Per il terzo anno consecutivo, lo Shada Beach Club, capitanato da Diego Cingolani esce vittoriosa nella finale categoria Élite della terza edizione del Torneo Barbaro davanti ad una cornice di pubblico delle grandi occasioni.
Dopo la prima frazione terminata sullo 0-0, è Vittorio Guzzini ad aprire il match. Subito dopo Federico Ruggeri sigla la rete del momentaneo pareggio. Ma sullo scadere una splendida acrobazia di Ernest Alla sancisce il 2-1 a favore dello Shada Beach Club.
Per quanto riguarda i premi individuali sono stati assegnati il migliore portiere a Diego Cingolani, miglior giocatore Ernest Alla, capocannoniere Luca Balloni e miglior giovane promessa a Lionel Scocco (2008).
Per quanto riguarda le finali delle altre categorie, trionfano i veregrensi Palozzi FC, per 6-5, guidati da Nicola Mazza e Edoardo Brugnini; nella categoria Junior la squadra Monteco Comanna, e nella categoria Women le potentine di Pescara-Manzia ai calci di rigore.
“Non posso che sentirmi soddisfatto nel vedere così tanto seguito per tale evento -afferma Nicholas Rapari, organizzatore del Torneo Barbaro- Lo scopo della manifestazione è sempre stato racchiuso nello slogan “fare di un campetto il luogo d’incontro” e abbiamo cercato insieme a tutti coloro che mi hanno sostenuto di non fare mancare nulla ai partecipanti e agli spettatori, rivitalizzando allo stesso tempo il turismo del mio paese Morrovalle. Senza la mia famiglia, la mia ragazza e i miei amici tutto ciò non sarebbe stato possibile e non posso che dedicare tale successo a loro. Altro ringraziamento importante a coloro che hanno creduto nell’evento attraverso una sponsorizzazione o attraverso le varie collaborazioni, elementi imprescindibili per la fattibilità dell’evento. Infine, un caloroso grazie alle 52 squadre provenienti da tutta la regione Marche alle quali diamo l’appuntamento alla prossima edizione".
Ai campionati italiani categoria Allievi di Molfetta, Sofia Tomassoni, giovanissima atleta del Cus Macerata, ha tagliato il traguardo della 5km di marcia con un notevole sesto posto.
Sofia si è fatta valere conducendo una marcia precisa e regolare e finendo col miglior piazzamento in carriera a livello nazionale. Dopo il recente trionfo ai Campionati regionali in Ancona, in Puglia la recanatese ha dato un ulteriore saggio di bravura fermando il cronometro a 24’58’’99 che risulta essere il suo nuovo primato personale.
A riprova del risultato davvero eccellente, il fatto che la gara si è svolta sotto una fastidiosa calura, vedeva al via la bellezza di 34 ragazze e che inoltre è stata vinta dall’abruzzese Serena Di Fabio con la nuova migliore prestazione mondiale dell’anno Under18. (e naturalmente nuovo record italiano di categoria).
Felice per il sesto posto della Tomassoni ovviamente anche l’allenatore della sezione atletica del Cus, Diego Cacchiarelli. Per Sofia (marciatrice e modella nelle passerelle) infine è stato una sorta di auto-regalo. Giusto il giorno prima, infatti, aveva spento 17 candeline.
Il Giardino delle Farfalle vi invita a due serate tra parole e musica. Nell’ambito del programma “I mercoledì al Giardino”, nasce una mini rassegna di libri sui temi legati alle aree interne e alla valorizzazione della montagna.
Mercoledì 10 e mercoledì 17 luglio, dalle ore 19.00 arriva "Svolazzando tra libri e musica", con il cibo locale, l’accoglienza dei gestori Fabiana Tassoni e Patrizio Guglini che, nonostante gli effetti del sisma sul territorio, stanno valorizzando il luogo con creatività e professionalità.
Mercoledì 10 luglio Augusto Ciuffetti presenta il suo primo romanzo "Un tempo, un tempo c'era un paese" (Rubbettino Editore), con la partecipazione del maestro Lallo Pascucci alla chitarra. Una storia che nasce tra i piccoli paesi e tra la gente dell' Appennino italiano, tra chi resta, chi se n'è andato e chi decide di tornare.
Mercoledì 17 luglio Maurizio Serafini presenta "Concerto per Cornamusa e Giramondo. In viaggio con musicisti ribelli" (Terre di Mezzo Editore). La meraviglia dei cammini, degli incontri, della musica e il viaggio che porta a creare il Montelago Celtic Festival. Evento con la partecipazione straordinaria della musica di Luciano Monceri.
Entrambi gli appuntamenti saranno condotti dalla giornalista Barbara Olmai.
Con un comunicato sui propri canali social, la Maceratese ha annunciato l'ingaggio dell'esperto difensore centrale argentino Pablo Javier Lucero.
Classe '93, Lucero porta con sé non solo una struttura fisica imponente, ma anche un temperamento da vero leader in difesa. Reduce dall'esperienza positiva con il Bisceglie, si è distinto anche per il suo autentico vizio del gol, con ben 12 centri nelle ultime due stagioni.
"Con il suo impegno e la sua esperienza, Lucero è pronto a rinforzare la nostra retroguardia. Benvenuto, Pablo, nella famiglia della Maceratese". Con queste parole il club biancorosso ha accolto l'arrivo del suo nuovo difensore.
“Il salame Casserotto di Montecosaro- afferma Flavio Vai, Delegato per la Regione Marche di ONAS, Organizzazione Nazionale Assaggiatori Salumi- è un salume di cui avevo sentito parlare da tempo, riportato nel “Il Buon Paese” di Slow Food 1994 e nelle “Le Marche nel Bicchiere 2013-AIS” di Piergiorgio Angelini, ma che ho avuto modo di conoscere ed assaggiare solamente nel settembre 2024, nella bella cornice di Montecosaro con Adino Fontana professionista e grande appassionato di salumeria. Il nostro lavoro in ONAS è rivolto anche alla riscoperta, valorizzazione e promozione della salumeria storica delle Marche che rischia di perdersi definitivamente. L’incontro con Fontana mi ha confermato che una caratteristica del Salame Casserotto di Montecosaro nella fase di insacco, riportava alla tradizione storica marchigiana".
"Come ONAS MARCHE- prosegue lo stesso- abbiamo tra gli scopi quello di promuovere, far conoscere e valorizzare i salumi e ci siamo impegnati in questi anni sulla salumeria storica marchigiana. In questo contesto abbiamo presentato, fatto conoscere e assaggiare il Casserotto di Montecosaro a TIPICITA’ 2024 di Fermo e alla 1° Rassegna della Salumeria Marchigiana 2024 organizzata da AMAP e dalla Regione Marche all’Abbadia di Fiastra. A fine estate presenteremo alla Regione la pratica per inserire il Salame di Montecosaro tra i PAT Prodotti Agroalimentari Tradizionali delle Marche. sarebbe un giusto riconoscimento per questo interessante salume.
Dal 2021 sono impegnato personalmente in questo lavoro di ricerca, catalogazione e valorizzazione di salumi storici delle Marche, abbiamo fatto inserire nei PAT della Regione Marche la Salsiccia di Senigallia, la Coppa di Pianello Vallesina con il Pecorino e il salame Morsetto di Fiuminata. Lo scorso marzo abbiamo presentato la pratica per l’inserimento della Salsiccia del Fermano e a breve presenteremo la pratica per l’inserimento del Casserotto di Montecosaro. Nel 2025 chiederemo l’inserimento di altri 2 salumi. Questo lavoro lo stiamo portando avanti con il servizio agricoltura della Regione Marche, in particolare con Ferruccio Luciani, che vorrei qui ringraziare per la sua professionalità e disponibilità".
Sull'importanza dei salumi storici e sconosciuti nelle Marche, Flavio Vai ha affermato: " Sono tanti, noi stiamo lavorando solo sui salumi che hanno caratteristiche di unicità anche a livello nazionale. I salumi che le ho elencato hanno tutti caratteristiche di unicità che, nel corso di presentazioni a Convegni, a Tipicità e alla 1° Rassegna sulla Salumeria delle Marche e sulla stampa anche on line, abbiamo avuto modo di far conoscere".
Sul Casserottto di Montecassiano, prosegue il Delegato per la Regione Marche: " Mi rifaccio al racconto di Adino Fontana: il Salame Casserotto prende il nome dalla parte più elevata del centro storico di Montecosaro, un luogo dove vennero edificate delle strutture difensive già prima dell’anno 1000. L’esistenza di una rocca è confermata anche dal ricordo degli anziani del luogo che, fino agli inizi del ‘900, potevano vedere i ruderi dei torrioni collegati fra loro da mura poderose. Il possente manufatto ha ora completamente perduto le sue strutture perimetrali.
Il Salame Casserotto ha una storia di circa 40 anni, iniziata nei primi anni ‘80 del secolo scorso quando Adino Fontana titolare di un piccolo salumificio, ha cominciato a far cucire a mamma Amelia (oggi novantenne ed in perfetta forma), gli involucri di tela di forma rotondeggiante, in sostituzione del tradizionale budello naturale di suino o bovino normalmente utilizzato per l’insacco dei salami. La forma rotondeggiante ricordava quella della parte più’ alta di Montecosaro, da qui il nome di Casserotto".
Giovedì 11 e venerdì 12 luglio torna l’appuntamento con il “Playground Settempedano”, evento sportivo di basket 3x3 nato nel 2018 da un’idea di Giacomo Vignati e Giorgio Severini sotto l’egida della Società Amatori Basket e con il patrocinio del Comune.
Dodici le squadre iscritte all’edizione 2024: i Papavoys, I bimbi di Campetella, le Bimbe di picci, il team Birre e porchetta, i Looney Tunti, i Drunkers, Le bimbe di Gianpablo, i C’è da spostare una macchina, i Maravigliosi e il team Che te saccio e altre due formazioni di Jesi e Fabriano.
Si giocherà sul terreno di gioco di viale Bigioli. Per il secondo anno consecutivo il “Playground Settempedano” farà parte anche del circuito nazionale Estathé 3x3 Italia streetball circuit.
Insieme all’aspetto agonistico la manifestazione vedrà allestita anche un’area food and drink e un dj set con la partecipazione straordinaria di Valerio Vitali. Speaker ufficiale dell’evento sarà Giorgio Bruzzechesse.
In vista dell’evento il campetto esterno all’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” è stato completamente risistemato dagli organizzatori i quali hanno anche realizzato un murales, cancellando un vecchio dipinto, che è stato dedicato a Giacomo “Jake” Bonci, ragazzo settempedano morto in un incidente d’auto nell’ottobre 2021. Per l’occasione sono stati anche sistemati i canestri della struttura.
La manifestazione si chiuderà sabato 13 luglio, in notturna, con il terzo Memorial Giacomo Bonci con una gara di tiro da 3 ad iscrizione libera, a partire dalle ore 20. Alle ore 21 Partita del cuore con la partecipazione di dj Malozz e, a seguire, concerto dei “Mi Vergogno”, dalle ore 22, della “Prode Società Merende”, dalle ore 23, e per chiudere dj Bonx. Durante la serata lotteria di beneficenza.
I fondi raccolti verranno devoluti in beneficenza all’associazione onlus settempedana “L’Anello della Vita”.
Supportare la ricerca di base o di frontiera svolta in modalità collaborativa, per affrontare fenomeni complessi che richiedono l’apporto di discipline, approcci metodologici e saperi diversi: è questo l’obiettivo del progetto "Costellazioni collaborative di ricerca" con cui l’Università di Macerata, in linea con il Piano Strategico, ha finanziato cinque gruppi di ricerca per un totale 240 mila euro. A descrivere i dettagli, il rettore John Mc Court e la prorettrice con delega alla ricerca Silvana Colella insieme ai docenti referenti dei progetti.
“Con le "Costellazioni collaborative di ricerca" vengono premiato progetti interdisciplinari e internazionali, tutti valutati – ci tengo a dirlo - da revisori esterni e non interni. Questo conferma che il nostro è un Ateneo molto attivo, che guarda al contesto di Erua, cioè della nostra Alleanza europea: è questa la direzione verso cui vorremo cercare di crescere. Questi sono cinque dinamici esempi di intelligenza umana anche quando coinvolgono, come in alcuni casi, l’intelligenza artificiale”, sottolinea il rettore John Mc Court.
“Molto spesso negli ambiti di finanziamento si prediligono alcune direzioni di ricerca. Con le “Costellazioni” promosse dal nostro Ateneo stiamo invece proponendo un sostegno alla ricerca di base, ovvero a una ricerca interdisciplinare, fondamentale, sciolta, capace di nutrire anche la ricerca applicativa”, spiega la prorettrice Silvana Colella.
I progetti selezionati contribuiranno a creare reti di ricerca internazionali e interdisciplinari, a sviluppare nuovi paradigmi scientifici e ad aumentare l’impatto della ricerca di UniMc sulla comunità accademica e la società. Emerge l'importanza della ricerca interdisciplinare per affrontare sfide complesse e attuali, per comprendere e gestire le dinamiche sociali, culturali e politiche contemporanee, promuovendo innovazione, inclusività e sostenibilità.
Ecco i cinque progetti nel dettaglio.
Thinking in Opposites to improve Creativity (TOC): A challenging hypothesis for Cognitive Sciences and AI, coordinato da Ivana Bianchi, indaga come il pensare per contrari possa migliorare la creatività.
All’interno delle scienze cognitive c'è ancora molto da comprendere sui meccanismi del pensiero creativo umano. La creatività è, d’altro canto, un obiettivo importante per lo sviluppo di innovazione nella società, e sentirsi creativi incide anche nel benessere individuale. La creatività è al contempo una grande sfida per l'Intelligenza Artificiale.
Dentro questa cornice generale, il progetto vuole studiare, nello specifico, l’effetto di training che invitano ad essere creativi “pensando per contrari” su diverse tipologie di utenti: designer, creatori di campagne di comunicazione, insegnanti, studenti. Questo ampio campo di applicazione, che prevede ricerca in laboratorio e ricerca sul campo, ricerca con esperti e con non-esperti, è un primo forte elemento di forza del progetto. Il secondo è la varietà di misure comportamentali usate, anche supportate dall’Ia. Infatti, oltre a studiare l’effetto del training rispetto al numero e all’originalità delle soluzioni ideate, si osserverà come il suggerimento modifica il percorso di pensiero, analizzando il dialogo e i ragionamenti ad alta voce delle persone, i disegni che producono, pensando e studiando i loro movimenti oculari mentre perlustrano i termini del problema.
Il fenomeno delle migrazioni ambientali e climatiche e il loro impatto sulle dinamiche economiche e sociali nella regione euromediterranea, economiche e sociali nella regione euromediterranea, coordinato da Andrea Caligiuri, studia le migrazioni indotte da cambiamenti climatici.
Il fenomeno dei migranti ambientali/climatici ha ricevuto attenzione in ambito scientifico e accademico solo a partire dal rapporto dell'Intergovernmental Panel on Climate Change del 1990, il quale evidenziava l'influenza dei cambiamenti climatici sulle migrazioni. Il gruppo di ricerca, supportato dal Centro interdipartimentale di Ricerca sull’Adriatico e il Mediterraneo (CiRAM), si concentrerà su questo aspetto del fenomeno migratorio nella regione euro-mediterranea, caratterizzata da una popolazione costiera numerosa e vulnerabile all’innalzamento del mare, all’erosione delle coste, a fenomeni di siccità e scarsità d'acqua. Diversi organismi internazionali portano avanti iniziative per supportare i paesi costieri nella messa a punto di strategie comuni ma diversificate per gestire gli impatti che il fenomeno ha sulle loro società. Tuttavia, nessuno studio sembra analizzare il fenomeno in una prospettiva più articolata e complessa. Pertanto, la ricerca si focalizzerà sui diversi aspetti del fenomeno, in un prospettiva storica, giuridica, economica e sociale, al fine di elaborare proposte di policy per la governance del fenomeno stesso, e sulle loro interrelazioni, favorendo la definizione di un nuovo approccio alla ricerca sulle migrazioni che valorizzi la sostenibilità ambientale.
Afrodiscendenze, traiettorie identitarie e linguaggi plurali: presenze, posizionamenti e autonarrazioni in prospettiva decoloniale, coordinato da Rosita Deluigi, studia le comunità afrodiscendenti moderne, esplorandone identità e linguaggi, compresi quelli artistico-visuale e musicale, in una prospettiva decoloniale.
Il progetto si concentra sulle rappresentazioni e sulle narrazioni plurali, al di là delle identità tradizionali, sfidando idee monoculturali ed eurocentriche. Attraverso un approccio transdisciplinare, si soffermerà sulla contemporaneità, indagando le consapevolezze presenti rispetto alla storia, dalle narrazioni al riconoscimento delle alterità e alle storie biografiche-autobiografiche, per promuovere una rilettura dei concetti di identità e pluri/multilinguismo come elementi dinamici, relazionali e interconnessi. Saranno sviluppate piste di ricerca che indaghino la possibilità di recuperare lingue e linguaggi che promuovano partecipazione, esaminando concetti come la creolizzazione e l'afropolitanisme, valorizzando lessici che aiutino a comprendere meglio la complessità dei discorsi politici e sociali attuali.
Le nuove sfide alla democrazia nell’ecosistema digitale, responsabile Giovanni Di Cosimo, esplora le implicazioni e i rischi conseguenti alle campagne elettorali on line nel contesto europeo.
Di recente, la Commissione ha adottato un "pacchetto per la difesa della democrazia" per promuovere elezioni libere e regolari, incentivare la partecipazione dei cittadini e contrastare le ingerenze di paesi terzi. Analoghe priorità sono perseguite dal regolamento Ue sulla trasparenza nella pubblicità politica, approvato nel febbraio 2024. Le novità riflettono il mutato quadro internazionale e il ruolo di internet nella comunicazione politica, evidenziando vulnerabilità delle democrazie rispetto a ingerenze extra-Ue che possono manipolare il discorso pubblico.
La ricerca affronterà queste sfide con un metodo innovativo: dati anonimizzati del dibattito politico online saranno selezionati dai data scientists con l’Intelligenza Artificiale, basandosi su domande formulate dagli scienziati sociali. I risultati saranno analizzati collettivamente per proporre riflessioni e soluzioni replicabili a livello europeo. Parteciperanno studiosi di otto atenei internazionali, creando un network di ricercatori già individualmente attivi sul tema.
reSTOrative naRratIvES – Stories, coordinato da Silvia Pierosara, si concentra sulle narrazioni riparative e il loro impatto. Alle pratiche narrative si tende comunemente ad associare un potere di legame. I racconti ripercorrono l’esperienza vissuta alla ricerca del suo senso e collegano dimensioni che sarebbero altrimenti lontane. Un collegamento che è tanto più prezioso quanto meno si considera definitivo: propria del narrare è la possibilità di imbastire sempre nuove tessiture. Avvalendosi di una rete di competenze provenienti dall’etica, dalla psicologia dello sviluppo, dalla giurisprudenza, dalla sociologia, dalla medicina, dalla letteratura, dalla storia delle idee, dall’ingegneria dell’informazione, dall’architettura, dai visual e cultural studies, questo progetto si propone di sondare e valutare il potere riparativo delle narrazioni, avanzando proposte concrete, “istruzioni per l’uso” delle narrazioni che siano funzionali a consolidare il tessuto relazionale delle società e delle democrazie odierne.
Altro camion rimorchio rimasto bloccato nella salita di Borgo San Giuliano. L’ennesimo episodio è avvenuto, intono alle14:45 di oggi, a Macerata.
Il guidatore, che stava procedendo in direzione via Leopardi, non è riuscito a proseguire la manovra, resa complicata dalle dimensioni del mezzo rispetto a quelle della strada.
A quel punto è iniziato il calvario sia per il conducente del mezzo pesante che per gli automobilisti maceratesi. Il camion ha creato disagi nelle arterie della città. Oltre allo stesso Borgo San Giuliano sono rimaste coinvolte anche via Leopardi e via Maffeo Pantaleoni, quest’ultima interessata dal maxi cantiere.
Sul posto è intervenuta la polizia locale per direzionare il traffico,
Una lite condominiale, sorta per motivi banali, che poteva finire in tragedia. Questo lo scenario ricostruito dai carabinieri della Stazione di Monte San Giusto, unitamente ai militari del N.O.R. – Sezione Radiomobile della Compagnia di Macerata e alla Stazione di Corridonia, che hanno individuato il responsabile dell’aggressione a tre cittadini rumeni nella serata del 06 luglio.
I fatti sarebbero nati da un banale problema condominiale, a quanto inizialmente emerso causato proprio dai tre stranieri – due fratelli e un loro connazionale – che, con i loro schiamazzi, hanno infastidito il proprietario dell’appartamento sottostante che prima ha preteso silenzio e tranquillità verbalmente, ma vedendosi disatteso è immediatamente passato alla violenza. Imbracciando una motosega, si è presentato alla porta della loro abitazione ed ha iniziato a minacciarli brandendo l’arma impropria, probabilmente per risultare più convincente.
I rumeni – giustamente preoccupati – si sono poi rifugiati presso un’altra abitazione non molto distante, dimora di uno di loro, ma sono stati raggiunti dall’aggressore qualche ora dopo. Quest’ultimo, con la scusa di risolvere il diverbio, ha attirato fuori uno dei presunti “responsabili” ed ha subito iniziato a minacciarlo con una roncola da giardino di circa 60 cm. Quando la situazione è poi degenerata, l’aggressore ha addirittura tentato di sferrare un colpo diretto al corpo del tunisino; colpo che per fortuna non è andato a segno, perché lo straniero si è difeso frapponendo la sua mano sinistra. A quel punto, l’aggressore è fuggito e la vittima è stata soccorsa dai sanitari del Pronto Soccorso dell’ospedale di Macerata, che lo hanno dimesso con una prognosi di 10 giorni s.c. per ferita da taglio.
Nelle ore immediatamente successive, l’attività dei carabinieri ha permesso di individuare e rintracciare il responsabile, un cinquantaquattrenne di Monte San Giusto, il quale nel frattempo si è disfatto della roncola utilizzata per l’aggressione ma non della motosega, che è stata posta sotto sequestro. Totalmente diversa la dinamica e le motivazioni della lite fornite dall’aggressore, che ha riferito di aver agito a causa di alcune molestie rivolte alla moglie da parte dei tre stranieri. Ma la verità sarà svelata soltanto dal processo, che vedrà l’aggressore accusato di minacce aggravate e lesioni personali aggravate.
Tempestivo l’intervento dei militari dell’Arma, che grazie alla cooperazione tra le stazioni – capillari e radicate nel territorio – e il dispositivo di pronto intervento del Nucleo Radiomobile, sono riusciti ad individuare e fermare l’aggressore, che adesso dovrà rispondere dei reati commessi in quella folle serata di luglio.
Il 3 luglio, nella prima mattinata, gli agenti della Volante del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche sono intervenuti in risposta a una chiamata al 112 da parte di un ragazzo. Quest'ultimo aveva segnalato di essere stato picchiato dal padre, il quale stava a sua volta aggredendo la madre, che aveva tentato di difenderlo. Gli agenti hanno raggiunto l’abitazione indicata dal giovane di 13 anni, visibilmente scosso. All'interno, hanno prestato soccorso alla madre, una donna albanese di 42 anni, e ai suoi altri due figli: una ragazza di 16 anni e un bambino di quasi due anni, entrambi feriti.
Dopo aver assistito le vittime, gli agenti hanno affrontato l'uomo, 47 anni, anche lui di origine albanese, che si trovava in una camera urlando e protestando contro i suoi familiari, cercando di minimizzare quanto accaduto. Sulla base delle prove raccolte, gli agenti hanno arrestato l'uomo per maltrattamenti in famiglia e lesioni gravi contro la moglie e i figli minori. Questi ultimi sono stati accompagnati al Pronto Soccorso dell'ospedale di Civitanova Marche e poi dimessi con una prognosi di alcuni giorni.
Successivamente, la donna e i suoi figli sono stati accolti presso il Commissariato di Civitanova Marche, dove è disponibile una stanza dedicata alle vittime più vulnerabili, attiva da novembre dell'anno precedente. L'uomo, già noto per episodi simili, è stato trasferito presso la casa circondariale di Ancona Montacuto, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Dopo la festa che la sezione Anpi “Capitano Salvatore Valerio” e la Città di San Severino Marche, Medaglia d’Oro al Merito Civile per la partecipazione alla lotta partigiana, hanno voluto organizzare per ricordare l’80esimo anniversario della Liberazione della città dal nazifascismo, la comunità settempedana è tornata a riunirsi per celebrare, come ogni anno, gli Eccidi di Chigiano e Valdiola e rendere omaggio ai martiri che persero la vita in quella che la memoria popolare ricorda come “l’eccidio del ponte di Chigiano”.
Questa piccola frazione di San Severino, come riporta l’Istituto Storia Marche, fu al centro della lotta che si accese, a marzo del 1944, tra le forze nazifasciste e i partigiani. C’è chi riconduce la salvezza di Chigiano al coraggio di un semplice contadino: quel giorno di marzo, infatti, mentre i tedeschi stavano ultimando il piazzamento delle mine per far saltare in aria il paese, un settempedano che viveva lì chiese di parlare in tedesco al comandante e lo persuase ad annullare gli ordini impartiti spiegandogli che lì c’era solo brava gente che non aveva alcuna colpa.
Tuttavia quel giorno, era il 24 marzo 1944, si verificò un altro episodio tragico: cinque partigiani del gruppo “Porcarella”, guidato da Agostino Pirotti, furono catturati e uccisi. Si trattava di quattro giovani originari di Osimo: Francesco Stacchiotti (22 anni), Piero Graciotti (22 anni), Lelio Castellani (20 anni), Umberto Lavagnoli (21 anni) e Giuseppe Paci (21 anni). Gli uomini, spinti a forza con il calcio delle armi e riempiti di farina nella bocca, furono posti contro il parapetto del ponte e colpiti alle gambe dalle raffiche di mitra poi, così feriti dolorosamente, ad uno ad uno gettati dal ponte alto una decina di metri sul ghiaioso letto del Musone ma, constatato che non erano ancora finiti, vennero lapidati e brutalmente sfregiati, come ricordano le pagine di quella che fu la storia di quella terribile giornata in cui anche il partigiano russo Josip Dimitrov venne costretto ad assistere alla violenza, per poi essere anch’egli fucilato, nei pressi di Corsciano.
“Ricordare gli Eccidi di Chigiano, dedicare ai martiri questa giornata, non è solo un dovere civico, ma anche un impegno morale – ha affermato il sindaco Rosa Piermattei - Le vittime di quella brutale repressione furono persone comuni, uomini che sognavano un futuro di libertà e giustizia. A questi martiri va il nostro pensiero e il nostro vivo ricordo nello sforzo comune di rinnovarne la memoria che è, e deve continuare ad essere, un filo capace di unirci al passato e guidarci verso il futuro”.
“È fondamentale- ha proseguito il primo cittadino- che anche le nuove generazioni conoscano questi eventi, comprendano il valore della libertà e della democrazia, e imparino che la pace e la convivenza civile sono beni preziosi che richiedono il contributo di tutti. Il sacrificio di coloro che persero la vita a Chigiano ci ricorda quanto sia importante difendere i diritti umani, la dignità e il rispetto per ogni individuo. Questi principi sono le fondamenta della nostra Costituzione e devono essere sempre al centro della nostra azione politica e sociale. Che il sacrificio delle vittime di Chigiano ci ispiri a essere cittadini migliori, più consapevoli e più uniti. Che la loro memoria illumini il nostro cammino e ci dia la forza di affrontare le sfide del presente con coraggio e determinazione”.
Accanto al gonfalone medagliato della Città, anche il gonfalone del Comune di Serra San Quirico, le bandiere e i rappresentanti dell’Anpi delle diverse sezioni del territorio insieme a quelle di Osimo e Serra San Quirico, il medagliere del Comitato provinciale di Macerata.
Presenti il sindaco Piermattei, il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, il consigliere comunale di Serra San Quirico, Pier Luigi Adorisio, il presidente provinciale Anpi, Francesco Rocchetti, la presidente della sezione cittadina, Donella Bellabarba, i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, dell’Associazione Nazionale Carabinieri, della Polizia Locale e i volontari del gruppo comunale di Protezione Civile.
Donella Bellabarba ha ricordato come donne, madri e padri di queste zone “con grande semplicità e ritenendolo necessario e per niente eroico, scelsero di non farsi dominare dalla paura e prendere in mano il proprio destino, e quello dell’Italia, trasformandosi da sudditi in cittadini. Furono anche accoglienti e protettivi nei confronti degli ebrei, dei renitenti alla leva e di coloro che fuggivano dai campi di concentramento. La nostra – è stata la voce della presidente Anpi “sez. Cap. Salvatore Valerio”, Donella Bellabarba – è stata una comunità aperta e solidale insieme ai parroci”.
Dopo la deposizione di una corona di alloro al Monumento ai Caduti di Chigiano si è tenuto un reading a cura dell’associazione Sognalibro dal titolo: “Le donne settempedane nella Resistenza”.
A seguire la professoressa Annalisa Cegna, direttrice dell’Istituto storico di Macerata e docente di Storia contemporanea di Unimc, ha tenuto un intervento sulla “Resistenza taciuta. Donne che liberano, donne che si liberano”. Forte fu la presenza femminile nelle bande partigiane: nella Banda Mario si registrò la presenza di ben 145 donne.
“La Resistenza non ci sarebbe semplicemente stata senza le donne, quello femminile non fu un solo e semplice contributo – ha sottolineato la Cegna, per spiegare – Esse ebbero una infinità di ruoli del tutto analoghi rispetto agli uomini ma alcune questioni hanno fatto in modo che il loro lavoro passasse in secondo piano. Il fattore principale fu che la lotta di Liberazione doveva essere tarata su un esercito regolare e un esercito di donne non era ammissibile a quel tempo. Molte donne, così come molti uomini, fecero le staffette ma questo concetto va un po’ superato perché se per gli uomini si parla di partigiani per questo ruolo altrettanto si dovrebbe fare anche per le donne perché quell’impegno non fu di secondo ordine o da sottovalutare”.
L’intervento della Cegna è poi terminato con la lettura di quanto scritto da una eroina partigiana, Walkiria Terradura, scomparsa appena un anno fa.
Poker cuciniero di convocati ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Saranno quattro i tesserati della Lube Volley a cercare gloria all’ombra della Tour Eiffel con le rispettive selezioni nazionali tra sabato 27 luglio e sabato 10 agosto.
Il libero Fabio Balaso e lo schiacciatore Mattia Bottolo scenderanno in campo con la maglia dell’Italia nella Pool B. Un Gruppo di ferro con Brasile, Egitto e Polonia. Lo schiacciatore Eric Loeppky, stella del Canada, e il centrale Barthelemy “Babar” Chinenyeze, al rientro da un infortunio e punto di riferimento della Francia padrona di casa, si daranno battaglia nella Pool A, girone che vede al via anche le insidiose Serbia e Slovenia. Nella Pool C, l’unica senza tesserati della Lube, ma con l’ex capitano biancorosso Luciano De Cecco portabandiera della propria nazionale, competeranno Argentina, Germania, Giappone e USA.
Il Presidente di COSMARI srl Massimo Rogante, insieme al direttore Brigitte Pellei, ha incontrato,a Fiastra, il nuovo sindaco e vice Giancarlo Ricottini e Marcello Cocci, e, a Caldarola, il neo sindaco Giuseppe Fabbroni.
Durante le visite, oltre che dei servizi forniti da COSMARI, si è parlato del processo selettivo del sito per la nuova discarica nella Provincia di Macerata e della necessaria formazione, soprattutto dei giovani utenti, riguardo alla corretta differenziazione dei rifiuti da conferire e al rispetto dell’ambiente.
"Gli incontri con i Sindaci nelle rispettive zone territoriali stanno avvenendo anche con i nuovi eletti- afferma il presidente Rogante - e ciò favorisce la creazione di un legame diretto con le nuove Governance comunali, consentendo di valutare insieme le opportunità di perfezionamento dei servizi. L’obiettivo essenziale è rendere più efficiente l’intero sistema di smaltimento rifiuti, ottimizzando la raccolta differenziata per meglio preservare l’ambiente in cui viviamo e proteggere la qualità della vita".
Come di consueto, infatti, l’Asd Nuova Sibillini sta curando con grande attenzione questo aspetto, che conclude sempre degnamente la grande festa sui pedali di Caldarola. Ecco che, quindi, saranno premiate le prime 10 società con maggior numero di iscritti, i primi tre assoluti del percorso lungo, uomini e donne, in base alla somma dei tempi di percorrenza dei tratti cronometrati, i primi tre assoluti del percorso medio, uomini e donne, in base al tempo di percorrenza del tratto cronometrato. Inoltre, per la prima volta verranno premiati i primi di categoria dei due percorsi, in base ai tempi dei tratti cronometrati.
Molto curato anche l’aspetto gastronomico, a partire dai ristori: il punto forte su tutti e tre i percorsi sarà la gustosa grigliata di carne a Sant’Ilario, curata dall’agriturismo Le Casette. Sul tracciato lungo ci saranno poi i ristori a base di cibi salati e dolci e bevande varie a Ripe di San Ginesio, in Contrada Poggio e a Santa Maria Maddalena, entrambe nella zona di Sarnano. Nel medio ci saranno quelli a Ripe di San Ginesio e in Contrada Poggio. Per tutti cocomerata e ristoro finali all’arrivo a Caldarola. Poi via con il pranzo finale composto da un’ampia scelta e che prevederà anche Vernaccia e dolci alla Vernaccia.
Tre i tracciati: il più lungo di 151 chilometri e 2827 metri di dislivello, il medio di 119 chilometri e 1965 metri di dislivello e il corto di 68,56 chilometri e 1128 metri di dislivello. Sui primi due tracciati saranno presenti tratti cronometrati per gli appassionati dell’agonismo.
Come gadget per tutti i partecipanti ci sarà una coperta in pile 120x160 griffata Granfondo dei Sibillini, che potrà essere scelta in diversi colori: rosso, rosa, nero e antracite. In caso di iscrizione in coppia, inoltre, si potrà scegliere anche la versione matrimoniale, disponibile in numero ridotto. Questi splendidi gadget sono stati ideati e realizzati totalmente in Italia dalla ditta umbra DIPA, che si trova a Santa Maria degli Angeli di Assisi, in provincia di Perugia.
La segreteria sarà attiva sabato 13 luglio dalle ore 14 alle ore 19.30 e domenica 14 luglio fino a 30 minuti prima della partenza. Partenze alla francese dalle ore 7 alle ore 9 e "partenza ufficiale" alle ore 8.
Fino al 14 luglio quota d’adesione di 35 euro. Per i gruppi che iscriveranno dieci atleti, sarà previsto un’undicesima iscrizione gratuita, così come per i gruppi superiori a 15 iscritti, il 16° e il 17° saranno gratuiti.
Una cospicua perdita di grano ha attirato l’attenzione delle autorità locali nella zona di Corridonia e Morrovalle. Secondo le prime informazioni, il carico sembra essere partito da Sarrocciano, ma la dinamica esatta è ancora in fase di accertamento.
Una pattuglia della polizia municipale di Corridonia è intervenuta sul posto dopo aver ricevuto segnalazioni da privati questa mattina intorno alle 8.30. Le immagini acquisite potrebbero aiutare a risalire al responsabile. Il conducente dell'autocarro, a causa dei frequenti trasporti di grano che avvengono sulle strade in questo periodo di fine trebbiatura, potrebbe non essersene accorto e, dunque, aver proseguito la marcia ignaro della perdita in corso.
Il carico sembra aver interessato solo il margine della strada a Corridonia, senza invadere la corsia. Tuttavia, a Morrovalle, la situazione è stata più complessa, causando più problemi che hanno reso necessario l'intervento sul posto della locale Polizia Municipale.
Le tracce di grano sono state trovate lungo la strada SR 845 dal km 15 in direzione Civitanova, con particolare concentrazione a Morrovalle pertanto è probabile che lo scarico sia avvenuto proprio in questa zona. Al momento, la dinamica esatta dell’incidente è ancora oggetto di indagine.
Da giovedì 11 al 14 luglio, la Palazzina sud del Lido Cluana ospiterà un’occasione di incontro con la startup innovativa Maenne S.r.l. che, dopo aver presentato il proprio originale sistema di stimolazione multisensoriale in Italia e all’estero, offre la possibilità di fare una prova gratuita in città del benessere del terzo millennio. L’evento è realizzato con il patrocinio del Comune di Civitanova Marche.
“Siamo molto soddisfatti di poter ospitare la presentazione di un sistema così avveniristico e particolare, nato proprio nella nostra città e già molto apprezzato anche fuori – sottolineano il sindaco Fabrizio Ciarapica e l’assessore Barbara Capponi. La presentazione di Maenne sarà senz’altro momento di scambio e apprendimento di nuovi sguardi anche sul benessere, che porterà certamente valore aggiunto a Civitanova e a tutti i presenti”.
Maenne è un “grande armonizzatore” che nasce dalla sintesi di oltre trenta anni di ricerca sulle energie vitali, condotti dal dott. Marco Battistoni, integrando Ayurveda, Medicina tradizionale Cinese, Agopuntura, Epigenetica e Medicina Quantistica con i bagni sonori e le campane tibetane, al fine di ottenere la più completa sincronia armonica cellulare, ovvero quello stato di profondo benessere e relax nel quale l’organismo trova il suo equilibrio e riesce ad esprimere il meglio delle proprie capacità. Questo lo rende un mezzo di efficace prevenzione proattiva e di straordinario supporto oltre che alla pratica sportiva, amatoriale ed agonistica, anche ai protocolli terapeutici praticati nei più svariati disturbi, soprattutto perché essendo privo di effetti collaterali e controindicazioni può essere utilizzato anche nelle persone più fragili. Per questo è possibile inserire il sistema Maenne tra gli strumenti più efficaci per attuare l’Healthy Ageing globale che L’ONU, su proposta dell’OMS, vorrebbe divenisse realtà entro il 2030 rendendo così concreto anche il principio espresso dal Premio Nobel Rita Levi Montalcini “Meglio aggiungere vita ai giorni che giorni alla vita”.
Durante l’evento sarà possibile incontrare lo staff della startup civitanovese, che si sta impegnando per far conoscere a pieno le qualità del sistema, dalle 18 alle 22 dell’11, 12 e 14 luglio, mentre sabato 13 luglio la sala resterà aperta dalle 18.00 alle 24.00 e dalle 18 alle 19.30 si avrà un interessante momento di incontro con lo staff di Maenne durante il quale interverranno, per i saluti istituzionali, il Sindaco Fabrizio Ciarapica e l’Assessore ai Servizi Sociali Barbara Capponi, i rappresentanti di alcune associazioni con i quali si parlerà di progetti attuali e del prossimo futuro oltre ad alcuni utenti che hanno già sperimentato il sistema e che condivideranno con i presenti la loro personale esperienza.
La comunità di Corridonia ritrova il suo campo sportivo, all’ex Enaoli, grazie alla sinergia tra Comune e Struttura commissariale sisma 2016.
Il restyling, inaugurato lunedì 8 luglio alla presenza del Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli, è stato reso infatti possibile dalla strategia per la ricostruzione del vicino istituto scolastico Ipsia Corridoni. La scuola inizialmente sarebbe stata delocalizzata sul terreno del campo, privando la comunità di un luogo simbolo per tante generazioni e di uno spazio fondamentale per l’attività calcistica delle società giovanili locali. Il sindaco Giuliana Giampaoli e il Commissario Castelli hanno invece stabilito una differente delocalizzazione per l’istituto, così il Comune ha potuto investire nuovamente nel campo sportivo.
“Ricostruire vuol dire anche saper ascoltare la storia di una comunità e rispettarne l’identità, non privandola di opportunità per il futuro. Spazi come quelli dell’Ex Enaoli vanno tutelati perché lo sport e l’aggregazione sana rappresentano uno degli argini più potenti contro la piaga delle dipendenze che affligge i nostri giovani – commenta il Commissario Castelli -. La riparazione post sisma passa necessariamente anche per una attenzione rispetto alle attività che aggiungono valore al vivere insieme come comunità. Per questo ringrazio il sindaco Giuliana Giampaoli che ha saputo cogliere l’occasione della ricostruzione per immaginare il futuro della sua città”.
“Una giornata di svolta per la città di Corridonia – dichiara il sindaco Giuliana Giampaoli – Questo è il grande risultato che riusciamo a portare a terra, visibile e fruibile alla cittadinanza. Il frutto dello sforzo di tantissime persone, in primis il senatore Castelli che ci ha affiancato in questo percorso, credendo nel nostro sogno che è diventato realtà. Abbiamo nuovamente regalato alla città un punto di riferimento per lo sport e la socialità, che ha portato con sé conseguenze positive enormi consentendoci di sbloccare anche le altre opere”.
Giorgio Pagliari è un nuovo giocatore della Settempeda. È ufficiale quello che può essere considerato un gran colpo da parte della società biancorossa che si assicura il forte centrocampista ex Maceratese.
Pagliari è l’ottavo acquisto di questa intensa sessione estiva di mercato per la Settempeda che con l’arrivo del classe 99’ puntella al meglio il centrocampo inserendo il tassello che mancava allo scacchiere tattico di Mister Ciattaglia, ovvero il classico mediano che giostra davanti alla difesa dettando i tempi alla squadra. La scelta sembra essere quella giusta, perché le qualità di Pagliari sono note a tutti: giocatore tecnico, con visione di gioco ed efficace al tiro.
Il figlio d’arte(papà Giovanni, oggi allenatore, è stato uno storico attaccante della Maceratese di cui è una bandiera) può essere considerato il fiore all’occhiello del mercato biancorosso ed un lusso per la categoria come valore assoluto. Giorgio ha avuto esperienze a livello giovanile con Tolentino, Perugia e Atalanta per poi vestire tra serie D ed Eccellenza le maglie di Caravaggio, Vastese, Fabriano Cerreto, Tolentino e nell’ultima stagione quella della Maceratese. Per Pagliari quindi il prossimo torneo di Promozione sarà una novità assoluta: “Confermo. Questo torneo non l’ho mai affrontato e per me è la prima volta per cui non lo conosco bene. Posso dire che ogni categoria fa storia a sé, ognuna presenta differenze e difficoltà. Sarà importante immergersi subito nella nuova realtà e capire in fretta cosa richiederà il campionato che sono certo si presenterà difficile non solo per me ma anche per la Settempeda essendo una neopromossa per cui dovremo essere pronti da subito per fare bene immedesimandoci in fretta nella nuova realtà”.
Pagliari arriva alla Settempeda in seguito ad una trattativa lampo che ha portato il centrocampista in biancorosso. “Devo ammettere che la scelta è stata veloce e semplice. Da subito ho sentito tanto affetto da tutte le persone con cui ho avuto modo di parlare. Il mister poi mi ha voluto fortemente. L’ho sentito diverse volte ed ho avvertito la voglia di volermi qui a tutti i costi ed il sì è venuto di conseguenza. Ho vissuto una stagione scorsa non semplice e penso che la soluzione Settempeda sia quella migliore per me. Ripeto che il grande affetto che ho avvertito è stato determinante per farmi scegliere il biancorosso convincendomi a scendere di categoria rifiutando diverse proposte che ho ricevuto dall’Eccellenza. Adesso sono pronto e carico per iniziare e non vedo l’ora di mettermi a disposizione di tutti per aiutare la Settempeda in questa stagione importante in Promozione”.
Si è conclusa domenica la quarta edizione del Tabula Rasa Visual Arts Festival con un buonissimo riscontro di pubblico e di esperti dei vari settori affrontati: architettura, editoria indipendente, grafica, illustrazione, fotografia e cinema.
Partita venerdì mattina con la consueta inaugurazione delle due installazioni di via Buozzi affidate quest’anno alle illustratrici Elisa Caroli e Lavinia Fagiuoli alla quale nel pomeriggio si è aggiunta l’apertura del “Tabula Expo” che si conferma un appuntamento molto seguito con più di 300 visitatore in 3 giorni.
Anche quest’anno il Lido Cluana di Civitanova Marche è stato centro nevralgico del festival grazie alle numerose attività svolte a partire dai Tabula Workshop di sabato e domenica mattina che anche in questa edizione hanno riscosso grande successo registrando il sold out già da diversi giorni prima dell’inizio del festival.
Come per le scorse edizioni, anche quest’anno è stato presentato un film, ci sono stati talk e la mostra mercato “Tabula Market” con più di 20 progetti tra le più importanti realtà italiane.
Ai seguitissimi Tabula Talk, hanno dato il proprio contributo Lanificio Leo, Laboratorio del Cammino, Graphic Days di Torino (che ha contribuito alla realizzazione dell’esposizione delle opere di quest’anno al Tabula Expo), Paolo Celotto e Emanuela Amadio (protagonisti di due dei tabula workshop), Super Tramp Club e Postcart edizioni.
La serata di sabato si è conclusa con la proiezione del film “Alfabeto Mangiarotti”, mentre, domenica, la serata si è conclusa con la review della tesi di laurea di Micaela Gasparroni che ha anche introdotto e spiegato, insieme al Direttore Artistico Giulio Vesprini, il “Fondo Vesprini” che di anno in anno sta crescendo grazie al contributo di artisti e fondazioni che donano opere, ed è consultabile presso la Biblioteca Zavatti di Civitanova Marche.
Soddisfatto Il direttore artistico Giulio Vesprini per la riuscita dell’evento che si inserisce tra i festival civitanovesi e regionali con una proposta culturale variegata, di nicchia e con contenuti di altissima qualità. Lo stesso spera che la quinta edizione possa proseguire in maniera sempre più legata alle arti visive, con l’augurio di continuare a portare l’arte tra la gente.
Grande paura intorno alle ore 17:30 di lunedì pomeriggio in Via Severini, al civico 8, quando una parete di un appartamento situato nel seminterrato di una palazzina in ristrutturazione è improvvisamente ceduta. L’episodio ha coinvolto una famiglia con due bambini piccoli, che al momento del crollo si trovavano all'interno dell'abitazione. Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito, ma l’evento ha subito richiesto l'intervento dei Vigili del Fuoco che hanno provveduto a controllare i 18 appartamenti dell'edificio, alcuni dei quali disabitati.
Dopo un’attenta ispezione, nella serata di ieri, il Comune di Macerata ha firmato un’ordinanza di inagibilità e tutte le 13 famiglie residenti sono state sfollate e costrette a passare la notte fuori casa. Tre delle famiglie, per un totale di 8 persone, sono state accolte dalla Domus San Giuliano, mentre le altre hanno trovato sistemazioni autonome.
L'emergenza durerà ancora qualche giorno. L’ordinanza del Comune di Macerata, datata 8 luglio 2024, emessa dall'Ing. Tristano Luchetti, responsabile del Servizio Tecnico, descrive la necessità di sgomberare l'edificio in via precauzionale per consentire il monitoraggio dello stesso a seguito di un possibile spostamento del fabbricato situato a nord, che non consente agli occupanti di permanere in sicurezza nelle proprie abitazioni. I rilievi effettuati indicano la necessità di un intervento di messa in sicurezza dell'edificio. È stato pertanto ordinato all'amministratore del condominio di attivare tutti gli interventi e le misure indispensabili per conseguire la sicurezza del fabbricato. Il rientro dei residenti sarà possibile solo dopo l'esecuzione dei lavori di messa in sicurezza e a seguito di una specifica relazione confermativa da parte di un tecnico abilitato e qualificato.
“Se dobbiamo rientrare a prendere qualcosa in casa dobbiamo avvisare i vigili urbani che poi ci devono accompagnare. Sto preparando un esame e sono costretta ad andare a studiare in biblioteca. È sicuramente una situazione di disagio. Speriamo passi presto”. Racconta Martina, studentessa universitaria che abita nel palazzo.
"Non bastavano i rumorosi lavori che vanno avanti da mesi e le finestre chiuse per evitare la polvere dentro casa", afferma invece Giacomo, altro studente che abita nel palazzo, che si dice particolarmente innervosito dall'increscioso episodio.
Le autorità locali, intanto, continuano a lavorare per garantire la sicurezza dei residenti e ripristinare al più presto le condizioni di agibilità degli appartamenti.