Precipita dal terzo piano facendo un volo di circa 6 metri: una donna di 43 anni in gravi condizioni a Torrette. Il fatto è avvenuto nella serata di sabato, intorno alle 21:30, in un'abitazione sita in via La Malfa, a Sambucheto di Montecassiano.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118. Gli operatori dell’emergenza, valutate le condizioni della donna, hanno richiesto l'ausilio dell'elisoccorso. La 43enne è stata trasferita all'ospedale regionale in gravi condizioni. Gli operatori dell’emergenza, valutate le condizioni della donna, hanno richiesto l'ausilio dell'elisoccorso. La 43enne è stata trasferita all'ospedale regionale in gravi condizioni.
Scontro frontale nella notte: quattro feriti, un paziente trasferito d'urgenza a Torrette. È il bilancio di un incidente avvenuto poco prima delle 5 del mattino lungo la strada provinciale 77, nel territorio comunale di Tolentino. Ancora da accertare l'esatta dinamica di quanto avvenuto, al vaglio dei carabinieri della locale Compagnia, diretti dal maggiore Giulia Maggi. Violento l'impatto tra le vetture.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 che hanno provveduto alle cure in loco degli occupanti delle vetture. Ad avere la peggio è stato il giovane conducente al volante di una delle due auto coinvolte nel sinistro, un 21enne, per il quale è stato necessario il caricamento in eliambulanza e il successivo trasferimento in codice rosso all'ospedale regionale.
Altre tre persone, tutte presenti a bordo della seconda auto, sono state condotte per accertamenti all'ospedale di Macerata.
Mentre sistema alcuni attrezzi nel capannone, un aratro da rimorchio per trattore, sistemato in bilico su una parete, gli cade addosso uccidendolo.
L'incidente mortale sul lavoro è avvenuto nel pomeriggio di sabati a Morrovalle dove l'81enne Giovanni Battistelli è deceduto all'interno del proprio capannone, adiacente all'abitazione in via Lazzarini.
Il corpo senza vita dell'uomo è stato trovato dalla moglie che era andata a cercarlo e che poi ha fatto la segnalazione. Sul posto, oltre ai sanitari del 118 e della Croce Verde, sono intervenuti i carabinieri della locale stazione per accertare la dinamica dell' incidente avvenuto poco dopo le 16.
Termina con una sconfitta la settimana horribilis della Cluentina (infortuni dei portieri e dimissioni improvvise dell’allenatore, sostituito dal vice Salvucci) di cui si avvantaggia un Monticelli finora a secco di vittorie. Giornata caldissima, quasi agostana che condiziona l’avvio di gara vissuto su ritmi piuttosto blandi.
Nella prima frazione di gioco si fanno preferire gli ascolani di mister Settembri guidati dalle folate di Petrucci, dall’incisività di Filiaggi e dalla pericolosità dell’eterno Galli. La prima occasione dell’incontro arriva al 10’: cross di Mariani Gibellieri dalla destra e conclusione di testa di Mattei che trova Amico reattivo e pronto a bloccare.
Al 14’ è protagonista la Cluentina con l’opportunità più spettacolare del primo tempo: meraviglioso lancio a tagliare da sinistra a destra di Giaconi che pesca Torresi il quale penetra in area e conclude di potenza: il portiere Castelletti non riesce a trattenere poi la difesa sbroglia. Altre due opportunità per il Monticelli: al 23’ Petrucci crossa in area per Galli che manca di pochissimo la conclusione di testa; al 28’ bella apertura per Filiaggi che scatta sul filo del fuorigioco poi conclude di potenza con Amico che, d’istinto, devia in corner.
È il preludio al gol (35’) che vede ancora protagonista la coppia Filiaggi-Galli: cross del primo dalla destra e incornata perfetta del secondo sulla quale Amico non può nulla. Nel secondo tempo Salvucci toglie Trobbiani ed inserisce Mancini cercando, in tal modo, di alzare il baricentro della Cluentina; nel contempo l’ingresso di Del Rosso (all’esordio stagionale dopo il grave infortunio) al posto di Giaconi è utile a garantire maggior profondità sulla catena di sinistra.
La mossa è azzeccata tanto che, almeno nella prima mezz’ora, si gioca quasi esclusivamente nella metà campo ascolana. Tuttavia ai biancorossi manca spesso incisività negli ultimi metri e la squadra fa una gran fatica a concludere in porta. In tal modo tanto dominio sul piano del gioco non riesce a tradursi nella concretezza del gol. Al 60’ un calcio d’angolo di Mancini trova Menghini a deviare di testa ma Castelletti blocca senza difficoltà; nei dieci minuti successivi la Cluentina colleziona una serie di corner ma non riesce a sfruttarne nessuno: al 71’, a seguito di uno di tali calci d’angolo, si accende una mischia in area dove un difensore ascolano tocca probabilmente il pallone con una mano ma l’arbitro preferisce sorvolare.
Gli ultimi squilli della partita sono del Monticelli con due ripartenze: al 76’ un bel cross di Galli trova Marini pronto alla deviazione in rete, ma Amico riesce a deviare in angolo; all’85’ traversone di Petrucci, nuova conclusione di Marini e nuova ribattuta di Amico quindi la palla finisce sui piedi di Galli che spara altissimo.
La Cluentina esce dal “Tonino Seri” con le pive nel sacco ma sono diversi gli elementi positivi che emergono da questa sconfitta: in primo luogo la crescita di Mancini che sembra finalmente tornato ai suoi livelli standard e che, quando avrà i novanta minuti nelle gambe, potrà fare, come sempre, la differenza; si è visto finalmente in campo Matteo Del Rosso, giocatore di almeno una (se non due) categorie superiori, autore di una prestazione spavalda, con tanta corsa e tante buone indicazioni per il futuro; il carattere e la maturità di tutti i giocatori – nessuno escluso – che hanno dimostrato per l’ennesima volta di saper reagire alle tante avversità di questo primo scorcio di campionato.
Concetti condivisi dal presidente Massimiliano Marcolini: "viviamo un momento di grande difficoltà, questo è scontato, ma la squadra ha risposto con una buona prestazione, soprattutto nel secondo tempo. In fondo il Monticelli ha tirato in porta due volte soltanto mentre noi siamo stati quasi sempre, più che nella metà campo avversaria, direi addirittura nella trequarti. Poi, è chiaro, se non segni non vinci e spesso non pareggi neanche. Ne usciremo come sempre con il lavoro, allenandoci intensamente mentre, per quanto riguarda la società, stiamo cercando una guida tecnica appropriata a quella che è la nostra realtà. La prossima settimana dovremo rimboccarci le maniche tutti, nessuno escluso".
Anche Il capitano Marco Menghini sottolinea la reazione della squadra alle difficoltà del momento: "è stato il classico fulmine a ciel sereno, non ce lo aspettavamo. Di fatto la notizia è arrivata solo due giorni prima della partita ed è una situazione difficile da gestire, soprattutto per una squadra giovane come la nostra. Di positivo c’è il fatto che abbiamo dato tutti il massimo e la reazione c’è stata. Forse l’approccio ne ha un po’ risentito, è mancata un pizzico di aggressività all’inizio ma, con lo scorrere dei minuti, abbiamo giocato sempre meglio: ciò sta a significare che la squadra c’è ed è viva".
Mister Simone Salvucci è sconsolato, avrebbe voluto un risultato diverso, proporzionale alla qualità della prestazione: "non era facile, viste le condizioni di partenza. Tuttavia debbo fare i complimenti a tutti i ragazzi perché hanno reagito da squadra vera, fatta da veri uomini. L’avversario di oggi era affamato di punti ed è una squadra la cui classifica di certo non rispecchiava il suo valore, oggi si è visto benissimo. Dispiace perché avremmo decisamente meritato il pareggio tanto che, soprattutto nella ripresa, abbiamo sempre avuto in mano il pallino del gioco che però non siamo riusciti a concretizzare. Ci manca ancora un po’ di cinismo e un po’ di coraggio davanti alla porta ma sono certo che sapremo migliorare anche questo difetto".
Che dire a mister Salvucci se non grazie? Ha preso in mano una squadra dall’oggi al domani, l’ha protetta, coccolata e disposta in campo con coraggio, finendo la gara addirittura con quattro attaccanti e un trequartista. L’ha costantemente spronata, incoraggiata e sostenuta per tutti i novanta minuti.
E, al fischio finale, ha consolato e fatto i complimenti a tutti. Un vero uomo tra gli uomini.
IL TABELLINO
CLUENTINA – MONTICELLI 0-1
CLUENTINA: Amico, Pagliarini, Giaconi (51’ Del Rosso), Kakuli (83’ Camilloni F.), Menghini, Bosetti, Torresi (89’ Pierantoni), Trobbiani (51’ Mancini), Pacini, Camilloni M., Troscé (75’ Cappelletti).
Allenatore: Simone Salvucci
MONTICELLI: Castelletti, Canala, Natalini (84’ Palanca), Santoni, Padella, Vallorani, Petrucci (95’ Cannellini), Mattei (75’ Vespa), Galli, Mariani Gibellieri, Filiaggi (71’ Marini).
Allenatore: Cristian Settembri
Arbitro: Francesco Giorgini (Jesi)
Assistenti: Nello Grieco, Michele Pio Rinaldi (Macerata)
MARCATORI: 35’ Galli
SPETTATORI: circa 150RECUPERO: 2’+ 6’
Anche il terzo Giorno di Overtime si è concluso. Molti eventi e incontri interessanti si sono susseguiti nella giornata dell'11 ottobre, ed hanno riempito la città di racconti di sport e cultura.
In collaborazione con Unimc, ospite all'Overtime Riccardo Albini, l'inverntroe del Fantacalcio. Un incontro quindi, moderato dal prof Giacomo Gistri, sul fanta gioco ormai più conosciuto al mondo. L agiornata è proseguita con molti Incontri, da Giampaolo Calvarese a Giuseppe Dossena e Massimiliano Verdino, parlare di calcio africano.
Alla Galleria degli Antichi Forni, presente invece Riccardo Cucchi, per parlare del libro "Un Altro calcio è ancora possibile": "Io penso che un altro calcio sia ancora possibile. A condizione naturalmente che il calcio sappia capire che può vivere ancora a lungo rispettando la passione di chi lo segue. Il calcio deve tornare quello degli oratori, il calcio dei bambini non può essere a pagamento. Mi mette tristezza leggere in alcuni parchi vietato giocare a calcio" - si spiega Riccardo Cucchi - "Noi giocavamo dapertutto. Credo che il calcio abbia un debito di riconoscenza negli oratori. Oggi ho l'impressione che la mercificazione anche del calcio dei bambini credi disuguaglianza sociale. Soprattutto credo che questo abbia smorzato il talento. L'altro calcio è un calcio dove si può finalmente tornare a vivere con empatia. appassionati in curva e i bambini per strada. C'è una grande frase di Borges: laddove un bambino prende a calcio qualcosa per strada, li la storia del calcio. Non vorrei si fosse perso questo spirito a discapito della visione di calcio come generatore di profitto".
Spostandoci poi al Teatro della Filarmonica, spazio a Gianluca Rocchi e Katia Senesi, per un incontro sul mondo dell'albitraggio. "È stato un momento, quello che mi ha visto entrare a far parte del comitato nazionale Aia, in cui ho avuto il timore di non essere adatta al ruolo. Venivo dal tecnico, quindi questo è un ruolo che non conoscevo nel dettaglio. - ci ha raccontato Katia Senesi - È stato un mettersi in gioco. Poi ho scoperto che quello che era stato fatto in passato non solo da me ma anche dalle altre ragazze in associazione, aveva un pò tracciato il percorso. Questo ha poi portato alla promozione di una terna arbitrale in Serie A. L'arbitro è un'attività particolare ma poco conosciuta si pensa solo che sia qualcuno che fischia e fa un errore".
La serata si è conclusa con l'evento al Teatro Lauro Rossi, che ha visto Lele Adani, Nicola Ventola e Antonio Cassano portare sul palco il loro programma Vivaelfutbol.
Il riscatto richiesto alla Settempeda arriva puntuale grazie al bel successo sull’Aurora Treia che interrompe una serie nera di tre sconfitte e fa tornare il sorriso e dà tre punti che fanno bene a morale e classifica. Biancorossi ben diversi da Montecosaro: concentrati, convinti, determinatie capaci di mostrare un bel gioco. Insomma, tutto ciò che nell’opaca prova con la Vigor era mancato oggi lo si è visto e tutto ciò è servito per portare a casa l’obiettivo della vigilia che era quello di cambiare passo, di avere una reazione giusta e confermare che questo gruppo ha qualità e può fare bene. Squadra e tecnico sono da elogiare per come hanno preparato e giocato un match delicato e in campo tutti hanno dato il massimo. Difesa attenta, centrocampo compatto e abile nel girare palla, attacco pungente. Da elogiare quindi tutti i protagonisti, ma non si può non menzionare Nicolas Rango che da ultimo arrivato ha subito
esordito facendo molto bene e mettendo la ciliegina sulla torta con il gol partita. Adesso la classifica è sicuramente migliore, ma si dovrà continuare così cercando prestazioni e soprattutto punti a partire dalla prossima gara con la Sangiorgese, trasferta che si prospetta difficile malgrado l’ultimo posto di una rivale delusa e ferita e proprio per questo ancora più temibile. Brutto pomeriggio per una Aurora Treia che conferma le difficoltà di questo avvio di stagione e ora la classifica inizia a preoccupare. A parte qualche guizzo (su tutti quello di Germinale con traversa colpita), la squadra va ancora troppo a sprazzi, non è continua e commette diversi errori sia nella costruzione che in difesa dove soffre un po’ troppo. Il lavoro da fare è ancora tanto, tuttavia il tempo c’è così come le potenzialità per migliorare e risalire la china.
LA CRONACA – Il sesto turno del girone B propone al Soverchia l’atteso derby tra Settempeda e Aurora Treia due squadre che chiedono a questo scontro diretto punti importanti per muovere la classifica (sono appaiate a quota 4) e per uscire da un momento particolare in cui sono mancati risultati (biancorossi ko per tre volte di fila; treiesi con quattro pareggi e un ko su cinque giornate). Il match è sentito e c’è molta attesa e lo si capisce anche dalla splendida cornice di pubblico. Mister Ciattaglia presenta un undici con novità: difesa a tre (Mulinari a sinistra e l’under D’Angelo a destra con l’ex Palazzetti centrale), subito dentro il neo arrivo Rango a centrocampo dove ci sono anche Pagliari, Quadrini e come esterni Massini e Montanari, in attacco dietro Cappelletti c’è Farroni. Nell’Aurora desta sorpresa la panchina per Borrelli e Germinale con mister Cornacchini che si affida ad un 4-3-3 in cui ci sono tre under (Tiberi tra i pali e poi Regueyra e Giuli) e come attaccanti Candidi, Angeletti e Ibii. Pronti via e ritmi subito buoni. C’è equilibrio con le due squadre
che cercano di giocare palla e di spingere in avanti. Contatto nell’area ospite che lascia tiepide proteste locali. Candidi, punizione alta, e Ibii, sinistro debole, sono le risposte dell’Aurora. Al 14’ però grosso rischio per i locali: Palazzetti ha una indecisione e perde palla consentendo ad Angeletti di fuggire verso la porta ma è prontissimo in uscita Bartoloni ad anticipare l’attaccante avversario. Primo cambio, forzato, della gara è quello che Cornacchini deve fare per l’infortunato Regueyra che lascia il posto a Bontempo. Al 20’ su angolo avversario ripartenza biancorossa a campo aperto con Farroni che fa viaggiare Quadrini che arriva in area dopo un testa a testa con Petrini: quest’ultimo sembra essere trattenuto per la maglia poi il portiere esce e sembra colpire Quadrini che va giù. L’arbitro sceglie la cosa per lui più semplice, ovvero di non intervenire lasciando giocare. Al 23’ pallone sulla destra per Massini che arriva in corsa e calcia di destro
con sfera larga di poco dalla parte opposta. Alza i giri la Settempeda prendendo campo e provandoci un po’ di più in questa parte centrale della frazione. Supremazia che trova giusto premio al 39’: Palazzetti da sinistra taglia l’area con un cross esemplare che trova l’inserimento di Rango che al volo con il destro mette fra palo e portiere. Settempeda avanti grazie al neo arrivo che bagna l’esordio al meglio (esultanza sotto i Boys e poi corsa in panchina per l’abbraccio a Ciattaglia). Squadre al riposo con questo risultato e dagli spogliatoi l’Aurora esce con un doppio cambio che era nell’aria e cioè dentro i due pezzi da 90 Borrelli e Germinale (fuori Giuli e Candidi). Sembra voler prendere campo la formazione treiese, ma la Settempeda quando accelera sembra poter far male e creare pericoli come al 5’ quando un cross morbido da sinistra non viene deviato in porta per un soffio da Rango sempre attivo e pronto ad inserirsi.
Primi cambi anche per la Settempeda: fuori Rango (molto bene alla prima) e Farroni, dentro Dolciotti e l’ex Andreucci. Un ottimo Cappelletti si mette in luce quando riceve in area spalle alla porta, si gira e calcia rasoterra con Tiberi reattivo nel deviare in angolo. Al 17’ Aurora ad un passo dal pari: punizione di Borrelli da sinistra con palla che spiove in area dove Germinale va in spaccata alla deviazione volante andando a colpire una clamorosa traversa. Al 24’ angolo di Quadrini che vede l’uscita imprecisa di Tiberi che consente a Montanari di provare il sinistro che finisce alto. Subito dopo episodio dubbio con gol annullato alla Settempeda su segnalazione dell’assistente di destra: cross rasoterra da sinistra che genera una mischia davanti a Tiberi con doppio tocco di Cappelletti che alla fine spinge la palla in porta ma tutto è reso vano dal fischio arbitrale. Borrelli sbaglia e Andreucci può scattare fin dentro l’area con tiro finale alto. Cornacchini alla mezzora esaurisce le cinque sostituzioni. L’Aurora tenta di imbastire qualche trama ma lo fa con poche
idee chiare ed a sprazzi mostrando anche imprecisioni nei passaggi. In tal modo diventa facile per i ragazzi di casa gestire e controllare la situazione senza correre alcun rischio nell’ultimo spezzone di gara, cosa che riesce fino al triplice fischio (5’ di recupero) che porta alla Settempeda una vittoria meritata.
IL TABELLINO
SETTEMPEDA-AURORA TREIA 1-0
MARCATORI: pt 39’ Rango
SETTEMPEDA: Bartoloni, Palazzetti, D’Angelo, Pagliari, Mulinari, Montanari, Quadrini, Rango (14’st
Dolciotti), Cappelletti (40’st Roldan), Farroni (14’st Andreucci), Massini. A disp. Braghetti, Piccinini, Eugeni,
Rabini, Staffolani Edoardo, Staffolani Alessandro. All. Ciattaglia
AURORA TREIA: Tiberi, Regueyra(17’pt Bontempo), Morresi(21’st Raffaeli), Rozzi, Filacaro, Marini,
Candidi (1’st Germinale), Petrini (30’st Micheli), Allegretti, Giuli (1’st Borrelli), Ibii. A disp. Frascarelli, Di
Francesco, Romanzetti, Montecchia. All. Cornacchini
ARBITRO: Uncini di Jesi; assistenti Riggio e Rapari di Macerata
NOTE: ammoniti: Rango, Micheli. Angoli: 4-3. Recupero: pt 2’; st 5’
Nel cortile di Picchio News in corso della Repubblica, in collaborazione con Overtime Festival, è stato ospite nel pomeriggio di ieri Giuseppe Dossena, campione del mondo nel 1982, che dopo una vita da calciatore con le maglie, tra le altre, di Torino e Sampdoria ha vissuto una seconda fase calcistica allenando molte squadre al di fuori dell'Europa tra cui spicca la sua esperienza come ct della Nazionale del Ghana.
L 'evento è stato organizzato all'interno del programma di Overtime, e prevedeva la presentazione del libro "Polvere D'oro. il calcio africano come metafora culturale" del fotografo Massimiliano Verdino, presente anch'esso all'evento. Ha moderato l'incontro il giornalista Dario Ronzulli. Un appuntamento che quindi ha portato un approccio al calcio diverso, quello africano, raccontato dalle immagini di Verdino e dai ricordi e gli occhi di Dossena.
"In Africa ho riscoperto il colore, prima scattavo solo in bianco e nero. L'africa era un tripudio di colori, ha spiegato Verdino. Quando ho deciso di andare lì sono anche tornato all'analogico. Ho quindi usato rullini e fotocamere analogiche. Non volevo interferenze di schermi. Lo scatto a cui sono più affezionato è quello della copertina. Ho visto dal campo da calcio questo tifoso e l'ho inseguito per scattargli un primo piano"- ha dichiarato il fotografo sulla genesi del suo progetto e del libro. Ha continuato poi sull'Overtime: "Sono amico del festival. Ho già presentato qui il mio progetto fotografico e cerco ogni anno di partecipare. Cerco ogni anno di rinnovarmi e anche questo è servito come stimolo per riuscire nella creazione del libro".
Abbiamo poi ascoltato Giuseppe Dossena, sulla sua esperienza in Africa: "Mi ricordo tutto di quel periodo. Devi aver passione per il calcio e voglia di scoprire ed esplorare qualcosa di diverso. L'ho praticamente visitata tutta, avendo seguito le nazionali del Ghana, maschili e femminili. Il calcio africano è appassionate. I colori, gli odori, la luce. Sono esperienze che ti segnano. Overtime è stato un ottimo contenitore per raccontare questa storia parlando anche del libro di Massimiliano. Abbiamo vissuto insieme alcuni periodi in Ghana. Oggi è stato facile per me aprire l'album dei ricordi".
E poi un commento sulla Nazionale italiana odierna: "Sono due Mondiali che rimaniamo a fare gli spettatori. Non dovrebbe essere così per il terzo. Abbiamo bisogno di lavorare molto per trovare il modo di essere protagonisti. In assenza di talenti, però, la voglia, il carattere e l'organizzazione possono far la differenza. dobbiamo mettere in campo queste qualità".
L'incontro quindi, oltre che raccontare la genesi del libro di Verdino, è stato un tuffo nell'album dei ricordi di Dossena. Dall'esperienza in Ghana a quella in Libia, dove ha dovuto interfacciarsi con il figlio di Gheddafi, Saadi: "Quando segnava regalava un'autovettura a tutta la squadra, se però la partita dopo andava male, le ritirava". Un insieme di fotografie, reali e di racconto, di due persone che hanno toccato una realtà calcistica diversa dalla nostra.
Espulso un nigeriano irregolare condannato per spaccio. La polizia di Stato, a seguito dell'intensificazione delle attività sul territorio, ha svolto molteplici controlli in diverse zone della città e in alcuni esercizi pubblici. Nel corso dei servizi, pianificati nell'ambito del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica tenutosi in prefettura, è stato identificato un soggetto nigeriano di 43 anni gravato da una condanna per cessione di stupefacenti, nello specifico eroina, e da numerosi pregiudizi di polizia per reati della stessa natura.
Al controllo effettuato dagli operanti l'uomo, un disoccupato, è risultato irregolare sul territorio nazionale in quanto destinatario di un decreto di rigetto della protezione internazionale emessa dalla Commissione Territoriale di Salerno.
Nei confronti del 43enne, il questore di Macerata aveva disposto il rigetto dell'istanza di rinnovo del permesso di soggiorno per la presenza di condanne emesse dall'autorità giudiziaria. Nella giornata del 10 ottobre scorso, in collaborazione con il personale della Squadra Mobile, il personale dell'Ufficio Immigrazione ha notificato il decreto di accompagnamento in frontiera emesso dal questore. Il 43enne è stato accompagnato dal personale specializzato della questura dall'aeroporto di Fiumicino fino a quello della città di Lagos (Nigeria).
Il questore di Macerata ha emesso un provvedimento di Daspo nei confronti di un 40enne tifoso della Civitanovese, resosi responsabile di lancio di oggetti in campo durante l’ultimo incontro casalingo.
Dalla disamina delle immagini effettuate dagli operatori della polizia scientifica, infatti, è emerso che l’uomo avrebbe lanciato delle bottigliette d’acqua piene in campo all’indirizzo dell’arbitro.
Il gesto, posto in essere quale forma di protesta nei riguardi delle decisioni da questo adottate nell’ambito della partita, costituisce reato pertanto l’uomo è stato deferito all’autorità giudiziaria per il reato di “lancio di oggetti pericolosi”, come previsto dalla vigente normativa, e successivamente sottoposto alla misura del Daspo. Essa si costituisce nel con divieto di frequentare i luoghi dove avvengono manifestazioni sportive per il periodo di un anno.
È al vaglio della polizia di Stato la posizione di numerosi altri tifosi nei cui confronti potrebbero essere adottati ulteriori analoghi provvedimenti.
Si schianta contro un’auto in sosta: conducente risulta ubriaco. Il personale del distaccamento polizia stradale di Camerino, unitamente a personale del commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche, alle ore 2.00 circa, è intervenuto in via Cavallotti, nell’abitato di Civitanova Marche, per un sinistro stradale che ha visto coinvolto un veicolo Volvo contro un’altra auto in sosta, con danni ingenti ad entrambi i veicoli.
Durante il rilievo il conducente, un uomo di 45 anni solo a bordo, è stato deferito alla autorità giudiziaria per guida in stato di ebrezza, poiché entrambe le prove effettuate con l’etilometro hanno accertato un tasso alcolemico superiore a 4 volte il limite consentito. L’autovettura è stata affidata al soccorso stradale.
Brutta caduta da una scala per un uomo di 74 anni: arriva l'eliambulanza. È quanto successo nella mattinata di oggi, intorno alle 10:30, in via Marche a Montecosaro.
Secondo una prima ricostruzione, l'uomo era salito su una scala, all'interno della propria abitazione, per svolgere dei lavori domestici quando ha perso l'equilibrio per ragioni da chiarire cadendo da un'altezza di circa due metri.
Una volta lanciato l'allarme, immediato è stato l'arrivo dei sanitari del 118 che, per via della dinamica, hanno anche richiesto il supporto dell'elisoccorso. A seguito delle prime cure ricevute in loco, il paziente è stato caricato in eliambulanza e trasportato all’ospedale dorico di Torrette. Non si troverebbe in pericolo di vita.
“La città di San Severino Marche oggi vive un momento molto importante: diventa capitale regionale del turismo in occasione di questa Giornata dedicata a un tema fondamentale per il mondo intero, per la sua economia e per il suo futuro. Oggi, infatti, celebriamo non solo il turismo ma anche il potere che esso ha di unire le persone, promuovere la pace e sostenere le nostre comunità”.
Con queste parole il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, ha aperto, nella bellissima cornice del teatro comunale Feronia, le celebrazioni per la 45esima Giornata Mondiale del Turismo promosse e organizzate nelle Marche dalla Commissione regionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della Conferenza Episcopale Marchigiana e dall’Anci con la collaborazione della Arcidiocesi di Camerino e San Severino Marche e il patrocinio del Comune e dell’Unione Montana Potenza Esino Musone.
Tante le presente istituzionali per quello che è stato un momento di incontro e confronto su di un tema tanto caro a molti, a partire dal presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, che ha proprio la delega al turismo e che ha chiuso la mattinata ricordando le tante unicità dell’unica regione d’Italia al plurale ma pensata al singolare. “Per creare turismo – ha detto Acquaroli nel suo saluto - dobbiamo lavorare su tante strade diverse ma quella del turismo è una sfida che dobbiamo portare avanti e se ci impegniamo tutti insieme, uniti e coesi, riusciremo a farlo meglio”.
“Il nostro – era intervenuto in apertura dei lavori la sindaca della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei - è un territorio ricco di storia, cultura e bellezze naturali. È nostro compito valorizzare queste risorse e condividerle con il mondo, promuovendo un turismo che non solo attiri visitatori, ma che crei anche opportunità di sviluppo economico e sociale. È a questo settore che guardiamo con fiducia e ottimismo nell’ottica di valorizzazione delle nostre realtà. Per guardare avanti abbiamo deciso di strizzare l’occhio a un turismo che sia slow, un turismo lento che abbia attenzione e cuore per le nostre peculiarità e che rispetti le nostre terre. Siamo sulla buona strada - ha poi concluso con ottimismo la sindaca dal palco del Feronia, sottolineando - I tanti cammini che attraversano il nostro vasto territorio, uno dei più vasti delle Marche, ci stanno offrendo una prima grande indicazione in tal senso”.
La Giornata è stata contraddistinta da tre eventi fondamentali: l’incontro con i giovani, nella prima parte, quello con le istituzioni, nella seconda, e quello conclusivo con una visita al MARec, il Museo dell’Arte Recuperata che nelle sale espostive del palazzo Vescovile raccogliere tante opere provenienti dalle chiese terremotate dell’Arcidiocesi camerte e settempedana.
Tra le relazioni della cerimonia di apertura anche quella del responsabile dell’ufficio per la pastorale, il tempo libero, il turismo e lo sport della Conferenza Episcopale Marchigiana, Francesco Fioretti: “Come chiesa delle Marche ogni anno organizziamo questa iniziativa che, per l’edizione 2024, ha inteso mettere insieme turismo e pace. Quando si parla di turismo a volte fa venire in mente solamente un qualcosa legato all’economia ma non è così. Chi lo pensa così ne vede solo un pezzetto. Il turismo è il muoversi delle persone, l’incontrarsi tra persone diverse e il sapersi apprezzare. Questo è il vero turismo”.
Di bellezza, dopo essere stato accolto con entusiasmo in città, ha voluto parlare monsignor Angelo Spina, arcivescovo metropolita di Ancona – Osimo e delegato Cem per la pastorale del tempo libero, turismo e sport cui è stata affidata l’introduzione della Giornata insieme sul tema: “Dare speranza alle nostre comunità”.
“Arrivando in questa piazza si entra nel tema di quest’anno della Giornata Mondiale del Turismo: turismo e pace. Questa è piazza che, con la sua forma – ha sottolineato il presule - ti abbraccia, non ti respinge, ti accoglie e ti fa stare proprio in pace con tutte le sue bellezze. C’è bisogno di tante realtà per creare la pace. La bellezza mette gli occhi in pace e porta nel cuore qualcosa di immenso, tanto che conosciamo la famosa opera in cui il principe Miškin chiede: ‘Ma chi salverà il mondo?’ E Dostoevskij, con una frase fulminante, dice: ‘La bellezza salverà il mondo.’ C’è una bellezza estetica, ma ci vuole una bellezza etica, perché una bellezza solo apparente, estetica, senza dei valori interiori, è una cosmetica, e quella sparisce subito”.
A chiudere gli interventi della prima parte della giornata è stato il cardinale Edoardo Menichelli, vescovo emerito di Ancona – Osimo, cui è stata affidata una riflessione sul tema: “L’urgenza di operare per la pace, mettendo al centro l’uomo e il Creato”. Partendo dalle parole persona, pace e Creato, Menichelli ha sottolineato: “C’è una difficoltà che il mondo attuale sta vivendo: quello di riconoscere, più che vivere, in un mondo che gli è stato donato e che dovrebbe restituire almeno un bel 93%. Creare significa dare forma a nuove idee, progetti e speranze, contribuendo attivamente alla costruzione di un mondo più giusto e umano. Questa riflessione è un richiamo alla responsabilità individuale e collettiva, e invita a non arrendersi mai, anche quando si affrontano difficoltà o momenti di debolezza”.
Da San Severino Marche, dopo essere stata accesa nella bellissima piazza Del Popolo, è anche partita la Fiaccola della Pace che ha poi raggiunto Loreto, città scelta per la Gmt 2025. A seguire la seconda parte dei lavori, accolta nella sala degli Stemmi nel Palazzo Comunale, diverse autorità. Insieme al presidente della Regione Marche Acquaroli, i consiglieri regionali Anna Menghi e Pierpaolo Borroni, la consigliera provinciale Tiziana Gazzellini, il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, gli assessori comunali Vanna Bianconi e Michela Pezzanesi, il presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, Denis Cingolani, che ha animato gli interventi della tavola.
Le scuole secondarie di primo e secondo grado di San Ginesio si sono riunite venerdì, nella suggestiva cornice dell’Auditorium Sant’Agostino, per parlare di acqua, argomento questo universale per i tanti risvolti attribuibili all'elemento vitale che rappresenta.
Gli studenti, coordinati dai loro insegnanti, attraverso componimenti e coreografie hanno proposto tematiche vecchie e nuove sul ruolo dell'acqua nella vita del corpo e della collettività.
Partner dell’iniziativa Africa Mission, con i suoi volontari che hanno descritto il lavoro dell'associazione laddove da decenni si occupa della scarsità o mancanza di acqua e di tutte le conseguenze che da ciò ne deriva in alcune zone dell'Africa. In questo caso specifico si è parlato dell'Uganda.
L' associazione cerca di alleviare i tanti problemi di quei luoghi, dalla scuola alla salute; l'apertura di un pozzo d' acqua per quella popolazione rappresenta l'occasione di un miglioramento della qualità della vita in tutti i suoi aspetti.
Una bella lezione per le studentesse e gli studenti, vedere sofferenze a noi sconosciute e conoscere quanto un impegno solidale può essere utile. All’evento è intervenuto anche il giornalista medico-scientifico Fabrizio Scoccia: “Mi è parso utile raccomandare le cure termali per la salute e il benessere con acque minerali e poi qualcosa di inedito.Ho stimolato i ragazzi a sollecitare i nonni a bere acqua durante il giorno, perdono il senso della sete e spesso si ritrovano disidratati scatenando o aggravando patologie: se lo consigliano i nipoti i nonni ubbidiscono di più rispetto a ciò che dice il medico”.
Lunedì 7 ottobre, alla presenza di numerose autorità e rappresentanti della società civile, il Rotary Club di Macerata ha organizzato un incontro in cui si è affrontato il doloroso tema della violenza di genere: un fenomeno complesso che rappresenta una delle forme più gravi di violazione dei diritti umani, colpendo in modo drammatico donne in tutto il mondo.
Gli ospiti presenti hanno approfondito il fenomeno fornendo numerosi spunti di riflessione, affrontando e valutando il tema anche dalla loro esperienza professionale. Sono intervenuti, infatti, il prefetto Isabella Fusiello, Francesca D’Alessandro vicesindaco e assessore alle Politiche Sociali e delle Pari Opportunità del Comune di Macerata, Stefania Nardini, dirigente Ambito Territoriale per la provincia di Macerata dell’Ufficio Scolastico regionale, e il colonnello Raffaele Ruocco, comandante provinciale dei carabinieri di Macerata.
“Sono molteplici le cause che determinano questo comportamento deviato, spesso legato a una concezione patriarcale della società che vede la donna in una posizione subordinata rispetto all’uomo”, ha spiegato il Rotary Macerata.“Questa disparità di potere si riflette in comportamenti abusivi e nella convinzione ancora presente in molte realtà che l’uomo abbia il diritto di controllare e domare la donna. La violenza di genere è anche un problema trasversale che si manifesta in tutto il territorio nazionale al di là dello stato economico e il livello di istruzione”.
Nella serata si è parlato anche del ruolo dei centri di sostegno. Il Comune di Macerata è titolare del Centro Antiviolenza come Ente Capofila Territoriale dell’ATS 15. Marcello Naldini, presidente della Copperativa Il faro’ e Elisa Giunti, coordinatrice Servizi Antiviolenza, hanno approfondito e spiegato ai numerosi presenti il ruolo di questa realtà in risposta a questa emergenza sociale.
‘Il Faro’ di Macerata è un riferimento importante che si distingue per l’approccio integrato e multidisciplinare. È nato come centro di accoglienza e di ascolto, fornisce supporto psicologico, legale e sociale alle donne che subiscono violenza. Grazie a una rete di professionisti, tra cui psicologi, avvocati e assistenti sociali, il centro è in grado di accompagnare le vittime in un percorso di fuoriuscita dalla violenza, offrendo loro strumenti concreti per ricostruire le proprie vite.
In conclusione di questa intensa serata, la presidente del Rotary Club di Macerata, Irene Tedone, ha consegnato una donazione per partecipare all’acquisto di ‘kit di sgancio’, (degli zaini con all’interno beni di prima necessità ), donazione derivata dal ‘Rotary all’Opera’, per contribuire concretamente a questa importante realtà che aiuta le donne in questo momento così difficile della loro vita, nella convinzione che combattere la violenza di genere significa lavorare per una società più giusta, in cui tutti, possano vivere liberi da paura e oppressione.
Truffa telefonica da 1.500 euro. La Stazione carabinieri di Camerino, a conclusione di attività investigativa, ha deferito all’autorità giudiziaria due uomini abruzzesi per il reato di truffa in concorso, perpetrata nel settembre scorso.
Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che uno degli indagati aveva telefonato a un 60enne del posto, simulando di essere un impiegato delle poste, quindi, con artifici e raggiri, lo aveva indotto ad effettuare un bonifico istantaneo di 1.500 euro su una poste-pay, intestata ad uno dei rei
La compagnia carabinieri di Camerino, a seguito di tempestive indagini, ha denunciato all’autorità giudiziaria cinque studenti i quali avevano aggredito un loro coetaneo, nella stessa giornata di ieri, provocandogli gravi lesioni. Serrati controlli anche nell'area del Sottocorte Village, dopo alcuni fatti di cronaca che hanno coinvolto il ritrovo della movida universitaria camerte
Nel corso del servizio al Sottocorte Village, per il quale sono state impiegate 6 pattuglie, sono stati controllati 18 veicoli e 25 persone. I militari del Nucleo Radiomobile hanno controllato un 19enne residente a Rovigo che deteneva 1,6 grammi di marjuana, il quale pertanto è stato segnalato al prefetto per uso personale di stupefacenti.
Gli stessi militari hanno anche deferito all’autorità giudiziaria un 23enne di Varese per guida in stato di ebbrezza alcolica, poiché è risultato positivo all’esame etilometrico con un tasso pari a 1,65 G/L. Si è proceduto anche al ritiro della patente di guida e al sequestro del mezzo.
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L'attesa era palpabile e, a giudicare dall'entusiasmo del pubblico, è stata ampiamente ripagata. La serata più attesa della quattordicesima edizione di Overtime, il festival del giornalismo, dell’etica e del racconto sportivo, ha visto salire sul palco del Teatro Lauro Rossi di Macerata tre protagonisti d’eccezione: Lele Adani, Nicola Ventola e Antonio Cassano (in video collegamento). Con la moderazione di Marco Ardemagni, conduttore Rai, i tre ex calciatori hanno portato a Macerata il loro format di successo "Viva el Futbol" (per l’occasione “on the road”) regalando al pubblico una chiacchierata a 360 gradi sul mondo del calcio.
La serata si è aperta con il commento sull'Italia di Luciano Spalletti, all’indomani della sfida di Nations League contro il Belgio, trasmessa in diretta Rai proprio con Adani al commento tecnico. Se quest’ultimo e Ventola si sono detti fiduciosi riguardo la prestazione degli Azzurri, Cassano è rimasto meno impressionato, soprattutto considerando che il Belgio era privo di alcuni giocatori chiave. La discussione ha poi toccato le sconfitte più dolorose della storia della Nazionale italiana, dalle sciagure del passato, come la "disfatta dei ridolini" del 1966, fino alla più recente eliminazione contro la Svizzera agli Europei. Per Adani e Ventola, lo 0-0 contro la Svezia del novembre 2017, che per la prima volta nella storia ci costò l’accesso ai Mondiali, è stata la sventura peggiore; Cassano, invece, ha puntato il dito contro il 3-2 subito dalla Slovacchia ai Mondiali del 2010, che ha segnato l’eliminazione dell’Italia di Lippi campione del mondo in carica.
Il format "Viva el Futbol" si è rivelato un grande successo grazie alla sua formula semplice ma potente: una combinazione di opinioni schiette, analisi tecniche e tanta amicizia. "Alla base di tutto c’è una fondamenta sana e valoriale che si chiama amicizia", ha spiegato Adani. Ventola ha sottolineato come il loro programma non punti a cercare consensi, ma sia il frutto genuino della loro passione per il calcio. Cassano, con la solita franchezza, ha ribadito di non farsi influenzare dalle critiche e di voler esprimere il suo pensiero senza timori, anche a costo di andare controcorrente.
Un momento clou della serata è stato quando i tre ex giocatori, accomunati dall’esperienza con la maglia dell’Inter, hanno composto il loro undici ideale nerazzurro, con i loro nomi già inseriti in formazione. In porta c’è Toldo. Wlater Samuel al fianco di Adani in difesa, con i brasiliani Maicon e Roberto Carlos sugli esterni. A centrocampo, per sorreggere una formazione molto offensiva, ci sono Zanetti e Matthäus. Attacco pesante con Eto’o e Cassano a supporto di Ventola e Ronaldo il fenomeno.
La serata è proseguita con un dibattito sull’attuale Serie A e la nuova formula della Champions League. Mentre per i tre l’Inter resta la favorita per lo scudetto, Cassano e Adani hanno criticato aspramente la nuova struttura della Champions, considerata troppo frammentata e deleteria per i giocatori, costretti a un numero eccessivo di partite durante la stagione. “È una pagliacciata”, ha tuonato Cassano, denunciando l’ingordigia dei potenti del calcio. “Si rischia di giocare più di 80 partite in un anno. I potenti del calcio pensano solo a guadagnare soldi e a farne guadagnare di più ai grandi club. Tutte queste partite sono una follia”.
Il pubblico ha poi avuto l’opportunità di interagire con i protagonisti, ponendo loro domande che hanno toccato temi scottanti, come la disapprovazione di Cassano e Adani per il gioco di Allegri, le critiche dell’ex Sampdoria a Cristiano Ronaldo e l’esonero di De Rossi da allenatore della Roma. La serata si è conclusa con Ventola e Adani disponibili per selfie e autografi, dimostrando il loro legame sincero con i fan e la voglia di condividere momenti di convivialità.
Giù il sipario, dunque, su un’altra grande giornata di sport a Macerata, con “Viva el Futbol on the road” che si prende un posto d’onore fra gli eventi più riusciti e innovativi proposti da Overtime nei suoi 14 anni di storia, che secondo Lele Adani lo rendono un festival straordinario e migliore rispetto ai “competitor” de Il festival dello Sport di Trento, descritto come “una brutta copia di Overtime” dal commentatore sportivo più discusso del momento.
Nel pomeriggio di oggi si è riunito il tavolo tecnico del comune di Tolentino a seguito del primo caso di dengue accertato in provincia di Macerata, dovuto a una puntura di zanzara.
Come previsto in questi casi si è deciso di continuare con la disinfestazione per altri due giorni. Nelle notti tra venerdì 11 ottobre e sabato 12 ottobre e tra sabato 12 ottobre e domenica 13 ottobre, dalla mezzanotte alle 6 del mattino, la disinfestazione interesserà solo ed esclusivamente viale Benadduci e vie limitrofe, la zona degli impianti sportivi Sticchi e l'area direzionale di contrada Rancia.
Inoltre saranno trattate le zone ritenute sensibili come ad esempio i giardini e parchi pubblici, i centri sociali, la casa di riposo, le scuole, le aree cimiteriali, piazza della Libertà, piazza Mauruzi, piazza Martiri di Montalto e le zone particolarmente frequentate.
"Sentiti gli esperti della sanità pubblica – precisa il Sindaco Mauro Sclavi – abbiamo concordato di seguire quelle che sono le indicazioni da applicare in questi particolari casi, soprattutto con l’intento di prevenire altri contagi. Quindi dopo una prima disinfestazione, ripetiamo i trattamenti, come stabilito dalla specifica profilassi, per evitare ulteriori contagi. Abbiamo individuato le aree che sono ritenute più sensibili e quindi per le prossime due notti, verranno ripetute dagli operatori di Cosmari le operazioni di disinfestazione".
"Ringraziamo per la collaborazione tutti i cittadini che invitiamo a seguire le nostre indicazioni affinchè vengano evitati ristagni di acqua che favoriscono la deposizione e la schiusa delle uova da parte delle zanzare", conclude Sclavi.
L'Università di Macerata si prepara ad ospitare una nuova edizione del Career Day, un appuntamento imperdibile per laureandi e neolaureati che desiderano entrare nel mondo del lavoro. Il 15 ottobre, presso il Matt Co-working in via Panfilo, l'evento si trasformerà in una fiera del lavoro esclusivo, organizzata in collaborazione con The Way, Adecco e Apm Group, e con il patrocinio del Comune di Macerata. La presenza di enti come la Regione Marche, Eures, Europe Direct, Centri per l'impiego e ISTAO, contribuirà a fare del Career Day un punto di riferimento per chi cerca opportunità professionali e formative.
Quest'anno saranno presenti oltre 70 aziende e istituzioni, che presenteranno posizioni di lavoro aperte o tirocini retribuiti. Il Career Day rappresenta una preziosa occasione per incontrare i referenti delle risorse umane delle aziende partecipanti e presentare il proprio curriculum vitae. Un'opportunità concreta per costruire il proprio futuro professionale e ampliare la propria rete di contatti.
Tra le novità di quest'anno, Adecco Group, insieme al dipartimento Assessment Solutions, propone un innovativo laboratorio di "Lego Serious Play", un'attività ludico-formativa che permette ai partecipanti di mettere in pratica e valorizzare le proprie soft skills in modo creativo e coinvolgente.
Per facilitare l'accesso alla sede del Career Day, l'Università di Macerata, grazie alla collaborazione con Apm, metterà a disposizione una navetta gratuita per i partecipanti. Il programma della giornata prevede l'apertura degli stand alle ore 9:00, con un momento di saluti istituzionali che seguirà l'accoglienza. A partire dalle 10:30 fino alle 17:00 si terranno i colloqui individuali con i responsabili delle aziende. Per partecipare e scoprire le aziende partecipanti al Career Day, è possibile consultare il sito www.unimc.it/careerday.
L'Università di Macerata offre durante tutto l'anno accademico molteplici servizi per agevolare l'inserimento dei neolaureati nel mondo del lavoro. Tra questi, il laboratorio sull'imprenditorialità, pensato per chi desidera mettersi alla prova con un proprio progetto, e seminari formativi e informativi volti a migliorare le proprie soft skills, competenze sempre più richieste nel mercato del lavoro.
Il sito ufficiale dell'Ateneo è costantemente aggiornato con informazioni su opportunità di tirocini curriculari ed extracurriculari, carriere internazionali, colloqui individuali con esperti del settore e incontri con le aziende. Attraverso la piattaforma AlmaLaurea, inoltre, gli studenti possono dare visibilità al proprio curriculum vitae a livello nazionale e internazionale, aumentando così le opportunità di essere notati da aziende e enti.
Epilogo di stagione da applausi per il discobolo cussino Edoardo Dezi. Impegnato a Caorle ai Campionati Italiani Cadetti, dopo aver impazzato a livello regionale, Dezi ha saputo farsi valere anche per il tricolore, cogliendo un buonissimo 7° posto finale.
Anzi aveva fatto sognare in grande perchè il suo primo lancio del disco è subito volato alla distanza di 36.62 metri. Poi però un po' di frenesia tipica dell'inesperienza gli ha tolto concentrazione e calma e solo al penultimo tentativo ha migliorato e ritoccato la misura di partenza. È salito a 36.65 metri ma ormai altri sei lo avevano superato.
Peccato, ma resta un bilancio positivissimo e ultra promettente. Edoardo sta chiudendo la stagione e già si prepara per la prossima che lo vedrà impegnato nella nuova categoria Allievi (Under18) dove troverà nuovi avversari e nuove sfide. Con il Cus Macerata sempre al suo fianco.