Sono i suoi occhi a presentare il conto per la prima richiesta di attenzione. Occhi pieni di voglia di vivere, occhi che raccontano frammenti di dolore di vite passate. Occhi blu come il mare quelli di Mattia De Minicis. E questa è la storia di nonna Pierina e di un nipote che, attraverso la musica, cerca di aiutarla per combattere l'avanzamento dell'Alzheimer.
Mattia lo abbiamo conosciuto tra le vie dei negozi di Civitanova, dove con nonna Pierina seduta in auto alle sue spalle cerca di regalare un po' di sorrisi a passanti e amici che incontra lungo la sua avventura. "Da quando è scoppiata la pandemia, con il blocco dei concerti, ho deciso di tornare alla strada. Qui mi sento vivo e cerco di regalare emozioni, in attesa di tornare alla normalità".
Fa questa vita da 12 anni, Mattia, figlio d'arte proprio nel mondo della musica: il papà Stefano è stato il fondatore del Festival "Jazz non solo jazz" di Fermo. Ritmo che gli scorre nelle vene e che traduce in melodie attraverso soprattutto ukulele, clarinetto e flauto da naso. Ritmo che gli ha permesso di essere notato da artisti attenti al sociale come Roy Paci e Tonino Carotone.
"Da quando nel 2009 abbiamo scoperto la malattia di mia nonna, ho cercato di starle vicino in tutti i modi. Grazie alla musica riusciamo a farla interagire e cerchiamo di farla restare presente e tra noi anche con la mente. E quando i segnali di avanzamento della malattia diventano più visibili, noi suoniamo insieme", racconta Mattia.
Questa è la storia di un ragazzo che non ha mai smesso di credere nei propri sogni, questa è la storia di una nonna che grazie a suo nipote continua a vivere.
"Oggi pomeriggio, abbiamo effettuato il sopralluogo richiesto al Kursaal e Casa per gli Artisti anche se avevamo espressamente richiesto la presenza del progettista che è malato e che ha seguito il sopralluogo per telefono. Nulla sarebbe cambiato se dopo la nostra attesa di oltre 21 giorni, ci fosse stato rinviato a qualche altro giorno per consentirne la preseza". Così il centrodestra di Porto Recanati, guidato dall'ex vicesindaco Rosalba Ubaldi in risposta all'attuale Giunta Michelini sullo stato dei lavori all'ex cineteatro e alla Casa degli Artisti (leggi qui).
"Il Kursaal si presenta -spiegano- ancora come un cantiere in cui i vari interventi sono in fase di ultimazione (durante il sopralluogo, alcuni operai erano al lavoro). Di fronte alle reiterate affermazioni del sindaco e della giunta circa gli interventi non effettuati ribadiamo ancora una volta che l’obiettivo che la precedente Amministrazione si era posta, una volta accantonata l’idea dell’intervento privato, era quello di una ristrutturazione dell’immobile per realizzare una sala polivalente. A tale scopo le indispensabili opere necessarie erano quelle della messa in sicurezza del tetto,
il rifacimento della controsoffittatura nella quale trovano alloggio le luci, la realizzazione ex novo dell’impianto di ventilazione e termico, la realizzazione del nuovo impianto elettrico, la realizzazione ex novo dell’impianto antincendio, la realizzazione dei camerini ed il loro collegamento con il palco per il quale era previsto il prolungamento verso la sala, la sostituzione degli infissi esterni e la ripulitura delle poltrone".
"Per tali lavori la risposta del progettista è stata che i vari interventi sono stati realizzati e che sono in via di ultimazione quelli previsti sull’impianto antincendio e che, dopo la realizzazione delle necessarie tracce per gli scarichi nei bagni dei camerini si procederà, non appena reperita una ditta disponibile (finora cercata invano) al posizionamento di idonea pavimentazione. Il progettista ha ribadito di essersi attenuto al progetto che gli era stato affidato in base alle risorse di bilancio disponibili con due diversi finanziamenti".
"Quello che volevamo verificare lo abbiamo verificato seppure in assenza del progettista e delle tavole richieste. Corrisponde a quanto finora dichiarato. Il progettista ha inoltre confermato che non è stata dichiarata la chiusura dei lavori nè depositata la contabilità finale. Nessuno ha mai pensato che in queste condizioni si potesse procedere alla fruizione della sala. Sapevamo perfettamente che una volta ultimati i lavori avremmo dovuto verificare – dopo una accurata pulizia dei pavimenti – l’eventuale sostituzione totale o parziale degli stessi e per questo avremmo dovuto prevedere un ulteriore investimento come per le finiture e la tinteggiatura dei locali.
Il ritardo di oltre un anno dei lavori imputabili al blocco nel periodo del lockdown e al reperimento dei materiali - problema che ancora oggi stanno incontrando tutti i cantieri - hanno impedito che i lavori programmati fossero conclusi durante il precedente mandato amministrativo.
Se quanto programmato fosse stato completato nei tempi previsti, avremmo sicuramente avuto modo di verificare eventuali necessità da assolvere per pavimenti (ulteriormente rovinati dall’impalcatura interna nella fase di cantiere ) e finiture. Avremmo semplicemente provveduto, rinunciando a fare qualche altro intervento ed avremmo sicuramente provveduto alla inaugurazione ed apertura. Tutto con estrema soddisfazione.
Oggi questo tocca alla nuova amministrazione che invece di intervenire trova la sua soddisfazione nel criticare quanto fatto in precedenza ammettendo candidamente di non aver mai incontrato in oltre quattro mesi di tempo utile, il progettista con il quale avrebbero dovuto confrontarsi. Oggi PNRR o fondi sovracomunali o fondi di bilancio è necessario che l’Amministrazione provveda a reperire le risorse utili che da quanto possiamo ipotizzare ammonterebbero a circa 200.000 euro, visto che le opere strutturali che sempre rappresentano l’investimento più significativo sono già state completate".
"Quando si mette mano ad un edificio anche di nostra proprietà, prima si pensa al tetto, al riscaldamento, agli impianti e solo alla fine si scelgono i colori delle pareti e la tappezzeria, sottolinenano. Evitiamo ogni commento al video pubblicato dal sindaco sui social in quanto riproduce semplicemente lo stato dell’arte di un cantiere e in ogni cantiere, anche quello di una semplice imbiancatura a casa nostra, metterebbe in evidenza scatoloni di materiali usati e da usare, polvere, teli di copertura e finiture da completare".
La Giunta Michelini torna a fare il punto sullo stato dei lavori ai due edifici simbolo della città: l’ex cinema Kursaal e la Casa degli Artisti. Per quanto concerne il Kursaal “la struttura attualmente si presenta con diverse lavorazioni incomplete o non realizzate secondo la regola dell'arte. Numerose carenze tecniche e progettuali rendono i locali inidonei ad essere utilizzati come sala polifunzionale pronta ad ospitare spettacoli teatrali ed eventi di ogni genere”, spiega il sindaco in una nota.
“Troppe sono le mancanze che sono rilevabili ad occhio nudo e che impattano in modo molto negativo sulla fruibilità dell’immobile. Quando una pubblica amministrazione si impegna per importi così ingenti dovrebbe restituire alla cittadinanza un sito che dovrebbe essere la casa di tutti i portorecanatesi e come tale conseguentemente funzionale e accogliente”.
“Appare palese – prosegue Michelini - che nella struttura sono stati effettuati una serie di lavori senza avere non solo una chiara idea sui possibili futuri utilizzi della stessa ma anche delle più elementari regole dell'arte edilizia. Non sono soddisfatte le minime necessità indispensabili ad un uso teatrale, per concerti, convegni o altro. Seppure i lavori non siano ancora stati ultimati è molto evidente il complessivo livello di approssimazione della loro realizzazione; tutto appare eseguito in fretta ed in modo decisamente grossolano”.
“Nel processo di ristrutturazione sono state completamente dimenticate alcune aree come quella della cabina di proiezione, dove sono presenti vecchie finestre senza guarnizioni, esposte quindi ad infiltrazioni piovane, così come l’uscita di sicurezza della galleria che non si chiude ermeticamente. Alla luce della situazione descritta, riteniamo che il nostro Cineteatro Kursaal necessiti ancora di molta attenzione e di ulteriori finanziamenti per poterlo rendere una struttura compiutamente fruibile e funzionale ai diversi utilizzi della cittadinanza”.
“Come Amministrazione, in considerazione del fatto che la capacità di attingere a bilancio comunale (anche con accensione mutui) è ormai arrivata ad un limite non più sopportabile e sostenibile (essendo già stati spesi 750 mila euro), dovremo cercare in tutti i modi di poter ottenere finanziamenti connessi al Pnrr o comunque sovracomunali per poterla ultimare e rendere disponibile”.
Il primo cittadino torna anche sullo stato dei lavori e della sistemazione della cosiddetta “Casa degli Artisti”, definita “pronta e fruibile dalla precedente giunta comunale”. “Anche in questo caso, quanto annunciato non corrisponde alla realtà - sottolinea Michelini - perché gli interventi sono lungi dal potersi definire completati in maniera adeguata e funzionale”.
“Lo stabile conserva la struttura dei vecchi spogliatoi da campo di calcio con i vari box doccia, manca totalmente di insonorizzazione e di quei dispositivi per il trattamento del suono (anti rimbombo o simili) che fanno di semplici quattro mura una sala prove. Insomma, non c’è nulla di ciò che serve per rendere la per rendere la “Casa” utilizzabile per attività di tipo musicale e/o artistico”.
“Se per il Kursaal ad oggi il Comune non può disporre di ulteriori risorse rispetto a quanto già speso e investito - conclude il sindaco Michelini - per la Casa degli Artisti c’è un finanziamento di circa 34 mila euro dalla Regione Marche e di conseguenza possiamo auspicare e prevedere che i tempi di realizzazione dei lavori necessari a rendere la struttura fruibile per il suo scopo saranno più rapidi”.
Cari lettori, bentornati all'appuntamento settimanale con la mia rubrica, nella quale analizzeremo l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. Oramai siamo a 2 anni dall'inizio della pandemia e i contagi segnano una generale discesa.
I numeri sembrano confermare come il peggio sia alle spalle e, come accennavo la scorsa settimana, le restrizioni non hanno inciso, visto che si è avuto il medesimo andamento del Regno Unito dove - di precauzioni - non ne sono state prese, se non minimali.
Anche i ricoveri ordinari sono andati finalmente in decrescita, sebbene bisognerebbe fare chiarezza su cosa si intenda per "ricovero", poiché almeno il 30% di quelli che sono considerati ricoveri Covid fanno riferimento a persone positive, ma che si trovano in ospedale per altre ragioni.
Sempre facendo la comparazione con il Regno Unito, lì addirittura si è avuto il sorpasso, ovvero, i ricoverati positivi per ragioni non legate al Covid sono maggiori di quelli legati a sintomi Covid.
Guardando al grafico delle regioni, si nota come molte si trovino nella stessa fascia di colore sebbene l'incremento dei contagi proceda in direzione poco uniforme. Quindi non è possibile stabilire un nesso fra colore e riduzione dei casi: semplicemente tutte le regioni seguono, più o meno, lo stesso trend.
Con soddisfazione, nei giorni seguenti alla pubblicazione della scorsa puntata della mia rubrica, alcuni articoli sulla stampa estera hanno riportato come la letalità del Covid sia scesa a livello di quella dell'influenza ovvero una fascia fra 0.1 e 0.2%. Probabilmente questa letalità, man mano che si diffonderà l'uso della pillola antivirale, sarà destinata a scendere ancora, possibilmente sotto lo 0.1%. Ora l'unica incognita che rimane è la possibilità che in 2 o 3 mesi appaia una nuova variante. Generalmente abbiamo notato come le varianti compaiano verso primavera e in autunno.
Porto Recanati in lutto per la scomparsa di Antonio Cionfrini. L'uomo era conosciutissimo in città per la sua attività nel settore ittico, ma anche per la sua passione politica che lo aveva portato a fondare e sostenere Porto Recanati a Cuore, lista per la quale nel 2016 si era candidato.
Costante anche il suo impegno nel palio cittadino di San Giovanni. Antonio Cionfrini, 60 anni, è morto all’ospedale dorico di Torrette, dove si trovava ricoverato in seguito a una malattia. Ultimamente era anche risultato positivo al Covid.
Così lo ricorda il movimento Porto Recanati a Cuore: "Antonio caro, Sei stato uno dei fondatori del gruppo e sappi che ne andiamo fieri, fieri perché le anime come te al mondo sono rare. Non si può parlare di retorica perché tu davvero eri una delle persone più buone, gentili, oneste, leali che ci siano fieri di averti avuto come compagno di avventure e fieri di averti avuto come amico.
Tu Antonio sei il gigante buono delle fiabe e resti nel cuore nostro per sempre". I funerali verranno celebrati nella chiesa Preziosissimo Sangue di Porto Recanati alle ore 15 di oggi.
Il miracolo della vita che vince su tutto. Ieri mattina, alle 8.37 all’ospedale di Civitanova Marche, è nata Vittoria Pierini, figlia di Francesca Polli e Attilio Pierini, l’indimenticato campione di basket scomparso in un incidente stradale il 23 giugno 2020. La mamma l’ha messa al mondo dopo aver ricorso alla Procreazione medicalmente assistita, utilizzando il seme congelato del marito defunto e coronando così quello che era il sogno che i due stavano coltivando prima che quella tragica fatalità spazzasse via tutto il loro mondo.
"I nostri pensieri erano quelli di mettere al mondo una nuova vita, invece la vita ci è stata tolta. Tu hai voluto rimanessi qui cosciente e in salute. Oggi (ieri, ndr) alle ore 08.37 è nata nostra figlia, la nostra più grande Vittoria. Il tuo esistere continuerà attraverso i suoi occhi. Non le leggerò i soliti libri di fiabe. Le racconterò la storia di suo padre, del grande uomo che era e dell’amore che ci ha uniti per sempre". Queste le toccanti parole, scritte in un post Facebook, da Francesca Polli, moglie del compianto cestista portorecanatese.
Un percorso iniziato nell’inverno a cavallo tra il 2019 e il 2020, quando i due, sposati da diversi anni, avevano deciso di provare ad allargare la famiglia. Poi però il tragico destino, in quel 23 giugno di due anni fa: la coppia si sta dirigendo in auto verso Roma per effettuare alcuni esami legati al processo di procreazione assistita. Attilio muore sul colpo in seguito all’impatto con un camion, Francesca si salva ma è in condizioni disperate. Successivamente la lenta ripresa della donna, fino al miracolo la nascita della piccola Vittoria. La piccola sta bene, pesa 4,170 chilogrammi. Mamma Francesca indossa la canotta numero 8 di papà Attilio per annunciarne la venuta al mondo.
La notizia ovviamente ha fatto il giro del web ed è stata accolta con entusiasmo anche dall’Attila Junior Basket, società cestistica portorecanatese nata proprio nel ricordo di Attilio. “Nulla è più bello di una nuova vita. Benvenuta Vittoria, avrai per sempre una stella dall'alto che veglierà su di te e su tua madre Francesca”, scrive il club in un posto. Anche la Virtus Civitanova, l’ultima squadra anche aveva militato Attilio, si unisce. “Non abbiamo le parole per descrivere la gioia di questa notizia. Stamattina è nata Vittoria, figlia di mamma Francesca e di papà Attilio Pierini. Il regalo più bello, in un giorno tutt’altro che casuale”.
Sorpreso in auto con la cocaina: arrestato un 39enne residente a Porto Recanati, ma originario dell'Olanda. Si tratta di un insospettabile padre di famiglia, senza alcun precedente penale. A compiere l'operazione sono stati i Carabinieri della radiomobile di Osimo che, durante i controlli del sabato sera, lo hanno fermato a Loreto, a poca distanza dalla sua abitazione portorecanatese.
L'uomo nascondeva la droga sotto il sedile della sua auto, una Volkswagen Touran, all'interno di un unico involucro. Rinvenuti ben 51 grammi di stupefacente che, secondo gli investigatori, sarebbero serviti per rifornire la 'piazza' della bassa Valmusone e della Riviera del Conero.
Lunedì il 39enne è stato sottoposto a udienza per direttissima al tribunale di Ancona, che ne ha convalidato l'arresto. Il giudice ha disposto nei suoi confronti gli arresti domiciliari e ha fissato il processo per il prossimo 9 marzo.
"Sei arrabbiata? Come va? Dai usciamo per un aperitivo...". Qualche mese dopo lo stupro di gruppo subito il 24 aprile scorso a Porto Recanati (leggi qui), e le minacce estese alla famiglia affinché non parlasse, una 35enne di Ancona, commessa in un negozio, sarebbe stata contattata dal presunto stupratore come se nulla fosse accaduto.
La circostanza, insieme alla 'visita' in negozio di un'altra persona coinvolta, consigliarono alla donna, che nel frattempo aveva denunciato in Questura di Ancona, di fornire gli elementi per identificare gli aguzzini dopo i timori iniziali. Nei giorni scorsi, su ordine del gip di Macerata Claudio Bonifazi chiesto dal pm Rosanna Buccini, la Squadra Mobile di Ancona aveva arrestato due uomini per concorso nella violenza di gruppo commessa dopo un party, a base di alcol e cocaina, in un'abitazione diversa, durante la zona arancione Covid.
Ora si cerca il 'terzo uomo' che la 35enne non conosceva e di cui diede solo una descrizione di massima. In carcere sono già finiti un 44enne campano, insegnante di sostegno, che lavora in un'istituto tecnico superiore dell'Anconetano, accusato di aver materialmente abusato della donna, e un 52enne muratore piemontese, che, insieme al terzo uomo l'avrebbe bloccata durante lo stupro a casa del docente. Gli indagati, che si dicono estranei alle accuse, sono rimasti in silenzio davanti al gip.
La Mobile, guidata da Carlo Pinto, attende le deleghe per sentire altri potenziali testimoni. La 35enne riferì che i tre, durante il party, le chiesero di accompagnarli in auto a prendere del vino perché era terminato; e che poi invece si consumò lo stupro. Impaurita dalle minacce del prof ("sono come Batman - le avrebbe detto -, una persona diversa da quella che appare"), li riaccompagnò al party, e tornò a casa: poi la corsa in ospedale, l'attivazione del codice rosso e la denuncia.
Prosegue l’attività di monitoraggio dei cantieri edili da parte del comando provinciale dei Carabinieri di Macerata. Gli ultimi controlli relativi al rispetto delle normative di settore, con particolare riferimento alle condizioni di sicurezza dei lavoratori, sono state svolte dalle compagnie Civitanova Marche e di Tolentino che hanno coordinato i servizi svolti dai militari delle stazioni di Porto Recanati, di Tolentino e di Caldarola.
Servizi effettuati unitamente alla componente specialistica dell’arma, il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Macerata. Durante l’espletamento del servizio sono state comminate multe per dieci mila euro complessivi.
A Tolentino, è stato segnalato all’autorità giudiziaria il legale rappresentante di una società di costruzioni per gravi violazioni riscontrate nel cantiere posto in essere per la ristrutturazione di una palazzina nel centro cittadino.
Numerose le carenze rilevate: andavano dalla mancanza dei parapetti a difesa delle aperture dei solai alla mancanza del piano di montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi. È stata disposta la sospensione temporanea dei lavori e sono state elevate sanzioni penali per cinquemila euro.
A Porto Recanati è stato ispezionato un cantiere in cui operavano due diverse ditte. Sono state accertate violazioni in materia di piano di montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi oltre a varie omissioni degli adempimenti connessi all’incarico di coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione dei lavori.
Complessivamente sono state elevate sanzioni per cinquemila euro e, per una delle due ditte, è scattato anche il provvedimento della sospensione dei lavori. Le posizioni dei due titolari delle società e quella del coordinatore per la sicurezza sono al vaglio dell’autorità giudiziaria.
Il Comune di Porto Recanati ha ricevuto dalla Regione Marche tramite apposito decreto un finanziamento di 40 mila euro, da utilizzare per il progetto di bonifica e messa in sicurezza dell'area residenziale di Paradiso Azzurro, storicamente interessata da un problema di inquinamento industriale.
A comunicarlo è l'assessore ai Lavori Pubblici Lorenzo Riccetti, che intende intervenire anche sulla questione rimasta insoluta dello spiaggiato. «Non appena sarà approvato il DUP – ha dichiarato Riccetti – procederemo ad appaltarlo a un professionista del settore. Una volta predisposto, poi, avvieremo la richiesta di finanziamento del progetto esecutivo alla Regione.
Per quanto riguarda invece il Capannone Nervi – ha aggiunto l’assessore – è già stato realizzato un intervento di incapsulamento delle coppelle di copertura, mentre è stata avanzata una richiesta di finanziamento ministeriale, pari a 500 mila euro, per la messa in sicurezza della struttura e siamo stati inseriti in graduatoria. Il tipo di intervento da realizzare sarà valutato in funzione della destinazione d’uso del Capannone e dell’eventuale ottenimento di un finanziamento per un progetto di riqualificazione dell’edificio».
Rispetto al tema dello spiaggiato, invece, Riccetti ha affermato che «in un’ottica di razionalizzazione dei tempi e dei costi relativi al sistema di pulizia delle spiagge pubbliche, contrariamente a quanto in uso fino ad ora, abbiamo già la Cosmari che eseguirà la pulizia dei tratti di concessione e provvederà al ritiro dello stesso spiaggiato. Secondariamente, procederemo con l’indizione di un bando pluriennale che tenga definitivamente conto del peso totale del suddetto che verrà ritirato, aspetto finora totalmente trascurato. Tale nuovo modus operandi potrebbe consentire un notevole abbattimento dei costi di questo tipo di interventi che in passato sono sempre stati cospicui».
Senza biglietto minacciano e aggrediscono i controllori del bus: individuati i responsabili. Si sono concluse con la completa identificazione dei due responsabili le fulminee indagini condotte dal luogotenente Giuseppino Carbonari, comandante della Stazione Carabinieri di Porto Recanati, in ordine ai gravi fatti che si sono verificati lo scorso 26 gennaio a bordo di autobus di linea Contram (leggi qui cosa è accaduto).
La vicenda si è consumata sull’autobus di linea che da Macerata conduce a Civitanova Marche, quando - in prossimità dell’incrocio della statale SS 16 con il bivio Helvia Recina - sono saliti a bordo i controllori per la verifica del green pass e del titolo di viaggio. Alcuni passeggeri ne erano sprovvisti, quindi è scattato l’accertamento al quale due di loro si sono subito apertamente sottratti, rifiutandosi di esibire i documenti e cominciando ad insultare ed inveire contro il personale di servizio, tant’è che sono stati reiteratamente invitati a scendere.
Hanno, quindi iniziato, a minacciare e sputare verso i controllori e, una volta in strada uno di loro, dopo aver raccolto una bottiglia di vetro a terra, l’ha rotta contro il guardrail e ha minacciato di mali ingiusti gli addetti al controllo che, per evitare il peggio, si sono subito allontanati.
Poco più tardi sono giunti sul posto i militari della locale Stazione, ma dei due non vi era più traccia, quindi sono iniziate le indagini che, sviluppate sulla base delle molteplici e concordanti testimonianze acquisite, hanno permesso in pochi giorni di rintracciare gli autori del fatto.
Si tratta di due cittadini stranieri già noti alle forze di polizia per i loro trascorsi: un 34enne tunisino e un 39ene marocchino, entrambi domiciliati presso il condominio multietnico Hotel House. I due uomini sono stati deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria maceratese con l’ipotesi di reato di resistenza a pubblico ufficiale e minacce aggravate in concorso, fatte salve eventuali ulteriori ipotesi delittuose.
“In merito alla questione, ancora irrisolta, della restituzione dei locali siti in via Argentina al Comune di Porto Recanati, l’Amministrazione comunale ha formalizzato con una delibera di Giunta la decisione di adire alle vie legali nei confronti delle associazioni Croce Azzurra e Croce Bianca e dei rispettivi rappresentanti legali”. Ad annunciarlo è il sindaco di Porto Recanati, Andrea Michelini, che - per l'immobile in questione - comunica di valutare "un differente utilizzo che potrebbe essere finanziato tramite l’utilizzo dei fondi del PNRR".
"Alla Croce Azzurra era già stato intimato dall’amministrazione Mozzicafreddo di riconsegnare le chiavi dei locali nel mese di maggio 2021, in base ad una delibera consiliare del 1999, anche in considerazione del fatto che la Croce Azzurra aveva trasferito la propria sede presso locali privati in via Bocci/Gramsci" ricorda il primo cittadino, che aggiunge: "Il 20 luglio 2021, la Croce Azzurra comunicava però di esser tornata ad occupare i locali di proprietà comunale siti in Via Argentina in via temporanea, con l’intenzione di costruire un nuovo stabile e, soprattutto, annunciando di voler a breve procedere alla chiusura definitiva della Croce Azzurra".
Si passa così al 30 luglio, giorno in cui "l’Amministrazione comunale era tornata a chiedere la restituzione dei locali e, a seguito di un incontro presso il Municipio, si era concordato che in data 4 agosto 2021 sarebbe avvenuta la riconsegna degli stessi alla presenza del signor Michele Tetta e di un Tecnico comunale" puntualizza Michelini "Il giorno prima della prevista riconsegna, però, la Croce Azzurra ci ripensava e scriveva una nota al Comune affermando di non voler lasciare i locali di Via Argentina, rinviando ogni decisione al mese di settembre".
"Il 9 dello stesso mese, invece di inviare comunicazione circa la data di riconsegna dei locali da parte della Croce Azzurra, il signor Tetta inviava una nota al Comune in cui trasmetteva l’atto costitutivo della nuova Croce Bianca Porto Recanati, che incredibilmente, nell’atto costitutivo, aveva fissato (sine titulo) la propria sede presso i locali di Via Argentina, senza alcuna preventiva autorizzazione o nulla osta da parte dell’Ente proprietario, ossia il Comune di Porto Recanati" ribadisce il sindaco.
In continuità con il modus operandi della precedente amministrazione, la Giunta Michelini ha reiterato con una specifica del 23 dicembre 2021 la richiesta di restituzione delle chiavi dei locali. "Negli ultimi giorni, inoltre, si sono susseguiti inviti ad un incontro rivolti alla presidente della Croce Bianca, signora Teresa Montali, al fine di giungere a una risoluzione del contenzioso che avrebbe potuto evitare l’epilogo giudiziario della vicenda - conclude Michelini -. Tali inviti sono purtroppo caduti nel vuoto costringendo la Giunta a decidere di intraprendere la strada delle vie legali".
Cari lettori, bentornati al nostro appuntamento settimanale con la mia rubrica, nella quale analizzeremo l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. Come avevo annunciato la scorsa settimana, il peggio sembra alle spalle. I casi sono in evidente calo a livello nazionale e, anche i dati ospedalieri, iniziano a flettere.
Dovremmo aver superato oramai il picco delle terapie intensive, mentre la scorsa settimana dovremmo aver visto il picco dei ricoveri ordinari. Per i decessi mi aspetto il picco entro due settimane.
I colori delle regioni sono rimasti quelli della scorsa settimana, sebbene le Marche siano la regione in cui i contagi scendono meno e, a differenza delle altre, si è avuto un rialzo dei ricoveri. Situazione che ci pone virtualmente in zona arancione, se le cose non cambiano.
Panico a bordo di un bus: alcuni uomini, sprovvisti di biglietto, hanno aggredito i controllori. È quanto accaduto, nella giornata di mercoledì, su un pullman della Contram che da Porto Recanati si dirigeva verso Civitanova. Al momento del controllo dei biglietti, quatto uomini ne erano sprovvisti e non avevano con sé nemmeno documenti di identità.
A quel punto l’invio a scendere dal bus, ma i quattro cittadini stranieri hanno iniziato ad inveire contro il personale di bordo. Uno di loro ha sputato, un altro ha preso da terra una bottiglia di vetro, l’ha spaccata e si è avvicinato con fare minaccioso. Subito i controllori aggrediti hanno allertato la Polizia, ma i quattro aggressori sono riusciti a dileguarsi prima dell’intervento degli agenti.
“La Shoah non va dimenticata. Sono stati tempi oscuri e non dobbiamo permettere che si ripetano”. Sono le parole di Ivano Tacconi, classe 1938, ex consigliere comunale di Macerata, iscritto da più di 40 anni all’Anpi e vecchio militante della DC di Enrico Mattei – come lui stesso ricorda romanticamente.
Ivano è nato proprio nell’anno delle Leggi Razziali introdotte in Italia: 6000 ebrei residenti furono costretti a emigrare, più di 7000 ad essere deportati in campi di concentramento nel nostro Paese e all’estero.
Alla fine della guerra, il bilancio delle sole persecuzioni è stato di 7.579 ebrei identificati e arrestati, di cui 6.806 deportati nei lager, dai quali ne sono ritornati soltanto 837. I morti furono 5.969.
Oggi Ivano si occupa di pubblicità, ma ricorda ancora la sua infanzia scanzonata e, al contempo, profondamente segnata dai fatti storici di quel tempo, divisi fra la paura seminata da fascisti e nazisti e la promessa di fare in modo che orrori del genere non si sarebbero più ripetuti.
In questa intervista la sua storia di ragazzo che si affacciava a un’Italia da ricostruire. Oggi adulto che vive per non dimenticare:
“L’Amministrazione comunale di Porto Recanati esprime sincero e profondo cordoglio per la scomparsa dell’uomo senza fissa dimora, S. N., ritrovato stamattina nei pressi dei giardini di Viale Europa”. Lo dichiara il sindaco, Andrea Michelini, a seguito della notizia del ritrovamento del corpo senza vita di un 70enne di origine bosniaca.
“Diversi giorni fa, la presenza stanziale di un’auto, una Fiat Doblò, con a bordo un signore anziano era stata segnalata nel parcheggio Nazario Sauro – sottolinea il primo cittadino -. I Vigili Urbani, recatisi sul posto, avevano identificato l’uomo, che appariva lucido e in grado di rispondere con pertinenza alle domande”.
“Aveva riferito di aver avuto un litigio in famiglia dopo il quale aveva deciso di allontanarsi, ma che l’indomani sarebbe tornato a vivere con il figlio” racconta ancora il sindaco “allo scopo di verificare quanto affermato dall’uomo, l’Ufficio dei Servizi sociali si è attivato prendendo contatti con i familiari, i quali hanno confermato la versione resa e dichiarato che avrebbero provveduto a prendersi cura del congiunto”.
“Nella giornata odierna abbiamo appreso del tragico epilogo della vicenda e del ritrovamento del corpo senza vita del signor S. N. nelle vicinanze dei giardini di Viale Europa. Le autorità competenti hanno disposto l’autopsia per chiarire le cause della morte” ha annunciato Andrea Michelini.
Dramma della solitudine: un uomo di 70 anni, N.S., è stato trovato morto questa mattina all’interno del proprio furgoncino. Il fatto è accaduto a Porto Recanati in piazzale Europa. Lanciato l’allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118, ma il medico non ha potuto far altro che constatare l’avvenuto decesso dell’uomo.
La segnalazione era arrivata da una passante che aveva notato il corpo immobile dell'uomo, avvolto in un plaid, all'interno del suo Fiat Doblò. Da quanto si apprende il 70enne, di origine bosniaca, da qualche tempo aveva deciso di vivere da solo scegliendo come sua dimora il proprio furgoncino e coprendosi di notte con una coperta.
Il freddo pungente di queste notti, associato probabilmente a uno stato di salute precario, ne ha probabilmente causato il decesso. Tuttavia sarà l’autopsia, disposta dalle autorità competenti, a far luce sulle cause della morte che probabilmente risale a ieri sera o alla nottata appena trascorsa. Sul posto i sanitari del 118, la Polizia Locale e i Carabinieri di Porto Recanati.
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Primo intervento a difesa della costa: l’amministrazione comunale lo ha formalizzato attraverso un’apposita delibera. Esso intende realizzare uno stralcio del più ampio progetto già redatto dall’ingegner Mancinelli che prevede lavori di rafforzamento delle opere di difesa della costa tramite manutenzione straordinaria dei pennelli esistenti nel litorale di Scossicci, nel tratto a nord dello stabilimento Acropoli
Tale progetto è finalizzato all’ottenimento del contributo regionale, pari a 500 mila euro, previsto dalla Delibera di Giunta regionale n.1671 del 28 dicembre 2021, al quale si dovranno aggiungere i 150 mila euro provenienti da fondi del bilancio comunale. Come dichiara l’assessore Riccetti, «si tratta di un primo intervento che si spera possa essere propedeutico ad ottenere ulteriori specifici finanziamenti con i quali, una volta per tutte, porre definitivo rimedio ad una storica e grave problematica che interessa la difesa dei nostri litorali».
«Una città che vive di turismo – continua – deve mettere in campo ogni possibile tentativo di difesa delle sue strutture e infrastrutture che nel tratto a nord sono da anni costantemente minacciate dal fenomeno della erosione costiera, e noi metteremo in atto ogni azione possibile diretta a salvaguardare ciò che rappresenta una nostra ricchezza». «La compartecipazione economica del Comune di Porto Recanati pari a 150 mila euro è un importante segnale che la Giunta Michelini vuole dare in questo senso – conclude Riccetti – con la speranza, ovviamente, che gli Enti sovra comunali terranno in debita considerazione il fatto che il progetto "difesa della costa del litorale Scossicci", per poter essere ultimato, necessiterà di un loro corposo impegno economico».
Con specifico atto di indirizzo formalizzato con Delibera di Giunta, l’amministrazione comunale di Porto Recanati sta provvedendo all’aggiornamento del Piano antenne entro la prevista scadenza di legge del 31 marzo 2022. Ogni anno le amministrazioni comunali che si sono dotate di un Piano antenne sono tenute, infatti, ad aggiornarlo con lo scopo di razionalizzare la gestione delle richieste che i vari providers di telefonia inviano con i propri piani di sviluppo.
“Purtroppo, tale prassi, in modo abbastanza inspiegabile, non è stata adempiuta nel 2021 dalla precedente amministrazione – spiega il sindaco Andrea Michelini -. Dopo aver deciso di non rinnovare l’incarico alla Polab che da diversi anni si occupava per conto del Comune di Porto Recanati di gestire gli aggiornamenti consigliando conseguentemente la dislocazione di nuovi impianti, ha omesso di aggiornare come previsto dalla legge il Piano antenne alla scadenza prevista”.
“Questa mancanza – continua Michelini in una nota - ha di fatto creato un vulnus al quale l’attuale amministrazione intende porre immediato rimedio. Siamo infatti convinti che questo strumento, se costantemente aggiornato e gestito in modo corretto, possa porre in essere le dovute azioni di cautela nei confronti dei providers che ogni anno avanzano richieste di nuovi impianti nel nostro territorio”.
"L’installazione di nuovi impianti di telefonia mobile – sottolinea il sindaco - spesso suscitano nella cittadinanza un forte impatto emotivo che deve necessariamente essere tenuto in debita considerazione. È pertanto intento di questa amministrazione dedicare alla materia la massima attenzione nell’ottica di una gestione del territorio consapevole e garantendo alla cittadinanza la tutela della propria salute evitando il proliferare di nuovi impianti in punti che la stessa amministrazione può giudicare o già saturi o particolarmente sensibili”.
Prosegue l’attività di controllo del comando provinciale Carabinieri di Macerata in materia di rispetto della normativa anti covid. A San Severino Marche c’è stata un’altra chiusura, che questa volta ha riguardato una pizzeria, al cui interno il proprietario e due dipendenti lavoravano senza green pass; anche in questo caso sono state comminate le sanzioni e, come detto, disposta la chiusura per 5 giorni.
I Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Tolentino hanno inoltre eseguito un ordine di carcerazione della procura di Macerata a carico di un cittadino boliviano che dovrà scontare una condanna a due anni e otto mesi per reati commessi a San Ginesio e Tolentino negli anni 2021-16 per i reati di estorsione, di porto abusivo di armi, di spaccio di sostanze stupefacenti.
I Carabinieri della compagnia di Civitanova Marche e quelli di porto Recanati, nel corso dei controlli, hanno tratto in arresto per evasione un giovane di 24 anni che si era allontanato arbitrariamente dalla propria residenza all’Hotel House, ove era sottoposto al regime degli arresti domiciliari.
Per quanto attiene ai controlli agli esercizi pubblici, svolti con l’ausilio del Nas di Ancona, sono stati sanzionati un pub ed una farmacia di porto Recanati, il primo per inadeguatezze igienico sanitarie, per mancata esposizione della tabella etilometrica e omessa collocazione del misuratore alcolemico, la seconda per mancata esposizione della tabella dei prezzi.
Sempre a Porto Recanati i Carabinieri hanno denunciato un giovane cittadino italiano poiché durante i controlli è stato trovato in possesso di un coltello di genere proibito, sottoposto a sequestro. A Civitanova Marche, inoltre, un giovane è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Macerata per essersi rifiutato, ad un posto di controllo dei militari, di sottoporsi ad accertamento alcolemico.
Complessivamente i militari delle compagnie di Tolentino, Civitanova Marche, Macerata e Camerino, durante il servizio, hanno controllato il green pass a 604 persone, sanzionandone 5; sono stati 87 gli esercizi commerciali controllati, di cui 5 sanzionati.