Pari tra gli sbadigli al Mariotti di Montecosaro tra i ragazzi di mister Mazzaferro e il Monte Urano Campiglione, con uno zero a zero che rispecchia in toto la sonnolenza di una gara che, comunque, allunga la striscia positiva dei neroverdi, saliti a quota 23 punti, a meno quattro dalla zona play off e con eguale distanza dai play out. Il campo pesante non facilita le giocate locali e l’unica conclusione degna di nota del primo tempo è quella di Vallesi che, dal vertice destro alto dell’area, spara fuori. Nella ripresa qualche tentativo in più, ma sempre molto circoscritto. Al quinto ancora Vallesi si lancia in contropiede, entra in area e calcia di sinistro ma non trova lo specchio. Al decimo risponde Bartolini dal limite servito da Pistelli, pallone tra le braccia di Diomedi. Ci prova anche D’Angelo al 16esimo, ma il tiro a giro è centrale e non ottiene i risultati sperati. L’ultimo tentativo della gara è di Pistelli al 40esimo ma è centrale e spegne le ultime velleità di uno zero a zero tanto noioso quanto giusto.
MONTECOSARO – MONTE URANO CAMPIGLIONE
MONTECOSARO: Torresi, Albanesi, Quintabà, Cozzi, Benfatto, Marziali, Bartolini (Baiocco L 25’ s.t.), Rapacci (Pietrella 42’ s.t.), Ulivello (Tramannoni 38’ s.t.), D’Angelo, Pistelli; All Mazzaferro. A DISP: Gentili, Ercoli, Baiocco S, Mazzante
MONTE URANO CAMPIGLIONE: Diomedi, Morelli, Viti, Santarelli (Renzi 20’ s.t.), Fornari, Cerquozzi, Nepi (Cardenà 24’ s.t.), Smerilli, Vallesi (Moretti 26’ s.t.), Bracalente (Vallesi P 45’ s.t.), Morlacco; All Bagalini. A DISP: Foronesi, Caporaletti, Barbabietolini
DIRETTORE DI GARA: Leonardo Vai (Jesi), Daniele Concetti (SBT), Alessio Michele Padovano (Ancona)
AMMONITI: Rapacci (30’ p.t.); Cerquozzi (32’ s.t.)Cardenà (48’ s.t.)
NOTE: ANGOLI (2-1); RECUPERI (1’ p.t.; 5’ s.t.)
MAN OF THE MATCH: Mattia Benfatto (Montecosaro)
L'Associazione culturale di Montecosaro "Lì Matti de Montecò" ha partecipato come gruppo alla 11esima Rassegna Nazionale di Musiche Popolari che si è tenuta a Messina il 20 Gennaio al Palacultura.
È stato conferito il primo premio per la migliore esecuzione di brano musicale con strumento tradizionale a Monia Scocco che si è esibita in un brano tradizionale con un tipico strumento musicale marchigiano, l'organetto, e il saltarello cantato.
Monia Scocco, dal 2007 è un'insegnante di ballo dell'associazione culturale, gruppo folk “Lì Matti de Montecò”, da sempre impegnata nella diffusione, riscoperta e valorizzazione della tradizione musicale e folklorica marchigiana tra le nuove generazioni. Ha ereditato la passione da suo nonno Franco Scocco, suonatore del gruppo Val di Chieti di Montecosaro Scalo e poi da suo padre, Claudio Scocco, attuale presidente del gruppo, entrambi suonatori di organetto . Negli scorsi anni scolastici ha realizzato diversi progetti gratuiti dedicati ai bambini delle scuole d'infanzia “J. Lussu”, “Sacra Famiglia”, “R. Sanzio” di Montecosaro e Porto Potenza Picena, delle scuole primarie “Nelson Mandela” di Montecosaro, dell’istituto scolastico comprensivo di Sant’Elpidio a Mare e dell’istituto Don Milani di Fontespina. Tutti gli anni organizza lezioni di organetto e corsi gratuiti sul saltarello e sulle tradizioni popolari nella sede dell’associazione a Montecosaro Alto, presso la scuola media “P. Matteo Ricci”.
Negli scorsi anni ha organizzato questi corsi di danze popolari presso l’unitrè di Civitanova Marche e presso l’Università del tempo Libero di Montecassiano. Attualmente vice presidente della Federazione Italiana Tradizioni Popolari della regione Marche, ha collaborato in passato con il Liceo Musicale Toscanini di Civitanova Marche, il Centro Studi Portopotentino e la compagnia teatrale “Arcobaleno “di Loreto. Con il gruppo ha partecipato a manifestazioni folkloriche nazionali in tutta Italia, festival internazionali del folklore, a scambi culturali con città europee e a trasmissioni televisive su emittenti nazionali (RAI 3 “Geo & Geo”, RAI 2 “Mezzogiorno in famiglia”, RAI 1 “La prova del cuoco”) e locali (Vera tv, tvrs, tg3 Regione, tele adriatica, tv centro Marche Tv Tolentino). Il gruppo rallegra anche feste popolari in piazza, sagre, castagnate, mietiture, trebbiature, congressi, matrimoni, compleanni, cerimonie, eventi e manifestazioni varie.
A marzo la Scocco darà il via al progetto gratuito nella scuola primaria di Potenza Picena e ai corsi di ballo alla Effort asd di Montecosaro Scalo e presso la Cris Dance a Porto Sant'Elpidio.
E' accaduto verso le 16:30 di ieri, venerdì 19 gennaio, ma la signora Rosella se n'è accorta solamente questa mattina. Era andata a prelevare alla Banca di Credito Cooperativo di via Roma, aveva tirato fuori dalla borsa una pochette in cui c'erano due tessere bancomat, la carta d'identità e la patente ma quando sono usciti i soldi ha preso tutto e se n'è andata, dimenticando il borsellino.
Stamattina, non trovandolo, si è recata subito in banca con la speranza, anche nel caso non l'avesse trovato nello stesso punto, che qualcuno l'avesse preso e lasciato al vicino bar, ma così non è stato. Nessuna traccia del borsello.
Nel frattempo, nel profilo social del figlio Cristian, è comparso un appello a chi se ne fosse impossessato, di far ritrovare la borsettina entro il fine settimana, dato che il locale bancomat della BCC è dotato di telecamere e sarà molto facile risalire alla persona che l'ha preso, altrimenti lunedì verrà fatta la denuncia.
Sabato 20 Gennaio il Gruppo Folkloristico “ Li matti de Montecò” parteciperà alla 11° Rassegna Nazionale di Musiche e di Canti folkloristici che si terrà in Sicilia, a Messina. La manifestazione è organizzata dalla Federazione Italiana Tradizioni popolari alla quale siamo isritti dal 2009 e comprende più di 300 gruppi nazionali affiliati.
Il gruppo folkloristico si esibirà nello splendido Auditorium del Palacultura di Messina, sede della manifestazione. Siamo orgogliosi di partecipare e rappresentare le Marche con una canzone popolare marchigiana del nostro territorio, il Cantamaggio che si conclude con il mitico saltarello civitaneve e recanatese cantato.
A Messina parteciperanno in 4 componenti: il presidente Scocco Claudio all'organetto, Monia Scocco organetto e voce, Natalini Donatella voce, Floriano Lattanzi suonatore di nacchere strumento di accompagnamento.
Il Cantamaggio è contenuto nell'ultimo disco del grupp dal titolo "Racconti d'un tempo...10 anni di folklore", uscito qualche settimana fa. Si tratta di un canto rituale di questua, inneggiante i colori della primavera. Il canto ha un’origine magico-pagana ed una inequivocabile funzione esorcizzante di scacciare il “male” (l’inverno) e salutare e propiziare il “bene” (la nuova stagione, il sole, la primavera risorgente). Il Cantamaggio celebra l’avvento della primavera, della nuova stagione agricola ed affonda le sue radici nei riti pagani di fertilità, di augurio e di benessere per la comunità ed i singoli contadini. Veniva cantato da gruppi di cantori (“maggianti”) la notte del 30 Aprile ed il giorno del 1°Maggio e terminava con l’immancabile Saltarello.
Il Saltarello è il ballo più antico delle Marche e l’unica testimonianza che ci resta dell’antica civiltà Picena risale alla“saltatio”, la danza autoctona dei Latini. Ogni zona delle Marche aveva il suo saltarello tradizionale, che si differenziava sia nella musica, che nel modo di ballarlo. Il saltarello nasce dal movimento dei piedi della pigiatura dell’uva e veniva ballato dai contadini che andavano a pigiare l’uva raccolta nelle case padronali. Viene chiamato anche il “ballo dell’amore”,in quanto il ballerino dimostrava la propria bravura nel corteggiare e conquistare la ragazza desiderata. Il Saltarello Civitanovese & Recanateseè tipico della nostra zona ed è diverso da quello ballato nelle zone interne delle Marche perché, trovandosi Civitanova vicino al mare, ha ricevuto influssi culturali propri dei popoli e delle zone costiere. Veniva eseguito principalmente con iltacco e la puntadel piede, diversamente da tutti gli altri tipi di saltarello che sono invece molto simili tra loro e accomunati dal ripetersi delle stesse figure danzanti. Il nostro tipo di saltarello si divide in quattro parti principali,“lu spuntapè”, “lu filò”, la scarpetta” e“lu jiru ma nel ballarlo possono essere eseguite diverse varianti e non vi è uno schema classico.
Grande successo per la presentazione del libro Abitare la TV del mediologo Tito Vagni. Gli organizzatori si dicono estremamente soddisfatti del pubblico che ha riempito la sala lasciando solo posti in piedi. Un numero assolutamente inaspettato visto la novità assoluta di un evento del genere solitamente relegato nelle università. Un ristorante di avanguardia come Signore te ne ringrazi si è dimostrato ulteriormente innovativo, ospitando una discussione di alto profilo sul ruolo della televisione nel nostro tempo.
Visibile la soddisfazione del Magnifico Rettore dell’Università di Macerata, Francesco Adornato: “Trovo che il libro di Vagni, che ha una chiara impronta sociologiaca e mediologica, abbia il merito di sconfinare e contaminarsi con discipline altre come la letteratura e la teorie politica, una caratteristica che il sapere moderno deve recuperare dal passato per progredire”. L’autore entusiasta per l'attenzione commenta “portare i risultati dei miei studi e delle mie ricerche a un pubblico largo è stata un’esperienza stimolante, mi auguro che i lettori possano trovare spunti di riflessione sulla televisione che è ancora una protagonista della nostra vita quotidiana. Capire la portata culturale senza abbandonarsi a facili e spesso miopi critiche non aiuta la comprensione del fenomeno”.
La presentazione di Abitare la TV dimostra che coniugare un luogo del piacere al piacere del sapere è un esperimento vincente, che va rimarcato, per mostrare che quando i contenuti sono significativi, è possibile incontrare l’interesse di un pubblico non specializzato ma curioso ed intelligente.
Parlare di contemporaneità non può prescindere da una riflessione sul mezzo televisivo per questo il prof. Tito Vagni, sociologo e docente di Sociologia dei media all’Università IULM di Milano e all’Università di Macerata, ha deciso di fornire una riflessione di carattere universitario.
Appuntamento per sabato 13 gennaio, alle ore 17, presso il ristorante “Signore te ne ringrazi” di Montecosaro per la presentazione del libro “Abitare la TV. Teorie, immaginari, reality show”, di Tito Vagni.
Alla presentazione parteciperanno Francesco Adornato, rettore dell’Università di Macerata e il prof. Vanni Codeluppi, uno dei più autorevoli e stimati sociologi italiani nell’ambito dei consumi e dei processi culturali.
Promotore dell’evento è lo chef titolare del ristorante sede della presentazione, Michele Biagiola: “Conosco Tito da diversi anni, e parlando con lui dell'uscita del suo ultimo libro mi sono proposto per essere il primo ad organizzare una presentazione. Trasformare il mio ristorante per un pomeriggio in un contenitore di riflessione culturale, credo possa essere interessante per vivacizzare il nostro territorio, siamo veramente onorati di avere con noi intellettuali di questo livello”.
La presentazione sarà un momento di discussione sul ruolo e il destino della televisione. "Nel mio libro ho provato a spiegare quanto sia ancora importante la televisione - afferma Vagni - in un tempo in cui le nostre vite sembrano scorrere nei flussi digitali di WhatsApp o di Facebook, la televisione resta un medium fondamentale, perché ha ancora una vocazione universalista e consente a milioni di persone di fare esperienza del mondo. Inoltre, se non ci fossero stati il Grande Fratello o i programmi di Maria De Filippi avremmo usato i social network con la disinvoltura e nel modo in cui lo facciamo oggi?”.
Il libro, pubblicato dal noto editore milanese Franco Angeli, è una riflessione approfondita sulla cultura televisiva che conduce il lettore verso un'idea di televisione come forma culturale. Vagni non parla di TV solamente come strumento d'informazione o d'intrattenimento, ma come fabbrica d'immaginari capace di plasmare forme di vita nuove in maniera indiretta. Una televisione come esserci, che conduce lo spettatore oltre la frontiera dello schermo, accendendo le luci della ribalta sulla sua vita ordinaria. Le analisi del tronista, di Fabrizio Corona o dei talent show come Amici o X-Factor vanno al cuore della civiltà delle immagini, svelando perché apparenza, cinismo, celebrità, relazione sono parole chiave che cristallizzano processi storico-sociali di lungo periodo e, allo stesso tempo, rappresentano alcune delle principali chiavi di lettura del presente.
Ha iniziato come portiere e, nel giro di qualche mese, ha assunto anche il ruolo di preparatore. È la nuova sfida di Matteo Gentili, estremo difensore del Montecosaro, Promozione girone B, che sta aiutando a crescere con i suoi consigli il giovane e bravo Mauro Torresi.
“È un ruolo che mi affascina – esordisce Matteo Gentili – Mauro mi segue e si fida ciecamente di me e questo è fondamentale per lavorare bene. Quando mi è arrivata la proposta della società sono stato felice e ho accettato subito, diciamo che mi sto preparando anche la strada per il prossimo futuro, quando un giorno smetterò di giocare. Per quanto riguarda Torresi è un giovane dalle grandi capacità tecniche e forte personalità, credo addirittura che la Promozione gli vada stretta. Mi segue e stiamo facendo un buon lavoro, può arrivare davvero in alto. Sulla squadra, invece, siamo in ripresa e ci siamo tirati fuori dalla zona calda, ma la classifica è molto corta e non possiamo mollare nulla. Certo che, con questo passo, potremo salvarci tranquillamente. Ma guai a pensare di avercela già fatta, tutte sono molto forti e ogni gara riserva insidie pericolose”.
Maxi operazione della Guardia di Finanza di Macerata. Sequestrate 500 piante di marijuana, oltre 150 grammi di sostanza stupefacente già essiccata pronta per lo spaccio e attrezzatture varie per la coltivazione e il confezionamento in un casolare di campagna tra Civitanova Marche e Montecosaro, per una valore di mercato intorno ai 70-80 mila euro.
A presentare i risultati dell'operazione il Colonnello Amedeo Gravina. A seguito di un'articolata attività info-investigativa, scaturita dal quotidiano controllo economico del territorio, con specifica attenzione al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, le Fiamme Gialle maceratesi sono riuscite ad individuare il casolare, sul quale vi era il forte sospetto fosse nascosta una serra per la coltivazione di marijuana.
Dopo una serie di osservazioni, i finanzieri hanno fatto irruzione nel casolare, rinvenendo una florida piantagione di marijuana, con deposito per l’essicazione e la preparazione per il successivo spaccio. Rinvenuto anche il calendario di raccolta prevista per l'11 febbraio. La banda criminale ha sfruttato un allaccio abusivo alla rete elettrica e ha sventrato il casolare togliendo pareti e porte per creare lo spazio alla "serra". L'immobile in affitto è di proprietà di un cittadino di Macerata, al momento all'estero. I finanzieri ne stanno verificando il coivolgimento o meno nell'operazione criminale.
La marijuana era destinata al mercato locale, come si evince dalle apparecchiature per il confezionamento di tipo domestico.
I dati sui sequestri effettuati nel 2017 nella provincia di Macerata parlano di 20 chili tra hashish e marijuana e oltre 2mila piante sequestrati.I finanzieri hanno arrestato uno dei responsabili, un ventenne italiano già pregiudicato per reati simili, sorpreso all’interno del casolare, ora posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Ma dalle indagini il ragazzo, residente sulla costa maceratese, sembrerebbe essere solo il "giardiniere". Ben altri sono gli artefici, quindi la vera domanda è: chi c'è dietro a questo mercato di stupefacenti a chilometro zero? Le indagini continuano.
Il campionato di Promozione non aspetta che l’Epifania tutte le feste porti via e, proprio nel giorno rosso da calendario, domani, riprende il cammino con la 14esima giornata di campionato. Il Montecosaro di mister Mazzaferro, rinfrancato da un ottimo finale nel 2017 che lo ha portato al momento fuori dalla zona calda, è atteso dalla sfida in trasferta contro la Futura 96 che, in ottava posizione, può contare su tre punti di vantaggio sui neroverdi.
Un match impegnativo per Ulivello e compagni che, nell’ultima sfida dell’anno scorso, prima delle festività natalizie, hanno raccolto un buon punto al Mariotti contro l’ex capolista Potenza Picena. Sfida difficile, quella di domenica a Capodarco, che bagnerà l’esordio nel 2018 per i montecosaresi e avrà già un’importanza delicata per la classifica del girone B.
Si è svolta questa mattina al Palazzo della Provincia in corso della Repubblica a Macerata la conferenza stampa sulla realizzazione di due rotatorie all'intersezione tra la strada provinciale 78/bis "Montecosaro scalo-Montegranaro" e la strada statale 77 Civitanova-Foligno, in uscita e in entrata a Montecosaro carreggiata est.
All'incontro sono intervenuti il presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari, il responsabile del servizio amministrativo dott. Piercarlo Bugari e il progettista dell'ufficio tecnico Ing. Matteo Giaccaglia.
"Nel mese di dicembre 2017 sono stati approvati 24 progetti, previsiti nel bilancio approvato ad ottobre, per interventi di sistemazione e messa in sicurezza della strada e interventi nelle scuole - ha dichiarato Pettinari - Progetti interamente realizzati dall'ufficio tecnico della Provincia, senza affidare incarichi ad esterni. Sono interventi esclusivamente finanziati con risorse dell'amministrazione senza minimamente intaccare i fondi devoluti al territorio per l'emergenza terremoto. Il Patto di Stabilità aveva bloccato queste risorse e ci impediva di proseguire. Fortunatamente la nuova ordinanza ha sbloccato la situazione e ci è stato possibile approvare questi 24 progetti in tempi ristretti per una spesa totale di 5 milioni e 300 mila euro".
"Dopo l'apertura della superstrada fino a Foligno - ha continuato il presidente della Provincia - il traffico si è intensificato di parecchio, soprattutto negli svincoli verso il mare nel cuore del distretto calzaturiero. Avevamo già provveduto con delle rotatorie provvisorie ma finalmente possiamo intervenire con delle opere stradali più adeguate per migliorare la viabilità. Il 27 dicembre scorso abbiamo approvato il progetto e già il giorno dopo sono iniziate le gare di appalto. Le rotatorie da realizzare sono due. La prima al Ponte dell'Annunziata (lo svincolo in uscita direzione Casette d'Ete che conta un flusso del traffico di 30mila veicoli al giorno di media), che prevede un investimento di 750 mila euro in quanto servono anche lavori di allargamento delle corsie. La seconda sullo svincolo in entrata della SS77 che conta una media di 20mila auto al giorno e prevede una spesa di 150 mila euro".
"Sono molto contento - conclude Pettinari - di aver finalmente potuto attuare questo progetto. Non bisogna mollare mai, c'è sempre un modo per raggiungere gli obiettivi".
Si terrà il giorno dell'Epifania, sabato prossimo 6 gennaio, nella chiesa di Santa Maria a Piè di Chienti di Montecosaro Scalo, la rassegna corale "Epifania... in canto", giunta alla sua terza edizione.
Si esibiranno per l'occasione tre corali: il Coro Agape di Montecosaro, diretto dal Maestro Manuela Belluccini, la Corale Gino Serafini di Altidona, diretta dal Maestro Loredana Giacobbi, e il Tourdion Ensemble di San Severino Marche, diretto dal Maesto Simone Montecchia.
Sono stati diversi i ritrovamenti di rifiuti ingombranti in questi giorni, fotografati e segnalati via social a Montecosaro e Civitanova.
Nella mattinata di ieri, in Viale della Vittoria a Montecosaro, in prossimità dei cassonetti, sono stati abbandonati da qualche incivile diversi oggetti, come degli apparecchi elettronici, una cassetta con materiale vario, dove sembra esserci anche un lavandino, diverse pezzi che probabilmente componevano un mobile e persino un water.
Sempre a Montecosaro, poco distante da questo primo ritrovamento, è stato avvistato un secondo cumulo di rifiuti, composto sempre da materiali ingombranti, tra cui figurava anche un vecchio televisore e nella frazione Scalo, qualcuno ha notato altri oggetti abbandonati.
Questa mattina è stata invece la volta di Civitanova, per l'esattezza sul lungomare nord nelle vicinanze dello stabilimento Federico, dove i soliti ignoti hanno scaricato due oggetti di mobilia, forse pensili ed una poltrona. C'è addirittura che ha colto sul fatto uno di questi maleducati, riconosciuto come un "civitanovese doc", beccato mentre stava scaricando un water e una poltrona e lo ha invitato "con le brutte maniere a ricaricare tutto in macchina e di portare tutto al depuratore", come scrive lo stesso su Facebook.
Visto il perido dell'anno in cui ci troviamo, qualcuno, scherzando, ha provato a giustificare questi ritrovamenti con la vecchia tradizione di Capodanno di disfarsi degli oggetti vecchi ma parlando seriamente, esistono ormai in tutti i comuni delle isole ecologiche o centri di raccolta dove è possibile lasciare questi materiali in maniera completamente gratuita e qualcuno effettua perfino la raccolta domiciliare, motivo per cui, non ci sono attenuanti per queste persone che mancano del minimo senso civico. "La guerra contro l'inciviltà è lunga e logorante - come commenta qualcuno - ma non bisogna mollare".
10 anni di attività per una delle associazioni più attive sul territorio. "Limattidemonteco" presenta il loro nuovo disco "Racconti di un tempo...10 anni di FolkLore" che raccoglie brani della tradizione che ricordano e celebrano il passato della nostra terra: quella marchigiana.
Nel corso di questi primi 10 anni di attività, attraverso il decennale lavoro di ricerca, l'associazione "Limattidemonteco" ha contribuito a promuovere, valorizzare e mantenere vive le tradizioni popolari marchigiane al fine di ritrovare, riprendere e ritrasmettere le tradizioni delle quali ormai ci si “vergognava”. Il desiderio è quello di far rivivere il Folklore marchigiano, in particolare del territorio nel quale l'associazione è nata e di cui fa parte, che si ricollega alla civiltà contadina del ‘900, ovvero la “storia dell’agricoltura/ storia della gente antica” (La parola “folklore” è stata coniata nel 1846 dagli inglesi ed è composta da Folk più Lore: “Folk” significa gente di campagna e “Lore” sta ad indicarne la storia).
"Quindi il Folklore - dicono gli esponenti dell'associazione - è quel sostrato che ci ricollega al passato e che ci definisce nel presente. Finora è stato calpestato come se non ci fosse, invece ha un’importanza fondamentale ed è per questo che attraverso questa raccolta di brani, l'associazione punta a far rivivere i ricordi dei nonni, recuperando i canti rituali di questua della cultura orale marchigiana, contribuendo alla rivitalizzazione e alla diffusione delle prestigiose tradizioni".
Il lavoro di ricerca è stato portato avanti rispettando il modo con cui venivano intonati i canti rituali di una volta, ovvero seguendo lo svolgimento calendariale dell’anno agricolo, in quanto erano strettamente connessi e legati al ciclo della natura che nasce, muore e risorge. Ogni lavoro agreste aveva le sue melodie: la mietitura, la trebbiatura, la fienatura, la potatura, la spannocchiatura, la vendemmia. Tali canti, sorti spontaneamente in funzione dell’opera stessa, non hanno alcuna attinenza con i lavori stessi nel senso che la poesia non è descrizione o esaltazione dell’opera stessa, ma il più delle volte espressione amorosa. Attraverso questi brani si tende a rievocare le situazioni nella famiglia e i lavori tipici di un tempo, come lo "mete" (mietere), lo "scartoccia" (la raccolta del granoturco), lo "velegnà" (la vendemmia), lo "fienà" (la tagliatura del fieno), e le feste sull'aia che a quelli facevano seguito, oltre ad alcune tra le feste tipiche come la "Pasquella" e il "Cantamaggio".
Il cd può essere acquistato al prezzo di 10 euro durante gli spettacoli dell'associazione o prenotandone una copia all'email limattidemonteco@libero.it o telefonando ai numeri 338-6788504 / 328-1648971
Come piacevole tradizione di ogni Natale, la Bcc di Civitanova Marche e Montecosaro è stata in visita all'Opera Pia "A. Gatti" di Montecosaro.
Gli Amministratori dell’Istituto di credito, Maria Tiziana Pepi e Giuseppe Ascani, e il titolare della filiale di Montecosaro centro storico Stefano Morganti, hanno salutato e rivolto gli auguri per le festività e per il nuovo anno agli ospiti ed agli operatori della struttura, agli impiegati, amministratori e al Presidente Luigi Talamonti.
E, sempre come da tradizione, la Banca di viale Matteotti ha consegnato agli ospiti il contributo annuale.
Presenti anche il Sindaco Reano Malaisi e il Presidente della Pro Loco di Montecosaro Alessandra Massari.
“Ringraziamo la Banca per la sua ormai storica vicinanza e sostegno”, ha detto il presidente Talamonti.
”L’Opera Pia Gatti è una delle eccellenze di Montecosaro – ha evidenziato Maria Tiziana Pepi – e Montecosaro rappresenta una parte importante delle radici della nostra Banca”.
“Questa Struttura – ha detto Ascani – si occupa di dare assistenza e qualità della vita ai nostri anziani che sono una risorsa e la nostra memoria storica”.
“Vorrei ringraziare tutta l’Opera Pia Gatti – ha detto il Sindaco Malaisi - il presidente, gli impiegati e gli operatori che sono tutti i giorni in prima linea, per quanto avete fatto e farete anche nel 2018 per gli anziani ospiti della Struttura. Siete un vanto per il territorio”.
Dal 1989 sul mercato, la Piro89 di Montecosaro è stata una delle prime aziende nate in provincia di Macerata ad ottenere la licenza prefettizia per la vendita dei fuochi d'artificio e dei giochi pirici. Si tratta di un settore particolare, dove la normativa è cambiata durante gli anni, con diversi prodotti che prima erano destinati alla libera vendita e che successivamente sono stati divisi in categorie e regolamentati.
Per quanto riguarda la Piro89, come spiega il fondatore Giovanni Capasso, il target dei "fuochi" venduti è più familiare e si è deciso di rinunciare a quelli più potenti come i Cobra e le bombe carta, per avere dalla questura il via libera a tenere quantità maggiori delle categorie inferiori e meno pericolose, dove c'è il grosso della richiesta.
In negozio è possibile trovare una vasta gamma di prodotti, come le fontanine per i bambini, che arrivano massimo ad un metro e mezzo di altezza, le farfalline e i fiorellini che fanno la rosetta a terra, le intramontabili cipolline, fontane con raffiche da 20/30 colpi, razzi di varie dimensioni e diversi tipi di petardi. I prodotti più venduti sono le classiche "torte", molto semplici da utilizzare, che basta appoggiare a terra in un luogo aperto e distante dalle abitazioni ed una volta accese non c'è da fare altro che allontanarsi e godersi lo spettacolo.
Tranne pochi articoli come quelli che sparano stelle filanti e le cipolline, tutti i fuochi d'artificio e i giochi pirici sono vietati ai minori di 18 anni. "Il settore è molto controllato, come è giusto che sia - ci confida Capasso - e anche noi riceviamo spesso verifiche da carabinieri e guardia di finanza".
Oltre ai consigli e alle istruzioni fornite in negozio, sul corretto utilizzo dei prodotti acquistati, Capasso ha preparato un foglio con tutte le precauzioni da adottare dal momento successivo all'acquisto a quello dell'accensione che rilascia ai clienti. Molto importante, detta e ridetta anche da tutti i mezzi di comunicazione è l'avvertenza di non raccogliere mai petardi inesplosi.
Nata nel 1989, l'attività di Giovanni Capasso ha saputo trasformarsi nel tempo, passando dalle aperture quasi esclusivamente nel periodo natalizio dei primi anni, al negozio funzionante tutto l'anno, integrando ai fuochi d'artificio anche fumogeni e torce da stadio. Nel 2003, anticipando di molto il tempo dell'e-commerce, venne creato un sito di vendita online che negli anni è molto cresciuto, iniziando a commercializzare anche innumerevoli gadget per tifoserie, locali e discoteche, tanto da portare l'azienda ad essere il fornitore di numerosi programmi televisivi quali lo Zecchino d'Oro, Ti lascio una canzone, Io canto e Miss Italia. Viste le richieste sempre maggiori, dal negozio online si è passati a quello fisico, gestito dalla figlia Serena, che attualmente fa del settore "prodotti per le feste" l'attività prevalente e i "fuochi" si tengono più che altro per tradizione e per accontentare i molti clienti affezionati che per una reale questione di business.
Oltre ai soliti appelli a prestare la massima attenzione e a non raccogliere fuochi d'artificio inesplosi, visto le condizioni in cui spesso si trovano certe strade la mattina di Capodanno, vogliamo fare anche quello di pulire una volta "sparato" e di non lasciare tutto lo sporco in giro.
A Montecosaro, in una gremitissima chiesa di S. Lorenzo Martire si è svolto, il giorno di Santo Stefano, il tradizionale e sempre suggestivo Concerto di Natale per soli, coro, pianoforte e quartetto d’archi, giunto quest’anno alla decima edizione. Protagonista la corale Santa Cecilia, accompagnata dal quartetto d’archi Eudora e dalla pianista Simona Rampioni. Direttore e coordinatore dell’evento il M° Giorgio Quattrini, che ha anche curato tutti gli arrangiamenti e le elaborazioni musicali.
Un concerto con un’assenza pesantissima, quella del fan numero uno della corale Santa Cecilia: l’indimenticabile Andrea Capozucca, venuto improvvisamente a mancare lo scorso settembre. Un concerto quindi inevitabilmente venato da un sottile velo di malinconia, trasformato in commozione nel momento il cui l’amata nipote Ester Stigliani gli ha dedicato, in qualità di solista, il negro spiritual “Oh! Happy day”, suo brano preferito che rispecchiava anche in pieno il suo stato d’animo durante eventi e manifestazioni varie: per lui era sempre un “giorno felice”. Altra solista della serata la brava soprano Anna Sabbatini.
Graditissimi ospiti, per il secondo anno consecutivo, i diligenti e coinvolgenti bambini del coro montecosarese di voci bianche “In…canto”, diretti con passione e dedizione dal M° Lorenzo Perugini e accompagnati al pianoforte da Maria Pauri. A conclusione del concerto i due cori si sono riuniti per cantare insieme due classici e brillanti brani natalizi che hanno fatto letteralmente esplodere l’applauso del pubblico presente, entusiasta e sempre molto coinvolto.
Gli organizzatori si sentono in dovere di ringraziare il Comune di Montecosaro per il costante sostegno ed il patrocinio, l’impeccabile presentatrice Maria Tiziana Pepi e don Andrea Bezzini per aver messo a disposizione la bella chiesa di S. Lorenzo.
Gli impegni natalizi della corale Santa Cecilia sono sempre molti e di certo non terminano qui, fra messe cantate e concerti, si protrarranno fino al 14 gennaio. Poi, finalmente, i cantori potranno rilassarsi e godere di un meritato, ma breve periodo di riposo: Pasqua è vicina!
E' successo questa mattina verso le cinque, quando una Nissan Micra guidata da una ragazza di Penne, in provincia di Pescara, dopo aver urtato un Fiat Doblò, probabilmente per una precedenza non rispettata da una delle due auto coinvolte, si è ribaltata, rimanendo sulla sede stradale.Sul posto è intervenuta la polizia per i rilievi e i conducenti di entrambi i veicoli sono stati portati via dalle ambulanze ma al momento non sappiamo in quali condizioni.
Il giovane montecosarese Simone Scipioni ha esordito nel migliore dei modi nella prima puntata stagionale del famosissimo cooking show di Sky, conquistando i quattro giudici sia per il piatto presentato che per la sua storia personale.
"Non lo faccio per diventare una star ma per la passione che nutro per la cucina". Esordisce così il 21enne di Montecosaro rispondendo alla domanda iniziale di Antonia Klugmann, nuovo giudice della trasmissione che ha preso il posto di Carlo Cracco, che continua dicendo di cucinare per sè e la famiglia della sorella Roberta, presente in studio e visibilmente emozionata.
Il suo sogno è quello di aprire un'attività nel settore gastronomico ma i giudici rimangono sorpresi quando Simone dice di volerlo fare proprio nel paese dove vive e non in una grande città, come ci si aspetterebbe da un giovane dei nostri tempi ed è proprio Cannavacciolo che glielo dice apertamente, esortandolo a guardare oltre al paese di appartenenza, per apprezzarlo maggiormente una volta conosciuto ciò che c'è al di fuori.
Faccia da bravo ragazzo e una triste storia personale (ha già perso entrambi i genitori), Simone ha conquistato immediatamente la Klugmann, nuova arrivata in trasmissione, che non ha lesinato complimenti al giovane montecosarese: "Mi piace tutto, si vede che sei una persona sincera e quando cucini tiri fuori qualcosa di tuo".
Il piatto presentato convice a pieno i giudici che danno tutti e quattro il loro "si", con Barbieri che confida come il piatto gli sia piaciuto molto e "se si apre - riferito a Simone - sarà un fiume di ricette". Molto belle anche le parole della Klugmann: "Tutto quello che sei dietro di te e nel piatto" e scherzando Cannavacciuolo si rivolge a Joe Bastianich notando come il ragazzo sia riuscito a far squagliare il suo cuore di ghiaccio.
Preso l'agognato grembiule, Simone è corso verso la sorella per un grandissimo ed emozionate abbraccio.
La crisi del calzaturifico Alma di Montecosaro sta vivendo in questi giorni il suo triste epilogo, ironia della sorte, proprio a ridosso delle feste e sarà un Natale di mestizia e delusione per 29 lavoratori.
Dopo l'ultima riunione dei dipendenti con le rappresentanze sindacali di mercoledì scorso, fortunatamente il numero di esuberi dichiarati è stato ridotto dai 40 iniziali a 29, ma per questi ultimi purtroppo non c'è scampo e sono destinati a rimpolpare le fila dei disoccupati, già molto numerose per via della crisi che, nonostante le ottimistiche e roboanti dichiarazioni di qualche esponente politico nazionale, sta continuando a decimare le attività produttive nella nostra provincia.
Quegli undici che si erano visti collocare nella lista di quelli che avrebbero dovuto essere licenziati, hanno fatto sicuramente salti di gioia nell'apprendere di aver salvato il posto di lavoro ma a questo fa da contrasto l'umore di quanti purtroppo non ce l'hanno fatta e nella giornata di ieri sono stati chiamati in direzione per la comunicazione della cessazione del rapporto di lavoro.
La ditta ha offerto una buonuscita per i dipendenti che rinunciassero ad eventuali vertenze o azioni legali atte ad impugnare il licenziamento che, da fonti interne, ammonterebbe lorda a 5 mila euro per gli impiegati e 4 mila per gli operai. Tra quelli che abbiamo sentito, ce ne sono molti che hanno accettato, qualcuno perché è convinto di non aver nulla da recriminare, altri perché talmente sconfortati dalla situazione che preferiscono prendere quel poco che è stato offerto e chiudere definitivamente questo capitolo della loro vita ma c'è anche chi, battagliero, ci ha detto le testuali parole: "Io non firmerò la conciliazione, perché loro stanno facendo quello che vogliono e non va bene", confidandoci di ritenere ingiusto il proprio licenziamento e di aver già consultato un legale.
Speriamo che questo sia l'ultimo atto della crisi Alma e come si suol dire, di "aver toccato il fondo", augurando all'azienda ma soprattutto ai dipendenti, che ci sia finalmente questa ripresa tanto sbandierata sui media ma che in zona, finora ancora non si vede.
Martedì 26 dicembre 2017, giorno di Santo Stefano, alle ore 16:45, presso la chiesa San Lorenzo Martire di Montecosaro, si terrà il tradizionale “Concerto di Natale” per soli, coro, pianoforte e quartetto d’archi, arrivato quest’anno alla decima edizione.
Protagonista sarà, come sempre, la corale “Santa Cecilia”, accompagnata dal quartetto d’archi “Eudora” e dalla pianista Simona Rampioni. Il concerto, che ha il patrocinio del Comune di Montecosaro, è ad ingresso gratuito e sarà condotto dal direttore della corale Giorgio Quattrini. Graditissimo ospite, l’emergente coro di voci bianche “In…Canto” di Montecosaro diretto dal poliedrico Lorenzo Perugini, che darà un tocco di freschezza e vivacità al concerto. Si potranno ascoltare, in forma polifonica, i grandi classici natalizi, uniti a lievi tocchi di modernità: un viaggio musicale, un’esperienza meditativa e spirituale.