Scosse dell'8 e 9 marzo, il sismologo Amato (Ingv): "Sono aftershocks. La sequenza iniziata il 24 agosto 2016 è ancora in corso"
Dopo lo spavento della notte fra l'8 e il 9 marzo, quando il terremoto è tornato a farsi sentire distintamente nella zona compresa fra Pieve Torina e Muccia, il sismologo di Ingv Alessandro Amato conferma che si sia trattato di aftershocks.
"L'attività sismica intorno a Muccia e Pieve Torina sembra tornata ai livelli "normali", dopo la ripresa di qualche giorno fa" spiega Amato "con i due terremoti di M3.5 e 3.3 della notte tra l'8 e il 9 marzo.
Contando tutti gli eventi entro 5 km da Muccia, ce ne sono stati circa 270 nell'ultima settimana, tutti entro pochissimi km2 in mappa, ma se guardiamo a quelli sopra M2 ne troviamo solo qualcuno il 9 marzo, poi quasi nulla fino a oggi.
Nel trend generale (istogramma e grafico del numero di eventi e energia rilasciata giornaliera) il "picco" del 9 marzo rientra nelle oscillazioni che ci sono state negli ultimi mesi. Avevo scritto che si potevano considerare "aftershocks" per la loro posizione, la profondità, il tipo di movimento sulla faglia e naturalmente il fatto che la sequenza iniziata il 24 agosto 2016 è ancora in corso. Altri più forti" conclude Amato "sono ancora possibili ma sempre meno probabili".
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