Una donna di 50 anni, residente a Morrovalle, è stata denunciata in stato di libertà dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Tolentino per omissione di soccorso, fuga a seguito di incidente con danni alle persone e guida in stato di ebbrezza alcolica.
L’episodio si è verificato nella notte di sabato scorso, intorno alla mezzanotte, lungo la Strada Provinciale 78 nel comune di Urbisaglia. Secondo quanto accertato dai militari, una Fiat Punto, uscendo da una rotatoria, ha prima urtato una Volkswagen Tiguan e poi una Mercedes che procedevano nel senso opposto di marcia, per poi allontanarsi senza fermarsi.
A seguito della segnalazione del conducente della Mercedes, che ha inseguito il veicolo in fuga, i Carabinieri sono riusciti a intercettare e identificare la conducente della Punto. La donna è stata sottoposta ad accertamenti etilometrici, risultando positiva con un tasso alcolemico di 2,32 g/l, ben oltre il limite consentito.
Nell’incidente è rimasta ferita la passeggera della Tiguan, una donna di 61 anni residente ad Amandola, soccorsa dal personale del 118 e trasportata al Pronto Soccorso di Macerata per le cure del caso. Oltre alla denuncia all’autorità giudiziaria, i Carabinieri hanno provveduto al ritiro immediato della patente di guida della 50enne.
La stagione estiva 2025 sta segnando una svolta significativa nelle abitudini dei turisti, sia a livello nazionale che nella provincia di Macerata. A lanciare l’allarme è Cna Macerata, che evidenzia una trasformazione strutturale del settore turistico, con effetti diretti su attività storicamente centrali come quelle del comparto balneare.
Mara Petrelli, dirigente Cna e titolare del Lido Cristallo di Civitanova Marche, spiega come il modello tradizionale, basato sulla lunga permanenza estiva sulle coste, stia entrando in crisi. “Il turismo balneare, che per decenni ha sostenuto l’economia delle nostre coste, è in costante contrazione. Dopo la pandemia, le famiglie italiane hanno una disponibilità economica ridotta e tendono a preferire forme di svago più economiche, come sagre e feste paesane,” osserva Petrelli. “Anche la stagione si è accorciata drasticamente: oggi si concentra tra fine luglio e Ferragosto, costringendo le imprese a concentrare i ricavi di un anno in poche settimane.”
L’analisi della Cna conferma una tendenza in atto su tutto il territorio nazionale: i flussi turistici si stanno progressivamente spostando dalle località balneari verso mete alternative, come collina, montagna, laghi e agriturismi. Un’evoluzione sostenuta anche da incentivi e bandi pubblici, che hanno favorito investimenti nel turismo rurale e contribuito alla destagionalizzazione e alla valorizzazione delle aree interne.
Tuttavia, questa non è solo una redistribuzione geografica delle presenze, ma una trasformazione radicale della domanda turistica: vacanze più brevi, più distribuite nel tempo e più frammentate tra diverse mete.
Anche Luca Paciaroni, presidente Cna Commercio e Turismo Macerata e titolare dell’attività Artisan a San Severino Marche, sottolinea il cambiamento in atto: “Il trend degli ultimi anni è positivo, ma quest’estate il movimento turistico ha mostrato un leggero rallentamento. I turisti, soprattutto stranieri, sono più prudenti e selettivi: spesso scelgono di risparmiare sulla ristorazione quotidiana preferendo i supermercati. Questo ci dice che non possiamo più basarci solo sul numero di presenze, ma dobbiamo lavorare sulla qualità dell’offerta e sull’unicità dell’esperienza”.
Nel territorio provinciale, le imprese attive nei settori dell’alloggio e della ristorazione sono cresciute del 2% dall’inizio dell’anno, ma Cna avverte che si tratta di un andamento stagionale già noto e che i prossimi mesi saranno decisivi per comprendere gli effetti reali di questa estate.
Secondo Cna Macerata, "è urgente puntare su qualità, autenticità e diversificazione: valorizzare l’identità del territorio, investire nella formazione degli operatori e migliorare l’accoglienza e i servizi. Solo così si potrà intercettare una domanda sempre più selettiva e assicurare un futuro sostenibile al turismo locale".
A grande richiesta, dopo il grande successo di pubblico e critica ottenuto al Teatro Sistina di Roma, il Musical-Kolossal "West Side Story", il capolavoro "per eccellenza" del teatro musicale, nella versione adattata per il pubblico italiano da Massimo Romeo Piparo che ne firma anche la regia, brillerà sul grande palcoscenico dello Sferisterio di Macerata anche venerdì 12 settembre -oltre alla data già prevista di sabato 13 settembre-, tra gli appuntamenti di punta del Festival Sferisterio Live +. I biglietti sono in vendita presso la biglietteria dello Sferisterio di Macerata e sulle piattaforme tickettando.it e ticketone.it
Con la straordinaria colonna sonora composta da Leonard Bernstein suonata dalla grande Orchestra dal vivo diretta dal maestro Emanuele Friello, sul palco oltre 30 artisti: nel ruolo di Tony, Luca Gaudiano e in quello di Maria, Natalia Scarpolini. Lo spettacolo è prodotto da PeepArrow Entertainment in collaborazione con Il Sistina e con le coreografie di Billy Mitchell, le scenografie originali di Ricardo Sanchez Cuerda supervisionate da Teresa Caruso, i costumi di Cecilia Betona, le luci di Daniele Ceprani e il suono di Stefano Gorini.
Tratto dall'omonimo Musical che Arthur Laurents, Leonard Bernstein, Stephen Sondheim e Jerome Robbins crearono nel 1957 ispirandosi al "Romeo e Giulietta" di William Shakespeare e da cui poi nel 1961 venne realizzato anche il celebre film diretto dallo stesso Robbins, che ottenne dieci premi Oscar, questo spettacolo dalla storia immortale promette intense emozioni grazie anche ai suoi temi forti, come l'amore contrastato tra due giovani e la rivalità tra due gang contrapposte destinata a sfociare in tragedia.
La Giunta Comunale della città di San Severino Marche ha approvato il progetto esecutivo per l’intervento di restauro e recupero conservativo di Porta Sette Cannelle e delle antiche mura urbiche. L'opera, che costituisce il primo stralcio di un più ampio programma di recupero, ha un costo complessivo di oltre 2 milioni e 300 mila euro.
L’intervento è finanziato nell’ambito del "Programma straordinario di Rigenerazione Urbana" per la ricostruzione post-sisma. Il bene monumentale delle mura urbiche a San Severino Marche, infatti, ha subito danni a seguito degli eventi sismici del 2016 ed è stato dichiarato parzialmente inagibile.
Il progetto, redatto dal raggruppamento temporaneo di professionisti Ora Ingegneria e Architettura di Tolentino, si inquadra nel Piano nazionale per gli investimenti complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza con l'obiettivo di contribuire concretamente alla ricostruzione del patrimonio pubblico, alla rivitalizzazione sociale ed economica dei territori e a migliorare la qualità della vita dei cittadini. L’opera sarà finanziata dall'ordinanza del commissario straordinario per la ricostruzione n. 137 del 29 marzo 2023.
L'approvazione del progetto esecutivo segna un passo cruciale per la riqualificazione di un importante simbolo storico e culturale della città. La trecentesca Porta delle Sette Cannelle, che prende il nome dalla fonte che sorge di fronte, è una struttura a pianta quadrata che sporge all’esterno della cinta muraria e presenta un’unica apertura con arco a tutto sesto. Essa rappresentava il punto di passaggio più comodo per i mezzi, prevalentemente carri, per arrivare al Castello che altrimenti era raggiungibile passando per Porta San Francesco.
Dalla pianta della città realizzata da Cipriano Divini si deduce che in origine l’altezza della porta era quasi il doppio di quella attuale e che al di sopra dell’apertura erano presenti due livelli, collegati internamente per mezzo di una scala. L’aspetto medievale della porta era infine enfatizzato dalla presenza di feritoie e di un parapetto merlato.
Pasolini nelle Marche è il progetto che risulta primo assoluto della classifica Marchestorie 2025, frutto della rete dei Comuni di Montecosaro (capofila), Bolognola, Fiastra. Naturalmente molto soddisfatti i Sindaci della rete: “Per la quinta volta, in pratica per tutte le edizioni del Festival Marchestorie, il progetto culturale dell’Associazione Esteuropaovest, a cui affidiamo la realizzazione, si colloca ai primi due posti in classifica: per ben tre volte al primo posto, per due volte secondo. È un bel risultato, che premia la serietà e la professionalità con cui, insieme al direttore artistico Giorgio Felicetti, lavoriamo a questo festival. Faremo del teatro storico delle Logge di Montecosaro una fucina di giovani talenti: sarà infatti sede della formazione di giovani attori da inserire nello spettacolo principale, palcoscenico di prove, allestimento e debutto dell’Edipo Re - ad apertura del festival: il 13 e 14 settembre - che vede in scena, oltre ai giovani selezionati, attori professionisti provenienti da tutte le Marche” dice orgogliosa la Sindaca di Montecosaro Lorella Cardinali.
Anche la sindaca di Bolognola Cristina Gentili manifesta il suo entusiasmo per questo risultato: ”E’ la prima volta che il Comune di Bolognola partecipa a questa rete, sapevamo di entrare a far parte di un progetto altamente qualificato, è il motivo per cui ho voluto subito aderire. Mi è sembrato importantissimo, in un momento come quello che si trova a vivere la nostra comunità, sostenere un progetto per co-produrre e ambientare un’opera così importante come l’Edipo Re sulla nostra montagna, tra i Sibillini, questo è un modo per fare della cultura un intelligente volano turistico. Ospiteremo il festival domenica 21 settembre, sarà una giornata di festa del teatro e della poesia: oltre alle tante iniziative, ospiteremo anche un forum di dieci poeti che arriveranno da tutta la regione”.
Il sindaco di Fiastra Giancarlo Ricottini mette l’accento su questo ennesimo risultato della rete: “Già nelle scorse edizioni di Marchestorie avevamo avuto un riscontro molto positivo con una bellissima partecipazione, per cui abbiamo voluto alzare ancor più il livello della proposta e coniugare poesia e teatro, in uno scenario unico nel panorama regionale, quello del nostro castello Magalotti sopra il lago di Fiastra. Saranno due giorni intensissimi, con molti eventi in programma, tra atelier di poesia, concerti e naturalmente l’allestimento dell’Edipo Re dei Sibillini. Fiastra sarà per i due giorni fittissimi di eventi del 27 e 28 settembre, meta imperdibile di un turismo culturale e paesaggistico di qualità”.
Molto soddisfatto il regista Giorgio Felicetti: ”Quest’anno il progetto sarà dedicato alla memoria di Pier Paolo Pasolini, a cinquant’anni dalla sua scomparsa. Abbiamo scelto l’Edipo Re, perchè è la sua opera più autobiografica, soprattutto perchè la montagna dei Sibillini che resta luogo del mito, con la sua natura incontaminata ci risulta perfetta per ambientare il mito sofocleo. Pasolini amava profondamente l’Appennino e i suoi borghi a cui ha dedicato poesie struggenti. Dopo averla coniugata cantata e messa in scena nelle scorse edizioni come Perduta, Incantata, Sacra, Infinita, in questa nuova quinta edizione, la montagna, oltre ad accogliere poeti ed artisti, porterà Pasolini a girare passaggi del suo film Edipo Re tra i monti Sibillini. Per fare questo abbiamo scelto le location più suggestive, progettando una doppia versione dell’opera: una versione teatrale nel bellissimo teatro storico di Montecosaro il 13 e 14 settembre, una versione campestre tra le montagne dei Sibillini a Bolognola il 21 settembre, e tra i ruderi del Castello medievale Magalotti sopra il lago di Fiastra 27 e 28 settembre. Sarà un lungo viaggio nel mito, nella poesia, nel teatro, nella natura”.
Dal 4 al 7 settembre la città di San Severino Marche saluterà un altro evento imperdibile del cartellone estivo: arriva “Street Food”, quattro giorni dedicati al gusto, alla musica e al divertimento, nella bellissima cornice di piazza del Popolo.
L’iniziativa, promossa dall’Amministrazione comunale con l'obiettivo di celebrare le eccellenze del cibo di strada e creare un’atmosfera di festa per tutta la comunità, vedrà l’apertura di diversi stands ogni sera a partire dalle ore 19 con ingresso libero.
In più tanta musica per intrattenere il pubblico di ogni età: giovedì 4 settembre si parte con l’energia dei “Terra Rossa” al ritmo scatenato della pizzica, venerdì 5 settembre l'atmosfera si scalda con l'esibizione della “On the Radio Live Band”, sabato 6 settembre il palco accoglierà la “Fenek Band” e, a seguire, dj set con Rio Latino per ballare a suon di ritmi sudamericani. Infine domenica 7 settembre chiusura in grande stile con “Cristiana & the Bad Boys” che farà risuonare la piazza con le note di play funky and soul music.
Domenica 31 agosto torna a Sefro “Un Fiume di Sapori – Sefro in Quattro Assaggi”, evento patrocinato dal Comune di Sefro e organizzato dal gruppo Viaticum, with you on the way, in collaborazione con La Nicchia dei Sapori, che unisce escursionismo ed enogastronomia.
Il cuore dell’iniziativa sarà il Passo Forcatura, balcone naturale che domina il massiccio del Monte Pennino. L’escursione, con ritrovo alle ore 10, condurrà i partecipanti lungo un itinerario che toccherà il Monte Vermenone, la Fonte de lu Piscio con le sue merigge monumentali e la faggeta, per poi concludersi nuovamente al Passo Forcatura con un aperitivo tipico preparato da La Nicchia dei Sapori. Ogni partecipante riceverà inoltre un cestino pranzo consegnato alla partenza.
“Vogliamo offrire un’esperienza che unisca natura e gusto, facendo scoprire la bellezza e i sapori autentici del nostro territorio” sottolinea Luca Ciccola, guida ambientale escursionistica di Viaticum. “Ogni degustazione nasce dalla volontà di valorizzare i prodotti locali”, aggiunge Paolo Pistola de La Nicchia dei Sapori.
PIEVE TORINA – Momenti di paura oggi pomeriggio nella frazione Appennino di Pieve Torina, dove un uomo di 63 anni è rimasto vittima di una caduta all’interno di un’abitazione. L’incidente è avvenuto poco dopo le 17 e, per cause ancora in corso di accertamento, il 63enne ha riportato traumi gravi.
Sul posto sono intervenuti i soccorsi del 118 con l’automedica, mentre la centrale operativa ha disposto l’intervento dell’elisoccorso. Il paziente è stato rapidamente stabilizzato e trasferito in codice rosso all’ospedale Torrette di Ancona, dove è attualmente ricoverato.
Le autorità sanitarie stanno monitorando le condizioni dell’uomo, mentre le forze dell’ordine e i soccorritori hanno avviato gli accertamenti per comprendere l’esatta dinamica dell’incidente.
CIVITANOVA – Attimi di apprensione nel tardo pomeriggio di oggi al centro commerciale Cuore Adriatico. Intorno alle 17.15 un’auto ha preso fuoco all’interno del parcheggio sotterraneo, nell’area situata sotto il punto vendita Unieuro.
Il veicolo, ad alimentazione ibrida, è stato spento e successivamente messo in sicurezza dai vigili del fuoco. I danni si sono limitati al cofano anteriore. Nessuna persona è rimasta coinvolta e non risultano altre auto danneggiate.
In occasione della Festa del Patrono San Giuliano, lo scultore maceratese Javier Stacchiotti propone una suggestiva mostra delle sue sculture in pietra sul tema del legame tra maternità e acqua: un legame profondo, antico, ricco di significati simbolici, mitologici e spirituali.
La scelta dell’insolito luogo espositivo, Fonte Maggiore, nasce dall’incontro di due volontà: quella dell’Assessore comunale Silvano Iommi, che intende valorizzare la rete dei fontanili periurbani come luoghi della memoria condivisa e “teatro paesaggistico”, e quella dell’artista, da anni impegnato a esplorare il tema della maternità, traendo la pietra direttamente dal letto dei fiumi per creare immagini ancestrali.
Da questa fusione di intenti nasce anche l’evocativo titolo della mostra: “Mater Aquarum”, che sarà inaugurata giovedì 28 agosto alle ore 18 a Fonte Maggiore. La mostra proseguirà nei giorni successivi, venerdì 29 agosto dalle 10 alle 23, sabato 30 agosto sempre dalle 10 alle 23, con letture sul tema dell’artista a cura di Morena Oro previste alle ore 21.30, e si concluderà domenica 31 agosto, giorno di San Giuliano, dalle 10 fino a mezzanotte. Le musiche di sottofondo saranno a cura del maestro Louis Siciliano.
Il binomio “Donna-Acqua” rappresenta un potente simbolo di vita, trasformazione e amore universale. L’acqua è fonte di vita, così come la donna, perché nutre, accoglie, purifica e trasforma. Nei sogni, per gli antichi Greci, il mare simboleggiava il grembo materno, la profondità dell’anima, il bene e l’amore. “Mater Matuta”, dea dell’aurora e della nascita, rappresentava la luce che nasce dalle tenebre, simile alla nascita umana, mentre “Mater Aquarum” era la personificazione delle acque sorgive, dei fiumi e delle fonti.
A Fonte Maggiore, Javier ha collocato le sue opere scultoree in un’insolita e originale simbiosi tra figure femminili e acqua, evocando l’apertura all’origine, alla vita nascente, all’amore, alla bontà e alla vittoria del bene sul male.
MACERATA – Le tre delle sette formazioni maceratesi che parteciperanno al prossimo campionato di Eccellenza hanno chiuso le rispettive amichevoli estive con risultati convincenti, mostrando una condizione fisica già ottimale e buone trame di gioco.
Chiesanuova, un settebello contro la Recanatese JunioresLa squadra di mister Mobili ha concluso le uscite pre-campionato con una netta vittoria per 7-0 contro la Juniores della Recanatese. La gara si è messa subito in discesa grazie a una conclusione millimetrica di Mongiello, e già all’intervallo il punteggio era sul 5-0. Nella ripresa, le altre marcature contro i giovani giallorossi, che hanno comunque messo in mostra interessanti individualità. La sequenza dei gol: Mongiello, Hernandez Mederos, Pasqui, Mongiello, Pasqui, Mosquera e Poinsel. Ora lo sguardo è rivolto all’andata degli ottavi di Coppa Italia, in programma a Montefano tra otto giorni.
Montefano, chiusura della pre-season con un 5-0 sui Portuali DoricaPorpio a formazione viola, prossimo avversario del Chiesanuova in Coppa Italia, ha concluso la preparazione estiva con un’amichevole al Comunale Dell’Immacolata, chiusa con un netto 5-0 contro i Portuali Dorica. Mister Biló ha potuto testare diverse soluzioni di formazione, nonostante alcune assenze. Il Montefano ha chiuso la prima frazione sul 2-0 grazie alle reti ravvicinate di Nardacchione e Ferretti. Nella ripresa, altre due reti in diagonale dell’esterno mancino, che ha firmato una tripletta, e il sigillo finale di Stampella hanno arrotondato il punteggio.Adesso la squadra entra nella settimana tipo in preparazione all’andata degli ottavi di Coppa Italia contro il Chiesanuova.
Trodica, vittoria e convinzione contro l’Elpidiense CascinareCinque reti anche per il Trodica Calcio 1968 nella sfida disputata al “San Francesco” contro l'Elpidiense Cascinare, conclusa con un netto 5-1. Nonostante il gol subito subito, la squadra di mister Buratti ha reagito immediatamente: pareggio su autogol, poi la rimonta firmata Pedro Costa Ferreira e il rigore trasformato da Spagna, chiudendo il primo tempo sul 3-1. Nella ripresa, le reti di Merzoug e Leo Mario hanno fissato il 5-1 finale. Una prova convincente sia dal punto di vista tecnico che fisico, in vista del primo impegno ufficiale della stagione: la sfida di Coppa Italia contro il Tolentino, domenica 31 agosto.
Chi per un obiettivo, chi per un altro, con queste prestazioni convincenti, Chiesanuova, Trodica e Montefano mostrano di essere già pronte per affrontare la nuova stagione di Eccellenza con ambizione e determinazione.
Evitare infiltrazioni criminali e garantire trasparenza negli appalti legati alla ricostruzione post sisma. È questo il ruolo che l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha rivendicato nel nono anniversario del terremoto del 24 agosto 2016. A ricordarlo è stato il presidente Giuseppe Busia, sottolineando come il lavoro svolto in sinergia con il Commissario Straordinario per la Ricostruzione abbia contribuito a ridurre tempi, contenziosi e rischi di corruzione.
Dal 2016 a oggi, l’Anac ha esaminato 1.147 procedure di affidamento, per un valore complessivo vicino ai 2 miliardi di euro, pari al 42,2% dei 4,6 miliardi messi a disposizione dal Commissario. «Sono stati emanati complessivamente 4.054 pareri – ha spiegato Busia – con una media di 2,2 al giorno lavorativo. Ogni procedura ha richiesto circa 3,5 pareri. Dal 2021 al 30 giugno 2025, il numero delle procedure esaminate è stato di 706, con 2.844 pareri emessi. Solo un caso ha dato origine a contenzioso, senza mai arrivare a contestare i pareri dell’Autorità».
Secondo Busia, l’azione di controllo preventivo ha avuto un duplice effetto: «Da un lato – ha detto – ha garantito maggiore qualità negli atti e velocità nelle procedure; dall’altro ha rafforzato la fiducia nelle istituzioni, costituendo un presidio di legalità e trasparenza che ha evitato episodi corruttivi».
Tra le gare più significative recentemente vagliate dall’Anac ci sono l’adeguamento sismico della Prefettura di Teramo (7,5 milioni di euro), l’accordo quadro per i servizi tecnici nel centro storico di Accumoli (15 milioni), la nuova palazzina sanitaria a servizio dell’ospedale “Profili” di Fabriano (17 milioni) e i lavori di adeguamento della caserma dei Carabinieri di Norcia (5,8 milioni).
Nelle Marche, in particolare nel maceratese, sono stati sottoposti a verifica l’appalto integrato per il nuovo polo scolastico di Tolentino (25 milioni) e la riqualificazione dei palazzi “Ciccolini” e “Ugolini” dell’Università di Macerata (rispettivamente 1,3 e 5,1 milioni).
Altri interventi monitorati nel tempo riguardano la ricostruzione di scuole, chiese, ospedali e infrastrutture nei territori colpiti di Abruzzo, Lazio e Umbria, tra cui la chiesa di Santa Maria del Suffragio ad Amatrice, il centro storico di Castelluccio di Norcia e l’ospedale della città umbra.
«Il nostro obiettivo – ha concluso Busia – è stato ed è quello di accompagnare la ricostruzione con serietà, trasparenza e rapidità, al fianco delle comunità che attendono da anni di ritrovare una piena normalità».
«Una ferita profonda che non potremo mai rimarginare». Con queste parole, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha ricordato sui social il nono anniversario del terremoto che, il 24 agosto 2016, sconvolse il Centro Italia.
«Nove anni fa la nostra terra iniziava a tremare, colpendo profondamente le nostre comunità – ha scritto Acquaroli –. Oggi il nostro pensiero, con commozione, va alle persone che hanno perso la vita e alle loro famiglie. In questi anni abbiamo lavorato instancabilmente per restituire normalità e futuro al nostro entroterra duramente colpito dal sisma».
Il sisma del 2016 provocò 299 vittime dirette (a cui si aggiungono 4 decessi indiretti), 388 feriti e circa 41mila sfollati. Interi borghi dell’entroterra marchigiano furono devastati, con gravi conseguenze sul tessuto sociale ed economico.
Una svolta significativa è alle porte per il basket giovanile nell'alto maceratese. Con l'inizio della stagione sportiva 2025-2026, si concretizza un importante progetto di collaborazione tra le società Castelraimondo Basket, SAB San Severino Marche e Ass. Basket Tolentino. Le tre realtà sportive uniscono le forze per superare i tradizionali campanilismi e affrontare insieme ambiziose sfide come il calo demografico, la gestione del nuovo regime di svincolo degli atleti junior e la necessità di offrire ai giovani del territorio un percorso cestistico di qualità e senza interruzioni.
Pur mantenendo ognuna la propria autonomia, le società intendono creare un settore giovanile allargato, un ambiente dove i ragazzi possano muoversi e crescere, beneficiando di una proposta tecnica omogenea e di alto livello. Questo ambizioso piano è stato ideato da due figure di spicco della pallacanestro marchigiana: Maurizio Marsigliani e Paolo Regini, per far sì che questo "contesto distribuito" diventi un punto di riferimento fondamentale per il basket giovanile nell'alto maceratese.
"Siamo entusiasti di questa collaborazione che rappresenta un passo fondamentale per il futuro del basket nella nostra area - dichiarano congiuntamente i rappresentanti delle tre società - Unire le nostre risorse e competenze ci permetterà di offrire ai nostri giovani atleti opportunità di crescita uniche, garantendo continuità e un livello tecnico elevato, superando le difficoltà che le singole realtà potrebbero incontrare".
La collaborazione prenderà il via quest'anno con la partecipazione congiunta ai campionati Under 14 Under 15 GOLD, con atleti provenienti da tutte e tre le società, con la speranza di espandere ulteriormente il numero di squadre e atleti coinvolti negli anni a venire. A tal fine, le società stanno già studiando soluzioni logistiche e organizzative volte a facilitare gli spostamenti dei ragazzi tra i tre comuni e a rendere meno gravoso il dover allenarsi e giocare fuori sede.
Una delle settimane più significative dell’estate a Porto Recanati è finalmente arrivata, portando con sé una serie di eventi che promettono di regalare emozioni forti, cultura e tradizione a residenti e turisti. Un calendario ricco di iniziative che culminerà con il tanto atteso Palio Marinaro di San Giovanni, cuore pulsante delle celebrazioni cittadine, un evento che da sempre simboleggia il legame indissolubile tra Porto Recanati e il mare.
Si parte il 25 agosto con la rassegna letteraria "Trame d’Estate", che proporrà una serata all’insegna della cultura con lo spettacolo "Il patto del vento" di Eraldo Bevilacqua, un affascinante viaggio tra storia, mito e spiritualità nei Monti Sibillini. L'Anfiteatro Natale Mondo farà da cornice a questo evento, creando un’atmosfera magica per tutti gli appassionati di letteratura.
Nella stessa serata, il concerto tributo "Loredana è Mia" porterà sul palco le voci di Alessandra Doria, Davide Di Luca, Mauro Rosati, Luca Ventura e Andrea "Zak" Zaccari, presso l'Arena Beniamino Gigli di Porto Recanati.
Il 27 agosto sarà una giornata densa di eventi. Dalle 18:00 alle 23:00, Largo Porto Giulio ospiterà la manifestazione “'Ndàmu a Llillàcce”, un’occasione di svago per tutte le età con giochi, musica e baby dance. Inoltre, dalle 19:00 a mezzanotte, si terrà il Mercatino MyLove sulla Lungomare Lepanto, dove sarà possibile fare shopping con vista mare.
Il 28 agosto, dalle 10:30 alle 12:00, la Biblioteca A. Moroni ospiterà il laboratorio estivo "Un’Ondata di Creatività", pensato per i bambini dai 6 anni in su, incentrato sul mondo delle piante aromatiche. La prenotazione è obbligatoria entro il 26 agosto, e le famiglie sono invitate a specificare eventuali allergie. La sera, alle 21:30, l'Anfiteatro Natale Mondo accoglierà il concerto "6 Corde di Emozioni" con il gruppo musicale "...quelli di via Bramante!".
Il 29 agosto, la giornata inizierà con il Mercatino del Lungomare Lepanto, dalle 9:00 alle 20:00, un evento che ospiterà artigiani e produttori locali, con la partecipazione di Piazza Artigiana Confartigianato. Sarà un’occasione unica per scoprire prodotti artigianali e locali di alta qualità, immersi nella bellezza del lungomare di Porto Recanati. Nel pomeriggio, dalle 19:00 alle 24:00, si terrà il Mercatino Scossicci, un altro appuntamento imperdibile per gli amanti dello shopping.
Alle 20:30 partirà la tanto attesa Processione e Corteo Storico del Palio Marinaro di San Giovanni, uno degli eventi più suggestivi dell’estate. La processione inizierà dalla Chiesa di San Giovanni Battista, simbolo della città, e attraverserà le vie principali di Porto Recanati. I figuranti in costume riproporranno scene storiche, rievocando il passato marinaro della città e regalando ai presenti un affascinante viaggio nel tempo, tra tradizione, arte e folklore.
Il corteo proseguirà lungo Corso Matteotti, attraverserà via Gardini, raggiungerà il lungomare Lepanto e infine via Loreto, per culminare con un rito religioso di chiusura all’Arena Beniamino Gigli, dove, alle 21:30, sarà celebrata la Santa Messa presieduta dal vescovo Nazzareno Marconi, con la benedizione delle ciurme del Palio.
Il 30 agosto sarà il giorno clou del Palio Marinaro di San Giovanni con la "Cursa", che avrà luogo a partire dalle 18:00 a Largo Porto Giulio, dove le ciurme dei 7 quartieri cittadini si sfideranno in una gara tradizionale.
Il 31 agosto 2025 aprirà con il 4° Torneo Doppio Vintage Tennis, dove gli appassionati di tennis si sfideranno con divise vintage e racchette di legno, con iscrizione a 10 euro. Nel pomeriggio, dalle 16:00 a mezzanotte, si terrà il Mercatino di Corso Giacomo Matteotti, un’ambientazione estiva che diventerà ancora più suggestiva con il calar della sera. Alle 18:00, il programma musicale "Taca Banda" regalerà emozioni con una rassegna di bande musicali provenienti da diverse località, che si concluderà a Largo Porto Giulio.
Nulla di fatto in relazione al vertice dell'Alaska tra Putin, presidente russo, e Trump, presidente della civiltà del dollaro. Non si è trovato l'accordo su Kiev, come d’altro canto sembrava plausibile dovesse accadere fin da subito. Trump ha comunque assicurato che ci sono stati "grandi progressi", e ha altresì dichiarato che sentirà Zelensky (dichiarazione, quest'ultima, che suona inavvertitamente comica, dato che il guitto di Kiev è stato tenuto ai margini delle trattative).
Putin non ha perso occasione per rivolgersi criticamente all'Europa, esortandola a non ostacolare la pace, come evidentemente dal suo punto di vista sta facendo nella misura in cui continua a supportare le irragionevoli ragioni del guitto di Kiev, l'attore Nato Zelensky. A ogni modo, il vertice in Alaska con Putin e Trump rivela alcune cose interessanti: 1) che questa, fin dall'inizio, era la guerra tra USA e Russia; 2) che l'Ucraina ha già perso la guerra e dovrà subire le decisioni altrui; 3) che la Russia, come prevedibile, non è stata sconfitta e ora può dettare le condizioni; 4) che gli USA hanno finalmente capito di non poter sconfiggere la Russia e di dover scendere a compromessi; 5) che Trump, meno ottuso di Biden, prova a uscirne dignitosamente dialogando con Putin.
Insomma, tutta un'altra storia rispetto a quella che da anni ci raccontano gli autoproclamati professionisti dell'informazione politicamente e geopoliticamente corretta. Il guitto di Kiev, l'attore Nato Zelensky, prodotto in vitro di Washington se non di Hollywood, è con le spalle al muro. Escluso dal vertice in Alaska, egli è il grande sconfitto della guerra in Ucraina; guerra che egli ha propiziato in ogni modo e che si ostina a voler far continuare.
Tant'è che adesso rifiuta di incontrarsi con Putin e si avventura a sostenere scioccamente che il solo modo per fermare la Russia è la forza. Come più volte abbiamo ricordato, il guitto di Kiev - adesso col cerino in mano - appare del tutto simile ai burattini di mangiafuoco nel capolavoro di Collodi "Pinocchio": una volta che essi non servano più per gli spettacoli del famelico burattinaio, vengono gettati alle fiamme.
La vera domanda da porre così suona: perché l'attore Nato, sapendo perfettamente che la guerra è persa, si ostina a fare di tutto acciocché essa continui? La risposta è piuttosto semplice: il guitto vuole procrastinare il più possibile il momento del redde rationem, dacché sa benissimo che allora dovrà rendere conto delle proprie malefatte; e sa bene anche che i soggetti come lui molto spesso non fanno una fine particolarmente soave, perché il popolo non li perdona per i loro guai.
Il guitto di Kiev, con buona pace della narrazione propagandistica occidentale, non si è battuto per la sovranità dell'Ucraina e per l'interesse del suo popolo: ha sacrificato entrambi sull'altare dell'imperialismo dell'Occidente, anzi dell'uccidente. Il popolo ucraino lo sa bene e non è certo disposto ad accettare in silenzio. Ecco perché il guitto teme decisamente più la fine della guerra che non la sua continuazione.
La bellezza e la salute sono sicuramente i due elementi della nostra vita a cui aspiriamo di più. Insieme sono diventati anche uno slogan pubblicitario molto efficace, a volte rappresentano la denominazione stessa di centri estetici, centri benessere e persino poliambulatori. Tra le due categorie ci sono sicuramente connessioni, parlarne ci può anche aiutare nella nostra particolare ricerca per essere “più sani e più belli”.
Ma cos’è la bellezza? È sicuramente una percezione sensitiva in cui la vista la fa da padrone, il tatto può portare il suo contributo, l’olfatto in certe situazioni ne può esaltare i particolari, il gusto mi pare non abbia alcun ruolo. I canoni di bellezza, storicamente, sono cambiati ed evoluti rispecchiando quelle che sono le tendenze sociologiche e culturali racchiuse in quel termine abbastanza generico che è la “moda”.
Quando si parla di bellezza la storia ci ha consegnato maggior attenzione verso le donne piuttosto che verso gli uomini, tutto perché magari la donna ha subìto nel tempo un’emarginazione sociale, relegata alla procreazione con quindi una maggior propensione a dover rappresentare anzitutto con la sua bellezza un’attrazione sessuale, fondamentale per la conservazione della specie. L’uomo ha avuto sempre più opportunità per far valere, attraverso il lavoro ed il ruolo sociale, la propria identità.
Per capire meglio quanto gli impulsi sociali condizionino i canoni di bellezza basta ricordare che fino a non molti decenni fa, quando ancora alimentarsi a sufficienza non era così scontato, la donna prosperosa e rubiconda e l’uomo in carne erano considerati belli, perché rappresentavano una buona locazione economica e quindi sociale.
Veniamo ai nostri giorni. I canoni di bellezza sono stati completamente sconvolti dal benessere diffuso ed anche la bellezza fisica dell’uomo ha acquisito una valenza che prima non aveva. Ciò è avvenuto certamente per l’emancipazione della donna, più indipendente, più inserita nel contesto generale e quindi con la possibilità di essere più attenta agli input dei propri sensi verso l’altro sesso.
Quello che però non è cambiato, e penso valga ancora di più oggi, è la necessità di una valutazione globale dei canoni di bellezza. I lineamenti del viso, i capelli, lo sguardo, il colore degli occhi, l’altezza, l’armonia del corpo, con qualche differenziazione tra donna e uomo, sono sicuramente gli attributi a cui fa riferimento il concetto di bellezza fisica.
La vita e tanti episodi che caratterizzano il suo svolgimento ci dà sempre l’occasione di constatare che questi attributi non possono essere i soli per definire bella una persona. Quali sono allora i valori che integrano la bellezza, che l’arricchiscono, che la conservano, che addirittura la possano creare quando nella percezione sensitiva non c’è?
L’intelligenza, la cultura, il buon senso, la simpatia intesa come attenzione, solidarietà e bontà verso gli altri, sono capaci di incastonare la bellezza in un involucro nuovo e indistruttibile che possiamo chiamare carattere, classe, personalità, fascino…
Sono questi i punti di arrivo davvero essenziali sia per la donna che per l’uomo e nel tempo è molto più facile riconoscere l’importanza per la propria bellezza degli elementi spirituali più che di quelli fisici.
Quante donne, se non supportate da un bagaglio di forza interiore, crollano davanti ai segni del tempo che tendono a ledere la loro bellezza fisica? Quante donne si chiudono in loro stesse perché si sentono brutte?
Alcune donne, invece, pur non essendo belle ed anche non più giovani, riescono a proporre in maniera prepotente la loro personalità. Quante donne hanno dovuto subire l’umiliazione di constatare che i loro soli connotati fisici, anche se notevoli, non bastavano più?
E l’uomo? Negli ultimi anni l’estetica maschile ha avuto un boom inverosimile, ma mi pare ancora più umiliante che per le donne dover ad un certo punto percepire, se non c’è una personalità di spessore alle spalle, di essere un oggetto da guardare al massimo per un utilizzo temporaneo.
E la salute? La salute non è solo assenza di malattia, è anche ricerca di benessere e convivere in maniera soddisfacente con il proprio corpo non può essere che utile. La ricerca di bellezza però, se non passa attraverso il filtro dei nostri valori interiori, può rivelarsi deleteria anche per la salute.
Nell’era del “magro è bello”, l’anoressia e la bulimia che ne sono una conseguenza, sono diventate delle piaghe sociali, che compromettono la salute di adolescenti e non solo.
Una corretta alimentazione e soprattutto una costante attività fisica coniugano in maniera virtuosa la bellezza del nostro corpo e la sua salute. L’utilità di certi interventi di chirurgia plastica va ricercata nella psicologia degli individui interessati, ma certo fa un po’ impressione vedere cambiare i connotati delle persone.
Vorrei chiudere questa piccola riflessione con degli esempi di bellezza che sono riusciti a prescindere da canoni, mode e tendenze. Il fascino è l’espressione giusta, l’amalgama positivo che una persona riesce a trasmettere agli altri, è la sublimazione della bellezza e può fare anche a meno dell’aspetto fisico: Madre Teresa di Calcutta, Rita Levi-Montalcini, Margherita Hack, semplicemente affascinanti. Anna Magnani, Barbara Streisand, Meryl Streep, donne non belle, ma “bellissime” perché sopraffatti dal loro fascino.
Bisogna avere la forza di creare questo fascino, di ricercarlo in noi stessi e di stimolarlo negli altri, soprattutto nelle donne che pensano di aver raggiunto la vetta con la bellezza che si vede.
Esistono molti modi per interagire con il mondo, uno di questi è il cibo. Ciò che mangiamo e come lo mangiamo può riflettere la nostra maniera di relazionarci con gli altri.
Nei giovani il cibo può trasformarsi in uno strumento silenzioso ma potente per comunicarci che qualcosa nelle relazioni, soprattutto con la famiglia, non sta funzionando.
Il controllo sul cibo e quindi sul proprio corpo è lo strumento attraverso cui esprimere un dolore profondo. Quando questo accade, i genitori vengono travolti da uno stato di ansia e di frustrazione che, se non gestite, vanno ad alimentare sempre più la distanza.
In tale situazione i genitori hanno il compito di comprendere cosa sia successo all’interno delle dinamiche familiari che possano aver interrotto il dialogo ed incrinato la relazione. Le ossa che sporgono troppo dalla pelle, rappresentano una richiesta d’aiuto disperato.
I figli parlano attraverso il loro corpo quando le parole non trovano spazio o ascolto. Quel corpo che dovrebbe essere simbolo di libertà, vitalità e bellezza si trasforma nel manifesto di un dolore silenzioso.
Una sofferenza che si custodisce con determinazione, perché finché resta lì, impressa nella carne, riesce ad avere voce, una voce che esprime parole non dette e che ti pone al centro dell’attenzione.
In tal modo il sintomo di questa disfunzione nutre più di ogni cibo: alimenta il bisogno di essere visti, accolti e compresi. Nelle ragazze, soprattutto in una cultura che da sempre pone il corpo femminile al centro dei riflettori, la fisicità diventa un vero teatro di conflitto.
Il corpo si trasforma in un mezzo di comunicazione e, talvolta, di rappresaglia nei confronti dell’altro. L’anoressia può diventare un tentativo di riscatto: se sto male, esisto, se sto bene rischio di sparire. In questa caduta silenziosa e a volte invisibile si nasconde il bisogno di affermare la propria esistenza.
Così la sofferenza diventa lo strumento per ottenere uno sguardo, una risposta, una conferma. Il malessere è il grido di dolore che implora amore e la guarigione comincia quando ci si permette di chiedere affetto senza dover soffrire, quando si scopre che si può essere degni di attenzione e di cura anche nel benessere e che il diritto di esistere non è legato al dolore, ma semplicemente all’essere autentici e vulnerabili.
L’anoressia femminile, in particolare nell’adolescenza, può rappresentare un primo tentativo di riscatto, un gesto estremo, che nella sua drammaticità, può diventare il preludio ad un'emancipazione, ad una nuova relazione tra corpo ed identità.
Questa fragilità può essere una grande occasione di crescita, una parte da accogliere ed ascoltare per aprire ad una nuova consapevolezza di sé.
Come genitori, è fondamentale essere disposti a riconoscere le nostre stesse fragilità per entrare in connessione con i nostri figli, per ascoltarli con coraggio ed umiltà. Ciò che i ragazzi chiedono non è una soluzione immediata, desiderano piuttosto presenza, di essere lì con loro a contenere e reggere quel dolore, a supportarli con amore e forza anche quando sembrano volerci allontanare, ricordandoci con il loro corpo il nostro fallimento.
La grande scommessa è stare accanto per comprendere e cogliere quel dolore. Stare dentro, senza fare. Il rapporto non si misura solo nella quantità di amore o di benessere che offriamo, ma anche nella profondità della connessione con la loro testa ed il loro cuore.
È, inoltre, urgente liberare i giovani dalla trappola della performance. Corrono il rischio di restare schiacciati da un’idea di sé che si costruisce solo sul fare, mentre manca lo spazio per ascoltarli nella loro essenza, per guidarli a coltivare desideri ed emozioni.
La società insegna molto a conoscere e poco ad essere. I ragazzi hanno infinite informazioni ma non sanno come organizzarle, perché manca loro un orientamento interiore che li conduca verso i loro desideri.
È qui che nasce la dissociazione tra ciò che sanno e ciò che non sanno desiderare, tra conoscenza ed identità. Per aiutare i nostri figli, dobbiamo imparare ad ascoltarli anche quando tacciono. Dobbiamo aiutarli a sentire che possono esistere anche senza soffrire e che meritano di essere amati anche nella gioia.
Ma in primo luogo dobbiamo essere noi disposti a guardarci dentro, ad accettare e a condividere le nostre fragilità per cambiare insieme.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riferita all’utilizzo dei social network e nello specifico la pubblicazione di foto nel proprio profilo Facebook.
Ecco la risposta dell’avvocato Pantana alla domanda posta da una lettrice di Corridonia che chiede: "È legittimo pubblicare foto altrui sul proprio profilo Facebook senza il consenso dell’interessato?".
Il caso di specie ci offre la possibilità di fare chiarezza riguardo ad una pratica ormai quotidianamente utilizzata dai fruitori del social, le cui modalità non sempre risultano del tutto legittime.
A tal proposito deve affermarsi in linea generale che la pubblicazione di una fotografia ritraente una persona umana è subordinata al consenso, esplicito o implicito, della persona ritratta.
Tale condizione è prevista sia dalle disposizioni normative a tutela del diritto all’immagine (art. 10 c.c. e art. 96 L. n. 633/1941) sia da quelle a tutela del diritto alla riservatezza (art. 6 Regolamento UE 2016/679), poiché l’altrui pubblicazione di una propria immagine fotografica costituisce in ogni caso una forma di trattamento di un dato personale.
Difatti, l’art. 96 L. n. 633/1941 esplicitamente vieta l’esposizione di un ritratto senza il consenso della persona ritratta; così come l’art. 6 del Regolamento UE dispone la liceità del trattamento solo se l’interessato ha espresso il proprio consenso; ed infine l’art. 10 c.c. stabilisce che, “Qualora l’immagine di una persona o dei genitori, del coniuge o dei figli sia stata esposta o pubblicata fuori dei casi in cui l’esposizione o la pubblicazione è dalla legge consentita, ovvero con pregiudizio al decoro o alla reputazione della persona stessa o dei detti congiunti, l’autorità giudiziaria, su richiesta dell’interessato, può disporre che cessi l’abuso, salvo il risarcimento dei danni”.
Per tali ragioni, in risposta alla nostra lettrice, è corretto affermare che: "La pubblicazione di una foto ritraente una persona è subordinata al consenso, esplicito o implicito, della persona ritratta. Questo sia per la tutela del diritto all’immagine, sia per la tutela del diritto alla riservatezza, visto che la pubblicazione di una foto altrui costituisce una forma di trattamento di un dato personale. Il trasgressore, pertanto, dovrà immediatamente rimuovere le fotografie illegittime dal proprio profilo Facebook, oltreché risarcire la persona ritratta" (Tribunale di Bari, sez. I Civile, ordinanza depositata il 6 novembre 2019).
Rimango in attesa, come sempre, delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Debutto stagionale con il botto per la Maceratese, che al “Tubaldi” di Recanati supera con autorità la Recanatese (4-1) e stacca il pass per il turno successivo di Coppa Italia, dove il 31 agosto affronterà in trasferta l’Atletico Ascoli.
La squadra di mister Possanzini si presenta schierando dal primo minuto il giovane Pazzaglia (classe 2008) e il trio Marras–Ruani–Neglia alle spalle di Osorio. L’avvio è spettacolare: al 5’ Osorio sblocca il match con una prodezza dal limite, imbeccato da un’azione corale partita dal pressing di Pazzaglia. La Recanatese reagisce subito con Re, fermato da Gagliardini, ma al 12’ arriva il raddoppio biancorosso: corner di Neglia, sponda aerea di Lucero e diagonale vincente di Mastrippolito per lo 0-2.
I leopardiani accorciano al 22’ con un destro al volo di Giusti. La Maceratese non arretra e al 26’ Ruani centra il palo, mentre al 36’ Ciattaglia fallisce il tentativo a tu per tu con Zagaglia. Poco prima dell’intervallo, però, i biancorossi calano il tris: Marras lascia partire un sinistro preciso all’incrocio per l’1-3 che manda in estasi i 500 tifosi giunti da Macerata
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Nella ripresa la squadra di Possanzini chiude i conti subito: al 47’ il neoentrato Sabattini insacca in mischia sugli sviluppi di un calcio piazzato, firmando il poker biancorosso. I successivi cambi (Perini, Vanzan e Papa dentro per Pazzaglia, Ciattaglia e Neglia, dentro Cirulli per Marras) permettono di gestire al meglio il vantaggio fino al triplice fischio.
Ora testa al prossimo impegno di Coppa: domenica 31 agosto trasferta ad Ascoli contro l’Atletico.
"La squadra ha giocato in maniera leggera - ha commentato Possanzini dopo il triplice fischio - ma allo stesso tempo con responsabilità. Quando la squadra cerca di esprimersi al massimo attraverso il gioco e trova la serata giusta si diverte e fa bene. Il campionato però sarà un'altra storia. Dobbiamo goderci la vittoria ma da lunedì si riparte per preparare subito la prossima sfida contro l'Atletico Ascoli".
RECANATESE (4-2-3-1): Zagaglia; Giusti, Cocino, Bellusci , Mordini (43’Magini) ; Paoltroni (15’st Carano), Domizi; Re (15’st Ciccanti), D’Angelo, Di Francesco (15’st Pesaresi); Pierfederici All.Savini A disp. Mezzelani, Bruzzechesse, Vessella, Marrale, Morichetta
MACERATESE: Gagliardini; Ciattaglia (27’st Perini), Lucero, Mastrippolito, Pazzaglia (27’ st Vanzan); Ambrogi, De Angelis; Marras (Cirulli), Ruani (45’ Sabattini), Neglia (27’ Papa); Osorio All Possanzini