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Cronaca Porto Recanati

Porto Recanati, auto finisce fuori strada: muore passeggero 39enne. Il conducente condannato a 2 anni e 2 mesi

Porto Recanati, auto finisce fuori strada: muore passeggero 39enne. Il conducente condannato a 2 anni e 2 mesi

Condannato a due anni e due mesi l'automobilista che, con una tragica uscita di strada, ha  causato la morte di Asif Mahmood, trentanovenne di origini pakistane, residente a Corridonia. Oggi, in tribunale a Macerata, il giudice Daniela Bellesi ha condannato a due anni e due mesi di reclusione, senza la sospensione condizionale, il responsabile dell’incidente, Florin Constantin Racariu, 29 anni, di origini rumene ma residente a Recanati, e gli ha anche inflitto la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida per due anni.

I genitori, i fratelli e le sorelle della vittima, per essere assistiti, attraverso l’area manager per le Marche Andrea Polverini, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, si sono costituiti parte civile al processo con l'avvocato Massimo Cesca, del Foro di Macerata, e il giudice ha stabilito di liquidare le provvisionali in loro favore.

Il terribile incidente è avvenuto 13 ottobre 2021, alle 15, a Porto Recanati. L’imputato procedeva in via dell’Industria alla guida di una Fiat Multipla in cui trasportava, sul sedile del passeggero anteriore, Asif Mahmood, quando ha improvvisamente perso il controllo del mezzo. 

La macchina ha sbandato sulla destra andando a cozzare con violenza contro il muretto di recinzione dell’abitazione al civico 26. Le condizioni di Mahmood dopo l’impatto sono parse subito gravi, tanto che il medico del 118 accorso con l’ambulanza della Croce Gialla di Recanati (sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Civitanova Marche, ndr), ha allertato l’elisoccorso per trasportarlo il più in fretta possibile all’ospedale Torrette di Ancona, dov’è giunto in stato di coma e in prognosi riservata.

Qui il trentanovenne ha lottato per quasi un mese tra la vita e la morte, ma il 10 novembre 2021 il suo cuore ha cessato di battere. Agli agenti della Polizia locale di Porto Recanati intervenuti per i rilievi il conducente della Multipla, che se l’è invece cavata con ferite non gravi, ha dichiarato di aver sterzato bruscamente a destra per evitare un presunto veicolo proveniente dal lato opposto che avrebbe invaso la sua corsia di pertinenza.

Non è stata rinvenuta dagli inquirenti alcuna prova circa la supposta presenza di questo altro mezzo, e sull’asfalto non vi era alcuna traccia di frenata. Gli agenti, attribuendo il sinistro alla perdita di controllo della vettura, al termine degli accertamenti hanno anche sanzionato il conducente per violazione dell’articolo 141 comma 2 e 11 del Codice della Strada, relativo, appunto, alla perdita di controllo dell’auto. 

Il giovane rumeno è stato subito iscritto nel registro degli indagati per il reato di lesioni colpose stradali gravissime, capo d’imputazione diventato poi omicidio stradale dopo la morte di Asif: l’autopsia disposta dal Pm, anche in ragione del lasso di tempo intercorso tra il sinistro e il decesso, affidata al medico legale dottoressa Donatella Fedeli, dell’ospedale di Macerata, ed eseguita il 13 novembre 2021, ha confermato il nesso di causa tra decesso e lesioni riportate nel sinistro.

Alle operazioni peritali ha partecipato anche il dottor Marco Palpacelli quale medico legale di parte messo a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A. Al termine delle indagini preliminari, il dottor Carusi ha chiesto il processo per Racariu, con l’accusa di aver causato la morte del passeggero "per negligenza, imprudenza e/o imperizia e in violazione degli art. 141 commi 1,2 e 11 Cds, procedendo a una velocità di 74 km/h in luogo dei massimi prescritti 50 km/h e comunque mancando di regolare la velocità di guida alle caratteristiche concrete della strada, perdendo così il controllo della vettura e provocandone l’impatto con il muretto posizionato al di fuori della carreggiata". Con successiva fissazione dell’udienza preliminare per il 7 dicembre 2022.

I familiari però hanno dovuto attendere un altro, lungo anno perché i difensori dell’imputato hanno cercato di mettere in dubbio che la morte della vittima fosse collegata al sinistro, ipotizzando presunte altre patologie subentrate a causa di "malpractice" medica dei sanitari che lo hanno avuto in cura, e hanno avanzato la richiesta, ammessa, del rito abbreviato condizionato all’espletamento di una ulteriore perizia medico legale. Tentativo che non ha però evitato la condanna a due anni e due mesi a Racariu. 

 

 

 

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