Inquinamento ambientale del torrente “Fosso della Vena” che scorre nei pressi dell’Hotel House: scatta l’operazione dei Carabinieri Forestali di Recanati. Gli accertamenti sono stati avviati a seguito di diverse segnalazioni di cittadini che nel torrente avevano notato ripetutamente la presenza di acque spesso putride e maleodoranti.
Per risalire all’origine dell'inquinamento, i Carabinieri Forestali si sono avvalsi della collaborazione del Servizio Arpam, Dipartimento Provinciale di Macerata: dopo diversi sopralluoghi, accertamenti tecnici e campionamenti, dalle analisi chimiche è emerso che l’anomalia derivava da acque reflue di natura urbana e/o domestica non adeguatamente trattate, in quanto nelle stesse erano presenti elevati valori di ammoniaca e del batterio Escherichia coli, fino a 2.400 volte oltre il limite tabellare stabilito per legge.
Contestualmente ai prelievi sono state seguite ulteriori verifiche sulla regolarità del sistema di smaltimento delle acque reflue del limitrofo Hotel House, dalle quali si è potuto appurare come le acque reflue domestiche del complesso immobiliare non venissero correttamente convogliate nella linea fognaria delle “acque nere”, bensì andassero direttamente a confluire nella linea fognaria delle acque bianche meteoriche che si immette nel “Fosso della Vena” e di seguito nel “Laghetto Volpini”.
Questa dannosa contaminazione è avvenuta probabilmente a causa di un’errata manutenzione del sistema fognario presente all’interno dell’immobile, che per l’elevato numero di residenti produce un notevole apporto di acque nere. Sulla base di quanto emerso dagli accertamenti condotti, sono state denunciate in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria competente due professioniste che hanno ricoperto l’incarico di amministratore di condominio dell’Hotel House dal 2017 ad oggi.
Sono state contestate le violazioni di legge per inquinamento ambientale e deturpamento di acque pubbliche. Inoltre all’attuale amministratore del complesso edilizio è stata contestata una sanzione amministrativa, il cui importo sarà determinato dall’Autorità Amministrativa competente tra un minimo di 6mila euro ed un massimo di 60mila euro.
Il consigliere di minoranza ed ex vicesindaco, Rosalba Ubaldi, ha inviato all’attuale primo cittadino, Andrea Michelini, una lettera che contiene proposte per superare le problematiche relative al ritiro dei rifiuti dei cittadini costretti alla quarantena per il covid. "Molti concittadini mi hanno evidenziato, come probabilmente a lei, il problema di dover raccogliere i rifiuti in modo appropriato, ma il più delle volte non riescono a venire in possesso dell’apposito kit e comunque del ritiro dei sacchi che in molti appartamenti non riescono a trovare spazio di accatastamento”, scrive Ubaldi nella missiva.
"È ovvio che la situazione, qui come ovunque, ha assunto proporzioni tali da vanificare la tracciabilità della prima fase per cui non possono, a mio parere, essere mosse accuse di inefficienza al Cosmari, ma trovate soluzioni alternative. Nello spirito della migliore collaborazione mi consento di esprimerle possibili soluzioni da verificare con il Cosmari.
Considerato che intere famiglie sono coinvolte dal contagio per fortuna in forme non gravi per la maggior parte di loro e tuttavia, nottetempo, scendono in strada per accompagnare gli animali domestici (che hanno quasi tutti) si può ipotizzare che siano gli stessi, che evitando di uscire dalla porta di casa nelle ore in cui possono incontrare, seppure con le dovute protezioni, altri coinquilini, a depositare all’esterno delle rispettive abitazioni i sacchi neri che il Cosmari, poi provvederebbe a ritirare in modo generalizzato magari in uno specifico giorno della settimana.
In tal caso i sacchi dedicati potrebbero essere recapitati, con ogni cautela e fuori dell’uscio di casa anche da personale della Protezione Civile che tanto aveva collaborato in tal senso nella prima fase. Qualora la soluzione prospettata incontrasse problematiche di privacy (che non mi sembra sia più così ferrea visto che sono gli stessi contagiati a dirlo tranquillamente) una soluzione alternativa potrebbe essere quella di far usare semplicemente i sacchi gialli già in dotazione di ciascuna famiglia ed aggiungere un giorno alla raccolta, ad esempio il giovedì o (causa mercato) il venerdì. Tale giorno aggiuntivo costituisce sicuramente una spesa per il Comune che tuttavia può tranquillamente essere annoverata tra quelle compensate dallo Stato per gli impegni-covid.
Questa soluzione impone ovviamente maggiori cautele da parte del personale Cosmari ma conoscendo la serietà dell’azienda non credo sia impossibile provvedere come immagino stia già facendo considerando che non possono avere alcuna certezza attualmente dell’utilizzo dei sacchi dei rifiuti. “D’altro canto – conclude il consigliere di minoranza - dobbiamo considerare che da questo stato di cose non ci libereremo in tempi rapidi ed una soluzione va trovata. Mi auguro che lei consideri quanto suggerito come un contributo, quale intende essere, e non come una sterile critica".
“Dobbiamo salvaguardare la continuità delle imprese, il loro valore sociale, economico e di tutela del patrimonio marittimo e della biodiversità”. Questo l’imperativo ad animare il vertice del Partito Democratico Regionale che si è tenuto ieri sera presso Il Veneziano di Civitanova Marche, ristorante rinomato del lungomare nord. Sul tavolo dell’incontro la tanto discussa direttiva Bolkestein promossa dall’UE: una manovra che rischia di penalizzare balneari e gestori di attività in aree demaniali marittime.
Durante il dibattito intitolato "Per superare la Bolkestein", sono intervenuti i rappresentanti del Pd Umberto Buratti e Mario Morgoni (responsabili in Parlamento), Maurizio Mangialardi (capogruppo Pd della Regione) e Francesco Micucci (componente dell’assemblea nazionale per il Pd di Civitanova). Fra i presenti, anche la candidata sindaco del centrosinistra Mirella Paglialunga.
«Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli – hanno dichiarato i dem - dovrà impegnarsi di più nella prossima Conferenza Stato-Regioni affinché il Parlamento giunga quanto prima a una legge nazionale che tuteli il lavoro e gli investimenti di migliaia di piccole imprese a conduzione familiare operanti nel settore balneare. Stiamo parlando della ricchezza prodotta nel territorio e che deve restare nel territorio, a differenza di quanto accadrebbe qualora le future concessioni fossero assegnate a grandi gruppi di carattere nazionale e internazionale».
Pochi giorni prima era tornata ad esprimersi sull’argomento anche la rappresentanza di centrodestra delle Marche, nel corso dell’ultimo Consiglio Regionale tenutosi ad Ancona. «L’Europa pretende il rispetto del principio della concorrenza per le nostre micro concessioni balneari – ha dichiarato il consigliere Marco Marinangeli (Lega) -, ma poi non interviene quando si tratta di regolamentare quella dei giganti del web. La sentenza del Consiglio di Stato del 13 gennaio 2022 che prorogherebbe le concessioni a fine 2023 – e non più al 2033 come era stato richiesto – rischia di avere un serio impatto su tutto il settore interessato, con notevoli difficoltà economiche per gli operatori locali e la preclusione di ogni prospettiva imprenditoriale».
A fare da èco alle parole di Marinangeli quelle della forzista Jessica Marcozzi e del presidente del consiglio regionale Dino Latini (UDC). «Ci aspettiamo che la giunta Acquaroli a solleciti e supporti ogni azione a favore delle migliaia di attività marittime, piccole e medie imprese, in larga parte a conduzione familiare. Allo stesso tempo, il Governo e il Parlamento dovranno impegnarsi in termini sia legislativi, sia di forte dialogo a livello europeo».
Sull'A14, nel tratto tra Porto Recanati a Civitanova Marche, in direzione sud, al km 244+700, nella serata di venerdì sono state chiuse al traffico due corsie e la terza in regime di bassa velocità a causa dell'incendio di un autocarro.
La squadra di Osimo dei vigili del fuoco è intervenuta sul posto con due autobotti per spegnere, con estinguente, le fiamme che hanno avvolto completamente il mezzo, e per mettere in sicurezza l'area dell'intervento.
Proprio per poter procedere con l'intervento in condizioni sicure, è stato necessario chiudere due corsie al traffico normale e la terza transitarla in regime di bassa velocità. Non si segnalano persone coinvolte. Sul posto anche la Polizia Autostradale ed il personale dell'Autostrada.
Cade da una scala mentre era al lavoro per riparare una caldaia: incidente fatale per un idraulico di 56 anni, Luciano Berruto. La tragedia si è consumata intorno alle 18 di mercoledì, a Porto Recanati.
L'uomo, titolare di una ditta individuale, era al lavoro in cima ad una scala appoggiata al terrazzo di un appartamento posto al primo piano di una palazzina in via Martin Luther King, nel quartiere Europa.
Per cause da accertare, mentre era intento ad operare su una caldaia, è caduto nel vuoto. Il volo, di almeno tre metri, è risultato fatale: il 56enne ha battuto violentemente la testa contro la scalinata d'ingresso del palazzo. Per lui non c'è stato nulla da fare, vani i tentativi di salvargli la vita da parte degli operatori del 118 intervenuti sul posto.
Presenti anche i carabinieri per i necessari rilievi di rito, la Polizia Locale e gli agenti del Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro dell’Asur. Berruto, originario della Campania ma residente a Recanati, lascia la moglie Maria Rosaria e i figli Simona e Stefano.
Muore mentre fa jogging. Il dramma si è consumato pochi minuti dopo le 19 di ieri, sul lungomare nord di Porto Recanati, nei pressi del ristorante Kiro Kiro di Porto Recanati. A perdere la vita l'ingegnere Antonio Rombini, portorecanatese di 74 anni.
L'uomo, da anni residente in Svizzera con la sua famiglia, si trovava in vacanza nella sua casa nel quartiere Castelnuovo. Il malore è giunto in maniera improvvisa mentre stava correndo: Rombini è caduto a terra privo di sensi e si è spento sul colpo. Con ogni probabilità a stroncarlo è stato un infarto. Vani sono stati i tentativi di rianimazione effettuati dai soccorritori della Croce Gialla di Porto Recanati. Sul posto sono arrivate due ambulanze e i carabinieri.
L'ingegnere 74enne lascia la moglie e quattro figli, che si trovavano in Svizzera al momento del malore. La salma è stata composta all'ospedale di Civitanova Marche, non sono ancora stati stabiliti la data e il luogo del funerale.
Marche 'sfiorate' dalla fortuna per la Lotteria Italia: sono cinque i biglietti venduti nella regione che hanno vinto altrettanti premi fra i 150 di terza categoria, da 20mila euro l'uno. I tagliandi sono stati venduti a Porto Recanati , Campofilone, Ancona, Ascoli Piceno e Fermo. Lo scorso anno la regione si era aggiudicata il primo premio da 5 milioni di euro, venduto in provincia di Pesaro Urbino.
Nelle Marche quest'anno sono stati venduti 155.600 biglietti della Lotteria Italia, il 36,5% in più sulla precedente edizione. Secondo agipronews va alla provincia di Ancona il primato di tagliandi staccati, con 55.060 (+36,6%), segue Pesaro Urbino con 36.320 biglietti (+53%), dove lo scorso anno fu vinto il primo premio da 5 milioni, poi con 25.200 biglietti c'è Macerata (+23,3%), mentre a Fermo sono stati venduti 21.400 tagliandi (+48%) e Ascoli Piceno si piazza a quota 17.620. Quest’anno il primo premio da 5 milioni è stato vinto a Roma, mentre il secondo posto milionario, venduto a Formigine in provincia di Modena, si aggiudica 2,5 milioni di euro
È iniziato ufficialmente il 5 gennaio il periodo dei saldi invernali 2022 che durerà fino ai primi giorni di marzo. Come in molte altre regioni d’Italia, anche nelle Marche negozianti e consumatori si preparano a fare i conti con una situazione generale incerta, che dovrà tenere conto della pandemia ancora in corso e della conseguente crisi economica.
Secondo le stime di Confcommercio Marche, la spesa pro capite prevista sarà di 120 Euro, per un giro d’affari complessivo di 180 milioni. Tra gli acquisti maggiormente desiderati si registrano maglieria, capispalla e scarpe per circa il 60%, camiceria 11%, intimo 16% e accessori vari 13%. Il dato negativo più importante si riferisce al calo d’interesse da parte dei consumatori nei confronti dei saldi, segnando un –12%.
«I numeri sono lontani da quelli pre crisi – ha dichiarato il direttore di Confcommercio Marche e Marche Centrali, Massimiliano Polacco – e oggi a pesare sono soprattutto la variante Omicron e la concorrenza derivante dalle promozioni pre natalizie, come il Black Friday di fine novembre, e quelle natalizie. Il consumatore medio sta vivendo un periodo di profonda incertezza rispetto alla convenienza di certi acquisti, al punto di non programmarli nemmeno più per tempo. Questo da un lato determina una maggiore fiducia rispetto ai negozi di prossimità, ma dall’altra rischia di penalizzare gli operatori commerciali più grandi che comunque devono assicurarsi la propria stabilità aziendale».
All’interno della provincia di Macerata, la zona commerciale di Piediripa è sicuramente fra le più frequentate dalle famiglie per i propri acquisti, sebbene le impressioni generali sulle prospettive di spesa e guadagno non sembrino attualmente essere delle migliori.
Di seguito, il servizio:
"Si rassegni Rosalba Ubaldi: i tempi di 'una donna sola al comando' sono finiti. Quei tempi sono semplicemente finiti perché Rosalba Ubaldi è stata mollata dalla parte migliore della scena politica: i cittadini elettori di Porto Recanati. Se ne faccia una ragione". Lo si legge in una nota sottoscritta da tutti gli esponenti di "Civico Progetto Comune", la lista del sindaco Andrea Michelini.
“Abbiamo appreso con notevole stupore quanto emerso dalle dichiarazioni della locale UDC, l’unico partito ad avere più iscritti che elettori, sull’operato della Giunta Michelini e sui denunciati eccessivi personalismi di un membro della stessa - si sottolinea dai banchi della maggioranza -. Rimaniamo pertanto stupiti che la dottoressa Rosalba Ubaldi, attraverso il suo partitino, possa avanzare con questa preoccupante facilità simili dichiarazioni. Ci corre infatti l’obbligo ricordarle che ogni membro delle sue trascorse Giunte che in qualche modo abbia provato a rivendicare una propria minima autonomia di azione politica esecutiva, contrastando il suo pensiero, è stato costretto nel tempo alle dimissioni perché poco rispettoso del culto della Capa".
"A pochi è inoltre sfuggito, nell’ultima Consiliatura, che nel momento in cui il Sindaco eletto, ovvero l’ingegnere Roberto Mozzicafreddo, abbia provato a rivendicare coerentemente al ruolo elettivo ricoperto, un minimo di presenza politica, sia stato fatto fuori per volere di chi, da una vita, ha una scarsa capacità di lavorare in sintonia con un gruppo di persone e preferisce notoriamente imporre le proprie idee al resto della maggioranza" puntualizzano gli esponenti di 'Civico Progetto Comune'.
"Desideriamo pertanto rassicurare la nostra imperterrita tesserata UDC sul fatto che ogni scelta che la Giunta Michelini decide di intraprendere è il frutto del lavoro di un gruppo coeso che ha la capacità di confrontarsi, di rispettare le idee di tutti e tenerle in debita considerazione, di saper trovare una sintesi e di dare nel contempo ad ogni assessore la possibilità di comunicarla nei modi" concludono in comunicato a firma congiunta gli esponenti di 'Civico Progetto Comune'.
"Seguiamo con attenzione l'operato dell'attuale maggioranza, soprattutto attraverso le nostre rappresentanti in Consiglio Comunale. Fino ad oggi non ci siamo espressi in modo da dare il tempo necessario alla nuova giunta e al nuovo sindaco. Abbiamo condiviso gli interventi fatti in Consiglio Comunale dalle consigliere Ubaldi e Sabbatini che fornivano utili suggerimenti e critiche costruttive all’operato della maggioranza. Ma ora, passato un trimestre, ci sentiamo in dovere, anche nei confronti dei concittadini che ci hanno sostenuto, di sottolineare con forza quelle che sono le mancanze di chi siede al governo della nostra città". È quanto scrive, in una nota, l'Udc di Porto Recanati.
Il mirino, in particolar modo, è sull'assessore Lorenzo Riccetti, definito come il vero "sindaco" di Porto Recanati: "Ha un piano per tutto ed una soluzione per tutto, valuta il personale e pianifica le assunzioni dei nuovi collaboratori, recinta parchi pubblici e rende zona pedonale permanente tutto Corso Matteotti, si prepara alla pianificazione di tutte le opere pubbliche e quindi alla redazione del Bilancio e in Consiglio Comunale ha anche già dato dimostrazione di volersi sostituire ai tecnici indicando addirittura i materiali edili ed i complementi migliori da utilizzare".
"Sempre il 'sindaco Riccetti sottolinea come i suoi collaboratori, assessori e consiglieri, tutti rigorosamente non politici, stiano in questi giorni 'prendendo le misure e acquisendo le competenze necessarie' e ci induce quindi a credere che prima, di competenze, non ne avessero poi così tante - aggiungono dall'Udc -. In ultimo ribadisce e si compiace del fatto che 'gli uffici comincino (quindi solo ora!) a lavorare secondo un operare corale e condiviso'. Ecco, riteniamo questa affermazione oscena in primo luogo perché siamo certi che gli uffici abbiano sempre e da sempre lavorato in maniera corale e condivisa e aggiungiamo anche con la professionalità e la collaborazione che da sempre li contraddistingue ognuno nel proprio ruolo".
"Vorrà il Sindaco Michelini (se ancora ne avesse potere) spendere una qualche parola in difesa delle maestranze comunali, degli assessori e dei consiglieri (da lui stesso delegati) che debbono subire la saccenteria di Riccetti? Oltretutto in evidente contrapposizione con quanto dichiarato recentemente dallo stesso Michelini che ha definito la squadra di governo coesa e pronta a lavorare già dalle 24 ore successive alla elezione.
"Per ora leggiamo solo proclami, storie di progetti poi rivisti perché economicamente non sostenibili e annullamenti. Alla base, una profonda discrepanza di vedute e battitori liberi. Iniziamo l’Anno Nuovo con i peggiori dei propositi possibili" concludono nella nota i rappresentanti dell'Udc di Porto Recanati.
Sono due gli apparecchi di ultima generazione acquistati dal Comune di Recanati e posizionati lungo la strada statale 571 denominata Regina. Gli autovelox entreranno in servizio nei prossimi giorni e consentiranno al Comune di far cassa grazie agli automobilisti indisciplinati che transiteranno in zona superando i limiti di velocità.
Una cifra superiore ai 40 mila Euro quella stanziata dall’amministrazione locale per rinnovare i precedenti apparecchi, risalenti al 2010. La particolarità della strumentazione di ultima generazione appartenente alla Servicenet21 di Roma risiede nell’infallibilità di rilevamento delle targhe. Saranno dunque ridotte al minimo le casistiche di illeggibilità generate in passato da avverse condizioni meteo.
Sebbene non sia ufficialmente riconosciuta come tradizional-popolare, l’usanza di mangiare 12 chicchi d’uva negli ultimi altrettanti rintocchi che precedono la mezzanotte del 31 dicembre ha assunto nel tempo un significato importante negli usi e costumi delle Marche, sottendendo con molte probabilità un legame con altre realtà europee, sulle basi del più romantico culto della terra e dei contadini.
Va detto, anzitutto, che la storia dei festeggiamenti in occasione della Notte di San Silvestro, o Capodanno, risulta essere in Italia un interessante connubio fatto di cultura e religione. Le origini risalirebbero addirittura al 153 a.C., anno in cui il cosiddetto calendario giuliano - elaborato dall'astronomo egizio Sosigene di Alessandria sulla base del culto del dio romano Giano – venne accolto dai più solo in forma ufficiosa. Fu infatti nel 46 a.C. che Giulio Cesare decise di promulgarlo in via ufficiale e diffonderlo in tutti i domini dell’Impero romano, finché nel 1582 papa Gregorio XIII lo fece sostituire con il calendario gregoriano, complice il poco preciso (sebbene molto accurato) calcolo delle annualità bisestili da parte di Sosigene di Alessandria.
Contemporaneamente allo sviluppo di quello che tutt’oggi è considerato il più noto sistema di riferimento per l’annuale ciclo delle stagioni, il giorno del 31 dicembre venne a coincidere nel 335 d.C. con la morte di papa Silvestro I, figura religiosa passata alla storia soprattutto per lo stretto legame con l’imperatore Costantino (il primo regnante ad accettare il cristianesimo), il quale a sua volta favorì il passaggio della Roma pagana a quella cristiana.
Ma cosa c’entra il rito dei 12 chicchi d’uva? Occorre soffermarsi alla prima metà del 1500, periodo nel quale moltissimi ebrei sefarditi espulsi dalla Spagna a seguito dell’Editto di Granada (1492) finirono con lo stanziarsi soprattutto nelle zone del centro nord della Penisola italiana. In particolare, le Marche iniziarono ad ospitare comunità molto importanti, da Ancona ad Urbino, da Fermo a Macerata: queste terre divennero un punto d’incontro tra Oriente e Occidente, in quanto vi si trovavano anche ebrei romani, veneziani, dei paesi islamici, nonché i già citati sefarditi che volevano fuggire lontano dall’Inquisizione che dava loro la caccia.
L’incontro di culture - fra rituali legati all’agricoltura e alla religione – dà ragione di credere in quelli che sono stati recepiti come simboli di buon auspicio per l’anno venturo: i dodici apostoli, i dodici figli di Giacobbe, le dodici ore del giorno, i dodici mesi dell’anno, i dodici simboli dello zodiaco, e poi ancora l’uva come frutto della fratellanza, dell’unione, della gioia e del piacere - sentimenti cari al culto del dio greco Bacco.
Non è difficile, quindi, individuare il significato e l’importanza culturale di un rito storicamente accolto a tutti gli effetti dai marchigiani come atto per ingraziarsi la fortuna nella speranza di un anno fruttuoso e abbondante. Non mancano, ovviamente, le chiavi di lettura politica di un simile gesto, spesso utilizzato dal popolo (dalla fine del 1800) con intento burlesco nei confronti della borghesia. Ma questa è un’altra storia.
L’uva della fortuna, o “uva de suerte”, rimane tanto in Spagna quanto nelle Marche un suggestivo rituale fatto di convivialità, esorcismo dei tempi più bui e buoni propositi per l’anno che verrà. L’importante, ovviamente, è riuscire a mangiarne 12 chicchi al ritmo degli ultimi rintocchi di campana prima della mezzanotte.
Il secondo Natale della pandemia si ritrova a fare i conti a livello nazionale con il più alto tasso di povertà dal 2005. Ad essere colpiti sono ancora le fasce della popolazione più vulnerabili (giovani, anziani, donne), con un incidenza del 29,3 per cento rispetto alla povertà assoluta tra i cittadini stranieri residenti (oltre un milione e 500mila), e il 7,5% dei cittadini italiani.
Nella Regione Marche le famiglie in povertà relativa rappresentano il 14,6%: una percentuale in costante aumento, e nettamente al di sopra della media delle regioni del Centro (8,9%) e anche alla media nazionale (13,5%). Un quadro generale critico quello fornito a Picchio News da Lorenzo Cerquetella, direttore della Caritas di Macerata, per queste festività natalizie.
Quanto è importante a livello sociale quello che fate nella vostra struttura? Penso sia fondamentale. La situazione di povertà riguarda tutte le persone indipendentemente dalla nazionalità o dalla cultura, e negli ultimi due anni abbiamo seguito molti più italiani che stranieri. Naturalmente, chi viene da noi e chiede aiuto passa attraverso un lavoro di discernimento: accoglienza, ascolto, valutazione del singolo caso.
Quindi avete dei parametri per decidere chi aiutare o no? La nostra opera è su tutto il territorio della Diocesi di Macerata, che comprende 13 Comuni (tra cui Tolentino, Recanati, Porto Recanati). Abbiamo degli operatori preposti nelle varie zone che fanno dei veri e propri colloqui. E successivamente, raccogliamo i dati che sul database di Caritas Nazionale, in modo da evitare i furbetti.
Ricevete molte richieste al giorno? Sì, perché le situazioni sono varie e sempre più in aumento. In via Silone poi gestiamo un “emporio della solidarietà” dove i bisognosi possono accedere, sempre previa valutazione, e prendere senza pagare quello che loro serve tramite tessera a punti. Si tratta di un sistema di monitoraggio su base nazionale.
Quante persone state seguendo in questo momento? A Macerata parliamo di 60-70 famiglie, ma il numero varia in continuazione. Nel primo lockdown ne abbiamo seguite quasi 100, a Porto Recanati 400 persone in più, e cosi in tutta la diocesi.
Che tipo di sostegno economico ricevete? I fondi che utilizziamo sono quelli versati dagli italiani per l’8x1000, oltre ad eventuali offerte dirette.
Lo Stato vi aiuta? Prima che lo Stato avesse assegnato ai Comuni somme per affrontare l'inizio della pandemia lo scorso anno, Caritas Italiana ci ha accreditato una prima somma di 10.000 € per venire incontro alle necessità delle famiglie o dei ragazzi che erano in Dad donando anche smartphone.
Avete anche altri progetti? Sì, di sostegno anche economico e inserimento nel lavoro. C’è il progetto “Policoro” per sensibilizzare giovani lavoratori e studenti, e creare relazioni con diverse associazioni. Inoltre, recentemente abbiamo accolto anche due famiglie afghane fuggite dalla guerra in corso: sono arrivate da noi con nient’altro che i loro vestiti addosso. I nostri sono tutti progetti a termine, a seconda delle emergenze.
Nell’ultimo anno quante famiglie italiane avete accolto, e nel periodo natalizio che situazione riscontrate? Le famiglie italiane sono la maggioranza. Se oggi ad esempio abbiamo 80 famiglie, almeno 50 sono italiane.
Tutte cadute in miseria a causa del Covid? Non solo: purtroppo sono situazioni drammatiche, di forte disagio. Pochi giorni fa ci sono state persone rimaste al freddo e senza posto dove dormire: in questo senso, stiamo valutando di aprire sul territorio diocesano delle case canoniche in disuso. Alcuni non riescono nemmeno a pagare l’affitto.
La Regione Marche vi aiuta? Ha i suoi canali, passando magari per i comuni della provincia. Ma di base i nostri sono fondi che arrivano dalla Chiesa, donati dagli italiani.
Negli ultimi anni, che idea si è fatto del tasso di povertà? Dirigo questa struttura da 4 anni ormai, e il tasso è cresciuto molto. Chi è povero è sempre più povero, e chi prima stava un po’ bene comincia ad avere serie difficoltà.
Ha un appello che vorrebbe rivolgere per queste festività? Molti si vergognano a venire da noi: le persone anche nella povertà hanno una grande dignità. Di conseguenza io chiederei a chi legge, di segnalarci tutte le situazioni di difficoltà in modo da poter rinnovare sempre il nostro impegno.
La movida del fine settimana sotto la lente dei carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche. Oltre quaranta militari sono stati impegnati in appositi servizi di controllo del territorio sull'intera costa maceratese: da Porto Recanati sino a Montecosaro. In totale sono state identificate 180 persone, controllati 90 veicoli e 15 esercizi pubblici, elevate 26 multe per il mancato rispetto del codice della strada.
LE SANZIONI - Tre automobilisti sono stati sorpresi alla guida delle loro autovetture con tasso alcolemico di gran lunga superiore al limite consentito. Per loro è scattata la segnalazione all'autorità giudiziaria, il ritiro della patente e il fermo dei veicoli. Altri due conducenti, nonostante fossero in vistoso stato di alterazione psicofisica, si sono rifiutati di sottoporsi alla prova dell'etilometro. Anche in questo caso è stato disposto il ritiro del titolo di guida, il sequestro dell'auto e la segnalazione alla competente autorità giudiziaria. Inoltre, un uomo, residente in provincia di Macerata, è stato trovato alla guida di un mezzo sebbene fosse stato precedentemente denunciato e sottoposto da circa un anno a revoca della patente. Per tale motivo l'auto - sulla quale viaggiava - è stata sottoposta a fermo e la proprietaria del veicolo, incautamente affidato all'uomo, è stata segnalata.
A Porto Recanati, un 40enne dell'Anconetano è stato trovato in possesso di una modica quantità di cocaina ed è stato, quindi, segnalato come assuntore di stupefacenti alla Prefettura di Macerata. Nella notte di sabato, inoltre, due cittadinI stranieri sono stati sorpresi in un bar in evidente stato di ebrezza, mentre disturbavano con insistenza i clienti. Una circostanza che ha portato i carabinieri a multarli di 103 euro per ubriachezza molesta.
Infine, accertamenti sanitari effettuati nei giorni scorsi nei confronti del conducente di un veicolo rimasto coinvolto in un incidente stradale nel centro di Civitanova Marche, ne hanno evidenziato un tasso etilico di tre volte superiore al consentito. Anche nei suoi confronti è scattata la denuncia, il ritiro della patente e il fermo amministrativo della vettura.
Il Natale è ormai alle porte e Rainbow, la global content company fondata e guidata da Iginio Straffi, porterà tutta la sua magia a Porto Recanati con un evento unico e adatto ad ogni età. Nasce, infatti, Raibow Christmas Show, una vera e propria festa di Natale all’insegna del divertimento, per ballare, cantare e vedere da vicino i personaggi dei cartoni animati più amati sul piccolo schermo.
Domenica 19 dicembre, alle ore 16.30 in Piazza Brancondi, saranno presenti i protagonisti di Pinocchio and Friends, 44 Gatti e Summer & Todd L'allegra Fattoria. Dopo il recente debutto in tv di Pinocchio and friends, grandi e piccoli spettatori avranno infatti l’opportunità di assistere alla performance entusiasmante di Pinocchio e Freeda, la piratessa coprotagonista della serie, in una delle loro prime apparizioni in pubblico.
Per i più piccoli ci saranno Lampo e Milady, gli amici-mici più simpatici della serie tv 44 Gatti, che insieme a Giada, la protagonista del format Rai Miao Dance Lessons, accoglieranno i fan per una performance con i ballerini della Rainbow Junior Crew. Presenti anche Summer & Todd direttamente della nuovissima serie tv, che avvicineranno il pubblico ai temi legati alla natura con tutta l’energia dell’allegra fattoria. Sarà un pomeriggio di divertimento per tutti i partecipanti alla festa, insieme ai protagonisti dei cartoni di maggior successo in tv.
A Porto Recanati riprende il doposcuola all’Hotel House, dedicato ai bambini in difficoltà. Le attività, seguite dalla cooperativa “Il Faro”, sono rivolte alla fascia d’età compresa tra i sette e i dodici anni e si svolgono il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 15.30 alle 18.30.
La ludoteca comunale “La tenda”, che si trova presso l’Hotel House, è chiusa da qualche mese per lavori di messa in sicurezza che l’Amministrazione prevede di completare nel prossimo anno. Grazie alla collaborazione tra gli Uffici comunali, però, sono stati messi a disposizione del servizio i container Sae collocati nei pressi del condominio multietnico.
"Ci teniamo a ringraziare l’Ufficio per le Politiche sociali e gli operai del comune per l’ottimo lavoro svolto in brevissimo tempo – dichiarano l’assessore alle Politiche sociali Sonia Alessandrini e la consigliera Fatou Sall –, i container infatti nascevano come sportello multifunzionale in capo all’Ufficio Servizi demografici, che con grande disponibilità ed entusiasmo ne ha permesso l’affido alle Politiche sociali».
Nei mesi scorsi, nonostante l’emergenza sanitaria e le difficoltà logistiche, il Comune aveva riattivato il servizio di ludoteca per i bambini dai tre ai sei anni presso la Biblioteca comunale in Corso Matteotti, frequentata ora da bambini di tutte le nazionalità, dimostrandosi un importante strumento di integrazione. Mancava però di riattivare l’utile attività di doposcuola che da anni si svolgeva grazie ai progetti Primm che coinvolgono il Comune.
Sempre a proposito di progetti Primm, è in corso una gara d’appalto che servirà a potenziare il servizio del Centro di Aggregazione Giovanile dell’Hotel House con lo scopo di promuovere l’inclusione e la socializzazione dei giovani immigrati. Ciò permetterà di porre in essere iniziative pubbliche che potranno accompagnare le nuove generazioni dai tre ai diciotto anni di età.
"La ripresa del doposcuola si inserisce all’interno del progetto di lotta contro la dispersione scolastica. L’Amministrazione è fermamente convinta che l’istruzione rappresenti il motore dell’integrazione ed è nostro dovere fornire il massimo aiuto possibile ai giovani che non posso contare su una rete familiare in grado di aiutarli in tal senso" affermano Alessandrini e Sall "Le attività che stiamo cercando di promuovere e potenziare hanno come obiettivo non solo l’integrazione ma anche la sicurezza: creare ambienti di discussione aperti e inclusivi, dove i giovani si sentano supportati dalle Istituzioni e liberi di socializzare, infatti, potrà evitare il verificarsi delle risse tra gang di cui troppo spesso leggiamo sui giornali o sui social media".
Raffica di controlli all’Hotel House: trovata anche un’auto rubata.
Intensificata l’attività di controllo del territorio da parte della Polizia nelle giornate del 14 e 15 dicembre nel comune di Porto Recanati, in particolare nei pressi dell’Hotel House, per il contrasto dei reati di criminalità diffusa, e dei reati connessi al traffico di sostanze stupefacenti, che creano allarme sociale con possibili ripercussioni nell’ambito della sicurezza e dell’ordine pubblico. I controlli di polizia, con l’ausilio degli operatori dell’unità cinofila antidroga della Questura di Ancona, sono stati attuati soprattutto nelle aree più a rischio, caratterizzate da fenomeni di illiceità e da degrado urbano, zone dove si è proceduto all’identificazione e al controllo di persone e veicoli sospetti.
L’attività condotta ha visto l’impiego del personale della Squadra Mobile della Questura di Macerata e del Reparto Prevenzione Umbria-Marche, che hanno proceduto al controllo di 178 persone (di cui 13 sottoposte alla misura restrittiva della libertà personale degli arresti domiciliari) e di 96 veicoli. Nel corso dei servizi è stata rinvenuta e restituita al proprietario un’auto rubata.
Nella seduta di ieri della Giunta Comunale sono stati approvati i lavori che renderanno esecutivo il progetto relativo al rifacimento della Piazzetta Carradori. Si procederà pertanto con l’intento di creare un parco pienamente inclusivo che prevede l’installazione di giochi che potranno essere usati anche dai bambini con disabilità e con difficoltà motorie. Lo rende noto l’amministrazione comunale di Porto Recanati, guidata dal sindaco Andrea Michelini.
“L’investimento – si legge ancora nella nota- prevede la formazione di un nuovo tappeto erboso nel sito in questione e l’installazione sotto a ciascun gioco di una pavimentazione antitrauma. Saranno inoltre potate tutte le piante presenti nel sito e piantati nuovi alberi in sostituzione di quelli malati. Per quanto riguarda invece la fontana, si è optato per la rimozione del cactus centrale e la successiva sostituzione con un più consono e decoroso piccolo giardino botanico con bosso a sfera e loropetalum.
I lavori saranno inoltre completati con la messa in posa di un nuovo impianto di illuminazione e con dei nuovi giochi in sostituzione di quelli che sono ora presenti. Ulteriori lavori riguarderanno invece il parco della ex Pescheria dove verranno installate nuove panchine e nuovi giochi per i più piccoli. Il totale dell’investimento deliberato è pari ad euro 90 mila.
Il consigliere con delega al verde Sampaolesi dichiara che “l’obbiettivo è quello di procedere all’affidamento dei lavori entro l’anno, perché le risorse vanno investite entro l’Esercizio Finanziario 2021. Successivamente, saranno necessari i tempi tecnici dovuti per la messa a dimora del nuovo prato a seguito del quale per circa un mese e mezzo l’area dovrà restare chiusa. Contiamo di rendere Piazza Carradori fruibile alla cittadinanza a partire dalla prossima primavera, in modo tale da poter offrire, con il bel tempo, nuovi spazi ricreativi ai bambini che potranno giocare in sicurezza”.
Sarà un Natale amaro per 42 famiglie coinvolte nel licenziamento portato avanti dalla iGuzzini, l’azienda marchigiana leader nel mondo nel settore dell’illuminotecnica. Le tanto temute lettere di fine rapporto lavorativo sono infatti state recapitate a 31 impiegati e 11 operai, due dei quali magazzinieri a Milano.
L’ondata di licenziamenti, come confermato nelle scorse settimane dall’amministratore delegato dell’azienda, Cristiano Venturini, sarebbe attribuibile esclusivamente alla crisi innescata dalla pandemia con un calo di fatturato del 20% rispetto alle previsioni stimate nel “Piano industriale triennale 2019-2021”.
Il colosso della iGuzzini è oggi nelle mani del gruppo svedese Fagerhult, che è giunto a questa decisione dopo l’accordo con i sindacati che ha ridotto il numero di licenziamenti da 103 a 42. Alcuni dei dipendenti si trovavano già in età pensionabile, per altri si è trattata di una vera e propria doccia fredda parzialmente lenita dalla buona uscita proposta dall’azienda.
Maxi sequestro di circa 7.000 articoli insicuri per la salute dei consumatori e 1.200 giocattoli privi delle prescritte avvertenze. Ancora un duro colpo inferto all’economia illegale, da parte dei finanzieri della Tenenza di Porto Recanati, a seguito di ulteriore intensificazione del controllo economico del territorio per il contrasto dell’abusivismo commerciale e della vendita di capi recanti i marchi contraffatti.
In tale contesto, le Fiamme Gialle hanno individuato ed eseguito un controllo presso un commerciante all’ingrosso di articoli vari, sottoponendo a sequestro circa 7.000 prodotti insicuri per la salute dei consumatori – tra generi sanitari non medicali, articoli di cancelleria e per la casa – poiché non riportavano le informazioni minime previste dal Decreto Legislativo n. 206/2005 (cosiddetto Codice del consumo) e circa 1.200 giocattoli privi delle specifiche avvertenze sulla sicurezza prescritte dal Decreto Legislativo n. 54/2011.
Con particolare riferimento ai giocattoli sequestrati, difettando delle avvertenze prescritte dall’anzidetto decreto legislativo, se ne sottolinea l’elevata potenziale pericolosità per l’ambiente e per la salute umana, soprattutto dei bambini, a causa dell’assenza di garanzie di sicurezza dei materiali utilizzati, delle procedure attuate per fabbricarli e della destinazione d’uso. Il responsabile è stato segnalato alla competente Camera di Commercio per l’applicazione di provvedimenti di propria competenza. Ulteriori accertamenti verranno svolti in ordine all’eventuale sussistenza di illeciti di natura fiscale e doganale.