"Sono io il candidato più longevo alle prossime elezioni amministrative". Il primo cittadino di Monte Cavallo Pietro Cecoli, che concorrerà nuovamente come sindaco alle prossime elezioni amministrative in programma il 26 maggio, sottolinea con orgoglio il primato provinciale con ben 34 anni di servizio alle spalle.
"La mia attività politica inizia - sottolinea Cecoli - nel quinquennio '85-'90 come assessore, per poi proseguire dal '90 sino al 2004 con l'incarico di primo cittadino. Dal 2004 al 2009 ho ricoperto la carica di vice-sindaco, mentre negli ultimi dieci anni (2009-2019) ho nuovamente avuto l'onore di rappresentare il mio paese come primo cittadino".
"L'eperienza amministrativa e l'impegno profuso in questi anni mi hanno permesso - assieme alla squadra di collaboratori di cui mi avvalgo - di ottenere risultati importanti per un comune come Montecavallo che ha dovuto fronteggiare due terremoti: quello del 1997 e quello del 2017. Ad oggi il paese presenta un 60% di inagibilità grazie ai buoni interventi compiuti sul territorio comunale e nonostante le difficoltà dovute alla sottrazione di responsabilità diretta in fase di ricostruzione in capo ai singoli Comuni e alla Provincia".
La candidata sindaco al Comune di Monte Cavallo Francesca Germoni ha presentato in questi giorni i nomi dei candidati che faranno parte della lista civica "Cambiamento per Monte Cavallo" che sosterranno la sua candidatura.
Ecco i nomi :
candidata sindaco Germoni Francesca 47,
candidati consiglieri: Antonini Marisa 59, Capeccia Francesco 53, Lini Tiberio 64, Lotti Giuseppina 57, Orfini Riccardo 45, Piselli Enrico 54 , Quintozzi Valeria 50, Ranci Mario 75, Santucci Giuliana 71, Sarcinelli Francesca 40.
La Guardia di Finanza di Camerino ha disposto il sequestro di 11.700 euro al sindaco di Monte Cavallo Pietro Cecoli per aver indebitamente percepito il Cas (contributo di autonoma sistemazione). La Procura gli contesta il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato.
L'indagine della Guardia di Finanza, su disposizione della Procura, nasce anche da alcune foto che Cecoli e la moglie avevano postato sul loro profilo Facebook nelle quali venivano mostrate cene imbandite all'interno della loro abitazione che in realtà doveva essere inagibile a causa del sisma (Leggi qui per saperne di più).
Il sindaco percepiva il Cas da metà 2017, quando dalla costa era rientrato a Monte Cavallo. Cecoli si era difeso asserendo che in realtà era rientrato nell'abitazione inagibile solo per pochi giorni, perché all'interno del container nel quale si era spostato era troppo freddo.
Da qui la Procura ha anche disposto il sequestro dell'abitazione dichiarata inagibile, con la contestazione di inosservanza dei provvedimenti dell'autorità.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato a firma Francesca Germoni, candidato sindaco di Monte Cavallo alle prossime elezioni comunali programmate per il 26 maggio prossimo.
" Il 26 maggio prossimo ci sarà il rinnovo del Consiglio Comunale anche da noi a Monte Cavallo un appuntamento importante perché finalmente ci potremmo confrontare su un programma di cambiamento per il nostro Paese colpito da un evento tragico come il terremoto. Sono passati tre anni e le promesse di chi affermava :" Non vi lasceremo soli.. i soldi per ricostruire ci sono non mollate" si sono sbriciolate come le casette (Soluzioni Abitative di Emergenza) che sono state assegnate alle famiglie. Pietro Cecoli attuale sindaco, avrebbe potuto fare di più visto che proprio lui in prima persona si è reso conto dell'inefficienza di questi moduli abitativi per le nostre zone di montagna.
Apprendo dalla stampa locale che il Sindaco Cecoli lamenta di non riuscire ad utilizzare il container nel quale si è sistemato, su questa vicenda è stato evidenziato come lui stesso abbia ammesso di aver dimorato nella propria abitazione inagibile, contravvenendo ad un'ordinanza da lui stesso firmata, con la quale si dichiara l'inagibilità dell'immobile e se ne inibisce l'utilizzo.
Il sindaco a partire dal mese di dicembre 2016 percepiva il Contributo di Autonoma Sistemazione (CAS), contributo previsto dall' Ordinanza del Capo della Protezione Civile Nazionale n. 388 del 26 agosto 2016 e successive, misura rivolta a coloro che hanno dovuto abbandonare la propria abitazione dichiarata inagibile a seguito degli eventi sismici. Mi indigno e credo anche tutti coloro che hanno subito le conseguenze di questi terribili terremoti, alle parole del sindaco quando dice “ Ho vissuto nella casa inagibile, piuttosto che morire di freddo”, quando ad oggi a quasi 3 anni dal sisma, nel nostro paese, ci sono tanti cittadini la maggior parte agricoltori, che vivono nei MAPRE Moduli Abitativi Prefabbricati Rurali Emergenziali, ossia Container, e decine di famiglie nelle SAE, senza percepire il CAS.
Vogliamo delle case vere e sosteniamo i nostri cittadini ed allevatori, per questo noi che abbiamo a cuore il nostro paese e che faremo di tutto per non lasciarlo, abbiamo deciso di presentarci alle prossime elezioni amministrative con una lista civica per portare la voce di chi ama Monte Cavallo in Consiglio Comunale, con trasparenza e senza ricorrere alle solite "Promesse di Pinocchio". Dopo trent'anni di gestione Familiare del Comune di Monte Cavallo, mi auguro che i nostri cittadini sentano in cuor loro che è arrivato il tempo di cambiare, senza avere il rischio di eleggere un Sindaco, che poi forse dovrà dimettersi e lasciare il nostro Comune in mano ad un Commissario.
Purtroppo in tutti questi anni per il Nostro Paese è stato fatto ben poco, decidiamo tutti insieme di cambiare rotta, di portare un'aria nuova" - queste le parole di Francesca Germoni - .
A finire sotto accusa, da parte dei suoi stessi concittadini, è il primo cittadino di Monte Cavallo Pietro Cecoli. Secondo quanto segnalato dagli abitanti del paese maceratese, il tutto testimoniato con foto, video e vari documenti, Cecoli, violando le norme, avrebbe continuato ad abitare nella sua casa inagibile dai momenti successivi al sisma del 2016 fino a oggi.
“Visto l’esito del sopralluogo effettuato dalla squadra del Centro di Coordinamento Regionale SF181 in data 25/11/2016 riferimento scheda 43 (giudizio agibilità: non utilizzabile), sull’edificio sito in Monte Cavallo, Frazione Pantaneto n.1, distinto in catasto al foglio 24 particella n. 329, di proprietà di: […] - Cecoli Pietro nato a Roma il 27/12/1954 e residente a Monte Cavallo, in Frazione Pantaneto n. 1, C.F. CCLPTR54T27H501X (per il sub. 3); […] DICHIARA l’inagibilità dell’immobile sopra descritto inibendone l’utilizzo per i proprietari, per gli occupanti a qualunque titolo, nonché per chiunque vi possa accedere, sino al perdurare delle condizioni rilevate e comunque fino alla sua messa in sicurezza mediante l’esecuzione di tutte le opere necessarie” questo recita l’ordinanza numero 12 del 2 maggio 2017 del comune di Monte Cavallo.
L’abitazione del Sindaco è stata quindi interdetta per motivi di pubblica incolumità e lo stesso ha vissuto, in un primo momento ad Alba Adriatica e poi a Costa Verde, un camping di Porto Potenza. Dal dicembre 2016, il Sindaco Cecoli, è poi tornano a Montecavallo. Il primo cittadino ha poi posizionato un container di sua proprietà davanti la sua abitazione e “non ha mai vissuto nella struttura mobile, continuando a vivere sempre nella casa inagibile, insieme a sua moglie, e percependo fino a novembre 2018 il contributo di autonoma sistemazione: il tutto violando, in primis, l’ordinanza di inagibilità” – è la denuncia dei concittadini di Cecoli.
Lo stesso geometra che ha effettuato il sopralluogo nell’abitazione del primo cittadino di Monte Cavallo ha dichiarato: “Io ho visionato l’abitazione ed è lesionata, dunque inagibile. Stiamo predisponendo ora la pratica per la ricostruzione e non sono stati mai fatti lavori di consolidamento” il tutto confermato anche dal Sindaco Cecoli. Anche l’ufficio ricostruzione recentemente ha visionato l’abitazione del primo cittadino confermando l’inagibilità della stessa.
Una denuncia, quella dei cittadini di Monte Cavallo, finita anche sul tavolo della Procura, della Prefettura e della Guardia di Finanza di Macerata. Proprio quest’ultima, una settimana fa, ha fatto visita al Sindaco Cecoli e ha avviato delle indagini per fare chiarezza sulla vicenda. Come infatti è possibile visionare sul sito internet del Comune di Montecavallo, il contributo di autonoma sistemazione per dicembre 2019 di Pietro Cecoli, è momentaneamente sospeso.
“Sicuramente ho sbagliato, perché l’ordinanza è chiara: non potevo rientrare nella mia abitazione inagibile e vivere lì – le dichiarazioni del primo cittadino di Montecavallo, che ammette quindi di essere rientrato in casa nonostante l’ordinanza di inagibilità -. Io abito a mille metri e stare in un container quando c’è la neve non è una cosa fattibile.”
“Ci sono poi delle persone che fanno di tutto, soprattutto in vista delle elezioni politiche, per screditarmi, ma accetto anche questo – lo sfogo del Sindaco Cecoli -. Non ho sempre vissuto nella mia abitazione: sono rientrato solo nei periodi più rigidi dell’anno. Per la restante parte ho vissuto nel container di mia proprietà e, da poco, ho acquistato una casa mobile.”
“Lunedì in Regione rimoduleranno la mia sistemazione autonoma – ha spiegato Cecoli -. A prescindere dal fatto che io sia vissuto o meno, erroneamente, nella mia casa inagibile, posso percepire il contributo di autonoma sistemazione, che è un indennizzo al danno subito.”
Una vicenda che ha turbato gli animi dei cittadini di Monte Cavallo, soprattutto per il fatto che, protagonista di episodi poco chiari, è il primo cittadino Cecoli. Resta ora da capire se il Sindaco dovrà restituire o meno i soldi percepiti dal contributo di autonoma sistemazione per i periodi in cui ha vissuto nella sua casa inagibile.
Il sindaco di Monte Cavallo Pietro Cecoli ha premiato con la cittadinanza onoraria i fondatori dell'associazione Aconcagua Experience Team, che lo scorso gennaio hanno piantato il vessillo comunale sulle vette della montagna più alta della Cordigliera, nelle Ande argentine.
L'Aconcagua, quasi 7000 metri, è stato scalato sin quasi alla cima da Roberto Pellegrini, Marco Capodarqua e Giovanni Dall'Armellina: tutti insigniti quest'oggi dell'onoreficenza. I tre, in seguito alla scalata, hanno provveduto a una raccolta fondi in favore del più piccolo comune colpito dal terremoto del 2016.
Un gesto di grande solidarietà che ha particolarmente colpito il sindaco Pietro Cecoli che ha - con grande gratitudine - consegnato loro la cittadinanza onoraria a un anno dall'impresa compiuta.
“Una domenica speciale con tanta gente simpatica. E’ la nostra famiglia piena di umanità”. Sono le parole scritte da una persona con malattia renale cronica dell’Associazione di volontariato R.E.MA.RE. Ricerca Etica Malattie Renali Onlus di Macerata che ha organizzato domenica 18 novembre a Montecavallo il pranzo sociale d’Autunno nel ristorante “Il Nido dell’Aquila”.
Accolte dalla sensibilità del sindaco Pietro Cecoli, cento persone di ogni età, provenienti da tutta la provincia di Macerata, hanno partecipato visitando la terra ferita dal sisma del 2016.
Più di venticinque pazienti in cura presso i Centri Dialisi di Macerata e Tolentino con significative storie di vita da narrare, hanno coinvolto cinquanta familiari e amici suscitando spontaneamente desiderio di conoscersi, condividere e sostenere le attività di solidarietà sociale.
Anche medici, infermieri, operatori sociosanitari, assistenti sociali e psicologi appartenenti all’U.O.C. Nefrologia e Dialisi di Macerata e Tolentino all’Area Vasta 3, insieme con i loro familiari, erano a tavola con semplicità e cordialità.
Il nuovo presidente Vittorio Biaggi, eletto insieme al vicepresidente Marzoli Capocci Felice e alla segretaria Cimarossa Giuseppina, ha raccontato la sua storia di malattia e cura, incoraggiando con convinzione i presenti ad essere protagonisti operosi per sentirsi meno malati e più persone umane.
Infatti la spontanea rete di relazioni sociali costruite e di mutuo aiuto tessuta da REMARE ONLUS, promossa dal dott. Franco Sopranzi e dal dott. Simonetti Lanfranco, sta raccogliendo i frutti sperati in termini di umanizzazione delle cure grazie alla proficua collaborazione con l’Asur Marche Area Vasta 3, diretta dal dr Alessandro Maccioni molto attento ai percorsi di cura di malattie croniche: i progetti Vacanze Assistite per dializzati continuano di anno in anno; la visione di 9 nuove televisioni nelle sale dialisi, a cui ogni paziente può collegare l’auricolare, è stata possibile con il contributo dell’Associazione Idea 88 di Macerata e la liberalità elargita dai familiari in ricordo del paziente Bozzi Paolo; con la futura sistemazione di alcuni specchi negli spogliatoi delle sale dialisi, i pazienti desiderano curare il proprio aspetto fisico e aumentare l’autostima; i progetti “Lettura ad alta voce” e “Scrittura riflessiva” stanno avviandosi durante la terapia emodialitica con alcuni infermieri e l’assistente sociale; il servizio di supporto psicologico viene utilizzato da numerosi pazienti dializzati per la gestione dello stress e il recupero del proprio benessere psico-fisico; la promozione della cultura del dono prosegue attraverso l’erogazione liberale detraibile fiscalmente a REMARE Onlus IBAN IT68B0331713401000010304635 e della destinazione del 5 per mille Codice Fiscale 93080410439.
Anche il delegato locale Associazione Nazionale Emodializzati Sandro Mariani ha rassicurato i convenuti sull’impegno dell’ANED riguardo i trasporti per i dializzati e la tutela di diritti e doveri dei pazienti e Istituzioni.
Prima di salutarsi con la distribuzione di simpatici gadgets sportivi che richiamano i benefici dell’attività fisica e degli hobbies da praticare nella vita quotidiana, è stato lanciato un originale progetto dal musicista e scrittore Giuseppe Riccardo Festa.
Nei prossimi mesi con professionalità e sapienti capacità artistiche e creative il regista costruirà con il gruppo di operatori e pazienti un inedito spettacolo di teatro musicale compiendo un viaggio nei Centri Dialisi per trasmettere la bellezza della relazione di cura nei teatri e spazi culturali della provincia di Macerata.
“Ieri 24 novembre ci ha fatto visita la delegazione della municipalità di Istanbul, composta da quattro donne e un uomo”.
Così il sindaco di Monte Cavallo, Pietro Cecoli.
“Abbiamo spiegato - continua il sindaco - e raccontato le procedure del sisma e gli interventi fatti. Queste persone avevano partecipato a Roma al convegno sui dissesti e cataclismi nel mondo. Il sisma è una calamità che conoscono bene, avendone avuto uno nel ‘99 che ha provocato circa 20.000 vittime”
“Un bello scambio che si è concluso con l’invito da parte loro a visitare la loro terra il prossimo Marzo. Presente anche il nostro amico Roberto Cardinali. Sempre bello conoscere persone con usi e costumi diversi da noi con le quali si entra facilmente in sintonia”.
Un intervento politico, quello fatto ieri dal sindaco di Macerata, Romano Carancini, nel corso dell'incontro che si é svolto a Camerino con i sindaci del cratere ed il nuovo commissario alla ricostruzione, Piero Farabollini. Il primo cittadino di Macerata non ha lesinato critiche al nuovo governo, rimarcando l'assenza di esponenti di Lega e Movimento 5 Stelle all'incontro e ammonendo il commissario sul fatto che i comuni del craere devono essere trattati tutti alla stessa maniera.
Un atteggiamento, quello di Carancini, che ha generato ben più di un mugugno in sala e disappunto anche da parte di alcuni che sedevano al tavolo dei relatori, tanto che lo stesso commissario Farabollini ha voluto fare un appello affinchè la politica, e nello specifico le appartenenze partitiche, restino fuori dai temi della ricostruzione.
Le sue idee le aveva palesate sin dal giorno immediatamente successivo alla sua nomina. E, ora, le ha messe nero su bianco in una lunga intervista rilasciata a Repubblica. Piero Farabollini, successore di paola De Micheli nel ruolo di commissario straordinario per la ricostruzione, usa l'eleganza e un po' di "politichese imparato in fretta" per sottolineare la necessità di cambiare rotta, anche bocciando, se dovesse servire, un modello (quello dell'Emilia Romagna) che a quanto pare non é applicabile al cratere del sisma del 2016.
La strada da seguire, secondo il geologo di Unicam chiamato al difficile compito di avviare concretamente la ricostruzione, appare ben consapevole delle tante difficoltà a cui dovrà andare incontro e sembra aver già scelto "il suo esercito": i sindaci. Il primo nemico da combattere é la burocrazia, ossia tutto quel sistema di norme e carteggi che, di fatto, sta paralizzando un territorio già fin troppo sofferente e seriamente a rischio sotto il profilo dello spopolamento. l'idea appare quella di ricalcare, con le dovute modifiche, l'organizzazione della ricostruzione nelle Marche e nell'Umbria dopo il sisma del 1997. Clicca qui per l'intervista integrale pubblicata da Repubblica.
Dal segretario di Articolo1 - Movimento Democratico e Progressista, Massimo Montesi, riceviamo e pubblichiamo:
"Dall’11 settembre ancora nessuna notizia sul nuovo Commissario Straordinario per la ricostruzione. Le indiscrezioni che appaiono sulla stampa locale dicono, al di là dei nomi che emergono, che comunque non si prende atto che serve una svolta nella struttura della ricostruzione, e che non si andrà alla nomina di più Commissari, che per quanto riguarda le Marche significa ancora una volta essere obbligati a seguire le sorti e le decisioni delle altre Regioni. Manca la consapevolezza che quelli del 2016 sono stati più sismi e che le Marche, per le devastazioni subite, numero delle persone coinvolte, numero degli immobili da ricostruire, comunità intere da rigenerare; hanno dei tratti di originalità nelle esigenze e nelle modalità di intervento.
Nel frattempo è stato pubblicato un ulteriore decreto riguardante il sisma, e anche qui è mancato il coraggio e la lungimiranza. Nessun intervento a proposito della differenziazione degli interventi all’interno del cratere, tanto sbandierata dai rappresentanti dell’attuale maggioranza; né per la semplificazione; e soprattutto nessun intervento né dotazioni finanziarie, per quanto riguarda gli oltre 700 tecnici assunti temporaneamente negli uffici sisma dei Comuni e della regione; i cui incarichi ad oggi scadono a fine anno. In assenza di queste persone e di atti decisivi per il rinnovo dei loro incarichi, a breve, la ricostruzione, che con tanta lentezza, stenta a partire, diventa una presa in giro".
Massimo Montesi
Art. 1 Mdp Marche
Si è svolta a Montecavallo, presso la piazza dedicata ai caduti di Nassiriya, una tavola rotonda con argomento "Ripartiamo insieme, il nuovo rinascimento dei Sibillini nel post terremoto". L'incontro é stato organizzato dal sindaco di Montecavallo, con il patrocinio dei comuni di Bolognola, Ussita, Valfornace, Castelsantangelo sul Nera, Monte Cavallo e Visso. Alla tavola rotonda hanno partecipato gli avvocati Pierluigi Piselli, Gianni Marco Di Paolo ed Emilia Piselli che ha coordinato il dibattito annunciando una idea da attuare per far ripartire le diverse zone colpite dal sisma sia nelle Marche ma anche in Abruzzo, Lazio ed Umbria.
Di certo saranno organizzati altri incontri per approfondire certe idee nate per ripartire e cercare di abbandonare il prima possibile quella tristezza che regna nei moduli abitativi. Al termine gli ospiti sono stati allietati con la commedia dialettale, in dialetto maceratese, dal titolo "Lu Miraculu de San Savi" recitata dalla compagnia Amici del teatro Fermano, Il sindaco di Montecavallo Pietro Cecoli nel prendere la parola ha ringraziato tutti e si è detto fiducioso sulla riuscita della proposta che significherebbe ripopolare queste terre colpite dal sisma per far vivere ai cittadini quotidianamente la loro normale vita come lo era per il recente passato prima del sisma.
Proseguono gli appuntamenti con Aperigusto Speciale RisorgiMarche. Mercoledì 1 agosto sarà la volta del concerto di Toquinho, che si esibirà insieme alla cantante Greta Panettieri a Pian della Cuna di Fematre (Visso / Pieve Torina / Monte Cavallo).
Anche per questo evento, così come già avvenuto lo scorso 17 luglio in occasione del concerto di Luca Carboni, Confartigianato Imprese Macerata farà parte del programma dei DopoFestival con lo speciale Aperigusto, menù e piatti a base di prodotti tipici che si potranno degustare nei locali aderenti.Per l’edizione 2018 di RisorgiMarche, infatti, l’organizzazione ha incentivato Comuni limitrofi ed Associazioni di categoria ad organizzare eventi ed attività prima e dopo i concerti. Degustazioni, promozione di prodotti tipici, intrattenimenti, tutte iniziative che possano aumentare l’offerta per i visitatori/turisti e che possano incentivare la permanenza degli stessi e le occasioni di consumo.
Dopo il successo del 17 luglio, in cui i locali aderenti hanno registrato molta affluenza nel corso della giornata, Confartigianato ha voluto mettere di nuovo in rete una serie di locali, che proporranno ai clienti e ai turisti colazioni, pranzi, aperitivi e cene ad un prezzo speciale, promuovendo i prodotti tipici della nostra terra e offrendo ai partecipanti la possibilità di degustare le eccellenze enogastronomiche della provincia.I 36 locali, dislocati tra Visso, Pieve Torina, Monte Cavallo e Muccia inoltre, potranno organizzare al loro interno eventi particolari, degustazioni, incontri con i produttori e qualsiasi iniziativa che aumenti l’offerta ricettiva. Agli aderenti sarà consegnato un kit di partecipazione che conterrà materiale promozionale (volantini e vetrofanie) utile come segno di riconoscimento nei giorni di Aperigusto Speciale RisorgiMarche, che ricordiamo è un evento patrocinato dai Comuni interessati e dalla Camera di Commercio di Macerata, che ha ottenuto il riconoscimento dell'organizzazione ufficiale e l'apprezzamento dei locali coinvolti e degli addetti ai lavori.
Di seguito l’elenco delle attività aderenti:VISSO: Azienda Agraricola Pastorello (Frazione Cupi), Bar F&F Ripartiamo insieme (Località Laghetto), Bar Il laghetto (Giardini del lago), Caffè Sibilla Pasticceria-Gelateria (Località Laghetto), Calabrò Carni (Località Laghetto), Casale Saliere (Rifugi dei Sibillini - Località Fematre), Food truck Battista (Località Fematre), Giò Oliva Fritti (Località Laghetto), La Filanda (Località Laghetto), L’albero Del Pane (Via Cesare Battisti 51), Panificio Cappa Antonio (Località Villa Sant’Antonio, 15 e Località Laghetto), Pettacci Salumi (Largo Paolo da Visso), Pizzeria Wanted (Località Laghetto), Ristorante Km Zero (Via Cesare Battisti 43), Salumificio-Bar-Alimentari Cappa (Località Villa Sant’Antonio 15), (Tabaccheria Enoteca Crisantemi (Via Cesare Battisti 51), Trattoria del Pescatore (Via Molini di Croce 14), Vissana Pasticceria (Via Cesare Battisti 18), Vissana Salumi (Via Cesare Battisti 57).PIEVE TORINA: Azienda agricola Scolastici (Località Macereto), Bar Pompei-Alimentari-Prodotti tipici Monti Sibillini (Frazione Piè Casavecchia 22/bis), Expò Bar (Le piane), Fattoria Lucarini (Frazione Piè Casavecchia), Kriss Bar (Piazza Salvo D’acquisto), La Locanda del Re (S.S. 209 Valnerina), Panificio Fronzi (Via Valnerina, 27), Pievetorina Saloon (Via Aldo Moro, nuova area commerciale), Pizzeria Il Vecchio Molino (Frazione Piè Casavecchia), Società agricola Delizie (Via Strada S. Ilario snc).MONTE CAVALLO: Bar Testiccioli (Largo Leopardi 7), Trattoria Il Nido dell’Aquila (Piazzale Caduti di Nassiriya).MUCCIA: Bar Ristorante Carnevali (Bivio Maddalena SS 77), Bar Pizzeria Anno Zero (SS.77 Km 43700 Maddalena), Bar Pizzeria i Giardini (Viale Matteotti), Forno Muzia (Via Clementina 1), Riky Bar (SS.77 Km 43+500 Maddalena).
1500 posti di lavoro spazzati via, 242 imprese agricole chiuse, 500 partite iva senza più attività. Il tutto in meno di due anni e in un territorio comunque circoscritto come quello del cratere del sisma e relativo ai soli comuni delle Marche. Gli ultimi 22 mesi: quelli, cioè, passati dal primo terremoto del 24 agosto 2016. Sono numeri impietosi diffusi dalla CNA e ripresi anche da LaRepubblica, in un articolo che traccia un bilancio sulla situazione nei luoghi del sisma e, purtroppo, anche sull'animo e la perdita di speranza dei terremotati.
Un articolo (qui il link) che fa venire i brividi se si leggono i dati. Uno su tutti: 2392 residenti in fuga, che probabilmente non torneranno mai più perché hanno scelto di stabilirsi altrove. Ma un articolo che descrive ancora una volta anche la grande caparbietà dei marchigiani, la voglia di rilanciarsi e la speranza di futuro di una popolazione che ha subito di tutto, ma che non intende arrendersi. Il dramma, a leggere le testimonianze, non sono le continue scosse, ma la burocrazia. Che paralizza e impedisce ogni iniziativa, fino al paradosso di ostacolare persino interventi pagati di tasca propria e fatti con i risparmi di una vita. La richiesta che arriva dal territorio é sempre la stessa: concretezza e rapidità
Svelato il murales di Diego Mandolini, tatuatole lesini e apprezzata firma dell’aerosol art. Eccolo il Dream Day di Monte Cavallo, una giornata speciale voluta fortemente da Selena Abatelli, anima dell’associazione Teniamoci per mano, e dedicata agli abitanti del più piccolo tra i comuni terremotati, e suggellata dall'opera di Mandolini. Questa mattina l’inaugurazione del murales che si trova sugli edifici all’inizio dell’area Sae.
Alla cerimonia presente anche il sindaco Pietro Cecoli che ha avuto, così, l'occasione di fare il punto sulla ricostruzione. Un bilancio amaro dopo quasi due anni: "i progressi nella ricostruzione di venti anni fa, da sogno sono diventati ora un incubo"
Un regalo artistico per Monte Cavallo. L'artista Diego Mandolino di Jesi affermato tatuatore con un passato da aerografista ha infatti "tatuato" una delle Sae presenti nel villaggio. Una grande emozione per gli abitanti e per chi è stato presente alla consegna. Un piccolo gesto che racconta di un cuore grande.
"Un ringraziamento a Diego - dice il sindaco Pietro Cecoli - da parte nostra e Selena grande amica dei terremotati che con il suo Dream day ci ha tenuto compagnia e fatta tanta solidarietà in maniera megagalattica a tutti"
Grave incidente, questa mattina, per due motociclisti che stavano percorrendo la Sp 209, tra Monte Cavallo e Visso. I due, che erano insieme ad un gruppo di altri motociclisti, avrebbero perso il controllo delle loro moto, finendo rovinosamente fuori dalla sede stradale. L'impatto, per entrambi, é stato particolarmente violento, tanto che l'entità dei traumi riportati ha suggerito il trasferimento con due elicotteri all'Ospedale Regionale Torrette di Ancona.
L'incidente, stando alle pochissime notizie trapelate, si é verificato tra Montecavallo e Visso, a pochi km dal cavalcavia che precede il ristorante Locanda del Re. Sul posto, oltre alla Polizia Stradale, i volontari della Croce Rossa di Camerino, i sanitari del 118 e due velivoli dell'elisoccorso.
I due centauri feriti sono C.M., 55 anni di Morrovalle, e C.F. 45 anni Tolentino. I due motoclisti viaggiano uno dietro l'altro. C.M., in sella a una Guzzi e dietro all'amico, avrebbe perso il controllo della moto. Tramite l'interfono con il quale erano collegati, avrebbe avvisato l'altro della sua imminente caduta, un messaggio concitato e disperato che si sarebbe rivelato determinante per la caduta del secondo motociclista, distratto dalla richiesta di aiuto quei pochi attimi che si sarebbero rilevati determinanti perché anche lui perdesse il controllo della moto, una Yamaha, e finisse a terra. Più gravi risulterebbero le condizioni del 55enne che è finito incastrato nel guardrail. Entrambi sono stati ricoverati in prognosi riservati all'ospedale di Ancona.
La ricostruzione sta partendo e per qualcuno rischia di diventare un'occasione per spendere troppo e male i soldi pubblici. Sembra esserne convinta la commissaria straordinaria alla ricostruzione, Paola De Micheli, che, però, dice di non voler abbassare l'attenzione su temi come il controllo amministrativo e le rendicontazioni.
"Mi arrivano segnali inequivocabili di un aumento della spesa. Teniamo il fronte. Temo che ci siamo segnali che denotano un'idea della ricostruzione collegata al business. Io lo so, sono un'imprenditrice, non sono Alice nel Paese delle Meraviglie ma non bisogna esagerare. La ricostruzione deve continuare a mantenere un filone etico senza il quale diventa un'altra cosa che non è quello che è immaginato". A lanciare l'allarme è stato il commissario straordinario alla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del Centro Italia del 2016 Paola De Micheli spiegando che "siamo nella fase della ricostruzione perché i cantieri sono aperti e siamo nel tempo della decisione finale. Abbiamo messo delle regole, alcune sono migliorabili ma altre sono dei presidi su come le risorse pubbliche devono essere utilizzate perché possono esserci appetiti illegali. Mi arrivano richieste di abbassare queste difese ma se devo abbassare le difese adesso che sono a un miglio dall'aumento dei cantieri io non sono disponibile".
(fonte Ansa)
Superano i cento milioni di euro le risorse disponibili per il rilancio economico e produttivo delle imprese delle aree terremotate. Le Marche hanno beneficiato di un contributo aggiuntivo dall’Unione europea di 248 milioni, di questi al rilancio produttivo sono stati destinati 100,5 milioni.
Parte di queste risorse potranno essere utilizzate anche da 48 comuni della provincia di Macerata ricadenti nel cratere sismico. Uno specifico asse della programmazione regionale dei fondi Ue (il n. 8), è dedicato a "Prevenzione sismica e idrogeologica, miglioramento dell’efficienza energetica e sostegno alla ripresa socioeconomica delle aree colpite dal sisma".
Le Marche per il periodo 2014 – 2020, hanno ora a disposizione risorse superiori a 585 milioni di euro, rispetto ai 337 iniziali. "I 100 milioni aggiuntivi per l’area del cratere, vanno a sommarsi ai 192 già stanziati dal programma ordinario, andando a comporre un monte risorse regionale per il sistema delle imprese pari a 292 milioni, cioè più di quanto il Fesr 2007/13 aveva nel suo complesso per tutti gli interventi previsti. In pratica ora per le imprese ci sono molte più chance di vedere finanziati i propri progetti d’investimento e per quelle localizzate nei comuni compresi nel cratere ce ne saranno ancor di più", commenta l’assessora alle Attività produttive, Manuela Bora. Molto importante è utilizzare subito queste risorse, secondo il presidente Luca Ceriscioli, "per far marciare la ricostruzione materiale dei luoghi con quella produttiva, parallelamente alle previsioni del Piano strategico che punta al rilancio delle zone terremotate attraverso l’innovazione e il sostegno agli investimenti produttivi".
Infatti tre nuovi bandi usciranno entro giugno e promuoveranno con sei milioni, le attività imprenditoriali a sostegno delle istituzioni pubbliche che operano a favore delle fasce più deboli e disagiate della popolazione. Con dieci milioni la competitività delle aree colpite dal sisma e con 15 milioni le filiere del Made in Italy presenti nelle zone terremotate. Per quanto riguarda lo scorrimento di graduatorie su bandi che hanno ottenuto un grande interesse da parte delle imprese del cratere, vengono confermati stanziamenti aggiuntivi di 8 milioni per l’innovazione e aggregazione in filiere delle Pmi culturali e creative, della manifattura e del turismo. Confermati altri 8 milioni per quello che finanzia il miglioramento della qualità e sostenibilità, efficienza energetica e innovazione tecnologica delle strutture ricettive e di 5 milioni per scorrere i progetti presentati sul bando Aree di crisi del Piceno. Rilevante anche l’innovativo sostegno delle imprese sociali, così come lo stanziamento di 9 milioni per favorire l’accesso al credito nell’ambito dell’aggregazione dei Confidi, capace di movimentare fino a 300 milioni di investimenti.COMUNI NEL CRATERE SISMICOApiro - Cingoli - Poggio san vicino - Appignano - Colmurano - Corridonia - Loro piceno - Macerata - Mogliano - Montecassiano - Petriolo - Pollenza - San severino marche - Treia - Urbisaglia - Acquacanina - Bolognola - Camerino - Castelraimondo - Esanatoglia - Fiastra - Fiordimonte - Fiuminata - Gagliole - Matelica - Muccia - Pievebovigliana - Pioraco - Sefro - Serravalle di Chienti - Monte san martino - Penna san giovanni - Belforte del Chienti - Caldarola - Camporotondo di fiastrone - Cessapalombo - Gualdo - Ripe san ginesio - San ginesio - Sant'angelo in pontano - Sarnano - Serrapetrona - Tolentino - Castelsantangelo sul nera - Monte cavallo - Pieve torina - Ussita - Visso
Nel testo semidefinitivo del Contratto di governo tra Lega e Movimento 5 Stelle c'é una parola che non ricorre mai. Quella parola, purtroppo, é terremoto. E la mancanza non è sfuggita a chi del terremoto proprio non riesce a dimenticarsi, ossia a chi tutti i giorni fa i conti con la devastazione e le incertezze che ha lasciato da quel maledetto ottobre 20016. Il Contratto di Governo, il cui testo é disponibile qui, tocca questioni di interesse nazionale e, evidentemente, la gestione dell'emergenza e della ricostruzione non lo sono.
"Se servisse una conferma ulteriore - scrivono amareggiati dal comitato Terre In Moto - del fatto che il disinteresse per i terremotati, ed in generale per le sorti del territorio colpito dal sisma, fosse una scelta che tocca tutte le forze partitiche l'abbiamo avuta.Nel cosiddetto contratto di governo, quella sorta di programma che dovrebbe regolare le attività del nuovo esecutivo Lega / M5s, non c'è un singolo punto sul terremoto e la ricostruzione.È un fatto chiaramente di una gravità assoluta e francamente inaccettabile e lo è ancora di più dopo i vari selfie della campagna elettorale e le comparsate che hanno caratterizzato il periodo del voto.Naturalmente anche qualora fosse stato inserito a livello contenutistico non avremmo avuto nessun tipo di garanzia e non saremmo stati sicuramente tranquilli, ma l'assenza totale la dice lunga sul fatto che siamo passati da "non vi lasceremo soli" (che comunque abbiamo visto dove ci ha portato) a 'non vi pensiamo proprio'.In un documento in cui la cosiddetta sicurezza viene declinata in ogni sua forma dal punto di vista del controllo e della repressione non si è trovato il tempo di declinarla nella sua accezione base, la sicurezza di una casa e del territorio che la accoglie. Andiamo a grandi passi verso i due anni di emergenza, e questo è un nuovo tassello, un macigno, da aggiungere alla storia".
Oggi, stando a quanto é dato sapere, matteo Salvini e Luigi Di Maio avranno un nuofo faccia a faccia per limare ed integrare il testo del Contratto di Governo. La speranza, da parte di quattro regioni messe in ginocchio dal sisma, é che sia anche l'occasione per riportare al centro una tematica, quella del sisma e della ricostruzione, che deve stare tra le priorità del nuovo Governo.