoria”.
IL TABELLINO
CLAI IMOLA VOLLEY - CBF BALDUCCI HR MACERATA 0-3 (23-25 12-25 18-25)
CLAI IMOLA VOLLEY: Pomili 3, Ravazzolo 10, Stival 11, Bulovic 2, Bacchilega 4, Rizzieri, Mastrilli (L), Mescoli 8, Migliorini, Messaggi, Visentin, Gambini, Pinarello. Non entrate: Arcangeli. All. Caliendo.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Bonelli 1, Battista 10, Caruso 12, Decortes 18, Bulaich Simian 4, Mazzon 12, Busolini (L), Bresciani, Morandini. Non entrate: Orlandi, Sanguigni, Fiesoli, Braida. All. Lionetti.
ARBITRI: Dell'Orso, Proietti.
NOTE - Durata set: 28', 23', 25'; Tot: 76'. MVP: Decortes.
Quattro giorni dopo è sempre il Chiesanuova a far festa. La squadra di Mobili non si ferma più e, fresca dello storico passaggio alla finale di Coppa Italia, centra il terzo successo consecutivo in campionato e allunga a 17 il totale di gare senza sconfitte, imbattuta dall'inizio di questa straordinaria stagione. Ma soprattutto, complice il pareggio del K-Sport Montecchio, si prende la vetta dell'Eccellenza tutta per sé.
La sfida col Monturano viene decisa nella ripresa dopo un primo tempo equilibrato e con il Chiesanuova più in difficoltà del solito nel far gioco, un po' per imprecisione e un po' per la bravura tattica dei fermani. La scivolata di Tanoni e l'inzuccata del neoentrato Pesaresi indirizzano il match in favore dei biancorossi e nel finale gli ospiti di Martinelli rischiano di subire il tris. Dopo 97' dunque termina 2-0 proprio come nell'andata di coppa e il Chiesanuova si porta a 25 punti, +1 sulla Maceratese e +2 sul K-Sport che sarà prossimo rivale in trasferta. Diventano 4 invece i ko di fila per il Monturano che non riesce a mettere fine alla crisi, più di risultati magari che tecnica e resta quart'ultimo con 8 punti, -5 dalla salvezza diretta.
Cronaca. Senza Pasqui, mister Mobili cambia l'assetto dei suoi utilizzando Mongiello e Russo tipo ali e Persiani libero di svariare. Al 10' la prima chance, sarà anche la migliore della frazione, sventola di Mongiello dal vertice dell'area e bravo Monti in angolo. Il Monturano è aggressivo, fa sue le seconde palle e pian piano prende campo e aumenta il possesso. Verso la metà del tempo ci prova prima con Ercoli, destro a lato, poi con una bella rovesciata di Palestini fuori di poco. Il Chiesanuova perde Sopranzetti e con l'ingresso di Trabelsi passa al 4-2-3-1. Al 40' incornata di Sbarbati centrale.
Secondo tempo. Al 49' ancora opportunità per Sbarbati e ancora conclusione debole, stavolta di piede. Dopo 2', da corner, sponda di Altobello e da due passi Muzi si divora lo 0-1. L'errore diventa ancora più grave perchè al 58' Sbarbati anticipa il portiere, lo aggira e mette dentro dove Tanoni è il più lesto e fa 1-0. Martinelli prova a ridare energia ai suoi con un triplo cambio ma sugli sviluppi di un angolo troppa libertà concessa a Pesaresi che di testa, comodamente, fa 2-0 e chiude i giochi. Nel finale si scaldano gli animi e nel recupero Monti vola sul colpo di testa di Persiani evitando la debacle.
Chiesanuova: Ajradinoski, Perini (11'st Ciottilli), Carnevali (29'st Pesaresi), Sopranzetti (37' Trabelsi e 20'st Tempestilli), Canavessio, Monaco, Russo, Tanoni, Sbarbati (39'st Morettini), Mongiello, Persiani. All. Mobili
Monturano Campiglione: Monti, De Carolis (22'st Verini), Fabi (33'st Santarelli), Piras, Adami, Muzi, Morelli, Ercoli (33'st Cisbani), Altobello (33'st Rotondo), Russo, Palestini. All. Martinelli
Arbitro: Uncini di Jesi
Reti: 13'st Tanoni, 36'st Pesaresi
Note: espulso dalla panchina Fatone; ammoniti Persiani e Santarelli; corner 4-1; recupero 2' e 5'
Cronaca di un successo annunciato, così potremmo riassumere l’evento andato in scena ieri al Teatro Velluti di Corridonia. D’altronde gli “ingredienti” per il capolavoro c’erano tutti: una storia perduta nelle nebbie del tempo; un ricercatore appassionato, scrupoloso e minuzioso; due autori e registi di grande talento, fama ed esperienza; una compagnia teatrale rappresentante una vera eccellenza del palcoscenico regionale e nazionale.
Così, la vicenda personale e politica di David Fermani, sindaco ed amministratore integerrimo della Pausula di fine Ottocento, è stata riportata alla luce con un evento interamente dedicato a questo personaggio divenuto ormai quasi sconosciuto alla cittadinanza ma al quale l’Amministrazione comunale di Corridonia ha voluto rendere omaggio in occasione del centotrentesimo anniversario della morte.
L’evento ha preso il via nel pomeriggio con una piacevolissima ed interessantissima conferenza del Dott. Modestino Cacciurri sulla Pausula di fine Ottocento e sulla figura del Fermani, egregiamente moderata dall’Assessore alla Cultura Massimo Cesca, e si è concluso in serata con lo spettacolo teatrale della Compagnia della Marca “David, un dramma ottocentesco”. Lo spettacolo, che ha visto Andrea Caimmi nel ruolo del David Fermani morente, è stato scritto e diretto da Fabiana Vivani e Roberto Rossetti. Il Rossetti si è anche occupato della direzione musicale dello spettacolo, con la collaborazione di Alessia Torresi e Carla Rossetti per l’adattamento dei testi musicali e di Giulia Ciccarelli per i costumi.
Entrambi gli appuntamenti hanno riscosso un grande interesse e richiamato un folto pubblico. In particolare, lo spettacolo teatrale della Compagnia della Marca ha registrato il tutto esaurito, a conferma del valore e dello spessore degli artisti e dei tecnici del nostro territorio.
Il progetto del Comune di Corridonia per ricordare e omaggiare la figura di David Fermani si concluderà ad inizio 2025 quando vedrà la luce una pubblicazione sul Fermani stesso e sulla Pausula del periodo, scritta da Modestino Cacciurri sulla base dell’ingente quantità di materiale emerso nel corso delle approfondite ricerche condotte per la realizzazione dell’iniziativa.
Con una prestazione solida ed efficace la Maceratese porta via il bottino pieno dal Del Conero, superano 2-0 i Portuali Ancona. Possanzini ripropone la stessa formazione che una settimana fa ha battuto il Montefano all’Helvia Recina, con Vrioni a supporto di Cognigni in attacco.
Prima della gara i Portuali hanno omaggiato i tifosi della Maceratese con un mazzo di fiori in onore di Stefano Tognetti.
Sin dai primi minuti di gioco i biancorossi prendono il pallino del gioco, facendosi vedere in avanti al 17’ con un tiro da fuori di Ciattaglia che finisce alto. Al 23’ grande occasione da corner, con Lucero che svetta in area ma di testa centra la traversa. Il gol arriva al 41’, con un cross di Grillo dalla destra sporcato che trova la deviazione vincente da pochi passi di Vrioni. Maceratese a riposo in vantaggio 1-0.
La ripresa inizia con gli ospiti sempre in controllo della gara. Al 7’ Cognigni si gira bene in area e viene abbattuto. Sul prosieguo dell’azione finisce a terra anche Vrioni ma in entrambi i casi per l’arbitro non ci sono gli estremi per il calcio di rigore. Decisione che lascia più di un dubbio. Al 16’ i Portuali provano a farsi vedere in avanti con un tiro di Vitucci velleitario. Sul rinvio rischia qualcosa Bongelli in fase di impostazione ma si salva con l’aiuto di Gagliardini. La Maceratese controlla e al 44’ chiude i conti con Cirulli, che fredda Tavoni con la sua seconda rete consecutiva.
La Maceratese soprassa il K Sport Montecchio, che pareggia 1-1 a Matelica, e si porta al secondo posto in classifica a -1 dalla capolista Chiesanuova.
Credit foto: Alessandro Gagliardini
Il 17° Rally delle Marche, organizzato da PRS Group, ha puntato i riflettori sulla consegna del titolo 2024 del Campionato Italiano Rally Terra, di cui era l’ultimo atto, l’unico a coefficiente 1,5. Ha fatto vivere il momento più emozionante della stagione sui territori di Cingoli, Gagliole e San Severino Marche, per le sfide finali di un’annata avvincente, consegnando la vittoria di gara e campionato al vicentino Alberto Battistolli, in coppia con Simone Scattolin, su una Skoda Fabia RS Rally2.
Con la vittoria in Sardegna, la prima della stagione Battistolli con la Skoda Fabia RS, aveva accorciato le distanze con soli due punti dal leader Tommaso Ciuffi, il toscano di Firenze anche lui su una Skoda, affiancato da Cigni e dopo una prima parte di gara con Battistolli leader e Ciuffi poco lontano, la pratica si è poi risolta dopo quattro prove, con l’uscita di strada del pilota fiorentino. Da quel momento in poi, la situazione per Battistolli si è fatta di certo meno intricata ma ha pur dovuto controllare la situazione con fermezza, visto che dietro a lui c’era fermento.
Alla fine, il figlio del grande “Lucky” ce l’ha fatta, a cucirsi lo scudetto tricolore sulla tuta, precedendo sotto la bandiera a scacchi, in modo quasi inaspettato, il finlandese Jaakko Lavio, in coppia con Temonen (Skoda Fabia), il quale con vero e proprio colpo di reni sull’ultima prova speciale ha avuto ragione del veronese Umberto Scandola, un altro dei grandi favoriti alla vittoria sia di gara e rimasto anche in corsa, seppur con meno possibilità per il titolo.
Di certo, l’assenza al precedente impegno in Sardegna del mese scorso ha pesato molto sulla classifica di campionato dello scaligero, pur se sulla terra marchigiana, che riesce sempre a ispirarlo, aveva saputo leggere bene la gara e dimostrato di poter aspirare ad un secondo posto di pregio, al volante della Fabia condivisa con il friulano Cargnelutti, ma nulla ha potuto contro il vero e proprio assalto all’arma bianca finale di Lavio.
A sua volta Scandola aveva arginato con calma i ripetuti attacchi che arrivavano da ogni dove, soprattutto ad opera dello stesso Lavio e del bergamasco Enrico Oldrati (Skoda), in lotta sfrenata per le posizioni al sole dell’assoluta di campionato. Lavio ha saputo mantenere la calma specie nel giro di prove finali, quando Oldrati, con alle note il lucchese Ciucci era diventato una vera e propria spina nel fianco, sempre vicino e pericoloso quanto deciso.
Alla fine il nordico l’ha spuntata per 4”3 firmando il miglior tempo assoluto sulla prova di chiusura di Gagliole dove invece Scandola ha perso 12”8, scendendo al gradino più basso del podio, mentre la quarta piazza è andata poi a Oldrati, il quale ha saputo tenere un confortante margine di sicurezza per tenersi dietro Angelo Pucci Grossi. Il figlio dell’indimenticato “Pucci”, in coppia con l’aretino Cardinali, anche lui su una Skoda ha finito quinto, correndo bene per finire alla grande una stagione di forte crescita per il riminese.
Sesta piazza, meritevole, per il due valtellinese Marco Gianesini e l’omonimo Bergonzi, che hanno anche messo le mani sul titolo “over 55” davanti al pistoiese Bizzarri, con Lanera, sulla Citroen C3 Rally2. Tra le due ruote motrici il primato è stato per Fabio Farina e Daniel Pozzi, entro i venti dell’assoluta, con una Peugeot 208 Rally4.
In termini di campionato, con Battistolli “scudettato” (71,5 punti), la giornata nera di Ciuffi è stata indorata dall’aver comunque acquisito il secondo posto finale di campionato (rimasto a 51 punti), con Scandola cui seppur il coefficiente 1,5 di punteggio poteva dargli quel poco di punti per portarlo alle spalle di Battistolli, ha poi finito terzo dietro al driver gigliato di un solo punto. Oldrati ha terminato la serie al quarto posto con 46 punti, il finlandese Lavio con il suo finale stellare finisce quinto, davanti al connazionale Heikkila (vincitore a Foligno e San Marino), qui assente e rimasto a quota 36.
Nel match valido per la dodicesima giornata del Campionato di Serie D, la Civitanovese cede 2-3 al Chieti dopo una partita ricca di emozioni e colpi di scena, dove i teatini ribaltano il risultato nel finale.
La Civitanovese getta al vento una preziosa opportunità, dopo aver dominato per i primi venticinque minuti, passando in vantaggio di due reti. La squadra di Sante Alfonsi, però, non riesce a capitalizzare il predominio iniziale e finisce per subire la rimonta e il sorpasso del Chieti, che al termine della partita vince 3-2 al Polisportivo.
I rossoblu partono fortissimo, creando numerose occasioni da gol, ma fallendo più volte l’opportunità di chiudere il match. Buonavoglia apre le marcature, mentre Bevilacqua firma il raddoppio. Durante il primo tempo, però, Padovani colpisce una traversa clamorosa e il Chieti, pur soffrendo, non molla e accorcia le distanze con il gol di Fall. Nel frattempo, il portiere Petrucci compie alcuni interventi decisivi, evitando il 3-0.
La ripresa vede una partita più equilibrata, ma la Civitanovese non riesce a mantenere il vantaggio. Il Chieti pareggia con un gol spettacolare di Ceccarelli, per poi completare la rimonta grazie alla rete di Tourè. La sconfitta lascia un grande rammarico per l’incapacità di sfruttare le tante occasioni e per il calo di rendimento della squadra.
Con questa battuta d'arresto, la situazione in classifica si complica ulteriormente per i rossoblu, che rimangono penultimi insieme al Notaresco. La lotta per la salvezza si fa sempre più dura e l'imminente prossimo incontro diventa decisivo per evitare un distacco troppo ampio dalla zona sicura.
Campionato Serie D, Xll giornata
CIVITANOVESE - CHIETI 2-3
CIVITANOVESE (4-4-2): Petrucci; Cosignani, Diop, Passalacqua, Franco (22’ st Rizzo) ; Visciano, Capece, Macarof (35’ st Ruggeri), Buonavoglia (19’ st Domizi); Padovani (1’ st Spagna), Bevilacqua (26’ st Brunet). A disposizione: Massenz, Giandomenico, Tassi, Esposito. All. Sante Alfonsi.
CHIETI (4-3-3): Servalli; Della Quercia, Schiavino (14’ st Caiazza), Sini, Guerriero; Casciano (20’ st Cordova), Forgione (26’ st Di Dio), Di Paolantonio (14’ st Donsah) ; Toure’, Fall, Ceccarelli (41’ st Balic). A disposizione: Manzari, Di Matteo, Oddo, Balic, Valentini. All.: Giovanni B. Ignoffo
Arbitro: Daniele Aronne della sezione di Roma 1
Assistenti Matteo Lauri della sezione di Modena e Jonas Blondon Nkenkeu Teulem della sezione di Parma
NOTE ammoniti Bevilacqua,Franco, Passalacqua e Forgione ; corner 2-5; recupero 1’ pt, 5’ st
RETI: 1’ pt Buonavoglia, 23’ pt Bevilacqua, 30’ pt Fall, 36’ st Ceccarelli, 38’ st Toure
CRONACA
PRIMO TEMPO
1’ pt Gol! Si intreccia la difesa del Chieti ne approfitta Buonavoglia che gonfia la rete
5’ pt traversa piena di Padovani
13’ pt Padovani approfitta di un errore della difesa e a tu per tu con Servalli lo costringe a salvarsi in corner
23’ pt Gol! Palo interno e gol per il raddoppio dei padroni di casa a firma Bevilacqua
30’ pt Gol! Accorcia Fall lesto in area di rigore
35’ pt si allunga Petrucci a deviare sul palo la conclusione Casciano
37’ pt grande salvataggio di Passalacqua sulla linea in rovesciata
41’ pt altro grande intervento di Petrucci a tu per tu con Ceccarelli
43’ pt ancora strepitoso Petrucci sul primo palo
44’ pt annullato per offside un gol a Bevilacqua
46’ pt Padovani diagonale out
SECONDO TEMPO
9’ st prova a farsi vedere Spagna
18’ st palo del Chieti
36’ st Gol! Conclusione chirurgica di Ceccarelli dal limite
38’ st Gol! Toure la ribalta in favore degli ospiti
43’ st diagonale di Spagna dal limite blocca Servalli
47’ st pericoloso contropiede Chieti
Il Tolentino innesta la quarta e sale sempre più su in classifica. I cremisi proseguono nella striscia di vittorie consecutive, che ora sale a quattro, e piegano l'Atletico Mariner nello stadio di casa con il risultato di 4-1, nella sfida valevole come undicesima giornata del campionato di Eccellenza Marche. Tre punti che consentono di rinsaldare le ambizioni playoff per la banda Passarini, mentre gli ospiti restano inchiodati al penultimo posto.
Il Tolentino, dopo la trasferta di Fano, ripropone la "linea verde" a centrocampo con Manna e Stricker ad affiancare Badiali. Tomassetti ritrova il suo posto al centro della difesa con fascia da capitano annessa. Davanti confermata la coppia Moscati-Lovotti. Nei marineros spicca la presenza da titolare del neo acquisto Salvatelli, difensore ex di giornata. Altro giocatore ospite con un passato cremisi è il trequartista Davide Verdesi.
LA CRONACA - Avvio propositivo degli ospiti che collezionano due corner nei primi due minuti di gioco e propongono una pressione alta che inizialmente offusca le linee di passaggio della costruzione cremisi.
Tolentino pericoloso all'11' con un'azione ariosa che libera l'inserimento di Barilaro, bravo a penetrare in area e scaricare la conclusione su cui Amato risponde presente. È il preludio al gol che arriva al 13' con il solito Lovotti, che timbra il cartellino per la quarta partita consecutiva. Il centravanti argentino è bravo a piroettare sul pallone e trovare la girata vincente che stavolta lascia secco il portiere dell'Atletico.
Nemmeno il tempo di festeggiare e due minuti più tardi per Lovotti è già tempo di doppietta (15'). Ottimo il suggerimento in profondità di Manna per il 'puntero' che, di prima intenzione, scocca il tiro in diagonale che va a baciare il palo per poi depositarsi in rete. Reazione ospite al 17' con la conclusione scarabocchiata di Cialini.
Ci prova anche Verdesi al 21', ma la sfera termina alta sopra la traversa. Tre minuti più tardi Stricker cestina un'ottima chance dopo essere stato imbeccato perfettamente da Capezzani con un filtrante che lo libera a tu per tu con Amato. Il suo tiro è troppo centrale.
Al 27' Lovotti sfiora la tripletta cogliendo il palo esterno. Squadre già lunghissime e, sul ribaltamento di fronte, la difesa del Tolentino è troppo disattenta e per Liberati è un gioco da ragazzi accorciare le distanze da posizione ravvicinata (28').
Partita ricchissima di emozioni. Al 30' Panza va vicinissimo dal trovare un gol da cineteca con una punizione dalla metà campo. Gol da cineteca che, invece, trova Moscati al 32'. L'attaccante, sul cross di Capezzani, si esibisce in un gesto acrobatico spettacolare che vale il 3-1. Una magia volante che "minaccia" la rovesciata di Lovotti di due settimane fa come migliore rete della stagione.
Ospiti con reparti troppo sfilacciati, il pressing alto col passare dei minuti perde di efficacia. Al 34' alla festa del gol partecipa anche Capezzani con una stoccata dal limite che non lascia scampo ad Amato. Lo stesso Capezzani poco più tardi accarezza la doppietta, ma stavolta il portiere dell'Atletico riesce ad alzare la sfera sopra la traversa. Un primo tempo vivace termina sul 4-1 in favore dei padroni di casa.
Dopo 5 minuti di gioco nella ripresa Passarini pensa a distribuire le energie e inserisce Pesaresi e Cicconetti al posto di Moscati e Capezzani. Al 60' Atletico Mariner pericoloso con la spizzata di Fabi Cannella che non finisce lontana dai pali sugli sviluppi della punizione calciata da Veccia.
Secondo tempo che, inevitabilmente, ha ritmi più bassi ed è contraddistinto dai tentativi ospiti di rientrare in carreggiata. I marineros gettano nella mischia anche Napolano. L'occasione più ghiotta, però, al 67', capita sui piedi di Pesaresi, lanciato in porta dall'ottimo lavoro di sponda di Lovotti. Il giovane trequartista cremisi fa tutto bene tranne il tiro che termina largo di poco.
Al 76' Lovotti si mette in proprio, ma è poco coordinato al momento della conclusione. Al 79' Atletico Mariner in avanti con il colpo di testa del subentrato Picciola che finisce alto. All'88' Napolano tenta di sorprendere Bucosse con un pallonetto velenoso che non va lontano dal bersaglio. Al 90' Badiali incoccia il palo al termine di un contropiede ben condotto da Pesaresi. Al 93' grandissima parata di Amato su Naddeo, pescato solo in area ancora da Pesaresi. Dopo cinque minuti di recupero arriva il triplice fischio. Il Tolentino sale a quota 19 punti in classifica ed entra in zona playoff.
Il Santo Stefano Kos Group di Porto Potenza Picena vince anche contro l’insidioso Dinamo Lab Sassari e resta solitario, con cinque vittorie su cinque partite, in vetta alla classifica del campionato nazionale di Serie A di basket in carrozzina. Il finale al PalaPrincipi è di 59 a 49 a favore dei marchigiani dopo una gara dai toni agonistici elevati ed entusiasmante dal punto di vista dello spettacolo.
I sardi erano scesi in riva all’Adriatico coscienti di affrontare la capolista e ben determinati a riscattare la sconfitta casalinga di settimana scorsa contro il Cantù. La partenza fulminea del Sassari mette in difficoltà il team di coach Roberto Ceriscioli a cui basta pochi minuti per prendere le misure e ristabilire un sostanziale equilibrio, mantenendo il vantaggio ad ogni parziale. La Dinamo Lab non regala nulla e capitan Sabri Bedzeti e soci devono spingere sull’acceleratore nell’ultimo quarto di gioco per maturare un vantaggio che alla sirena di fine partita faceva registrare un più 10 punti.
Cantù e Firenze vincono, rispettivamente contro Padova e Bergamo, e restano all’inseguimento del Santo Stefano staccando di due lunghezze il Reggio Calabria sconfitto a Treviso. Il Giulianova, una delle potenziali protagoniste di questo campionato, perde anche a Porto Torres inanellando così tre sconfitte di fila e restando ferma a 4 punti. Sabato prossimo i portopotentini saliranno a Bergamo con la chiara intenzione di non interrompere il ruolino di marcia positivo. I tabellini del Santo Stefano: Vigoda 12, Giaretti 12, Becker, Bedzeti 25, Raimondini, La Terra 7, Henriot, Balsamo 2, Scandolaro, Bassoli, Watson, Cini 1. All. Ceriscioli.
Non essere sordi, ma aperti alle esigenze della società. È questa una delle priorità emerse nell’ambito dell'Assemblea sinodale delle Chiese in Italia e che si sta svolgendo a Roma presso la Basilica di San Paolo fuori le Mura. Emergenze e prospettive condivise anche dalla delegazione della Diocesi di Macerata guidata dal vescovo, monsignor Nazzareno Marconi. Con il presule di Macerata anche don Filippo Gobbi, Paolo Cotognini e Stefania Sagripanti.
Il Sinodo ha rappresentato in questi giorni non un mandato, ma un processo di consultazione continuo. Con un presupposto: che cominci dal basso, dai “molti”, che sono i fedeli, per arrivare ai “pochi”, che sono i pastori. E non più il contrario.
Conversione comunitaria, conversione personale, conversione strutturale, sono pertanto queste le tre direttive emerse nel percorso del Cammino sinodale, ovvero le condizioni per comunità più evangeliche e missionarie.
"Prima ed indispensabile è la conversione comunitaria - spiega in tal senso monsignor Marconi -, che chiede a tutta la Chiesa lo sforzo di entrare in un dialogo costruttivo con il mondo, dopo aver attuato un ascolto attento per l’individuazione dei punti di contatto tra il Vangelo e la vita di oggi da cui partire".
La prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia rappresenta delle tappe della "fase profetica", ultimo tratto del Cammino sinodale nazionale. Oltre mille delegati e vescovi si sono ritrovati a Roma per confrontarsi sui "Lineamenti" (il testo che raccoglie i risultati finora raggiunti e propone alcune traiettorie pratiche) per poi giungere allo Strumento di lavoro, in vista della Seconda Assemblea sinodale in programma, sempre a Roma dal 31 marzo al 4 aprile 2025.
"Da diversi contribuenti giungono segnalazioni di accertamenti tributari del Comune di Ussita sull'Imu. Per tali attività il Comune si è avvalso di una società esterna senza che nelle lettere sia indicata la ragione sociale e/o la persona giuridica della ditta incaricata dell'elaborazione dati, ma soltanto un anonimo numero telefonico e sicuramente senza aver vagliato le notifiche prima del loro inoltro ai destinatari". A segnalarlo è il consigliere di minoranza Guido Rossi, capogruppo di 'Insieme per la ricostruzione e l futuro'.
"Sembrerebbe addirittura che le notifiche abbiano presentato palesi errori formali e sostanziali con conseguenti procedure di annullamento e che l'agenzia del Territorio abbia operato d'ufficio la revisione catastale delle unità immobiliari dopo gli interventi ricostruttivi, senza che ne sia stata data comunicazione ai proprietari che, di conseguenza, non hanno potuto salvaguardare i propri diritti attraverso l'istituto del ricorso così come previsto dalle norme tributarie", prosegue il consigliere Rossi in una nota.
Lo stesso Rossi ha presentato un'interrogazione alla sindaca Bernardini "per conoscere tutto il procedimento e i risultati dell'ennesima discutibile iniziativa verso i proprietari delle seconde case che sono gravate, ancora, con una aliquota IMU al 10,60. Un'aliquota che è in evidente contraddizione con la volontà auspicata di ripopolamento delle aree interne dell'Appennino colpite dal sisma".
"Il paese dovrebbe essere un gioiello e, invece, sconta errori di programmazione che ritardano tutte le fasi della ricostruzione con gravi responsabilità dei sostenitori del cosiddetto 'Progetto Ussita' - conclude Guido Rossi -. Un esempio significativo è la sede del Comune che avrebbe dovuto essere il simbolo della casa comunale ricostruita a dimostrazione di una ritrovata efficienza e funzionalità e invece si è preferito a oltre otto anni dal sisma, ancora albergare gli uffici comunali negli alloggi container".
Il piede è un elemento del nostro corpo dalla complessa struttura anatomica. Non può essere definito un organo perché non ha una fisiologia specifica e una funzione peculiare, ma essendo alla base e sopportando il peso del nostro corpo è determinante in più funzioni.
È fondamentale il piede nella deambulazione, fondamentale nell’equilibrio statico e dinamico dell’intero organismo con un rapporto sinergico e di "collaborazione" con l’intero scheletro. Importante e determinante l’impulso che nel camminare il piede dà al ritorno circolatorio del sangue venoso dagli arti inferiori tanto che i flebologi lo definiscono "il secondo cuore". Multipla e complessa l’anatomia del piede, multiple e complesse le funzioni.
Le insidie patologiche che ne compromettono il buon funzionamento sono soprattutto le fratture e le deformazioni strutturali. Negli interventi terapeutici è necessario cercare di ripristinare l’equilibrio della funzionalità iniziale. Ne parliamo con il Dr. Stefano Ferranti, chirurgo ortopedico che ha dedicato i suoi studi specialistici alle riduzioni delle deformazioni del piede e della caviglia con tecniche più conservative possibili, come la chirurgia percutanea, già sperimentate ed omologate. Il Dr. Ferranti, già responsabile medico in struttura pubblica, è oggi consulente in centri medici territoriali tra cui Associati Fisiomed.
- Dr. Ferranti, perché molte persone soffrono di dolori ai piedi?
"Il piede è una struttura anatomica molto complessa costituita da numerose ossa, numerose articolazioni, tendini e legamenti. Il piede deve sorreggere e permettere il passo e la corsa coinvolgendo quindi tutto il peso della persona. Questo determina un progressivo deterioramento delle strutture anatomiche suddette dipendente da fattori genetici, traumi, malattia artrosica, cambiamenti ormonali. La donna risulta essere il soggetto più colpito da questi cambiamenti".
- Quali sono le patologie più frequenti?
"Senza dubbio le deformità anatomiche riguardanti il piede sono: l’alluce valgo, il dito a martello, le metatarsalgie. Meno frequenti il piede piatto e il piede cavo. Le suddette patologie sono causa di dolore durante la deambulazione e difficoltà ad indossare la calzatura. Dopo ormai 45 anni di professione medica e di particolare attenzione alla patologia del piede, posso permettermi di dare un consiglio ai pazienti: è fondamentale curare in modo conservativo le suddette patologie e ricorrere alla chirurgia soltanto quando il trattamento conservativo risulterà inefficace.
- La chirurgia è sempre necessaria ed eventualmente che tipo di intervento?
"Quando il trattamento conservativo non produce effetti risolutivi è necessario ricorrere alla chirurgia. Oggi la chirurgia dispone di molte tecniche. Negli ultimi anni la chirurgia percutanea nata negli Stati Uniti d’America e portata in Europa da Mariano de Prado ha riscontrato un grande interesse.
Da circa venticinque anni, Il dottor Andrea Bianchi, in libera professione ed il sottoscritto, in ambito ospedaliero, sono stati i primi ad utilizzarla in territorio Italiano con ottimi risultati. La tecnica chirurgica attraverso l’utilizzo di strumentario dedicato e con mini incisioni, consente di correggere gran parte della patologia del piede. Possiamo dire che nel bagaglio culturale del chirurgo devono essere comprese più tecniche che possono essere attuate a seconda dei casi".
- Esiste una prevenzione?
"Purtroppo dobbiamo affermare che la prevenzione si può fare ma non potrà escludere una evoluzione sintomatica della patologia del piede. Si consiglia di utilizzare scarpe comode a pianta larga con tomaia morbida. Il tacco non deve essere superiore a 4/5 cm per non sovraccaricare le teste metatarsali. Anche le cosiddette scarpe "ballerine" sono sconsigliate in quanto causano una tensione eccessiva sul tendine di Achille e sulla fascia plantare.
Alla comparsa di dolore, tilomi alla pianta del piede, possono essere consigliati i plantari ricordando che il loro utilizzo modifica la postura e non sempre sono ben accetti. La prescrizione degli stessi deve essere attenta e responsabile".
Esistono anime che si librano leggere nel vento dell’incertezza, sapendosi barcamenare nel presente, senza pianificare. Sono quelle che amano le sfumature nelle sue innumerevoli varianti di toni, che tra loro si mescolano in una danza armoniosa di colori, fino a creare quel luogo dell’anima, dove il visibile si fonde all’invisibile ed ogni emozione sfugge alla logica dei confini.
In questo fluire si respirano tutte le vibrazioni dell’Universo e ci si affida ad esso con fiducia. Nell’incertezza percepiamo la magia dell’esistenza e la sua meravigliosa profondità, dove non ci sono risposte ma infinite possibilità.
Dall’altra, invece ci sono anime che hanno bisogno di tracciare confini, di definire e dare solide spiegazione razionali per domare il mistero della vita; anime che necessitano di controllare non solo ciò che li circonda ma anche di fermare le proprie emozioni per stringerle nella rigidità di una regola.
Le motivazioni che possono essere alla base di tale atteggiamento mentale possono essere diverse per ognuno di noi, ma tutte nascono da un bisogno di protezione.
C’è chi travolto dall’incertezza dell’imprevisto, cerca di controllare in qualche modo il destino con calcoli e regole, con l’illusione di poter tenere sotto controllo ciò che sfugge.
Altri che, per la loro bassa autostima, pensano di prevedere passo dopo passo per paura di cadere, ancora prima di provare a camminare. Vi sono poi quelle anime che, in seguito ad eventi traumatici, hanno innalzato muri per evitare di rivivere dolori troppo forti.
C’è chi è intrappolato nel vortice dell’altrui giudizio o chi teme di lasciarsi andare alle emozioni, perché nel cedere potrebbe incontrare la propria vulnerabilità. Alcuni sono cresciuti in un mondo di disciplina e rigore, dove la flessibilità viene considerata fragilità ed insuccesso.
In tutti questi casi priviamo l’esistenza delle sua magia, ogni slancio viene frenato dalla paura, perdendo l’entusiasmo per il nuovo che verrà. Credo valga la pena giocare e rischiare perché affidarsi con fede alla vita ci permette di abbandonarci al flusso dell’esistenza. Saper desiderare e sognare ci apre un Universo dalle innumerevoli opportunità.
Il mondo del calcio maceratese piange la scomparsa di Angelo Francioni. L’uomo è deceduto questa notte, all’età di 54 anni, a causa di un malore che non gli ha lasciato scampo.
Francioni, che ricopriva il ruolo di preparatore dei portieri nella società del Montecassiano Calcio, è stato per anni un grandissimo portiere ed ha militato, oltre che nella squadra montecassianese, anche nell'Helvia Recina.
Persona molto stimata per la sua umanità e la sua capacità professionale, Francioni lascia la compagna Gloria, la mamma Maria ed il fratello Michele. Numerosi i messaggi di cordoglio, apparsi via social, da parte delle società con cui aveva collaborato.
La salma è composta presso la sala di commiato Bracalente, nella zona industriale di Montecassiano. Il rito funebre è previsto per lunedì 18 novembre, alle ore 15, a Montecassiano.