Le origini della musica sono legate al mondo della magia, del soprannaturale, della realtà invisibile. E all’immaginario, al pensiero e alla fantasia la FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana dedica quattro concerti gratuiti rivolti agli alunni delle scuole dell’entroterra maceratese. Domani 12 e sabato 13 gennaio, l’Orchestra si esibisce a Camerino, nell’auditorium della scuola Salvo d’Acquisto. Questi quattro incontri musicali rientrano nell'ambito del progetto Marche inVita, lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma, che ha visto la FORM impegnata anche nei mesi scorsi nelle scuole di Belforte e Caldarola, in veri e propri progetti di residenza.
Questa volta sono coinvolti l’Istituto Comprensivo Mons. Paoletti di Pieve Torina e l’Istituto Comprensivo Ugo Betti di Camerino. I concerti, dal titolo "Musica e magia", vengono realizzati in collaborazione con ATGTP (Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata). In programma La boïte à joujoux (La scatola dei giocattoli) di Claude Debussy. Si tratta di un’avventurosa, dolcissima storia d’amore e d’amicizia fra una bambola ballerina e un soldatino di legno rappresentata con straordinaria sensibilità, semplicità e immediatezza comunicativa dall’arte musicale di uno dei più grandi compositori dell’Occidente, abilissimo nel tratteggiare con evidenza “impressionistica”, in linea con la tradizione musicale francese, i personaggi-giocattolo della vicenda attraverso il timbro e il carattere degli strumenti dell’orchestra. Nata originariamente nel 1913 come balletto per bambini, l’opera viene qui proposta dalla FORM, diretta dal Maestro Daniele Rossi, in una speciale versione narrativa per voce recitante e orchestra che, grazie anche alla versatilità dell’attore Lorenzo Bastianelli, trasforma l’azione coreutica in un’accattivante fiaba musicale di sicura presa sui giovanissimi.
Conclude il concerto uno dei più celebri brani musicali legati al mondo della magia: L’apprenti sorcier (L’apprendista stregone), scherzo sinfonico scritto da Paul Dukas nel 1897 sull’omonima ballata di Goethe (qui offerto nella trascrizione per orchestra da camera di Iain Farrington) noto ai più piccoli per essere stato rappresentato da Walt Disney in uno degli episodi del film di animazione del 1940 Fantasia, dove a vestire i panni del maldestro apprendista cui sfugge il controllo della bacchetta magica sottratta all’ignaro stregone era il grande, simpaticissimo Topolino.
Una nuova scuola in un'area colpita dal sisma è una carica di fiducia per il futuro dei ragazzi che la frequenteranno e per la comunità intera. L'apertura di questa struttura, ecosostenibile e sicura, è ancora più significativa perché frutto della grande generosità di tanti cittadini, di imprenditori e di associazioni della nostra regione". Così il presidente del Consiglio regionale delle Marche Antonio Mastrovincenzo si è rivolto agli alunni della nuova scuola di Pieve Torina che hanno preso oggi possesso della struttura inaugurata a dicembre.
Il suono della prima campanella si è diffuso per tutto il plesso, costruito in muratura nella stessa sede in cui sorgeva la vecchia scuola distrutta dal sisma tra gli applausi dei ragazzi e degli insegnanti. La struttura di 1.290 mq, a due piani, ospita circa 100 alunni. E' frutto delle donazioni di privati cittadini, imprenditori e associazioni raccolte con il motto "Succisa, virescit" (tagliata, ricresce), lo stesso del monastero di Monte Cassino. (Ansa)
Domani nell'area le Piane di Pieve Torina verrà consegnata la penultima tranche di 20 casette mentre l'ultima consegna, 27 Sae per arrivare a 208 in totale, è prevista per il 15 gennaio. Procede nel paesino colpito dal sisma il completamento delle soluzioni abitative d'emergenza.
Lunedì, invece, toccherà a bambini e ragazzi entrare nella nuova scuola, destinata a circa 100 alunni di elementari e medie. L'edificio è stato realizzato grazie a donazioni di Succisa Virescit, Enel Cuore, Auser, famiglia Bezos e del Comune. "E' stata costruita in quattro mesi - ricorda il sindaco Alessandro Gentilucci - è un ovvio motivo d'orgoglio".
Offrirà "un percorso innovativo, con aule dotate di lim e arredi colorati e particolari, tapparelle elettriche che mantengono la temperatura costante". Per Pieve Torina si apre così "un bel 2018. La nostra politica prioritaria - conclude Gentilucci - è dare un tetto degno di questo nome ai ragazzi che vanno a scuola e far rientrare le famiglie in paese". (Ansa)
Tutto è bene quel che finisce bene, come il summit travestito da sopralluogo che si è svolto oggi in diverse aree SAE dell’entroterra maceratese. Al centro del vertice le polemiche contro il Consorzio Stabile Arcale - che ha l’appalto per la costruzione delle Sae - mosse dai sindaci di alcuni comuni che hanno riscontrato problemi nelle casette realizzate.
Il tour è partito alle ore 11 dall’area Sae di San Cassiano a Sarnano, dove c’è stato un tavolo di confronto a porte chiuse in una delle strutture non consegnate. Al summit sono intervenuti Angelo Borrelli (Capo Dipartimento della Protezione Civile nazionale), David Piccinini (Direttore della Protezione Civile regionale), Angelo Sciapichetti (assessore regionale alla Protezione Civile), Giorgio Gervasi (presidente del Consorzio Arcale) e il sindaco di Sarnano Franco Ceregioli.
"C’è stato un equivoco sulla data di consegna delle Sae - ha dichiarato Borrelli - Abbiamo verificato che in quest'area le Sae sono tutte a posto, stiamo aspettando l'ultima certificazione che ci arriverà adesso relativa all'accensione delle caldaie. Ricevuta questa certificazione da parte dei tecnici il sindaco procederà a prendere le chiavi e consegnerà le soluzioni abitative d'emergenza alla popolazione" (la certificazione è poi arrivata in serata, consentendo di poter procedere all'assegnazione delle casette già nelle prossime ore, ndr).
“È stata l'occasione per un lungo confronto, in alcuni momenti anche (eufemisticamente) acceso - ha detto ai microfoni il sindaco Ceregioli - Questo pomeriggio, dopo aver richiesto espressamente tutte le certificazioni, mi sono stati consegnati anche i verbali di accensione e collaudo delle caldaie, per cui si è chiusa (finalmente e positivamente) la fase di verifica delle casette”.“Siamo qui per consegnare le casette, non per cercare le colpe - ha osservato Gervasi - I ritardi a Sarnano? Abbiamo consegnato le casette quando era il momento, abbiamo ricevuto la possibilità di allacciare le utenze luce, gas acqua, mercoledì prima di Natale, il giorno dopo siamo intervenuti e abbiamo lasciato in pressione gli impianti fino a mercoledì scorso, quando è venuta fuori una problematica. Abbiamo risolto tutto ieri sera, stiamo parlando di 48 ore".
La carovana dei "cinque big", seguita da un nutrito gruppo di giornalisti, si è poi mossa in direzione Caldarola. Lì alcune casette sono già abitate e i cittadini hanno dichiarato di essere soddisfatti. “Qui viviamo molto bene - racconta una coppia di signori mentre pranzano nella loro nuova casa - La casetta è a posto, non è come si dice. Siamo stati 13 mesi in Abruzzo, ora ci hanno permesso di tornare nella nostra città”.
“Appena arrivati non si poteva pretendere il Grand Hotel - racconta un altro abitante del villaggio - Qualcosa mancava ma si sono adoperati subito per risolvere i problemi”.
Il sopralluogo è continuato a Pieve Torina e poi a Visso per concludersi nel tardo pomeriggio a Castelsantangelo sul Nera. “Stiamo chiarendo le posizioni - ha affermato Gervasi (Arcale) - C’è un atteggiamento propositivo da parte di tutti, mi sento soddisfatto. I fatti lo dicono. Le Sae sono ben fatte e alcune sono abitate. Ci sono solo alcune finiture da sistemare”.
A Castelsantangelo sul Nera, al villaggio Sae di Nocria, c'era ad aspettare gli ospiti il sindaco Mauro Falcucci. “Ogni sopralluogo è sempre positivo - ha dichiarato il primo cittadino - Se fosse stato effettuato prima di Natale così da permettere alle persone di passare le feste a casa sarei stato contento, questo é il mio rammarico. A quanto pare il buon senso non è di casa per questo terremoto - ha continuato con tono amareggiato Falcucci - la montagna sarebbe dovuta venire prima perché ogni giorno che passa perdiamo cittadini e la montagna maceratese soffre. Voglio sottolineare una questione. La politica - ha concluso Falcucci - lasci fuori il terremoto dalla campagna elettorale. Il terremoto è una sconfitta per gli italiani e noi da sindaci stiamo soffrendo più degli altri”.
A tirar le somme della giornata all’insegna del controllo delle Sae, il bilancio sembrerebbe positivo. Il disagio di una popolazione che soffre resta, ma le parti si sono chiarite e soprattutto è risultato chiaro che tutti gli attori coinvolti nella realizzazione nell’approvazione e nella consegna delle casette remano in unico verso: far tornare tutti a casa quanto prima. Che oggi è, comunque, già troppo tardi.
"Difetti nelle Sae? Vedo che in realtà si trattava di finiture. E' possibile che casette costruite in 60 giorni debbano essere finite" e si procede per questo con il "collaudo". Lo ha detto oggi a Sarnano Giorgio Gervasi, presidente del Consorzio Arcale che ha l'appalto per realizzare le Soluzioni Abitative d'Emergenza anche nelle località marchigiane colpite dal sisma. Oggi il manager sta facendo un giro nel Maceratese per verificare la situazione insieme al capo della Protezione civile Angelo Borrelli, all'assessore regionale Angelo Sciapichetti e ai vari sindaci interessati, che avevano lamentato disservizi.
"Siamo qui per consegnare le casette, non per cercare le colpe - ha osservato dopo una riunione dentro una delle nove Sae di cui è stata rinviata la consegna -, le casette sono pronte per i cittadini, sono tutti soddisfatti". I ritardi a Sarnano? "Abbiamo consegnato le casette quando era il momento - ha spiegato -, abbiamo ricevuto la possibilità di allacciare le utenze luce, gas acqua, mercoledì prima di Natale, il giorno dopo siamo intervenuti e abbiamo lasciato in pressione gli impianti fino a mercoledì scorso, quando è venuta fuori una problematica. Abbiamo risolto tutto ieri sera - ha concluso Gervasi - stiamo parlando di 48 ore". (Ansa)
Dal sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa sull’anno che sta terminando.
Sta per chiudersi uno degli anni più difficili della storia di Pieve Torina e del nostro territorio, martoriato dal sisma. Un anno impossibile da riassumere in poche parole. Non è stato facile traghettare la comunità pievetorinese lungo questo 2017, ma la macchina comunale non si è mai fermata, con disponibilità, competenza, puntualità, ed i risultati parlano da soli e possiamo vederli con i nostri occhi tutti i giorni.
Come ho già in precedenza affermato, queste esperienze drammatiche impongono a chi si trova ad amministrare, il coraggio, l'audacia e la dignità di dover fare delle scelte pensando unicamente al bene della propria gente e alla riconquista di un futuro reale e concreto.
Prima della fine dell'anno consegneremo la 180esima casetta, e ne mancheranno così soltanto 28, che saranno consegnate nelle prossime settimane. È motivo di orgoglio sapere che le famiglie di Pieve Torina trascorreranno le festività natalizie con un tetto sopra alla testa, seppure il nostro primo obiettivo resta quello di rientrare nelle abitazioni oggi distrutte. Soltanto una settimana fa, ad un anno dal terremoto, Pieve Torina ha inaugurato la nuova scuola, la prima in muratura ricostruita in tutto il cratere sismico.
Un grande traguardo, un sogno che si è realizzato, possibile unicamente grazie alla infinita solidarietà di cui l'Italia è capace e di cui possiamo fregiarci. Già a luglio inauguravamo la nuova struttura in legno nel parco Rodari, che oggi ospita provvisoriamente la scuola dell'infanzia. Sì, provvisoriamente. Perché pochi giorni fa, a Milano, è stato presentato ufficialmente il progetto per la nuova scuola materna di Pieve Torina, dono della Fondazione Rava per i nostri piccoli bambini (i cui arredi saranno finanziati con una donazione di 13.500 euro dal Comune di Novedrate (Como), grazie alla sensibilità del sindaco Serafino Grassi).
Un altro tassello che mettiamo alla parola futuro. Così come è stato anche per i nostri commercianti e le attività che hanno potuto riaprire nella nuova area commerciale, costruita sfruttando un'idea unica e innovativa e resa ancora più speciale dai murales realizzati sulle pareti esterne. È stato un anno difficile, ma pieno di soddisfazioni. Per questo devo ringraziare tutti, in primis i miei concittadini di Pieve Torina, per la dignità e la forza che hanno dimostrato in ogni momento, i dipendenti comunali, tutti i donatori, i collaboratori e chi è stato solidale con il nostro paese.
Mi si permetta di spendere però una parola in più per le Forze dell'ordine, che senza sosta da quel tremendo 26 ottobre 2016 vegliano su di noi e garantiscono, notte e giorno, l'ordine e la sicurezza su tutto il territorio ferito, grazie al supporto del V Reggimento Emilia Romagna. Un'attività che non ha conosciuto riposo e che ha permesso di prevenire furti e fenomeni di sciacallaggio ma soprattutto ha garantito una solida tranquillità sociale che è stata la ciliegina sulla torta. Non possiamo negare le difficoltà, ma è nostro dovere guardare avanti e saper cogliere il meglio, per trasformarlo in energia per il futuro di Pieve Torina. Come ho detto è impossibile riassumere il 2017 in poche parole. Ma sicuramente non lo dimenticheremo mai.
Approfitto da ultimo per augurare a tutti i cittadini e alle persone che hanno avuto Pieve Torina nel cuore di trascorrere serenamente le imminenti festività natalizie e di aprire il nuovo anno con gioia e speranza per il futuro.
Sono trascorsi soli dodici mesi dall’inizio della raccolta fondi per la costruzione della nuova scuola di Pieve Torina. Il progetto ‘Succisa Virescit’ ha coinvolto numerosissimi privati, associazioni, enti e aziende di ogni parte d’Italia e dall’estero, in un grande progetto diffuso di solidarietà attiva. Per tutti noi è stato un anno di grande fermento, di alterne emozioni, di entusiasmi, smarrimenti e di passione autentica. Abbiamo vissuto questa esperienza con grande intensità e partecipazione, sentendoci parte della comunità, coinvolti in prima persona, condividendo gli stati d’animo e le aspettative dei ragazzi e delle famiglie del paese, conoscendone e apprezzandone la grande umanità, orgoglio e attaccamento alle proprie radici. È con questi sentimenti che, come loro, abbiamo trepidato nell’attesa di questo momento. Finalmente sabato 16 dicembre abbiamo inaugurato la nuova struttura scolastica con immensa emozione. Ci piace ricordare che questa è l’unica scuola ‘definitiva’ realizzata fino ad oggi nelle Marche, senza fondi pubblici, ma con il solo contributo di privati che, con disinteressato spirito di solidarietà, si sono prodigati per realizzare un sogno intorno al quale può ricrescere la comunità colpita dal sisma. Un’opera fortemente voluta dal sindaco Alessandro Gentilucci per la rinascita di Pieve Torina, che parte dai giovani, dalla formazione, dalla cultura e dalla bellezza, ritenuti pilastri fondamentali per tornare finalmente a vivere con serenità il presente e guardare con fiducia il futuro. Boxmarche, Paradisi, Dmpconcept, ‘Accademia della Tacchinella’ e CDS Marche Sud onlus, sono stati promotori del progetto di solidarietà ‘Succisa Virescit’, cui hanno generosamente partecipato innumerevoli altre persone, aziende, gruppi, associazioni e comuni, condividendo una responsabilità sociale attiva per rispondere concretamente ad una emergenza del territorio.
A questa diffusa aggregazione nata dal basso e cresciuta straordinariamente in modo virale, hanno offerto il loro prezioso sostegno grandi realtà come Famiglia Bezos, Enel Cuore onlus, Auser, Diego e Monica Piacentini, Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia e lo stesso comune di Pieve Torina, cui sono confluite donazioni di privati, raccolte anche da altre amministrazioni come i comuni di Senigallia, Mondolfo, Maiolati Spontini, Fierenzuola e Sesto Fiorentino.
Particolarmente significativo il contributo raccolto fra i lavoratori del Teatro alla Scala di Milano, con il coinvolgimento del regista Gabriele Salvatores e il Sovrintendente Alexander Pereira, che ospiterà inoltre a Teatro, una nutrita delegazione di ragazzi di Pieve Torina allo spettacolo di fine anno. Grazie a questo grande movimento di solidarietà autentica si è potuto così raccogliere un fondo di oltre un milione e cinquecentomila euro. Questo ha permesso di realizzare quello che all’inizio sembrava un sogno impossibile, la costruzione dell’imponente struttura che si sviluppa su oltre 1280 mq., il cui progetto architettonico è stato donato dal ‘Gruppo Succisa Virescit’ con il generoso contributo di un importante studio di professionisti locali.
Il nuovo plesso scolastico è costituito da una struttura innovativa, ecosostenibile, sicura (in classe d’uso 4) che si articola su due piani, in cui sono distribuite otto aule per la Primaria e Secondaria di primo grado, due spazi interdisciplinari, un ambiente multifunzionale per attività teatrali e gli uffici della direzione dell’Istituto Comprensivo ‘Mons. Paoletti’. Tutte le classi sono state completate con nuovi arredi e dotazioni multimediali. L’inaugurazione è stata una grande festa per i ragazzi, gli insegnanti, le famiglie di Pieve Torina e per tutti i donatori che hanno potuto finalmente condividere un così importante e gioioso momento della vita di questo paese che sta tenacemente cercando di ritrovare una meritata ‘normalità’. Un grazie di cuore al giornalista Paolo Notari, ai rappresentanti delle istituzioni intervenuti, ai giovani studenti della scuola primaria ‘Cappannini’ di Jesi che hanno portato un libro scritto a più mani con i giovani della scuola di Pieve Torina. I musicisti di Marche Music College sono stati la colonna sonora della visita all’interno dei locali, mentre Andrea Mei, campione mondiale di ‘stone balancing’, con le macerie di abitazioni abbattute, ha magicamente costruito un singolare presepio per significare la ‘ricerca di un nuovo equilibrio’. ‘Ci si allarga il cuore – ha affermato in apertura dell’evento Giuliano De Minicis, a nome del gruppo ‘Succisa Virescit’ - nel vedere finalmente realizzata questa scuola che, con il Sindaco Alessandro Gentilucci, abbiamo immaginato e fatta progettare come struttura definitiva, sicura, innovativa ed ecosostenibile, adeguata alle reali esigenze dei ragazzi di Pieve Torina. Un sogno si realizza oggi, dopo un anno di presenza continua e di partecipazione appassionata che ci ha legato umanamente a questa bella comunità di gente orgogliosa, forte e accogliente. Per far crescere un bambino serve un intervo villaggio, è per questo che la nostra infinita e commossa riconoscenza va a tutti quanti ci hanno regalato fiducia e sostegno concreto con grande umanità e spirito di solidarietà, permettendo di realizzare insieme un progetto che ha costruito non solo un edificio per i ragazzi di Pieve Torina, ma un raro esempio di buona volontà collettiva e di coesione, capace di innalzare un ponte verso il futuro di tutti’.
In merito alle dichiarazioni del direttore del campo base di Pieve Torina del Consorzio Arcale Roberto Buratti, il coordinamento dei comitati Terremoto Centro Italia "precisa che Il coordinamento ha soltanto chiesto l’intensificazione della presenza delle forze dell’ordine a fronte di segnalazioni che ci sono pervenute e che riguardano fatti già a disposizione delle autorità competenti , uno dei quali già confermato dallo stesso direttore, un altro citato dal sindaco di Pieve Torina ai quali aggiungiamo quello di acquasanta ed altre situazioni evidenti a tutti.
Che sia chiaro, non stiamo condannando tutti gli operai e non stiamo accusando nessuno, ma bisogna isolare chi si comporta male mettendo in pericolo la propria e l’altrui incolumità. Troviamo incomprensibile essere minacciati per aver chiesto maggiore sicurezza.
La richiesta di attenzione è assolutamente giustificata e siamo certi che una maggiore presenza delle forze dell’ordine, già confermataci dalle Questure contattate, trasmetterà a noi terremotati maggiore tranquillità e non darà fastidio a chi ha molto da fare per recuperare i ritardi inspiegabilmente accumulati, regolarizzando tutti i lavoratori che hanno pari diritti previdenziali ed assicurativi, garantendo quella professionalità necessaria per effettuare i lavori di queste benedette Sae a regola d’arte, giustificando così il gli esorbitanti costi sostenuti dagli italiani".
(Nella foto Francesco Pastorella)
"Insieme al sindaco e sotto una tenda incontrammo i ragazzi di Pieve Torina per dire loro che presto sarebbe arrivata una scuola sicura, bella e necessaria per la comunità che rinasce e riparte. Fin dal primo Piano delle opere la priorità è stata quella di ricostruire le scuole marchigiane danneggiate e oggi con l'approvazione del più recente Piano delle opere tutte sono state finanziate".
Così il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli all'inaugurazione del plesso scolastico definitivo di Pieve Torina. Con lui erano presenti, oltre il sindaco Alessandro Angelucci, anche l'ex Commissario alla ricostruzione Vasco Errani.
"Sta a noi, Comuni, Province, Regioni - ha aggiunto Ceriscioli - utilizzare i fondi e trasformarli in realizzazioni e dare la gioia, la stessa che oggi si respira qui".
(ANSA)
Il far west nel campo base del consorzio Arcale a Pieve Torina? Sarebbe questo il quadro che emerge da alcuni articoli di stampa, secondo cui il campo base sarebbe teatro più o meno quotidianamente di risse, scontri, minacce e altro ancora fra le decine di lavoratori, molti dei quali stranieri, occupati nella costruzione delle Sae nei diversi Comuni del cratere. Insomma, Arcale nel centro del mirino anche quando non si parla di ritardi nella consegna delle casette.
Ma le cose non starebbero esattamente così come vengono descritte. A spiegarlo è il direttore del campo base, il maceratese Roberto Buratti, scelto appositamente per essere punto di riferimento per i lavoratori che alloggiano a Pieve Torina.
"Anche stavolta quando si parla di Arcale, si raccontano scene di un film mai girato. Secondo quanto raccontato dalla stampa, sembrerebbe che qui al campo base di Pieve Torina succeda di tutto. Non vengono però raccontati episodi specifici o contestualizzati. Allora è il caso di dire come stanno realmente le cose. Qui al campo base c'è stato un solo episodio lo scorso mese di novembre, quando due lavoratori hanno avuto una accesa discussione e sono venuti alle mani. Immediatamente abbiamo provveduto ad allontanarli, perchè sono comportamenti che all'interno del campo base non possono essere accettati in alcun modo.
La realtà dei fatti è stata distorta in maniera capziosa e tendenziosa per cercare di mettere ancora una volta in cattiva luce il consorzio. Se chi scrive certe cose è a conoscenza di fatti che noi non conosciamo, metta date, luoghi e quant'altro possa rendere effettivamente credibile quanto viene diffuso a mezzo stampa. Noi a questo punto stiamo pensando seriamente di tutelarci nei mezzi consentiti dalla legge, perchè la continua diffamazione del lavoro del consorzio non è più accettabile.
La realtà dei fatti è che il campo base ha portato solo benefici a Pieve Torina, con un indotto di centinaia di persone che frequentano gli esercizi commerciali del paese e spendono soldi. Se è questo che si vuole imputare ai lavoratori di Arcale, allora bene. Se invece si vuol continuare a buttare fango indiscriminatamente e senza riscontri oggettivi, saremo costretti a prendere i dovuti provvedimenti"
Possiamo chiamarla come vogliamo, resurrezione, rinascita, araba fenice però si può confermare che il 16 dicembre 2017 è e sarà una data che i cittadini di Pieve Torina non dimenticheranno e che rimarrà nei loro cuori.
Il 16 dicembre 2017 il Comune di Pieve Torina ha inaugurato la nuova sede definitiva della scuole elementari e medie del paese e l’evento ha visto la partecipazione di migliaia di persone oltre che il corpo docenti e le famiglie dei bambini.
Il giornalista e conduttore di RaiUno Paolo Notari ha presentato l’evento e ha detto che la costruzione di una scuola, oltre a far rinascere la comunità è come la nascita di un figlio primogenito che dà vita ad una nuova famiglia. Paolo Notari ha dato la parola al Presidente Anci Marche Maurizio Mangialardi Sindaco di Senigallia e ad Antonio Pettinari Presidente della Provincia di Macerata, i quali hanno sostenuto che dalla scuola rinasce il tutto.
Sono intervenuti anche i rappresentanti degli enti donatori tra cui Enel Cuore Onlus, Bezos Family Foundation, Auser associazione invecchiamento attivo, Gruppo Succisa Virescit, BoxMarche idee e packaking, Paradisi equilibrio dinamico, dmp conpect comunicazione e marketing, CDS Marche Sud, Accademia della Tacchinella, il Teatro La Scala di Milano e la Misericordie d’Italia. I rappresentanti degli enti donatori hanno voluto ringraziare anche coloro che hanno fatto delle donazioni anonime soprattutto i bambini che hanno donato una parte della loro paghetta.
I bambini delle scuole di Jesi venuti appositamente hanno donato ai loro compagni di Pieve Torina un libro con CD e hanno letto dei messaggi contenti parole di speranza e rinascita.
Dopo gli interventi del Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, di Vito D’Ambrosio ex Presidente della Regione durante il sisma 1997 e di Vasco Errani ex commissario alla ricostruzione ha preso la parola il Sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci: “Questo è un altro tassello che farà ripartire la comunità e questo tassello si chiama cultura. Chi apre le porte di una scuola apre le porte di una comunità”.
Dopo la breve benedizione del parroco Don Nello Tranzocchi si è proceduto al taglio del nastro e tutti i presenti hanno potuto visitare la scuola al suo interno, costruita in legno e acciaio, si sviluppa su 1280 metri quadrati ed il relativo progetto è stato donato dallo studio Petrini e Solustri and Partners.
“Dopo le segnalazioni dei boiler ghiacciati sui tetti delle casette di Visso e delle infiltrazioni d’acqua in quelle di Arquata del Tronto, abbiamo depositato un’altra interrogazione parlamentare - ha dichiarato Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento 5 Stelle presso la Camera dei Deputati - per chiedere al governo che prenda di petto questo stato di cose farsesco che gli sfollati delle Marche continuano a vivere. L’assessore regionale Sciapichetti, in barba a ogni minima stilla di dignità, ha subito tuonato che “la vicenda Sae non va strumentalizzata” e che chi ha visto consegnata l’attesa casetta “mai e poi mai dirà di aver ricevuto una struttura non adeguata”. La giunta regionale ci ha abituato a dichiarazioni che camminano sul filo del ridicolo, ma stavolta proprio siamo alle barzellette. Giovedì mi sono recata al villaggio Sae in località Piane di Pieve Torina, dove a novembre sono state assegnate diverse casette. Quello che mi si è aperto davanti agli occhi è un disarmante paesaggio lunare, un inferno di fango e terriccio di totale provvisorietà e inadeguatezza dove funziona poco o nulla, senza un minimo di vivibilità e privo di qualsiasi norma basica di sicurezza. Uno scenario raggelante: speravamo di vedere famiglie che pur vivendo ancora con l’angoscia per quanto accaduto nel 2016, perlomeno fossero serene all’idea di un Natale da passare nella loro terra dopo l’esilio di quello scorso. Invece abbiamo registrato soltanto esasperazione: siamo rimasti letteralmente senza parole”.
“Che su queste benedette Sae - continua la Terzoni - si siano commessi errori uno in fila all’altro lo denunciamo da mesi, ma auspicavamo che dopo l’accelerata annunciata dalla Regione ad inizio autunno le cose potessero un tantino normalizzarsi. Invece ci continuano a segnalare situazioni a dir poco imbarazzanti, e Pieve Torina ne è un’istantanea perfetta: possiamo dimostrarlo con molte foto che trovate sui nostri profili social. Siamo a fine legislatura, e non sappiamo se il governo si prenderà la responsabilità di risponderci e di fare concretamente qualcosa. Però è giunta l’ora che a Palazzo Raffaello qualcuno si vergogni e chieda scusa, perché scenari del genere non sono ammissibili”.
Il Sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci, a poche ore dall’inaugurazione della nuova scuola, ringrazia tutti coloro che hanno partecipato alla raccolta fondi iniziata all’indomani del terremoto.
Tra i primi ad aderire al crowdfunding per la realizzazione di una struttura, bella, sicura e sostenibile per i ragazzi di Pieve Torina, i comuni marchigiani di Senigallia, Mondolfo e Maiolati Spontini che hanno fatto confluire le donazioni di tanti cittadini, raccolte in occasione di eventi di beneficenza. I Sindaci Maurizio Mangialardi, Nicola Barbieri, Umberto Domizioli, hanno creduto da subito nella bontà del progetto proposto loro dal gruppo Succisa Virescit, seguendone costantemente l’evoluzione dei lavori.
La raccolta ‘dal basso’ ha avuto il successo sperato grazie agli innumerevoli privati, aziende e associazioni che hanno contribuito a questa autentica maratona di solidarietà, che con il loro gesto concreto hanno contribuito alla realizzazione di quello che sembrava un sogno impossibile.
Sabato 16 dicembre alle ore 10 la nuova scuola di Pieve Torina sarà finalmente inaugurata e consegnata ai ragazzi e alle famiglie che sono il nucleo intorno cui la comunità, colpita duramente dal sisma, partirà per ricostruire il proprio futuro.
Un’opera imponente, quella realizzata, cui hanno contribuito con generose donazioni, oltre al gruppo Succisa Virescit, la Famiglia Bezos, Enel Cuore onlus, Fondazione Teatro alla Scala, Auser, Diego e Monica Piacentini, Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia e lo stesso comune di Pieve Torina (cui sono confluite donazioni di privati, raccolte anche da altre amministrazioni).
Grazie alla raccolta di oltre un milione e cinquecentomila euro, è stato possibile realizzare una struttura che si sviluppa su oltre 1280 mq., il cui progetto architettonico è stato donato dal Gruppo Succisa Virescit che ne ha seguito attivamente le varie fasi del complesso iter realizzativo. Il nuovo plesso scolastico è costituito da una struttura innovativa, ecosostenibile, sicura (in classe d’uso 4) che si articola su due piani, in cui sono distribuite otto aule per la Primaria e Secondaria di primo grado, due spazi interdisciplinari, un ambiente multifunzionale per attività teatrali e gli uffici della direzione dell’Istituto Comprensivo ‘Mons. Paoletti’. Tutte le classi sono complete di nuovi arredi e dotazioni multimediali.
L’inaugurazione sarà una grande festa per i ragazzi, gli insegnanti, le famiglie di Pieve Torina e per tutti i donatori che parteciperanno all’evento, condividendo un importante e gioioso momento della vita di questo paese che sta tenacemente cercando di ritrovare una meritata ‘normalità’.
È fissata per sabato 16 dicembre alle ore 10 la cerimonia di apertura della nuova struttura definitiva realizzata esclusivamente con donazioni di privati.
Sono trascorsi dodici mesi dall’inizio della raccolta fondi per la costruzione della nuova scuola di Pieve Torina che ha coinvolto numerosissimi privati, associazioni, enti e aziende di ogni parte d’Italia e dall’estero, in un grande progetto diffuso di solidarietà attiva.
Famiglia Bezos, Enel Cuore onlus, Fondazione Teatro alla Scala, Auser, Diego e Monica Piacentini, Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia, Gruppo Succisa Virescit e lo stesso comune di Pieve Torina (cui sono confluite donazioni di privati, raccolte anche da altre amministrazioni), hanno costituito un fondo di oltre un milione e cinquecentomila euro per la costruzione dell’imponente struttura che si sviluppa su oltre 1280 mq., il cui progetto architettonico è stato donato dal Gruppo Succisa Virescit che ne ha seguito attivamente le varie fasi del complesso iter realizzativo.
Il nuovo plesso scolastico è costituito da una struttura innovativa, ecosostenibile, sicura (in classe d’uso 4) che si articola su due piani, in cui sono distribuite otto aule per la Primaria e Secondaria di primo grado, due spazi interdisciplinari, un ambiente multifunzionale per attività teatrali e gli uffici della direzione dell’Istituto Comprensivo ‘Mons. Paoletti’. Tutte le classi sono complete di nuovi arredi e dotazioni multimediali.
Questa è una struttura scolastica ‘definitiva’, realizzata con il contributo di privati che con disinteressato spirito di solidarietà si sono prodigati per realizzare un sogno intorno al quale può ricrescere la comunità colpita dal sisma. Un’opera fortemente voluta dal sindaco Alessandro Gentilucci per la rinascita di Pieve Torina, che parte dai giovani, dalla formazione, dalla cultura e dalla bellezza, ritenuti pilastri fondamentali per tornare finalmente a vivere con serenità il presente e guardare con fiducia il futuro.
L’inaugurazione sarà una grande festa per i ragazzi, gli insegnanti, le famiglie di Pieve Torina e per tutti i donatori che parteciperanno all’evento, condividendo un importante e gioioso momento della vita di questo paese che sta tenacemente cercando di ritrovare una meritata ‘normalità’.
Alla mattinata, condotta dal giornalista Paolo Notari, parteciperanno rappresentanti delle istituzioni, giovani studenti di scuole che hanno sostenuto il progetto, provenienti dalle Marche e da altre regioni, i musicisti di Marche Music College.
Durante l’evento, Andrea Mei, campione mondiale di ‘stone balancing’, costruirà con le macerie di abitazioni abbattute, un singolare presepio per significare la ‘ricerca di un nuovo equilibrio’.
Consegnate oggi 52 casette a Muccia e 26 nel Comune di Pievetorina, 8 in località Antico e 18 in località La Serra, alla presenza dell'assessore regionale alla Protezione civile Angelo Sciapichetti, dei sindaci di Muccia Mario Baroni e di Pievetorina Alessandro Gentilucci, del Presidente e dello staff del Consorzio Cns che ha costruito le casette, e delle ditte che si sono occupate di realizzare piazzole strade e fogne: la Pipponzi Costruzioni srl, la Ottoerre srl e la Francucci srl.
"Sono molto contento - ha dichiarato il sindaco Baroni - perchè chiaramente aver consegnato 52 casette vuol dire aver sistemato 52 famiglie. E' un altro passo importante per tornare verso la 'normalità', un segno di ripresa".
"E' stato emozionante - ha continuato il primo cittadino di Muccia - vedere le persone commuoversi. In quel momento partecipi ai problemi della gente. E io li capisco, in fondo sono uno 'sfollato' anch'io".
"La consegna di queste abitazioni - ha sottolineato Sciapichetti - è un segnale concreto di un percorso difficile, complesso e che ci ha portato a dare alle famiglie una soluzione degna, anche se temporanea. Vogliamo che tutti i Comuni interessati al sisma tornino come prima e meglio di prima guardando avanti con fiducia e speranza. Nel prossimo mese inaugureremo la scuola che è il simbolo di una comunità che vuole ricominciare".
L'obiettivo, ha aggiunto Sciapichetti, “è quello di far tornare le popolazioni nei territori interessati dal terremoto e grazie alla collaborazione con le istituzioni, a partire dalle amministrazioni comunali, risolveremo le problematiche. Ringrazio i cittadini che con serietà e pazienza hanno affrontato questo dramma con dignità. Continuiamo a collaborare insieme come abbiamo fatto sino ad oggi cercando di tornare al più presto alla normalità".
Come già annunciato alcuni giorni fa (leggi l'articolo) i cacciatori e pescatori delle Marche, attraverso un fondo per aiutare le popolazioni terremotate e grazie alle rispettive associazioni e alla Regione hanno donato cinque Lim ad altrettanti comuni terremotati. Una tra queste Lim, lavagna interattiva multimediale, è stata donata alla scuola di Pieve Torina. Il sindaco, Alessandro Gentilucci, nei giorni scorsi infatti si è recato in Regione, ad Ancona, dove ha ricevuto dall'assessore regionale alla caccia e pesca sportiva Moreno Pieroni, l'attestato della vicinanza delle associazioni venatorie e piscatorie regionali e di tutti i loro iscritti.
“E’ un messaggio di sensibilità e di vicinanza di un mondo sportivo che conosce bene e si sente molto vicino a quei territori – ha detto Pieroni – spesso criticato, ma che quando c’è da dare testimonianza concreta è sempre pronto e disponibile. Sono felice di festeggiare insieme a loro la realizzazione di una bella idea nata lo scorso anno e portata a compimento. Voglio lanciare una sfida per il prossimo anno, sicuro che verrà raccolta: uguagliare il gesto anche nel 2018 per pensare di essere utili con un nuovo progetto di solidarietà in favore delle popolazioni terremotate”. Il sindaco Gentilucci ha espresso gratitudine per la sensibilità e per il gesto concreto nei confronti dei piccoli studenti del paese. “Stiamo per inaugurare la nuova scuola – ha affermato – la prima in muratura ricostruita nell'intero cratere sismico, grazie alla immensa solidarietà di privati cittadini e di imprenditori che hanno donato a Pieve Torina, uno dei centri più colpiti dal terremoto, la speranza concreta per il futuro e soprattutto un sogno che sta per diventare realtà. Tutti insieme possiamo fare tanto per i nostri ragazzi, questo ne è un altro esempio, un gesto significativo che si somma alla solidarietà di cui questo paese è capace”.
Pieve Torina stringe i rapporti con la comunità di Polinago, in provincia di Modena.
Un patto di amicizia quello stretto venerdì scorso dai rispettivi sindaci, Alessandro Gentilucci e Gian Domenico Tomei, che ha unito due comunità molto simili tra di loro e che produrrà una solidarietà finalizzata alla ricostruzione del paese distrutto dal terremoto e con una attenzione particolare per i giovani ragazzi.
Una grande generosità, quella dimostrata dalla comunità polinaghese, dalle associazioni e soprattutto dall'amministrazione comunale, suggellata grazie ai rapporti con il pievetorinese Enzo Casadidio, presidente nazionale della Figest, che ha radunato a Polinago per l'occasione il consiglio federale nazionale della federazione.
“Polinago ha adottato la nostra comunità – ha affermato il sindaco Alessandro Gentilucci, presente a Polinago assieme all'assessore Giancarlo Ciuffetti – una grande sensibilità quella che ci hanno dimostrato e per la quale ringrazio il sindaco Tomei. Saranno organizzate delle iniziative nei prossimi mesi che avranno come finalità quella di aiutare la riconquista della normalità di Pieve Torina e non possiamo che essere grati di questa umanità”.
Sabato, inoltre, nel corso dell'iniziativa “El ponte...sul cratere”, la Pro Loco di Villa Musone, frazione di Loreto, ha raccolto la somma di 6000 euro che sarà destinata alla nuova scuola di Pieve Torina.
Domenica 3 dicembre alle ore 10 presso l'Auditorium Virgili di Amandola la Fondazione San Giacomo della Marca, in collaborazione con la Fondazione Sussidiarietà, ha organizzato il convegno dal titolo “Sussidiarietà e…crisi demografica. Interventi sussidiari per lo sviluppo delle aree terremotate".
Nell’ambito dei progetti di ricerca della Fondazione per la Sussidiarietà, è stato presentato l’annuale Rapporto sulla Sussidiarietà 2016/2017 che “ha lo scopo di indagare un aspetto della vita sociale economica o istituzionale del Paese secondo la particolare ottica della sussidiarietà, nel tentativo di comprendere se e come le iniziative che nascono dal “basso” possano offrire soluzioni ai problemi e opportunità di costruzione del bene comune".
La Fondazione San Giacomo della Marca, convinta che le comunità locali abbiano bisogno di uno sviluppo sussidiario e solidale nella organizzazione socio-istituzionale, anche al fine di favorire libertà individuali e collettive, in questi mesi ha ripreso alcuni dati del Rapporto per farne un utile strumento di riflessione sulle aree terremotate delle Marche.
Sarà Massimo Valentini, Presidente della Fondazione San Giacomo della Marca ad introdurre il convegno che proseguirà con la presentazione del Rapporto sulla Sussidiarietà su “Sussidiarietà e… Crisi Demografica” proposta da Paola Garrone, Docente di Business and Industrial Economics al Politecnico di Milano e membro della Fondazione Sussidiarietà. La Garrone si avvarrà del contributo del curatore del Rapporto Gian Carlo Blangiardo, Docente di demografia presso l'Università di Milano Bicocca e collaboratore della Fondazione Ismu.
Damiano Sabuzi Giuliani di ActionAid parlerà delle "Prospettive della Crisi Demografica nelle aree terremotate”. L’organizzazione, da sempre attenta alle tematiche di sviluppo sostenibile, si è occupata di progetti partecipativi nelle zone colpite del sisma, allacciando collaborazioni con associazioni e cittadini.
“Gli interventi sussidiari per lo sviluppo delle aree terremotate” sarà il tema affrontato da Vincenzo Marini Marini, Presidente della Fondazione Carisap. La Fondazione ha promosso dei bandi per potenziare il turismo nelle aree interessate dal sisma.
La giornalista pubblicista Barbara Olmai presenterà il video “Testimonianze di una comunità che resiste”, una raccolta di interviste realizzate durante il post sisma ad alcuni residenti nei piccoli borghi dei Monti Sibillini. A spiegare le opportunità del programma “Strategia delle Aree Interne” saranno Giuseppe Amici Presidente Comunità Montana Tronto e Valfluvione, Ente coordinatore dell’Area Interna Picena e Alessandro Gentilucci Sindaco di Pieve Torina, Ente coordinatore dell’Area Interna Alto Maceratese. A confrontarsi sul tema sarà anche Adolfo Marinangeli, Sindaco del Comune di Amandola.
Le Aree Interne rappresentano una parte ampia del Paese. L'Italia nel Piano Nazionale di Riforma (PNR) ha adottato una Strategia per contrastare la caduta demografica e rilanciare lo sviluppo e i servizi di queste aree attraverso fondi ordinari della Legge di Stabilità e i fondi comunitari.
Insieme ai relatori vedremo a che punto sono i lavori nei nostri territori che, oltre ad affrontare problemi quotidiani legati alla loro ubicazione, sono stati coinvolti da eventi sismici importanti che stanno incidendo sul futuro delle stesse comunità.
Quasi 12 mila euro raccolti dalle associazioni venatorie e piscatorie delle Marche sono stati destinati all'acquisto di 5 Lim (Lavagne Interattive Multimediali) per le scuole di altrettanti centri colpiti dal terremoto: Amandola, Venarotta, Caldarola, Pieve Torina e per la scuola di Visso frequentata anche dai bimbi di Ussita e Castelsantangelo sul Nera. Le Lim sono già state consegnate.
"E' un'iniziativa concreta di solidarietà avviata un anno fa da cacciatori e pescatori sportivi" ha detto l'assessore regionale Moreno Pieroni, che ha lanciato un'altra raccolta fondi per il prossimo anno. Oggi associazioni (Federcaccia, Arcicaccia e Enalcaccia e Enalpescae enti locali si sono incontrati per la consegna di un simbolico attestato di consegna ai Comuni beneficiari. (Ansa)
"Un segno concreto della volontà di rinascita che questo territorio manifesta con il riavvio delle attività economiche e dei servizi alla popolazione". L'assessore regionale alla Protezione civile Angelo Sciapichetti ha inaugurato l'area commerciale post sisma allestita a Pieve Torina. Su una superficie complessiva di 510 metri quadrati l'area ospita al momento nove attività produttive.
Hanno riaperto i battenti un negozio d'intimo, un giornalaio, una ferramenta, uno studio di consulenza, uno studio tecnico, un bar e pizzeria, una parrucchiera e solarium, un ristorante, un alimentari. "Un piccolo passo nella giusta direzione'' secondo Sciapichetti.
(fonte Ansa)