I residenti e le ditte insediate nella zona commerciale della frazione Piane Potenza di Montecassiano (di fronte all'ex hotel Roganti), sostenuti dal Comitato Voce Libera Montecassiano, hanno presentato, tramite il proprio legale, opposizione alla mancata delocalizzazione dell'attività della ditta "Mar.Eco", che svolge attività di recupero e trattamento di rifiuti pericolosi e non pericolosi, ma "soprattutto", sottolineano, "all'ampliamento dell'attuale sito" che interesserà "l'area adiacente per una superficie di circa 8.500 metri quadrati con la costruzione di una struttura metallica e accesso anche da via Del Commercio e via Vincenzoni".
Per comprendere la vicenda occorre risalire al 2010 quando la ditta Giustozzi Ambiente s.r.l. - a cui subentrerà la Mar.Eco - ottiene dalla regione Marche l'autorizzazione integrata ambientale (A.I.A.), per svolgere l'attività. A seguito del parere condizionato del comune, il sindaco di Montecassiano dell'epoca - Capparucci - ne proroga la validità di due anni fino al 31 agosto 2016.
Quindi la ditta Giustozzi Ambiente srl, su sollecitazione dell'amministrazione comunale, acquista un'area agricola per poter delocalizzare la propria attività, ottenendo inoltre con deliberazione della giunta provinciale n.18 del 23 gennaio 2013 l' A.I.A. per il nuovo impianto. Nel 29 febbraio 2016 la ditta ha inoltrato richiesta di rinnovo dell' A.I.A. per l'impianto esistente in località Piane Portenza n.3/D, "mai evasa tanto che la ditta ha potuto proseguire fino ad oggi la propria attività nell’attuale sito", puntualizzano i residenti di via Vincenzoni.
Con nota prot n.25772 del 27 settembre 2022 la Provincia di Macerata, in risposta alla richiesta di informazioni del Comitato Voce Libera Montecassiano dell’8 agosto 2022, comunicava che il 27 settembre del 2019 si era svolto un " tavolo tecnico alla presenza di tutti gli enti chiamati a partecipare ai due procedimenti per effettuare una sintesi degli stessi e per valutare congiuntamente le questioni relative ad entrambi".
"Dal tavolo tecnico è emerso, con l’avallo dello stesso Comune, un ulteriore scenario - prosegue la nota - e cioè, ferma restando la necessità di delocalizzare l’attività esistente, è stata ipotizzata la possibilità di non dar corso alla delocalizzazione dell’impianto esistente qualora il gestore riesca a dimostrare che per la riduzione dei quantitativi e/o delle attività autorizzate e l’introduzione di metodi o cautele nel suo esercizio non si producano impatti ambientali o danni alla salute del vicinato".
"Sulla base di queste valutazioni e della mancata delocalizzazione, il 5 settembre 2022 la Provincia ha archiviato l'autorizzazione integrata ambientale (A.I.A) e la valutazione di impatto ambientale relativa al nuovo impianto", spiegano i residenti.
"Nel 2023 la ditta Mar.Eco, negli anni subentrata alla ditta Giustozzi Ambiente srl, ha richiesto il riesame della domanda di rinnovo dell''autorizzazione integrata ambientale relativa al sito esistente, precedentemente presentata nel 2016. Non solo la ditta non delocalizza ma chiede l’ampliamento dell’attività con l'utilizzo dell’attigua area di proprietà confinante con la zona commerciale con annesse residenze di via Vincenzoni" sottolineano i residenti e gli operatori commerciali della zona nel ricordare come "negli anni 2015 e 2022 presso l’impianto della ditta" si siano "verificati incendi importanti" e come siano "in corso le operazioni di bonifica della falda acquifera per inquinamento da tetracloroetilene", senza dimenticare che "in questa frazione - denunciano - si sono verificati negli ultimi dieci anni ben cinque casi di patologie oncologiche e patologie legate a problemi respiratori e alla tiroide".
"Oltretutto - concludono i residenti - parliamo di una zona attigua al nuovo centro commerciale in via Mainini, che ha avuto nell'ultimo decennio un notevole sviluppo con insediamento di ditte come Decathlon, Pittarosso ed Happy Casa. Attendiamo fiduciosi i pareri degli organi competenti, in particolar modo il parere di compatibilità urbanistico-ambientale che dovrà rilasciare il Comune di Montecassiano al quale, nella rappresentanza del sindaco Catena, chiediamo un dibattito con tutte le forze consiliari".
Montecassiano celebra l’anniversario della Liberazione del 25 aprile. Martedì prossimo alle 9.15 è prevista la partenza con trasporto pubblico da porta Armando Diaz verso Valle Cascia dove alle 9.30, nel luogo in cui avvenne l’eccidio del 30 giugno 1944, verrà effettuata l’alzabandiera e sarà deposta una corona d’alloro.
Più tardi, alle ore 10.15, alla collegiata Santa Maria Assunta sarà celebrata la santa messa in suffragio dei caduti. Dopo la funzione religiosa, alle 11, partirà il corteo accompagnato dalla Banda Filarmonica comunale “Piero Giorgi” che si concluderà con la deposizione della corona d’alloro sotto il loggiato del Palazzo dei Priori e in piazza Unità d’Italia.
Nell’occasione è previsto lo scoprimento della lapide dedicata alla memoria del tenore Augusto Cingolani in piazzale del Girone. Una corona d’alloro sarà deposta al cimitero, poi gli allievi dell’istituto comprensivo “G. Cingolani” saranno protagonisti di un approfondimento dal titolo
“Riflessioni e pensieri” in piazzale Giorgi. L’ultimo momento delle celebrazioni sarà dedicato alla deposizione della corona d’alloro al Sacrario dei Caduti. Il sindaco Leonardo Catena invita i cittadini a intervenire e ad esporre il tricolore.
"Viviamo un momento storico particolare – spiega il primo cittadino –, in cui persino alte cariche dello Stato tendono a minimizzare o travisare gli eventi tragici cui ci condusse il nazifascismo. I campi di concentramento, lo stermino degli ebrei, le leggi razziali, le azioni liberticide, l’oppressione delle libertà fondamentali, morte e distruzione a livello globale sono fatti storici ineludibili".
"Sulla sconfitta del fascismo in Italia abbiamo ricostruito la democrazia e fondato la nostra Costituzione. Il valore della resistenza dovrebbe essere un patrimonio comune – prosegue Catena –. Purtroppo in Italia ci sono ancora forze politiche che non riescono a fare i conti con il passato e a prenderne definitivamente le distanze. Ecco perché oggi è ancora più importante celebrare la festa della Liberazione, il sacrificio di tanti ci ha riconsegnato la libertà e oggi".
Tutto pronto per il Football Summer Camp dell’A.S.D. Montecassiano Calcio, una cinque giorni di calcio in cui i giovanissimi fra i 7 e i 16 anni potranno divertirsi e allenarsi con due grandissimi della storia del calcio italiano.
A dirigere gli allenamenti saranno infatti l’ex capitano di Napoli e Salerno, Francesco Montervino, e Fabio Galante, storico difensore di Intrer, Torino e Livorno, oggi allenatore professionista. In supporto dei due mister (Galante sarà a Macerata solo fino al 28 giugno) ci sarà un team di collaboratori di Montervino.
Il campus avrà luogo dal 26 al 30 giugno presso il campo sportivo di San Liberato, a Montecassiano e l’invito è esteso a tutti i piccoli appassionati di calcio del Maceratese. Si parte con il primo allenamento dalle 8:30 del mattino fino alle 12:00. Dopo le docce, seguirà la pausa pranzo nella mensa interna, con cibi biologici e a chilometro 0.
Nel pomeriggio, dopo un momento ricreativo a base di giochi da tavolo e di società, si terrà il secondo allenamento del giorno a partire dalle 15:30 fino alle 17:30. Al termine anche la merenda per i ragazzi a base di frutta.
Per i partecipanti è prevista anche una grossa sorpresa in apertura alla manifestazione: un collegamento con un personaggio di spicco del mondo del calcio che saprà regalare un grande sorriso ai giovani appassionati presenti. Il costo di partecipazione ammonta a 170 euro a persona.
Tamponamento a catena con quattro auto coinvolte: il traffico va in tilt. È quanto avvenuto lungo la strada provinciale 77, superata da poco la località di Sambucheto nel territorio comunale di Montecassiano.
L'incidente, che si è verificato poco dopo mezzogiorno, non ha registrato feriti, ma solo tanta paura per le persone che si trovavano a bordo dei mezzi. Inevitabili i rallentamenti al traffico, che hanno interessato entrambe le direzioni di marcia. Spetta alle forze dell’ordine ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto.
I grilli gettano l’Italia nel caos: neanche le bibliche locuste avrebbero causato tanti fastidi al popolo italiano che, un po’ spaventato dalle novità e un po’ attaccato orgogliosamente alle proprie tradizioni culinarie, è insorto più e più volte contro "l’Europa tiranna che vuole costringerci a mangiare insetti". Anche la politica offre una sponda agli allarmismi, intavolando l’ennesimo scontro ideologico sui grilli che si fanno simbolo e campo di battaglia.
C’è chi grida al pericolo per salute pubblica, chi vede minacciato il "Made in Italy" e chi già recita le esequie della cucina italiana. Ma il panico non è mai una saggia scelta di fronte a qualcosa che non si conosce: molto più proficuo è munirsi di curiosità, in modo da costruire una conoscenza adatta e raccogliere informazioni verificate e sufficienti a prendere una scelta libera e consapevole.
“Siamo di fronte a una nuova era agroalimentare”, ha detto Jose Francesco Cianni, Ceo della Nutrinsect di Montecassiano, l’azienda locale che dopo più di 6 anni di studio è pronta alla produzione di farina di grillo per il consumo umano (leggi qui). Le fonti parlano chiaro: si tratta di farine altamente proteiche, rischiose solo per soggetti allergici alla chitina (come già accade per molti altri alimenti come arachidi o crostacei), e rappresentano una soluzione per diminuire l’impatto ambientale causato da allevamenti animali, per quanto un prodotto ancora di nicchia.
Francesco Lollobrigida, ministro dell’agricoltura, ha annunciato pochi giorni fa la regolamentazione per le farine a base di insetti: 4 decreti per 4 farine specifiche (grillo, locusta migratoria, verme della farina e larva gilla) che impongono l’apposizione di etichette specifiche sui prodotti che le contengono e il posizionamento su scaffalature dedicate nei punti vendita, esattamente come già accade per prodotti senza glutine o dedicati al mondo del fitness.
"La paura che vedo in giro è frutto della disinformazione - commenta Cianni - La preoccupazione forte, che posso legittimamente capire, è che per ora si parla solo di farine che provengono dall’altra parte del mondo (l’unica azienda autorizzata è la Cricket One del Vietnam, ndr), dove le normative di controllo e di qualità sono inferiori rispetto a quelle applicate in Italia. Credo che chi in futuro vorrà acquistare della farina di grillo, preferirebbe sapere che questa viene prodotta in Italia, con tutti i controlli e HCCP del caso".
"Sicuramente si fa più clamore di quanto non si dovrebbe - aggiunge il Ceo in merito alle scelte del governo - Per quanto riguarda l’etichettatura non c’è nulla di strano, i clienti hanno sempre il diritto di sapere cosa stanno acquistando e mangiando, da dove viene ciò che finisce nel loro piatto e come è stato prodotto. Lo stesso vale per la scaffalatura apposita: come i prodotti biologici e quelli senza glutine c’è una segnalazione chiara ed è giusto che sia così”.
"Il problema è il modo in cui si fanno passare queste cose, come se si trattasse di qualcosa di pericoloso o di nocivo - prosegue Josè Cianni -. Questo è sbagliato, è una presa di posizione ideologica che va anche contro le aziende italiane. Ciò che viene dimenticato è che l’industria agroalimentare italiana è fortemente interessata a questo settore: ricevo telefonate quasi quotidianamente di agricoltori e allevatori italiani che vogliono iniziare questa attività".
"Sarebbe uno spreco precludersi questa opportunità a priori, in Italia siamo da sempre in grado di tirare fuori il meglio da ingredienti importati dall’estero - conclude Jose - (si pensi al caffè, ai pomodori, alla cioccolata, alle patate, al mais, ai fagioli, ai peperoni, alle zucche, al peperoncino - ndr) e non possiamo permetterci di rimanere indietro rispetto al resto d’Europa e del mondo”.
Si è svolta questa mattina, nella Sala Koch di Palazzo Madama, la cerimonia di consegna del marchio “Sagra di Qualità” nel corso della quale sono state premiate 18 manifestazioni in tutta Italia tra cui la “Sagra dei Sughitti” di Montecassiano. Alla cerimonia oltre al senatore questore Antonio De Poli promotore dell'iniziativa, hanno partecipato il presidente Unpli (Unione nazionale Pro Loco d’Italia) Antonio La Spina e Sandro Pappalardo consigliere Enit, introdotti da Adriana Volpe.
A ritirare l’attestazione per la Pro Loco di Montecassiano è stato il presidente Fiorenzo Pergolesi accompagnato da una rappresentanza di volontari della Pro Loco e dell'amministrazione comunale. La "Sagra di Qualità” identifica le manifestazioni a carattere locale che hanno come obiettivo la promozione dei prodotti tipici dei territori e la tutela della cultura, del folklore, delle tradizioni, del turismo e dell'economia del territorio.
"Un obiettivo conseguito grazie al costante impegno dimostrato in questi anni dai volontari a cui dedico questo traguardo, è grazie a tutti loro se la sagra è arrivata a questo livello. Questo riconoscimento ci dà la carica per continuare a fare ancora meglio nelle prossime edizioni", ha commentato il presidente della Pro Loco.
"La nostra amministrazione – ha spiegato l’assessore alla Cultura Ilaria Matteucci - è da sempre al fianco della Pro Loco, insieme è stato fatto un grande lavoro di promozione e valorizzazione del nostro borgo e del dolce tipico che ci caratterizza. Siamo veramente orgogliosi della nostra Pro Loco e di questo risultato che premia il grande lavoro di gruppo che c'è dietro alla riuscita della Sagra che tra gli obiettivi ha quello di tramandare alle giovani generazioni l'importanza di mantenere viva la tradizione che ruota intorno ai Sughitti affinché se ne conservi l'identità e la preziosa ricetta".
"Credo - ha aggiunto il consigliere Paolo Spernanzoni - sia il giusto riconoscimento per chi ha lavorato intensamente per il paese, non solo nei giorni di festa ma nei precedenti, organizzando con passione e voglia di valorizzare. Orgogliosi del paese di Montecassiano che, anche strutturalmente, dà la possibilità di esprimersi al meglio. Questa è una delle tante soddisfazioni che la Pro Loco può riuscire ad ottenere con le potenzialità che ha. I complimenti vanno a tutti i componenti ma questo non è un traguardo, è il trampolino di lancio per raggiungere obbiettivi nuovi che daranno visibilità e valore al nostro piccolo ma entusiasmante borgo".
Infine, il sindaco Leonardo Catena: "In questi anni Montecassiano ha fatto un notevole salto di qualità sul fronte della promozione turistica e della valorizzazione culturale. La riconferma dei marchi Bandiera arancione e dei Borghi più belli d’Italia, la conquista del marchio delle Spighe Verdi e ora il marchio delle Sagre di Qualità per i Sughitti, si aggiungono alle giornate Fai Primavera con l’apertura dei tg nazionali su Montecassiano e ai grandi eventi artistici e culturali promossi nel corso degli anni con ospiti di fama internazionale come De Gregori, Fresu, Massini. Grazie al lavoro congiunto di amministrazione, Pro Loco e associazioni, Montecassiano è diventato ormai meta di un costante e crescente flusso turistico. A questo lavoro vogliamo dare continuità anche in futuro”.
Il gruppo Plados-Delta sempre più green, sarà la prima azienda al mondo a produrre un lavello da cucina in materiale composito con più del 90% di materie prime riciclate. Il progetto "Life Green Composite" di Delta, azienda appartenente al gruppo Plados, è stato approvato e cofinanziato dalla commissione Europea all’interno del programma Life+, il fondo per l’ambiente dell’Unione Europea.
Fondo che permetterà all’azienda marchigiana di lanciare sul mercato il primo lavello al mondo realizzato da più del 90% di materie prime di recupero (resina acrilica e cariche minerali), tramite scarti interni ed esterni, una volta destinati diventare rifiti ed oggi riciclabili al 100%.
Tutte le fasi di macinazione e riutilizzo degli scarti industriali avverranno negli stabilimenti di Montelupone e Montecassiano. L’azienda lancerà la gamma di lavelli green con il nuovo marchio 'Rinnova'.
"La parola che abbiamo scelto per identificare la nuova gamma è un verbo, 'Rinnovare', il cui significato rimanda all’azione di far diventare o tornare nuovo, ristrutturare - afferma Riccardo Bertini, direttore commerciale e marketing - e ricalca il modello circolare riciclare-produrre-utilizzare a partire da materia prima di recupero. I nostri partners internazionali sono molto entusiasti di questa nuova tecnologia. Contiamo, nel prossimo biennio, di poter lanciare il marchio 'Rinnova' in tutti e 70 i paesi in cui esportiamo".
"Ill nostro obiettivo era massimizzare l’impiego di materie prime altrimenti destinate alla discarica, così da non ricorrere a materie prime vergini non rinnovabili; - dichiara Savina Pianesi, responsabile R&D del gruppo - Attraverso un processo di rigenerazione delle materie prime di recupero, abbiamo ottenuto un composto green all’origine che garantisce le stesse caratteristiche chimiche, fisiche, meccaniche ed estetiche rispetto al composto tradizionale dei nostri lavelli. La qualità finale è identica, la differenza la fa l’origine della materia prima, una differenza che, crediamo, possa essere un valore aggiunto per il consumatore”.
La Delta srl del gruppo Plados, uno dei principali produttori al mondo di lavelli da cucina in materiale composito, è stata una delle prime realtà industriali italiane ad ottenere la certificazione di Pmi innovativa, grazie al suo costante impegno nella ricerca industriale e sviluppo del prodotto e ai numerosi brevetti internazionali di cui è titolare.
Anche Montecassiano si prepara ad accogliere la Tirreno-Adriatico. Sabato prossimo, 11 marzo, infatti il territorio comunale sarà interessato dal passaggio della gara ciclistica giunta alla 58^ edizione in due momenti distinti: il primo nella frazione di Sambucheto, il secondo a Vissani-Montecassiano-Bonservizi.
Per quanto riguarda il primo, la carovana ciclistica, proveniente da Recanati, percorrerà la frazione di Sambucheto ed alla rotatoria girerà verso Madonna del Monte. Il tratto di strada interessato dalla manifestazione sarà completamente chiuso alla circolazione dalle ore 11.30 sino alle 12.30 circa, senza possibilità di attraversare la strada per tutta la durata della sospensione.
Nel secondo passaggio i ciclisti, provenienti da Appignano, percorreranno la Sp Montecassiano-Cimarella, attraverseranno la frazione Vissani fino ad arrivare a Montecassiano, per poi riprendere la Sr 361 (viale Italia - fino a Bonservizi) in direzione di Montefano.
Il tratto di strada interessato dalla manifestazione sarà completamente chiuso alla circolazione dalle ore 12.30 sino alle 13.30 circa, anche qui senza possibilità di attraversare la strada per tutta la durata della sospensione. Non solo. In occasione del passaggio della Tirreno-Adriatico, con un’apposita ordinanza è stata predisposta per sabato la chiusura anticipata alle ore 10.50 della scuola primaria “A. Moro” presso il plesso scolastico in via Carducci. Resta invariato l'orario di uscita per la scuola secondaria di I grado "G.Cingolani".
È stato riaperto questa mattina il primo ponte sul Vallato, a Montecassiano, dopo i lavori di rifacimento. Ieri è stato eseguito il collaudo ed è stata dichiarata la fine dei lavori. A brevissimo inizieranno i lavori sul secondo ponte più a monte e successivamente gli interventi interesseranno il ponte a valle in via del Mulino.
Si tratta di un’opera strategica per la mitigazione del rischio idrogeologico dal costo di 600mila euro, cofinanziata con fondi regionali e comunali. «Purtroppo – ha spiegato il sindaco Leonardo Catena– durante l’esecuzione dei lavori la ditta ha fatto un errore tecnico a cui ha dovuto porre rimedio e che ha rallentato la consegna».
«Tuttavia, dopo anni di inerzia questa Amministrazione comunale, con il rifacimento dei tre ponti (600mila euro) e la riprofilatura del Vallato (290mila euro) comprensiva del bypass del Mulino Serpilli ha realizzato degli interventi concreti».
A seguito dei controlli eseguiti dai militari della Stazione carabinieri forestali di Recanati, è stata scoperta una vera e propria discarica di veicoli fuori uso, in evidente stato di abbandono, su un terreno agricolo circostante un’abitazione nelle campagne del comune di Montecassiano
Nei giorni scorsi la pattuglia dei forestali, unitamente al supporto della sezione della polizia stradale di Macerata, ha effettuato un controllo congiunto presso l‘area in questione, constatando l’evidente stato di abbandono di ben 52 veicoli, invasi dalla vegetazione e in alcuni casi mancanti di parti essenziali per il funzionamento, depositati direttamente sul suolo senza alcuna cautela e senza essere sottoposti ad alcun preventivo trattamento su un’area priva d’impermeabilizzazione del terreno, nonché esposti agli agenti atmosferici e al dilavamento in assenza di sistemi per il convogliamento e lo smaltimento dei reflui.
Allo stesso modo, è stata riscontrata la presenza di possibili componenti pericolosi (combustibile, batterie, olio motore, ecc), e altri rifiuti depositati in maniera incontrollata. Nello specifico 12 bombole di metano fuori uso, parti di auto (componenti meccaniche e carrozzeria,10 sportelli, 5 cofani, un blocco di motore non bonificato), pneumatici depositati alla rinfusa sia all’interno di un garage che all’aperto nell’area circostante e 20 batterie smontate per auto fuori uso.
L’intera area di circa 200 mq è stata pertanto sottoposta a sequestro preventivo ed ora il proprietario e detentore dei veicoli, titolare di un’impresa di commercio di veicoli usati, dovrà rispondere dei reati di discarica abusiva e gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, nonché attività di gestione non autorizzata dei veicoli fuori uso e dei rifiuti costituiti dai relativi componenti e materiali.
Centrato il 6 al Superenalotto. La vincita del Jackpot è stata realizzata tramite bacheca dei sistemi distribuendo il montepremi in 90 schede da 5 euro ciascuna: 90 quote, ciascuna del valore di 4,1 milioni di euro.
Sei delle novanta quote del jackpot record da 371 milioni sono arrivate nelle Marche. Cinque le schedine vincenti giocate a Montecassiano, una a Montegranaro, per un totale di 24,6 milioni di euro.
Cinque delle 6 schedine fortunate sono state giocate nel bar pasticceria Dolce Forno dei fratelli Daniele e Lucia Giaconi, a Montecassiano: i fortunati vincitori hanno portato a casa 20,5 milioni di euro. Un'altra quota è risultata vincitrice a Montegranaro nella ricevitoria Banco lotto. Quella di ieri sera è stata la prima vincita del 2023, la più alta nella storia del gioco, con il jackpot più alto al mondo.
A confermare la vincita ad Agipronews è la signora Barbara, moglie del titolare: "Due dei 5 vincitori sono nostri clienti abituali, questa mattina sono passati a ringraziarci e a festeggiare insieme a noi. Si tratta di due giovani lavoratori con famiglia: possiamo dire che questo premio è finito nel posto giusto".
"Siamo felici per loro e speriamo anche in un piccolo regalo, aggiunge. Nessun indizio, almeno per ora, sugli altri vincitori delle quote da 4 milioni. "Anche se abbiamo una clientela abituale, ci troviamo in un luogo di passaggio, vicino al centro commerciale, quindi potrebbe essere stato chiunque", spiega la titolare.
"Di questi sistemi ne vendiamo parecchi ogni settimana, li appendiamo alla bacheca e chi entra li prende", racconta. Le Marche si confermano una regione fortunata: alle cinque quote vendute a Montecassiano, si aggiunge anche una vincita centrata a Montegranaro, in provincia di Fermo. La stessa provincia dove finì l'ultimo "6", quasi due anni fa: il 22 maggio 2021, infatti, furono assegnati 156,2 milioni nel piccolo borgo di Montappone
Un uomo di 60 è stato trovato privo di vita all'interno della sua abitazione, in località Montebulciano, a Montecassiano. La tragedia si è consumata questo pomeriggio, intorno alle 16:30. A lanciare l'allarme è stato il fratello della vittima, giunto in casa per fargli visita, che ne ha immediatamente compreso le condizioni disperate.
Sul posto sono giunti i sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell'uomo. Inutili i tentativi di rianimazione: la morte sembra essere dovuta a cause naturali. Presenti anche i carabinieri della locale stazione per procedere ai rilievi del caso.
Montecassiano festeggia i 100 anni di Giannina Biondini. È la terza centenaria del borgo che, nei giorni scorsi, ha festeggiato il compleanno circondata dall'affetto di parenti e amici. A farle gli auguri anche il sindaco Leonardo Catena e la consigliera Fiorella Perugini che hanno omaggiato la loro concittadina con un mazzo di fiori.
Il primo cittadino si è complimentato con Biondini per il traguardo raggiunto in splendida forma. Giannina Biondini, classe 1923, originaria di Recanati, è un’insegnante in pensione, in passato ha educato tanti studenti della scuola media di Osimo e da più di vent’anni vive a Montecassiano.
Due volte vedova, ha poi conosciuto il compagno di Montecassiano e insieme hanno preso parte nel 2018 al programma di Rai Tre "Non ho l’età", partecipando anche ad alcune puntate del programma condotto da Maurizio Costanzo e a "Domenica In". Appassionati entrambi di ballo, hanno anche vinto diverse medaglie in gare di ballo e lei anche di atletica per over, aveva quasi 90 anni quando gareggiava.
Circa 200 bambini sono arrivati a Montecassiano da tutta la regione per la due giorni di scherma in programma per oggi e domani, sabato 14 e domenica 15 gennaio. La bocciofila di Sambucheto dalle 9.30 alle 17 ospita gli incontri dell'evento "La scherma di Montecassiano" che coinvolgono i giovanissimi.
Oggi si è disputato il Campionato regionale a squadre under 14, mentre domani si svolgerà la 2^ Prova gran prix esordienti, fioretto di plastica e prime lame. L’ingresso è gratuito ed è l’occasione per vedere in azione tantissimi giovani in uno sport che vanta numerosi campioni delle Marche, per citarne solo tre Giovanna Trillini, Valentina Vezzali ed Elisa Di Francisca. "Siamo contenti – ha commentato il sindaco Leonardo Catena - di aver portato la scherma a Montecassiano per la prima volta".
"Un ringraziamento ai montecassianesi Alberto Affede e Carola Cicconetti (oro e argento ai mondiali di scherma e collare d’oro al merito sportivo) - continua il primo cittadino - per averci proposto di ospitare questa bella iniziativa e alla bocciofila di Sambucheto guidata da Michele Vitanzi per l’ospitalità. Con l’occasione molti visitatori hanno potuto ammirare anche la bellezza del nostro borgo medioevale e i suoi preziosi beni artistici".
Un successo oltre le aspettative per la prima serata evento organizzata dai ragazzi della Homeless Factory. L'”Homeless Party Beta Release”, tenutosi presso il magazzino dell’associazione nella zona industriale di Montecassiano nella serata di venerdì 6 gennaio, ha regalato un'esperienza musicale di alto livello al pubblico presente allo spettacolo. Tre talenti locali si sono esibiti in un concerto di circa tre ore sul palco dell’Homeless Factory, trasportando la qualità tipica del noto fetival annuale in un contesto da concerto, dove gli artisti hanno potuto esibirsi senza le meccaniche da competizione come limiti di tempo o giuria.
“Sono molto soddisfatto del risultato di questo primo esperimento - spiega Alessandro Destro, Video Jockey e organizzatore del concerto -. Il nostro obiettivo è continuare a far crescere questo progetto, trasformando serate come questa in un appuntamento fisso dove gli artisti locali possono incontrarsi ed esprimersi, offrendo uno spettacolo di qualità ai nostri ospiti”.
Il primo a calcare la scena è stato Daniele Gatto, in arte Mivergogno, che con il suo "urlautorato" ruggente ha aperto le danze riuscendo anche a regalare qualche sorriso al pubblico. "Per me è stato come giocare in casa - ha commentato a margine Mivergogno -. Collaboro con i ragazzi dell’Homeless da qualche anno ed è qui che registro i miei pezzi".
"È stata però un’esperienza bellissima poter riscoprire questo luogo sotto un’altra luce e credo molto in questo progetto - continua Gatto -. Sono convinto che se dovesse continuare, la Factory potrebbe diventare un punto d’incontro per chi vuole ascoltare buona musica dal vivo, con la qualità di un vero concerto".
Il turno di mezzo è spettato al duo degli Ikaros con le loro sonorità moderne dal retrogusto classico tipico del cantautorato italiano. Sperimentazione e cultura si uniscono in un connubio dinamico e sorprendete in pezzi come "Rana/Scorpione", "Cervo" o "Falena", tutti parte del disco in uscita "Bestie: Antologia animale".
"Ci piace sperimentare e unire insieme diversi generi - dice Lorenzo Destro, chitarra e voce del duo -. Cerchiamo di unire le sonorità moderne della musica elettronica allo spirito originale del cantautorato italiano. Poter portare la nostra musica qui, poi, è stato bellissimo: come vivere la potenza dell’Homeless Festival condensata in un concerto".
"Vedo molto potenziale nel progetto - sostiene Alessandro Marzioli degli Ikaros - e sono felice dell’opportunità che ci è stata data: poter cantare su un palco così bello, con tutti i crismi e la cura tipica dell’Homeless, è stato impagabile”.
Il sipario cala con un concerto di musica ambient dai toni evocativi, quasi mistici: un viaggio nel mondo techno di Riccardo Andrenelli. “Il tentativo è quello di avvicinare le sonorità tipiche della musica elettronica al gusto di tutti, rendendo ascoltabile da chiunque un genere ai più sconosciuto - commenta Andrenelli, fonico e membro dell’associazione Homeless -. Credo che sia fondamentale dare più spazio alla musica, riabilitandone la veste culturale e promuovendo la scena musicale locale. Questo è lo scopo dietro il nostro progetto: l’underground è vivo e ha voglia di fare e noi vogliamo offrire uno sfogo serio e professionale a tutti gli appassionati”.
"Un esperimento pienamente riuscito - chiosa Angelo Cioci, fondatore dell'associazione e regia luci della serata -. Vogliamo continuare a crescere, allargando il panorama di artisti da invitare e credendo nel progetto. Credo potrebbe rappresentare un ottimo modo di dare visibilità e continuità all’Homeless Festival, estendendo l’orizzonte musicale locale e ridando linfa vitale alla scena del territorio".
Le Marche danno il benvenuto alla prima nata del 2023: alle 01:17 del primo gennaio è venuta al mondo la piccola Melissa, con il peso di 3,305 chili e in ottima salute. La bambina è stata partorita presso l’Ospedale di Macerata dove è stata cullata tra le braccia dei genitori Valentina Monti e Matteo Mangia, entrambi originari di Montecassiano.
Un insetto per fare stuzzichini, dolci e farine. La premessa è: abbiamo assaggiato alcuni prodotti e sono tutti buoni! Tempo di ricevere nei prossimi mesi l’ok dall’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) e il grillo domestico o 'Acheta domesticus' potrà entrare a far parte del regime alimentare nostrano. Questo, almeno, è l’obbiettivo di Nutrinsect, azienda di Montecassiano e prima in Italia a lanciarsi nella sfida. I presupposti ci sono tutti, anche se per ora la produzione è riservata al mercato del pet food.
Partiamo dagli inizi: i fratelli Jose e Robert Cianni prendono spunto dalla tradizione allevativa dei propri genitori e, considerati i classici sprechi, iniziano la ricerca di un’alternativa sostenibile. Ci sono confronti, raccolta di informazioni, studi scientifici legati agli insetti. Finchè, un giorno, si scopre essere quella del grillo domestico la specie animale più adatta allo scopo.
Da qui, il tempo di chiedere un prestito alla BCC Recanati-Colmurano, rilevare un ex magazzino iGuzzini di 1000 mq, raccogliere altre le risorse attraverso un bando della Regione Marche e investitori privati. E la realtà di Nutrinsect può prendere ufficialmente il via nel 2016. Il lockdown da Covid, a suo modo, finisce col giocare un ruolo decisivo: il team di questa ‘insolita’ start up ottiene altro tempo utile a limare i dettagli e studiare al meglio il proprio ingresso sul mercato industriale.
“E’ il cibo del futuro - racconta Jose - oltre che un prodotto dai molteplici impieghi: il frass (o scarto) di grillo, ad esempio, può già essere riutilizzato come fertilizzante naturale e negli impianti di biogas che vorremmo realizzare a breve. Siamo partiti con 10mila esemplari, oggi ne contiamo 10 milioni e ciascuno può deporre 150 uova al giorno: è un processo circolare a basso consumo e che ormai si mantiene da sé. All’inizio ci davano tutti per pazzi, ma in poco tempo c’è stata una presa di coscienza: le Marche sono state la nostra Silicon Valley”.
Per capirci: se per produrre all’anno 200 kg di carne bovina occorre almeno un ettaro di terreno, con i grilli bastano appena 2 mq (allevamento verticale, ndr). E ancora: se 1 kg di carne necessita di 15mila litri d’acqua, nel secondo caso sono sufficienti 5 litri. Senza additivi, medicinali o altre sostanze aggiunte. L’insetto segue il suo naturale ciclo di vita in colonia, all’interno di contenitori alimentari: le fasi di nascita, crescita e riproduzione sono opportunamente ripartite nelle varie celle asettiche dell’impianto.
Raggiunto lo stadio finale, il grillo viene ‘addomentato’ a basse temperature: un processo che di fatto osserva il normale ciclo delle stagioni. Una volta essiccato, per ricavare la farina si ricorre alla macinatura con mulino a pietra. Il risultato è un prodotto alimentare completo adatto a persone e animali domestici (fra cui cani e gatti), poiché comprensivo di amminoacidi essenziali, sali minearali, vitamine, omega 3, omega 6 e fino al 43% di proteine in più rispetto alla carne ‘normale’. Non ultimo, i tempi di conservazione che vanno dai 12 ai 24 mesi ('shelf life' ancora in fase di studio).
Va detto, come dato ulteriore, che l’intera azienda conta oggi appena sei operatori: tre ragazzi (Tommaso, Giuseppe, Giacomo) e tre ragazze (Anita, Margherita, Irene), tutti intorno ai trent’anni, laureati e che hanno creduto da subito nel progetto pilota. O, magari, se ne sono innamorati una volta iniziata la propria esperienza.
“Per il futuro - continua Jose - vogliamo entrare a far parte della dieta mediterranea e diventare un’eccellenza tutta amarchigiana. Oggi incontriamo resistenze culturali: l’Italia ha una tradizione culinaria preziosa e molto ben radicata. Ci vorrà del tempo, ma crediamo sia importante svillupare un dibattito intorno a questo insetto ormai 100% italiano. Stiamo già ottenendo riscontri positivi in diverse zona d’europa. Presto anche da noi le persone capiranno di avere davanti un prodotto di qualità, che fa bene all’ambiente, a livello nutrizionale, ed è all’altezza di tutti gli altri grandi prodotti nostrani”.
Di seguito, il servizio completo:
Ergastolo al nipote Enea Simonetti e due anni al marito Enrico Orazi e alla figlia Arianna. È l’esito la sentenza emessa nel pomeriggio dalla Corte d'assise di Macerata per l'omicidio di Rosina Carsetti avvenuto il 24 dicembre 2020 in una villetta di Montecassiano.
Il pm Vincenzo Carusi aveva chiesto l'ergastolo per tutti e tre gli imputati. Invece, i giudici hanno ritenuto colpevole e meritevole del massimo della pena solo il 20enne, infliggendo 2 anni ciascuno alla madre e al nonno.
Secondo la sentenza, dunque, è stato solo Enea Simonetti a uccidere la nonna Rosina Carsetti di 78 anni, trovata morta nella sua casa di Montecassiano la sera della vigilia di Natale del 2020. Il 22enne – nipote di Rosina – è stato condannato all'ergastolo per i reati di omicidio aggravato e simulazione di reato.
Condannati invece a due anni, con la sospensione condizionale della pena, la 50enne Arianna Orazi, madre di Enea (che arrestata nel febbraio 2021 è tornata in libertà), ed Enrico Orazi, 80enne padre di Arianna, nonno di Enea e marito della vittima.
Enea Simonetti è difeso dagli avvocati Andrea Netti e Valentina Romagnoli, Arianna Orazi dal legale Olindo Dionisi, Enrico Orazi dall’avvocato Barbara Vecchioli. Le motivazioni della sentenza saranno rese note fra tre mesi.
Nel pomeriggio di mercoledì, intorno alle 16, è venuta a mancare nella sua abitazione di Sambucheto, a Montecassiano, Rita Papini. Fatale una malattia, aveva 74 anni. La donna, non vedente, era molto conosciuta dalla comunità in quanto per molti anni ha svolto il lavoro di centralinista presso l'ospedale civile di Macerata. Le esequie avranno luogo venerdì 16 dicembre, alle ore 10, nella chiesa parrocchiale di Santa Teresa del Bambin Gesù, a Sambucheto.
Dopo il grandissimo successo riscontrato nel primo weekend di dicembre per le vie di Sambucheto di Montecassiano, l’appuntamento con “Il Natale del Sambuco” torna domenica 18 dicembre.
Nel pomeriggio Babbo Natale arriverà di nuovo nella piazza di Sambucheto, ma questa volta avrà con sé un grosso sacco pieno di regali da distribuire ai bambini presenti.
I suoi elfi sono già al lavoro e tutti i genitori che vorranno fare questa bella sorpresa ai propri bambini non devono far altro che chiamare il numero 392.9011797.
Per l’occasione ci saranno gli elfi lavoratori, zucchero filato, popcorn, bancarelle, un trenino su rotaia, dolciumi e soprattutto un clima di festa e gioia per i bambini che saranno presenti. Poi l’ultimo appuntamento sarà il 6 gennaio quando nella stessa piazza arriverà anche la Befana con il suo sacco.
Per domenica prossima si attende una grande partecipazione viste le presenze di sabato 3 e domenica 4 dicembre. Grazie alla capacità organizzativa dell’associazione “Il Sambuco” e al supporto dell’amministrazione comunale, infatti, la festa, ricca di iniziative per grandi e per i più piccoli, ha visto tantissime persone, non solo del luogo, muoversi tra le vie, la piazza e i giardini della frazione.
Un appuntamento che negli anni si è conquistato il proprio spazio attraverso la qualità dell’evento, la volontà e la capacità organizzativa dei tanti associati.
Così, dopo il primo appuntamento, anche in questi giorni c’è stato un via vai continuo davanti alla casetta di Babbo Natale allestita nella piazza Caduti del lavoro.
Tanti bambini vogliono farsi delle foto-ricordo davanti alla casetta che sembra proprio quella di Santa Claus: perfettamente allestita, con il suo cancello, la slitta, gli arredi, l’elfo e naturalmente la cassetta della posta che con grande piacere degli organizzatori oramai da alcuni anni si riempie di letterine di tanti bambini con i loro desideri.
E Babbo Natale è molto attento a rispondere a tutti i suoi piccoli ammiratori, anche quest’anno, già dopo pochi giorni, la cassetta si è quasi già riempita.
"È stata una grande soddisfazione vedere il clima di festa del primo weekend di dicembre - ha commentato Manuela Trottarelli, presidente dell’associazione Il Sambuco -. La presenza di tanta gente in giro per Sambucheto, la gioia negli occhi dei bambini vedendo gli artisti di strada, dalle statue viventi ai trampolieri giocolieri, e poi i canti e i giochi ci ha ripagato della fatica e della lunghissima organizzazione. Voglio ringraziare veramente tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa".
"Con la forza delle idee - ha aggiunto il sindaco Leonardo Catena - e la partecipazione attiva dei cittadini e delle associazioni si possono organizzare eventi di successo come il weekend organizzato da 'Il Sambuco' o la giornata dell’8 dicembre in centro storico a cura della Pro loco e del Cif (Centro italiano femminile). Siamo orgogliosi di loro e grati per l’impegno. Il Natale con meno luci ma tante idee è stato premiato dalla grande partecipazione e dal divertimento dei più piccoli. E ci aspettano ancora tanti eventi sempre grazie alle associazioni locali".