"Nessun inganno, nessuna frode, ma solo una pasta di qualità prodotta come tante altre nelle Marche". E' il commento dell'ufficio legale della B. & G. Alimentare alla notizia della conclusione di un'inchiesta della Procura di Macerata, dopo i controlli del Corpo Forestale dello Stato, che hanno accertato che della pasca fresca era stata realizzata con grano canadese e messicano."Ci riserviamo quindi di parlare con la Procura della Repubblica che procede per i doverosi approfondimenti - si legge in una nota - ma intanto ci preme informare i consumatori che negli accertamenti effettuati a seguito dell'indagine condotta dalla Stazione Forestale del Conero e dalla Sezione della Polizia Giudiziaria presso il Tribunale di Macerata è risultato come: 'non sia stato rilevato nessun illecito per quanto riguarda la qualità e la salubrità delle materie prime e dei prodotti dell'Azienda'". Per "l'asserita comunicazione ingannevole", l'uffico legale rende noto che è stato archiviato un procedimento dell'Asur sull'uso del marchio Pasta del Conero: "diversa è la funzione del marchio rispetto all'etichetta. La normativa prevede invece che le specifiche informazioni, come il luogo di produzione debba essere indicato nell'etichetta".Era venduta come "Pasta del Conero", ma secondo gli accertamenti svolti dal Corpo Forestale dello Stato era prodotta con semola di grano duro canadese e messicano e con uova provenienti da fuori regione. Nei giorni scorsi la Procura della Repubblica di Macerata ha concluso le indagini preliminari a carico del responsabile legale di una ditta con sede nel Comune di Matelica che produce pasta all'uovo: la dicitura lasciava intendere ai consumatori che fosse stata prodotta con ingredienti, lavorazioni o almeno in un sito produttivo riconducibili al territorio del Monte Conero. Ma dai controlli non è emerso alcun legame del genere. Nessun illecito invece per la qualità e la salubrità delle materie prime e dei prodotti dell'azienda, che produce diverse tipologie di pasta commercializzate con diversi marchi. L'indagine è scaturita da alcune segnalazioni di cittadini residenti nell'area del Conero, che lamentavano concorrenza sleale e scarsa trasparenza nell'etichettatura del prodotto (ANSA).
Era venduta come "Pasta del Conero", ma secondo gli accertamenti svolti dal Corpo Forestale dello Stato era prodotta con semola di grano duro canadese e messicano e con uova provenienti da fuori regione.Nei giorni scorsi la Procura della Repubblica di Macerata ha concluso le indagini preliminari a carico del responsabile legale di una ditta con sede nel Comune di Matelica che produce pasta all'uovo: la dicitura lasciava intendere ai consumatori che fosse stata prodotta con ingredienti, lavorazioni o almeno in un sito produttivo riconducibili al territorio del Monte Conero.Ma dai controlli non è emerso alcun legame del genere. Nessun illecito invece per la qualità e la salubrità delle materie prime e dei prodotti dell'azienda, che produce diverse tipologie di pasta commercializzate con diversi marchi. L'indagine è scaturita da alcune segnalazioni di cittadini residenti nell'area del Conero, che lamentavano concorrenza sleale e scarsa trasparenza nell'etichettatura del prodotto (ANSA).
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del Comitato per il NO di Matelica:Sabato 15 ottobre, a Palazzo Ottoni, il Comitato per il No ha ospitato il magistrato di Cassazione Vito D’Ambrosio, già Presidente della Regione Marche dal 1995 al 2005, e ora uno dei molteplici volti autorevoli in materia di Giurisprudenza schierati per il No al Referendum Costituzionale del 4 Dicembre.A presiedere l’incontro, Emanuela Fiorentino (Comitato Provinciale per il No) e Igino Colonnelli (Comitato Locale). Una sala piena in ogni ordine di posto - tanti i giovani - ha ascoltato con interesse le parole del Magistrato e dato luogo ad un vivace dibattito di approfondimento.D’Ambrosio ha definito il Referendum un’«arma di distrazione di massa», messa in atto dal Governo per deviare l’attenzione dei Cittadini dai gravi problemi economici che attanagliano il Paese, soprattutto le giovani generazioni a cui l’Italia non dà più prospettive e risposte. «Voto No non per far cadere Renzi. Voto No perché questa Riforma costituzionale peggiora la nostra Carta. Se cade Renzi non piango, certo, purché non si faccia troppo male» ironizza D’Ambrosio, prima di scardinare una ad una le motivazioni che i Comitati del Sì adducono a favore di questa riforma.Vediamole nel dettaglio. L’Italia è l’unico paese con un Bicameralismo parlamentare e questa è la causa del rallentamento dell’approvazione delle leggi. NO! Il bicameralismo parlamentare era stato pensato dai nostri Padri Costituenti come garanzia, per scongiurare la possibilità di una maggioranza assoluta e incontrastata. Ma il bicameralismo NON rallenta l’iter di approvazione delle leggi! E’ la volontà della maggioranza, che ha potere condizionante molto forte, a decidere quali leggi approvare e con quali tempistiche. Con il Bicameralismo parlamentare sono state approvate: jobs Act in 13 giorni – Legge Fornero in 8 giorni.ma è dal 1989 che l’Italia ha preso impegni per ratificare una legge sul reato di tortura, e non lo ha ancora fatto e Venerdì 15 Ottobre al Senato è stato rinviato l'esame della Riforma del Codice Penale, al cui interno c’era la modifica dell’istituto della prescrizione… Cosa c’entra in tutto questo il Bicameralismo? Nulla! La Costituzione vigente aumenta il numero delle crisi di Governo e l’instabilità economica del Paese. NO! Che l’Italia abbia avuto numerose crisi di Governo è un dato vero, ma la Costituzione non c’entra! La nostra Costituzione prevede una procedura per cui un governo deve dimettersi anche se una sola delle due camere lo sfiducia. Dal 1948 – anno di entrata in vigore della Nostra Carta – è successo SOLO 2 VOLTE (Governi Prodi). Le altre 59 volte sono state crisi determinate dal venir meno delle forze politiche! Molti promotori del Sì sostengono che la Riforma così come è non va bene, ma che se una riforma costituzionale non passa adesso, non passerà mai più. NO! E perché se non passa adesso non passa più? Un’altra riforma è possibile: una riforma che non sia così palesemente orientata all’accentramento del potere nell’unica camera che vota la fiducia a un Governo e la Legge di bilancio, e nella quale attualmente c’è una Maggioranza eletta in modo alquanto discutibile! 4) La Riforma del Senato porterà a una diminuzione dei politici e dei costi della politica, con 500 milioni di euro da destinare al fondo per la povertà. NO!Con questa Riforma si avrà una camera piena con 630 componenti, mentre il numero dei Senatori scenderà a 95. Negli Stati Uniti e in Germania le camere hanno questo dislivello, è vero, ma nella nostra Costituzione rimarrebbe il principio per votazione a camere riunite (come per l’elezione del Presidente della Repubblica, ad es.): «e un pasticcio di elefante e formica, saprà sempre e solo di elefante», spiega D’Ambrosio, che avrebbe optato ad un taglio proporzionale dei membri dell’una e dell’altra camera.Quello che invece è certo, è che i cittadini non avranno più diritto di voto per il Senato! I Senatori verranno eletti tra i Consiglieri Regionali ma ancora non si sa con quale criterio (il Governo ha già annunciato una ulteriore riforma in merito), a cui si uniranno 5 senatori nominati dal Presidente della Repubblica e 22 Sindaci eletti, a loro volta, dai Consiglieri Regionali e che godranno di impunità parlamentare. Una Camera di parlamentari part-time, che non potrà mai essere sciolta, in gran parte controllata dalla Maggioranza di Governo.E la somma così risparmiata, secondo i dati ufficiali forniti dalla Cancelleria di Stato, è stimata tra i 50 e 150 milioni di euro annui: per ottenere questa cifra «basterebbe sforbiciare le indennità parlamentari», afferma D’Ambrosio. Quello proposto dal quesito referendario è il modello “alla tedesca”. NO! La Camera delle Regioni Tedesche, la Bundesrat, è costituita dai Capi dei Länders e non dai consiglieri o sindaci, e la Costituzione tedesca prevede «una fase di possibile acceso contrasto col Governo all’atto dell’approvazione del bilancio, perché ogni Regione ha la facoltà di prendere per sé più risorse possibili a discapito del Governo centrale; mentre il Senato italiano, così come riformato, non avrebbe voce in materia di Bilancio», precisa D’Ambrosio. La Riforma semplificherà gli iter legislativi. NO! D’Ambrosio ha dimostrato nei dettagli come il nuovo art. 70, preso ad es., sia ricco di cavilli ostici anche per chi lavora nel settore giuridico – amministrativo da anni ed anni. Meno peso per la Corte Costituzionale con il cambio del Titolo V°. NO! Le controversie tra le due camere verranno risolte, in ultima istanza dai due presidenti; ma se i due non riusciranno a trovare una risoluzione – come facilmente pensabile – tutto andrà alla Corte Costituzionale, che così verrà però sovraccaricata. La Riforma darà all’Italia quella stabilità che l’Europa (Germania in primis) e l’America vedono come base per la ripresa economica del Paese. NO! Alcuni tra i maggiori esponenti del mondo finanziario hanno affermato a più riprese che gli investitori non scommettono sull’Italia perché non mantiene le "promesse" fatte all'Europa. La nostra Carta Costituzionale non c’entra!Questa è una Riforma approntata con superficialità inaudita: lo dimostrano gli svarioni presenti al suo interno, come il fatto che si rimandino delle questioni al “Commissario di Governo”, figura che non esiste più nel nostro Ordinamento da 15 anni!Questa riforma aumenterà ancora di più il divario tra politica e cittadini, perché incomprensibile linguisticamente anche agli addetti ai lavori (come il capzioso art. 70): nel ’47, i nostri Padri Costituenti sottoposero il testo all’Accademia della Crusca perché fosse comprensibile a tutti.La Costituzione si può modificare, ma non così! In questo modo si rafforza solo la casta dei politici.
Le Marche presenti alla finale del Premio Nazionale Musa d’Argento con un nutrito gruppo di artisti animati da passione e talento: ed è proprio il talento, espresso nelle sue varie forme, il protagonista di questo evento organizzato da Lucia Aparo, casting director e Presidente dell’Associazione culturale Academy Stars.Sono 11 gli artisti marchigiani giunti alla finale dal 21 al 23 ottobre all’ Athena Resort di Comiso, nella splendida Sicilia, selezionati lo scorso luglio a Pesaro, una delle tappe del lungo percorso dell’organizzazione che ha girato l’Italia intera alla ricerca dei talenti.Anche la Giuria del Premio parla marchigiano, con Francesca Guidi, pesarese, un’artista riconosciuta a livello internazionale nell’Arte dei Led, dal buio alla luce, che realizza e crea opere in diversi materiali con l’ausilio della luce a led e che al Premio Musa d’Argento ricopre il ruolo di direttore artistico sezione arte, pittura, scultura, fotografia artistica e poesia.Gli artisti marchigiani che hanno conquistato la finale sono i seguenti:Paola Giorgi, attrice, con un importante percorso artistico alle spalle, ha lavorato con registi quali Saverio Marconi, Giampiero Solari, Carlo Cecchi, Cherif, Tommaso Paolucci, Pino Quartullo, Valerio Binasco, Massimo Navone e tanti altri, oggi impegnata con la sua Bottega Teatro Marche nello studio del connubio di musica e poesia.Sara Bruni, fotografa, figlia d’arte, scopre giovanissima l’arte della fotografia con la sua semiautomatica per passare alla vera macchina manuale. Dopo 10 anni di fotografia digitale, torna alla pellicola, alla sperimentazione creando e, a volte distruggendo, opere.Flavia Fantini, professione sarta d’arredamento, con una passione per la fotografia che sviluppa da quasi dieci anni con particolare interesse verso la fotografia sportiva.Gastone Cappelloni, Poeta contemporaneo ha pubblicato tutt’oggi ben 20 sillogi anche in lingua spagnola, con traduzioni della scrittrice argentina Ana Caliyuri. Le sue poesie sono presenti su circa 100 Antologie letterarie nazionali e internazionali, portali e riviste cartacee. Ha ricevuto riconoscimenti nazionali e internazionali.Marco Cappellacci, illustratore ed animatore, ha una prolifica attività che lo porta ad ottenere importanti riconoscimenti nei cortometraggi d’animazione. Ha posto grande attenzione anche ai temi sociali con un cortometraggio che tratta il tema della violazione dei diritti umani dei disabili e della loro sessualità.Nicoletta Vitali, nella sezione pittura, si diploma all’Accademia delle Belle Arti di Brera, insegna e lavora come decoratrice. Come artista predilige una pittura figurativa dal solido impianto tradizionale, ha partecipato a diverse mostre collettive e personali sia in Italia che all’estero.Lucia Spagnuolo, ha una lunga e prestigiosa formazione nel campo dell’arte pittorica che la porta anche a vincere un premio in un talent televisivo condotto da Pippo Baudo. Decoratrice, pittrice, sperimenta diverse tecniche su legno, vetro e supporti vari.Marco Cesaretti, allievo di Gianni Gentiletti, scultore dello sbalzo, della scuola di Arnaldo Pomodoro. Inizia a dipingere nel periodo universitario; si definisce un artista dalla cifra stilistica denominata espressionismo cromatico.Marisa Cesanelli, maceratese, innamorata del suo territorio dove si è formata. Dipinge da sempre, ma solo nell’ultimo periodo si è aperta al pubblico attraverso numerose collettive. Un ‘arte appassionata la sua che si intreccia con l’esperienza di vita: i suoi lavori sono teatro del visibile e dell’invisibile.Planas Noa per il canto e la moda e Dradi Dimitar, romagnolo stilista emergente, ancora per la moda.La Presidente di giuria è la grande giornalista Elizabeth Missland, proprio colei che ha collaborato alla nascita degli Oscar Francesi, già Direttore Artistico e Presidente Onorario dei Globi D’Oro dell’Associazione Stampa Estera in Italia.La Direttrice Artistica del Premio, Lucia Aparo: “Sono soddisfatta di questa prima edizione del Musa d’Argento. Mesi e mesi di selezioni in tutta Italia mi hanno fatto conoscere tanti giovani e tanti talenti artistici nascosti nel nostro Paese. E’ un privilegio, ma è anche la mia passione, dare ai concorrenti la possibilità di emergere.Gli ambiti professionali dove inserire i candidati, oltre a quelli dell’Arte, sono quelli della Moda, Cinema, Televisione, Teatro, Pubblicità, Riviste, Spettacolo. Il Premio Musa d’Argento, che si avvale del patrocinio della Camera Nazionale Moda e Costume, della Film Commission Ragusa e i patrocini istituzionali, tra gli altri, dei Comuni di Vittoria, Comiso e Ragusa è alla sua prima edizione. In giuria, oltre a Elisabeth Missland, nomi autorevoli come Lorella Ridenti, Michele Cucuzza, Franco Micalizzi, Barbara Enrichi, Sara Santomasi, Lucia sardo, Marco Tullio Barboni, George e Maria Postelnicu e molti altri. La tre giorni dell’evento sarà condotta da Anthony Peth.Una grande sorpresa attende il pubblico nella finalissima di questa prima edizione; un ospite straordinario e un momento di grande commozione".
Da Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil e RSU Fim - Fiom -Uilm riceviamoTutti i ruoli dirigenziali sono nuovamente ricoperti dai componenti della famiglia Ghergo, proprietaria del gruppo, che oggi stanno lavorando ad un nuovo fantomatico Piano Industriale da presentare a banche e organizzazioni sindacali, con tempi indefiniti.Dal 2009 ad oggi a Porto Recanati la stessa famiglia ha incaricato (e poi dimissionato) ben tre professionisti esterni, con l' unico risultato ad oggi di avere peggiorato la situazione sia finanziaria che produttiva, nonostante l'uso continuo di ammortizzatori sociali e i sacrifici dei lavoratori.A Matelica e Sassoferrato il piano di riorganizzazione e rilancio degli stabilimenti, sottoscritto in Regione Marche e al Ministero del Lavoro non più tardi della scorsa primavera, a causa di una serie preoccupante di ritardi sulle tempistiche concordate, sia sullo smontaggio della vecchia linea che sull'acquisizione e montaggio della nuova, rischia di essere messo in discussione compromettendo le prospettive future per entrambi gli stabilimenti.Il 13 ottobre le OOSS e le rsu di tutti gli stabilimenti delle province di Macerata e Ancona hanno coinvolto la Regione Marche con il suo Assessore al Lavoro, Loretta Bravi.Il 14 si sono tenute le assemblee dei lavoratori di tutti gli stabilimenti del gruppo, dando avvio allo stato di agitazione e alla mobilitazione di tutti i lavoratori, a partire da un'ora di sciopero lunedì 17 ottobre, ultima ora del turno in TUTTI gli stabilimenti del gruppo.La preoccupazione dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali merita risposte serie in occasione del prossimo incontro in Regione Marche programmato per il 4 Novembre.
Anas comunica che la Società Quadrilatero Marche-Umbria ha avviato le lavorazioni preliminari per la realizzazione del primo tratto della “Pedemontana delle Marche”, nell’ambito del progetto Quadrilatero Marche-Umbria.Lo stralcio in corso di esecuzione si innesta sulla strada statale 76 “della Val d’Esino” (direttrice Perugia-Ancona) nei pressi di Fabriano ed avrà una lunghezza di circa 8,1 chilometri, fino a Matelica.La carreggiata sarà larga 10,5 metri con due corsie da 3,75 metri oltre due banchine da 1,5 metri ciascuna. L’opera comprende cinque tra ponti e viadotti, una galleria di circa 900 metri e 3 svincoli (Fabriano, Cerreto d’Esi e Matelica nord). I lavori prevedono anche la realizzazione della bretella di collegamento, di 1,5 chilometri, tra la strada statale 77 e la strada provinciale 209 “Valnerina” in località La Maddalena, nel Comune di Muccia.Il valore complessivo delle opere è di circa 90 milioni di euro, interamente finanziati nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro Marche. Il progetto esecutivo del secondo stralcio, da Matelica a Castelraimondo, è in corso di approvazione.
Tempi lunghi per la ricostruzione e 15 Comuni del Maceratese inseriti nel cosiddetto “cratere”. Sono due degli elementi emersi durante la conferenza stampa terminata poco fa a Palazzo Chigi alla presenza del sottosegretario Claudio De Vincenti, del commissario per la ricostruzione Vasco Errani, del capo nazionale della protezione civile Curcio e del presidente della Regione Marche Ceriscioli.I Comuni della provincia di Macerata compresi nel decreto sono Acquacanina, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Fiordimonte, Gualdo, Penna San Giovanni, Pievebovigliana, Pieve Torina, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Ussita, Visso. In questa zona, compresa anche nel programma delle “aree interne”, saranno finanziati al 100% gli interventi di ricostruzione sia per le prime che per le seconde case. Fuori dal cratere, invece, come già emerso nei giorni scorsi, il contributo sarà del 100% per le prime case e del 50% per le seconde. I danni dovranno ovviamente essere certificati dalle schede Aedes. In tutto il Governo stanzia nell’immediato 200 milioni di euro per far partire il processo di ricostruzione, oltre ad altri 100 di credito d’imposta.Confermate le misure già emerse, come il prestito d’onore per le imprese danneggiate, la centrale unica di committenza, mentre le stazioni appaltanti saranno i 4 uffici della ricostruzione, il ministero dei Beni culturali e quello delle infrastrutture. Verrà poi istituito un elenco speciale per i professionisti che lavoreranno nella ricostruzione. “Questo – ha spiegato Errani – consentirà un sistema di controllo, con a capo l’Anac, che controllerà le gare a monte per assicurare al massimo trasparenza e legalità”. In totale il Governo stanzierà 35 milioni di euro per il 2016 per le Regioni Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche per agevolazioni alle imprese danneggiate dal sisma. Sono previsti contributi in conto capitale per chi decide di aprire nuove imprese in queste zone, oltre ad un contributo dell’Inail per imprese e lavoratori di 30 milioni. Inoltre altre misure saranno attivate attraverso i fondi del Piano di sviluppo rurale e del Fesr. Per i Comuni è prevista una deroga al pareggio di bilancio.Il commissario straordinario ha poi fatto capire che i tempi per la ricostruzione saranno lunghi. “Partiremo dai danni cosiddetti B, quelli più lievi, al più presto. Per il resto bisogna ricordare che per ricostruire un centro storico bisogna fare una pianificazione urbanistica. Qui – ha aggiunto – si sperimenta una cosa nuova: non si fanno qui i moduli. Qui si costruiscono delle case, temporanee, ma case, di alta qualità. E’ una scelta che va a merito della protezione civile, che non sull’onda delle spinte di oggi e dell’emergenza, ma con una programmazione, ha cercato di dare una risposta strategica. Stiamo costruendo il provvisorio perché dia qualità subito”.Qui sotto le slide del decretoslide_terremoto_20161011
Serata magica per lo sport di Matelica. Ieri sera, alla presenza del presidente nazionale del Coni Giovanni Malagò è stato inaugurato il nuovo stadio della città.Un’idea nata a gennaio di quest’anno e che si è tramutata in realtà grazie ai lavori effettuati tra luglio e agosto, grazie al contributo privato del presidente della SS Matelica Mauro Canil, che in breve tempo è riuscito a coronare un sogno per lo sport di Matelica.Un movimento, quello sportivo, che coinvolge più di 1200 atleti e più di 300 tra dirigenti e accompagnatori, tutti presenti con le loro famiglie ieri sera al nuovo stadio. Numeri molto alti se si pensa che la cittadina dell’alto maceratese conta 10 mila abitanti e lo sport, in ogni sua forma, è uno spaccato importante per la comunità.Le parole di Malagò, nel suo discorso inaugurale hanno incantato la platea , “non potevo mai immaginare di trovarmi di fronte ad un progetto condiviso da tutte le società sportive portato avanti da un visionario che mi è venuto a cercare a Milano e che mi ha voluto fortemente qui questa sera, quel visionario, quel signore è Mauro Canil. Abbiamo bisogno di persone come lui perché in Italia lo sport si fa sul territorio”.Entro la fine dell’anno saranno completati anche sei spogliatoi , la sala stampa e una sala multiuso. Un campo sportivo, dunque, di cui Matelica può essere fiera e che sarà a disposizione di tutti.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Partito Comunista sezione Matelica- Esanatoglia:"Il giorno 8 ottobre si è tenuta la prima assemblea degli iscritti del neonato Partito Comunista Italiano della Sezione di Matelica - Esanatoglia. La relazione introduttiva, alla presenza di molti compagni e compagne, è stata tenuta dal compagno Alessandro Belardinelli Coordinatore provinciale del partito.Sono seguiti diversi interventi i quali hanno puntato maggiormente sulla necessità di avere un partito comunista organizzato non solo nel nostro territorio ma a livello nazionale che affronti in modo nuovo e unitario dei comunisti le problematiche del lavoro, della scuola, della sanità, ecc..Molto apprezzato è stato l’intervento del compagno Cesare Procaccini, membro del Comitato centrale, il quale ha affrontato le tematiche sulle quali il PCI dovrà impegnarsi nel prossimo futuro.Le conclusioni sono state tenute dal compagno Marco Amagliani membro della Segreteria nazionale e responsabile del welfare il quale ha puntato parte del suo intervento sulle ragioni del NO alle riforme costituzionali di Renzi - Boschi - Verdini. Una riforma truffa che stravolge i cardini democratici voluti dai nostri padri costituenti.Successivamente si è votato per la elezione del Comitato direttivo della sezione il quale è stato eletto all’unanimità nelle persone dei compagni/e: Ilari Maria Cristina, Manca Maddalena, Procaccini Cesare, Tritarelli Maurizio e Riccardi Alpio. A sua volta, il Comitato direttivo ha eletto Segretaria della Sezione la compagna Ilari Maria Cristina.I compagni Daniele Farroni, membro del Comitato centrale e Alessandro Belardinelli, coordinatore provinciale, sono invitati permanenti".
Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Camerino, diretti dal Capitano Vincenzo Orlando, hanno fatto irruzione in un’abitazione di Esanatoglia abitata da un giovane di Matelica sul quale negli ultimi tempi si erano concentrati gravi sospetti circa il possesso di droga.I militari della squadra operativa, infatti, già da qualche tempo tenevano d’occhio il giovane, conosciuto per pregresse vicende giudiziarie attinenti agli stupefacenti, e, dopo averlo intercettato nel centro cittadino lo hanno ricondotto a casa procedendo ad una perquisizione dell’appartamento.Nella camera da letto, all’interno di un armadio, il giovane aveva messo ad essiccare dei rametti di marjuana, agganciandoli ad un filo con dei gancetti, provenienti da una piccola coltivazione dallo stesso portata a termine nell’appartamento in questione. Infatti, i Carabinieri hanno rinvenuto anche altre foglie di marjuana già essiccata oltre ai vasi utilizzati per la coltivazione sottoponendo tutto a sequestro.Complessivamente sono stati sequestrati circa 250 grammi di marijuana pronta per essere utilizzata e, di conseguenza, per il disoccupato 32enne M. S. è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Macerata per Produzione e detenzione di stupefacenti. Sono in corso accertamenti finalizzati a verificare se la droga fosse destinata alla cessione a terzi.
La S.S.Matelica intende smentire categoricamente quanto affermato dall'allenatore della Civitanovese Bruno Caneo apparso sul sito societario e sulla stampa in merito a "telefonate" rivolte dal presidente della S.S.Matelica Mauro Canil a giocatori della Civitanovese."Sono basito e sconcertato da quanto letto questa mattina dall'allenatore Bruno Caneo - afferma il presidente Mauro Canil - Dispiace leggere determinate affermazioni che offendono lo sport, il calcio e la lunga amicizia a cui tengo e che non intendo interrompere con gli sportivi Civitanovesi con i quali siamo sempre stati legati da un sentimento di rispetto. L'unica persona che ho sentito in settimana è Lion Giovannini, giocatore della S.S.Matelica lo scorso anno, che con un messaggio mi ha scritto che ci saremmo visti domenica, al quale ho risposto che io domenica non ci sono quindi purtroppo non ci saremmo incontrati. Invito l'allenatore della Civitanovese a dimostrare con i fatti quanto affermato. Francamente amo il calcio e sono una persona che predilige i fatti alle parole per cui preferisco che sia sempre il campo a parlare. La partita della domenica deve essere un'occasione per affrontarsi calcisticamente nel rispetto delle regole sportive, come mi auguro sarà domani" conclude Canil.
Civitanovese – Matelica, sia per questioni di classifica che per i fasti del passato, sarà inevitabile la sfida da non perdere nella quinta giornata di campionato. Un impegno importante, che lo stesso mister Bruno Caneo non vuole assolutamente sottovalutare.“Non deve perdere tempo a chiamare i giocatori delle squadre avversarie, questo il consiglio che do al presidente del Matelica, il signor Canil. – attacca il discorso il coach rossoblu, tirando le orecchie al presidentissimo biancorosso - Nessuna telefonata eccezionale, ma credo sia un comportamento totalmente fuori luogo e poco signorile prima di una gara importante”. Un impegno che ha tenuto l’attenzione alta per tutta la settimana, sia dentro che fuori dal campo, dove staff tecnico e giocatori non hanno mai abbassato la guardia.“La squadra del Matelica è formata da un organico importante, che può sicuramente dare il massimo in questo campionato. Il risultato finale però poi lo detta il campo, quindi, saranno solo ed esclusivamente gli interpreti che domenica scenderanno in campo a scrivere la storia del match. – prosegue nell’analisi pre gara mister Caneo - Siamo una squadra in fiducia, la speranza maggiore è che questo periodo possa proseguire il più possibile. Noi domani giocheremo a modo nostro, dando ritmo, intensità, poi alla fine dei 90’ vedremo quale sarà il verdetto finale”. Una partita che i rossoblu dovranno affrontare col giusto atteggiamento difensivo, per riuscire poi a pungere in ripartenza.“Penso che il pallino del gioco, all’inizio, possano prenderlo subito loro con due palleggiatori importanti in mezzo al campo. Noi come gruppo dovremo essere bravi, nel corso del match, a contenere le qualità dei singoli. – Una sfida che si giocherà con la speranza di aver, sugli spalti, una rande cornice di pubblico. - Noi vogliamo emozionare il pubblico. Vogliamo portare più gente possibile allo stadio. Dobbiamo creare entusiasmo intorno a noi. Il tifoso vuole vedere ritmo, furore agonistico quello sano, quello che fa bene al gruppo, all’ambiente, alla tifoseria tutta”. Una formazione quella rossoblu capace di ottenere due vittorie, in tre giorni con tanto di passaggio del turno di Coppa Italia. “La partita di mercoledì mi ha dato delle belle risposte da chi ha giocato meno. Ho visto una crescita esponenziale di tanti ragazzi, che all’inizio mi avevano mostrato defezioni che sono state migliorate. Ora più di prima le competizioni nei ruoli stanno crescendo, mi metteranno in difficoltà e questo è un bene”.
L’Università di Camerino si appresta ad accogliere le centinaia di matricole che inizieranno il loro percorso universitario in Unicam, avendo scelto di iscriversi ad uno dei numerosi corsi di laurea attivati dall’Ateneo camerte.L’appuntamento con le Giornate di Ambientamento per le matricole è in programma lunedì 3 ottobre nelle sedi di Camerino e San Benedetto del Tronto, mercoledì 19 ottobre nella sede di Ascoli Piceno e lunedì 7 novembre nella sede di Matelica.Le “Giornate di Ambientamento per le matricole”, iniziativa promossa dal servizio Tutorato di Unicam, sono volte a facilitare l’inserimento dei nuovi studenti nella realtà universitaria e fornire loro gli strumenti utili per affrontare senza problemi gli studi universitari.“Le giornate – sottolinea la prof.ssa Loredana Cappellacci, Delegata del Rettore per il Tutorato – saranno come sempre ricche di appuntamenti, con presentazioni delle attività didattiche, dei servizi agli studenti, rivolti alle centinaia di giovani studenti che, con grande entusiasmo e con la curiosità di chi si accinge ad affrontare una nuova esperienza, hanno deciso di scegliere Unicam per il proprio percorso universitario”.Gli studenti iscritti ai corsi di laurea con sede a Camerino lunedì 3 ottobre saranno accolti presso il Centro culturale Benedetto XIII dove riceveranno il saluto di benvenuto in Unicam da parte del Rettore Flavio Corradini, e potranno poi avere tutte le informazioni sulle opportunità ed i servizi offerti dall’Ateneo.Nel pomeriggio, i ragazzi partecipanti saranno accolti nelle Scuole di Bioscienze, Giurisprudenza, Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, Scienze e Tecnologie, presso le quali saranno presentati nel dettaglio i corsi di laurea Unicam e saranno fornite tutte le informazione relative alle attività didattiche.Nella sede di San Benedetto l’incontro di benvenuto sarà nel pomeriggio di lunedì 3 ottobre presso il Polo didattico.Il programma dettagliato e tutte le informazioni sono disponibili nel sito www.unicam.it/ambientamentomatricole
Lezione speciale per gli studenti delle seconde e terze medie dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” di San Severino Marche e di una classe delle medie di Matelica. A parlare loro di legalità e di lotta alla corruzione, ospite della rassegna “Incontri con l’autore” dei Teatri di Sanseverino, l’ex pubblico ministero di Mani Pulite, Gherardo Colombo. In un incontro durato un’ora e mezza, il magistrato è riuscito a tener desta l'attenzione parlando del rispetto delle leggi e della impossibilità di un contrasto efficace all'illegalità senza partire da una generale presa di consapevolezza circa l'importanza delle regole.“Solo la possibilità di scegliere consapevolmente ci rende cittadini liberi – ha detto più volte il magistrato rivolgendosi ai tanti alunni presenti nell’auditorium della scuola, per poi aggiungere –E’ del tutto inutile una lotta ai singoli fenomeni criminali e ai comportamenti illegali o semplicemente inopportuni dal punto di vista sociale se non si parte da un cambiamento radicale della mentalità di tutti noi”. Sollecitato dalle domande degli studenti, l’ex Pm ha tradotto tale concetto nella metafora dell’inutilità del porre mano al rubinetto di casa per ottenere acqua corrente se non si parte da un controllo della funzionalità dell’acquedotto.Agli studenti Colombo ha confessato che, negli ultimi anni da magistrato, si sentiva proprio come un idraulico impegnato a riparare un guasto al rubinetto di casa pur avendo capito che la vera rottura si era verificata nelle condotte del sistema. Da qui quella che per lui è una missione tutta dedicata alle regole, tra l’altro la associazione da lui fondata si chiama proprio “Sulle regole”. Obiettivo è quello di entrare a contatto con tanti giovani, in innumerevoli incontri in tutta Italia, per riuscire a seminare il seme buono e produrre così un raccolto ottimo.Nella prima parte dell'incontro con le scuole, Colombo ha ripercorso gli anni di Mani Pulite in quanto gli alunni avevano letto e commentato in classe il suo libro sull'argomento, edito da Garzanti, dal titolo: “Lettera a un figlio su Mani Pulite”. Nella seconda parte, invece, un ampio spazio è stato dedicato alle domande dei ragazzi, a cui Colombo ha risposto sempre in modo disponibile mettendosi costantemente al livello dei giovani e sforzandosi di far capire loro che, se talvolta le regole possono sembrare inutili imposizioni, invece esse, comprese e condivise, fondano la vita civile e sociale e rendono tutti liberi e uguali.In apertura dell’incontro hanno portato il loro breve saluto il dirigente scolastico del Comprensivo “P. Tacchi Venturi”, Sandro Luciani, l'assessore comunale alla Cultura, Vanna Bianconi, e il direttore dei Teatri di Sanseverino, Francesco Rapaccioni, che hanno organizzato l’incontro in collaborazione con la casa editrice Garzanti.
“Lettera a un figlio su Mani pulite” è il titolo del saggio di Gherardo Colombo, edito da Garzanti, e della conferenza che i Teatri di Sanseverino propongono, per le classi seconde e terze della scuola media di San Severino e Matelica, giovedì prossimo (29 settembre), alle ore 11,30, all’auditorium dell’Istituto Comprensivo “P. Tacchi Venturi”.Che cosa è stata Mani pulite e, soprattutto, qual è oggi la sua eredità? Gherardo Colombo, ex giudice e sostituto procuratore della Repubblica di Milano, racconta gli anni drammatici e carichi di speranza che lo hanno visto tra i protagonisti della più importante inchiesta giudiziaria della recente storia d'Italia. A partire dal 17 febbraio 1992, giorno dell'arresto del presidente del Pio Albergo Trivulzio di Milano, Mario Chiesa, Colombo ripercorre un'esperienza decisiva per la società italiana rivolgendosi per la prima volta a tutti quei ragazzi allora non ancora nati o ancora troppo giovani per comprendere quella stagione. “Lettera a un figlio su Mani pulite” diventa così l'opportunità di rileggere una vicenda che suscita tuttora slanci di consenso e sostegno. E’ il libro di un padre capace di trasmettere il senso ideale della giustizia e del rispetto delle regole. E’ l'occasione per ricostruire una stagione controversa consegnata ormai alla storia della nostra nazione, e da quello slancio urgente di giustizia ripartire per trovare soluzioni efficaci a problemi che sembrano ancora tragicamente attuali.Gherardo Colombo è nato a Briosco, in provincia di Monza Brianza nel 1946 ed è entrato in magistratura nel 1974, svolgendo le funzioni di giudice fino al 1989. Fra il 1989 e il 2005 è stato pubblico ministero presso la Procura di Milano per diventare poi giudice di Cassazione. Nel 2007 lascia la magistratura per dedicarsi instancabilmente alla promozione della cultura della legalità fra i giovani e a tal fine fonda l’Associazione culturale “Sulleregole”. Il suo nome è legato a molte delicate e celebri inchieste che hanno scosso le fondamenta del Paese. Fra queste la scoperta della Loggia P2, il delitto Ambrosoli, i cosiddetti fondi neri Iri, Mani Pulite, i processi Imi-Sir, Lodo Mondadori e Sme. Oggi è presidente della casa editrice Garzanti e numerosi sono i libri pubblicati a sua firma. Fra i più recenti: Sulle regole (Feltrinelli, 2008), Sei Stato tu? La Costituzione attraverso le domande dei bambini (con Anna Sarfatti, Salani, 2009), Educare alla legalità. Suggerimenti pratici e non per genitori e insegnanti (con Anna Sarfatti, Salani, 2011), Democrazia (Bollati Boringhieri, 2011), Il perdono responsabile (Ponte alla Grazie, 2011) e Farla Franca - La legge è uguale per tutti ( con Franco Marzoli, Longanesi 2012).
Rapina violenta nella filiale di Veneto Banca di via Europa a Matelica, dove la direttrice è stata ferita alla testa con un pezzo di vetro rotto impugnato da uno dei tre banditi, due uomini e una donna, che verso le 13 hanno fatto irruzione nell'istituto, facendosi consegnare una somma di denaro non ancora quantificata.La responsabile della filiale ha riportato dei tagli superficiali alla nuca, ed è stata medicata al pronto soccorso. Le sue condizioni non destano preoccupazione. I rapinatori sono fuggiti a bordo di una Panda bianca, dove forse ad attenderli c'era un complice. Indagano i carabinieri. (Ansa)
Un incidente si è verificato a Matelica dopo il cimitero, in direzione Acquosi, intorno alle 8.30 di questa mattina.Un furgoncino è finito fuoristrada, terminando la sua corsa in mezzo ad un campo. Il guidatore ha fatto tutto da solo e non sono state coinvolte altre vetture. Da chiarire la cause dell'incidente. L'autista del mezzo è stato estratto dall'abitacolo dai vigili del fuoco di Camerino e trasportato al 118 di San Severino.
A latere della sentenza del Gup del tribunale di Ancona che ha dichiarato il non luogo a procedere per 55 imputati e il rinvio a giudizio, ma solo per alcuni capi di imputazione per altri sei nell'inchiesta sulle cosiddette 'spese facili' dei gruppi consiliari delle Marche, arrivano le prime dichiarazioni dei diretti interessati. Durissimo il legale dell'assessore Angelo Sciapichetti, avvocato Gianfranco Formica: "Se la Procura, anziché sparare nel mucchio, avesse minimamente esaminato le carte riguardanti lo Sciapichetti, si sarebbe senz’altro evitato questo passaggio davanti al GUP, con il conseguente pesante ed ingiustificato danno di immagine. Pazienza. Ora, però, dopo la Corte dei Conti, anche un Giudice penale, particolarmente attento e rigoroso, ha confermato la ineccepibilità del comportamento del suddetto Consigliere Regionale, cosa di cui i suoi elettori – e non solo io – non avevano alcun dubbio”.Per Paola Giorgi "La giustizia ha uno stato; solido. È come se mi avessero riposizionato una parte di me: l'avevano strappato via inconsapevoli che perdere l'equilibrio reca sofferenza. È tutto tornato al suo posto ora, ed io sono diamante. Inscalfibile".Rinviato a giudizio, invece, il tolentinate Francesco Massi: "Dopo 40 anni di politica sono stato rinviato a giudizio (dopo il proscioglimento da tutti gli altri capi di imputazione ) per un peculato di 146 euro. Attenderò con ansia e trepidazione il processo del 6 dicembre".Per Francesco Comi "Sono stati tre anni di sofferenze. Questo processo è stata una prova durissima per me come persona e come segretario di un partito che rappresenta una grande comunità".Dall'inchiesta, escono tutti gli esponenti del Partito Democratico e del centrosinistra. L'unico ad essere stato rinviato a giudizio è stato Cesare Procaccini. Maceratese. Così come maceratesi, e tutti (all'epoca dei fatti) di centrodestra, sono altri quattro politici rinviati a giudizio: Ottavio Brini, Franco Capponi, Enzo Marangoni e, appunto, Francesco Massi."Non posso dire quello che penso...". Lo afferma l'ex presidente dell'Assemblea legislativa delle Marche Vittoriano Solazzi (Marche 2020) commentando il proscioglimento nel procedimento sulle 'spese facili' del Consiglio. "Posso fare - aggiunge - una considerazione di carattere personale: non ho mai avuto il benché minimo dubbio su come la faccenda sarebbe finita. Perché i fondi sono stati spesi correttamente e documentati dal francobollo alle riviste. La cosa che più mi è pesata è la gogna mediatica". La vicenda "ha condizionato il mio comportamento sul piano politico: dato che c'era un'inchiesta in corso mi sono astenuto dallo svolgere attività politica, almeno in prima persona. Ora - conclude Solazzi - si è allontanata la spada di Damocle non tanto giudiziaria quanto mediatica".Dopo l'assoluzione perché il fatto non sussiste nel processo per le cosiddette 'spese facili' in consiglio regionale, il legale dell'ex governatore Gian Mario Spacca, l'avv. Alessandro Gamberini, lo ha subito comunicato via Sms al suo assistito. "Era la formula migliore che si potesse pensare - ha detto il difensore, commentando all'assoluzione di Spacca perché il fatto non sussiste''. ''Noi - ha aggiunto - eravamo convinti che questa fosse la formula giusta perché non si tratta solo di buona fede, si tratta proprio di ritenere che non ci sia stata alcuna appropriazione. Come dire, c'è una regolarità nel modo in cui sono stati spesi i soldi che erano stati ingiustamente addebitati. Era un processo che non aveva le gambe con cui camminare e il giudice l'ha riconosciuto a noi come a molti altri".Questi i nomi degli indagati prosciolti dall'accusa di peculato nel procedimento sulle 'spese facili' del Consiglio regionale: gli ex consiglieri Luca Acacia Scarpetti; Francesco Acquaroli; Fabio Badiali; Stefania Benatti; Giuliano Brandoni; Raffaele Bucciarelli; Gianluca Busilacchi; Valeriano Camela; l'ex addetto al Gruppo dei Verdi Giuseppe Canducci; Adriano Cardogna; Mirco Carloni; Guido Castelli; Graziella Ciriaci; Giancarlo D'Anna; Antonio D'Isidoro; Sandro Donati; Paolo Eusebi; Andrea Filippini, collaboratore tra il 2010 e il 2012 con il gruppo consiliare Idv per studi e ricerche di interesse regionale; Elisabetta Foschi; Enzo Giancarli; Sara Giannini, Roberto Giannotti; Paola Giorgi; Dino Latini; Leonardo Lippi; Marco Luchetti; Maura Malaspina; Katia Mammoli; Luca Marconi; Erminio Marinelli; Almerino Mezzolani; Luigi Minardi; Adriana Mollaroli; Giulio Natali; Rosalba Ortenzi; Fabio Pagnotta, Pietro Enrico Parrucci; Paolo Perazzoli; Paolo Petrini; Giuseppe Pieroni, addetto al Gruppo Pdc; Moreno Pieroni; Fabio Pistarelli; Mirco Ricci; Lidio Rocchi; Franca Romagnoli; Angelo Sciapichetti; Daniele Silvetti; l'ex presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi; Franco Sordoni; Oriano Tiberi, Gino Traversini; Umberto Trenta; Luigi Viventi; Roberto Zaffini e Giovanni Zinni.
Gita all'aperto per gli anziani ospiti delle case di riposo di Castelraimondo, Gagliole e Matelica. L'uscita si è tenuta nei giorni scorsi grazie alla collaborazione tra le tre strutture: destinazione il Laghetto di Sefro. Così, accompagnati da alcune operatrici, coordinatrici e animatori, nonché dal vicesindaco del comune di Castelraimondo Esperia Gregori, gli ospiti hanno passato una bella giornata all'aria aperta, potendo gustare la tranquillità e la quiete tipica delle nostre zone, tra giochi, balli e animazione.“Queste iniziative fanno bene agli ospiti – ha detto il vicesindaco Esperia Gregori, assessore alle Politiche Sociali – spezzano la routine e fanno vivere loro una giornata in compagnia e all'aperto e alla scoperta delle belle località del nostro territorio. Questa è stata la prima di una serie di iniziative “fuori porta” che sono in programmazione e per le quali ringrazio tutti i collaboratori delle strutture. In programma nei prossimi giorni, organizzate a Matelica, ci saranno le Olimpiadi per gli Anziani, una serie di iniziative e di giochi dedicati a loro per favorire il movimento, la concentrazione e le attività di gruppo. Sarebbe un vero peccato non usufruire delle nostre peculiarità e delle bellezze che il nostro territorio ci riserva”.
Da Massimo Montesi, consigliere provinciale del Partito Democratico, riceviamoNon sono stati ritenuti sufficienti, evidentemente, i continui interventi sulla stampa prima e dopo le elezioni provinciali, che si sarebbero dovuti evitare e che hanno portato solo dei danni al Pd ed allo stesso risultato non positivo. Dopo il voto, scopriamo che alcuni del Pd, invece di discutere e cercare di capire i motivi di tale insuccesso, si sono prodigati nello stilare un documento e su questo raccogliere le firme, anche queste poche a dire il vero, per chiedere la verifica della alleanza e del governo regionale e il congresso provinciale, condito da accuse tanto velenose quanto generiche su presunti tradimenti di amministratori del Pd non precisati.Non è mai stata mia abitudine, scrivere sui giornali, consapevole del danno che questo arreca al Pd e penso anche dell’insignificanza e anzi delle reazioni negative di chi legge, che non può che pensare al nostro partito come il luogo del cinismo, delle piccolissime e negative manovre e ambizioni personali. Continuerò a fare così, e le mie riflessioni sul voto, sul perché di questo insuccesso e sulle cose da fare le farò nella prima occasione utile e negli organismi previsti, prima di pubblicarle. Sulla presunta teoria del complotto però e dei traditori un accenno solo, perché mi pare centrale partire dai numeri: la lista del Pd, ha preso circa 29.000 voti ponderati pari al 44 per cento, e la nostra candidata Ornella ne ha presi circa 32.000 pari al 44 per cento, non capisco dove sarebbero i traditori. Il dato invece che tutti ricordiamo nella fase della discussione e delle decisioni: gli attuali protagonisti molto combattivi ostentavano alleanze trasversali con gli amministratori di centro destra che puntualmente si sono rivelate assolutamente inventate.Inoltre, il dubbio che viene: è veramente mai interessato del risultato delle elezioni provinciali o fin dall’inizio gli obiettivi erano, purtroppo e miseramente, molto più personali e meno nobili, e dovevano passare per una crisi del Pd provinciale e con questa sperare di poter conservare o piazzarsi su qualche poltrona ambita?Rimane una sensazione di inadeguatezza complessiva di una classe dirigente. Amministratori che devono rispondere del loro operato ai cittadini, e senza alcuna retorica, pensiamo ai comuni e ai cittadini colpiti dal terremoto, ma prima e da molto tempo, da una crisi profonda, da una insicurezza economica e sociale, dall’assenza di servizi o di risposte; che chiedono una verifica del governo regionale nel momento della necessità assoluta della presenza e di interventi celeri e positivi da parte di chi ha responsabilità di governo.Infine un appello, fermatevi, fermiamoci, alle persone normali queste cose non interessano, diamo risposte da amministratori e esercitiamo il ruolo per il quale abbiamo, tutti, ricevuto il mandato.