Il pilota di Montecosaro si piazza quarto sul circuito di Phillip Island, un risultato che non fa altro che confermare la stoffa da campione di Lorenzo Baldassarri.Condotta impeccabile per tutta la gara del montecosarese che ha recuperato decimi su decimi ai primi, fino a conquistare la quarta posizione finale, ad un soffio dal podio conquistato da Thomas Luthi davanti a Franco Morbidelli, secondo per soli 10 millesimi e, al terzo gradino, Sandro Cortese.
Non capita tutti i giorni di poter cantare in luoghi di grande importanza e di profonda spiritualità e quando accade si tratta di esperienze indimenticabili. Una di quelle che domenica 30 ottobre vivrà la corale Santa Cecilia di Montecosaro, che si recherà in trasferta a Roma per animare una celebrazione liturgica nella basilica di San Pietro.Trattandosi di una delle basiliche più grandi del mondo, si è reso necessario un rafforzamento dell’organico ed a questo si sono gentilmente prestati alcuni elementi della corale Sant’Anna di Porto Potenza Picena. A disposizione del direttore Giorgio Quattrini, quindi, complessivamente circa 35 cantori che, a pochi giorni dal termine del Giubileo della Misericordia, avranno il privilegio e l’onore di cantare nella Basilica più importante del mondo, eseguendo brani liturgici della polifonia classica e moderna.Molti altri impegni la corale Santa Cecilia dovrà affrontare in questo fine 2016, fra cui un concerto di gala a Civitanova Marche organizzato dall’Associazione Nazionale Carabinieri, una rassegna corale a Castelraimondo e un concerto di Natale insieme ad un quartetto d’archi, ma a lasciare un segno profondo e indelebile nel cuore dei coristi montecosaresi non potrà che essere lo straordinario evento del 30 ottobre.
Dopo il successo della passata edizione, a partire da sabato 22 ottobre, torna INTENSIVE, il percorso di formazione della compagnia HUNT danza contemporanea all'interno della sala studio di EFFORT spazio DANZA di Montecosaro.Da ottobre a marzo workshop, lezioni, seminari, tirocini e performance con spettacolo finale in un percorso articolato in compagnia di tre coreografi di prestigio: Giacomo Milli, Guido Sarli e Michele Oliva. Accanto a loro, anche Giosy Sampaolo, coreografa residente che terrà per tre sabati al mese un appuntamento di formazione.Il modulo di ottobre interesserà il weekend di sabato 22 e domenica 23 e vedrà protagonista Giacomo Milli, ballerino e coreografo marchigiano che ha collaborato con diversi Centri di Danza in Italia e ha partecipato come docente ai corsi di formazione in danza contemporanea sotto la direzione artistica di Alex Atzewi e Marco Batti. Sempre Milli tornerà a Montecosaro il weekend del 10 e 11 dicembre e il weekend del 7 e 8 gennaio.Il percorso INTENSIVE è a numero chiuso ma sarà possibile partecipare alle singole lezioni, a singoli week end o ad un solo percorso con uno dei tre coreografi.Oltre alle borse di studio, a giudizio insindacabile dei coreografi, potranno essere proposti dei tirocini nelle compagnie dei coreografi ospiti.Per informazioni sul programma e sui costi scrivere a giosysampaolo@libero.it, chiamare lo 0733 866983 o visitare la pagina Facebook di Hunt.
Tempi lunghi per la ricostruzione e 15 Comuni del Maceratese inseriti nel cosiddetto “cratere”. Sono due degli elementi emersi durante la conferenza stampa terminata poco fa a Palazzo Chigi alla presenza del sottosegretario Claudio De Vincenti, del commissario per la ricostruzione Vasco Errani, del capo nazionale della protezione civile Curcio e del presidente della Regione Marche Ceriscioli.I Comuni della provincia di Macerata compresi nel decreto sono Acquacanina, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Fiordimonte, Gualdo, Penna San Giovanni, Pievebovigliana, Pieve Torina, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Ussita, Visso. In questa zona, compresa anche nel programma delle “aree interne”, saranno finanziati al 100% gli interventi di ricostruzione sia per le prime che per le seconde case. Fuori dal cratere, invece, come già emerso nei giorni scorsi, il contributo sarà del 100% per le prime case e del 50% per le seconde. I danni dovranno ovviamente essere certificati dalle schede Aedes. In tutto il Governo stanzia nell’immediato 200 milioni di euro per far partire il processo di ricostruzione, oltre ad altri 100 di credito d’imposta.Confermate le misure già emerse, come il prestito d’onore per le imprese danneggiate, la centrale unica di committenza, mentre le stazioni appaltanti saranno i 4 uffici della ricostruzione, il ministero dei Beni culturali e quello delle infrastrutture. Verrà poi istituito un elenco speciale per i professionisti che lavoreranno nella ricostruzione. “Questo – ha spiegato Errani – consentirà un sistema di controllo, con a capo l’Anac, che controllerà le gare a monte per assicurare al massimo trasparenza e legalità”. In totale il Governo stanzierà 35 milioni di euro per il 2016 per le Regioni Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche per agevolazioni alle imprese danneggiate dal sisma. Sono previsti contributi in conto capitale per chi decide di aprire nuove imprese in queste zone, oltre ad un contributo dell’Inail per imprese e lavoratori di 30 milioni. Inoltre altre misure saranno attivate attraverso i fondi del Piano di sviluppo rurale e del Fesr. Per i Comuni è prevista una deroga al pareggio di bilancio.Il commissario straordinario ha poi fatto capire che i tempi per la ricostruzione saranno lunghi. “Partiremo dai danni cosiddetti B, quelli più lievi, al più presto. Per il resto bisogna ricordare che per ricostruire un centro storico bisogna fare una pianificazione urbanistica. Qui – ha aggiunto – si sperimenta una cosa nuova: non si fanno qui i moduli. Qui si costruiscono delle case, temporanee, ma case, di alta qualità. E’ una scelta che va a merito della protezione civile, che non sull’onda delle spinte di oggi e dell’emergenza, ma con una programmazione, ha cercato di dare una risposta strategica. Stiamo costruendo il provvisorio perché dia qualità subito”.Qui sotto le slide del decretoslide_terremoto_20161011
Dopo il successo della passata edizione, a partire da sabato 22 ottobre, torna Intensive, il percorso di formazione della compagnia Hunt danza contemporanea all'interno della sala studio di Effort spazio Danza di Montecosaro.Da ottobre a marzo workshop, lezioni, seminari, tirocini e performance con spettacolo finale in un percorso articolato in compagnia di tre coreografi di prestigio: Giacomo Milli, Guido Sarli e Michele Oliva. Accanto a loro, anche Giosy Sampaolo, coreografa residente che terrà per tre sabati al mese un appuntamento di formazione.Quest’anno sono tre le figure di spicco a livello nazionale e internazionale che, ognuna in modo diverso e personalissimo, contribuiranno a guidare i giovani performer in un percorso di ricerca autentico.Se infatti coreografi come Giacomo Milli e Guido Sarli seppur con stili differenti, condurranno lezioni tecniche e laboratori coreografici, Michele Oliva offrirà un percorso di formazione che culminerà poi nel conferimento di alcune borse di studio per l’OCDP - Oliva Contemporary Dance Project di Verona.Il modulo di ottobre interesserà il weekend di sabato 22 e domenica 23 e vedrà protagonista Giacomo Milli, ballerino e coreografo marchigiano che ha collaborato con diversi Centri di Danza in Italia e ha partecipato come docente ai corsi di formazione in danza contemporanea sotto la direzione artistica di Alex Atzewi e Marco Batti. Sempre Milli tornerà a Montecosaro il weekend del 10 e 11 dicembre e il weekend del 7 e 8 gennaio.Il 5 e 6 novembre sarà la volta di Michele Oliva, coreografo di altissimo spessore che ha lavorato per compagnie di danza in Italia e in Europa e ha insegnato alla Peridance Capezio Center e al Broadway Dance Center di New York.I mesi di gennaio (weekend del 7 e 8) e di febbraio (weekend dell’11 e 12) vedranno in casa Effort un’altra importante presenza, quella del coreografo Guido Sarli formatosi tra la scuola romana e la Rotterdam Dance Academy. Nella sua carriera moltissimi i premi e i riconoscimenti e le collaborazioni importanti con Gustavo Ramirez, Alexander Ekman, Stijn Celis, Jiri Kylian, Ohad Naharin, Rafael Bonachela e Uri Ivgi, solo per citarne alcune. Attualmente risiede a Barcellona dove ha fondato una sua compagnia.Il percorso Intensive è a numero chiuso ma sarà possibile partecipare alle singole lezioni, a singoli week end o ad un solo percorso con uno dei tre coreografi.Oltre alle borse di studio, a giudizio insindacabile dei coreografi, potranno essere proposti dei tirocini nelle compagnie dei coreografi ospiti.
Da sempre l’associazione culturale e gruppo folk Li matti de Montecò è impegnata nella diffusione, riscoperta e valorizzazione della tradizione musicale e folkloristica marchigiana, attiva in sagre, feste di paese ma anche congressi, cerimonie ed eventi. Adesso con il mese di ottobre si apre a interessati, curiosi e magari anche ai giovani, d’altronde è così che si tramandano le tradizioni ed è più facile farlo attraverso il ballo, momento di divertimento ed allegria nonché di socializzazione. Lo slogan è “L’unione fa la tradizione!”.L’associazione di Montecosaro ha ideato e sta per far partire due nuovi corsi di balli popolari proprio in città, alla Effort. L’appuntamento è per mercoledì 19 ottobre alle ore 22, l’insegnante de Li matti de Montecò Monia Scocco proporrà una lezione gratuita di presentazione del saltarello. Il suo corso avrà una durata di 10 lezioni e, una volta terminato, lascerà spazio al corso di pizzica di Catia Sonaglioni.Lunedì 24 alle 18.30 sarà invece la volta del corso di balli popolari (vari tipi di saltarello marchigiano) presso la sede del Centro studi Portopotentino di Porto Potenza.Monia Scocco è insegnante nota e stimata, dal 2007 opera per l’associazione Li Matti de Montecò, è anche vice presidente della Federazione Italiana Tradizioni Popolari della regione Marche ed in passato ha collaborato con il Liceo Musicale Toscanini di Civitanova, il Centro Studi Portopotentino e la compagnia teatrale “Arcobaleno “di Loreto. Negli scorsi anni scolastici ha realizzato diversi progetti gratuiti dedicati ai bambini delle scuole d'infanzia “J. Lussu”, “Sacra Famiglia” “R. Sanzio” di Montecosaro e Porto Potenza Picena, delle scuole primarie “Nelson Mandela” di Montecosaro, dell’istituto scolastico comprensivo di Sant’Elpidio a Mare e dell’istituto Don Milani di Fontespina.
“Mettiamo a disposizione delle aziende e della nostra clientela una liquidità di oltre 20 milioni di euro. Li mettiamo a disposizione a condizioni economiche tra le migliori a livello locale e a fronte di progetti sostenibili e che vengono dal territorio”.Le parole di Giampiero Colacito, Direttore Generale BCC Civitanova Marche e Montecosaro, arrivano come una folata di aria fresca sulla nutrita platea di imprenditori presenti nella sala conferenza della Bcc di Civitanova Marche e Montecosaro per un convegno focalizzato sulle opportunità offerte dal Piano di Sviluppo Rurale delle Marche.Il Dg poi ribadisce con forza: “I soldi ci sono, le condizioni economiche vantaggiose anche. Elaborate progetti, la nostra Banca vi sosterrà”.Al centro dell’attenzione dell’iniziativa le risorse e le opportunità per gli imprenditori del territorio con il Piano di Sviluppo Rurale delle Marche che mette a disposizione 540 milioni di euro per progetti di sviluppo aziendali che rispettino i requisiti, gli indirizzi e le linee guida dettate dal Piano stesso.“Siamo molto interessati al settore agricolo ed agroalimentare - ha detto Sandro Palombini, Presidente BCC Civitanova Marche e Montecosaro, nel suo saluto introduttivo – su questo settore abbiamo investito e vogliamo continua ad investire diversificando. L’auspicio è che da questa iniziativa possano nascere occasioni di investimenti e collaborazione tra la banca e gli operatori del settore”.E poi il Presidente ha ricordato lo stato di salute della Bcc di Civitanova.“Sono oltre 10 mila le aziende del settore, tra la provincia di Macerata e quella di Fermo - ha detto Mauro Conti, Direttore BIT SPA – il settore è in salute sia trasversalmente tra queste due provincie sia a livello nazionale dove quello agricolo-agroalimentare è tra i pochi settori che dal 2006 ad oggi ha accresciuto il proprio fatturato”.E poi: “In alcuni casi risulta molto importante procedere con aggregazioni che consentono alle aziende di ottimizzare le risorse e rendere sostenibili gli investimenti”.“Con il 22% siamo la provincia – ha puntualizzato Luciano Ramadori, Direttore CNA Macerata – che, nelle Marche, ha il maggior numero di imprese e aziende nel settore agricolo ed agroalimentare”.“I miei 20 anni di esperienza mi portano a dire con ragionevole certezza che il settore agricolo è quello che da meno problemi al settore bancario”, ha detto l’agronomo Alfio Bagalini parlando di “Imprenditori, consulenti e banche nella pianificazione degli investimenti aziendali”. E poi una chiosa preziosa: “Non adattare le proprie caratteristiche ai requisiti richiesti dai bandi. Definire prima bene le proprie peculiarità aziendali e poi valutare se è opportuno aderire al bando”.“Vorremmo arrivare ad offrire al cliente tutti i giorni un prodotto biologico e a filiera corta - ha detto Stefano Della Ceca, del progetto "Rete d'imprese Vivi la tua terra Agricoltura Biologica Biodinamica Marche" che ha parlato di alcune esperienze del territorio – al giorno d’oggi purtroppo c’è più domanda che offerta. Dobbiamo crescere dal punto di vista dell’offerta”.E poi: “Quando partecipiamo a bandi per le mense nelle scuole per proporre cibo sano e biologico vediamo che ci sono ribassi d’asta che non consentono letteralmente ai nostri contadini locali di partecipare”.“Rabbrividisco ogni volta che sento parlare di cibo come merce – ha detto il Presidente Slow Food Marche, Ugo Pazzi – il cibo è valore”.E poi: “Stiamo cercando di portare a Civitanova una delle manifestazioni più importanti in Italia sul tema della pesca: slow fish. Sarebbe un valore aggiunto molto importante e prezioso anche per il territorio”.“Aggregare è sinonimo di forza”, è il passaggio più forte dell’intervento di Marziano Ambruosi, imprenditore del settore di successo.Nelle conclusioni, il DG Colacito ricorda i dati virtuosi della Bcc di Civitanova e Montecosaro: “abbiamo chiuso il semestre con un utile netto di euro 2,3 milioni che ci consente di superare quota 76 milioni di euro di patrimonio netto e di registrare indicatori patrimoniali fra i più alti del sistema bancario nazionale: CET1 e TCR pari al 21,7%”.
Un'occasione di divertimento e convivialità in centro storico: questo è Francamente Rido, rassegna di teatro comico ideata da Associazione Franco con il sostegno del Comune di Montecosaro – Assessorato alla Cultura e la partecipazione di Associazione Commercianti Montecosaro che cura gli aperitivi degustazione pre-spettacolo.Dopo il successo delle prime due serate con Piero Massimo Macchini e la comicità vintage del suo Naftalina e l'esilarante teatro canzone di Andrea Bartola, venerdì 30 settembre in scena Romina Antonelli con Dissociata.One man woman show.Comicità che esplora e combina gli opposti: maschile e femminile, ricchezza e povertà, carnivori e vegani, guerrafondai e pacifisti. Questo spettacolo è dedicato all’impresa di tenere insieme tutte le parti di noi, senza scomporci. Romina Antonelli si è diplomata alla Scuola del Teatro Stabile delle Marche diretta da Giampiero Solari. Componente della compagnia di teatro comico demenziale Teatro del Trabattello poi del San Costanzo Show, laboratorio di comicità diretto da Paola Galassi. Con il duo Le Perfide ha partecipato a Zelig Off su Italia1 e Quanto Manca su Rai2.Programma della serata:Ore 19.30 Palazzo Comunale aperitivo degustazione su prenotazione a 12 euro a cura dello chef stellato Michele Biagiola. Entro giovedì chiamare il num tel 3396048814 ore 16-18.Ore 21.30 Palazzo Comunale spettacolo comico ad ingresso libero e gratuito.In caso di maltelpo lo spettacolo si terrà nel vicino Teatro delle Logge. Blog: associazionefranco.wordpress.comSocial: www.facebook.com/associazionefrancoEmail: associazionefranco@gmail.com
La stagione autunnale è subito iniziata con un fine settimana ricco di impegni, sia in zona che in altre regioni, per l’associazione culturale Li Matti de Montecò.L’attivo gruppo folkloristico montecosarese ha partecipato sabato a Ravenna alla manifestazione nazionale “Italia e regioni”. Li Matti de Montecò erano presenti insieme ad altri gruppi affiliati alla FITP (Federazione Italiana Tradizioni Popolari) e si sono esibiti all’interno del Teatro Dante Alighieri. Lì hanno mostrato al pubblico presente il saltarello, il ballo marchigiano che più caratterizza l’associazione. L’iniziativa ravennate è stata anche occasione per sensibilizzare la FITP sulla tragedia del terremoto che ha colpito il sud delle Marche e il giorno dopo Li Matti de Montecò sono stati ancor più concretamente attivi sull’argomento.Il gruppo domenica ha infatti preso parte alla 56° edizione del Grappolo d’Oro a Potenza Picena e, a conferma del profondo spirito solidale, ha deciso di devolvere il compenso per la partecipazione (sfilata alla mattina e l’esibizione nel pomeriggio) alle vittime del terremoto. Da Potenza Picena l’associazione è tornata rinfrancata anche dagli applausi e dai complimenti ricevuti per lo spettacolo che ha visto protagonisti i bambini.Soddisfazioni per un gruppo di persone di tutte le età, esempio vivente di amore per la musica, per lo stare insieme, per le tradizioni nonché per la solidarietà e sempre alla ricerca del divertimento attraverso la magia di un organetto.
Si è svolto oggi il Cda della Bcc di Civitanova Marche e Montecosaro.Un momento importante per fotografare l’attuale stato di salute dell’Istituto di Credito, con i dati della semestrale, ma anche per fare il punto su due temi di grande attualità e di grande interesse: la proposta di acquisto della Carilo e il processo di riforma del Credito Cooperativo.Semestrale“La semestrale al 30 giugno 2016 – dice il Presidente Sandro Palombini - si è chiusa molto bene. Il 2016 sarà un anno molto importante, non tanto perché registrerà un altro risultato positivo della nostra Bcc, quanto perché dovrà consentire alla nostra Banca di strutturarsi e riorganizzarsi adeguatamente per affrontare correttamente le sfide del difficile nuovo contesto di mercato e, quindi, assicurare risultati positivi anche negli anni a venire”.“Abbiamo chiuso il semestre – dice il DG Giampiero Colacito - con un utile netto di euro 2,3 milioni che ci consente di superare quota 76 milioni di euro di patrimonio netto e di registrare indicatori patrimoniali fra i più alti del sistema bancario nazionale: CET1 e TCR pari al 21,7%.I crediti verso la clientela della Banca si sono attestati a circa euro 285 mln, con una crescita dello 0,7% rispetto al 31/12/2015. Nel semestre in osservazione le esposizioni deteriorate, nonostante il perdurare della congiuntura negativa e l’elevata incertezza sulle prospettive di ripresa, sono risultate in calo dell’1,3%; esse rappresentano il 16,5% dell’ammontare complessivo dei crediti con la clientela e presentano un grado di copertura di oltre il 46%, perfettamente in linea col dato nazionale pubblicato da Banca d’Italia. L’operatività della Banca ha comunque sempre posto una particolare attenzione al territorio non solo sotto il profilo economico, ma anche sotto quello sociale, attraverso la valutazione dei bisogni primari della collettività, nello spirito tipico di una banca di credito cooperativo.Proposta di acquisto di Carilo SpAA fine luglio la Bcc di Civitanova Marche e Montecosaro ha inviato una manifestazione di interesse per l’acquisto delle partecipazioni Carilo SpA. Qual è lo stato delle trattative in corso?“Certamente a causa del periodo feriale appena concluso – dice Palombini - non abbiamo ancora ricevuto alcun riscontro dai due soci di Carilo SpA, Nuova Banca delle Marche e Fondazione Carilo. Tuttavia, vista l’importanza che riveste tale operazione per la nostra banca e per il nostro territorio, sarà premura della banca stessa sollecitare una risposta agli organi competenti qualora non vi fossero riscontri nel breve termine”.“L’eventuale operazione di acquisizione – dice Colacito - oltre ad avere risvolti positivi per i nostri territori, renderebbe più celere il processo di ristrutturazione che la banca sta portando avanti per adeguarsi ai mutati scenari economici e bancari, coerentemente alle esigenze dell’intero sistema bancario ed indipendentemente da quello che sarà il processo di attuazione della nuova legge di riforma”. Riforma del Credito Cooperativo.Federcasse fa pressing su Cassa Centrale Banca (CCB) per evitare due gruppi; Bcc Civitanova auspica invece la costituzione del secondo gruppo guidato proprio da CCB“Il processo di riforma del credito cooperativo – dice l’AD ai rapporti con il credito cooperativo Marco Bindelli - sta vivendo una fase molto importante e delicata. Il 13 settembre scorso è scaduto il termine per inviare osservazioni e proposte di modifica alla normativa secondaria posta in consultazione dalla banca d’Italia ed entro fine mese l’Organo di Vigilanza dovrebbe pubblicare la versione definitiva delle disposizioni attuative: dal quel momento decorreranno i 18 mesi di tempo per la costituzione del gruppo o dei gruppi bancari cooperativi.Nel frattempo, circa 80 BCC, tra le quali anche quella di Civitanova, dopo vari incontri con Cassa Centrale Banca (CCB), hanno ricevuto la bozza del progetto di costituzione del gruppo alternativo ad Iccrea.Dopo aver esaminato e particolarmente apprezzato il progetto di CCB, proprio mentre le 80 BCC stavano per inviare la pre-adesione al costituendo gruppo CCB, è intervenuta Federcasse, l’associazione nazionale delle BCC, con una proposta di lettera di intenti inviata alle due banche di secondo livello (Iccrea e CCB). La lettera, senza contenere alcun concreto progetto industriale e bancario di gruppo unico, in un’ottica meramente politica, mira a scoraggiare la costituzione del gruppo alternativo, offrendo a CCB maggiore spazio (poltrone) nella governance dell’eventuale gruppo unico che farebbe capo ad Iccrea e la concessione a CCB di fornire alcuni servizi per l’intero gruppo.Conseguentemente, non poteva mancare l’intervento di via Nazionale che, difatti, ha chiesto un incontro per mercoledì 21 settembre p.v., proprio in Banca d’Italia, con gli esponenti di CCB, di Iccrea e Federcasse.A questo punto, nonostante CCB stia proseguendo speditamente con il proprio progetto di costituzione del gruppo nazionale, la BCC di Civitanova Marche e Montecosaro auspica che l’Organo di Vigilanza si faccia garante della corretta attuazione della legge di riforma che prevede la costituzione di più gruppi con un patrimonio minimo di 1 mld di patrimonio, impedendo il tentativo del versante associativo di trasferire il “potere” delle federazioni all’interno del gruppo unico che vorrebbero costituire e dando seguito al monito fornito dal Governatore Ignazio Visco nelle Considerazioni finali della relazione annuale in cui affermò chiaramente che occorre seguire logiche strettamente industriali e che “La componente associativa può mantenere un ruolo di rappresentanza a livello nazionale e territoriale, senza indebite interferenze sulla pianificazione strategica, sulla gestione operativa e sulle funzioni di controllo del gruppo.”.Se dall’incontro di mercoledì in Via Nazionale dovesse emergere una non corretta applicazione del processo di riforma in atto, credo che sarebbero in tante le BCC che potrebbero fare appello all’Organo di Vigilanza.Il quadro normativo è oramai chiaro e il sistema bancario italiano, e quello cooperativo in particolare, non può più permettersi logiche diverse da quelle industriali ed aziendali!”.
Incidente lungo la superstrada, nel tratto stradale tra Montecosaro e Civitanova, intorno all'una di oggi, domenica 18 settembre.Un'auto è finita contro il guard rail. Il conducente è stato trasportato all'ospedale di Civitanova, ma non versa in gravi condizioni. Sul posto sono intervenuto i vigili del fuoco, la polizia stradale e il 118.
Cittadini in allerta a seguito dell'allarme lanciato in rete per la presenza a Civitanova, nella zona di Villa Eugenia a a San Marone, di due giovani dall'atteggiamento più che sospetto.I due (un ragazzo con giacca beige e una ragazza con canotta a fiori) suonano tutti i campanelli chiedendo di un tale Francesco. La ragazza ha uno zainetto e lui le cammina dietro guardandosi intorno. I due giovani sono stati avvistati anche a Montecosaro, Monte San Giusto e Porto Sant Elpidio.Le forze dell'ordine sono già state avvisate della presenza sospetta dei due, ma è d'obbligo prestare comunque la massima attenzione.AGGIORNAMENTO -Di seguito altre foto della coppia, inviateci da una delle vittime alla quale i due sono entrati in casa.
Inquietante episodio ieri sera intorno alle 20.30 vicino ai giardini del quartiere nella zona Manas di Montecosaro. Due bambini sarebbero stati avvicinati da quattro persone, due adulti e due minori, con intenti assolutamente poco chiari.A raccontare l'episodio e a mettere in guardia gli altri cittadini è stata la mamma dei due bimbi, comprensibilmente preoccupata per l'accaduto e per quanto le è stato raccontato dai figli. Le quattro persone, anche loro con un cane, avrebbero avvicinato i due bimbi, che stavano portando a spasso il cane, dicendo loro di riportare a casa l'animale e di ritornare poi ai giardini così poi sarebbero potuti andare via con loro. In mano avevano patatine, bibite e caramelle. Fortunatamente i due piccoli hanno avuto la prontezza di allontanarsi immediatamente e di correre dalla mamma, raccontandole tutto l'accaduto. Del fatto sono stati informati anche i carabinieri che stanno procedendo a tutti gli accertamenti del caso. Nel frattempo, anche se può sembrare superfluo aggiungerlo, massima attenzione in tutta la zona.
Dopo l’ottimo successo dello scorso anno è pronto a ripartire il “Settembre Musicale Montecosarese”, giunto quest’anno alla ventinovesima edizione. Con il patrocino del Comune di Montecosaro, l’organizzazione è a cura della corale Santa Cecilia, del comitato Giovani Allegri e del blog Montecorriere.Saranno tre i concerti in programma - dichiara il direttore artistico Giorgio Quattrini - e si svolgeranno a Montecosaro il secondo, terzo e quarto sabato di settembre.Il 10 settembre, al Teatro delle Logge, si esibirà il gruppo vocale “BMV Cabrio Gospel Choir”: cinque cantanti, cinque timbri diversi, un unico sound, raffinato e magico. Il gruppo ricrea, con il solo utilizzo della voce, le atmosfere del gospel, passando anche attraverso il jazz e il pop.Il 17 settembre, sempre al Teatro delle Logge: “Dal silenzio del monastero, la musica del montecosarese Fulgenzio Fulgenzi”. Il soprano Sonia Bianchetti e la corale Santa Cecilia di Montecosaro renderanno omaggio al padre agostiniano, uomo di profonda fede ed eccellente musicista, eseguendo, fra le altre cose, anche alcune sue composizioni.Per concludere, il 24 settembre, nella chiesa S. Lorenzo Martire, si terrà una “Rassegna di cori polifonici”, con la partecipazione della corale S. Cecilia di Montecosaro, della corale A.N.S.P.I. “Nuova Speranza” di Monte S. Vito e del coro polifonico Santa Cecilia di Castelraimondo.Per tutte le serate l’ingresso è libero.
La Cluentina cala il tris e regala tre giorni di grande calcio al Valleverde di Piediripa. Da lunedì, infatti, prenderà il via il Primo Summer Cup “Birrificio Il Mastio”, con l’organizzazione di tre triangolari che vedranno protagoniste ben sei squadre del territorio: Sarnano, Montecosaro, Corridonia, Urbisaglia, Amatori Corridonia e la stessa società biancorossa del presidente Massimiliano Marcolini.Tre giorni di grande sport, amicizia e fair play che prenderanno il via lunedì 22 agosto a partire dalle 20.30, con tre mini gare da 45 minuti che vedranno scendere in campo la società padrona di casa, Sarnano e il Montecosaro di mister Fabio Roscioli.Si replicherà, quindi, martedì 23 con la discesa in campo di Urbisaglia e le due formazioni corridoniensi.La giornata finale, riservata alle prime classificate e alla seconda migliore piazzata, andrà in scena sabato 27 con la stessa formula del triangolare, a partire dalle 18. L’evento, patrocinato dal Comune di Macerata, prevede importanti ospiti durante la manifestazione e premi individuali per il miglior portiere e il miglior giocatore. Previsti, inoltre, omaggi per tutti i partecipanti.Stand gastronomici allieteranno la presenza al Comunale degli spettatori, previsti in massa per uno dei tornei più importanti della provincia maceratese. L’appuntamento, dunque, è per lunedì 22 agosto a partire dalle 20.30. Divertimento e grande calcio assicurati.
Cinquantotto auto d'epoca costruite fra il 1905 e il 1953 arriveranno dal 25 al 27 agosto a Macerata, Apiro, Appignano, Civitanova Marche e Montecosaro. Tante sono le tappe della 9a edizione di Sibillini e dintorni, raduno organizzato dalla Scuderia Marche-Club Motori Storici e premiato con undici manovelle d'oro, una ad honorem, dall'Automotoclub Storico Italiano per l'organizzazione e l'alta qualità delle auto partecipanti, tutte omologate come veicoli di interesse storico riconosciuto dall'ASI.La tre-giorni di raduno maceratese è stata presentata questa mattina nella sala consiliare del Comune di Macerata dall'assessore allo sport Alferio Canesin, da Massimo Serra della Scuderia Marche-Club Motori Storici, da Enrico Ruffini, presidente Automobile Club Macerata, Rosaria Del Balzo Ruiti, presidentessa Croce Rossa Italiana comitato locale di Macerata e Roberto Rossetti, direttore artistico della Compagnia della Marca.L'assessore Canesin ha sottolineato come 'Sibillini e dintorni' sia entrata nel cuore della cittadinanza ma anche di chi nell'amministrazione comunale collabora all'organizzazione perché è un insieme di elementi, un'iniziativa sportiva che coniuga promozione del territorio con cultura di livello e solidarietà.Per Massimo Serra si tratta di un evento unico in Italia che raccoglie la stima degli amministratori dei Comuni della Provincia: quest'anno la carovana di auto d'epoca andrà dalla montagna al mare per mostrare come le Marche siano davvero una regione al plurale. La partnership con AC Macerata e CRI comitato locale di Macerata consente di assistere i partecipanti in modo puntuale e costante nei tre giorni di raduno. Un ringraziamento speciale è andato a Banca Mediolanum ufficio di Macerata, rappresentata in conferenza stampa da Paolo Petrini e Alessandro Rosati, per il sostegno alla manifestazione.Come sottolineato da Enrico Ruffini, la ferma volontà di fare bene le cose porta a mettere la massima cura nell'organizzazione e nella logistica e quanti vengono per le manifestazioni di automobilismo, come 'Sibillini e dintorni' e 'Mille Miglia', premiano Macerata come destinazione di assoluta qualità e grande capacità di accoglienza.Protagoniste di questa 9a edizione sono rari gioielli che hanno scritto la storia dell'automobile, esemplari unici di eleganza d'antan: fra gli altri, una Peugeot Tipo 69 Bébé del 1905, una delle poche rimaste in Italia, proviene dal Museo dell'Automobile di Torino e appartiene alla collezione Righini; una Buick D 44 Roadster del 1916, fra le prime vetture ad essere costruita per le competizioni, ha partecipato alle corse guidata da Maria Antonietta Avanzo da Contarina, pioniera dell'automobilismo sportivo italiano, aviatrice e giornalista; una Fiat 508 CS del 1934, detta Coppa d'Oro per aver vinto il 1° giro automobilistico d'Italia, una gara di 6.000 km in Tripolitania; una Fiat 508 Sport Rossi del 1935, una Balilla 4M trasformata Sport Barchetta dal preparatore Tommaso Rossi, attivo in Francia a Nizza e a Roma dove realizza quest'unico esemplare; una Lancia Stabilimenti Farina del 1939, che fu acquistata dalla città di Teramo per l'occasione della visita di Benito Mussolini in quello stesso anno; Alfa Romeo 6C 2500 T del 1939, modello di cui furono costruiti solo 280 esemplari al prezzo di vendita di 59.500 lire.Vengono da tutta Italia - da Milano a Roma, da Bolzano a Caserta, da Torino a Pisa, da Pescara a Rieti - i partecipanti a questa 9a edizione, che vede per la prima volta nella storia di Sibillini e dintorni anche la presenza di un equipaggio straniero, che - viaggiando su strade ordinarie - arriva dalla Francia a bordo di una Delahaye 135 MS Cabriolet del 1947.Tutti insieme, grazie all'organizzazione e alla logistica curate dalla Scuderia Marche, andranno per borghi e colline del maceratese: è questo infatti il fil rouge scelto quest'anno per la kermesse di automobilismo storico.Il programma prevede per giovedì 25 agosto la visita alla patria del folklore, Apiro, al Museo del Sidecar e al lago di Castreccioni, dove le auto d'epoca sfileranno specchiandosi nella superficie d'acqua; quindi ad Appignano per conoscere l'antica arte dei maestri vasai e i sapori della tradizione culinaria dopo la visita al Convento dei Frati di Forano. Venerdì 26 rotta su Civitanova Marche per far visita alla città nella duplice veste di meta culturale, che ha dato i natali ad Annibal Caro, e meta turistica, col porto e i suoi murales; in serata, sempre venerdì, gli equipaggi daranno vita nel capoluogo di provincia alla Rievocazione storica del Circuito della Vittoria per la gioia di grandi e piccini, appassionati e semplici curiosi; sabato 27 agosto sarà la volta di Montecosaro con la visita alla suggestiva abbazia di Santa Maria a Piè di Chienti e allo scrigno in cui è racchiuso il centro storico.La manifestazione si chiude col tradizionale spettacolo a favore della CRI comitato locale all'Arena Sferisterio, sabato 27 agosto con inizio alle 21.30. Promette di essere una fine estate spumeggiante, ha assicurato Rosaria Del Balzo Ruiti, presidentessa CRI comitato locale, che ha raccontato come, grazie alla collaborazione con la Scuderia Marche, siano stati raccolti negli anni poco meno di sessantamila euro. Stavolta, l'esigenza è quella di aiutare quelle famiglie, specialmente con problemi di disoccupazione, che non riescono a sostenere le spese scolastiche dei propri figli. Dai libri al computer, dai vocabolari agli strumenti necessari, assicurare l'istruzione delle future generazioni è un passaggio fondamentale per la società odierna.Quest'anno sul palcoscenico del meraviglioso teatro all'aperto cittadino si esibirà la Compagnia della Marca con Salvatore Giuliano, il musical di Dino Scuderi candidato agli Oscar Italiani del Musical. Ad accomunare Roberto Rossetti, che cura la regia dello spettacolo, e gli attori della Compagnia a Massimo Serra e a 'Sibillini e dintorni' è la passione, quella per il proprio lavoro. La Compagnia della Marca, realtà produttiva nata nelle Marche, ha raccolto la sfida entusiasmante di fare del teatro, e del musical in particolare, la propria professione. Sul palco saranno 48 attori, assistiti da tecnici marchigiani.Lo spettacolo Salvatore Giuliano scritto da Dino Scuderi, Pierpaolo Palladino e Franco Ingrillì, con liriche aggiuntive di Stefano Curina, va in scena allo Sferisterio il 27 agosto e racconta un periodo poco conosciuto della storia dell'Italia del secondo dopoguerra. Un concentrato di cultura e splendida musica completamente ripensato nella regia e nella struttura tecnica dello show, disegno luci, fonica e regia artistica.Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria chiamando al 346-4736631 o scrivendo a sibilliniedintorni@gmail.com.
E per fortuna che le provincie erano state abolite e non contavano più niente... Spettacolo puro stamattina di fronte all'ufficio del segretario della provincia di Macerata, Silvano Marchegiani, per la presentazione delle liste e delle candidature alla presidenza dell'ente. Ma partiamo dalla cronaca spicciola e dai numeri: i candidati alla presidenza sono due, il sindaco di Colmurano Ornella Formica e il presidente uscente Antonio Pettinari. Le liste presentate, invece, sono quattro: una di riferimento al Partito Democratico in appoggio alla Formica, una di riferimento all'Udc in appoggio ad Antonio Pettinari, una bipartisan dei sindaci dell'Alto Maceratese e una "identitaria" che fa riferimento ad amministratori del centrodestra.Lista "Sindaci Insieme"Capolista Pasqui Gianluca (sindaco di Camerino), Baroni Mario (Muccia), Castelletti Claudio (Fiastra), Cecoli Pietro (Monte Cavallo), Citracca Massimo (Fiordimonte), Falcucci Mauro (Castelsantangelo Sul Nera), Gentili Cristina (Bolognola), Gentilucci Alessandro (Pieve Torina), Luciani Sandro (Pievebovigliana), Pazzaglini Giuliano (Visso), Ricottini Giancarlo (Acquacanina), Santamarianova Gabriele (Serravalle del Chienti).Lista "Per la nostra terra delle armonie"Antognozzi Tarcisio (San Severino), Ceresani Francesco (Tolentino), Ghezzi Valeriano (Monte San Martino), Elisei Giordano (Montecassiano), Lippi Leonardo (Cingoli), Marinelli Renzo (Castelraimondo), Massi Gentiloni Silverj Alessandro (Tolentino), Tacconi Ivano (Macerata), Torresi Giovanni Battista (Pioraco), Ubaldi Rosalba (Porto Recanati).Lista "Territori Maceratesi"Catena Leonardo (Montecassiano), Iezzi Lidia (Civitanova), Micozzi Paolo (Macerata), Marcolini Enrico (Macerata), Acquaroli Francesco (Morrovalle), Montesi Massimo (Matelica), Tamburrini Stefania (Corridonia), Scorcelli Mirco (Recanati).Lista "Civica di centrodestra"Zura Flavio (Mogliano), Bracaccini Francesco (Montefano), Brugnola Debora (Esanatoglia), Farina Giulio (Montecassiano), Leoni Giampiero (Mogliano), Renna Paolo (Macerata), Zura Puntaroni Luigi (San Severino). Ma cosa è successo fra le 11.55 e le 12.30 di oggi negli uffici della provincia? Pare che, ma la cosa sarebbe praticamente certa, in ballo ci fosse una quinta lista capitanata dal sindaco di Treia Franco Capponi. Che però - che sfiga - non sarebbe stata presentata in tempo. Anzi, non sarebbe stata presentata affatto perchè chi doveva portarla entro le dodici in provincia sarebbe arrivato in ritardo. Una lista "fantasma" dunque? Neanche troppo, perchè sembra che a farne parte erano Capponi Franco (Treia), Castellani Edi (Treia), Savi Alessia (Treia), Spolentini Adriano (Treia), Palmieri Fernando (Treia), Roselli Leonardo (Camporotondo). Sei candidati. Il numero minimo per presentare una lista. Al che sorge una domanda: ma perchè la lista di riferimento al Partito Democratico è composta da soli otto nomi? Ma lasciamo gli interrogativi alla fine. Si racconta, per i corridoi della provincia tramutati nel castello di Canterville, che aleggi ancora la presenza di questa fantomatica lista di cui tutti sanno ma nessuno parla. Nessuno, a parte i cavalieri, novelli ghostbusters, dell'Udc. Sì, perchè si mormora neanche troppo a bassa voce, che alle 11.59 nel corridoio antistante l'ufficio del segretario, si sia materializzato il senatore Mario Morgoni (Pd) il quale avrebbe, con una busta in mano, fatto capolino alla porta di Marchegiani come a dire "guarda che sono qua...". Malignità. Senza dubbio. Ma lasciamo il racconto, nella sua versione, all'assessore provinciale Leonardo Lippi."Noi abbiamo presentato la lista abbondantemente nei termini previsti. A quel punto, siamo rimasti per salutare i componenti delle altre liste. In fondo, è una competizione elettorale dove non ci sono nemici ma avversari. Sono arrivati i presentatori della lista di centrodestra, poi la lista dei sindaci della montagna e infine quella del Pd. Alle 12 meno un minuto, la funzionaria della provincia ha chiesto se fossero presenti altre persone che dovevano presentare delle liste, in quanto avrebbe fatto fede l'orario in cui il segretario avesse verificato la loro presenza all'interno della provincia. Alla porta ha bussato il senatore Morgoni chiedendo non so cosa al segretario ed è uscito con una busta in mano. Poi si è messo in un ufficio adiacente quello del segretario con altre due persone che conosco personalmente: l'assessore di Treia Davide Buschittari e il dipendente del Comune di Treia Francesco Foglia che sono arrivati intorno alle 12.10 circa (trafelati, ndr). Nel mentre, il consigliere comunale del Pd di Macerata, Alessia Scoccianti, faceva avanti e indietro dall'ufficio del segretario a quello in cui si trovavano Morgoni e i due treiesi. Posso affermare, anche perchè a sostengo c'è una documentazione fotografica difficilmente confutabile, che all'interno della stanza si stesse facendo attività burocratica come timbrare fogli e mettere firme. Insieme a lei c'era anche il nostro capogruppo Massimo Montesi. Poi è arrivato l'architetto Montalboddi della direzione provinciale del Pd. A un certo punto, la delegata presentatrice dell'Udc, Rosalba Ubaldi, ha fatto protocollare una lettera-esposto al segretario e alla Questura, nella quale si faceva presente che essendo trascorso il termine per la presentazione delle liste, qualsiasi altra presentazione sarebbe arrivata fuori tempo massimo e che non c'era nessuno titolato a presentarne altre. Devo sottolineare che il senatore Morgoni, non essendo consigliere comunale nè tantomeno sindaco, non avrebbe avuto alcun titolo a presentare nessuna lista. Una volta che la Ubaldi ha protocollato il suo esposto, l'assessore Buschittari ha bussato alla porta del segretario chiedendo se poteva presentare la lista, ma essendo trascorsi i termini e non essendoci nessuno prima di mezzogiorno, il segretario non poteva far altro che rispondere che avrebbe accolto la presentazione della lista che, però, poi sarebbe stata inevitabilmente non ammessa essendo decorsi i termini. E' evidente che questa lista faceva capo a Franco Capponi, altrimenti non si spiegherebbe la presenza dell'assessore Buschittari che, fra l'altro, è un iscritto Udc. Saranno loro, non certo io, a dover spiegare cosa sia successo. Però, vedendo che il Pd ha otto candidati, forse viene da pensare che quattordici dentro una lista da dodici non ci sarebbero entrati, quindi era meglio spacchettarla in due... Adesso bisognerà vedere quali teste di serie sono rimaste fuori".Ovviamente, ben diversa la versione del senatore Mario Morgoni, uscito dalle sale della provincia dopo le 13.30. Prima, lo stesso Morgoni era stato protagonista di un vivace faccia a faccia con Lippi che gli chiedeva conto della sua presenza negli uffici della provincia, chiedendo che la porta restasse aperta e arrivando ad invitare il senatore ad uscire, chiedendo l'intervento della Polizia Provinciale. "Io non devo rendere conto a nessuno. Stavo discutendo con delle persone nel rispetto delle regole, mentre qualcuno pretende di sapere quali erano i motivi e l'oggetto dell'incontro aprendo le porte e addirittura chiedendomi di uscire. Finchè si scherza va bene, ma non bisogna superare certi limiti. Io mi sono dato da fare e messo in prima linea per sostenere la lista del Pd e la candidatura alla presidenza dell'area vasta. Non devo spiegare niente: io mi confronto con tutti dal funzionario del Comune di Treia al segretario di Civitanova. Se un senatore della Repubblica del Pd non può parlare con un assessore dell'Udc è una nuova regola. Io non ho messo nè firme nè timbri. La candidatura di Ornella Formica alla guida dell'area vista, insieme alla lista guidata da un sindaco come Leonardo Catena rappresentativo del territorio, esprime il senso più profondo di questa realtà fatta di piccoli Comuni, di questo cambiamento importante che c'è stato dalla provincia all'area vasta. Meno politica e più rappresentazione diretta degli interessi dei territori: noi abbiamo cercato di farlo con le candidature. Ornella Formica, sindaco di Colmurano, capace di portare quelle problematiche che in provincia di Macerata sono le più importanti, diffuse e anche molto serie, è l'emblema di quella che è la nostra idea di area vasta: costruire dentro questo nuovo organismo una collaborazione che sia anche più ampia di quelli che sono i confini di partito. Chi tende ad esasperare la questione sotto l'aspetto politico, ignora che questo cambiamento normativo ha ridimensionato fortemente la connotazione politica della provincia e ha dato invece alla nuova area vasta una configurazione di carattere amministrativo-istituzionale. Ragionare in termini di una realtà che non c'è più, potrebbe essere molto dannoso per il nostro territorio. Bisogna lavorare in termini di collaborazione sui problemi, al di là di quella che è la dialettica politica".
Incidente mortale intorno alle 3 di questa mattina a Civitanova Marche. Due ragazzi, a bordo di uno scooter, sono finiti contro il grosso tronco di un albero posto al lato sinistro del ciglio della strada. Un ragazzo di 26 anni, Fares Hadj Azzem, operaio di origini algerine attualmente disoccupato, è morto sul colpo. Gravissima una ragazza, Erica Martinelli, 31enne residente a Montecosaro. Lotta fra la vita e la morte. I carabinieri di Civitanova Marche, agli ordini del luogotenente Antonini, stanno ricostruendo l'esatta dinamica dell'accaduto.Una serata estiva trascorsa insieme agli amici e poi il dramma. Intorno alle 3 di questa mattina, i due ragazzi stavano percorrendo via del Casone a Civitanova, lungo la strada che dall'Eurospin conduce alla rotatoria che passa sotto al cavalcavia dell'autostrada. Per cause ancora in fase di accertamento, chi guidava - non è ancora chiaro, al momento - ha perso improvvisamente il controllo dello scooter. Il mezzo, impazzito, è finito contro il tronco di una pianta sul lato sinistro della strada. Un impatto violentissimo che ha sbalzato a terra i due giovani.Qualche minuto dopo l'incidente, un automobilista in transito ha notato i due corpi in terra ed ha immediatamente allertato i soccorsi. Sul posto si sono precipitati i carabinieri di Civitanova Marche ed il 118 del locale ospedale. I sanitari hanno provato a rianimare il 26enne, ma purtroppo non c'è stato nulla da fare. La ragazza, Erica Martinelli di Montecosaro, è apparsa ai medici in condizioni gravissime, seppur ancora in vita. Disposto immediatamente il trasferimento al Pronto soccorso dell'ospedale di Civitanova. I medici l'hanno sottoposta a tutti gli esami strumentali del caso. La 31enne, gravissima, lotta fra la vita e la morte nel reparto di Rianimazione del presidio ospedaliero cittadino.Per quel che riguarda la dinamica, questa è al vaglio dei militari di Civitanova. Intorno alle 10 di oggi, i carabinieri hanno comunicato al padre del ragazzo deceduto, la terribile notizia.
La vicenda del cosiddetto “ospedale unico” ha del surreale… con ciò non voglio dire che non sia seria, tutt’altro, ma che sembra affrontata in modo tale da non farla apparire seria agli occhi di molti.Dico subito, per evitare equivoci, che sono assolutamente favorevole all’idea di un ospedale unico provinciale, ma un’opera di questo tipo (e di tale rilevanza socio-economica) non è solo una questione sanitaria ed esaminarne solo gli aspetti sanitari, che sono ovviamente preponderanti, appare comunque riduttivo.Da cosa, in genere, si manifesta la serietà di una proposta, di una volontà politico/amministrativa?Ho sempre pensato che la serietà dipenda esclusivamente da due cose (peraltro strettamente legate tra loro): 1) risorse destinate; 2) tempi di realizzazione ragionevoli. Se sono velleitarie o incerte le prime e sono biblici i secondi, allora è grande il sospetto che la serietà sia poca.Ovviamente, le mie considerazioni si basano su quanto ho letto dalla stampa che riportava i contenuti di un richiamato “studio di pre-fattibilità” (presumo della Regione/Asur) e, quindi, possono essere erronee e se è così me ne scuso sin d’ora; tuttavia, se ciò che si è letto è vero, sembra di capire che: Non è stata individuata la localizzazione e la Regione ha chiesto “candidature” ai Comuni; La realizzazione dell’ospedale unico verrebbe finanziato dai risparmi ipotizzati dalla chiusura di quelli di Macerata e Civitanova Marche (qui le cifre “ballano” un pò a seconda delle fonti….7-8 o 10-12 milioni/anno) e dalla “leva finanziaria” ottenibile dalla valorizzazione degli immobili degli attuali ospedali; La realizzazione avverrebbe “spacchettando” (un termine adesso di moda) l’opera… l’immobile, i parcheggi, i macchinari, i servizi… ecc. (ipotesi da far rizzare i capelli pensando a quale effetto moltiplicatore di ricorsi avrebbero tante gare di appalto!) L’ospedale sarebbe pronto tra circa 20 anni (quando molti di quelli che oggi ne parlano potrebbero essere perfino scomparsi… quanto meno dalla scena politico-amministrativa) Ora, è ragionevole scatenare per una simile proposta l’inevitabile “guerra di campanili” tra chi vuole ospitare il nuovo ospedale? E’ ragionevole farlo quando nemmeno uno, non uno, degli elementi che ho citato è supportato da qualcosa che sia minimamente concreto ?Non mi voglio dilungare sugli aspetti più strettamente tecnici (anche se ricordo che lo “studio di fattibilità” di un’opera pubblica - e perfino quello di pre-fattibilità - non è uno strumento inutile e, tanto meno, uno strumento privo di concretezza… tanto che presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri opera l’UVAL-Unità di valutazione degli investimenti pubblici, che svolge attività di supporto tecnico alle amministrazioni pubbliche, elaborando e diffondendo metodi per la redazione e valutazione dei progetti e dei programmi d’investimento pubblico ex ante, in itinere ed ex post), ma voglio porre l’attenzione su alcuni profili che forse meritano un approccio, anche politico, più adeguato.Infatti, se è vero ciò che tutti dicono di volere – e cioè una assistenza sanitaria migliore per i cittadini – allora i comportamenti politico/amministrativi dovrebbero essere coerenti.Innanzitutto la localizzazione. Ebbene, affrontare questo tema – per un’opera di tale importanza sociale – in termini “campanilistici” è davvero la negazione di ogni regola di buon senso.Anche a me farebbe piacere avere il nuovo ospedale a due passi da casa e comunque a Macerata, ma se si cerca di pensare in modo oggettivo, allora si dovrebbe dire che la localizzazione dovrà rispondere solo a tre essenziali requisiti: la più agevole fruibilità in termini viari e di raggiungibilità per L’INTERO bacino di utenza, la migliore fruibilità in termini di edificabilità e, non ultimo, la meno problematica e PIÙ ECONOMICA disponibilità delle aree…..visto che il risparmio sulle aree potrebbe significare anche maggiori risorse sulle dotazioni tecnologiche per le cure mediche.Tale ultimo requisito, in particolare, merita una riflessione poiché esso può (dovrebbe) rappresentare un elemento dirimente.Infatti, stiamo parlando di un’area inevitabilmente molto estesa, ben collegata o collegabile alla viabilità principale, e dalle connotazioni morfologiche che rendano più agevole (e più economica) possibile la costruzione e gestione.Ora, in ogni “studio di fattibilità” che si rispetti e che abbia le “gambe per camminare”, l’incidenza del costo dell’area è una voce molto importante….specialmente se, come in questo caso, deve essere molto estesa.Mi chiedo: ci sono amministrazioni pubbliche del territorio che hanno già la proprietà di un’area con queste caratteristiche? Macerata ha un’area pubblica (interamente pubblica, sufficiente, e da non dover essere integrata con quella di privati!) adeguata ?Me lo chiedo poiché, se così fosse, sarebbe scellerata la richiesta della Regione ai Comuni di candidarsi per ospitare il nuovo ospedale!!Scellerata sotto tre profili: a) non avrebbe senso aggravare la già imponente previsione di spesa (circa 200 mln) con i rilevanti oneri per acquisire una vasta area dai privati; b) la disponibilità di un’area di proprietà pubblica – se avente anche le necessarie caratteristiche – renderebbe molto più agevoli le inevitabili procedure urbanistiche necessarie; c) verrebbero meno i contenziosi che l’eventuale esproprio di aree private produce costantemente con inevitabili allungamenti dei tempi.Per esempio, se la memoria non mi inganna, la stessa ASUR aveva (allorché si realizzò la zona logistica di Montecosaro nei primi anni 2000….non so se l’ha ancora, ma credo di si) la proprietà di una vasta area (circa 50 ettari) a ridosso dello svincolo della Superstrada a Montecosaro Scalo. E’ così ?....se lo fosse, e l’area fosse adeguata, la Regione dovrebbe avere il “coraggio” (ma sarebbe solo buon senso) politico di fare una scelta, poiché non ci sarebbe motivo di cercare altre aree !E non si dica che a Montecosaro non si può fare perché è troppo vicino al futuro mini-Ospedale previsto a Campiglione di Fermo! ....nulla lo impedisce! Semmai, se si avesse molto buon senso, si dovrebbe pensare che proprio a Montecosaro Scalo, vista la vicinanza (15 km da Campiglione) e la agevole viabilità, si potrebbe realizzare un unico grande Ospedale di area vasta per le due province… allora sì che le sinergie sarebbero molte e si realizzerebbe il secondo polo ospedaliero regionale… ma capisco che questa è fantapolitica.Comunque….Tale scelta per l’area ASUR di Montecosaro, ove praticabile, avrebbe peraltro il vantaggio di far uscire la discussione dal pantano in cui rischia di finire per mesi e dimostrerebbe che la volontà è seria…inoltre, poiché è da ritenere che tale nuovo ospedale dovrà servire per i prossimi 50-60 anni, la dimensione dell’area consentirebbe anche di pensare a futuri ampliamenti. Inoltre, individuata l’area, sarebbe facile predisporre un adeguato “studio di fattibilità” che valuti in modo più concreto i costi e verifichi in modo forse più approfondito quali siano effettivamente i risparmi conseguibili dalla chiusura dei vecchi ospedali, visto che attraverso tali risparmi di ritiene di finanziare l’operazione !E’ da sperare, infatti, che non si pensi (come invece si pure è letto sulla stampa) di finanziare l’opera con la “valorizzazione” delle attuali strutture ospedaliere. Non solo perché tale attesa sarebbe (per usare un eufemismo) del tutto aleatoria, ma soprattutto perché legare il finanziamento a questo significherebbe legarlo ad un evento incerto che ne potrebbe arrestare la realizzazione.A fronte di tutto questo, appare onestamente singolare – per usare un eufemismo – che si ritenga di individuare la localizzazione mediante una “app” che i tecnici regionali avrebbero “in fretta e furia” creato per avere un responso oggettivo !!....è singolare sotto due profili: a) è noto che “l’oggettività” di un responso fornito da un programma di elaborazione dipende dagli input che si danno… basta modificare un input e “l’oggettività” cambia; b) rimettere ad una “app” la scelta (mascherandola come metodo oggettivo) è in sé la negazione della politica e del buon senso.E veniamo al secondo aspetto che ritengo esiziale: il destino delle attuali strutture ospedaliere. E’ un tema rilevante, viste le loro dimensioni e, in particolare per Macerata, la loro collocazione. Ed è un tema che va definito e risolto contestualmente alla realizzazione del nuovo ospedale. Non si può correre il rischio di far diventare le attuali strutture contenitori vuoti ed abbandonati; le conseguenze potrebbero essere disastrose per le città…in particolare per Macerata, vista la centralità della attuale struttura, ma anche per Civitanova Marche. Nessuno, ma proprio nessuno, può permettersi di avere per anni nel contesto urbano una “cattedrale” abbandonata con gli inevitabili problemi di disagio urbanistico e sociale che questo sempre comporta.Io credo che, proprio perché non si dovrebbe far conto sulla valorizzazione di tali strutture, le stesse dovrebbero essere restituite all’uso cittadino….in particolare, ancora una volta, mi riferisco a Macerata….sarebbe molto interessante ipotizzare che una parte possa ospitare gli uffici Asur ed avere il coraggio di dire che la restante gran parte dell’attuale struttura dovrebbe essere demolita consentendo un ampliamento del parco della vicina “Villa Cozza”…utopia ?...forse, ma a ben vedere forse meno utopico che pensare di fare una operazione immobiliare usando l’attuale ospedale.In ogni caso, e concludo, se non emergeranno subito elementi di concretezza rispetto all’obiettivo delineato, sarà sempre più fondato il sospetto di chi già oggi afferma che si stà parlando del nulla…..se c’è la seria volontà di andare avanti, si individui l’area (verificando se c’è un’area pubblica già disponibile e in tal caso avendo la serietà di non giocare più con le legittime pulsioni campanilistiche di ogni Comune) e si commissioni un serio studio di fattibilità appostando in bilancio la relativa spesa. Solo allora l’idea sarà concreta.
È certamente il festival musicale estivo marchigiano dei grandi numeri. A pochi giorni dalla conclusione, il Mind Festival di Montecosaro fa due conti e si riconferma uno dei grandi protagonisti dell’estate registrando numeri da capogiro. In cinque giorni, dal 27 al 31 luglio, dieci concerti e cinque artisti di altissimo spessore per ben oltre 20 mila presenze.Dagli España Circo Este ai Nobraino passando per I Ministri, Marracash e Planet Funk, gli spettatori sono stati costantemente in crescita con picchi registrati per i concerti di Marracash e Planet Funk.Anche il popolo del web non è rimasto indifferente all’impatto della lineup di questa edizione. In un mese la pagina Facebook ufficiale ha registrato oltre 1300 nuovi like, i post hanno avuto oltre 600.000 impression e i video sono stati visualizzati circa 41mila.Tutti i concerti ad ingresso gratuito sono stati possibili grazie al sostegno di: Ercan, Eko, Korg, Angolo Ottico Optometrista · Occhiali, Hotel Chiaraluna Civitanova Marche, Tipolitografia Grafiche Fioroni, IPM SRL Aziende Francesca e Veronica Feleppa - Fashion House, Steak 83, 4D Engineering - One Step Beyond, Moma, Vittorazi Motors.