È andata in scena il 29 luglio, nell'ambito del Macerata Opera Festival, la Carmen in versione flamenco, celebre balletto nato dalla collaborazione tra Antonio Gades e Carlos Saura. Un adattamento coreografico che reinterpreta l’opéra comique di Georges Bizet, ispirata alla novella omonima di Prosper Mérimée e rappresentata per la prima volta a Parigi nel 1875. Un’opera rivoluzionaria per l’epoca, che segnò una svolta nel teatro musicale e che ancora oggi è considerata una delle pietre miliari del repertorio lirico mondiale.
Nella lettura flamenca firmata da Gades, la passione e la sensualità di Carmen diventano il centro pulsante della scena. Le celebri arie - dalla Seguedilla alla Habanera, fino al coro del Toreador - sono conservate e valorizzate, intrecciate con sapienza a brani popolari del repertorio flamenco. Questa fusione tra la tradizione lirica e la musica popolare andalusa esalta ulteriormente la carica emotiva e simbolica dell’opera, mettendo in luce le sfumature più erotiche e innovative del personaggio di Carmen.
Proprio lei, Carmen, appare sul palco dello Sferisterio come incarnazione di libertà e autodeterminazione. Sensuale, indomabile, profondamente umana. Una figura che non si limita più al cliché della femme fatale, ma che danza — letteralmente — la propria identità contro ogni convenzione. Ad interpretarla, una magnetica Esmeralda Manzanas, la cui presenza scenica e forza espressiva hanno dominato la serata, sostenute dal duende e dall’energia tipici del flamenco più autentico.
Accanto a lei, Álvaro Madrid nel ruolo di Don José, tragico simbolo di una mascolinità incapace di accettare l’autonomia femminile, e Jairo Rodríguez nei panni di un Escamillo vigoroso e affascinante.
Particolarmente efficace, dal punto di vista simbolico e visivo, è la scena dell’imprigionamento di Don José. In questo adattamento, la prigione non è più un luogo fisico fatto di cemento e sbarre, ma uno spazio chiuso delimitato da specchi. Un'idea scenica potente, che trasforma la detenzione in una condizione interiore: José è imprigionato non tanto da altri, quanto da sé stesso, dalla sua incapacità di accettare la libertà dell’amata, dai suoi conflitti irrisolti e dal suo desiderio possessivo.
La compagnia Antonio Gades, sotto la guida artistica di Stella Arauzo, propone una coreografia essenziale ma potentissima. I passi battuti con forza, le mani che raccontano, la tensione fisica dei corpi: ogni elemento contribuisce a costruire un linguaggio scenico che supera il racconto e diventa esperienza. Il dialogo musicale tra la partitura originale di Bizet e le composizioni dei collaboratori di Gades, amplifica la tensione drammatica e rende lo spettacolo un incontro vivo tra culture, epoche e linguaggi.
Il pubblico ha risposto con entusiasmo: applausi scroscianti e un’attenzione costante hanno scandito tutta la performance. Il finale, fedele nella sua essenza alla drammaturgia originale, è stato accolto da un silenzio sospeso, quasi catartico, prima di esplodere nell’ovazione finale.
Quella portata in scena allo Sferisterio non è una semplice Carmen: è un rituale. Un’esperienza immersiva dove danza, musica e passione si fondono in un grido potente di libertà.
(foto di Francesco Silla)
Lo stadio comunale "Gualtiero Soverchia" di San Severino Marche è in questi giorni al centro dell'attenzione sportiva internazionale, ospitando diverse partite del Campionato Europeo Universitario di Calcio (EUSA European Universities Championship Football). Un evento di grande prestigio che porta squadre universitarie da tutta Europa nel territorio settempedano.
La cerimonia del fischio d'inizio di uno dei match più attesi, quello tra il team portoghese dell'University of Porto e la formazione francese della University of Montpellier, ha visto la partecipazione del sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, affiancata dal presidente del Cus Camerino, Stefano Belardinelli, e dal delegato Eusa, Andrae Demetriou. Erano inoltre presenti il vicepresidente del Cus Camerino, Fabio Sargenti, e il rappresentante dell'Università di Camerino (Unicam), Carlo Polidori, a sottolineare la stretta collaborazione tra le istituzioni.
Nella giornata odierna, lo stadio "Soverchia" ospiterà anche gli incontri tra la University of Fribourg e la West University of Timisoara. La prima partita ospitata dall'impianto settempedano è stata quella tra la West University di Timisoara e la squadra dell'Università di Montpellier, che ha dato il via a questa entusiasmante fase del torneo.
L'apice dell'evento è atteso per domenica, quando lo stadio sarà teatro del big match tra la squadra classificatasi tredicesima nelle semifinali e la perdente al nono posto nei quarti di finale, promettendo emozioni e spettacolo fino all'ultimo fischio.
"Siamo onorati e orgogliosi di ospitare a San Severino Marche un evento di così alto profilo internazionale come il Campionato Europeo Universitario di Calcio. Il nostro stadio 'Gualtiero Soverchia' ospita in occasione degli Eusa2025 appuntamenti che permettono di far conoscere la nostra città a livello europeo. Si tratta sicuramente di iniziative che consolidano ulteriormente i rapporti tra la Città di San Severino Marche e l'Università di Camerino, una partnership strategica che valorizza l'eccellenza sportiva e accademica. Auguro a tutte le squadre il miglior successo e a tutti i partecipanti una splendida permanenza nella nostra città", conclude Piermattei.
Venerdì 1 agosto, dalle ore 18.30 presso il Teatro Comunale con la conferenza speciale “Dalle origini al borgo medievale: primi risultati dello scavo archeologico in Piazza del Municipio” saranno illustrate le recenti scoperte che, nel cuore del borgo di Penna San Giovanni, ha riportato alla luce non solo le antiche pavimentazioni, ma anche frammenti preziosi della storia sepolta del paese.
Le strade del centro storico, silenziose custodi del tempo, sono oggi protagoniste di un intervento che ha visto l’unione di rigore tecnico e amore per l’identità culturale.
Il progetto, promosso dall’Amministrazione comunale, ha interessato la sistemazione delle principali vie del centro, con particolare attenzione alla conservazione della storica pavimentazione in pietra arenaria, alla sostituzione dei sottoservizi obsoleti e alla messa in sicurezza delle cavità ipogee sottostanti. Ma ciò che ha reso questo intervento straordinario è stata la scoperta, durante i lavori, di importanti evidenze archeologiche nella centrale Piazza del Municipio.
Nel silenzio del sottosuolo, sono emersi resti di strutture murarie antiche, frammenti di ossa umane, e – con grande emozione – una pavimentazione a mosaico policromo databile alla prima età romano-repubblicana. Un ritrovamento che getta nuova luce sulle origini del borgo e che invita a rileggere la sua storia a partire dai dettagli più minuti e significativi: una tessera, una pietra, una geometria.
Con rigore e sensibilità, il progetto ha rispettato le tecniche costruttive tradizionali, conservando quanto più possibile i materiali originali. Le strade sono state riconfigurate nel rispetto della loro forma storica, a "schiena d’asino", per garantire il corretto deflusso delle acque. Le zone simboliche del borgo, come Piazza del Municipio e il sagrato della Chiesa di San Giovanni Battista, sono state valorizzate con disegni concentrici ed eleganti, evocativi dell’importanza sociale e culturale di questi luoghi.
“Questo intervento”, commenta il primo cittadino Stefano Burocchi, “non è stato solo un’azione tecnica importante, fortemente voluta e necessaria al mantenimento e ottimizzazione della struttura del borgo di Penna San Giovanni, ma un gesto di cura verso un tessuto urbano che ancora pulsa di memoria. Il valore ambientale, culturale e identitario di Penna San Giovanni ne esce rafforzato, con uno sguardo attento al futuro ma ancorato con rispetto e gratitudine alle proprie radici.”
Il ritrovamento archeologico, studiato e seguito anche dalla Soprintendenza, apre scenari inaspettati e affascinanti per la comunità e i visitatori, rendendo questo restauro un vero e proprio cantiere della memoria. Un ponte tra epoche diverse, tenuto insieme dalla pietra viva di una terra che non smette mai di raccontare.“Dalle origini al borgo medievale: primi risultati dello scavo archeologico in Piazza del Municipio”, conferenza evento che avrà luogo questo venerdì 1 agosto dalle ore 18.30 presso il Teatro Comunale, sarà l’occasione per condividere le preziose informazioni emerse lungo questo cammino di recupero: con i saluti del sindaco Stefano Burocchi e gli interventi preziosi del Soprintendente Arch. Giovanni Issini, della dott.ssa Nicol Tiburzi e del dott. Michele Mariani saranno svelate le vere origini del borgo e l’importanza di queste ancor più antiche radici venute alla luce negli ultimi mesi.
Un evento imperdibile e aperto a chi ama le Marche, la storia di questa regione e dei suoi affascinanti borghi storici.
Da questo weekend inizia per il gruppo folk un agosto stile “riposo non ti conosco”.
Dal mare all’interno, in provincia o fuori regione, l’associazione di Montecosaro che recupera, diffonde e valorizza le tradizioni musicali e culturali contadine sarà davvero presente a tante iniziative.
La quantità di inviti ricevuti attesta la bravura e la capacità di attirare curiosità ed interesse. Anche perché le chiamate giungono da Comuni, borghi, enti di promozione ma pure da imprenditori per feste private e persino da villaggi turistici dove il bacino d’utenza è palesemente più giovane e magari fatto di stranieri.
Il lungo elenco di esibizioni comincia questo sabato 2 agosto quando Li Matti de Montecò saranno a Castelfidardo per la 10° rievocazione storica “Tracce di ottocento”. Domenica 3/8 ci si trasferirà a Magliano di Tenna, nel fermano, per partecipare alla prima Festa della trebbiatura.
Venerdì 8 festa privata a Montegranaro, il giorno dopo esibizione alla Sagra della sporbatura di Petritoli e il 10 tappa alla rievocazione della trebbiatura a Montegiberto. Per la vigilia di Ferragosto invece si scenderà in Abruzzo, alla festa patronale “Le antiche terrate” di Vallelonga, nel territorio dell’aquilano.
Intanto luglio si è chiuso con due importanti presenze, il gruppo folk infatti è stato invitato in Abruzzo e poi nel Lazio, manifestazioni importanti con tanto di gruppi folclorici dalla Polonia e pure da Colombia ed Ecuador.
Prima c’è stata la 24° Rassegna internazionale del folklore a Capistrello, provincia de L’Aquila. Poi il 19° Incontro internazionale del folklore a Pescorocchiano, provincia di Rieti. Due appuntamenti prestigiosi dove Li Matti de Montecò hanno promosso il saltarello e le tipicità della tradizione popolare marchigiana.
Nei giorni scorsi presso la struttura sportiva dell’Oratorio Don Bosco della parrocchia di S.Anna di Porto Potenza Picena, si è svolta la seconda edizione del torneo benefico “Un gol per la vita”.
Il torneo, organizzato dalla 114ª Squadriglia Radar Remota dell’Aeronautica Militare, dalla Croce Rossa Italiana, Comitato Territoriale di Porto Potenza Picena coadiuvato dall’Associazione festa di S. Anna e dal Comitato Rione Musicisti, e dal Comando dell’Arma dei Carabinieri di Porto Potenza Picena ha visto il sodalizio tra le varie istituzioni le cui delegazioni si sono sfidate in un torneo di calcio a 5.
L’evento, che rientrava nel più ampio progetto "Potenza Picena città cardio-protetta", ha avuto l’obiettivo di raccogliere fondi per l’acquisto di un ulteriore defibrillatore da collocare in punti strategici della città. Inoltre è stata allestita una mostra statica congiunta con esposizione di assetti dell’Aeronautica Militare, dell’Arma dei Carabinieri, e della Croce Rossa.
Per l’occasione, la 114ª Squadriglia Radar Remota, per il tramite dell’organizzazione di volontariato "Oltre le nuvole", ha messo a disposizione della collettività due simulatori di volo ludici, che hanno regalato ai cittadini la possibilità di “volare” su un velivolo M- 346 delle Frecce Tricolori e di simulare missioni di Ricerca e Soccorso (S.A.R.) in ambiente montano e marittimo con un elicottero HH139.
Il Capitano Luciano Speranza, comandante della 114ª Squadriglia Radar Remota, Matteo Carlocchia, presidente della locale Croce Rossa, il maresciallo capo Alessio Alberigo comandante dei Carabinieri di Porto Potenza, don Massimo Fenni, parroco della parrocchia di S.Anna hanno espresso profonda soddisfazione per la riuscita dell’evento e al termine della manifestazione, è stato consegnato all'assessore del comune di Potenza Picena, Michele Galluzzo il defibrillatore acquisito con il contributo volontario dei partecipanti all’evento.
Il rappresentante dell'amministrazione comunale ha ringraziato tutti gli Enti coinvolti nell’ evento, sottolineando che queste attività contribuiscono ad incrementare la sicurezza e la tutela della salute e auspicando che iniziative del genere possano rappresentare delle opportunità di collaborazione istituzionale a tutela della comunità e dei cittadini potentini.
La Giostra de le Castella compie 35 edizioni e la Pro Loco di Caldarola celebra il traguardo con un libro di foto e testimonianze di coloro che hanno fatto la storia di una delle manifestazioni più care ai caldarolesi. Un volume presentato venerdì scorso al teatro comunale, nel corso di una serata fatta di ricordi, racconti e sguardi al passato e al futuro. Il coordinamento dell’evento - così come del libro - è stato di Tiziana Riccardi che da sempre porta avanti l’eredità progettuale di don Paolo Mercorelli, parroco storico di Caldarola e fondatore della Pro Loco e della Giostra. Sul palco, insieme a lei, l’attuale presidente della Pro Loco, Daniele Piani, la giornalista Giulia Sancricca che ha curato le interviste e i testi del volume, e Mauro Capenti, primo Capitano del popolo al corteo della Giostra del 1983, ex sindaco e appassionato di storia locale.
«Siamo qui per celebrare una signora - le parole di Riccardi riferendosi alla Giostra - che come ogni donna ha scelto di diminuirsi gli anni: ne ha 42 ma ne dichiara 35 (edizioni, ndr). Siamo qui per celebrare la nostra storia e la nostra comunità».
A spiegare il motivo della nascita del libro il presidente Piani: «Abbiamo sentito il bisogno di raccontarci, di guardarci indietro non per nostalgia, ma per comprendere come siamo riusciti a portare avanti un progetto che, negli anni, ha rappresentato e custodito le radici più profonde della nostra identità. Questa 35esima edizione ci ha fatto sentire il dovere di raccogliere, in questo libro, le testimonianze di chi ha contribuito alla manifestazione, in ogni sua forma. Il libro è dedicato a tutte le persone che, con cuore e mani, hanno fatto vivere la Giostra de le Castella. Il grazie più grande va al gruppo meraviglioso della Pro loco, a tutti i soci e volontari di oggi e di ieri che con il loro impegno hanno scritto la storia di questa associazione».
Poi il lavoro illustrato da Giulia Sancricca: «Il libro nasce grazie a tutti coloro che hanno aperto i cassetti dei loro ricordi - le sue parole - e ci hanno raccontato come la Giostra è nata ed è arrivata fino a oggi. Nel 1983 non ero nata e, proprio per questo, ho deciso di porre le domande agli intervistati come portavoce di una generazione desiderosa di conoscere chi eravamo e chi possiamo essere ancora».
A Mauro Capenti è toccato l’excursus storico dal contesto in cui nacque la Giostra fino ai fatti storici che l’hanno ispirata. Dal suo discorso appassionato è arrivato l’omaggio al professore Rossano Cicconi e all’impegno che mise nella ricerca storica legata a Caldarola e ai Cardinali Pallotta. Una ricerca da cui emerge l’apertura e l’accoglienza che ha da sempre contraddistinto il paese e dimostrata ancora oggi sia dall’impegno del presidente Piani di collaborare con le Pro Loco dei quattro Comuni vicini (Belforte del Chienti, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona) ma anche dalle sinergie nate dopo il sisma con i gruppi della Pandolfaccia di Fano e della Pro Loco di Urgnano (intervenuti alla presentazione di venerdì in videocollegamento).
Così, dopo il primo weekend della 35esima edizione della Giostra avviato proprio con la presentazione del libro, Caldarola si prepara ad altri tre giorni di iniziative: venerdì alle 18 è in programma il Palio dei bambini e dalle 19.30 in piazza Vittorio Emanuele II la Taverna della Luna e lo spettacolo del gruppo Kronos Acrobatic Theater. Sabato la serata vedrà l’esibizione dei Sambene prima e del gruppo Gams poi con Il Conte di Montecristo e domenica, dopo il corteo storico e le gare dalle 16 (dove a contendersi il palio saranno le squadre di Caldarola, Croce, Pievefavera, Valcimarra e Vestignano), lo spettacolo serale sarà di nuovo a cura del Kronos Acrobatic Theater con La Divina Commedia e il finale affidato al Dj Dok.
Il 2 e 3 agosto, la città Alta ospita la terza edizione dell’iniziativa Antichi suoni nel borgo, con musiche e danze rinascimentali nella casa di Annibal Caro. Il Festival è promosso dall'associazione musicale Accademia Mugellini con il patrocinio del comune di Civitanova Marche, dell'Azienda dei Teatri e della Pinacoteca Moretti e vede la direzione artistica della prof.ssa Maria Grazia Pierluca.
Il borgo antico di Civitanova Alta, il giardino della casa di Annibal Caro rappresentano lo scenario naturale e privilegiato per la valorizzazione e riscoperta in chiave musicale e coreutica di Annibal Caro e dell'ambiente rinascimentale Civitanovese in cui lo scrittore si è formato.
Il primo appuntamento è sabato 2 agosto, alle ore 18:30, nelle stanze della Pinacoteca Moretti di Civitanova Alta con una passeggiata tra le opere d’arte, accompagnata da musiche e danze rinascimentali. Alle 21:15 ci sarà il concerto a cura di Chiara Marangoni, voce soprano, e Vincenzo Ruggiero al Liuto. Verranno eseguite musiche su testi originali di Annibal Caro.
Il programma proseguirà domenica 3 agosto, alle ore 18:30, con lo stage di danze rinascimentali e si concluderà con lo spettacolo teatralizzato “Danza a corte”, musica e danza antica su Guglielmo Ebreo da Pesaro, che condurrà gli spettatori nell'ambiente delle corti rinascimentali attraverso la musica (dalle ore 21:15). Gli artisti che realizzeranno l'evento sono specializzati e formati nella musica antica con particolare interesse alle danze e agli strumenti antichi originali dell'epoca. Ingresso libero
28/29 Settembre 2025: le Marche tornano al voto. E con esse, puntuale come un orologio svizzero rotto, arriva il festival dell’orrore comunicativo che accompagna ogni campagna elettorale italiana. Un carnevale di cattivo gusto dove aspiranti candidati si presentano con la stessa cura estetica di un selfie alle 6 del mattino dopo una notte brava.
L'ESTETICA DEL DISASTRO
Facciamo un gioco: chiudete gli occhi e immaginate un candidato politico del 2025. Ora apriteli e guardate i manifesti che tappezzeranno le nostre città. Sorpresi? No, delusi. Foto pixelate che sembrano estratte da una fototessera degli anni ’80, scontorni fatti con Paint da un nipote di buona volontà, slogan scontati e ripetitivi.
"Vi candidate, ma vi presentate male" non è solo un ossimoro: è la fotografia impietosa di una classe politica che ha scambiato l'autenticità con l’approssimazione, la spontaneità con l’improvvisazione, tanto con i social si può fare tutto!
IL MITO DEL "TANTO CHI SE NE ACCORGE"
Ecco il primo grande errore: pensare che l'estetica sia superflua. Che un manifesto mal fatto, un video girato alla meno peggio e una foto usata 15 anni fa non influiscano sulla percezione del candidato.
Sbagliato. Clamorosamente sbagliato.
Nel 2025, quando ogni teenager sa usare filtri più sofisticati di un fotografo professionale degli anni ’90, presentarsi con materiali scadenti equivale a dire ai propri elettori: "Non ho investito abbastanza in questa campagna da renderla decente. Perché dovrei investire di più nella vostra Regione?".
L’AUTOGOL DELLA DIALETTALITÀ
Poi c’è il capitolo video. Ah, i video elettorali! Quell'universo parallelo dove la regia è un optional e il suono sembra registrato dentro una lavatrice in centrifuga. E quando il candidato parla? Ecco che emerge la cadenza dialettale, usata non come elemento di autenticità, ma come scudo per nascondere l’incapacità di articolare un discorso fluido in italiano standard. Eh però i video funzionano e quindi vanno fatti!
Non fraintendete: il dialetto è patrimonio culturale. Ma usarlo in un messaggio politico del 2025 per sembrare “più vicini al popolo” è come presentarsi a un colloquio di lavoro in giacca e cravatta… con le ciabatte ai piedi.
LA SINDROME DEL "FAI DA TE"
Il problema di fondo è la sindrome del “tanto lo facciamo in casa”. Grafiche delegate al cugino “che se ne intende”, video girati dal figlio “che ha studiato comunicazione”, social media gestiti dalla segretaria “che è brava con Facebook”.
Il risultato? Un’armata Brancaleone digitale che si presenta agli elettori con la credibilità estetica di una pubblicità di materassi in una TV locale.
L'EQUAZIONE MORTALE
Comunicazione approssimativa = Competenza approssimativa. È matematica spicciola, ma evidentemente non così scontata per chi si candida a governare una Regione di un milione e mezzo di abitanti.
Quando un elettore vede un manifesto mal fatto, non pensa “che simpatico, è genuino”. Pensa: “Se non riesce nemmeno a curare la sua immagine, come farà a curare i nostri interessi?”
IL PARADOSSO DELLE RISORSE
“Non abbiamo budget per la comunicazione”, è la scusa più gettonata. Ma allora come si spiega che gli stessi partiti spendano migliaia di euro in gazebo, palloncini e gadget vari, ma non investano 500 euro per una foto decente del candidato fatta da un fotografo professionista?
È una questione di priorities: si privilegia la quantità sulla qualità, la presenza fisica sulla presenza digitale, dimenticando che nel 2025 la prima impressione avviene online, non in piazza.
LA MORALE DELLA FAVOLA
Cari candidati delle Marche 2025, vi do un consiglio da chi mastica campagne elettorali da sempre: investite in comunicazione. Non è vanità, è rispetto. Verso voi stessi e verso chi vi dovrebbe votare.
Perché alla fine, se ti presenti male, parti male. E se parti male, finisci peggio.
La dignità comunicativa non è un lusso: è il biglietto da visita minimo per chiedere la fiducia di un milione e mezzo di marchigiani.
Non deludeteci. Di nuovo.
Il 2025 è proprio l’anno del lancio del disco. Dopo i due ori conquistati da Beatrice Stagnaro ai Campionati Italiani invernali under 20 e ai Campionati Italiani Allieve, dopo l’argento di Augusto Cecchetti ai Campionati Italiani Juniores, arrivano finalmente anche le convocazioni in azzurro.
La scorsa settimana la Stagnaro ha vestito per la prima volta la maglia della Nazionale under 18, in occasione del Festival Olimpico della Gioventù europea, gare che si sono svolte a Skopje (Macedonia del Nord) dove atleti di tutte le discipline sportive si sono confrontati con gli atleti di 16 e 17 anni di tutte le nazioni europee.
In quella che è stata la miglior edizione per la squadra azzurra di atletica (8 ori, 5 argenti, 1 bronzo), Beatrice, la più piccola del gruppo, ha ottenuto un 10° posto lanciando a 41.37 pagando l’emozione per il suo primo appuntamento internazionale di rilievo. Una esperienza molto utile per la ragazza, in previsione di impegni molto più importanti che ci saranno il prossimo anno, a cui il tecnico ascolano Nazzareno Di Marco e il papà Michele Stagnaro la stanno già preparando al meglio.
Il prossimo a vestire la maglia azzurra, anche lui all’esordio, sarà invece Augusto Cecchetti che è stato convocato per i Campionati Europei under 20 che si svolgeranno a Tampere (Finlandia) dal 7 al 10 agosto. Il forte lanciatore umbro proveniente dall’Atletica Libertas Città di Castello, società che collabora da moltissimi anni con l’Atletica AVIS Macerata, si è aggiudicato un posto in nazionale grazie agli ottimi risultati ottenuti durante la stagione nel lancio del disco da 1.75 kg.
Con un primato personale di metri 55.83 (54.50 era il minimo per i Campionati europei), il secondo posto ai Campionati Italiani Juniores e l’oro nel lancio del peso, l’atleta avisino corona così l’ottima stagione vestendo per la prima volta la maglia azzurra per la felicità del suo allenatore Lorenzo Campanelli e di tutto il team dell’Atletica Avis Macerata. Nell’anno del suo 50° compleanno, l’Atletica Avis Macerata raggiunge così la 97esima maglia della Nazionale vestita da 26 differenti atleti e atlete.
(Articolo di Massimo Mozzoni)
Tappa a Macerata per i ragazzi e le ragazze in cammino da Loreto a Roma per il Giubileo dei giovani. Ad accogliere i circa 300 partecipanti provenienti da tutta la regione Marche è stato il vescovo di Macerata mons. Nazzareno Marconi, accompagnato dagli assessori Paolo Renna e Katiuscia Cassetta. A supervisionare il tragitto e a garantire la sicurezza dei pellegrini durante l’arrivo in centro storico gli agenti della polizia locale guidata dal comandante Danilo Doria.
"È stato bellissimo vederli arrivare dalla salita di Santo Stefano, dai cosiddetti 'Cappuccini vecchi', così da accompagnarli poi lungo l’ultimo tratto, la strada delle fonti, quella che era la strada che un tempo percorrevano i contadini per giungere in città - ha detto il vescovo Marconi -, li ha accolti nel suo abbraccio, in piazza Strambi, la chiesa della Mater Misericordiae, per poi giungere in piazza della Libertà, attraversando una parte significativa di Macerata".
Il nutrito gruppo si è poi spostato verso la Casa Salesiana, dove alle 19 lo stesso mons. Marconi ha celebrato per loro la Santa Messa. "La testimonianza di fede che hanno offerto questi giovani è stata davvero significativa - ha spiegato ancora il vescovo -, noi adulti dovremmo trarre esempio da loro: quando si trova la motivazione per camminare, passo dopo passo, verso una meta comune si impara parecchio, così come ci indica l’esperienza del Sinodo. Camminando si parte capendo le cose con i piedi e si continua imparando col cuore: questa credo sia l’esperienza che lascia ogni Gmg, ogni giornata dei giovani e, in particolare, che lascerà questo Giubileo".
"Personalmente - ha concluso mons. Marconi - di incontri così ne ho vissuti tantissimi negli anni Ottanta ed è bello vedere questi giovani oggi a Macerata e lungo la via Lauretana che rappresentano un po’ i figli e i nipoti di quanti hanno vissuto per primi questa esperienza. È una storia che continua e siamo certi che andrà avanti".
Dopo il ritrovo di lunedì 28 luglio alla Santa Casa di Loreto, 334 giovani marchigiani sono partiti in pullman alla volta di Roma; mentre i 300 pellegrini giunti a Macerata stanno percorrendo proprio da Loreto la prima metà del percorso a piedi fino a Tolentino per 62 km. Emozionante e di profonda comunione sarà il momento pensato per il tardo pomeriggio di venerdì 1° agosto quando i pellegrini “a piedi” arriveranno a Roma e si ritroveranno con gli altri già presenti da giorni nella Capitale.
Il 2 agosto sarà il giorno del cammino verso Tor Vergata, dove la sera stessa si svolgerà la Veglia e la Messa il giorno successivo, alle ore 9, col Santo Padre. A Tor Vergata confluiranno anche 160 giovani iscritti soltanto per il weekend e 125 giovani partecipanti al Campo Ecumenico, per un totale di circa 900 partecipanti da tutte e tredici le Diocesi marchigiane.
Dopo le polemiche nate a seguito del rinvio dello spettacolo Macbeth al Macerata Opera Festival, intervengono il sindaco di Macerata e presidente dell'associazione arena Sferisterio, Sandro Parcaroli, e la sovrintendente Lucia Chiatti, facendo chiarezza sulle difficoltà legate al maltempo e annunciando nuove misure in caso di pioggia.
"Al di là della pioggia dell’altra sera, che è stata un po’ un ‘casotto’, le serate stanno andando bene - ha dichiarato Parcaroli - anche ieri sera (27 luglio), nonostante qualche goccia. Purtroppo, sulla pioggia non posso fare niente. Guardando le previsioni, la prima settimana di agosto sembra buona, forse solo domenica ci sarà una pioggerellina".
Il primo cittadino ha poi annunciato che si discuterà a breve in Consiglio di Amministrazione una linea più chiara per eventuali rinvii: “È logico che ora diremo: se alle 21.30 o 21.45 piove, si sospende, si restituiscono soldi e biglietti. Non possiamo andare avanti fino a tarda ora, anche per questioni tecniche e di sicurezza. Il palco è di legno, con la pioggia diventa pericoloso, e io non voglio che a una festa succeda qualcosa che rovini tutto”.
Sulla stessa linea la sovrintendente Chiatti, che ha ribadito l’importanza del meteo per garantire la buona riuscita degli spettacoli: “Ci auguriamo che il meteo ci assista, perché è un elemento fondamentale che non dipende da noi né dal pubblico. Senza le condizioni giuste, non si può vivere appieno l’emozione dell’opera, che è frutto di un intero anno di lavoro e grandi sacrifici”.
Nel frattempo, il Macerata Opera Festival prosegue con il suo ricco cartellone. L’auspicio è che il cielo torni sereno non solo sullo Sferisterio, ma anche tra il festival e il suo pubblico.
Un milione e mezzo di euro per rafforzare legalità, sicurezza e rispetto delle regole lungo le coste italiane a maggiore vocazione turistica durante la stagione estiva. È questo l’obiettivo di “Spiagge Sicure – Estate 2025”, il progetto promosso dal Ministero dell’Interno.
Tra i 50 comuni selezionati in tutta Italia c’è anche Civitanova Marche, che riceverà un finanziamento di 30.000 euro. Le risorse saranno utilizzate per potenziare la sicurezza, attraverso controlli mirati e una presenza più efficace delle forze dell’ordine.
"Siamo orgogliosi di rientrare nel progetto 'Spiagge Sicure' - dichiara il sindaco Fabrizio Ciarapica -. Questo contributo rappresenta un’opportunità in più per potenziare ulteriormente le attività di controllo e prevenzione, in un periodo particolarmente delicato come quello estivo. Ringrazio il Ministero dell’Interno e il Governo per l’attenzione dimostrata verso i territori costieri e per aver incluso Civitanova Marche tra le località meritevoli di questo contributo. Un ringraziamento va anche all’assessore Cognigni, con cui stiamo lavorando fianco a fianco su questi temi, condividendo una visione chiara: rendere Civitanova una città sempre più sicura, vivibile e accogliente per tutti”.
Oltre a Civitanova Marche, figurano nel progetto località come Sabaudia, Camogli, Vernazza, Pantelleria, Santa Cesarea Terme, Nettuno, Isola del Giglio, Salve, Santa Flavia e molte altre dislocate su tutto il territorio nazionale.
Nella splendida cornice della Rocca Borgesca di Camerino, sono stati inaugurati i Campionati Europei Universitari di Calcio 2025; a portare il suo saluto ai ragazzi, con un videomessaggio, è intervenuto proprio il campione del mondo Marco Tardelli che tanta gioia ha regalato ai tifosi italiani in quella calda estate del 1982.
Marco Tardelli era già stato a Camerino ospite del Cus Camerino in diverse occasioni, tra le quali ricordiamo l’apertura della mostra “Costruire nuovi Scirea” dedicata al compianto capitano juventino Gaetano Scirea, nonché compagno e grande amico di Tardelli, che si era tenuta a poco tempo dal sisma del 2016. In quell’occasione, lo stesso Tardelli era rimasto positivamente colpito di come l’Università di Camerino e il Cus Camerino erano riusciti a rimanere un punto fermo per i tanti giovani iscritti.
Tardelli chiude il videomessaggio con un bellissimo augurio di speranza ai ragazzi dicendo loro “abbiate fiducia nel mondo”. Presenti il Sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, il Magnifico Rettore Graziano Leoni, il Presidente del CUS Camerino Stefano Belardinelli, il Vicepresidente del Consiglio Regionale Gianluca Pasqui, per il CONI nazionale, la Presidente della Federazione Danza Sportiva, nonché componente della Giunta Nazionale CONI, Laura Lunetta e per l’EUSA (European University Sport Association) il delegato Francis Cirianni. Grande gioia tra i ragazzi che compongono le 26 squadre di calcio a 11 maschile e calcio a 7 femminile provenienti da 14 paesi europei e da 21un totale di 21 Università.
Marco Moscatelli e Camilla Ruffini hanno condotto la serata che ha visto alternarsi numerosi momenti musicali aperti dalla banda musicale città di Camerino e il coro Universitario di Camerino, che hanno reso particolarmente significativo il momento dell’alzabandiera, portata al sindaco Lucarelli da Juan Luca Sacchi noto arbitro di calcio di seria A, cantando e suonando l’Inno di Mameli; a questa, è seguita la sapiente interpretazione dell’Inno alla Gioia della soprano Elisabetta Gagliardoni che è stata accompagnata alle tastiere da Gianluca Aureli e al cerchio aereo da un’esibizione di danza di Anna, Irene e Ludovica, ballerine dell’ASD Area 21 della maestra di danza Rossella Campolungo.
Dopo la dichiarazione ufficiale di apertura dei giochi è seguito il giuramento dell’atleta, pronunciato da Elena Bianchini, atleta della squadra di calcio a 7 del CUS Camerino, e il giuramento dell’arbitro, pronunciato dall’arbitro turco Arda Ercetin.
In chiusura, le ragazze dell’associazione di ginnastica ritmica Promo sport di Camerino Adele, Consuelo, Erica, Matilde, Michela e Noemi, accompagnate dalla maestra Dimka Ratcheva, hanno concluso la serata esibendosi sulle note di We Are the Champions, cantata con maestria da Camilla Ruffini.
Le gare dei campionati europei si svolgeranno a partire dal 28 luglio per finire il 3 agosto con le finali e si disputeranno presso gli stadi di Camerino: “Livio Luzi” e Comunale, presso lo stadio di Castelraimondo, di Matelica e di San Severino Marche. La finale ci sarà domenica 3 agosto alle ore 18:30 presso lo stadio universitario Livio Luzi di Camerino e a seguire si terrà la cerimonia di premiazione e il passaggio della bandiera con l’Università di Porto, futuro organizzatore dei prossimi campionati nel 2027.
Nemmeno il tempo di cominciare, che alla Civitanovese salta già il banco. Al secondo giorno di preparazione precampionato, e dopo 10 giorni esatti dal suo ingresso in dirigenza, il direttore sportivo Moreno Sacchetti ha rassegnato le dimissioni. Un fulmine a ciel sereno? Più che altro, l’ennesima puntata che si aggiunge alla lunga telenovela estiva. In città da mesi si respira un’aria pesante, con i tifosi sempre più distanti (e arrabbiati) con una società che non riesce a trovare pace. E proprio mentre si cercava di voltare pagina, ecco un altro schiaffo in pieno volto.
Il comunicato ufficiale parla di “motivi personali”. Un copione già visto troppe volte nel calcio, ma che stavolta suona più come una toppa messa in fretta su una falla grande quanto il mare. E non basta a calmare la piazza. Tutt’altro. “Una decisione che ci ha colto di sorpresa, soprattutto considerando la fiducia e la libertà che gli erano state accordate per impostare il lavoro tecnico in vista della nuova stagione”, scrive la società, ammettendo tra le righe che qualcosa, evidentemente, non ha funzionato.
Nel silenzio assordante della dirigenza, restano le domande, tante, troppe. Quali sono i “motivi personali”? E soprattutto: chi guida ora il progetto tecnico, con il campionato alle porte e la rosa ancora da completare? A oggi, non ci sono risposte. Solo un'altra ferita aperta. Un altro segnale preoccupante di una gestione che sembra sempre più in affanno, in balia degli eventi.
Nel frattempo, la squadra prova a cominciare. Ma con che spirito, con che serenità? Intorno è il caos. E nel caos, costruire qualcosa di solido è praticamente impossibile.
In un clima di piacevole convivialità e grande serenità ieri sera, grazie all’ospitalità di Samuele Giustozzi, proprietario di Villa Giustozzi a Pollenza, si è festeggiato il sempre più solido rapporto d’affetto e collaborazione tra le migliori forze intellettuali ed economiche del territorio ed il suo simbolo nel mondo, lo Sferisterio, grazie alla grande cena che ha raccolto a Villa Giustozzi sia i Cento Mecenati, tra volti ben conosciuti per il loro rapporto ormai fidelizzato con il Macerata Opera Festival, e nuovi sostenitori, sia i grandi sponsor.
Accolti da tutta la dirigenza del Mof, incluso tutto il Consiglio d’Amministrazione, mecenati e sponsor hanno dunque celebrato un sodalizio che rimane tra i punti di forza più importanti di questa fondamentale istituzione culturale a dimostrazione dello spirito collaborativo che anima la regione di fronte alle sfide più importanti e che non conosce flessioni, anche nei momenti di difficoltà.
Nello splendido parco si è avuta inoltre l’occasione di approfondire la conoscenza tra la nuova Sovrintendente Lucia Chiatti, giovane donna ben conosciuta nel territorio, e il nuovo Direttore Artistico Marco Vinco e coloro che sono il nerbo portante dell’istituzione maceratese, mecenati e grandi sponsor, grazie anche alla presenza di un nutrito gruppo di media locali.
Grande coinvolgimento anche da parte del Sindaco di Macerata e Presidente dell’Associazione Sferisterio, Sandro Parcaroli, presente al tavolo con il Direttore Generale di Banco Marchigiano Massimo Tombolini, l’alta dirigenza dello storico sponsor e l’Assessore alla Cultura, Istruzione e Alta Formazione Katiuscia Cassetta: “I mecenati sono persone che stanno vicino e si sentono partecipi al Macerata Opera Festival. Essendo mecenate anch’io, insieme alla mia famiglia, credo profondamente nel valore di quello che questa figura rappresenta”.
Ai nostri microfoni, la Sovrintendente Lucia Chiatti ha sottolineato: “Un grande segnale di presenza e vicinanza della città e dei cittadini, non solo delle aziende, allo Sferisterio. Credo sia fondamentale perché lo Sferisterio è un’anima del territorio. Non è meramente legato all’amministrazione comunale, ma ha un respiro provinciale, nazionale e internazionale. Per poter essere così forte, riconoscibile e con uno spessore che vogliamo rafforzare, la presenza di privati, sia persone fisiche che aziende, rafforza l’identità dello Sferisterio e ci incoraggia in questo lavoro di squadra".
Il direttore artistico Marco Vinco ha voluto ringraziare con calore il pubblico presente: “I mecenati sono fondamentali per rendere lo Sferisterio grande nel mondo. È primo nella classifica dei teatri di tradizione italiana: un motivo di orgoglio che senza il vostro contributo non avremmo potuto presentare al Ministero. Condivido con voi la gioia di una stagione che sta andando alla grande, con numeri di botteghino superiori allo scorso anno. Siamo soddisfatti della sfida della Vedova allegra, che sta registrando tutto esaurito fino all’ultimo spettacolo. Rigoletto sta andando benissimo, confermando il successo, e Macbeth, un po’ sfortunato, si rifarà nelle prossime tre recite per cui prevediamo grande affluenza. La stagione sta andando a gonfie vele. L’Aeronautica ci ha assicurato che andrà tutto bene, quindi si farà anche la Carmen. Ringrazio i collaboratori, tecnici, musicisti... e a sorpresa, i cantanti ci delizieranno con la loro voce”.
La serata è caduta a metà della stagione festivaliera di quest’anno, peraltro già molto premiata da pubblico e critica, e il contagioso entusiasmo ha coinvolto anche ospiti inattesi dell’evento, come lo Studio Tributario Pasquali di Sergio Pasquali che da Civitanova Marche non solo ha goduto della splendida serata, ma ha anche voluto, seduta stante, diventare nuovo Mecenate, dimostrando quanto il fascino dello Sferisterio sia contagioso in tutta la Regione.
Dopo un brindisi di benvenuto, con degustazioni di Colli Maceratesi DOC Ribona della Cantina Sant’Isidoro (Corridonia) e di Verdicchio di Matelica DOC Spumante delle Cantine Belisario (Matelica), La serata si è conclusa con un piacevole fuori programma: tre giovani e talentuosi protagonisti del Macerata Opera Festival hanno offerto un “mini-concerto” a sorpresa per i mecenati e i numerosi ospiti di Villa Giustozzi. Il baritono Alberto Petricca, che indossa i panni del Barone Mirko Zeta nella Vedova allegra, il tenore Oronzo D’Urso, Malcolm nel Macbeth, e il soprano Laura Esposito, che ha il doppio ruolo di Sylviane nella Vedova allegra e del Paggio della Duchessa in Rigoletto, hanno deliziato i presenti intonando celebri arie liriche, dal “Toreador” della Carmen a “Ah la paterna mano” del Macbeth, fino al gran finale con il popolare brindisi della Traviata “Libiamo nei lieti calici”.
NUOVI MECENATI
Simone Ansovini
Paola Cassese
Confartigianato Imprese Macerata Ascoli Piceno Fermo
Elettronica SpA
Enrico Falistocco
Isabella Giuliano in memoria della mamma Francesca Stricchiola
Giacomo Mengoni
Radicci Automobili
Sardellini Pierluigi
Sardellini Tobia
Università degli studi di Roma UnitelmaSapienza
Georg Von Kriegsheim
MECENATI CHE COMPIONO 10 ANNI
Associati Fisiomed
Alfio Caccamo
Gianluca Capitani
Renato Coltorti
Rosaria Del Balzo Ruiti
Giuseppe Falco
F.lli Simonetti Spa
Kiwanis Club Macerata
Alfredo Mancini
Paolo Margione
Luciano Messi
Carlo Alberto Nicolini
Orim Spa
Sandro Parcaroli
Giorgio Piergiacomi
Rhutten Srl
Narciso Ricotta
Rotary Club Macerata
Sardellini Costruzioni
Amedeo Scauda
Simonelli group Spa
Sogesa Srl
Studio Andreozzi & Associati
Studio Tartuferi & Associati
Università degli Studi di Camerino
Orietta Maria Varnelli
Nel primo pomeriggio di oggi, in Contrada Abbadia di Fiastra, all'altezza dell'imbocco della superstrada, si è verificato un incidente che ha coinvolto quattro autovetture. Uno dei conducenti è rimasto incastrato all’interno del proprio veicolo. È stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco di Macerata per estrarlo dall'abitacolo, con l’ausilio di attrezzature specifiche.
Il ferito è stato poi affidato alle cure del personale sanitario del 118. Il bilancio complessivo è di tre uomini trasportati al pronto soccorso dell’ospedale di Macerata per accertamenti: si tratta di due giovani e un anziano, tutti con un codice di media gravità.
Dopo le operazioni di soccorso, i vigili del fuoco hanno proceduto ache alla messa in sicurezza dell’area interessata dal sinistro. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della locale Compagnia, che hanno effettuato i rilievi necessari a ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Le cause dell’incidente sono al vaglio delle forze dell’ordine.
Passaggio di consegne al vertice del Distretto Biologico Marche, il più grande d’Europa per superficie certificata in rapporto al totale regionale: Andrea Passacantando è il nuovo presidente. Succede a Giovanni Battista Girolomoni, che ha guidato, dal 2021, con competenza e visione, la prima fase di sviluppo del Distretto, contribuendo in modo determinante alla sua affermazione a livello nazionale e al raggiungimento di traguardi significativi: oltre il 25% della superficie agricola regionale è oggi condotta con metodo biologico, coinvolgendo oltre 2 mila operatori.
Il nuovo presidente sarà affiancato dal Consiglio di Amministrazione composto da Bastianino Marco Pittalis, Mario Ramadori, Annunzio Di Cola, Maria Letizia Gardoni, Sabina Pesci, Luca Bianchi, Fabrizio Cardellini, Stefano Giorgi, Alessandro Tramontano, Giovanni Battista Girolomoni, Francesco Torriani.
Imprenditore agricolo, già vicepresidente del Distretto, presidente regionale di Copagri Marche fino a gennaio 2025 e da giugno 2025 anche presidente del Cermis – il Centro ricerche e sperimentazione per il miglioramento vegetale “Nazareno Strampelli” – Andrea Passacantando è una figura di riferimento dell’agricoltura marchigiana, da anni impegnato nella promozione dell’innovazione in campo agricolo e nella valorizzazione del biologico.
«Raccolgo il testimone con grande senso di responsabilità – dichiara Andrea Passacantando – e con la volontà di proseguire nel solco tracciato da Giovanni Girolomoni, a cui va il mio personale ringraziamento e quello di tutto il comparto. Lavoreremo per consolidare il ruolo del Distretto come laboratorio di sostenibilità e modello di sviluppo agroalimentare, in dialogo costante con i produttori, le istituzioni, i cittadini e i consumatori».
Vicepresidente è Sabina Pesci che entra a far parte del Comitato esecutivo insieme al presidente Passacantando, a Annunzio Di Cola e Giovanni Battista Girolomoni. L’obiettivo è di rendere sempre più concreta l’applicazione del Piano Strategico del Distretto, in sinergia con la Regione Marche e tutti gli attori della filiera.
Riconosciuto ufficialmente dalla Regione Marche nel 2021, e a seguito del progetto ‘La biodiversità che ci unisce’ finanziato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Decreto DG PQA prot. n. 573899 del 30/10/2024), il Distretto Biologico Marche intende valorizzare la sua grande vocazione territoriale con circa 92 mila ettari investiti in agricoltura biologica.
Il progetto, della durata di due anni, mira a mettere a terra, entro fine 2026, una serie di attività per diffondere la cultura del biologico come modo di pensare e di produrre, con ai primi posti la qualità del cibo, la salute e il benessere, l’etica del lavoro e il rispetto della biodiversità. Finanziato per 400 mila euro, il progetto prevede azioni di informazione, attività di consulenza e promozione delle produzioni biologiche, sia alle imprese aderenti e non, con l’obiettivo di diffondere le conoscenze scientifiche sui prodotti biologici e il metodo di produzione, rafforzando così l’identità del marchio ‘Bio’ e conquistando sempre più la fiducia dei consumatori.
Anche quest’anno Overtime, il Festival nazionale del racconto, dell’etica e del giornalismo sportivo, in collaborazione con l'Università degli Studi di Macerata, lancia una straordinaria opportunità formativa per gli studenti dell'Ateneo.
Da mercoledì 8 a domenica 12 ottobre 2025, infatti, Macerata tornerà a ospitare manifestazione unica nel suo genere, in grado di unire storie di sport attraverso cinema, fotografia, fumetto, musica, letteratura e alimentazione.
Grazie al Laboratorio organizzato dall'Università di Macerata in collaborazione con l'associazione Culturale Pindaro, gli studenti avranno la possibilità di immergersi nella realtà organizzativa di un evento di portata nazionale. Overtime Festival non è, infatti, solo un'occasione di intrattenimento, ma un vero e proprio percorso di formazione che, dalle prossime settimane fino alle giornate del Festival, si svilupperà attraverso appuntamenti in presenza e a distanza, brain storming, incontri e momenti di confronto, per un totale di 120 ore attraverso le quali i partecipanti potranno apprendere e approfondire le diverse questioni inerenti alle diverse fasi dell’organizzazione e della gestione di un evento. Un processo partecipativo che culminerà, nei giorni del Festival, con la presenza fisica ai numerosi eventi in programma.
Al termine del laboratorio, l’Università rilascerà un Open Badge e ai partecipanti verranno riconosciuti 2 CFU, nel caso in cui i corsi di studio a cui sono iscritti abbiano valutato tali attività coerenti con i propri obiettivi formativi specifici.
Grazie alla poliedricità di Overtime, durante il Laboratorio gli studenti potranno essere coinvolti nell'organizzazione delle diverse sezioni del Festival. Tra queste:
Overtime Web Festival: concorso dedicato agli operatori di social network e siti specializzati sullo sport; Overtime Wine Festival: rassegna dedicata a sportivi ed ex atleti che hanno investito nella cultura del vino e dell’enogastronomia; Overtime Film Festival: rassegna di cortometraggi e documentari sociali sullo sport.
Oltre a ciò, gli studenti avranno anche l'opportunità di fare esperienza di redazione in collaborazione con la testata giornalistica online “Storie all'Overtime”, che offrendo una prospettiva diretta sul mondo del giornalismo sportivo permetterà a coloro che vorranno di mettere alla prova le proprie capacità di scrittura e di comunicazione.
Michele Spagnuolo, direttore artistico e fondatore del Festival, ha sottolineato l'importanza della collaborazione con l'Università di Macerata. «È un onore per la nostra manifestazione poter contare sul supporto dell'Ateneo - dichiara - Da diversi anni, l'obiettivo del Laboratorio Overtime è accompagnare i partecipanti a muovere i primi e fondamentali passi nel mondo dell’organizzazione degli eventi, dall'ideazione e definizione del concept alla sua esecuzione, passando per lo sviluppo del progetto, l'analisi della fattibilità e l'individuazione delle attività e la pianificazione delle attività.
È confermata, inoltre, per questa edizione la collaborazione con la testata giornalistica online “Storie all'Overtime”, che con un’autentica esperienza di redazione rappresenta un’importante opportunità per coloro che vorranno intraprendere percorsi lavorativi nel mondo della comunicazione e del giornalismo».
Come iscriversi al Laboratorio Overtime: "Gli studenti interessati possono partecipare inviando un’email all’indirizzo orientamento.attivitaculturali@unimc.it entro il 25 agosto 2025 indicando nome, cognome, codice fiscale, matricola, corso di studio e Dipartimento di appartenenza".
Verrà riproposta lunedì 25 agosto la rappresentazione “Di Guerra e di Pace”, una produzione originale dei Teatri di Sanseverino nata da un’idea di Francesco Rapaccioni, rinviata nei giorni scorsi a causa del maltempo. L'evento si terrà, come previsto, presso il parco archeologico di Septempeda.
La rappresentazione, organizzata dal Comune di San Severino Marche nell'ambito del cartellone estivo "Summer Time", vedrà la partecipazione amichevole e le letture di Gabriela Eleonori e Giovanni Moschella come voci recitanti, affiancati dalle letture dell'associazione Sognalibro. L'atmosfera sarà arricchita dall'accompagnamento musicale e dal dj set di BMas60°
Lo spettacolo si inserisce nell'ambito del prestigioso festival regionale TAU – Teatri Antichi Uniti, promosso con il supporto di un'ampia rete di collaborazioni che include la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, il Ministero della Cultura, la Regione Marche, Amat Associazione Marchigiana Attività Teatrali, Anas, gruppo comunale di Protezione Civile e Pro Loco di San Severino Marche, il Cai sezione di San Severino Marche e il Comitato del Quartiere Settempeda.
Al termine dello spettacolo, sarà possibile partecipare a una visita guidata gratuita al parco archeologico di Septempeda, un'opportunità unica per esplorare le vestigia romane sotto le stelle.
Per favorire la sostenibilità e la fruizione dell'area, è prevista una zona ciclopedonale nel parco archeologico di Septempeda dalle ore 20:30 alle ore 23. Sarà inoltre disponibile un servizio di mobilità alternativa e sostenibile con e-bike da piazza del Popolo alle terme romane. Le prenotazioni e le informazioni per le biciclette elettriche possono essere richieste a Francesco Mosciatti (telefono 333 7981184).
Ulteriori info presso la Pro Loco di San Severino Marche al numero 0733 638414, aperta da martedì a domenica dalle 9 alle 12:30 e dalle 16 alle 19.
Tolentino - A seguito di una segnalazione, il Comune ha deciso di intervenire con misure straordinarie in viale G. Murat, dove un tratto di strada è attualmente interessato da un restringimento della carreggiata a causa dell’occupazione parziale da parte di un cantiere per la ricostruzione post-sisma.
Gli agenti della polizia locale hanno effettuato un sopralluogo per verificare la fondatezza dell'indicazione e hanno rilevato una situazione di potenziale pericolo dovuta sia alla curvatura del tratto stradale che alla stretta larghezza residua della carreggiata in prossimità del cantiere. Una condizione resa ancora più critica dall'eccessiva velocità con cui molti veicoli percorrono la via.
Per questo motivo è stata emessa un’ordinanza comunale con l’obiettivo di garantire la sicurezza stradale, sia per i conducenti sia per i pedoni. Il provvedimento stabilisce che, a partire dall’installazione della prescritta segnaletica e fino alla conclusione dell’occupazione stradale, il limite massimo di velocità sarà ridotto a 30 km/h per tutti i veicoli.
Sarà inoltre installato un dosso artificiale omologato di altezza massima di 5 cm 20 metri prima del restringimento della carreggiata, e un secondo dosso della stessa altezza alla fine del restringimento. Entrambi saranno segnalati da appositi cartelli di presegnalazione, con pannello aggiuntivo che indica la presenza dei dossi.
Contestualmente, sarà spostato l'attuale attraversamento pedonale provvisorio, posizionato subito dopo l’intersezione tra Via G. Murat e Via XXV Aprile, in modo da garantire maggiore visibilità e sicurezza per i pedoni.
Tutte le installazioni saranno realizzate a cura della ditta esecutrice dei lavori, incaricata anche della manutenzione e della rimozione al termine dell’intervento. L’ordinanza rimarrà in vigore fino alla cessazione dell’attuale assetto viario e al completo ripristino delle normali condizioni di circolazione.