L’ultima di campionato finisce con questo coro e la festa per il Chiesanuova che batte 1-0 l’Urbania e per il secondo anno consecutivo vola nei playoff di Eccellenza. Riposando nell'ultimo turno il lontano 27 aprile, per avere la certezza matematica della post season (altrimenti l’unico appiglio era un improbabile e doppio ko delle leader) i biancorossi dovevano vincere e contemporaneamente confidare che il big match dello “Spadoni” non finisse in parità.
A firmare il successo dopo 3 gare a vuoto e nel remake della finale di Coppa Italia, è un rigore di Mongiello in avvio di ripresa. Una rete che ha deciso una sfida equilibrata, avara di occasioni da rete, con l’Urbania che, seppur senza particolari stimoli, ha onorato questo sport. Complimenti a mister Mobili e ai suoi ragazzi, complimenti alla società perché il Chiesanuova chiude con 50 punti e, come un anno fa, da terza forza dell’Eccellenza (Tolentino quarto a -4). L’Urbania rimane nono a quota 34, confermando un trend esterno negativo fatto di appena 9 punti, solo le ultime quattro (Fano compreso) hanno fatto peggio. Da rimarcare che la partita ha avuto una lodevole appendice con il “terzo tempo”, una merendata tutti assieme su iniziativa del club di casa.Cronaca. Problemi in attacco per Mobili che decide di partire con Pasqui, ala, come punta centrale nel suo 4-2-3-1, alle sue spalle Russo. Invece Lilli va con il 4-3-3, Nunez e Diene agiscono ai lati di Rivi. Per oltre 20’ non succede nulla o quasi.
L’Urbania perde per infortunio Diene (entra il 2005 Scarcella che farà interessanti zingarate in dribbling), i locali senza una vera boa davanti non trovano le consuete spaziature. Annotiamo giusto un tiro alto di Vitucci e qualche trama ospite senza finalizzare, portieri quasi spettatori.Ripresa. Dopo 6’ bell’azione del Chiesanuova e su cross di Mongiello, Dal Compare frana su Russo: rigore. Il gioco si ferma 3’ per le cure ai giocatori, colpiti alla testa, quindi Mongiello spiazza Stafoggia. Gol n.8 per il capitano, top scorer dei suoi e riscatto dopo il penalty sbagliato nella precedente uscita interna contro Montecchio. Gli ospiti hanno una buonissima reazione, al 12’ Dal Compare prova a rifarsi, sul tiro-cross attento Ajradinoski. Un minuto dopo Rivi di testa non trova la porta. Entra Sbarbati ma poco dopo si fa male ed abbandona il terreno. Al 36’ il Chiesanuova avrebbe la palla del 2-0 ma il neo papà Morettini, di testa, manda alto da due passi a porta vuota. Un minuto dopo chance ospite, il subentrato Franca in scivolata non ci arriva per centimetri. Chiesanuova: Ajradinoski, Tempestilli, Ciottilli (46’st Bambozzi), Morettini, Canavessio, Tacconi, Vitucci (14’st Sbarbati e 32’st Carnevali), Tanoni, Pasqui (41’st Persiani), Mongiello, Russo (20’st Palladini). All.MobiliUrbania: Stafoggia, Temellini, Antoniucci, Dal Compare, Cannoni (37’st Lani), Paoli (25’st Monachesi), Diene (20’ Scarcella), Bicchiarelli, Rivi (25’st Franca), Sarli, Nunez. All.LilliArbitro: Negusanti di PesaroRete: 9’st su rigore MongielloNote: spettatori 250 circa; ammoniti Palladini, Pasqui e Bicchiarelli; corner 4-4; recupero 1’ e 5’.
Chiesanuova: Ajradinoski, Tempestilli, Ciottilli (46’st Bambozzi), Morettini, Canavessio, Tacconi, Vitucci (14’st Sbarbati e 32’st Carnevali), Tanoni, Pasqui (41’st Persiani), Mongiello, Russo (20’st Palladini). All.MobiliUrbania: Stafoggia, Temellini, Antoniucci, Dal Compare, Cannoni (37’st Lani), Paoli (25’st Monachesi), Diene (20’ Scarcella), Bicchiarelli, Rivi (25’st Franca), Sarli, Nunez. All.LilliArbitro: Negusanti di PesaroRete: 9’st su rigore MongielloNote: spettatori 250 circa; ammoniti Palladini, Pasqui e Bicchiarelli; corner 4-4; recupero 1’ e 5’
Vortice di emozioni allo stadio Spadoni, con la Maceratese che ci ha messo tutto il cuore possibile ma è uscita sconfitta per 3-2 dal big match con il K-Sport Montecchio Gallo. Un sconfitta che vede ora i pesaresi balzare a +3 soli in vetta alla classifica a una giornata dalla fine del campionato.
In uno stadio letteralmente pieno in ogni ordine di posto, con gente ammassata addirittura lungo le scalinate della tribuna e la Curva Just biancorossa al di fuoi dello stadio, visti i 400 biglietti destinati ai tifosi biancorossi, è andata in scena una partita palpitante, tra emozioni, ribaltamenti di fronte e tensione ai massimi livelli. I padroni di casa, spinti dall’ex tecnico Giuseppe Magi, si sono portati ad un solo punto dal traguardo: la promozione diretta è adesso a un passo, servirà un pareggio nell’ultimo turno nel derby con l’Urbino per festeggiare. La Maceratese invece ospiterà il Monturano Campiglione già certo di dover disputare i playout. Una Maceratese che torna a casa con zero punti ma con l’onore intatto. E con la consapevolezza di aver messo alle corde, in dieci uomini, la capolista. Sotto 2-0 nella ripresa e con un uomo in meno (espulso Mastrippolito a fine primo tempo per un gesto ingenuo), i ragazzi di Possanzini hanno avuto la forza di rialzarsi e riportare tutto in equilibrio, prima del gol-beffa nel finale.
L’inizio gara sorride alla Rata: più aggressiva e propositiva, mette pressione ai padroni di casa che appaiono contratti. Ma all’11’ è il K-Sport a colpire alla prima vera occasione: Torelli, imbeccato dal filtrante di Magnanelli, sfugge alla linea difensiva e fa 1-0. Da lì la partita si accende: i pesaresi si chiudono bene, mentre la Maceratese cerca spazi ma sbatte contro un muro. L’occasione più limpida arriva al 44’ con Vrioni, ma Nobili salva sulla linea. Nel rientro verso gli spogliatoi, la svolta negativa per la Rata: Mastrippolito si rende protagonista di un gesto di nervosismo su Micchi e si fa espellere.
Con l’uomo in meno, la ripresa inizia in salita. Il K-Sport trova il 2-0 al 19’ con Fiorani, con Bazzucchi non esente da colpe. Ma invece di crollare, la Maceratese si rialza. Al 28’ è Bongelli a suonare la carica con un gol chirurgico dopo una splendida azione corale. Tre minuti più tardi è Cirulli, con un sinistro a giro da antologia al termine di una bellissima azione, a firmare il 2-2 che fa esplodere il settore ospiti. La Rata sembra avere l’inerzia dalla sua, ma a pochi minuti dal termine arriva la doccia fredda: Bazzucchi deve prima miracoleggiare su Nobili. Poi dal calcio d’angolo successivo, in mischia, ancora Torelli trova la zampata del 3-2, tra le proteste vibranti per un presunto fallo non rilevato.
Dopo cinque minuti di recupero, il triplice fischio mette fine a lla gara. Il K-Sport esulta, la Maceratese mastica amaro ma raccoglie gli applausi dei suoi sostenitori.
(Foto Francesco Tartari)
Terzo pareggio consecutivo per il Tolentino. I cremisi impattano per 0-0 tra le mura amiche con l'Urbino nella splendida cornice di pubblico regalata dai tifosi al "Della Vittoria" e dopo aver resistito per quasi un tempo con un uomo in meno.
Un risultato che consente alla squadra di casa di guardare con fiducia all'ultima giornata dove, in quel di Matelica, dovrà garantirsi l'accesso alla post-season. Per gli ospiti, invece, resta il quinto posto in classifica ma le probabilità di disputare i playoff sono appese a un lumicino vista la distanza maggiore ai 10 punti sulla seconda (qui il regolamento). Decisivo, in tal senso, sarà lo scontro diretto con il K Sport Montecchio, vittorioso oggi sulla Maceratese.
LE FORMAZIONI - Passarini ritrova Badiali nel cuore del centrocampo come titolare. Un recupero che consente a Stricker di arretrare nella linea dei difensori come terzino destro. In avanti Lovotti, uscito acciaccato domenica scorsa contro la Sangiustese, è pienamente recuperato e fa coppia con Moscati. Nell'Urbino il pericolo pubblico numero uno è Bardeggia, capocannoniere del torneo con 15 reti, e capace di svariare su tutto il fronte offensivo. Mariani non deroga dal consueto 4-3-3.
LA CRONACA - Prima del match quadrupla celebrazione in casa cremisi. Capezzani, Tortellli e Tizi festeggiano 150 presenze; Strano ben 200. Avvio ad alti ritmi. Al 5' il colpo di testa di Giovane sorvola di poco la traversa sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Al 13' la risposta dei padroni di casa arriva con l'inserimento di Tortelli, la cui conclusione non trova fortuna al culmine di un contropiede condotto da Lovotti.
La punizione di Zancocchia al 18' lascia immobile Bucosse, ma non inquadra la porta. Sul ribaltamento di fronte la girata aerea di Lovotti si impenna docile sulla parte alta della porta. Al 27' Bardeggia prova a prendere confidenza con la partita e si mette in proprio con un diagonale potente ma impreciso.
La linea difensiva alta dell'Urbino crea dividendi e asfissia le iniziative cremisi. Dopo la mezz'ora di gioco nessun'altra azione pericolosa da segnalare sino al duplice fischio. Si va al riposo sullo 0-0.
SECONDO TEMPO - Al rientro dagli spogliatoi subito occasionissima per il Tolentino. Moscati si divora il vantaggio da sotto misura calciando alle stelle dopo un break di Capezzani. La partita si innervosisce. Al 55', dopo aver rimediato due gialli nel giro di cinque minuti (il primo per proteste, il secondo per una presunta manata su Bardeggia, ndr), l'arbitro espelle Strano. Decisione assai contestata dalla panchina cremisi.
Passarini corre ai ripari inserendo Stefoni per Capezzani. Gli ospiti, complice l'uomo in più, prendono in mano le redini del possesso palla. La partita è tutt'altro che spettacolare. All'82', però, è il Tolentino a sfiorare la rete. Stricker si invola in contropiede e pesca Tortelli in area, il diagonale del centrocampista finisce largo. Due minuti più tardi Bucosse è attento sul rasoterra di Bardeggia.
Nel finale arriva la brutta notizia di un nuovo infortunio a Stefoni per il Tolentino. Al suo posto fa il suo ingresso in campo Di Biagio. I nervi sono a fior di pelle e niente di significativo accade sino al triplice fischio dopo cinque minuti di recupero.
Tabellino Tolentino-Urbino 0-0
TOLENTINO (4-3-1-2): Bucosse; Tizi, Tomassetti, Strano, Stricker; Tortelli, Badiali (85' Salvucci), Manna; Capezzani (60' Stefoni sostituto al 92' da Di Biagio); Lovotti, Moscati (90' Cicconetti). All: Passarini
URBINO (4-3-3): Porcellini; Nisi, Giovane (45' Bellucci), Tamagnini, Boccioletti (85' Dalla Bona); Cusimano, Zancocchia (85' Mari), Pierpaoli (63' Palazzi); Sergiacomo (85' Serges), Bardeggia, Galante. All: Mariani
Arbitro: Francesco Zaccheria di Legnago
Ammoniti: Tamagnini, Tizi, Pierpaoli, Tortelli, Bucosse, Badiali, Di Biagio Espulsi: Strano (doppia ammonizione)
Angoli: 2-3. Recupero: 1', 5'
Lanciano Forum gremito ieri, sabato 5 aprile, per il concerto dei Camaleonti, il gruppo musicale che arriva dai migliori anni ’60-’70.
Grande soddisfazione quella del sindaco del Comune di Castelraimondo Patrizio Leonelli per un concerto splendido: “Una serata che resterà nel cuore di tutti, i Camaleonti ci hanno fatto ritornare dei giovani ventenni con le loro canzoni, abbiamo cantato tutti a squarciagola i brani dei nostri tempi. C’erano anche delle persone più giovani che però le cantavano, perché quando una canzone è bella la conoscono anche coloro che non l’hanno vissuta nel momento di maggior splendore del gruppo. Il palazzetto era gremito, le persone quali provenivano un po’ da tutto il territorio: Matelica, Camerino, Pioraco. Tutti entusiasti di questa serata insieme ai Camaleonti, è stato davvero emozionante risentire quelle canzoni della nostra gioventù dal vivo".
"Non so- peosegue Leonelli- se le canzoni di oggi tra cinquant’anni resteranno impresse e saranno ancora cantate, io ho qualche dubbio, le nostre canzoni sono delle poesie messe in musica. I Camaleonti quando ci hanno chiamati sul palco, hanno sottolineato che loro hanno cantato sempre dal vivo, non in playback e questo gli fa onore. Al termine dello spettacolo, oltre ai ringraziamenti di rito, come amministrazione comunale abbiamo consegnato loro una targa ricordo di Castelraimondo. Mi sembra sia stata molto apprezzata, ci siamo dunque dati un arrivederci al più presto, perché vista l’affluenza del pubblico, un tentativo forse andrebbe anche rifatto per riportarli tra qualche anno a Castelraimondo”.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore alla Cultura Elisabetta Torregiani: “È stato un successo, tutto pieno per i Camaleonti, la gente ha cantato e si è emozionata insieme a loro. I Camaleonti hanno unito generazioni diverse e hanno cantato e suonato dal vivo, cosa non scontata. Le persone ci hanno ringraziati per questo concerto, tutti sono stati molto contenti di questa serata”.
Successo prezioso per l’ASD Gagliole C5 che supera una coriacea Chiaravalle per 6-4 al termine di un match vivace, ipotecando la seconda piazza vista la contemporanea sconfitta della Bayer Cappuccini. Una prova d’orgoglio per i rossoblu che si mettono subito alle spalle la sconfitta contro il Montelupone e ora si concentrano all’ultima sfida di campionato in casa dei maceratesi.
Primo tempo in cui i “galletti” partono subito forte sbloccando il match con Largoni dopo pochissimi secondi. Il predominio territoriale degli uomini di mister Mirko Rossini viene consolidato dall’incursione vincente di Tamburrino: gli ospiti vengono fuori alla distanza ed accorciano con Amagliani ma Di Ronza e Largoni mettono le cose in chiaro, poi Bartolucci fissa il punteggio sul 4-2 con cui si va al riposo lungo.
Nella ripresa gli avversari accorciano subito le distanze con Cristiani: il Chiaravalle aumenta l’intensità ma il Gagliole resiste bene ed è cinico: Panella prima e Rahali poi mettono al sicuro il risultato, con i “galletti” che resistono anche in inferiorità numerica nelle ultime battute, con la rete di Cristiani allo scadere che vale il 6-4 finale.
ASD GAGLIOLE C5 – CHIARAVALLE 6-4 (4-2 pt)
GAGLIOLE C5: Tamburrino, Di Ronza, Occhiuzzo, Pereira, Lo Giudice, Largoni, Casoli, Ferjani, Panella, Rahali, Savi, Taini. All. Rossini
CHIARAVALLE C5: Maggiori N., Amadei, Maggiori A., Masi, Bartolucci, Cristiani, Caimmi, Carletti, Di Placido, Amagliani, Del Cinque All. Penna
Arbitri: Ricci e Leoni di San Benedetto del Tronto
Reti: 1' Largoni, 9’ Tamburrino, 14’ Amagliani, 14’ Di Ronza, 16’ Largoni, 16’ Bartolucci // 1'st Cristiani, 11' st Panella, 17' st Rahali, 19’ st Cristiani
Le unità cinofile certificate CSEA (Centro Studi di Etologia Applicata) Pierpaolo Pochi, Fabio Cerolini e Matteo Ripa con i loro "cani molecolelari" sabato (5 aprile) hanno tenuto un'esercitazione di mantrailing al castello di Lanciano. Ciò è stato dettato dai sempre più frequenti incidenti, a volte addirittura mortali, causati dall’aggressione di un cane nei confronti di bambini o adulti.
Il Centro Studi di Etologia Applicata (CSEA) diretto dalla dottoressa Giusy Mazzalupi dunque ha organizzato per il mese di maggio un breve corso per conseguire un "patentino" di buona gestione del cane. Per chi fosse interessato al conseguimento del patentino può rivolgersi a segreteriacsea@gmail.com.
Un’iniziativa pertanto di pubblica utilità che segna il rilancio dell’attività di formazione e divulgazione che da sempre ha caratterizzato questo centro. In modo particolare nell’ambito dell’impiego del cane nelle attività di mantrailing ed investigative. Viene pertanto consolidata la stretta collaborazione con l’Università di Camerino ed in particolare con la scuola di Giurisprudenza nelle discipline forensi e criminologia.
Per il prossimo autunno-inverno è in programma un "corso di perfezionamento in scienze forensi" con il coordinamento scientifico della professoressa Giovanna Ricci, docente di criminologia e bioetica di Unicam.
Verranno trattati i più recenti sviluppi normativi, gli indirizzi criminologici più aggiornati, le tecniche investigative relative specialmente alla presenza di animali sulla scena del crimine: siano essi domestici, piuttosto che selvatici, roditori o insetti. Il tutto con la collaborazione ed il contributo di docenti di queste materie provenienti da altri atenei italiani.
In particolare verrà riportato il lavoro di ricerca in corso, condotto dalla professoressa Ricci, dalla dottoressa Mazzalupi e da altri ricercatori e studiosi italiani sulle implicazioni forensi dello "scavenging", ossia delle attività degli animali sul cadavere.
Esso sui resti umani è un fattore piuttosto significativo per il lavoro forense, influenza l’interpretazione degli eventi post-mortem, in considerazione del fatto che quanto avviene in ambienti chiusi rimane ancora un fenomeno poco studiato.
La presenza di animali domestici, cani e gatti, liberi di circolare in caso di morti improvvise di individui socialmente isolati e di spazi abitativi non curati contribuisce al verificarsi di "scavenging" in ambienti chiusi. La comprensione del comportamento degli animali da compagnia e del loro impatto sui resti mortali è fondamentale per migliorare le metodologie forensi e garantire interpretazioni medico-legali accurate.
"Noi abbiamo queste unità cinofile forensi formate - ha detto la dottoressa Giusy Mazzalupi - , esse “servono” per diverse questioni, tra cui la ricerca di persone disperse. Queste unità cinofile hanno appunto i “cani molecolari” da noi istruiti, non vanno alla ricerca di una persona qualsiasi ma sulla base di una molecola, dell’odore specifico di una persona, cercano proprio quella di cui abbiamo perso le tracce. Sabato si è trattata di una semplice esercitazione. In genere queste persone fanno esercitazioni mensilmente e sono a servizio delle emergenze, si formano pertanto per supportare poi la polizia giudiziaria a titolo volontario.
"Questa formazione fa parte di questo progetto. Anche il “patentino” rientra in quelle cose che facciamo di pubblica utilità, si spiega appunto cosa fare per evitare queste aggressioni - ha aggiunto -. Tra i progetti rientra anche la ricerca scientifica. Ora c’è un lavoro anche sullo “scavenging”, un lavoro di ricerca sulle attività degli animali domestici quando muoiono dei familiari, si verificano notevoli cambiamenti nell’interpretazione del caso. Per esempio un criceto mangia mezza testa e ci si fa la tana, se un cadavere era lì da un mese. È ovvio che io non posso lavorare dal punto di vista investigativo perché quelle parti sono state compromesse".
La dottoressa Giusy Mazzalupi ha poi spiegato l’importanza del cane da mantrailing: "Rispetto ad altre forze dell’ordine che non hanno il mantrailing, perché esso è proprio una tecnica di lavorare con il cane sulla base di molecole. Non è altro che un “cane molecolare” con un guinzaglio lungo, ed un conduttore va dietro questo cane che segue una traccia specifica, è più facile ritrovare se l’ambiente non viene compromesso. Meglio quando si perde una persone che si chiama il cane da “mantrailing” piuttosto che quello da “scovo”, perché il cane da superficie, che viene sciolto, ricerca una persona in generale non quella nello specifico".
Una domenica per celebrare il 25esimo anniversario della fondazione a Montecassiano della sezione locale dell'Associazione Arma Aeronautica, dedicata a Luigi Capparucci, medaglia d'argento al valore militare.
La giornata è iniziata stamattina alle 10 con il raduno in piazza Unità d'Italia delle sezioni A.A.A. provenienti da tutta la regione Marche, delle associazioni combattentistiche e d’arma e delle autorità civili e militari. Dopo il ritrovo, la messa nella collegiata di Santa Maria Assunta.
Alle 11, sempre dalla piazza, è partito il corteo solenne accompagnato dalla Banda filarmonica comunale "P. Giorgi" verso Sant’Egidio, fino a raggiungere il monumento all'Aviatore. Qui, è avvenuta la deposizione della corona d'alloro, l'Alzabandiera e lo scoprimento della targa commemorativa, con la dicitura "Slargo Aviatori d'Italia".
Durante la cerimonia sono intervenuti il presidente regionale dell’Associazione arma aeronautica, il generale di brigata Gianni Spaziani, e il sindaco Leonardo Catena. Tra le presenze alla cerimonia figurano il capitano Salvatore Pezzella in rappresentanza del Comandante del centro di formazione Aviation English di Loreto, una rappresentanza ufficiale dell'Aeronautica militare e il comandante della stazione dei carabinieri di Montecassiano.
L’evento, patrocinato dal Comune di Montecassiano, dalla Provincia di Macerata e dalla Presidenza regionale dell'Associazione arma aeronautica, ha rappresentato un'importante occasione per ricordare l’impegno e il sacrificio di chi ha servito con valore e dedizione il nostro Paese nelle fila dell'Aeronautica militare.
"Un incontro non è mai casuale", mi ripeteva mia nonna. Ero ancora una bambina e le sue parole, secche e morbide nel contempo, mi attraversavano con un senso di monito misto a magia.
"Lucia ricorda, ogni persona che incrocerà la tua strada, non importa per quanto tempo, un giorno o una vita, sarà lì per un insegnamento. Angeli e, a volte, anche diavoli ti guideranno lungo il cammino. Fai attenzione, perchè dovrai essere tu brava a coglierne il messaggio!".
Sono cresciuta con la sensazione che nella vita nulla sia mai avvenuto per caso, mi sono sempre sentita, in qualche modo, connessa agli altri. Ho creduto in un filo invisibile molto più sapiente di noi, in grado di legare avvenimenti, persone e luoghi, per condurci lungo il percorso che siamo destinati a seguire.
Così accadde quel giorno in una mattina come tante. Il suono della sveglia mi riporta violentemente alla realtà, ancora prima di alzarmi, inizia una personale lotta quotidiana con la mia pressione bassa. Un passo dopo l’altro mi trascino alla moka , mia inseparabile alleata.
Credo che il caffè sia la migliore droga legalizzata e con questa considerazione, un piccolo sorso alla volta, eccomi riconciliarmi con la vita! Milano, con la sua energia frenetica, mi risucchia nel vortice; a volte mentre cammino per strada ho la sensazione di dover essere sempre pronta ad afferrare pezzi di vita, come se mi sfuggissero di mano.
Guardo l’orologio, no!! È tardi! Come al solito mi perdo nei pensieri, mi pongo domande alle quali riesco a dare almeno tre risposte diverse, completamente in antitesi tra di loro. Mente e cuore affollati, una grande confusione dove ognuno vuole dire la sua!
Il suono del clacson mi riporta alla realtà e comincio a correre, arrabbiata con me stessa per essere sempre in ritardo! Scendo le scale della metro, sorpasso l’uomo con il cappello, poi la signora con il passeggino, accelero ed ecco ci ricasco, cavolo, mi sto distraendo di nuovo!
La mia mente è ripartita...sto ammirando, con un pizzico di invidia, la signorina qui davanti a me tutta imbellettata alle otto del mattino che con andamento elegante e pacato cammina sui suoi tacchi dieci. L’unica cosa che io sono riuscita a fare oggi è mettere del gel nei capelli per dar loro un senso di apparente compostezza.
Arrivo trafelata ai binari della linea gialla che mi porterà diretta alla fermata, vicino alla redazione, al display compare la scritta: "Attesa minuti quattro e mezzo". Com’è possibile mi chiedo!! Di solito l’attesa è di un minuto, al massimo uno e mezzo! Sono disperata!
L’ansia sale, poi mi vengono in mente le parole di mia nonna, così respiro a pieni polmoni l’aria grigia e consumata della metro; stranamente comincio a sentire un’unica voce che si fa portatrice sana di tutte le altre che mi ricorda: "Lucia, lascia fluire, essere qui, ora trafelata e sudata ha un suo significato che in questo momento non sei in grado di comprendere, abbi fiducia nel percorso!".
Arriva il mio treno, si aprono le porte, mi precipito verso il primo posto libero, mi siedo e all'istante sento un calore arrivare dalla mia sinistra, mi giro e vedo la luce! Un'anima mi sta osservando, occhi tristi e dolci diretti ai miei, capelli castani spettinati ed un grande sorriso di porpora, disegnato a modo di clown, che stride con la malinconia e la delicatezza che emana.
La sua pelle di porcellana riflette un’aurea intorno a se’ che mi destabilizza. Sto forse sognando mi chiedo? Sarà lui il mio angelo? Non importa, sento una pace ed una serenità mai provati prima.
Lui continua a guardarmi, il suo sguardo va oltre, mi sento completamente scoperta ed indifesa, ma al sicuro. Prossima fermata, lui scende lasciandomi in dono una sensazione di armonia che pervade mente e corpo.
Non c’è più ansia, fretta o senso di inadeguatezza per i miei ritardi...tutto si è placato, la vita si è espressa nella sua essenza in una magia di pochi istanti.
Era da poco passata la metà della mattina, intorno alle 10:45, quando un incidente si è verificato in corso Matteotti, a Porto Recanati. Una donna di 72 anni è stata investita da un’auto mentre stava attraversando la strada sulle strisce pedonali. Le dinamiche dell’impatto sono ancora in fase di accertamento.
Tempestiva la chiamata ai soccorsi: in pochi minuti è arrivata sul posto un’ambulanza del 118. Dopo una prima valutazione delle condizioni della donna, i sanitari hanno ritenuto necessario l’intervento dell’eliambulanza.
Il velivolo è atterrato poco dopo, ma è ripartito senza la paziente che è stata invece trasferita in ambulanza all’ospedale regionale di Torrette, ad Ancona, centro di riferimento per i traumi più complessi. Gli agenti della polizia locale hanno eseguito i rilievi del caso per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.
La prostata è un organo dell’apparato urinario maschile sensibile all’avanzamento dell’età con problematiche e patologie che possono andare dalla semplice ipertrofia, infiammazione fino alla possibile insorgenza e sviluppo di un tumore. Proprio di questa grave patologia dell’organo oggi vogliamo parlarne con lo specialista urologo Fabrizio Fioretti che svolge la sua attività nel territorio, consulente presso il centro medico Associati Fisiomed.
Dr. Fioretti, tra le patologie di cui si occupa l’urologo, una di particolare interesse è sicuramente il tumore della prostata, cos’è e quanto è diffuso?
"Esattamente, il tumore della prostata è la neoplasia più comune nell’uomo e ha origine dalle cellule presenti all’interno di questa ghiandola, che appartiene all’apparato riproduttivo maschile.
Il rischio di sviluppare il tumore è direttamente correlato all’età e se tra i 50-60 anni sino a 1 uomo su 4 può presentare aggregati di cellule neoplastiche a 80 anni questa condizione riguarda 1 uomo su 2.
Solitamente ha una crescita lenta, ma esistono anche forme più aggressive, nelle quali le cellule malate possono invadere in tempi brevi i tessuti circostanti e diffondersi ad altri organi.
Grazie all’ampia diffusione di esami quali il PSA ed alle visite urologiche di prevenzione, diagnosi precoci e terapie sempre più efficaci hanno contribuito ad abbassare il tasso di mortalità di questa patologia e attualmente la sopravvivenza a 5 anni si aggira intorno il 92%, un 15% in più rispetto a un decennio fa".
Chi è maggiormente a rischio e come si manifesta?
"Come abbiamo già detto il primo fattore determinante è l’età con il rischio che aumenta progressivamente dopo i 45-50 anni. Il secondo fattore di rischio è senz’altro la familiarità, si ha circa il doppio delle possibilità di sviluppare la malattia in caso di parenti (padre, fratello etc) che hanno o hanno avuto diagnosi di tumore alla prostata rispetto a chi non ha o non ha avuto nessun caso in famiglia.
Altri fattori di rischio comprendono alcuni tipi di mutazioni genetiche ma non meno importanti sono i fattori di rischio legati allo stile di vita, come dieta ricca di grassi saturi e obesità.
Nelle fasi iniziali della malattia non si hanno sintomi e solo nelle fasi tardive e avanzate compaiono disturbi quali difficoltà a urinare, dolore, necessità di urinare spesso, presenza di sangue nelle urine o nello sperma.
Una visita urologica eseguita nei giusti tempi può evitare che la malattia venga scoperta dopo la sua diffusione ma serve anche a diagnosticare problemi prostatici di tipo benigno che possono presentarsi con sintomi urinari simili".
Si può fare prevenzione? E come si arriva alla diagnosi?
"Proprio perché nelle sue fasi iniziali si presenta in genere totalmente asintomatico, l’arma principale contro il tumore della prostata è la diagnosi precoce.
Il dosaggio del Psa, la visita urologica con esplorazione rettale, l’ecografia ed in casi selezionati la risonanza magnetica multiparametrica permettono una diagnosi adeguata nella pressoché totalità dei pazienti.
In particolare dosaggio del Psa e visita urologica vanno eseguiti per la prima volta intorno ai 50 anni, ma nei pazienti che presentano familiarità l’età scende intorno ai 40.
Molto importante è intervenire sui possibili fattori di rischio riguardanti lo stile di vita prima descritti e quindi limitare l’assunzione di grassi saturi, alcool e carni processate, favorendo invece alimenti ad azione antiossidante e antinfiammatoria ed una attività fisica moderata ma costante".
Come si cura?
"Una volta confermata la diagnosi di tumore della prostata e stabilito il grado di aggressività della malattia lo specialista urologo, dopo un’attenta analisi del paziente, consiglierà la strategia più adatta.
Coloro che presentano una malattia a basso rischio possono beneficiare di opzioni terapeutiche che consentono di posticipare il trattamento al momento in cui la malattia diventa "clinicamente significativa".
Eseguendo determinazioni del PSA, visite urologiche e biopsia prostatica in precisi momenti dopo la diagnosi si può controllare l'evoluzione della malattia e verificare la comparsa di eventuali cambiamenti tali da rendere indispensabile un intervento ("sorveglianza attiva").
Nei pazienti con adeguata aspettativa di vita la chirurgia è oggi il trattamento più diffuso ed efficace per trattare il cancro circoscritto alla ghiandola e la rimozione della stessa e dei linfonodi circostanti è da considerarsi un intervento curativo in una grandissima percentuale di casi.
Trattamenti alternativi e tuttavia molto efficaci nel controllo della malattia, da scegliere sempre in base alle caratteristiche del paziente, comprendono la radioterapia e l’ormonoterapia".
Si è chiusa con un grande successo la stagione teatrale 2024/25 del Teatro Piermarini di Matelica: sold-out per "L’Ebreo" di Gianni Clementi, con la regia di Pierluigi Iorio e la partecipazione straordinaria di Nancy Brilli, accolta da un pubblico entusiasta.
Lo spettacolo, che ha emozionato la platea matelicese, è stato promosso dalla città di Matelica, in collaborazione con Amat, con il sostegno della regione Marche e del Ministero della Cultura. Accanto a Nancy Brilli, sul palco anche Fabio Bussotti e Claudio Mazzenga, in una produzione firmata Società per Attori in collaborazione con Mielemovie.
La cura dei dettagli scenici è stata affidata a Alessandro Chiti (scene), Josè Lombardi (costumi), Javier Delle Monache (light designer), con Federico Le Pera come aiuto regia.
Grande la soddisfazione è espressa dall’assessore alla cultura del Comune di Matelica, Barbara Cacciolari: "Si chiude una stagione brillante e ricca di emozioni, con un alto gradimento da parte del pubblico. Ringraziamo tutti gli abbonati e coloro che hanno scelto di passare le serate con noi. Siamo sicuramente pronti per iniziare una nuova programmazione".
Continua a Caldarola la battaglia contro il mega parco eolico che potrebbe essere realizzato nel territorio comunale, come da progetto di una multinazionale norvegese con sede in Italia. Lunedì 7 aprile alle 21:15, nella Sala Tonelli di Caldarola, l’amministrazione comunale e il Comitato No Eolico - che si è da poco costituito in paese grazie all’impegno di alcuni cittadini - hanno organizzato un incontro aperto alla cittadinanza per informare la popolazione, grazie all’intervento di esperti del settore, quali sono le conseguenze legate alla realizzazione del progetto.
Interverranno il sindaco Giuseppe Fabbroni; Simone Vitaletti dei Comitati territoriali riuniti di Sassoferrato e Fabriano e promotore di Tess Marche; il delegato Grig per la Regione Marche Aldo Cucchiarini; Jacopo Angelini, scrittore, faunista e storico dell’ambiente; Danilo Baldini, ambientalista e delegato Lac per la Regione Marche; Paolo Bonifazi, ricercatore e docente universitario e portavoce del Comitato spontaneo di Rucce Viacce. Sarà presente anche il consigliere regionale del Pd, Romano Carancini.
"Crediamo che sensibilizzare la cittadinanza su questo tema sia fondamentale - dice il sindaco Giuseppe Fabbroni - poiché comprendiamo che alcuni dati tecnici e le conseguenze di un impianto come quello progettato per Caldarola possono non essere chiare a tutti. Invece ora più che mai, anche grazie al Comitato No Eolico che si è costituito e a cui possono aderire tutti i cittadini, è importante fare squadra per evitare che un territorio di grande valore paesaggistico e storico come il nostro venga deturpato".
Poi il primo cittadino entra nel merito del progetto: "Consiste nell'installazione di pale eoliche di grandi dimensioni e, anche a fronte di un numero di pale ridotto da 12 (precedente progetto) a 7 (attuale progetto), le grandi dimensioni delle pale rendono comunque l’impatto insostenibile e destinato a deturpare tutto il crinale dell’Appennino marchigiano, anche in considerazione del fatto che un analogo impianto è stato proposto nei comuni di Serrapetrona e San Severino".
Il consiglio comunale di Caldarola, attraverso una mozione votata all’unanimità, ha già chiesto alla regione Marche di intervenire il prima possibile per scongiurare che il mega impianto venga realizzato, individuando le aree idonee e non per l’installazione degli impianti.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'Avvocato". In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica assai attuale della responsabilità nei sinistri stradali.
Di seguito la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da una nostra lettrice di Tolentino, che chiede: "Può essere una prova della responsabilità in un sinistro stradale l’utilizzo del telefonino alla guida da parte del conducente?".
Il caso di specie ci offre la possibilità innanzitutto di ricordare la recente modifica al Codice della Strada riguardo l’utilizzo del cellulare o analoghi dispositivi durante la guida senza l’uso di apparecchi a viva voce o similari, e, precisamente l’articolo 173 prevede: "E' vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici, smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l'allontanamento delle mani dal volante ovvero di usare cuffie sonore. E' consentito l'uso di apparecchi a vivavoce, o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie che non richiedono per il loro funzionamento l'uso delle mani".
"Chiunque viola tali disposizioni è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 250 a euro 1.000 e alla sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da quindici giorni a due mesi - si legge ancora nell'articolo -. Qualora lo stesso soggetto compia un'ulteriore violazione nel corso di un biennio, si applicano la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 350 a euro 1.400 e la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi".
Queste sono le sanzioni previste dal Codice della Strada mentre per quanto riguarda l’utilizzo del cellulare in violazione dell’articolo 173 C.d.S. riferito all’evento di un incidente stradale quale fonte di prova di responsabilità del conducente, tale circostanza è stata recentemente affrontata dalla Suprema Corte proprio in un procedimento penale con imputazione di omicidio stradale da parte del conducente durante il quale veniva provato tramite una perizia sul suo cellulare che, durante la guida, l’uomo stava chattando con la fidanzata, avendo scambiato una decina di messaggi nell’arco temporale in cui si avveniva il tamponamento mortale, risultando per il Collegio giudicante prova determinate di responsabilità per una condotta di guida improntata all’imprudenza.
Pertanto, in risposta alla domanda posta dalla nostra lettrice, risulta corretto affermare che "lo scambio dei messaggi tra l’uomo e la fidanzata è avvenuto nell’arco temporale in cui si è verificato l’incidente, ciò risultando dimostrativo, stante la prossimità temporale dell’ultimo messaggio rilevato rispetto al tamponamento, di una condotta di guida improntata alla imprudenza, e valutando la compatibilità del rilevamento del messaggio rispetto all’evento collisione porta alla responsabilità penale del conducente" (Cass. Pen., Sez. IV, sentenza del 12.02.2025 n. 12256).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
La Macagi Cingoli ci ha preso gusto e, per la prima volta nella sua storia, centra quattro vittorie consecutive in Serie A Gold di pallamano. La squadra di Palazzi, infatti, ha battuto 34-35 l’Eppan nella 21^ giornata di campionato, portandosi momentaneamente fuori dalla zona play-out. Ha deciso la straordinaria rete in elevazione di Leo Renaud-David a 2 secondi dalla sirena, al termine di un match nel quale i cingolani sono stati sotto anche di 6 reti.
PRIMO TEMPO - L’approccio alla sfida, infatti, non è stato ottimale per Strappini e compagni. Sul 2-2, infatti, Eppan ha piazzato un break di 4-0 firmato Wiederhofer, Oberrauch, Marques e Minguez, portandosi sul 6-2 all’8°. La Macagi torna a -2 sul 7-5 grazie ai centri di Mangoni e Naghavialhossieni, ma con un altro 3-0 scivola a -5 sul 10-5: in questo caso a segnare sono stati Zanutto, Marques e Wiedenhofer. Le reti di vantaggio per i locali, poi, diventano 6 sul 12-6 di Rainer al 16’.
Cingoli inizia effettivamente a giocare nella seconda metà del primo tempo. Naghavialhosseini e Mangoni ristabiliscono il -4 sul 12-18: in questo frangente viene espulso il capitano dei locali Oberrauch e Somma fallisce un 7 metri, spedendolo sulla traversa.
Ne segue una fase di gol a botta e risposta tra le due squadre, che si risolve sul 16-11: qui, infatti, la Macagi mette in fila tre gol con doppio Mangoni e Makhlouf, chiudendo i primi 30’ di gioco in svantaggio di 16-14. Poco male, visto anche il passivo di -6 di 14 minuti prima.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa Cingoli sposta dalla sua parte l’inerzia del match e si porta a casa i due punti con un emozionante finale. Gli ospiti mettono subito in fila tre reti con Makhlouf (2) e Mangoni, portandosi per la prima volta in vantaggio nel corso del match sul 16-17. Zanutto e Minguez riportano avanti Eppan, però due colpi di Mangoni e la rete di D’Benedetto portano la Macagi addirittura sul +2 del 18-20.
I biancorossi sono in serie positiva e volano addirittura a +4 con i colpi di Renaud-David e Mangoni, per il 19-23 al 41’. I locali, però, restano aggrappati al match: prima dimezzano lo svantaggio sul 22-24, poi trovano la parità con un break di 3-0 dal 22-25 al 22-25 con Glisic e doppio Lollo al 46’. Due minuti dopo Eppan torna avanti sul 27-26 con due reti di fila di Marques, ma Mangoni e Ciattaglia firmano il nuovo +1 Cingoli sul 27-28.
Gli ospiti sembrano più decisi e riescono a riconquistare il +3: il trittico Renaud-David, Strappini e Ciattaglia firma il 28-31 al 53’. Non è finita, però, perché Rainer e Glisic ristabiliscono il -1 sul 30-31, quindi Marques pareggia i conti sul 32-32 al 58’: si va al finale punto su punto.
Marques risponde a D’Benedetto: all’alba dell’ultimo minuto siamo sul 33-33. Naghavialhosseini segna al 59’30’’, ma Wiedenhofer pareggia al 59’53’’, a 7 secondi dalla sirena. Allora coach Palazzi chiama il time-out: al rientro Renaud-David si innalza alle stelle e spedisce in rete il 34-35 a 2 secondi dalla sirena, 59’58’’. I cingolani festeggiano così altri due punti che valgono anche il vantaggio negli scontri diretti, visto il 30-30 dell’andata.
Nel corso delle ultime ore, i carabinieri delle stazioni di Tolentino e Treia hanno denunciato due persone per evasione, entrambe sottoposte a misure restrittive della libertà personale e sorprese fuori dalle rispettive abitazioni senza autorizzazione.
A Tolentino, i militari hanno segnalato all’Autorità Giudiziaria un 27enne di origine egiziana, residente a Macerata, già noto alle forze dell’ordine, per essersi allontanato arbitrariamente dal domicilio, in violazione della misura degli arresti domiciliari disposta dal Tribunale di Macerata.
L’uomo è stato notato nella zona industriale della città e, a seguito delle opportune verifiche, è stata confermata la sua presenza sul posto, portando così alla sua denuncia.
Analoga vicenda si è verificata a Treia, dove i carabinieri locali hanno denunciato un 29enne del posto, anch’egli sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare, disposta dall’Ufficio di Sorveglianza di Macerata.
Durante un controllo notturno, i militari hanno accertato che l’uomo si era allontanato senza alcuna autorizzazione. Non si tratta di un episodio isolato: il soggetto era già stato segnalato in passato per analoghe violazioni.
Entrambi i casi sono ora al vaglio dell'autorità giudiziaria competente, a cui spetterà valutare eventuali provvedimenti più severi nei confronti dei denunciati.
Un’auto si è ribaltata questa mattina lungo la superstrada, in direzione mare, tra gli svincoli di Belforte del Chienti e Tolentino Sud. Erano circa le 7 quando, per cause ancora in fase di accertamento, una Fiat Panda si è capovolta sulla carreggiata.
Alla guida del veicolo una donna di 49 anni, che avrebbe perso il controllo dell’auto senza il coinvolgimento di altri mezzi. Fortunatamente, è riuscita a uscire da sola dall’abitacolo prima dell’arrivo dei soccorsi.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i vigili del fuoco, il personale sanitario del 118 e la polizia stradale. La 49enne è stata trasportata all’ospedale di Macerata per accertamenti: le sue condizioni non sono gravi.
Ricomincia bene la Banca Macerata Fisiomed la sua stagione. Si riparte da Ravenna ma stavolta arriva la rivincita contro i romagnoli per 3-2. Partita dove gli uomini di Castellano giocano bene, la gestiscono al meglio per due set e poi mantengono la lucidità per vincerla al tie-break. Ravenna si dimostra, nonostante l’eliminazione dai playoff, squadra temibile ma stavolta arriva la vittoria.
Macerata si porta ora in vantaggio nel computo della serie per 1-0. Prossimo appuntamento sabato 12 a Macerata per Gara 2. Macerata parte bene, spinta dal turno in battuta dell’ex Klapwijk (3-5). Guzzo poi attacca out (4-7) ma poi ricuce parzialmente con un mani out in contrattacco (8-9). Ravenna poi impatta grazie all’errore in attacco di Klapwijk (11-11) ma Fall mura per il nuovo vantaggio (12-14).
Attacco out dei locali che aumenta il divario a +3 in favore di Macerata (13-16). Gli uomini di Castellano tengono e Ottaviani piazza l’ace dell’allungo decisivo (16-20). Valchinov gestisce bene una palla decisiva piazzandola all’incrocio delle righe e, a seguire, un’invasione di Ravenna porta Macerata sullo 0-1 (20-25).
Il punto a punto continua nel secondo set, con Fall che a muro regala il primo vantaggio ai suoi (4-5). Klapwijk attacca out ma poi Ottaviani riporta il cambio palla in favore di Macerata con un servizio vincente (8-9). Ravenna passa avanti con un ace di Guzzo ma un errore in attacco riequilibra il punteggio (13-13).
Fall poi mura per il +2 (13-15). In consecuzione Guzzo commette un errore e manda out il suo diagonale, poi Macerata alza il muro (16-20). I biancorossi controllano col pilota automatico e Ferri schiaccia per il 21-25. Inizio sprint della Banca Macerata Fisiomed nel terzo set (0-3) ma il servizio di Guzzo frutta il recupero locale fino al muro del vantaggio (6-5).
Break e contro break con Ravenna avanti spinta da Guzzo (11-9). Ottaviani però va al servizio e permette subito il recupero del punteggio (11-12). Canella ricambia il favore e fa male dal suo turno di servizio mentre Fall attacca out per il 17-13. Un attacco di seconda linea a segno e un fallo in palleggio di Macerata indirizzano il set in favore dei padroni di casa (21-15). Sanfilippo batte out, Ravenna torna in gioco (25-21).
Continua l’empasse al Pala Costa tra le contendenti: nessuna riesce a piazzare un break nei primi scambi, poi due muri di fila dei ravennati scavano il primo vantaggio (8-6). Si intervallano break in successione: Niels Klapwijk al servizio tra 2 ace, un muro di Fall ed una serie di contrattacchi portano avanti Macerata (12-15).
Ravenna recupera ancora e poi va sul +2 con l’ace di Bertoncello (19-17). Ravenna è più chirurgica nei momenti decisivi con Selleri e Canella (23-20). Macerata ci prova ma Valchinov attacca out per il pareggio di Ravenna: fatto certificato dal videocheck (25-22). Al tie-break Macerata domina: un tap-in di Klapwijk apre la sequenza devastante di muri per il 3-8 al cambio campo.
Il turno in battuta di Selleri mette in difficoltà Macerata ma prima Fall ed Ichino con un muro, poi un incisivo contrattacco di Klapwijk ed infine un determinante mani out di Ottaviani avvicinano i biancorossi al successo (6-13). A chiudere ci pensa un attacco da seconda linea di Valchinov per l’8-15 che significa 2-3 e vittoria biancorossa.
TABELLINO RAVENNA - MACERATA 2-3
CONSAR RAVENNA 2: Selleri 1, Vukasinovic 3, Guzzo 21, Tallone, Canella 6, Russo, Zlatanov 17, Bertoncello 13, Grottoli 9, Goi (L). NE: Copelli, Feri, Pascucci (L). Valentini.
BANCA MACERATA FISIOMED 3: Pozzebon, Marsili 2, Ichino 4, Ferri 3, Valchinov 19, Ottaviani 8, Fall 12, Sanfilippo, Klapwijk 21, Berger 4, Gabbanelli (L). NE: Dimitrov, Palombarini (L). All. Castellano.
PARZIALI: 20-25 (27’), 21-25 (29’). 25-21 (26’), 25-22 (29’), 8-15 (17’).
ARBITRI: Clemente e Marigliano.
Note: Ace Ravenna 7, Macerata 9. Errori in battuta: Ravenna 20, Macerata 16. Muri: Ravenna 10, Macerata 12. Attacco: Ravenna 39%, Macerata 43%. Ricezione: Ravenna 44 % (27 % perfetta), Macerata 46 % (29% perfetta).
La ventesima avventura dei biancorossi nelle Semifinali Scudetto si apre con un passo falso in Umbria. Il primo round della serie al meglio dei cinque match se lo aggiudicano i padroni di casa al PalaBarton Energy. La Cucine Lube Civitanova di Giampaolo Medei cede in tre set (25-22, 25-19, 25-22) con la Sir Susa Vim Perugia di Angelo Lorenzetti nel faccia a faccia in prima serata. Sabato 12 aprile (ore 18), all’Eurosuole Forum, il team marchigiano cercherà di riportare in equilibrio il bilancio provvisorio della serie.
Lagumdzija chiude da top scorer con 16 punti, in doppia cifra anche Nikolov con 10, ma la Lube pecca di lucidità nelle fasi clou. Perugia è più costante in attacco, con Plotnytskyi (14), Semeniuk (10) e Ben Tara (10) in doppia cifra.
LA GARA - Cucinieri schiarati con Boninfante al palleggio e Lagumdzija terminale offensivo, Bottolo e Nikolov in banda, Chinenyeze e Podrascanin (in veste di capitano) al centro, Bisotto libero. Vista l’indisponibilità di Balaso, in panchina nel gruppo Lube c’è anche Diego Dolcini, atleta del vivaio classe 2007. I padroni di casa si dispongono con Giannelli in cabina di regia e Ben Tara in posto 2, Plotnytskyi e Semeniuk in banda, Loser e Solé al centro, Colaci libero.
Nel primo set la Lube rimonta 6 lunghezze di svantaggio, ma nel finale sbatte sul muro di casa contro una Sir costante in attacco (57%). Cucinieri pungenti in avvio (3-6), la Sir cresce in difesa e impatta con il diagonale di Ben Tara (7-7) per poi trovare il vantaggio su un’infrazione (10-9), il break a muro (14-12) e il +3 con la stoccata di Semeniuk (15-12). Nella fase centrale gli umbri prendono il sopravvento e si vanno sul 18-13 dopo l’attacco di Loser. Gli uomini di Medei reagiscono e si riportano in scia confezionando il -1 con Lagumdzija in attacco e Nikolov a muro (19-18). L’ace di Lagumdzija (5 punti nel set come Nikolov) vale il pari (20-20). A rompere l’equilibrio sono due muri bianconeri (24-21). Chiude Semeniuk 25-22.
Nel secondo set Lagumdzija sigla 7 punti, ma gli umbri attaccano e ricevono meglio della Lube Al rientro si comincia punto a punto, su due leggerezze biancorosse la Sir trova il +3 (9-6). Medei inserisce Loeppky per Bottolo, ma il riscatto arriva sull’ace di Lagumdzija e sul muro di Boninfante (11-11). Il team di Lorenzetti trova lo sprint con un block e va sul +3 con l’attacco di Semeniuk (14-11). Tra i marchigiani entra Gargiulo. La Sir batte forte ed è aggressiva a muro. Sull’ace di Giannelli il punteggio è di 17-12. La Lube si riscatta a muro (17-14), ma la Sir è trascinata dal PalaBarton Energy e raddoppia le forze (22-16). Sul 22-17 entra Poriya al servizio e la Lube accorcia con Lagumdzija (22-18). Nel finale la Sir accelera e chiude con il block del 25-19.
Nel terzo set Civitanova dà la sensazione di riaprire la partita, ma vanifica un vantaggio importante e incassa la rimonta dei perugini in un parziale alla pari. La Lube passa avanti sull’ace di Boninfante (9-10) e trova il +4 con l’attacco di Nikolov e i due ace di Lagumdzija (12-16). Il momento è propizio, ma il collettivo bianconero riesce a rialzarsi con le battute di Semeniuk e dopo un ace dello schiacciatore impatta a muro (19-19). Sul 20-20 Herrera si porta sulla linea dei nove metri e impegna gli ospiti. Ne nasce un pallone scomodo per Lagumdzija che non trova il campo (21-20). Civitanova replica per un finale al cardiopalma (21-21). La prodezza di Solé e l’attacco out della Lube chiudono il match (25-22).
Tabellino
Sir Susa Vim Perugia - Cucine Lube Civitanova 3-0 (25-22, 25-19, 25-22)
Sir Susa Vim Perugia: Giannelli 2, Plotnytskyi 14, Solé 7, Ben Tara 10, Semeniuk 10, Loser 8, Piccinelli (L), Cianciotta 0, Herrera Jaime 0, Colaci (L). N.E. Candellaro, Zoppellari, Usowicz, Ishikawa. All. Lorenzetti.
Cucine Lube Civitanova: Boninfante 3, Bottolo 1, Chinenyeze 4, Lagumdzija 16, Nikolov 10, Podrascanin 1, Gargiulo 1, Loeppky 4, Orduna 0, Bisotto (L), Hossein Khanzadeh 0, Dirlic 0, . N.E. Tenorio, Dolcini (L). All. Medei.
ARBITRI: Giardini (VR) e Zavater (RM).
NOTE: Durata: 31’, 32’, 30’. Totale: 1h 33’. Perugia: battute sbagliate 16, ace 3, muri 8, attacco 52%, ricezione 49% (15% perfette). Civitanova: battute sbagliate 17, ace 6, muri 6, attacco 39%, ricezione 40% (12% perfette). Spettatori: 4.738. MVP: Colaci.
Tra i 29 giovani premiati con il titolo di Alfiere della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella, figura anche Michele Barbatelli, giovane marchigiano di Appignano, in provincia di Macerata. Questo prestigioso riconoscimento, conferito ogni anno a chi si distingue per meriti nello studio, nella cultura, nello sport, nel volontariato o in atti di particolare valore civico, celebra oggi il coraggio e l'impegno di Michele, che si è distinto per la sua costante dedizione al volontariato.
Classe 2006, Michele ha ricevuto il premio per la sua “continuità nell’impegno come volontario a favore del suo paese”, un esempio di resilienza che riflette la forza delle piccole comunità italiane. La sua storia, come sottolineato dal Quirinale, è una testimonianza di sensibilità e maturità: nonostante un periodo difficile per la sua famiglia, Michele ha mantenuto un forte impegno scolastico e ha continuato a lavorare attivamente come volontario presso la Pro loco di Appignano, contribuendo a mantenere vive le tradizioni locali e a promuovere la bellezza e la storia del suo territorio.
Il suo esempio si inserisce perfettamente nel tema scelto per l’edizione 2024 del riconoscimento: “Nuove vie per la solidarietà”. Un concetto che sottolinea l’evoluzione della solidarietà moderna, sempre più dinamica, creativa e inclusiva. Michele è uno dei tanti giovani che, lontano dai riflettori, si dedica alla costruzione di una comunità più unita e solidale, utilizzando anche le nuove tecnologie per affrontare le sfide sociali e ambientali contemporanee.
Il titolo di Alfiere della Repubblica va dunque a chi, come Michele, dimostra con i fatti un impegno profondo per il bene comune, diventando un esempio di cittadinanza attiva per le future generazioni.
Al "Marcello Ciarrocchi" di San Benedetto del Tronto va in scena la sfida tra Azzurra SBT e Aurora Treia. Penultimo appuntamento del Girone B di Promozione. Un girone fa, la partita venne sospesa per un infortunio al direttore di gara, sul punteggio di 1-2 a favore dei rivieraschi. Nel recupero, giocato a ridosso delle feste natalizie, l'Aurora ribaltò il risultato vincendo per 3-2. Quella vittoria sancì l'inizio della rimonta per i ragazzi di Mister Nocera verso le zone alte della classifica.
L'Aurora Treia si presenta alla trasferta schierando la sua formazione tipo. Nocera si affida ancora al tridente Wali, Borrelli e Arias per blindare i playoff. Dall'altro lato, i padroni di casa dell'Azzurra certi della salvezza vogliono congedarsi con una vittoria nell'ultimo appuntamento casalingo della stagione. Mister Morelli lancia dal primo minuto 4 under: Giordani, Pasquali, Crementi e Amante.
Nel primo tempo inizia meglio l'Aurora che trova il vantaggio dopo soli 14' minuti. Borelli impegna Giordani con un tiro a giro e sulla respinta si presenta Wali che deposita in rete. L'Azzurra SBT reagisce e sfiora il pari al 22': Rossi viene servito all'altezza del dischetto del rigore ma la conclusione termina fuori di poco.
Tempo un minuto e si concretizza il raddoppio degli ospiti. Borrelli salta due uomini al limite dell'area e fa partire una conclusione pericolosa che non viene trattenuta dall'estremo difensore locale. Arias si avventa sul pallone e trova la seconda rete consecutiva nelle ultime due gare.
Nel finale di primo tempo l'Aurora perde Facundo Garcia per infortunio ed al suo posto entra Bonifazi. Nella seconda frazione di gara, l'Aurora gestisce il vantaggio e si difende dalle sortite dei locali che creano due buone occasioni pericolose.
I biancorossi sfiorano il terzo sigillo con Wali che non sfrutta l'assist di Pottetti. Finisce 0-2 a favore dell'Aurora Treia che fa un altro passo importante verso i playoff ed ottiene il sedicesimo risultato utile consecutivo. Migliorato l'ultimo record di imbattibilità bissato nella stagione 2022/2023.
Esce a testa alta l'Azzurra SBT che nonostante il risultato ha sfoderato una discreta prestazione. Al termine dell'incontro ci sono stati molti applausi per l'attaccante rivierasco Marcos Bolzan arrivato alla sua ultima partita casalinga della carriera.
AZZURRA SBT - AURORA TREIA 0-2
AZZURRA SBT: Giordani, Orsini (80' Khovaja), Pasquali (65' Colletta), Crementi, Rossi, Carminucci, Amante (55' Incicco), De Panicis, Massi (60' Igbhokhuame), Bolzan (90' Veccia), Palladini.
A disposizione: Shiba, Mascitti, Fazzini e Corradetti. Allenatore: Marco Morelli.
AURORA TREIA: Testa, Ballanti, Dominino (70' Cacciamani), Romagnoli F (65' Filacaro), Marini, Bartolini, Giuli, Garcia F (38' Bonifazi), Arias (80' Garcia M), Borrelli (72' Pottetti), Wali.
A disposizione: Tiberi, Bontempo, Ruani, Allegretti. Allenatore: Francesco Nocera.
MARCATORI: Wali 14', Arias 23'.
ARBITRO: Francesco Uncini - Sezione di Jesi.
ASSISTENTI: Fabio Federici - Sezione di Ascoli Piceno; Francesca Chiara De Marino - Sezione di Pesaro.
NOTE: ammoniti Incicco e Bonifazi