Al via il progetto “Invito alla Lettura”. Una bella idea che consiste nel regalare in ambulatorio, a tutti i bambini, un bel libro da leggere, colorato e divertente; il dono è poi ornato dalla presenza di una mamma (a rotazione fra amici, colleghi e pazienti) che legge le fiabe ad i bimbi in sala attesa.
"Emozioni, belle e sane - racconta Salvatore Stasolla - per dimenticare la sciagura che ha colpito la nostra gente. Il terremoto ha lacerato le case, distrutto i sogni di tanti, ma non riesce e non riuscirà mai a togliere il sorriso ad i nostri bambini. Noi ci siamo e non dimentichiamo, tanti amici, tante persone dal cuore grande che quotidianamente si dedicano ai bambini coinvolti dal Sisma del 2016. Insieme si va avanti con gioia e soddisfazione, in modo apolemico ed apolitico, al solo scopo di arricchire la nostra quotidianità con il sorriso dei nostri figli. Stiamo ultimando i Parchi dei Bambini a Pieve Torina, a Muccia, fra qualche giorno tutti i bambini riceveranno il loro Uovo di Pasqua, insieme ad i nostri auguri. Vola il progetto “il pediatra che regala un sorriso”, con regalini a tutti i bambini negli ambulatori di Visso, Pieve Torina e Matelica; abbiamo inoltre adottato un orfanotrofio in Camerun a cui abbiamo regalato medicine, vestitini e semini per il loro orto; distribuiti centinaia fra vestitini, lettini, passeggini, nelle zone coinvolte del cratere. Tutto grazie alla solidarietà della parte più bella della nostra Italia, dal Trentino alla Sicilia, tutt’insieme per regalare gioia. Dedico questo post a tutti i miei bambini e a tutti gli amici, con la A maiuscola che mi stanno aiutando".
Solidarietà da Faenza per la comunità di Pieve Torina. Il sindaco, Alessandro Gentilucci, ha raggiunto nei giorni scorsi la comunità di Errano, frazione del Comune di Faenza. Qui, i rappresentanti del Comitato Feste e Sagre, hanno consegnato nelle mani del primo cittadino un assegno da 4000 euro. La somma è stata raccolta grazie alla solidarietà dei cittadini e dei partecipanti alle manifestazioni organizzate nell'ultimo anno, durante le quali ogni comitato organizzatore ha versato una quota proporzionale all’affluenza registrata.
Un gioco di squadra che è voluto confluire a Pieve Torina, che come si sa è uno dei centri più danneggiati da questo terremoto, e che ancora una volta dimostra la grande sensibilità degli italiani. Presente, alla cerimonia di consegna, anche il sindaco di Faenza, Giovanni Malpezzi, che ha sottolineato la vicinanza della comunità faentina a quella pievetorinese. “Voglio ringraziare tutto il Comitato Feste e Sagre per la generosità e l'impegno profuso – ha detto il sindaco Gentilucci – ogni dimostrazione d'affetto ci infonde nuova energia per portare avanti il grande progetto di ricostruzione”.
Grande attesa per la puntata di Cucine da Incubo di domani, domenica 18 marzo, in onda sul canale Nove alle 21.25.
Come preannunciato nei giorni scorsi, infatti, protagonista del programma condotto dallo chef Antonino Cannavacciuolo sarà il ristorante Il Vecchio Mulino che si trova in piena zona terremotata, a Casavecchia di Pieve Torina.
Sta girando in queste ore il trailer, con Cannavacciuolo e Silvia Fronzi che si confrontano sul menù... "leggermente confusionario". Ecco le immagini
Proseguono le opere di demolizione per la riapertura delle zone interdette a causa del terremoto e le relative messe in sicurezza, sul territorio del Comune di Pieve Torina. È stata ultimata in questi giorni un'altra demolizione, quella relativa ad un edificio privato in località Tazza, frazione di Pieve Torina, gravemente danneggiato dalle scosse. Su progetto dell'ingegnere Paolo Bianchi, l'impresa Cifolelli Edilizia s.r.l. ha proceduto alla demolizione dell'immobile e alla relativa messa in sicurezza dell'area. Sono state numerose le demolizioni che si sono rese necessarie a seguito delle scosse dell'ottobre 2016, che ha provocato nel Comune di Pieve Torina una inagibilità di oltre il 93%. Molte di queste hanno interessato immobili siti lungo la pubblica via, e nei mesi a seguito del terremoto si è provveduto agli abbattimenti anche nella volontà di riaprire il prima possibile le strade principali, per favorire il ripristino della circolazione delle automobili e dei mezzi che stanno lavorando sul territorio e la progressiva ripresa della vita quotidiana.
Chef Cannavacciuolo porta le sue "Cucine da Incubo" nelle Marche. Ad aver bisogno di aiuto questa volta è il ristorante "Il vecchio mulino" di Pieve Torina che è rimasto in piedi a seguito del sisma del 2016 restando un riferimento per la zona e prestandosi anche ad aiutare tanta gente.
In questo momento però, la giovane titolare ha perso interesse per il locale e per andare avanti nel mondo della ristorazione: solo Cannavacciuolo potrà riaccendere la speranza e farla ripartire.
L'appuntamento è fissato per domenica 18 marzo alle 21:25 sul 9 quando il programma dello chef vedrà protagonista "Il vecchio mulino".
Dopo lo spavento della notte fra l'8 e il 9 marzo, quando il terremoto è tornato a farsi sentire distintamente nella zona compresa fra Pieve Torina e Muccia, il sismologo di Ingv Alessandro Amato conferma che si sia trattato di aftershocks.
"L'attività sismica intorno a Muccia e Pieve Torina sembra tornata ai livelli "normali", dopo la ripresa di qualche giorno fa" spiega Amato "con i due terremoti di M3.5 e 3.3 della notte tra l'8 e il 9 marzo.
Contando tutti gli eventi entro 5 km da Muccia, ce ne sono stati circa 270 nell'ultima settimana, tutti entro pochissimi km2 in mappa, ma se guardiamo a quelli sopra M2 ne troviamo solo qualcuno il 9 marzo, poi quasi nulla fino a oggi.
Nel trend generale (istogramma e grafico del numero di eventi e energia rilasciata giornaliera) il "picco" del 9 marzo rientra nelle oscillazioni che ci sono state negli ultimi mesi. Avevo scritto che si potevano considerare "aftershocks" per la loro posizione, la profondità, il tipo di movimento sulla faglia e naturalmente il fatto che la sequenza iniziata il 24 agosto 2016 è ancora in corso. Altri più forti" conclude Amato "sono ancora possibili ma sempre meno probabili".
Mercoledi 7 marzo a PieveTorina il sindaco Alessandro Gentilucci ha accolto il Nunzio Apostolico in Italia, ambasciatore della Santa Sede, l'Arcivescovo svizzero Emil Paul Tscherrig.
Sua Eccellenza Tscherrig ha visitato la sede comunale, la zona rossa, l'area delle Sae e la nuova scuola "Mons. Paoletti", la prima del cratere ricostruita dopo il sisma. Il Nunzio Apostolico ha manifestato la propria vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma ma anche piacere nel vedere che la comunità di Pieve Torina si stia rialzando con energia e tenacia, nonostante le sofferenze patite per causa del sisma.
Il sindaco Gentilucci ha ringraziato l'Arcivescovo Tscherrig per aver visitato il territorio di Pieve Torina dimostrando la vicinanza della Chiesa, compreso il vescovo di Camerino Francesco Giovanni Brugnaro per il suo impegno nel sensibilizzare le Istituzioni rispetto a quanto è avvenuto per causa del terremoto. (Giovanni Maria Pontieri)
Giovedì 1 marzo 2018 il Sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci, presso la nuova scuola, ha parlato davanti alla cittadinanza di tematiche e problematiche relative al sisma. Prima di iniziare il sindaco, insieme all'architetto Annalisa Luccio, ha presentanto i tecnici e i legali che lavorano per il comune di Pieve Torina e che si occupano di tutto ciò che riguarda la ricostruzione. Gentilucci ha ricordato i grandi sacrifici che hanno dovuto fare i bambini e le maestre quando la scuola si trovava in una struttura provvisoria inoltre, ha sottolineato, portare gli alunni in una struttura definitiva è stato un grande risultato senza proclami e senza lamentarsi.
Il sindaco ha detto che il Capo Dipartimento di Protezione Civile Nazionale ha preso in considerazione la volontà del Comune di fare nuovi alloggi, "Non si tratta di casette - ha detto - ma di appartamenti antisismici con tecnologie costruttive innovative. Serviranno per famiglie che vorranno insediarsi a Pieve Torina. Il sindaco ha presentato il progetto definitivo dell'asilo dove si tiene conto degli aspetti principali della vita dei bambini: c'è la mensa, l'appartamento del custode e anche un ingresso con sbarra dove il pulmino potrà entrare per far scendere i bambini. L'asilo sarà realizzato grazie alla fondazione Rava di Milano e costerà circa 1 milione di euro, inoltre grazie all'Associazione Italiana Calciatori si avrà anche l'asilo nido. La posa della prima pietra della scuola materna dovrebbe avvenire verso il 6 aprile circa".
Per quanto riguarda l'argomento lavoro il sindaco Gentilucci ha detto che il Comune sta lavorando per riportare la casa di riposo a Pieve Torina e che si è dato il via alla procedura di gara riguardo la progettazione. Le gara di appalto le farà la Stazione Unica Regionale (SUAM).
"Alcuni imprenditori - ha commentato - vorrebbero investire nel territorio pievetorinese e si dovrà lavorare molto per attirare queste persone nei nostri territori e anche questo sarà un altro importante tassello per il rilancio di Pieve Torina".
Per quanto riguarda le demolizioni, invece, attualmente stanno proseguendo e dovrebbero finire entro giugno ed è stato elaborato il piano del paesaggio che sarà approvato nel prossimo consiglio comunale.
"Riguardo i contributi - ha concluso - sulla ricostruzione il comune di Pieve Torina è stato trattato bene ma ha quel 10% di maggiorazione grazie al vincolo paesaggistico e quasi su tutto il territorio".
Gentilucci poi ha passato la parola ad alcuni tecnici presenti che hanno spiegato alcuni dei passaggi necessari che ci sono da sapere riguardo le perimetrazioni, la variante urbanistica e piano del paesaggio. La normativa sulla ricostruzione è abbastanza complessa e porta via molto tempo ma il comune è riuscito a schedare tutti i livelli di danno ed il sindaco ha sostenuto che se nelle case aggregate i proprietari si mettono d'accordo lo Stato da forti vantaggi, tra cui quello economico, è assicurato anche il coordinamento dei lavori.
Alla fine della serata il Gentilucci ha detto ai cittadini presenti di non dimenticare coloro che hanno aiutato Pieve Torina e soprattutto di avere un atteggiamento di dignità e gratitudine verso queste persone e di non farsi sopraffare da una mentalità assistenzialistica
(di Giovanni Maria Pontieri)
Come ogni anno durante le nevicate e le gelate, presso le rocce dell'Eremo dei Santi di Pieve Torina la natura lascia sempre la sua meravigliosa firma: le stalattiti di ghiaccio.
Questa volta il regalo della natura si è realizzato grazie alla collaborazione di "Burian" ed è un qualcosa che è sempre piaciuto ai pievetorinesi e non. Alcuni abitanti del luogo definiscono queste stalattiti "I Cristalli dei Santi".
Non da meno sono la bellezza e la limpidezza del torrente Sant'Angelo che dentro un letto pieno di neve passa sotto il ponte romano.
Le foto sono state scattate da Giovanni Maria Pontieri
Considerate le avverse condizioni meteorologiche, il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado del Comune anche per domani, martedì 27 febbraio 2018. Si prega di diffondere il presente avviso.
Paura questa mattina in località Roti di Pieve Torina, dove una casetta con le ruote è andata a fuoco per cause ancora in corso di accertamento.
Dai primi sopralluoghi, l'incendio sarebbe partito dall'interno della struttura dove c'erano anche due bombole di gas. E' stata proprio la presenza delle bombole a causare le preoccupazioni maggiori, in quanto sarebbero potute esplodere da un momento all'altro. Sono stati i carabinieri a portarle fuori e ad evitare il peggio. I vigili del fuoco hanno poi domato le fiamme, ma la casetta è praticamente andata distrutta.
Non si registrano fortunatamente persone ferite.
Sospese le lezioni scolastiche anche a Pieve Torina.
Considerate le avverse condizioni meteorologiche, il sindaco Alessandro Gentilucci, ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado del Comune per domani, lunedì 26 febbraio 2018.
Il premier Paolo Gentiloni è arrivato a Pieve Torina, accolto dal Sindaco Alessandro Gentilucci, per partecipare alla cabina di regia sulla ricostruzione post sisma. Il capo del Governo ha detto che nel corso della riunione sono state messe a punto alcune ordinanze che servono per ottimizzare alcuni aspetti della ricostruzione, anche per sincronizzare gli interventi con i terremoti precedenti avvenuti in altre Regioni. Questa è l’occasione per cercare di far vedere una vicinanza ai cittadini ed ai sindaci colpiti dalla sequenza degli eventi sismici 2016 – 2017 e mandare un messaggio che la ricostruzione è una priorità nell’agenda del Governo.
Il Commissario alla ricostruzione Paola De Micheli ha ringraziato il Premier della sua presenza e tutti i membri della cabina di regia, in primis i rappresentanti delle Regioni terremotate, per aver svolto un lavoro molto importante e che è stata approvata l’ordinanza che deriva dalla norma sulle sovrapposizioni degli altri terremoti. Il criterio utilizzato è quello della prevalenza del danno e nell’ordinanza si possono vedere i criteri applicabili per fare la valutazione del danno. Laddove emergesse la prevalenza del danno del 2016 sarà il Commissario a provvedere per finanziare la ricostruzione degli immobili privati e pubblici, mentre se ci dovessero essere altre prevalenze o meccanismi di ampliamento di altre procedure si farà di tutto (nell’ordinanza sono indicati i passaggi) per evitare che ciò che è stato fatto vada disperso. In tal modo si mantengono in vita le procedure precedenti. L’ordinanza sulle sovrapposizioni riguarda il terremoto del 1997, il terremoto di Marsciano (Perugia) ed il terremoto dell’Aquila, quindi sono tre gli eventi sismici precedenti che si sovrappongono al 2016. L’altra approvazione importante è il primo elenco di opere finanziate dal Commissario sul piano del dissesto idrogeologico ed degli interventi della messa in sicurezza idraulica, anche in questo caso si ha la possibilità di finanziare tutti quegli interventi che sono direttamente connessi all’evento sismico del 2016 o che rappresenterebbero un rischio di natura idraulica o idrogeologica nel caso si avviassero le procedure di ricostruzione. Per la prima volta nella storia della ricostruzione del Paese la struttura commissariale affronta al 100% la questione della sicurezza della ricostruzione sismica ma anche idraulica ed idrogeologica. Il piano che è stato approvato è di 280 milioni di euro, ovviamente le Marche visto la particolarità e la fragilità dei suoi territori ha una prevalenza importante nella suddivisione delle risorse. Riguardo l’Umbria, oltre ad una serie di richieste in corso, avrà una prevalenza sul tema dei beni culturali ma sostanzialmente questo è il primo punto fissato rispetto ad un cambio di idea e di modalità di ricostruire. La De Micheli ha concluso il suo intervento sostenendo che il Governo ha finanziato due miliardi di opere pubbliche sul cratere 2016, quindi tutte e quattro le Regioni colpite dal sisma, 2 miliardi e mezzo se si comprendono gli interventi sulle infrastrutture stradali.
Angelo Borrelli, Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, ha comunicato che continuano le consegne delle casette SAE e attualmente ne sono state consegnate oltre 2580, in pratica oltre il 70%. Sono previste consegne nei prossimi giorni, anche se le cattive condizioni meteorologiche possono condizionarne i tempi di consegna. Borrelli ha detto che riguardo la proroga dello stato di emergenza ci sarà la norma che autorizza l’acquisto degli immobili invenduti disciplinato dall’art. 14 del Decreto Legge 8 finanziato con le risorse che saranno stanziate con la delibera del Consiglio dei Ministri.
La De Micheli ha detto che tra le coperture dello stato di emergenza (che lei stessa presenterà al Consiglio dei Ministri) è previsto l’utilizzo delle risorse che in due anni sono state destinate dalla Camera dei Deputati al terremoto che erano nelle disponibilità del Commissario e che verranno utilizzate immediatamente per coprire la proroga dello stato d’emergenza.
Luca Ceriscioli, Presidente della Regione Marche, ha evidenziato che il finanziamento della proroga dello stato di emergenza è molto importante perché significa dare un messaggio positivo a 30.000 persone che erano molto preoccupate di un eventuale taglio delle misure di sostegno. Riguardo il dissesto idrogeologico ha detto Ceriscioli che sarebbe impossibile mettere mano alla ricostruzione senza tenere in considerazione anche questi tipi di interventi, inoltre Pieve Torina come altri comuni distrutti dal sisma si trovano vicino fiumi e torrenti. Era impossibile passare alla ricostruzione senza dare anche una sicurezza idrogeologica. I 27 milioni dell’acquedottistica sono fondamentali, perché Arquata del Tronto e Capodacqua sono le fonti che alimentano la rete idrica pubblica di una parte significativa della Regione.
Catiuscia Marini, Presidente della Regione Umbria, ha sostenuto che finalmente, a 12 mesi dal sisma le istituzioni territoriali ed i cittadini hanno certezza delle risorse finanziarie necessarie alla ricostruzione privata ma anche l’insieme della ricostruzione pubblica con tutti i piani approvati. L’Umbria sta consegnando le ultime casette, di cui il 91% già consegnate considerando il mese di febbraio mentre entro marzo ne saranno consegnate il 98%, rimangono fuori le famiglie dei Carabinieri che saranno le ultime ad avere in dotazione le casette SAE. La Presidente Marini ha voluto ringraziare i Carabinieri per la loro sensibilità e attenzione verso i cittadini, mentre a Castelluccio la costruzione delle casette inizierà appena i primi giorni di marzo sarà riaperta la strada.
Il Presidente del Consiglio è poi arrivato a Tolentino per visitare il complesso monumentale della Basilica di San Nicola.
Ancora una volta, il Premier, cittadino onorario di Tolentino, ha voluto salutare il Sindaco Giuseppe Pezzanesi e il Vescovo di Macerata e Tolentino SER Mons. Nazzareno Marconi ed accompagnato dal Commissario Straordinario per il terremoto Paola De Micheli, dal Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e dall’Assessore alla Protezione Civile Angelo Sciapichetti, si è voluto fermare in quello che è il luogo fortemente identificativo della Comunità tolentinate e dell’intero territorio di riferimento, la Basilica di San Nicola da Tolentino.
Ad accogliere il Presidente Gentiloni, oltre al Sindaco Pezzanesi, il Priore della Comunità Agostiniana Padre Giustino Casciano insieme agli altri padri agostiniani ed ad alcuni giovani che svolgono attività di volontariato all’interno della Basilica.
Gentiloni ha potuto vedere lo stato in cui versano i diversi ambienti del complesso monumentale, il Cappellone, la sacrestia e tutte le sale del Museo del santuario. Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha anche visitato i locali che dopo il terremoto sono stati adibiti ad ospitare sia le funzioni religiose che l’urna con il corpo di San Nicola. Si è intrattenuto con il Sindaco e con il Priore e ha ribadito, oltre allo stanziamento dei già previsti 3 milioni e 800 mila euro, la ferma volontà di avviare i lavori che consentano la riapertura della Basilica, senza dimenticare la ricostruzione delle tante abitazioni attualmente inagibili a causa del sisma del 2016.
Il Sindaco Giuseppe Pezzanesi ha ringraziato il Presidente Gentiloni, il Commissario De Micheli, il Vescovo Marconi, il Presidente della Regione Ceriscioli e l’Assessore Sciapichetti.
Una visita privata – ha detto - che è servita a farli rendere conto della esiguità dei fondi necessari finora stanziati e che mancano circa 5 milioni; il rischio è quello di avviare i lavori e di non avere a disposizione i finanziamenti che servono per completare le tante opere di ristrutturazione necessarie per riportare l’intero complesso, santuario in primis, agli antichi splendori.
Inoltre, con l’occasione – ha concluso il Sindaco - è stato ribadito ancora una volta, che è necessario avviare la ricostruzione privata per accelerare il ritorno a casa delle persone che hanno le proprie case danneggiate e anche su questo fronte abbiamo avuto delle rassicurazioni che ci fanno ben sperare.
Gentiloni è poi ripartito per Macerata dove in Prefettura ha partecipato alla riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza e alla firma del protocollo di realizzazione della nuova sede della Questura alle ex Casermette, prima di chiudere la visita in provincia di Macerata al cine teatro Italia.
Solidarietà per Pieve Torina da un gruppo di privati cittadini provenienti da Faenza. Nei giorni scorsi il gruppo è stato ricevuto dal sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, al quale è stata consegnata una somma di denaro raccolta dai cittadini faentini, che hanno preferito privarsi dei regali di Natale e destinare il ricavato ai bambini della scuola “Mons. Paoletti”.
Il denaro sarà utilizzato per acquistare materiale per la palestra scolastica. “Ringrazio gli amici di Faenza – ha detto il sindaco Gentilucci – che per l'ennesima volta hanno dimostrato tangibilmente il grande cuore degli italiani”.
Anche quest’anno l’AVIS di Pieve Torina ha tenuto la propria assemblea annuale fuori dalla propria sede che continua ad essere inagibile, ma come sempre c’è stata una numerosa partecipazione da parte dei soci insieme ad i loro familiari.
La Presidente Antonella Spurio, dopo aver comunicato la nomina del segretario e la relazione della commissione verifica poteri, ha comunicato ai presenti che l’AVIS Provinciale di Macerata ha donato un container di 10 mq, certamente non sarà possibile svolgerci le assemblee ma rimarrà un importante punto di appoggio.
L’AVIS di Pieve Torina è stata contattata da altre associazioni AVIS che si sono adoperate per raccogliere fondi e aiutare l’associazione pievetorinese in un momento molto difficile, e la Presidente ha detto che la vicinanza e la generosità di questa gente è stata molto commovente. L’AVIS di Volta Mantovana (Mantova) ha donato 2000 euro, l’AVIS di Goito (Mantova) 1000 euro mentre l’AVIS di Mondolfo (Pesaro Urbino) 750 euro. Da evidenziare le varie iniziative il cui ricavato è stato devoluto per la ricostruzione della scuola di Pieve Torina cioè altri 2000 euro.
Delle donazioni trattenute una parte è stata spesa per il mobilio della nuova sede, per l’acquisto di un nuovo PC e per varie attività di rappresentanza.
Riguardo i dati AVIS di Pieve Torina al 31/12 i soci iscritti erano 90 di cui 85 donatori e 5 ex donatori cioè soci che non potendo più donare per vari motivi restano iscritti perché continuano a svolgere all’interno dell’associazione qualche attività. Degli 85 soci 19 di questi non ha effettuato neanche una donazione per vari motivi. La donazione di sangue non è un obbligo ma un atto volontario e salvo validi motivi il donatore dovrebbe assicurare almeno due donazioni l’anno in modo da garantire una certa continuità. Purtroppo il periodo del terremoto ha causato una diminuzione delle donazioni.
Le donazioni totali sono state 124 rispetto alle 146 del 2016, 90 di sangue intero e 34 di plasma, contro le 91 di sangue e le 55 di plasma del 2015. Da aggiungere anche un incremento di 6 iscritti e 3 cancellati. Positivo l’aumento di giovani soci che hanno dimostrato di avere sensibilità in tema di donazione di sangue, la Presidente Antonella Spurio ha comunicato che ha spedito come ogni anno una lettera ha tutti i 18enni e ha avuto dei riscontri positivi.
L’AVIS di Pieve Torina durante il 2017, tramite la persona del suo Presidente, ha partecipato all’Assemblea Provinciale tenutasi a Civitanova Marche, all’Assemblea Regionale a Fossombrone nonché Nazionale a Milano per il 90°anno di fondazione.
La Presidente Antonella Spurio ha partecipato alla manifestazione “Corriamo Insieme” tenutasi a Pieve Torina, al 50° dell’Avis di Goito, alla festa Mondolfo, Montemarciano, Cupramontana, Montefano, Loro Piceno e Bibione. L’Avis di Pieve Torina ha partecipato anche a due corsi di formazione tenutosi a Jesi e Civitanova Marche. Per l’anno 2018 ci sono in ballo già diverse iniziative con varie AVIS, inoltre l’AVIS di Arona (Novara) ha donato all’AVIS di Pieve Torina 100 magliette.
Si è svolto a Pieve Torina, presso la nuova scuola primaria, il convegno sulla Giornata della Memoria intitolato "Quale Memoria". Erano presenti al convegno la dott.ssa Daniela Tisi direttore della Rete Museale dei Sibillini ", il dottor Giuseppe Morgese co-autore del libro "Una Regione ed i suoi campi", il vescovo di Camerino S.E. Mons Francesco Giovanni Brugnaro ed il Sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci. Presenti anche gli studenti della scuola con i loro insegnanti ed il preside Maurizio Cavallaro.
Il convegno è stato introdotto dal Prof. Maurizio Petrocchi dell'Università di Macerata, sostenendo che il 27 gennaio è un giorno molto importante per chi studia la storia, perché si tratta di un momento che ci ricorda cosa è successo in quella determinata data. Il prof Petrocchi ha passato la parola al Sindaco Gentilucci il quale ha detto che il convegno sulla Giornata della Memoria è il primo che si svolge sulla nuova scuola di Pieve Torina e si inserisce in un secondo ciclo di interventi riguardo il nuovo istituto scolastico del Paese. Il Preside Maurizio Cavallaro ha detto che la nuova scuola è la comunità dei ragazzi e che si è piu liberi e sereni di svolgere e vivere le attività scolastiche, inoltre ha invitato i suoi studenti a riflettere se come avrebbero vissuto a Pieve Torina durante il periodo della leggi razziali.
Il Prof Petrocchi ha ringraziato gli ospiti per la loro presenza al primo convegno svoltosi nella nuova scuola di Pieve Torina e ha voluto raccontare una storia di un ragazzo di 19 anni che finite le scuole superiori decise di arruolarsi. Questo ragazzo non sapeva cosa fosse la disciplina e della vita militare, così iniziò l'addestramento e la prima cosa che gli venne ordinata fu quella di rifarsi il letto. Il letto doveva rifarlo bene altrimenti in caso contrario il ragazzo sarebbe rimasto chiuso in caserma dopo le attività addestrative.
"Per fare le grandi - racconta - cose occorre fare bene le piccole cose e così questo soldato conobbe molte persone straordinarie che avevano sacrificato la loro vita per il paese. Queste persone gli spiegavano che la vita è molto difficile e che è difficile cambiarla ma nello stesso tempo occorre cercare un qualcosa che motivi la propria vita, che ci permetta di essere positivi già dal primo mattino. Il soldatino nella propria squadra aveva imparato a lavorare in gruppo dove una persona si sostiene con l'altro, ma gli capitò pure di incontrare persone che gli consigliavano solo di pensare a se stesso. Molte persone davano fiducia a questo soldatino perché vedevano in lui potenzialità e questo ragazzo ne fu molto grato ricambiando con fiducia e opportunità. Questa cosa dovrebbe valere nella vita di tutti i giorni incontrando persone ed amici che lo sostengano nel cammino della vita. Anche questo soldatino sbattè il muso contro dei no, gli insuccessi ed i successi non dipendono dalla sorte ma soprattutto da noi. Secondo Petrocchi è importante anche saper affrontare le ingiustizie come hanno fatto nel passato Nelson Mandela, Gesù Cristo, Gandhi e anche il soldatino del racconto osava per vincere cioè metteva alla prova i suoi limiti. Questo soldatino incontrò pure delle persone malvagie ma non si fece rovinare i suoi sogni e il Prof Petrocchi ha incitato gli studenti presenti a credere nei propri sogni con coraggio senza farsi condizionare da nessuno. Quando Hitler invase l'Europa l'unica Nazione a reagire fu l'Inghilterra di Winston Churchill uomo di grande coraggio che ha tenuto testa al Fuhrer nonostante i disastri subiti dal territorio anglosassone".
Nella vita, ha concluso Petrocchi ai suoi studenti, ci saranno momenti belli e momenti brutti ma l'importante è affrontarli a testa alta come il soldatino del racconto da lui citato e soprattutto schierarsi sempre con i più deboli
La Dott.ssa Tisi ha spiegato poi il valore della memoria e del suo significato nella Comunità. Il museo è un luogo di conservazione dove teniamo opere o beni importanti ma sono anche luoghi che raccontano la nostra memoria e che ci fanno capire chi siamo. La memoria è un valore per affrontare in maniera migliore il presente ed il futuro. La Dott.ssa Tisi ha detto agli studenti è molto importante essere consapevoli della proria identità territoriale e soprattutto avere un luogo come punto di riferimento. Gli spazi culturali vanno resi vivi e partecipi dentro la comunità ed è un modo per riprendere le nostre radici e soprattutto difenderle durante l'età adulta. Il museo è l'epicentro della memoria
Il dottor Morgese ha voluto far sentire la sua vicinanza agli studenti della scuola di Pieve Torina per le ferite visibili causate dal terremoto ma soprattutto quelle invisibili e che rimarranno indelebili per tutto il resto della loro vita. Parlando di ferite indelebili il Dott Morgese ha fatto l'esempio di Whatsapp facendo riferimento alla spunta della conferma di lettura. Nel caso che la spunta non venisse mai letta al giorno d'oggi è qualcosa di terribile perché ci si sente isolati. Gli Ebrei negli anni '40 avevano le loro relazioni, i loro affetti e le loro amicizie e che poi sono scomparse per opera di leggi e persone che arbitrariamente hanno deciso per gli altri. Fare memoria significa conservare dei simboli che ci aiutano a ricordare ed a affrontare la vita, fare dei pellegrinaggi presso i luoghi dove sono avvenuti i misfatti causati dalle leggi razziali e toccare con mano che in quel luogo c'è stata una sofferenza. Queste esperienze, pur negative, non vanno rimosse altrimenti non si potrà mai capire quello che succederà in seguito e che si potrà ripetere. Non bisogna accontentarsi di quello che ci viene detto ma bisogna approfondire sempre.
Il Vescovo di Camerino Brugnaro ha ricordato che la seconda guerra mondiale è stata una guerra di tanti contro pochissimi solo perché avevano un certo nome e cognome. Governanti e gente comune costrinsero altri a venir meno al diritto di vivere solo perché erano ebrei di nascita. Il Regno D'Italia cadè nell'inganno delle leggi razziali e procedette con la deportazione e l'eliminazione degli ebrei, le leggi razziali imponevano l'obbligo di denuncia ai cittadini se venivano a conoscenza della presenza di ebrei nelle città o nei propri quartieri. L'egoismo non è solo l'io ma anche l'egoismo dei popoli e delle culture, si fa memoria affinché non si ripeta più quello che è successo più di 70 anni fa altrimenti rischia di ripetersi. Il cuore dell'uomo purtroppo può cadere nella trappola della radice dell'egoismo e per questo è un dovere fare memoria. La storia è un modo per ricordare molto di più di quello che già ricordiamo, inoltre la memoria si affida alla storia. La storia è il luogo della memoria di tutti ed il vescovo ha fatto l'esempio dei soldati americani quando misero piedi nei campi di sterminio e videro tutto con i loro occhi. Questi militari statunitensi affidarono le foto di quei luoghi con le relative documentazioni alla storia. Il Vescovo ha concluso il suo intervento dicendo agli studenti che il bene costa sempre.
Il sindaco Alessandro Gentilucci ha confermato che il museo è la nostra memoria. Facendo l'esempio della scuola demolita ha detto che se ci scriviamo qualcosa come in un diario si riesce a cristalizzare un evento vissuto altrimenti rischia di essere documentato. Il Sindaco ha sostenuto che guardare solo la propria pancia non permette di guardare al futuro ma il terremoto ha insegnato la coesione e che i cittadini si sono dati una mano. Gli Italiani del resto della penisola non hanno abbandonato Pieve Torina e tutte queste cose andrebbero scritte per non dimenticarle. I donatori che hanno regalato la nuova scuola vanno ricordati e perché questo ci permetterà di affrontare le difficoltà che verranno e le persone che avranno bisogno come abbiamo bisogno noi. Il Sindaco Gentilucci ha concluso il suo intervento dicendo agli alunni che la cultura è un modo indispensabile per coltivare i propri sogni e far rinascere una comunità.
Il parroco di Pieve Torina Don Nello Tranzocchi infiene si è augurato che venga ricostruita la vita insieme e ha parlato della parrocchia e della Chiesa accanto alla scuola. Quei luoghi ci sono ma se non ci si mette piede è come se fossero inesistenti e si è augurato che la comunità possa rientrarci il prima possibile. La parrocchia, ha sostenuto Don Nello, riprenderà vita nella nuova sede provvisoria e che questo ci indica che non è il momento di star seduti ma andare avanti.
In occasione della Giornata della memoria, il Comune di Pieve Torina organizza una mostra/convegno dal titolo “Quale memoria?”.
Sabato 27 gennaio alle ore 10, presso l'Istituto comprensivo “Mons. Paoletti”, interverranno Maurizio Petrocchi dell'Università di Macerata, S.E. Monsignor Francesco Giovanni Brugnaro, arcivescovo di Camerino-San Severino Marche, che tratterà il tema della memoria tra il passato e il futuro, Daniela Tisi, direttore della rete museale dei Sibillini, sul “museo epiCentro della memoria”, Giuseppe Morgese, co-autore del libro “Una Regione e i suoi campi”, sul tema “l'universo concentrazionario”.
Con la presenza e l'intervento del sindaco, Alessandro Gentilucci, modera la giornalista del Resto del Carlino, Paola Pagnanelli.
Una donazione per la nuova scuola dell'infanzia del Comune di Pieve Torina, grazie alla generosità degli iscritti alla Figest, la Federazione italiana giochi e sport tradizionali, e dell'Associazione Fidart. Nelle mani del sindaco, Alessandro Gentilucci, un assegno da 2.450 euro da destinare alla nuova struttura, che come è noto sarà donata dalla Fondazione Rava, grazie al presidente della Figest,Enzo Casadidio.
“Ringrazio il presidente e amico Enzo Casadidio, concittadino di Pieve Torina – ha detto il sindaco nel momento della consegna – e tutti gli iscritti che rappresenta, che con questo gesto ancora una volta dimostrano la solidarietà e la sensibilità degli sportivi, l'unione di cui è capace lo sport nella condivisione di un progetto di rinascita del nostro paese”. Alle parole del primo cittadino hanno fatto eco quelle di Casadidio.
“Condividiamo il percorso di solidarietà per Pieve Torina e per la sua rinascita – ha aggiunto – crediamo fortemente che possiamo ripartire dai valori unici dello sport e soprattutto dalla grande e incondizionata solidarietà che chi ama lo sport sa dimostrare nei momenti di difficoltà. Questo è un piccolo contributo ma è un mattone che posizioniamo con soddisfazione per costruite insieme il futuro dei nostri piccoli cittadini del domani”.
Si è tenuta a Pieve Torina la mattina del 18 gennaio 2018 il piano delle opere pubbliche durante la riunione della cabina di regia tenuta da Paola De Micheli Commissario Straordinario alla Ricostruzione Post Sisma insieme al Capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, I presidenti ed i rappresentanti delle Regioni del cratere: Luca Ceriscioli per le Marche, Luciano D’Alfonso per l’Abruzzo, Lucia Valente assessore al lavoro per la Regione Lazio e Catiuscia Marini per la Regione Umbria.
La De Micheli, nella conferenza stampa presso la nuova scuola primaria di Pieve Torina tenuta nel primo pomeriggio dello stesso giorn, ha detto che è stato osservato un minuto di silenzio per le vittime di Rigopiano ed ha spiegato il contenuto dell’ordinanza 49.
L’Ordinanza 49 stabilisce le procedure di gara secondo le modifiche normative effettuate e gli allegati comprendono circa 1,035 miliardi di euro destinati alla ricostruzione delle opere pubbliche distrutte dal sisma come scuole, caserme, case comunali ed edilizia popolare. Le Marche hanno ottenuto 605 milioni di euro di finanziamento cosi ripartiti: 160 milioni per la ricostruzione di 82 scuole, 114, 53 milioni per 50 case comunali, 190,52 milioni per 164 opere pubbliche, 65 milioni di euro per l’edilizia popolare e 75,47 milioni di euro per le caserme.
La Regione Abruzzo si è vista assegnare 156, 86 milioni di euro divisi in: 28,57 milioni per 7 scuole, 20.66 milioni per 9 case comunali, 23.17 milioni per altre opere pubbliche, 82 milioni per l’edilizia popolare e 2,43 milioni per opere di consolidamento a causa del dissesto idrogeologico.
La Regione Lazio è stata finanziata con una somma di 149.53 milioni di euro distribuiti cosi: 35.98 milioni per 9 scuole, 71.95 milioni per le altre opere, 27.05 milioni per opere di consolidamento a causa del dissesto idrogeologico e 14.53 milioni per 5 caserme.
La Regione Umbria ha ottenuto un finanziamento di 122.51 milioni di euro ripartito nel seguente modo: 52 milioni per 32 scuole, 12.39 milioni per 7 case comunali, 33.13 milioni per altre 42 opere pubbliche, 16.27 milioni per l’edilizia popolare, 6.72 milioni per le opere di consolidamento a causa del dissesto idrogeologico e 1.97 milioni per le caserme.
Sono stati approvati in una prima battuta gli elenchi degli interventi sulle chiese (per il momento sono provvisori) di Lazio, Umbria, Abruzzo e per le diocesi di Camerino, Fabriano e Macerata. Gli elenchi definitivi saranno approvati in un momento successivo con un’ordinanza che stabilisce le procedure di gara per i soggetti attuatori delle chiese.
La cabina di regia ha approvato il cronoprogramma per arrivare entro la fine di febbraio per stabilire il piano di intervento sul dissesto idrogeologico delle zone terremotate.
Riguardo la ricostruzione privata c’è stato un aumento significativo delle domande nonché delle autorizzazioni grazie anche all’entrata in vigore dell’ordinanza 46 sulla ricostruzione privata.
Sono stati fissati nuovi termini per le domande ed i professionisti potranno presentare le schede per la ricostruzione dei danni lievi (riparazione di abitazioni e strutture produttive temporaneamente in inagibili, categoria B) fino al 30 aprile. Riguardo i danni pesanti (ricostruzione immobili distrutti incluso il miglioramento sismico) il termine è stato fissato al 31 ottobre 2018.
Le domande di contributo diverse da quelle per i danni lievi sono introdotte da una preistruttoria per permettere ai professionisti indicazioni precise e definitive sul livello del danno (importante ai fini del calcolo del contributo) prima della presentazione del progetto definitivo.
Per i professionisti sarà possibile indicare il presunto importo del contributo già al momento della presentazione della domanda che sarà verificato e approvato dall’Ufficio Speciale Regionale con una procedura più veloce.
Cantine, stalle e magazzini in precedenza escluse dal contributo ora i relativi lavori potranno essere rimborsati, purché non si tratti di pertinenze già rimborsate fino al 70%.
I Comuni saranno i referenti unici per la regolarizzazione degli abusi sanabili e la relativa istruttoria urbanistica dovrà essere curata entro 60 gg dalla presentazione della domanda. I Comuni potranno invitare a regolarizzare gli eventuali abusi dell’edificio preesistente sempre se siano sanabili e di entità modesta. Il contributo non sarà concesso se gli abusi non saranno regolarizzati.
Al momento dell’avvio dei lavori sarà erogato l’80% del contributo per le spese di progettazione e il 100% di quello per le indagini preliminari svolte da ditte esterne. La ditta incaricata dei lavori può essere indicata dopo l’approvazione del progetto da parte degli Uffici Speciali Regionali e la comunicazione dell’importo del contributo. Durante la cabina di regia, ha detto la De Micheli, è intervenuto anche Fulvio Soccodato dell’Anas per quanto riguarda il ripristino della viabilità, avanzamento degli interventi e sui prossimi provvedimenti da prendere.
Il Commissario Straordinario De Micheli insieme ai rappresentanti delle Regioni ha ringraziato il Sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci per aver concesso l’uso dei locali della nuova scuola primaria il quale ha permesso lo svolgimento della conferenza stampa.
Dopo la conferenza stampa sulla ricostruzione il Commissario De Micheli insieme ad Angelo Borrelli della Prot. Civile, Il Sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci ed il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli si sono recati presso le casette dell’area “Le Piane” di Roti per effettuare l’ultima consegna delle SAE per gli aventi diritto.
Il Presidente Ceriscioli ha detto che con le SAE oltre ad aver ridato una buona qualità di vita alla popolazione oltre a far ripartire le comunità in pieno, arriveranno servizi come la casa riposo e le strutture che permetteranno la vita associativa. Continuare con lo spirito di collaborazione tra le persone e le Istituzioni ha detto Ceriscioli e si è congratulato con i bambini di Pieve Torina speranza per la ripresa di una comunità devastata dal sisma.
Il Capo Dipartimento Angelo Borrelli si è augurato che la popolazione rimanga il meno possibile nelle SAE e che faranno di tutto affinché le persone si potranno trovare come nelle loro case di origine.
Il Sindaco Gentilucci ha definito l’ultima consegna delle SAE come il capolinea di un percorso che hanno voluto portare a compimento in tempi brevi. L’ultima area che è stata consegnata oggi doveva già essere consegnata ad agosto ma è stata trovata in frana quando si è iniziato a fare le opere. Il Sindaco ha ringraziato i lavoratori dei cantieri ed i cittadini che con dignità non si sono lamentanti. L’importante è chiudere un percorso chiamato emergenza perché la soddisfazione è quello di poter pensare con anticipo rispetto ad altri Comuni alla programmazione della ricostruzione.
Paola De Micheli ha poi consegnato le chiavi ai bambini delle famiglie assegnatarie delle casette SAE.
Ieri 12 gennaio presso la palestra delle scuole primarie dell’Istituto comprensivo “Ugo Betti” di Camerino la FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana, nell’ambito delle attività destinate ai comuni ed alle istituzioni scolastiche operanti nel cratere del sisma del 2016, si è esibita in un concerto gratuito destinato al pubblico scolastico dal titolo Musica e Magia con i brani C. Debussy voce narrante dell’attore Lorenzo Bastianelli, La boïte à joujoux (La scatola dei giocattoli), per voce recitante e piccola orchestra e P. Dukas, L’apprentisorcier (L’apprendista stregone) – trascrizione per orchestra da camera di IainFarrington.
Un grande grazie al Direttore Daniele Rossi e al nostro Dirigente Solastico Maurizio Cavallaro che ha reso possibile il tutto.
Alle 10:15 gli alunni dell’Istituto Comprensivo Monsignor Paoletti di Pieve Torina hanno assistito ad una prima rappresentazione, successivamente è stata la volta degli alunni della scuola primaria Salvo D’Acquisto di Camerino. Oggi Sabato 13 si replicherà per gli alunni della scuola primaria Ugo Betti.
"Immaginatevi una vecchia bottega di giocattoli... È notte fonda e solo un debole raggio di luna penetra dalla vetrata dentro la grande stanza... Tutti dormono... Dorme la bambola ballerina... dorme il soldatino di legno dentro una grande scatola bianca al centro della stanza... e dormono anche Pierrot, Arlecchino, Pulcinella e tutti gli altri giocattoli...".
Con queste parole ha inizio La boïte à joujoux un’avventurosa, dolcissima storia d’amore e d’amicizia fra una bambola ballerina e un soldatino di legno rappresentata con straordinaria sensibilità e semplicità comunicativa dove i personaggi-giocattolo della vicenda attraverso il timbro e il carattere degli strumenti dell’orchestra prendono vita incantando il pubblico degli alunni. E poi L’apprendista stregone noto ai più piccoli per essere stato rappresentato da Walt Disney in uno degli episodi del film di animazione del 1940 Fantasia, dove a vestire i panni del maldestro apprendista cui sfugge il controllo della bacchetta magica sottratta all’ignaro stregone era il grande e simpaticissimo Topolino.