Montecavallo. Il caso: “Il Sindaco vive da sempre nella sua casa inagibile”. Lui si difende: “Solo nei periodi invernali”
A finire sotto accusa, da parte dei suoi stessi concittadini, è il primo cittadino di Monte Cavallo Pietro Cecoli. Secondo quanto segnalato dagli abitanti del paese maceratese, il tutto testimoniato con foto, video e vari documenti, Cecoli, violando le norme, avrebbe continuato ad abitare nella sua casa inagibile dai momenti successivi al sisma del 2016 fino a oggi.
“Visto l’esito del sopralluogo effettuato dalla squadra del Centro di Coordinamento Regionale SF181 in data 25/11/2016 riferimento scheda 43 (giudizio agibilità: non utilizzabile), sull’edificio sito in Monte Cavallo, Frazione Pantaneto n.1, distinto in catasto al foglio 24 particella n. 329, di proprietà di: […] - Cecoli Pietro nato a Roma il 27/12/1954 e residente a Monte Cavallo, in Frazione Pantaneto n. 1, C.F. CCLPTR54T27H501X (per il sub. 3); […] DICHIARA l’inagibilità dell’immobile sopra descritto inibendone l’utilizzo per i proprietari, per gli occupanti a qualunque titolo, nonché per chiunque vi possa accedere, sino al perdurare delle condizioni rilevate e comunque fino alla sua messa in sicurezza mediante l’esecuzione di tutte le opere necessarie” questo recita l’ordinanza numero 12 del 2 maggio 2017 del comune di Monte Cavallo.
L’abitazione del Sindaco è stata quindi interdetta per motivi di pubblica incolumità e lo stesso ha vissuto, in un primo momento ad Alba Adriatica e poi a Costa Verde, un camping di Porto Potenza. Dal dicembre 2016, il Sindaco Cecoli, è poi tornano a Montecavallo. Il primo cittadino ha poi posizionato un container di sua proprietà davanti la sua abitazione e “non ha mai vissuto nella struttura mobile, continuando a vivere sempre nella casa inagibile, insieme a sua moglie, e percependo fino a novembre 2018 il contributo di autonoma sistemazione: il tutto violando, in primis, l’ordinanza di inagibilità” – è la denuncia dei concittadini di Cecoli.
Lo stesso geometra che ha effettuato il sopralluogo nell’abitazione del primo cittadino di Monte Cavallo ha dichiarato: “Io ho visionato l’abitazione ed è lesionata, dunque inagibile. Stiamo predisponendo ora la pratica per la ricostruzione e non sono stati mai fatti lavori di consolidamento” il tutto confermato anche dal Sindaco Cecoli. Anche l’ufficio ricostruzione recentemente ha visionato l’abitazione del primo cittadino confermando l’inagibilità della stessa.
Una denuncia, quella dei cittadini di Monte Cavallo, finita anche sul tavolo della Procura, della Prefettura e della Guardia di Finanza di Macerata. Proprio quest’ultima, una settimana fa, ha fatto visita al Sindaco Cecoli e ha avviato delle indagini per fare chiarezza sulla vicenda. Come infatti è possibile visionare sul sito internet del Comune di Montecavallo, il contributo di autonoma sistemazione per dicembre 2019 di Pietro Cecoli, è momentaneamente sospeso.
“Sicuramente ho sbagliato, perché l’ordinanza è chiara: non potevo rientrare nella mia abitazione inagibile e vivere lì – le dichiarazioni del primo cittadino di Montecavallo, che ammette quindi di essere rientrato in casa nonostante l’ordinanza di inagibilità -. Io abito a mille metri e stare in un container quando c’è la neve non è una cosa fattibile.”
“Ci sono poi delle persone che fanno di tutto, soprattutto in vista delle elezioni politiche, per screditarmi, ma accetto anche questo – lo sfogo del Sindaco Cecoli -. Non ho sempre vissuto nella mia abitazione: sono rientrato solo nei periodi più rigidi dell’anno. Per la restante parte ho vissuto nel container di mia proprietà e, da poco, ho acquistato una casa mobile.”
“Lunedì in Regione rimoduleranno la mia sistemazione autonoma – ha spiegato Cecoli -. A prescindere dal fatto che io sia vissuto o meno, erroneamente, nella mia casa inagibile, posso percepire il contributo di autonoma sistemazione, che è un indennizzo al danno subito.”
Una vicenda che ha turbato gli animi dei cittadini di Monte Cavallo, soprattutto per il fatto che, protagonista di episodi poco chiari, è il primo cittadino Cecoli. Resta ora da capire se il Sindaco dovrà restituire o meno i soldi percepiti dal contributo di autonoma sistemazione per i periodi in cui ha vissuto nella sua casa inagibile.
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