Sabato 13 Luglio si è aperto ufficialmente il Gran Premio Città di Treia, manifestazione dedicata al mondo delle bocce femminili. Un evento assente da quindici anni nel panorama sportivo marchigiano. Nella prima giornata è stato assegnato il Trofeo Reical in una gara regionale a coppie (LEI – LEI) senza vincolo di società, categorie condizionate A-CD e B-CD.
Successo per Ginevra Cannuli – Fedora Simoncelli (Metaurense – PU) che si sono imposte 12-7 nella finale contro Kety Crescenzi - Beatrice Cesoroni (Salaria – AP e Bocciofila Tolentino ASD – MC). Terza posizione per Marina Braconi – Nadia Ceccaroni (S.S. Sandro De Sanctis – Roma e Trevana – PG). Jenny Bartolacci e Ombretta Centioni (Bocciofila Morrovalle – MC). Le gare si sono svolte presso il bocciodromo di Passo di Treia presieduto dal presidente Gianmario Balloriani.
Alla premiazione erano presenti Laura Erbaccio (Vice presidente FIB Marche e responsabile del settore femminile) e Graziano Gattari (Delegato provinciale FIB) che hanno ringraziato la ASD Bocciofila Passo di Treia per l’organizzazione e sottolineato la costante crescita del movimento femminile in tutto il territorio nazionale.
Sono passati 30 anni da quanto la V A del Liceo Scientifico Galilei di Macerata si è diplomata; dunque, quale occasione migliore per festeggiare e riunirsi dopo questi tre lunghi decenni!
I vecchi compagni di classe, provenienti da diverse parti d’Italia e persino dall’Inghilterra, si sono ritrovati in un luogo che ha segnato la loro giovinezza all'insegna del divertimento e della spensieratezza: l’Abbadia di Fiastra. Quest'ultima, con i suoi antichi archi e i giardini fioriti, è stata la scenografia perfetta per questa speciale ricongiunzione. Qui, i vecchi amici hanno vissuto sotto il segno delle risate le peripezie condivise durante gli anni scolastici. Alcuni di loro non si vedevano da decenni, ma il tempo sembrava magicamente svanire e tornare ai banchi del liceo.
La storica rassegna di Piazza Conchiglia, che per anni ha animato la pittoresca piazzetta civitanovese, si evolve e si rinnova con un progetto ambizioso e innovativo: "Fuori dal Guscio - Traiettorie Musicali e di Gusto". Quest'anno, sotto la guida artistica dello chef Massimo Garofoli, affiancato da Emanuela Sabbatini, la rassegna esce dai confini della piazza e si espande verso nuovi orizzonti, portando musica e buona ristorazione al di fuori della comfort zone del borgo marinaro.
Il nome della rassegna riflette proprio questa volontà di esplorare strade nuove, di uscire dal "guscio" e di portare il format consolidato in location diverse e suggestive. Lo Chalet Mosquito e il Natural Village, entrambi situati a Porto Potenza, saranno le scenografie estive di questo mix unico di jazz, contaminazioni musicali e cucina di qualità. «Un modo per misurare questa contaminazione tra ricerca musicale, che parte dal jazz ed esplora tanti linguaggi, non ultimo quello della buona ristorazione, che prende le mosse dalla cottura in OFYR del pesce dei nostri mari», racconta Massimo Garofoli.
IL PROGRAMMA
"Fuori dal Guscio - Traiettorie Musicali e di Gusto" si sviluppa al momento, (il calendario potrebbe arricchirsi di ulteriori sorprese), in sette giovedì, tutti con inizio alle 21.
Si parte il 18 luglio al Natural Village con una cena a più mani, quelle degli chef Massimo Garofoli (Mescola), Filippo Cassano e Sauro Sabbatini del Seaside Restaurant. Ad accompagnare la serata, il progetto SuMarte, composto da Arianna Cleri (voce, loop station), Marta Celli (arpa celtica, loop station) e Massimo Valentini (sassofoni, voce, cajon, flauti in ceramica, duduk, percussioni e loop station) e. Il trio mescola influenze musicali popolari, folk e cantautorali per creare sonorità uniche e atemporali.
Dal 25 luglio ci si sposta poi al Mosquito Chalet per sei imperdibili date. Ad aprire, il Claudio Vignali Trio. Claudio Vignali, talentuoso pianista pluripremiato, è noto per le sue esibizioni in importanti festival e competizioni internazionali e le sue collaborazioni con artisti di fama mondiale.
Il giovane trombettista umbro Riccardo Catria con il suo quartetto sarà protagonista giovedì 1 agosto, presentando il progetto "Mantra’s Dance", una riflessione musicale sul ciclo della vita e la filosofia del Samsara e della ciclicità. Giovedì 8 agosto arriva il Kléos Quartet composto da Gloria Foresi alla voce, Massimo Saccutelli a piano, Roberto Gazzani al basso e Luca Orselli alla batteria. L’ensemble offrirà una commistione di jazz, funk e latin, sia italiano che internazionale.
Il 15 agosto, come da tradizione, sarà una serata all'insegna del divertimento con Mark Zitti & Friends, un evento imperdibile per celebrare Ferragosto con energia e poliedricità. Giovedì 22 agosto, il pianista Nico Tangherlini, accompagnato dalla voce di Marta Giulioni e con la partecipazione speciale del trombone di Massimo Morganti, proporrà una serata di jazz raffinato e coinvolgente. Si chiude poi il 29 agosto con il trio della pianista e compositrice Elena Lodovici che regalerà un'esibizione caratterizzata da un pianismo trasversale ed evocativo, promettendo un'esperienza musicale unica. I concerti, ad ingresso gratuito, inizieranno alle ore 21. Maggiori informazioni e aggiornamenti, sui canali social di "Fuori dal Guscio".
Piergiorgio Parisella è il nuovo presidente del Lions Club Macerata Host. Ricevuto il testimone da Massimo Serra, guiderà l'associazione maceratese durante l’anno sociale appena aperto.
Parte di una federazione che conta quasi un milione e mezzo di uomini e donne in oltre duecento paesi nel mondo, il Lions Club Macerata Host è una associazione cittadina che vanta sessantacinque anni di storia. Un sodalizio longevo che nella solidarietà disinteressata vede il proprio fulcro. “Noi Lions siamo al servizio di un mondo che ha bisogno", afferma Piergiorgio Parisella, "è per questo che, nell’assumere la presidenza del Club Macerata Host, mi propongo di guidarlo confermando gli impegni assunti negli anni precedenti con l’obiettivo di sviluppare i progetti di servizio già in campo e di aggiungerne di nuovi, per essere sempre più presenti nel sociale, secondo i valori di solidarietà e altruismo che permeano il nostro sodalizio, con progetti concreti che possano fare la differenza nella vita della gente”.
Piedi ben saldi nel mondo con lo sguardo rivolto verso l'altro, vicino e lontano: il socio e la socia Lions sono chiamati, al momento del loro ingresso nel Club, a profondere il proprio impegno con passione, secondo le proprie competenze, con l'unica convinzione di agire nell'interesse della collettività.
"Lo scorso anno sono stati numerosi i nuovi soci, li abbiamo accolti nel segno dell'amicizia, orgogliosi che la nostra azione di solidarietà abbia ispirato altri a fare altrettanto", aggiunge Piergiorgio Parisella che ha al proprio fianco, nel consiglio direttivo per l'anno sociale appena iniziato, Guglielmo Borgiani, Laura Cionco, Stefano Fede, Federica Frontini, Guido Graziani, Eliana Leoni, Marco Lorenzini, Mariano Marzola, Pompeo Nicolì, Paolo Paciaroni, Umberto Patassini, Maria Laura Pierucci, Maria Sabina Rommozzi, Alessandro Rosati, Massimo Serra, Stefano Sinigallia. Tutti al lavoro per definire le azioni di servizio e portare il contributo del Club.
La musica ha dimostrato tutta la sua potenza nel concerto conclusivo dello stage estivo per ragazzi “Tutto Musica 2024” che si è tenuto nel pomeriggio di sabato 13 luglio davanti all’imponente struttura dell’Accademia della musica di Camerino.
107 ragazzi, provenienti da vari comuni della regione Marche e d’Italia, hanno preso in mano uno strumento e dato vita ad un concerto straordinario, per repertorio ed esecuzione. In meno una settimana 24 tutor sono riusciti a fare questa sorta di “miracolo delle note” dove tutti i partecipanti sono diventati concertisti, ma anche a creare un ambiente familiare e a favorire la socializzazione di questi ragazzi.
Viva soddisfazione è stata espressa dal m° Vincenzo Correnti, direttore artistico dell’Istituto musicale “Nelio Biondi” e anima di questa iniziativa, giunta alla 23° edizione e sostenuta dalla Città di Camerino, da Unicam, dalla Regione Marche, dall’Andrea Bocelli Foundation, dall’Unione Montana Marca di Camerino, da tante realtà scolastiche e da sponsor che credono nel valore della musica.
“Lo stage – dice il m° Correnti - è il risultato di un’accurata pianificazione didattica e rappresenta un’esperienza unica e altamente formativa per tutti gli allievi e per coloro che condividono lo stesso interesse per la musica e il modo di esprimersi attraverso le note. Ogni registriamo un aumento di presenze e di questo ne siamo molto contenti. Chiudiamo oggi questa magnifica esperienza e subito ci mettiamo a lavoro per tante altre iniziative che verranno ospitate nella nostra Accademia”.
Prima del concerto il vicesindaco Antonella Nalli e l’assessore Stefano Falcioni del Comune di Camerino, Giulia Bonacucina prorettrice dell’Università degli Studi di Camerino con delega alla didattica, orientamento e formazione, Catia Scattolini dirigente scolastica dell’I.C. ad indirizzo musicale P. Tacchi Venturi di San Severino Marche e il presidente della Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali Enzo Casadidio sono intervenuti esprimendo parole bellissime per l’iniziativa e hanno consegnato gli attestati di partecipazione a tutti i ragazzi.
Hanno portato il loro saluto anche Alessandro Gentilucci, presidente dell’Unione Montana e Gianluca Pasqui, vicepresidente dell’Assemblea legislativa delle Marche.
Poi spazio alla musica e a questi ragazzi e ragazze straordinari che hanno coinvolto il numeroso pubblico presente ed emozionato le proprie famiglie, principali sostenitrici di questa esperienza così bella e importante.
Si è conclusa sabato 13 luglio, con un boom di presenze, la due giorni recanatese di Art Festival, completando un percorso che ha visto 5 città in prima linea nella promozione dell’arte contemporanea. Art Festival, iniziato infatti a Montelupone il 28 giugno, ha toccato Numana, Loreto, Porto Recanati, per approdare a Recanati, dove la manifestazione è nata.
In tutte le città il pubblico ha potuto assistere a spettacoli di circo contemporaneo, giocoleria, teatro, musica, a cura di artisti provenienti da tutto il mondo. In tutte le tappe, attraverso l’unicità di ciascuna location, ad essere celebrata è stata l’arte performativa, di cui il pubblico, grazie all’ingresso gratuito, ha potuto sperimentare il potere benefico. Un potere ben concettualizzato da uno degli artisti nel suo spettacolo, l’argentino Brunitus, che nel descrivere la specificità dell’arte di strada ha parlato di quelle emozioni, da pelle d’oca, che il pubblico prova in modo estemporaneo, che toccano il profondo del cuore fino ad esplodere in un fragoroso e liberatorio applauso. Un applauso che è dedicato all’artista e alla sua bravura ma che abbraccia e coinvolge tutti i presenti.
Missione compiuta da parte dell’associazione promotrice Whats Art, che esiste proprio per diffondere l’arte performativa, nel rispetto della specificità dei territori. Un obiettivo raggiunto grazie ad un lavoro sinergico tra ente promotore, amministrazioni, aziende del territorio e gente comune. In cambio dell’aiuto ricevuto, Art Festival regala spensieratezza, divertimento, senso di appartenenza e consapevolezza di contribuire in modo attivo al benessere di una comunità.
Le emozioni non sono destinate a finire e per quelle che regala Art Festival, ci sarà ancora spazio il 31 agosto in Piazza del Comune a Montelupone, per il finale di stagione.
La cataratta è una patologia che interviene pesantemente sulla funzionalità del senso della vista con progressiva riduzione della percezione e della qualità delle immagini. Da studi eseguiti soprattutto negli Stati Uniti è stato rilevato che senza differenza di genere circa 1 persona su 5 dai 65 ai 75 anni può essere colpita da cataratta, addirittura 1 su 2 dai 75 anni in poi. Negli ultimi decenni, soprattutto nel mondo occidentale, la cataratta è stata molto studiata e si sono individuati trattamenti terapeutici chirurgici molto efficaci.
Nelle parti del mondo dove ancora non è possibile avere servizi di questo tipo, secondo le osservazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la cataratta è la prima causa di cecità.
Il dottor Cristian Pollio, direttore del “Centro Oculistico Pollio” di Chieti e responsabile del servizio oculistico del centro medico Associati Fisiomed di Sforzacosta di Macerata ci ha fornito alcune informazioni sull’argomento.
Dr. Pollio, che cos’è la cataratta?
La cataratta è l’opacizzazione di una lente (il cristallino) che si trova all’interno dell’occhio. Il cristallino è una lente che permette di mettere a fuoco le immagini sulla retina, con il tempo il cristallino si opacizza e viene la cataratta.
Quali sono le cause e quali i sintomi ?
Tra le cause della cataratta vanno annoverate la familiarità e poi una serie di fattori specifici quali:
- L’età
- L’esposizione non protetta ai raggi ultravioletti
- I traumi agli occhi
- L’uso di farmaci come i cortisonici
- Malattie sistemiche quali il diabete
- Malattie oculari quali il glaucoma e la miopia elevata possono predisporre al formarsi della cataratta.
Il sintomo più importante è una progressiva perdita della vista. Inizialmente i disagi visivi sono modesti perché l’opacizzazione del cristallino può essere circoscritta a piccole aree, ma con il passare del tempo compaiono i seguenti sintomi:
- Vista appannata
- Elevata sensibilità alla luce con sensazioni di abbagliamento (gli oggetti illuminati sembrano circondati da aloni, fastidio alla luce solare)
- Riduzione della visibilità di notte
- Diminuzione del contrasto delle immagini (i colori appaiono sbiaditi)
- Variazione di miopia, astigmatismo o ipermetropia
Qual è la terapia di elezione?
La terapia è esclusivamente chirurgica e consiste nella sostituzione del cristallino con una lente intraoculare equivalente. L’intervento non è doloroso e viene effettuato con tecnologie innovative. E’ da sottolineare che l’informazione comune sull’intervento di cataratta lo descrive molto semplice, di breve durata e con un risultato quasi sempre positivo.
La mia esperienza di chirurgo oculista che ha a che fare con questa patologia da molto tempo mi suggerisce di dire che nella maggioranza dei casi è così, ma possono esserci anche degli interventi complicati e difficili soprattutto quando non si è intervenuti nei tempi giusti appena evidenziata la diagnosi e quando il paziente ha delle patologie coesistenti che possono creare complicanze. Un esempio abbastanza emblematico e per certi versi anche difficilmente comprensibile dai non addetti è l’utilizzo di una categoria di farmaci (Alfalitici) utilizzati nella terapia dell’ipertrofia prostatica, in quanto non permettono un’efficace dilatazione della pupilla, rendendo più problematiche le pratiche chirurgiche.
Quali le attenzioni e quali i benefici dopo l’intervento?
L’intervento di breve durata viene eseguito in anestesia locale, il paziente torna a casa circa un’ora dopo e deve osservare delle semplici precauzioni:
- non sollevare pesi per una settimana
- astenersi dalla pratica dello sport per un mese è consigliabile
- non toccare l’occhio operato per una settimana è fondamentale
- è buona norma non dormire dal lato dell’occhio operato per qualche giorno
- fare la doccia, lavare i capelli, prestando attenzione a non far penetrare sapone o shampoo negli occhi è possibile dopo i primi due giorni
- seguire attentamente la terapia prescritta.
I benefici possono essere così sintetizzati:
- si comincia a vedere meglio già dopo 4-5 ore
- il primo giorno seguente si vede bene e non si ha nessun fastidio
- guardare la televisione, usare il computer e guidare è possibile già dal giorno seguente l’intervento di cataratta. Conviene sempre chiedere al proprio oculista al controllo che viene eseguito il giorno dopo l’intervento.
Se non si interviene, quali sono i rischi?
La perdita progressiva della vista, fino ad arrivare in certi casi alla cecità o all’accentuazione dei deficit visivi e progressivo aumento della difficoltà chirurgiva. Nei Paesi in cui questo tipo di intervento è molto raro la cataratta rappresenta la prima causa di cecità.
Dr. Pollio, la sua cultura specialistica e la sua esperienza hanno acquisito nei centri dove opera un’autorevolezza riscontrabile anche in pazienti conosciuti che l’hanno ringraziata pubblicamente
E’ vero, lo dico solo perché ne hanno parlato loro stessi ringraziandomi. Proprio la settimana scorsa nel nostro centro oculistico di Chieti è stato operato di cataratta Vittorio Sgarbi con esito positivo, un intervento abbastanza complesso perché per sua ammissione aveva trascurato a lungo il problema. Nel centro Associati Fisiomed di Macerata ho avuto l’occasione di curare per problematiche diverse, ma impegnative un campione del mondo di calcio, Massimo Oddo e una personalità molto conosciuta ed apprezzata nelle Marche, il Cardinale Edoardo Menichelli entrambi successivamente operati.
A Caldarola da circa un mese si è insediata la nuova amministrazione, guidata dal sindaco Giuseppe Fabbroni. Le situazioni e le problematiche da affrontare sono molte: rendere vivo il paese, far rinascere il centro storico e infine accogliere e lavorarare alle problematiche che arrivano dai cittadini, sopratutto da chi abita nelle unità abitative S.A.E.
E così nel pieno dell'estate, con eventi da organizzare per il paese e promesse elettorali da "mettere a terra", il sindaco ha raccontato le prime mosse che ha intenzione di fare.
“Il primo mese di amministrazione è stato molto laborioso, perché ovviamente essendo noi in fase post-elettorale tanti cittadini sono venuti, chi solo per congratularsi, ma anche tanti per esporre i problemi. - spega il sindaco Fabbroni parlando di questo primo mese di amministrazione - Quindi siamo stati molto impegnati, a ridosso del periodo estivo, con tanti eventi da organizzare. Ci siamo mossi per quello che potevamo nelle cose fondamentali e anche semplici che si potevano fare. Abbiamo lavorato per esempio sulla viabilità in via Roma, che era un provvedimento che i cittadini aspettavano da tanto tempo. Poi abbiamo fatto un calendario degli eventi, riunendo tutte le associazioni e facendo in modo che la città venisse a conoscenza anche di quello che si fa. Uno degli obiettivi che ci poniamo noi è quello di tenere informata la cittadinanza. Per il resto molte riunioni ed attività istituzionali che si fanno all'inizio di ogni mandato amministrativo per capire dove si può agire”.
“Abbiamo registrato che gli utenti delle casette, riscontrato anche in campagna elettorale, si trovano abbastanza bene, si sono organizzati, hanno fatto i giardinetti, hanno fatto gli orticelli, e vivono in armonia tra loro – continua il sindaco sulla situazione delle casette S.A.E. - anzi tante famiglie hanno anche chiesto di rimanere nonostante stessero aggiustando la casa, perché magari qui non hanno le barriere architettoniche, mentre nelle loro case del centro storico ci sono scale e spazi difficili da vivere. Per l’estate abbiamo preparato molti eventi. Però vorremmo pensare al futuro, cercando di avere un contatto più stretto con loro, visitarli spesso, tenere il polso della situazione e poi magari fare iniziative specifiche. Da settembre apriremo uno sportello sociale, gestito dagli amministratori, per aiutare le persone anziane. Due giorni alla settimana un consigliere sarà a disposizione per raccogliere le evidenze della popolazione che vive nelle casette. Hanno bisogno di un supporto quotidiano nelle piccole cose. Gia da ora Lella Chiola, consigliera che vive nelle casette, fa da portavoce delle istanze e delle problematiche. Cerchiamo di animare un po' la situazione, organizzando magari da settembre in poi anche qualche evento. Organizzarli con questo gran caldo, è abbastanza complicato perché la gente preferisce non uscire e starsene in casa”.
Il sindaco poi conclude sulla situazione ricostruzione del centro storico: “I lavori procedono piano, nel senso ad oggi noi stiamo facendo una ricognizione delle varie situazioni. Ci sono diverse opere in progettazione, come il Palazzo Comunale, l'Albergo Comunale, la Torre. Abbiamo contattato la Curia per la chiesa di San Martino, che è quella vicino al Palazzo Comunale. Abbiamo sentito anche qualche privato che ha le abitazioni. Ci sono progetti presentati, in corso istruttoria, purtroppo ci sono delle lungaggini perché molti di questi palazzi sono vincolati e quindi soggetti a parere della sovrintendenza. Istituzione che purtroppo rallenta molto le procedure, probabilmente per una carenza di personale. La nostra idea è quella, a partire da settembre, di fare dei focus specifici sulle varie situazioni, anche per quanto riguarda l'edilizia privata. Qualcuno nel centro storico è rientrato, pochissimi, qualcuno ha presentato il progetto. Tante situazioni sono ancora ferme, anche perché ci stanno delle difficoltà oggettive, come diversi proprietari o lavori comuni che rimangono bloccati per divergenze di opinione e idee. Quindi a settembre ci dedicheremo a questo lavoro, attraverso un contatto con i tecnici, con le famiglie, per cercare in qualche maniera di velocizzare i processi. È un problema che non c'è solo Caldarola, ma in tutti centri storici danneggiati dal sisma”.
Quante volte abbiamo sentito parlare di empatia? Come sono le persone realmente empatiche? Questo termine, che deriva dal greco “En-pathos”, “sentire dentro”, indica una dote meravigliosa con la quale riusciamo a comprendere le emozioni dell’altro, percependone i pensieri.
Con tale qualità possiamo vedere il mondo altrui senza giudizio, con le sue lenti, ne comprendiamo i sentimenti, mantenendoli distinti dai nostri. Alla base di una comunicazione autentica dove vi sia un reale scambio, in cui si vuole ascoltare tutto dell’altro, non si può prescindere dall’empatia; purtroppo si assiste spesso ad un dialogo sterile tra due mondi che viaggiano paralleli nella propria solitudine concettuale ed emozionale.
Alla base di molte discussioni e di relazioni finite si nasconde l’incapacità della persona di andare oltre la propria visione personale per aprirsi a comprendere non solo il pensiero dell’altro ma anche il suo messaggio più recondito psico-emotivo.
La persona empatica coglie ogni sfumatura dell’interlocutore: la luce negli occhi, l’espressione della bocca, l’inclinazione della testa, la postura, il tono della voce, poi, per ultimo, le parole…
A volte l’empatico, con la sua elevata intuizione, comprende ancora prima che l’altro parli, è un talento magico che, se condiviso tra due persone che interagiscono tra loro, può portare ad alti livelli di affinità e complicità.
La conversazione, in questo caso, risulta leggera e fluente non esistono fraintendimenti o interpretazioni dettate dai preconcetti di chi ascolta, infatti l’ascolto è puro da ogni pregiudizio o critica e chi parla è libero di esprimersi certo che l’altro comprenderà.
L’empatico sa essere inoltre assertivo nel saper dire la cosa giusta e nel modo giusto all’altro ed è propenso alla positività. Questa capacità ha una base scientifica ed è legata ad un’attività neuronale del nostro cervello che ci permette di non concentrarci solo su noi stessi ma di riuscire ad essere più attenti nei confronti degli altri e del mondo che ci circonda.
Questa scoperta ci conferma che l’uomo è stato creato per relazionarsi e non può esistere una mente isolata. L'empatia si rivela dunque una qualità necessaria all’essere umano per raggiungere un equilibrio personale con una sana identità, in grado di costruire relazioni solide e durature.
Non tutti sono dotati della stessa empatia, sicuramente il contesto sociale, l’educazione e le esperienze vissute durante l’infanzia o l’adolescenza possono influenzarla; la forte competizione, il narcisismo, le relazioni tossiche o la scarsa autostima hanno un’influenza negativa, ma con la consapevolezza e l’allenamento possiamo alimentarla.
D’altra parte, le persone troppo empatiche dovranno imparare a sapersi gestire perché, vivendo tutto molto intensamente, rischiano di rimanere spesso senza energie assorbendo tutto ciò che viene dall’esterno. Inoltre in amore attenzione a non incontrare persone che possano scambiare tale dono prezioso in debolezza!
Di nuovo a luglio, la manifestazione del CAEM/Scarfiotti dedicata ai giovani ha visto la terza edizione in un sabato caratterizzato da un’implacabile colonnina di mercurio, che ha permesso comunque ad accendere la passione per il motorismo d’epoca e la bellezza dello stare insieme, tra paesaggio, cultura e l’enogastronomia.
Il via agli equipaggi partecipanti a “I Giovani di Lodovico” è stato dato dalla sede del club a Montecassiano, con un primo breve trasferimento verso il vicino Centro Fiere di Villa Potenza per disputare le prime otto prove di abilità valide per la classifica assoluta e un’inedita sfida su percorso parallelo sterrato a forma di otto, da coprire con un tempo imposto di 50” a bordo di trattori tagliaerba a motore. Il momento goliardico, segno distintivo del raduno, ha incontrato i favori ed un divertimento garantito per tutti. La sfida ad eliminazione diretta ha portato in finale e alla vittoria Alice Recanatesi che ha partecipato al raduno assieme al padre Mirko su MG A del 1955.
Da Villa Potenza le auto d’epoca sono salite verso Macerata per raggiungere la vicina Pollenza e l’interessante Museo della Vespa del collezionista Marco Romiti, che ha illustrato le curiosità più interessanti e la storia produttiva del mezzo Piaggio, le numerose varianti di modello e gli svariati utilizzi, oltre alla notevole storia sportiva.
Dopo una breve sosta aperitivo si sono percorsi circa 60 km tra i saliscendi, le colline, i colori del paesaggio marchigiano tra il maceratese ed il fermano, per raggiungere l’ubicazione della seconda sezione di sei prove di abilità nel piazzale attorno l’Abbazia romanica di Santa Maria a Pié di Chienti. Terminato l’impegno con il cronometro gli equipaggi hanno raggiunto l’affollato lungomare di Civitanova Marche, per la fase conclusiva dell’evento, la cena e le premiazioni presso il Ristorante Peté, completate con l’immancabile fine serata musicale.
La vittoria assoluta è andata ancora una volta al romano Luigi Ruggeri su A112E del 1976, tre successi su tre edizioni, che ha concluso con una media d’errore di poco più di 4 centesimi di secondo. Sul podio sono saliti i recanatesi Stefano Beccerica e Martina Giorgetti su Alfa Romeo Duetto del 1967 e i reatini Omar Fusacchia e Martina Breschi su Porsche 911 Targa del 1974.
Classifica assoluta: 1° Ruggeri (A112E/1976) p.58; 2° Beccerica-Giorgetti (Alfa Romeo Duetto/1967) p.167; 3° Fusacchia-Breschi (Porsche 911 Targa/1974) p.320; 4° Guzzini (Mercedes SL350/2002) p.343; 5° Moglie-Cesari (Porsche Boxter S/2004) p.350. Alla premiazione accanto allo staff è intervenuta anche la Commissaria Delegata ASI Cristiana Speziali, che ha evidenziato l’importanza dell’attività e l’impegno dei giovani per il futuro dell’Automotoclub Storico Italiano.
L’organizzazione del CAEM/Lodovico Scarfiotti ringrazia per la collaborazione le Amministrazioni Comunali di Montecassiano, Pollenza, Montecosaro e Civitanova Marche e per il supporto Helvetia Assicurazioni, GM Meccanica, Ca.Bi.Gomme, Tecnostampa, Pigini Group, Autofficina F.lli Zacconi, Water M e BCC Recanati e Colmurano.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dal legale Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato"
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato maggiormente il tema della tutela degli animali e nello specifico il caso in cui gli amici a quattro zampe vengano abbandonati dai propri padroni, orrenda circostanza questa spesso posta in essere proprio in questo periodo in quanto a ridosso delle ferie estive. Il caso in parola ci offre la possibilità di esaminare giuridicamente tale deplorevole condotta penalmente rilevante.
Ecco la risposta dell’avvocato Oberdan Pantana alla domanda posta da una lettrice di Civitanova Marche che chiede: “Il proprietario di un cane abbandona l’animale proprio prima di partire per le proprie ferie estive senza essere visto da alcuna persona che potrebbe denunciare immediatamente tale fatto alla Polizia Giudiziaria. L’animale viene poi salvato da un passante che denuncia tale ritrovamento all’Autorità Pubblica: quali le responsabilità in capo al proprietario dell’animale?”.
Il caso di specie ci porta ad analizzare il reato di “Abbandono di Animali”, previsto e disciplinato dall’art. 727 del codice penale, secondo il quale: “Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l'arresto fino a un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze”.
A tal proposito, il concetto di abbandono va ricondotto alla trascuratezza o al disinteresse verso l’animale e non invece all’incrudelimento nei suoi confronti o all’inflizione di sofferenze gratuite, atteggiamenti questi rientranti, di fatto, nel reato di “Maltrattamento di animali” previsto e punito dall’art. 544- ter del codice penale con la pena alla reclusione da 3 a 18 mesi. L’abbandono, in ogni caso, non va individuato nella sola precisa volontà di abbandonare l’animale, ma nell’intento più generale di non prendersene più cura nella consapevolezza dell’incapacità dell’animale di provvedere autonomamente a sé stesso. Pertanto, nel caso che ci occupa, risulta evidente l’applicazione dell’art. 727 c.p. nei confronti del proprietario del cane abbandonato, il quale, pur non essendo stato visto da alcuna persona, non ha tenuto conto della presenza del microchip addosso all’animale; per tali ragioni, sarà poi agevole per il servizio veterinario, poter risalire al proprietario del cane abbandonato per poi denunciarlo all’Autorità Giudiziaria per il reato di abbandono di animali.
Difatti, la stessa Corte di Cassazione specifica che la nozione di abbandono di animali è da intendersi non solo come precisa volontà di abbandonare definitivamente l'animale, ma anche come il non prendersene più cura, "ben consapevoli dell'incapacità dell'animale di non poter più provvedere a sé stesso come quando era affidato alle cure del proprio padrone".
Pertanto, in risposta alla nostra lettrice risulta corretto affermare che, "Il concetto di abbandono, come delineato dall'art. 727 c.p., implica semplicemente quella trascuratezza o disinteresse che rappresentano una delle variabili possibili in aggiunta a chi addirittura abbandona il proprio cane ai bordi di una strada circostanza questa che va a palesare ancor più la commissione del reato di abbandono di animali (Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 18892/11).
Nel consigliare a tutti di denunciare prontamente tali spregevoli comportamenti penalmente rilevanti, come sempre rimango in attesa delle vostre richieste via mail dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Precipita dalla finestra sita al secondo piano della propria abitazione: perde la vita un uomo di 79 anni. Il tragico episodio è avvenuto, nel pomeriggio di oggi, in località Passo del Bidollo a Corridonia.
Lanciato l'allarme è accorso sul posto il personale del 118, ma per l'uomo non c'è stato più nulla da fare. Il medico dell'emergenza non ha potuto far altro che constatarne il decesso, avvenuto sul colpo.
Le forze dell'ordine sono giunte sul luogo dove si è consumato il dramma, per ricostruire esattamente quanto accaduto. Non ci sarebbero dubbi sulla volontarietà del gesto.
Ottavo acquisto del Chiesanuova che si è assicurato il giovanissimo Edin Ajradinoski, fresco ex estremo difensore della Luparense in serie D. Un gigante in biancorosso, perché il portiere classe 2005 è alto ben 190 centimetri.
Origini macedoni, è nato a Macerata ed ha mosso i primi passi nel vivaio del Tolentino. Quindi è stato preso dalla Fermana, con i gialloblù ha militato nella formazione dei Giovanissimi Nazionali Under 15, poi negli Allievi Nazionali Under 17 e infine nella categoria Primavera 3.
Alla Luparense è approdato a gennaio, prima era stato sempre in serie D al Ticino. Completa il reparto dei portieri a disposizione di coach Mobili, tra i primi giocatori a essere stati confermati, da settimane, c’è l’omologo Vincenzo Fatone.
Il meglio di Musicultura 2024 andrà in onda su Rai 2 in seconda serata lunedì 15 luglio e lo stesso giorno Rai Italia diffonderà il programma in ambito internazionale agli oltre 120 milioni di spettatori disseminati nei cinque continenti: Europa, America, Asia, Africa e Oceania.
Condotto dall’inedita coppia Carolina Di Domenico e Paola Turci, il programma di Rai 2 proporrà nella suggestiva scenografia dello Sferisterio di Macerata le esibizioni live di Enzo Avitabile, Serena Brancale, Diodato, Filippo Graziani, Nada, Marcin e Carlotta Proietti.
Con loro i vincitori del prestigioso concorso di Musicultura, Nico Arezzo, Anna Castiglia, De.Stradis, Nyco Ferrari, Bianca Frau, Helle, Eugenio Sournia e The Snookers. Su Rai 2 si potranno rivivere le intense emozioni della giovanissima Anna Castiglia eletta dal pubblico dello Sferisterio Vincitrice Assoluta del Festival 2024, alla quale sono andati gli ambiti 20 mila euro del Premio Banca Macerata.
Il programma televisivo, firmato da Matteo Catalano e dal direttore artistico del Festival, Ezio Nannipieri, per la regia di Duccio Forzano, vede anche la partecipazione di Rai Radio1, la radio ufficiale di Musicultura, che ha seguito l’evento con Duccio Pasqua, Marcella Sullo e John Vignola. Completano e impreziosiscono il racconto del Festival RaiNews 24, RaiNews.it, TgR, Rai Italia, RaiPlay e RaiPlaySound.
Seguitissima dai mass media nazionali, Musicultura si riconferma un attrattore culturale e turistico delle Marche peculiare, una primaria vetrina che promuove tutto l’anno il territorio grazie ai prodotti multipiattaforma che il Festival produce e diffonde anche in collaborazione con Rai, main media partner del Festival.
Dall’inizio dell’anno, le diverse fasi della manifestazione sono state documentate da 14 dirette streaming sui social e su RaiPlay che hanno raggiunto 3 milioni di utenti, da 7 special di Rai Radio1 trasmessi in diretta da Macerata e da Recanati, seguiti da oltre 2 milioni di radioascoltatori.
Spettacoli live, dirette streaming e radiofoniche di Rai Radio1, servizi e speciali dedicati su Tg1, Tg2, Tg3, Rai News 24, Rainews.it, RaiTgr, Rai Italia, Gr1, Gr2, Gr3, e centinaia di articoli realizzati dalle principali testate giornalistiche nazionali che hanno seguito direttamente il Festival, il tutto condito dai numerosi contenuti web e social, sono il mix trasversale di comunicazione che Musicultura ha offerto per la promozione della canzone popolare e d’autore e della regione Marche anche per l’edizione 2024.
Il lungo percorso di Musicultura culminerà lunedì 15 luglio con lo special in onda su Rai 2 e su Rai Italia, due ore di grande musica e spettacolo dal cuore delle Marche, che il Festival da anni contribuisce a far conoscere ed apprezzare a milioni di Italiani della penisola e dei cinque continenti nel mondo.
Gianfranco Zannini è il nuovo allenatore dell’Aurora Treia da ormai una settimana. Dopo l’ufficializzazione dello scorso venerdì, l’esperto tecnico è già a lavoro per conoscere al meglio l’ambiente biancorosso e per programmare la nuova stagione.
Zannini ha ribadito sin da subito che le priorità saranno lavorare per il bene dell’Aurora e trovare la massima sinergia con la Juniores per preparare più giocatori possibili alle nuove sfide.
La nuova guida tecnica dell’Aurora ha rilasciato le sue prime dichiarazioni ufficiali al termine di una veloce sessione di allenamento conoscitiva: “Le quattro parole d’ordine saranno: passione, lavoro, impegno e organizzazione. Senza questi quattro punti cardine è impossibile tradurre una opportunità in successo. Le cose migliori si ottengono esclusivamente con la massima passione. Il lavoro deve essere contornato dall’umanità, dalla professionalità e scandito da tempistica e spazi. Mi aspetto che tutti quanti siano pronti a dare il massimo, ci dovrà essere un impegno profondo e viscerale”.
Il quarto punto cardine è l’organizzazione e per Zannini tutto ruoterà attorno alla programmazione: “Programmare per tempo e con sagacia per non farsi trovare impreparati nelle varie evenienze. I ruoli e gli adempimenti dovranno essere ben definiti. Le prime valutazione per gli obbiettivi stagionali saranno effettuate nel breve termine.
Prosegue a buon ritmo la programmazione per la nuova stagione dell’Aurora Treia sotto l’occhio attento della dirigenza, del Ds Andrea Ballini e del direttore tecnico della Lube Academy Federico Giunti. Nelle prossime ore il club treiese saprà se il ripescaggio nel campionato di Promozione si concretizzerà o meno.
Nell’aula magna del Comune di Recanati si è tenuto il primo Consiglio Comunale del mandato amministrativo 2024-2029 che ha visto il giuramento del sindaco Emanuele Pepa e l’elezione al primo turno di Benito Mariani alla carica di presidente del Consiglio con i 2/3 dei voti.
Il sindaco Pepa, dopo avere indossato la fascia tricolore, ha giurato di osservare lealmente la Costituzione Italiana, sulle note dell’Inno di Mameli di fronte alla Giunta, ai consiglieri e ai numerosi cittadini presenti.
“Sento forte la responsabilità di questa fascia che indosso e, seppur possa sembrare retorico, ritengo opportuno fare una promessa solenne alla città: m’impegno a essere davvero il sindaco di tutti perché solo uniti e motivati appieno potremo assolvere al nostro fondamentale compito di amministrare bene Recanati per i prossimi cinque anni, per il nostro futuro e quello dei nostri figli”. – Ha dichiarato il sindaco Emanuele Pepa nell’esposizione delle linee programmatiche di governo –
“Dopo un lungo confronto con i cittadini è nato il programma della coalizione, frutto dei dieci impegni che ci siamo presi durante la campagna elettorale e che oggi diventa il programma della città intera. L’obiettivo è quello di rendere Recanati un luogo sempre più piacevole ed accogliente, alla stregua delle altre città d’arte e di cultura, dove trascorrere una serata con gli amici o qualche giorno di vacanza e dove è un piacere vivere anche per i residenti che hanno diritto a servizi efficienti e ad un ambiente sereno e sicuro”.
“Metto tra i primi punti del programma proprio quello della partecipazione cittadina perché il governo della città dovrà essere improntato sulla trasparenza con un costante rapporto con i quartieri e le frazioni tanto che ho conferito una specifica delega per i rapporti con i quartieri all’assessore Maurizio Paoletti. Abbiamo già iniziato ad attuare l’impegno di una maggiore apertura al pubblico degli uffici che a settembre sarà ulteriormente potenziata”.
“La famiglia sarà al centro dell’azione amministrativa e intorno a questa dovrà essere costruito un modello di partecipazione e di inclusione, di uno sviluppo sostenibile, di un’integrazione tra le generazioni con una gestione efficiente ed attenta delle risorse per il supporto alle famiglie, ai giovani, agli anziani e alle fasce più vulnerabili della cittadinanza”.
“Se siamo uniti e condividiamo l’impegno e la passione per la nostra città, il cammino sarà più semplice e gli obiettivi più facili da raggiungere. Per questo ribadisco l’invito a tutti voi, sedici consiglieri, al di là della poltrona sulla quale siete seduti, a lavorare insieme, a partire da dove la vecchia Amministrazione ha chiuso la sua attività e a continuare. La mia porta e quelle dei miei assessori sono sempre aperte e mi auguro di poter avviare con tutti voi una proficua collaborazione”.
A seguire i nomi e i gruppi dei sedici consiglieri del Comune di Recanati: Enrico Gelosi Enrici, Valentina Guzzini, Nicoletta Marzioli, Simone Simonacci e Pierluca Trucchia di Fratelli d’Italia; Elena Bernardi e Romano Frenquelli di In Comune; Dario Ragni di UDC; Benito Mariani della Lega Salvini Recanati; Michele Brizi di Per una Recanati migliore; Francesco Fiordomo e Giorgio Lorenzetti di Civici Vivere Recanati; Andrea Marinelli e Rita Soccio del Partito Democratico; Antonio Bravi e Stefano Petrella di Recanati Insieme.
Nella Commissione Comunale preposta all'aggiornamento degli elenchi dei giudici popolari per le Corti di Assise e le Corti di Assise di Appello sono stati eletti i consiglieri Michele Brizi e Francesco Fiordomo.
Il Consiglio Comunale si è chiuso con l’elezione finale dei consiglieri Enrico Gelosi Enrici, Dario Ragni e Andrea Marinelli nella Commissione Elettorale Comunale e dei consiglieri supplenti Nicoletta Marzioli, Elena Bernardi e Giorgio Lorenzetti.
Si è tenuta venerdì, nella libreria Giunti di Macerata, la presentazione del libro "Gettami in pasto ai lupi e tornerò alla guida del branco", edito da Poderosa Edizioni, e scritto da Barbara Trasatti e Barbara Suigo. L'evento ha registrato una grande affluenza di pubblico.
Il libro, che coniuga perfettamente leggerezza e profondità, si propone come un indispensabile strumento per chiunque desideri navigare la complessità della vita con un sorriso. Le autrici hanno sottolineato l’importanza della comunicazione gentile, l’umiltà e la capacità di affrontare nella giusta maniera gli accadimenti della vita.
Con uno stile accessibile ricco di aneddoti, le autrici hanno lanciato un invito a vivere la vita con maggior consapevolezza e cura degli altri. Barbara Suigo e Barbara Trasatti hanno chiuso l'incontro con un messaggio di speranza e incoraggiamento, ricordando ai presenti “di restare aperti ai futuri possibili e agli insegnamenti che la vita può offrire”.
L'evento ha lasciato un segno positivo nel cuore di tutti i partecipanti, confermando "Gettami in pasto ai lupi e tornerò alla guida del branco" come un testo imperdibile per chiunque voglia intraprendere un percorso di crescita personale.
Gli ex studenti del Liceo Scientifico salesiano San Giuseppe di Macerata si sono ritrovati a 30 anni dal diploma. La location scelta per festeggiare è stata quella del ristorante “Ai due re" di Civitanova Marche.
"Era il lontano 1994, eravamo in 27 e il liceo era la nostra seconda casa, affermano gli ex studenti. Dopo anni, tra mille ricordi di lunghe giornate in aula, di complici sguardi, tensioni preinterrogazioni, gite scolastiche spericolate e uscite di scuola non troppo ‘legali’, ci siamo trovati all’alba dei cinquant’anni, con lo stesso spirito e con immediata empatia. È proprio vero, l’amicizia è come il vino, migliora invecchiando", concludono.
Il distretto di Civitanova Marche dell’Ast di Macerata ha un nuovo direttore dopo il pensionamento del dottor Gianni Turchetti e dopo la reggenza come facente funzioni del dottor Lorenzo Mazzanti, anche lui prossimo ormai alla quiescenza.
È stato conferito l’incarico quinquennale di direttore di struttura complessa dell’Unità Operativa Organizzazione dei servizi sanitari di base per il distretto costiero al dottor Pier Daniel Ruggiero, primo della graduatoria del concorso appena espletato. Il dottor Ruggiero, classe 1976, proviene dalla Regione Umbria dove svolgeva l’incarico di responsabile del Centro di Salute di Gubbio.
“Sul fronte del personale, con la finalità di garantire l’erogazione dei livelli essenziali delle prestazioni e anche la copertura dei turni di lavoro nel periodo delle ferie estive, si registrano le assunzioni a tempo determinato e a titolo straordinario di 12 infermieri, 8 operatori Socio sanitari e un’ostetrica”, si legge in una nota dell’Ast.
“Ulteriori 9 infermieri, invece, sono stati assunti a tempo determinato e a titolo straordinario per implementare le Centrali Operative Territoriali (COT), di cui al Pnrr Missione 6C1”.
“Stiamo continuando ad investire nella sanità del maceratese – evidenzia il vicepresidente della Giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini -: le nuove assunzioni di personale rappresentano una boccata di ossigeno per fronteggiare una carenza cronica, che è alla base delle problematiche presenti nella sanità delle Marche e nel resto del Paese, come le liste di attesa. Questi sono risultati concreti che segnano un cambio di passo rispetto al passato, nell’ottica di un potenziamento dei servizi sanitari erogati ai marchigiani”.
Ciclista di 52 anni stroncato da un malore. La vittima è Danilo Pollastrelli, residente a Civitanova Marche. La tragedia si è consumata intorno alle 11:30 della giornata di oggi, a Pintura di Bolognola, quando il 52enne è stato notato da alcuni passanti riverso a terra vicino alla sua mountain bike.
Constatata la gravità della situazione, è stato subito lanciato l'allarme. Si è, dunque, attivata la centrale del 118 che ha coordinato l’intervento di emergenza e ha inviato sul posto un’automedica e un’ambulanza. Inizialmente è stato attivato anche l’elisoccorso, tuttavia ogni tentativo di salvare la vita all’uomo si è rivelato vano. In base agli accertamenti medici, Danilo Pollastrelli è stato stroncato da un infarto.
Faceva l'operaio in una ditta civitanovese ed era un grande appassionato di montagna: lascia una figlia 16enne e una compagna.
Per tutti gli accertamenti del caso sono intervenuti i carabinieri della locale stazione.