Pieve Torina

De Micheli: "Ricominciamo da capo"

De Micheli: "Ricominciamo da capo"

"Ricominiciamo tutto da capo". Sono queste le prime della commissaria De Micheli ai sindaci del cratere non appena arrivata questa mattina a Pieve Torina dove, tra pochi minuti, inizierà la riunione a cui parteciperà anche il capo della protezione civile Angelo Borrelli. Altre al sindaco di Pieve Torina sul posto anche i sindaci di Fiordimonte, Valfornace, Monte Cavallo, Serravalle, Bolognola, Muccia e Camerino oltre all'assessore regionale alla protezione civile Angelo Sciapichetti. "Non abbiamo notizie di danni significativi - ha detto Sciapichetti - sappiamo tuttavia che qualche problema c'è stato ma la cosa che più ci preoccupa è che, a questo punto, bisognerà rivedere di nuovo tutte le procedure". Una consapevolezza che è propria anche della commissaria De Micheli: "Dobbiamo prima di tutto garantire sicurezza e quindi se ce ne sarà bisogno ricominceremo tutto daccapo sopralluogo per sopralluogo". Appena arrivato a Pieve Torina anche il senatore Pazzaglini, sindaco di Visso, il vescovo Brugnaro e l'onorevole Tullio Patassini.

10/04/2018 09:48
Sisma, a Pieve Torina vertice con il capo della Protezione Civile

Sisma, a Pieve Torina vertice con il capo della Protezione Civile

Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli terrà una riunione questa mattina con i sindaci dei Comuni del Maceratese interessati dalla forte scossa sismica di questa notte. Il vertice si svolgerà a Pieve Torina, zona già duramente colpita dal terremoto dell'ottobre 2016 e che continua ad essere al centro dell'attività sismica che le strumentazioni Ingv stanno registrando nell'area. Obiettivo di Borrelli e dei suoi collaboratori è una verifica diretta della situazione, oltre che sottolineare l'immediata presenza del Dipartimento della Protezione Civile sul territorio. 

10/04/2018 08:34
Il presidente di Ingv Doglioni conferma: "Sequenza legata a quella iniziata nell'agosto del 2016"

Il presidente di Ingv Doglioni conferma: "Sequenza legata a quella iniziata nell'agosto del 2016"

E' ancora legato alla sequenza del 24 agosto 2016 il terremoto di questa mattina. A dirlo all'agenzia Ansa è il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni. Il terremoto di magnitudo 4,6 e le repliche, almeno tre delle quali di magnitudo fra 3 e 4, "rientrano nel margine settentrionale della sequenza che si  attivata il 24 agosto 2016". Dopo il forte sisma del Centro Italia del 2016, nella zona di Muccia la terra era tornata a tremare con frequenza e intensità già da alcuni giorni. In particolare, il 4 aprile se ne erano registrate una di magnitudo 4 alle 4:19 e una di magnitudo 3.6 alle 20:41. L'epicentro di questa ultima scossa di magnitudo 4.7  stato a 53 km da Perugia, 65 da Terni e 85 dall'Aquila.  Intanto, Trenitalia ha deciso di sospendere a scopo precauzionale la circolazione lungo la linea interna Civitanova Marche-Macerata per effettuare controlli sulla tenuta della strada ferrata. La circolazione dovrebbe riprendere alle 9. 

10/04/2018 08:26
Pieve Torina, Gentilucci: "Scuole chiuse, stiamo verificando anche le Sae"

Pieve Torina, Gentilucci: "Scuole chiuse, stiamo verificando anche le Sae"

"Oggi chiudiamo le scuole. Abbiamo dei danni e stiamo verificando anche le Sae (soluzioni abitative in emergenza, ndr)". Così all'ANSA il sindaco di Pieve Torina (Macerata), Alessandro Gentilucci, uno dei comuni della zona colpita stamattina dal sisma di magnitudo 4.7. In arrivo a Pieve Torina e Muccia anche il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli. (Ansa)  

10/04/2018 08:12
Pieve Torina, crolla il muro di contenimento delle Sae in zona Le Piane

Pieve Torina, crolla il muro di contenimento delle Sae in zona Le Piane

Prosegue la conta dei danni dopo la forte scossa di terremoto di questa mattina. A Pieve Torina è crollata parte del muro del contenimento delle Sae della zona Le Piane. Sempre in zona Le Piane, alcuni boiler si sono piegati ed i tecnici sono in servizio delle 6 di questa mattina per rimetterli a posto. Non si registrano, fortunatamente, danni agli impianti del gas.

10/04/2018 07:44
Terremoto, danni a Pieve Torina

Terremoto, danni a Pieve Torina

La scossa delle 5,11 di questa mattina, di magnitudo 4,7, ha inevitabilmente peggiorato la situazione di molti edifici giá compromessi dalle scosse dell'ottobre 2016. In un condominio situato davanti la zona commerciale di Pieve Torina si sono formate evidenti lesioni. Sembrerebbe che l'edificio fosse tornato da pochi giorni ad accogliere famiglie, dopo alcuni lavori di ristrutturazione. Nella piccola cittadina, nonostante gran parte della popolazione viva ormai nelle SAE, le persone sono uscite in strada. All'interno delle strutture abitative di emergenza non si sono riscontrati danni, ma in molti casi si sono sganciati pensili e oggetti appesi ai muri. Il sindaco di Pieve Torina, intervistato da RadioRai, ha raccontato il triste scenario. Su tutti gli altri comuni del cratere sono giá in corso sopralluoghi nelle così dette strutture strategiche e, per ora, non si segnalano danni.

10/04/2018 06:10
Pieve Torina: ancora demolizioni

Pieve Torina: ancora demolizioni

Proseguono anche questa settimana le opere di demolizione nel territorio del Comune di Pieve Torina. Sono diversi gli interventi in corso d’opera, principalmente a ridosso del centro storico e lungo la principale via Roma. I lavori sono programmati nel tentativo di eliminare completamente, non appena sarà possibile, la zona rossa ancora interdetta alle persone e ai mezzi, in modo tale da agevolare tutti gli interventi futuri e la viabilità. In particolare, le demolizioni in atto in questi giorni riguardano edifici privati gravemente danneggiati e che in parte – con le violente scosse dell’ottobre 2016 – hanno subito anche dei crolli e che costituirebbero un pericolo per la pubblica incolumità. “Passo dopo passo ci riappropriamo della nostra cittadina – ha dichiarato il sindaco, Alessandro Gentilucci – abbiamo già portato a termine numerosi interventi di demolizione ma l’altissima percentuale di inagibilità, che ricordo essere superiore al 90%, e la violenza con la quale il terremoto ha colpito le nostre strutture, hanno reso necessario un importante piano di demolizioni che prosegue da mesi su tutto il territorio del nostro comune”.  

09/04/2018 17:30
Gli ingegneri delle Marche: "Si combattono fantasmi, ma urge concretezza"

Gli ingegneri delle Marche: "Si combattono fantasmi, ma urge concretezza"

Gli ingegneri marchigiani replicano seccamente alle dichiarazioni del commissario alla ricostruzione, Paola De Micheli. Di seguito la nota diffusa da Feding Marche. “In una recente intervista, l’Onorevole Paola De Micheli, commissario straordinario alla ricostruzione, ha sostenuto che lo Stato pagherà tutte le spese affrontate dai cittadini per la ricostruzione, ma che non sanerà gli abusi e che non ci saranno condoni. Come è stato a più riprese denunciato dai tecnici marchigiani, uno dei principali problemi che ostacola la presentazione dei progetti agli U.S.R. è che su moltissimi fabbricati si riscontrano difformità edilizie e strutturali, che per essere regolarizzate necessitano di procedimenti lunghi ed incerti. Questo è un nodo delicato su cui la Federazione Ordini Ingegneri delle Marche intende fare definitivamente chiarezza a scanso di pretestuosi equivoci. La posizione della Federazione, di concerto con i presidenti degli ordini provinciali della nostra regione, è netta e non lascia spazio a fraintendimenti. La realtà è che non si tratta di abusi, e che nessuno di noi ha mai pensato di richiedere sanatorie o colpi di spugna. Nelle Marche non ci troviamo di fronte a una situazione di illegalità diffusa e i presunti abusi, come  l’Onorevole li ha definiti nell’intervista, sono in moltissimi casi lievi difformità, verosimilmente originate in assoluta buona fede. È infatti frequente che alcune modifiche dimensionali, se di questo si tratta, siano del tutto involontarie e legate anche agli strumenti di misurazione meno evoluti e ai sistemi costruttivi usati nel passato. È forse possibile parlare di “abuso” se una parete nella realtà è più lunga di qualche centimetro (ma in molti casi anche più corta), di quanto risulta da un disegno ingiallito, o se una finestra o una porta sono spostate di una spanna su un prospetto d’epoca disegnato a mano? Il sospetto è che sia la parola stessa a evocare fantasmi ideologici che impediscono valutazioni realistiche, assoggettando un territorio intero a un’ansia di legalità che nessuno di fatto ha mai inteso violare. Prova ne è che dagli ingegneri marchigiani non sono mai venute richieste di condoni, ma solo istanze per l’introduzione di procedure amministrative snelle che si concludano in tempi certi e che permettano di individuare i reali abusi, evitando deleterie e fuorvianti generalizzazioni. Anche per quanto attiene al pagamento delle spese, la realtà sembra andare ancora una volta in una direzione opposta a quanto affermato dal Commissario. Dopo il sisma del 2016 si sono susseguite ben 52 Ordinanze che hanno reso e rendono estremamente complesso elaborare un progetto anche solo per la riparazione dei danni lievi. Basti pensare che servono mediamente circa 40 elaborati tecnico amministrativi, e che molto spesso gli U.S.R. richiedono chiarimenti ed integrazioni, con tutto ciò che questo comporta in termini di dispendio di energie, tempo e denaro nella presentazione delle pratiche. Per di più, i costi che i tecnici devono anticipare per le prove tecnologiche sui terreni e sulle murature per poter predisporre i progetti, a fronte del pagamento dei compensi a distanza di uno o più anni, stanno mettendo in crisi il sistema con il rischio concreto di far chiudere molti studi professionali. Tra l’altro la normativa attuale prevede “contributi alla ricostruzione”, il che non equivale a copertura totale dei costi, che risultano spesso insufficienti. Tra le popolazioni colpite si è addirittura diffusa l’ipotesi, essendo difficile arrendersi all’idea di una burocrazia miope e fine a se stessa, che il “mostro” che è stato messo in piedi serva solo a dilazionare l’onere economico della ricostruzione. Quasi due anni di interlocuzioni a vari livelli istituzionali, di documenti e di proposte da parte degli ordini professionali, hanno avuto una modesta incidenza in qualche raro comma delle solite 52 ordinanze. Con l’unico risultato di disperdere il patrimonio di esperienza e di professionalità di chi opera sul proprio territorio, conoscendone a fondo le esigenze peculiari e le criticità. Infine, mentre si continua a discutere di dettagli senza affrontare con adeguata solerzia e incisività le scelte importanti, si fissano scadenze quantomeno improbabili e si erogano i contributi per l’autonoma sistemazione”.

09/04/2018 14:30
Finanziati dal CIPE 132,8 milioni per infrastrutture e ambiente nelle Marche: oltre 28 milioni per la Provincia di Macerata

Finanziati dal CIPE 132,8 milioni per infrastrutture e ambiente nelle Marche: oltre 28 milioni per la Provincia di Macerata

I fondi stanziati dal CIPE si aggiungono a quelli già messi a disposizione dal Governo e dall’Europa per il terremoto. L’intesa e la  concertazione tra il governo regionale e quello nazionale ha portato al più grande stanziamento mai registrato nel corso degli ultimi decenni per le Marche. Rappresenta una cifra importante e dimostra con i fatti l’attenzione del governo uscente nei confronti del nostro territorio. Ora spetta a noi trasformarli in progetti cantierabili e realizzabili nel più breve tempo possibile. In particolare per la Provincia di Macerata vengono finanziate le seguenti  infrastrutture di cui si parlava da anni: -Via Mattei La Pieve (3 milioni di euro); Intervalliva Tolentino -San Severino (10 milioni di euro); Viabilità di adduzione al nuovo Ospedale di Macerata e casello autostradale a Potenza Picena (11 milioni di euro); Ciclovia Adriatica (ponte ciclopedonale sul fiume Chienti) (1 milione di euro); Dragaggio e manutenzione straordinaria del porto di Civitanova Marche (821.142 mila euro); Collegamento con la Vallata del Potenza, la città di Macerata e il nuovo ospedale                                                                      (1,5 milioni di euro)                                      

06/04/2018 19:58
Posata la prima pietra della nuova scuola dell'infanzia di Pieve Torina

Posata la prima pietra della nuova scuola dell'infanzia di Pieve Torina

Si è svolta il 6 aprile a Pieve Torina (MC) la posa della prima pietra con avvio dei lavori della nuova Scuola dell’infanzia in via U. Betti, struttura antisismica e definitiva che sarà realizzata dalla Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus, nel Comune marchigiano al 90% distrutto dal terremoto del 2016. Dopo aver già consegnato 6 scuole tra Marche e Umbria (una ad Arquata del Tronto, tre a Norcia, due a Cascia), a meno di un anno dalla prima scossa di agosto 2016, continua quindi l’impegno della Fondazione Francesca Rava per i bambini colpiti dal sisma nel Centro Italia. La Scuola dell’Infanzia di Pieve Torina, che potrà accogliere fino a 60 bambini, verrà realizzata entro l’avvio del nuovo anno scolastico, ed è concepita come una struttura permanente, per la quale saranno utilizzati solo materiali edili naturali: fibra naturale di paglia, terra cruda, fibra di legno. Secondo il Commissario Straordinario alla ricostruzione on. Paola De Micheli la posa della prima pietra è un altro segnale di generosità tra i tanti arrivati in queste terre martoriate e che le Istituzioni si stanno impegnando per accelerare la realizzazione di questi percorsi di generosità. "Pieve Torina è un paese al quale sono legata sentimentalmente visto che conosco i nomi dei bambini di queste scuole" - ha detto la De Micheli - "e la posa della prima pietra è anche un'occasione per rivedere il cratere".  Il Commissario Straordinario alla ricostruzione è stata anche a Camerino per fare il punto della situazione con il Sindaco e con il Rettore inoltre ha sostenuto che il territorio dell'Alto Maceratese nonostante sia stato fortemente colpito sta avendo una reazione rapida ed equilibrata. Non è affatto causuale che i donatori scelgano l'Alto Maceratese per realizzare le opere che vogliono donare. Le Istituzioni stanno accompagnando le attività di generosità sostenendo la ricostruzione, si chiuderà la procedura semplificata per le opere pubbliche e in tal modo si vedranno partire i cantieri a cavallo tra l'estate e l'autunno. Secondo la De Micheli anche la ricostruzione privata sta andando abbastanza veloce inoltre la scadenza per le case B è prevista per il 30 aprile e ha invitato i proprietari di tali abitazioni di procedere alle relative richieste.  Le Istituzioni non costuituiranno un ostacolo riguardo la soddisfazione delle esigenze del terremoto, si attende la nascita del nuovo Governo per la realizzazione di nuove norme mentre sul tema degli abusi si interverrà chirurgicamente: sia i comuni, sia gli uffici speciali che gli ordini dei professionisti stanno inviando una lista di fattispecie che riguardano i piccoli abusi. Non si ha alcuna intenzione di deturpare la bellezza di questi luoghi colpiti dal sisma e quindi si interverrà dove ci sarà bisogno. La De Micheli ha sostenuto che ci sono altre norme da inserire, per esempio rafforzare la  dotazione del personale perché man mano che ci si avvicina al momento caldo della ricostruzione ci sarà bisogno di avere persone presso i Comuni e gli uffici speciali. Si stanno studiando - secondo il Commissario Straordinario - alcune misure specifiche sullo sviluppo economico di alcune aree del cratere perché si devono rafforzare alcune misure introdotte con il 189, per esempio con alcune modifiche sulla zona franca urbana per il 2019 visto che l'effetto della zona franca finisce nel 2018.    L'esigenza di differenziare il cratere per l'On. De Micheli deve essere argomentata al futuro Parlamento sulla base dei numeri dell'inagibilita civile, delle opere pubbliche e dei problemi stradali. Bisogna trovare tre o quattro indicatori che consentano di diversificare il cratere, è un lavoro che i sindaci possono fare tranquillamente e poi il Commissario Straordinario insieme ai presidenti delle regioni farà le sue valutazioni. Non può essere un sentimento o un colpo d'occhio quello di differenziare il cratere ma visto che si tratta di leggi erga omnes il Commissario De Micheli ha detto che si tratta di argomento che va affrontato con un approccio tecnico, anche perchè sono coinvolte Regioni che hanno una grossa diversità, l'Alto Maceratese è la parte più grossa del cratere ma in altre regioni ci sono situazioni diverse e per questo è stato richiesto un lavoro puntuale sui numeri. La legge speciale 189 contiene deroghe che esistono solo per il terremoto 2016 - 2017, e tale legge si può migliorare con interventi ancora più puntuali. Riguardo le scuole dell'ordinanza 14, alcuni cantieri sono stati aperti e la De Micheli sta preparando una relazione al Parlamento dove in ogni cantiere sarà indicato lo stato di avanzamento, altri sono in ritardo per causa di alcuni ricorsi. Riguardo le 28.000 persone ancora in CAS nelle Marche sarà un argomento che dipenderà dal nuovo Governo ma le condizioni dell'emergenza non cambiano fino al 31 di agosto data di scadenza. La De Micheli proporrà una proroga dello stato d'emergenza insieme ai sindaci e alle Istituzioni locali su tutto ciò che riguarda le modalità di sostegno alla popolazione. Un'eventuale proroga della scadenza della presentazione dei progetti per le case B fa parte delle facoltà del Commissario alla ricostruzione che viene decisa tramite ordinanza e secondo la De Micheli sarà presa la decisione più opportuna  

06/04/2018 18:07
Ancora una scossa in serata: 3,9 a Muccia

Ancora una scossa in serata: 3,9 a Muccia

Una giornata che si avvia a conclusione esattamente per come era cominciata: nel segno della paura. Un'altra scossa di terremoto, ancora una volta con epicentro a Muccia, si è verificata alle 20,45 ed è stata distintamente avvertita su tutto il territorio del cratere. Secondo l'INGV la magnitudo è stata di 3,9, esattamente come la scossa che si è verificata questa notte alle 4,19.  

04/04/2018 20:58
Tondi: "Stessa sequenza, ma per stare tranquilli occorre abitare e frequentare edifici non vulnerabili"

Tondi: "Stessa sequenza, ma per stare tranquilli occorre abitare e frequentare edifici non vulnerabili"

La violenta scossa di questa notte ha fatto ripiombare il territorio nel panico. E le reazioni sono state le più disparate, dalla legittima paura alla rabbia, passando, inevitabilmente, anche per le solite teorie sulla "presunta magnitudo aggiustata". A mettere in ordine i tasselli ci ha pensato, ancora una volta, il geologo di Unicam, Emanuele Tondi, ormai vero e proprio punto di riferimento per il territorio e non solo quando si parla di terremoto. Da un lato, infatti, Tondi ha le competenze scientifiche per spiegare quanto sta accadendo e, dall'altro, ha la sensibilità di chi é anche sindaco e conosce, quindi, le preoccupazioni e le emozioni dei semplici cittadini. "La magnitudo - spiega quindi Emanuele Tondi - viene calcolata da INGV subito dopo l’evento in maniera automatica e poi rielaborata più volte. Questo è il motivo della variazione del dato, il più preciso è sempre l’ultimo valore comunicato.Come si può vedere dalla mappa allegata (foto), l’evento si colloca all'estremità nord della sequenza sismica del 2016-2017 (Terremoto di Amatrice-Visso-Norcia in legenda). Data la sua localizzazione, può essere considerato un aftershock relativo ai forti terremoti di fine Ottobre 2016. La sequenza sismica nel suo complesso è in diminuzione anche se per brevi periodi (di alcuni giorni) può riprendere attività sia in termini di frequenza che di intensità, in particolare alle sue terminazioni settentrionali (Muccia, Pievetorina, Monte Cavallo) e meridionali (Campotosto, Montereale, Capitignano)". Magnitudo spiegata, quindi,e nessuna nuova faglia, come qualcuno ha voluto intendere nelle ultime ore. Solo un accentuarsi della frequenza di quelli che possono essere considerate scosse di assestamento, con Tondi che aggiunge: "La sequenza sismica potrà dirsi terminata quando la sismicità dell’area tornerà ai livelli precedenti del 24 Agosto 2016. Sequenze associate a terremoti simili hanno avuto una durata anche di 2-3 anni. Nell'ambito delle sequenze sismiche, gli aftershocks più forti possono arrivare fino ad una magnitudo di un grado minore dell’evento principale. Eventualità sempre più improbabile (ma non impossibile) con il passare del tempo". La scossa delle 4,19 di questa notte, il cui epicentro é stato localizzato in territorio di Muccia ad una profondità di 9 km, è stato seguito fino ad ora da cinque repliche di magnitudo compresa tra 2.0 e 2.5 e diverse di magnitudo inferiore a 2. "Più volte - prosegue il geologo e sindaco di Camporotondo, ripercorrendo la storia dei terremoti sul nostro territorio - è stata paragonata l’attuale sequenza sismica a quella che si verificò tra Gennaio e Febbraio del 1703 tra Norcia e L’Aquila. Negli anni e decenni successivi, forti terremoti interessarono le zone immediatamente a nord e sud. A nord ricordiamo il terremoto del 1741 a Fabriano, del 1751 a Gualdo Tadino e del 1799 a Camerino. Terremoti di magnitudo stimata tra 5.5 e 6.0, generati da faglie più piccole e profonde rispetto a quella del Monte Vettore-Monte Bove e non visibili in superficie. A sud ricordiamo il terremoto del 1706 della Maiella e del 1805 del Molise, terremoti di magnitudo stimata tra 6.5 e 7.0. In queste zone sono presenti faglie simili a quella del Monte Vettore-Monte Bove, sia per dimensione che espressione superficiale. Per ulteriori informazioni sulla sismicità storica è possibile consultare il catalogo parametrico dei terremoti italiani https://emidius.mi.ingv.it/CPTI15-DBMI15/". "Non sappiamo quando - conclude Tondi, con una frase che ha il sapore dell'appello verso chi dovrà stabilire regole e metodi per la ricostruzione - ma i terremoti avvengono sempre nelle stesse zone e con caratteristiche simili. Quindi, per stare sicuri e tranquilli occorre abitare o frequentare edifici non vulnerabili rispetto alla sismicità dell’area in cui si trovano".

04/04/2018 17:00
Pieve Torina, alla scoperta delle "Gole del Sant'Angelo"

Pieve Torina, alla scoperta delle "Gole del Sant'Angelo"

Il torrente Sant'Angelo di Pieve Torina conserva la sua bellezza anche durante le limpide giornate di sole, non solo durante le forti nevicate e le forti gelate. A lato del torrente c'è un sentiero dove è possibile fare delle belle camminate passando sotto le rocce dell'Eremo dei Santi, inoltre da tali rocce sgorgano delle sorgenti di acqua limpida che rendono questo angolo di verde davvero un incanto. Camminando per il sentiero è possibile vedere una roccia di colore chiaro che divide in due il sentiero e nelle vicinanze è possibile osservare due bellissime cascate, una delle quali forma un piccolo laghetto. Purtroppo parte del sentiero non è percorribile perchè la caduta dei massi causata dal forte terremoto del 2016 ha deviato il corso del torrente. Don Candido Pelosi, parroco di Valsantangelo di Pieve Torina nonchè fotografo e storico per passione, ha definito questo magnifico posto le "Gole del Sant'Angelo" (Le foto sono state scattate da Giovanni Maria Pontieri)

03/04/2018 08:58
Pieve Torina, al via i lavori per la nuova scuola d'infanzia

Pieve Torina, al via i lavori per la nuova scuola d'infanzia

Dopo la consegna di 6 scuole tra Marche e Umbria, continua l’impegno della Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus per i bambini del Centro Italia colpiti dal terremoto. Lunedì 6 aprile, alle 14,30, in via Ugo Betti si svolgerà la cerimonia di posa della prima pietra della nuova scuola per l'infanzia di Pieve Torina.   Il progetto tecnico architettonico e la direzione artistica della scuola materna definitiva sono a cura dell’Università di Camerino - Scuola di Architettura e Design. Il progetto sarà realizzato grazie al contributo dei partner strategici Alleanza delle Cooperative Italiane (Agci-Confcooperative-Legacoop), Cgil, CIsl e Uil. La Fondazione Francesca Rava ringrazia per il loro prezioso contributo l'Accademia nazionale dei Lincei Premio Antonio Feltrinelli, Moncler; "grazie anche a tutti gli altri donatori, tra i quali Fondazione Milan, Unicredit, Global Giving, DLA Piper, Piaget, Iren e Marina Militare. Alla realizzazione contribuisce anche il Comune di Pieve Torina per le fondamenta". Alla posa della prima pietra seguirà una merenda con i bambini per tutti coloro che parteciperanno.

30/03/2018 16:49
Aedes: termine del 31 marzo solo per incarichi già affidati

Aedes: termine del 31 marzo solo per incarichi già affidati

Il termine del 31 marzo per le schede Aedes riguarda solo gli incarichi già affidati. E’ l’estrema sintesi della nota a firma del commissario straordinario per la ricostruzione, on. Paola De Micheli. Un chiarimento che arriva a pochissime ore dalla scadenza del termine stesso e che, se da un lato non soddisfa in pieno le richieste del territorio, dall’altro lascia tirare un piccolo sospiro di sollievo. La scadenza "riguarda unicamente i casi in cui sia stato già formalmente conferito a un tecnico l'incarico di provvedere alla redazione delle schede" – si legge nella nota -  Per tutti gli altri casi non v'è dubbio che alla redazione delle schede Aedes possa provvedersi anche in epoca successiva al 31 marzo 2018". La commissaria ricorda che "riguardo alle possibili situazioni di difficoltà in cui potrebbero trovarsi i professionisti incaricati in relazione ai tempi lunghi incontrati per giurare le perizie in tribunale, si rammenta la possibilità di avvalersi al tal fine anche dei notai, essendo la relativa spesa rimborsabile in sede di liquidazione del compenso al professionista". (fonte Ansa)

29/03/2018 17:49
Da Pieve Torina a Ussita: partito il tour di aiuti per gli amici a quattro zampe delle zone del cratere

Da Pieve Torina a Ussita: partito il tour di aiuti per gli amici a quattro zampe delle zone del cratere

Da Pieve Torina a Ussita, passando per Gallano, Valfornace e Visso. È partito il tour di aiuto e di sostegno alimentare a favore degli amici a quattro zampe che vivono nelle zone rosse del cratere distrutte dal sisma, promosso dall’Associazione Cinofila Cave Canem di Porto Sant’Elpidio e da Almo Nature, azienda di pet food che produce alimenti utilizzando ingredienti di qualità. Un progetto itinerante che si propone di visitare, oltre i centri Sae (soluzioni abitative di emergenza) popolati da colonie di gatti e cani e da numerosi randagi, anche le zone di campagna abitate da allevatori che, costretti a rimanere vicini alle loro aziende e ai loro animali, in questi ultimi tempi sono stati dimenticati da tutti e non hanno beneficiato di nessun aiuto in termini di rifornimenti e merci. “Non possiamo dimenticarci di tutti quegli animali che offrono un aiuto concreto nelle aziende agricole e nelle greggi sparse in mezzo alle campagne” afferma Costantino Finocchi, presidente dell’Associazione Cave Canem. Come nel caso della fattoria “Jdayet” e dell’azienda “Angeli e Battaglia” di Pieve Torina che ospitano rispettivamente 3 e 8 cani da pastore, che svolgono il ruolo fondamentale di guardia delle stalle e del bestiame e senza cui le attività non potrebbero esistere. I volontari dell’Associazione Cinofila marchigiana Cane Cavem hanno iniziato il viaggio nel cratere visitando i comuni del maceratese, alla presenza dell’Assessore di Pieve Torina Giancarlo Ciuffetti, del sindaco di Valfornace Massimo Citracca e del Vice Sindaco di Visso Gian Luigi Spiganti Maurizi, per consegnare una fornitura di mangime pari a circa 800 kg, una media di 1.250 pasti per cani (piccoli e grandi) e 3.600 pasti per gatti, donati da Almo Nature. Nelle settimane a venire il tour d’aiuti toccherà anche le zone più critiche della provincia di Fermo per concludersi successivamente nella provincia di Ascoli Piceno con Arquata del Tronto. “Sembra che il tempo si sia fermato, la situazione è ancora tragica e riguarda tutti, territorio, uomini e animali – commenta Camila Arza Garcia, responsabile del progetto solidale A Pet Is For Life di Almo Nature – Con la nostra donazione vogliamo portare un po’ di conforto agli animali disagiati che si trovano in difficoltà a causa del terremoto e delle condizioni meteo avverse e che devono sopravvivere in quelle zone. Speriamo che la nostra non rimanga un’azione isolata e che le istituzioni e le aziende private come noi diano il loro contributo per alleviare questa situazione di estremo disagio. Pensiamo e agiamo dal punto di vista degli animali, per questo per noi l’importante è sfamarli e agire sulle emergenze con LoveFood”. LoveFood rientra nel progetto di Almo Nature, A Pet Is For Life, un impegno concreto volto a ridurre drasticamente l’abbandono di animali: non vogliamo lavorare solo sull’emergenza ma provare a essere attori di un cambiamento che passi dall’emergenza alla soluzione. È anche per questo che abbiamo lanciato AdoptMe, per offrire un mese di pappa gratuita, tramite i canili e gattili aderenti, a chi adotta consapevolmente un animale. Desideriamo e speriamo così di far crescere una comunità che ponga al centro il rispetto per l’animale che si porta a casa. Un impegno, quello verso la natura, che ha portato gli azionisti di Almo Nature a scegliere di donare il 100% delle azioni della società Almo Nature spa, e delle sue filiali, a una Fondazione. A partire dal 2018 tutti i profitti (dividendi) generati dalla vendita dei suoi prodotti saranno unicamente utilizzati a favore degli animali e dell’ambiente. Con questa donazione, gli animali e la natura saranno i veri proprietari di Almo Nature.      

28/03/2018 11:27
Mutui su strutture inagibili: rate sospese fino al 2019

Mutui su strutture inagibili: rate sospese fino al 2019

Il Commissario per la ricostruzione Paola De Micheli e il direttore generale dell'Abi Giovanni Sabatini hanno firmato il protocollo sulla sospensione delle rate di rimborso dei mutui sugli edifici inagibili nell'area del cratere del terremoto che ha colpito nel 2016 in centro Italia. Il Collegato Fiscale alla Legge di Stabilità 2017 ha prorogato fino al 31 dicembre 2018 la sospensione del pagamento delle rate di ammortamento dei mutui sia per i proprietari di prime case distrutte dagli eventi sismici, sia per gli edifici inagibili destinati ad attività produttiva. Inoltre, per gli immobili all'interno delle zone rosse, il termine è posticipato al 31 dicembre 2020. L'accordo definisce dunque i piani di ammortamento dei finanziamenti a rimborso delle rate sospese."La legge - sottolinea De Micheli - prevedeva la sottoscrizione di questo accordo entro il 30 giugno 2018 ma abbiamo ritenuto di accelerare i tempi per dare maggiori certezze ai cittadini. (Fonte Ansa)

28/03/2018 08:46
Da Torino un'auto per il Comune di Pieve Torina

Da Torino un'auto per il Comune di Pieve Torina

Dal Nucleo Operativo Canavesano Telecomunicazioni della Protezione civile di Torino, un'automobile per il Comune di Pieve Torina. Continua la maratona di solidarietà per la comunità ferita dal sisma di Pieve Torina, uno dei comuni più duramente colpiti dalle scosse. Questa mattina, il presidente dell'associazione, Salvatore Panepinto, ha consegnato a sindaco, Alessandro Gentilucci, le chiavi dell'automobile, una Dacia Logan perfettamente attrezzata entrata in possesso dell'associazione piemontese grazie al contributo della Fondazione Unicredit. “Abbiamo deciso di sciogliere la nostra associazione – ha spiegato Panepinto – ma volevamo che quello che ci era stato donato continuasse a fare del bene per una comunità che veramente ne avesse bisogno. Tramite alcuni colleghi della Protezione civile che hanno prestato servizio qui durante il terremoto, abbiamo deciso di destinare a Pieve Torina la nostra automobile, certi di poter dare il nostro contributo, seppure minimo, per la rinascita di questa comunità”. Al Noct la gratitudine del primo cittadino Gentilucci. “Non smetteremo mai di ringraziare tutti coloro che nel momento più difficile per Pieve Torina hanno dimostrato vicinanza e solidarietà, condividendo con noi la voglia di ripartire e di costruire un futuro per la comunità ferita dal sisma”. L'automobile ha ricevuto anche la benedizione impartita da don Nello Tranzocchi

26/03/2018 18:22
Pieve Torina, il sindaco: "Ogni volta che la terra trema abbiamo paura"

Pieve Torina, il sindaco: "Ogni volta che la terra trema abbiamo paura"

"Accidenti se abbiamo sentito la scossa". A Pieve Torina, il Comune del cratere sismico dove è stata registrata una scossa di terremoto di magnitudo 3.0 alle 5:33, ormai dovrebbero essere abituati, perché "è un fenomeno che va avanti da tempo. Ma ogni volta che la terra trema - dice il sindaco Alessandro Gentilucci - abbiamo paura, tornano ricordi drammatici e ognuno reagisce a modo suo". Questa volta il movimento è stato particolarmente forte, "perché l'epicentro individuato dall'Ingv, a 2 km da Pieve Torina è proprio sotto la zona delle Sae". La casette dovrebbero far sentire tutti al sicuro, "ma - ammette il sindaco - c'è una condizione di instabilità il terremoto sembra senza fine". A Pieve Torina la consegna delle casette è stata completata a gennaio, "ora siamo alle prese con la ricostruzione delle case comunali, abbiamo consegnato le prime pratiche, ma la gente ha paura di tornare". (Fonte Ansa)

25/03/2018 12:04
Pieve Torina, una scossa di magnitudo 3.0 nella notte

Pieve Torina, una scossa di magnitudo 3.0 nella notte

Una scossa di magnitudo 3.0 è stata registrata dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nelle Marche. Il terremoto è avvenuto alle 5:33 con epicentro a 2 chilometri da Pieve Torina, in provincia di Macerata, ad una profondità di 9 km. I comuni più vicini all'epicentro sono quelli di Muccia, Pievebovigliana, Fiordimonte, Serravalle di Chienti e Monte Cavallo. Al momento non risultano danni alle cose o alle persone. (Fonte Ansa)

25/03/2018 10:35
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