Brutto incidente quello accaduto nel tardo pomeriggio odierno in un cantiere edile di Matelica intorno alle 18:15.
Un uomo di 50 anni, mentre era intento a tagliare l'erba con il bobcat , per cause ancora in fase di accertamento da parte degli uomini dei Carabinieri di Camerino accorsi sul posto, ha tranciato un cavo che gli è finito addosso causandogli dei forti traumi al torace.
Immediatamente è stato lanciato l'allarme da parte dei colleghi e sul luogo dell'incidente sono arrivati gli operatori sanitari del 118 con un ambulanza che dopo aver costatato le lesioni riportate dall'uomo, hanno predisposto l'intervento dell'eliambulanza, che ha trasportato il paziente in codice giallo traumatico all'Ospedale Civile "Engles Profili" di Fabriano.
"Abbiamo il piacere di comunicare che in data odierna abbiamo appreso dalle autorità competenti che a Matelica non sono più presenti persone contagiate da COVID-19. Finalmente anche il nostro paese è da considerare covid-free". Così l'amministrazione comunale di Matelica annuncia, tramite una nota ufficiale, l'assenza di casi di positività al coronavirus nel territorio cittadino.
"Il rispetto costante delle regole da parte della popolazione ha reso possibile il raggiungimento di questo traguardo - sottolineano dalla Giunta -. Si invita pertanto la cittadinanza a non abbassare la guardia. Si raccomanda l’uso della mascherina nei locali pubblici, di mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro e di igienizzare con cura le mani".
La USD Treiese annuncia l’accordo di collaborazione con la società SS Matelica.
Dopo il rinnovo dell’affiliazione con l’Udinese, la società rossoblù ha raggiunto un protocollo d’intesa con la società neopromossa in Serie C.
L’accordo nasce dalle volontà del presidente della Treiese, Rodolfo Micucci, e del responsabile del settore giovanile dei biancorossi, il treiese Alberto Virgili. La collaborazione prevede dei vantaggi sia per i tecnici che soprattuto per i giovani calciatori della scuola calcio rossoblù.
I tecnici delle due società potranno liberamente visionare le sedute di allenamento delle varie squadre di ragazzi. Gli osservatori e gli allenatori del Matelica potranno seguire i calciatori migliori della Treiese sia in allenamento che nelle partite.
La società biancorossa, inoltre, potrà far allenare i ragazzi nelle proprie strutture per testarli ed eventualmente tesserarli. I tecnici rossoblù potranno partecipare agli stages organizzati dalla società di patron Canil. Il Matelica, inoltre, avrà una prelazione per prelevare i miglior giovani rossoblù, ad eccezione di eventuali richieste dell’Udinese, che mantiene la priorità assoluta.
Il presidente Micucci è pienamente soddisfatto dell’accordo. “La Treiese in questo modo – spiega il numero 1 della società– è in grado di dare ai propri tesserati la possibilità di poter esser visionati da ben due società professionistiche, l’Udinese e appunto il Matelica, ed eventualmente poter andare a giocare con loro, senza che i genitori né le società stesse debbano anticipare i costi dei premi preparazione. Ai bambini dico: se vieni a giocare con la Treiese, ti apriamo le porte al calcio professionistico, se sei bravo e senza alcun esborso. Per altre eventuali destinazioni, restano inalterate tutte le condizioni precedenti a questi accordi”.
"Il comune di Matelica fa cassa sui servizi all’infanzia e l’Assessore al bilancio non ha ancora capito che il comune è un ente a servizio dei cittadini e non il contrario - tuona in una nota, il gruppo consiliare “Per Matelica” guidato dall’ex sindaco Alessandro Delpriori - Non è neanche un’azienda e non deve fare fatturato, anzi, deve spendere tutti i soldi a disposizione - proseguono - Nell’ultimo consiglio comunale sono stati votati il bilancio per il 2020 e pure il consuntivo del 2019".
"La favola raccontata da un anno a questa parte che la vecchia amministrazione avrebbe lasciato i conti fuori posto e anzi, avrebbero lasciato buchi e finito tutti i soldi, è stata smentita da loro stessi. Il comune, infatti, ha avuto nel 2019 un risparmio di 360.000 euro -sottolinea il gruppo di minornaza - Soldi che erano stati previsti ma che Matelica Futura non ha voluto o saputo spendere, eppure si potevano fare servizi, erogare ai cittadini attività gratuite e magari aiutare le famiglie".
"Proprio le famiglie, quelle con più figli tra l’altro, sono le nuove nemiche di Ciccardini che è talmente ossessionato dal fare cassa che ha fatto quello che fino a qualche tempo fa era impensabile - precisano - Invece di usare i risparmi del Comune, ha deciso di aumentare le rette per l’asilo nido e per la mensa scolastica, con l'avallo dell'Assessore ai Servizi Sociali Procaccini. Aumento del 133% della tariffa giornaliera dell’asilo e aumento del 24,3% per il costo del buono mensa scolastico. Aumenti ingiustificati, in quanto non corrispondenti al miglioramento dei servizi stessi. Qualcuno tenta di giustificarli per le misure di sicurezza per il Covid".
"Niente di più falso e bugiardo: gli aumenti sono stati approvati da tutta la giunta Baldini precedentemente all'emergenza, ed inoltre già preannunciati in più occasioni nei consigli comunali dall'Assessore al Bilancio - spiegano i cosiglieri di minoranza - Mettiamo che una famiglia abbia due bambini, uno all’Asilo e uno alla scuola elementare, avrebbe un aumento annuo di quasi 400 €. Sono soldi che il comune ha in cassa e che l’Assessore ha deciso invece di prelevare dalle tasche dei cittadini, Il motivo? Perché secondo lui quei servizi costano troppo - e concludono - Sono aiuti a tutte le famiglie di Matelica, come possono costare troppo?".
Papa Francesco ha nominato come nuovo vescovo di Fabriano-Matelica S.E. Mons. Francesco Massara, già arcivescovo di Camerino-San Severino Marche. L'annuncio, atteso dallo scorso 26 luglio 2019, è stato dato nella mattinata odierna.
Il provvedimento Pontificio non porta alcuna mutazione all’assetto amministrativo delle due sedi. Le Diocesi, pertanto, rimarranno due Circoscrizioni ecclesiastiche separate ed indipendenti e come tali dovranno essere governate. “Tuttavia – ha riferito il Nunzio Apostolico –, nulla osta che si prospettino e si attuino col tempo percorsi unitari di formazione del clero e del laicato, e così pure forme di interscambio tra i due presbiteri nell’esercizio del ministero pastorale”.
"Sarà mia premura, dunque fare il possibile per favorire un cammino di unità che dovrà essere funzionale ad un lavoro comune secondo le indicazioni della “sinodalità” e della “missionarietà” - afferma S.E. Mons. Massara -. Il mio programma sarà quello di continuare a stare vicino alla nostra gente; mentre chiedo a ciascuno e a tutti voi, l’impegno a mettere insieme i doni ricevuti, in un cammino di comunione, per seguire con maggiore slancio il Signore Gesù e operare una autentica opera evangelizzatrice nella nostra Chiesa".
"Permettetemi di ringraziare innanzitutto Papa Francesco - ha aggiunto il vescovo - per la fiducia che ancora una volta, mi ha accordato con questo Provvedimento. Al Successore di Pietro, va tutta la mia e vostra incondizionata obbedienza e disponibilità per poter continuare a lavorare per il bene dalla Chiesa nel diffondere la gioia del Vangelo. Da parte mia accolgo questa nuova responsabilità con gioia e con non poche preoccupazioni. Infatti; ora che “la famiglia si è allargata”, sarà per me indispensabile e necessario cercare le priorità; affinché possa essere un Pastore e un Padre attento alle esigenze di ciascuno. Sarà necessario ritrovare nuovi ritmi di vita, ma soprattutto conseguire tempi e modi per essere vicino al Popolo Santo di Dio che il Signore mi affida, senza ignorare nessuno, nel mio dovere di annunciare con franchezza il Vangelo di Gesù Cristo".
Monsignor Francesco Massara continuerò ad essere Amministratore Apostolico della diocesi di Fabriano-Matelica fino al giorno della Immissione canonica che verrà celebrata in Cattedrale, martedì 8 settembre, in occasione della Memoria liturgica della Madonna del Buon Gesù.
Primo matrimonio dopo l'emergenza Covid a Matelica.
Ieri il consigliere comunale di maggioranza Graziano Falzetti ha unito con rito civile Andrea Afrodisi Antonelli e la sua dolce metà Cristina Cingolani.
Con grande emozione Falzetti, amico degli sposi li ha uniti in matrimonio, all'interno dell'attuale sede comunale in via Spontini. E' stato anche questo un modo di ritornare alla normalità, con la celebrazione delle nozze che corona il sogno d'amore dei due ragazzi, lui di Matelica, lei di Castelraimondo, che si sono conosciuti qualche anno fa, senza lasciarsi più. A festeggiarli i familiari ed i parenti, a loro l'augurio di una felice vita insieme.
Tragedia a Matelica, muore in seguito a un malore 50enne operaio edile. La vittima è Roberto Rogani residente ad Appignano.
L'uomo, dipendente della ditta Cemeco, durante la pausa pranzo intorno alle 12:30, si trovava in un cantiere in Zona Case Rosse, quando si è sentito male e improvvisamente si è accasciato a terra. A trovarlo riverso i suoi colleghi, che hanno subito allertato il 118. Gli operatori dell'emergenza, giunti sul posto, non hanno potuto far altro che constatare il decesso del 50enne. Sul posto anche i carabinieri di Matelica.
La salma dell'uomo è stata trasferita all'obitorio dell'ospedale di Macerata.
Nel primo pomeriggio di oggi il Consiglio Federale ha approvato la proposta della Lega Nazionale Dilettanti in merito alla griglia finale e alle consegnati promosse e retrocesse dei nove gironi del campionato serie D.
Promozione in Lega Pro per le prime classificate e retrocessione diretta per le ultime 4 della graduatoria: così può esultare il Matelica di patron Mauro Canil che sale nella terza categoria nazionale entrando ufficialmente nel mondo del calcio professionistico dopo averlo per tanti anni accarezzato
Alla felicità biancorossa però fa da contro altare la delusione che si respira nelle sedi di Jesina e Sangiustese che essendosi classificate nelle ultime quattro posizioni del girone, sprofondano in Eccellenza concludendo nel peggiore dei modi un'annata, calcisticamente parlando, tribolata.
In questo periodo post Covid 19 l’arte nelle Marche si riappropria di uno spazio espositivo pubblico con l’inaugurazione della mostra IN DOMUM dell’artista Adinda-Putri Palma. Sabato 6 giugno a Matelica presso Palazzo Ottoni, sede della mostra, si è presentato un folto pubblico per questa apertura, probabilmente la prima nella Regione dopo il Coronavirus. La presentazione è avvenuta nello spazioso cortile del palazzo alla presenza delle autorità locali e di numeroso pubblico nel rispetto del protocollo di sicurezza con percorsi segnalati e regole esposte nei vari spazi dell’atrio e del corridoio.
Il progetto è stato selezionato tra i vincitori del bando nazionale “Per Chi Crea" promosso dal MIBACT e gestito da SIAE, destinato agli artisti under 35, ed è stato presentato dall’associazione Amici di Palazzo Buonaccorsi. IN DOMUM è un volume ad arco autoportante alto 3,60 metri e lungo 3 costruito in legno e paglia, tutto dipinto tranne che nella parte posteriore per mostrare l’anatomia della struttura e i materiali con cui è stata costruita.
Viva soddisfazione è stata espressa dal Sindaco Massimo Baldini il quale ha conferito all’artista il rango di cittadino illustre consegnandole una medaglia d’argento quale riconoscimento della Città di Matelica per essersi distinta in campo nazionale e quindi degna di lode e di essere ricordata. “IN DOMUM fa riflettere su come abitare in bioedilizia – ha dichiarato il sindaco - e questo arco ispirato al quadro dell’Annunciazione di Lorenzo Lotto conservato a Recanati, un evento eccezionale per tutta l’umanità che avviò una nuova fase storica, è un segno di come l’opera di Adinda-Putri Palma, così come allora, rappresenti un nuovo inizio e faccia rinascere la nostra città, le Marche e tutta l’Italia in modo che possa ripartire dopo il Coronavirus”.
L’assessore alla cultura Giovanni Ciccardini ha ricordato la Preview del 2 giugno per celebrare in modo straordinario la festa dell’Unità d’Italia e della Repubblica Italiana, e ricordare che quel giorno di 74 anni fa le donne furono chiamate a votare per la prima volta. L’imponente opera è stata protagonista di uno spettacolare percorso: l’arco, posto in bella vista su un carrello trainato da un trattore con tanto di bandiere tricolore e arcobaleno, ha sfilato da Braccano, dove risiede l’artista, fino ad arrivare in piazza Enrico Mattei.
La prof.ssa Paola Ballesi, presidente dell’Associazione Amici di Palazzo Buonaccorsi e curatrice della mostra insieme a Nikla Cingolani e Stefano Verri, a nome dell’associazione ha ringraziato le autorità, la protezione civile, la Pro Loco e tutta l’amministrazione per aver snellito ogni procedura burocratica e per la disponibilità nella riuscita dell’evento in questo particolare e difficile momento storico. Il suo intervento si è basato sul significato simbolico dell’opera che richiama la dottrina di Heidegger, il filosofo tedesco che in un suo saggio mette a fuoco l’abitare, il costruire e il pensare, un decalogo quotidiano a cui ispirarsi. “IN DOMUM è una pietra d’inciampo dell’intelletto – ha affermato la Ballesi - e ci ricorda come l’arte è libera e il Costruire e l’abitare sono il modo proprio d’essere dell’uomo. “Essere al mondo” in quanto abitanti significa essere responsabili e avere cura e rispetto di tutte le cose che ci circondano”.
La mostra comprende anche un video che racconta per immagini tutto il processo creativo ed esecutivo dell’opera. Le riprese e il montaggio sono stati eseguiti dal fotografo e videomaker Roberto Balestrini.
L’opera rimarrà esposta fino al 12 luglio 2020. Dal 7 al 19 ottobre sarà la volta di Recanati nell’Atrio del Palazzo Comunale, dove sarà presentato il catalogo edito da Quodlibet.
Olio abbandonato più volte al di fuori della stazione di raccolta. È la segnalazione che arriva da un cittadino di Matelica che, negli scorsi giorni, ha visto ripetersi episodi d'inciviltà nei pressi del cassoncino presente all'intersezione tra via Tommaso De Luca e via Francesco Nuzi.
"Lo scorso 14 aprile, in pieno lockdown, ho notato due contenitori d'olio lasciati a terra a fianco della stazione di raccolta, senza che fossero stati svuotati nell'apposito contenitore giallo (foto sotto, ndr). Gli addetti al ritiro aspirano dalla stazione di raccolta soltanto l'olio presente al suo interno mentre, giustamente, non portano via quello lasciato a terra" questo il racconto del cittadino che abita in un condominio nelle vicinanze della stazione di raccolta.
"Nei giorni successivi - prosegue - qualcuno, notata l'inciviltà, li ha rimossi".
Nella mattinata di oggi, 6 giugno, il cittadino ha però nuovamente notato quattro contenitori pieni di olio abbandonati a terra (foto sotto, ndr), senza essere stati svuotati: "Evidentemente la quarantena a cui siamo stati obbligati a causa del Covid-19, non ha contribuito a far acquisire maggiore senso civico. È da queste piccole cose che ognuno di noi può fare la differenza".
Hanno unito le forze per far sopravvivere le proprie attività durante questo lockdown da coronavirus e ne è nata una virtuosa collaborazione: si tratta del “Ristorante Secondo Tempo” di Matelica dei fratelli Claudio e Mauro Zamparini e della tipografia matelicese “Grafostil” dei fratelli Pietro e Matteo Burzacca. “Dovevamo trovare una soluzione per riuscire a rimanere a galla durante questo periodo in cui le perdite sono state di oltre il 90% - affermano i fratelli Zamparini – e abbiamo deciso, come anche altri ristoranti della zona, di puntare molto sull’asporto con consegna a domicilio. Volevamo continuare ad essere presenti nelle vite dei nostri clienti e abbiamo pensato di sviluppare un packaging che facesse pensare a noi quando consegnavamo i nostri piatti. Per questo ci è venuta l’idea di appoggiarci a una realtà locale, anche con l’intento di sostenerci a vicenda in questa crisi economica da cui usciremo tutti molto colpiti. Quando abbiamo contattato i fratelli Burzacca di Grafostil abbiamo trovato immediatamente una buona intesa e da lì, grazie alla loro competenza, unendo forze e idee, abbiamo realizzato contenitori da asporto graficamente e tecnicamente adatti alle nostre esigenze. Ne è uscita una bella collaborazione che vorremmo mantenere anche dopo la riapertura. La nostra intenzione, infatti, è quella di continuare con il servizio di asporto anche in futuro per dare un servizio anche a quelle persone che ancora non se la sentono di frequentare locali pubblici oppure, semplicemente, preferiscono consumare i pasti a casa o all’aperto durante la bella stagione”.
Da lunedì 25 maggio prossimo il ristorante Secondo Tempo riaprirà il proprio locale, con una settimana di ritardo rispetto al “permesso” governativo, tempo che gli Zamparini hanno ritenuto necessario per capire meglio quali indicazioni seguire per garantire la sicurezza propria e dei loro clienti: “Siamo pronti a ripartire, per ora apriremo solo a pranzo tutti i giorni e il venerdì, sabato e domenica anche la sera, solamente su prenotazione, sperando di poter riprendere presto l'attività di prima e poter far rientrare anche il nostro staff che purtroppo per ora è a casa. Abbiamo deciso di non riaprire subito – spiegano i gestori – perché le indicazioni sulle regole da seguire non erano ancora abbastanza chiare e volevamo capire come sarebbe andata questa prima settimana di “libertà”. Tuttavia, le notizie sulla curva epidemiologica sembrano confortanti e molti dei nostri clienti affezionati si sono fatti sentire con l’intenzione di venire a mangiare nel locale. Così abbiamo preparato il ristorante per garantire distanziamento, sanificazione e sicurezza; abbiamo la fortuna di avere ampi spazi, anche all’aperto, per cui sarà abbastanza semplice distanziare i tavoli, ci saranno ovviamente i dispenser la sanificazione delle mani, i menù digitali, il plexiglass alla cassa e applicheremo tutte le accortezze necessarie per tutelare la salute di tutti. Per questo invitiamo i nostri clienti a venire nel locale con la mascherina che potranno togliersi quando saranno seduti al tavolo. Sarà tutto un po’ diverso da prima, ma quello che non mancherà sarà il nostro impegno in cucina e l’accoglienza in sala”.
Stop ai campionati di calcio dei Dilettanti, avanti quelli della Leghe di serie A, B e C: è questo quanto emerge dal consiglio federale della Figc, che si è tenuto a Roma e si è concluso dopo quattro ore di discussione. La stagione 2019/2020 avrà una nuova proroga: le competizioni potranno andare avanti fino al 31 agosto, i campionati professionistici dovranno concludersi entro il 20 agosto.
In caso di «nuova sospensione» per l’emergenza coronavirus il consiglio Figc rimodulerà il format dei campionati con «brevi fasi di playoff e playout»; se invece ci sarà un’interruzione definitiva, «la classifica sarà definita applicando oggettivi coefficienti correttivi».
Per i verdetti in merito ai campionati di Serie D ci sarà da attendere venerdì con l'Assemblea della Lega Nazionale Dilettanti che dovrà applicare le direttive che in questo momento sono oggetto di discussione a Roma. Certa la promozione delle prime classificate di ogni girone da definire il criterio delle retrocessioni.
Falsifica banconote: denunciato ventiduenne romeno, Marius Paul Stoica, residente a Fabriano. È quanto hanno accertato i carabinieri di Camerino durante un servizio di controllo svolto a Matelica. Ai militari era stata segnalata la presenza del giovane in un supermercato della zona, dove poco prima aveva spacciato una banconota falsa da 50 euro, di buona fattura.
Il ventiduenne è stato subito individuato e sottoposto a perquisizione. È stato trovato in possesso di altre 15 banconote false da 50 euro.
Ulteriori controlli presso la sua abitazione hanno permesso di rinvenire e sequestrare altre banconote false da 20 euro e un personal computer. Il ventiduenne, nullafacente, aveva già a suo carico precedenti di polizia.
Giovedì 21 maggio riapre i battenti il mercato settimanale di Matelica, seppur con le dovute limitazioni legate al contenimento dell'epidemia da COVID-19.
Il mercato sarà organizzato in due aree ben distinte, che vanno a dividere il settore alimentare da quello non alimentare.
Non sono previsti contingentamenti numerici nell’entrare nell’area mercatale ma il rispetto di tutte le regole e disposizioni statali, regionali e comunali in materia di contenimento del virus covid – 19.
Dunque, trattandosi di un luogo a tutti gli effetti commerciale - anche se all’aria aperta - è fatto obbligo a tutti di utilizzare guanti e mascherine protettive o altre forme idonee di prevenzione a tutti i clienti ed avventori. E’ vietato servire i cittadini/consumatori che non le utilizzano.
È vietata, altresì, qualsiasi forma di assembramento e deve sempre essere rispettata la distanza di almeno 1 metro. I clienti devono permanere nella zona mercatale il tempo minimo necessario per l’acquisto della merce.
Durante la fase di vendita si deve servire un cliente alla volta e gli altri clienti devono restare ad una distanza di almeno 1 metro. Per le attività di somministrazione di alimenti e bevande, per un periodo provvisorio di durata fino al 30 settembre, è vietato il consumo sul posto.
Sono favoriti sistemi di pagamento elettronici. Se il pagamento viene effettuato in contante o POS portatile, l’operatore provvede alla disinfezione delle mani e del POS al termine dell’operazione. Se il pagamento avviene tramite contanti, si utilizzeranno sistemi per evitare contatti diretti. Il mercato sarà attrezzato con dispenser per detergere le mani.
"E' un momento importante ed un banco di prova per la ripresa economica e sociale della nostra collettività" ha sottolineato il sindaco Massimo Baldini.
Nonostante il calcio stia facendo di tutto per ripartire, all’interno delle discordanti indicazioni del governo, costituendo protocolli di sicurezza e procedure per consentire agli atleti e alle squadre di tornare in campo, una fetta dell’opinione pubblica ritiene più corretto annullare tutto dopo lo stop di inizio marzo, così come alcuni presidenti delle società coinvolte che antepongono la tutela della salute al risultato sportivo.
Uno di questi è sicuramente il presidente dell’S.S.Matelica Calcio Mauro Canil la cui squadra al momento dello stop forzato era capolista del girone F di serie D: “Non spetta a noi decidere come chiudere i campionati e per questo non voglio esprimere dei giudizi sulle attuali decisioni che i vertici del calcio sono i procinto di prendere – dichiara il numero uno biancorosso - certo è che chiederlo ad un presidente di una squadra prima in classifica è normale che sarebbero d’accordo per farli terminare con la promozione delle teste di serie, ma personalmente non mi sento di sposare questa tesi in quanto a me non piace vincere in questa maniera".
Una visione sicuramente che va al di là del lato sportivo, considerando che il Matelica dopo 26 gare giocate era in testa al suo girone con 3 lunghezze di vantaggio sul Campobasso: “Voglio fare i complimenti ai miei ragazzi perché fino allo stop, se andiamo ad analizzare i dati, il Matelica era primo in tutto, un chiaro segnale non eravamo li per caso – commenta Canil - certamente stavamo assistendo ad un campionato avvincente con almeno quattro squadre a contendersi la vittoria finale; un copione decisamente diverso da quello delle ultime due stagioni, dove eravamo sempre in due a duellare e in entrambi i casi abbiamo purtroppo perso il primato al fotofinish”.
Ora i vertici del calcio italiano stanno cercando di rimettere insieme i pezzi per cercare una soluzione percorribile affinché la palla torni a rotolare negli stadi, ma su questo punto il presidente Canil ha le idee ben chiare “ Innanzitutto non possiamo mettere nulla davanti alla salute delle persone perché questo è l’aspetto primario da considerare e tutelare – precisa - ripartire in questo momento credo sia l’errore più grande che possiamo commettere perché metteremo a repentaglio le vite di tutti i nostri cari e quindi bisogna mettersi il cuore in pace a cominciare dalla serie A – continua - è vero che in quel contesto ci sono interessi economici enormi, ma non credo che siano più importanti della salute della gente”.
L’emergenza sanitaria non ha solo fermato lo sport ma anche tutto il tessuto economico: “Bisogna accettare la situazione ed aspettare tempi migliori – sentenzia Canil - non so quello che succederà in futuro ma a livello economico c’è il rischio che almeno il 50% delle aziende chiudano i battenti, e questo succede anche perché la comunità europea ha fatto poco niente per aiutare le imprese – e prosegue -. Forse la serie A riuscirà ad attutire il contraccolpo, per il resto sarà difficile trovare ancora degli sponsor che possano sostenere il mondo dello sport e non mi riferisco solo al calcio”.
La situazione del campionato di serie D si presenta ad oggi ancora molto complessa, con tutto il mondo dei dilettanti che ha mal digerito le decisioni prese qualche giorno fa dall’assemblea della Lega Pro in riferimento al blocco dei ripescaggi : “ Bisogna mettersi anche nei panni di chi prende le decisioni – osserva il presidente - se si decide di bloccare le retrocessioni dalla Lega Pro è comunque una scelta e quindi ne prenderemo atto e ci comporteremo di conseguenza. – Poi sottolinea -. Un campionato come quello di serie C va comunque rivisto nel vero senso della parola, perché non è possibile che i presidenti delle società si possano impegnare ad affrontarlo solo sulla base di promesse quando invece ci vogliono certezze, sennò non si va da nessuna parte; al di la della fideiussione ci sono delle spese di gestione intorno che sono insostenibili”
Un futuro quindi che appare ancora nebuloso e non privo di insidie che Mauro Canil ha così commentato “Credo che ci sarà purtroppo un grande ridimensionamento perché se vengono a mancare delle risorse diventa tutto più complicato– fa notare il presidente - ci saranno tante società in difficoltà dalla Lega Pro in giù e mi auguro che i vertici del calcio intervengano – e conclude - questa era una situazione a cui bisognava comunque porre rimedio anche prima dell’emergenza sanitaria e a tal proposito mi chiedo: cosa pensiamo di fare domani se già prima eravamo messi cosi? Spero di trovare una risposta al più presto possibile”.
L’abbazia di Santa Maria De Rotis, da molti conosciuta semplicemente come l’abbazia di Roti, piccolo gioiello dimenticato e ormai quasi perso nella natura incantevole della Riserva naturale regionale del monte San Vicino e del monte Canfaito, nel territorio del Comune di Matelica, in concorso tra “I luoghi del cuore” del Fai, il Fondo per l’Ambiente Italiano.
Poco si sa della sua storia, si legge nella scheda allegata al materiale fotografico dell’Abbazia che al momento è al 50esimo posto nella classifica de I luoghi del cuore Fai, poiché i numerosissimi documenti conservati nell'archivio andarono persi in un incendio avvenuto nel secolo XVIII. Nel 1195 si ha prima notizia di un abate di Santa Maria de Rotis, ma la sua fondazione è da ascrivere sicuramente ai secoli precedenti, poiché all'epoca il monastero era già al massimo dello splendore. Agli inizi del '300 fu attaccato dai matelicesi ed iniziò il progressivo declino che si concluse con la cessione in commenda nel XV secolo e con la definitiva assegnazione dei beni al Capitolo della Collegiata di Santa Maria di Piazza a Matelica. Dell'antica struttura si ritrovano elementi solo in parte dell'edificio chiesastico. Si può raggiungere solo a piedi in circa 30 minuti, lasciando la macchina poco dopo aver passato Braccano: è forse uno dei pochi luoghi in cui l'assoluta mancanza di insediamenti umani ed il bellissimo scenario naturale danno l'impressione che il tempo si sia fermato all'epoca dei primi insediamenti monastici.
Oggi restano interessanti parti del monastero, consolidato nelle sue strutture portanti, per la cui salvezza da sempre si sta battendo l’Unione Montana Potenza Esino Musone di San Severino Marche ricadendo questo antico gioiello nell’ambito della Riserva naturale regionale del monte San Vicino e del monte Canfaito di cui l’ente comunitario è ente gestore.
L’abbazia di Roti può essere votata tra i Luoghi del cuore del Fai, iniziativa giunta alla decima edizione e che, come sempre, vuole tutelare e valorizzare siti che rischiano la rovina.
Sarà possibile partecipare al concorso votando il Luogo del cuore preferito fino al 15 dicembre. Data l’emergenza sanitaria da Covid-19 si può votare solo ed esclusivamente online al sito www.iluoghidelcuore.it.
Forse una dimenticanza, ma sicuramente un errore da matita rossa quello commesso oggi dall'Amministrazione Comunale di Matelica che ha quantomeno provato a cerebrare il 25 Aprile, Giorno della Liberazione, attraverso un post pubblicato sulla pagina istituzionale di Facebook.
Tutto nelle norma sembrerebbe, se non fosse per il fatto che in un passaggio del testo si sono lette queste parole: "La Festa della Liberazione vide i nostri soldati segnare la fine vittoriosa della prima guerra mondiale nel 1918, sancendo così il compimento dell’unità territoriale italiana iniziato nelle guerre di indipendenza del secolo precedente."
Un errore storico madornale che non è passato inosservato, suscitando quindi l'ilarità, ma anche lo sdegno, di tante persone che hanno fatto notare, con commenti dai toni forti sotto il post, la "scarsa preparazione in storia contemporanea" dell'attuale giunta comunale.
A nulla è valso il goffo tentativo del gestore della pagina Facebook, di modificare il testo, correggendo il passaggio incriminato, infatti lo screnschoot del post originale era già stato ripreso è divulgato dalle altre pagine del gruppo di minoranza che non si sono risparmiati in critiche.
"Chiediamo scusa agli italiani tutti per l'incompetenza e per la cattiva fede degli attuali Amministratori di Matelica - tuonano i componenti del gruppo 'Per Matelica' - il 25 Aprile è la festa della Liberazione dall'oppressione nazifascista, non c'è niente da aggiungere."
Dello stesso tenore l'intervento dell'ex sindaco del Comune di Matelica Alessandro Delpriori: " Oggi il Comune di Matelica ha toccato il fondo - dichiara dal suo profilo facebook personale - Come ex sindaco e attuale amministratore trovo vergognoso il post sulla pagina in cui si scrive che il 25 Aprile celebra la fine della prima guerra mondiale - e poi conclude - Mi dissocio".
Nel pomeriggio c'é stata la replica del sindaco di Matelica Massimo Baldini, affidata ad un post facebook.
"La premessa, che è stata tolta - ha scritto il primo cittadino - voleva significare che la liberazione dell'Italia dallo straniero era iniziata con le guerre d'indipendenza prima, infatti l''unità d'Italia si è conquistata con la fine della prima guerra mondiale 1918 che ha causato tantissimi morti.L' oppressione dal nazifascismo si è protratta in Italia per circa 20 anni ed è costata anchessa tante vite umane, soprattutto alla fine della seconda guerra mondiale.Questo era il pensiero che avevo inserito nel testo da pubblicare, purtroppo al momento dell'invio ho commesso una distrazione scegliendo la bozza con l'articolo tagliato.Pervengano a tutti voi le mie personalissime scuse per l'errore rinnovando e condividendo con voi i valori della resistenza", ha concluso.
Scatta la fase due per il Contratto di Fiume dell’Alto Potenza. Dopo la discussione delle strategie e la formazione del quadro sinottico nasce, infatti, il primo Piano di azione che le Amministrazioni locali sono state invitate a sottoscrivere dal presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, Matteo Cicconi, in vista dell’assemblea conclusiva.
Coinvolti nell’iniziativa i Comuni di Castelraimondo, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Matelica, Muccia, Pioraco, San Severino Marche, Sefro e Treia insieme al settore Tutela delle acque e Difesa del suolo e della costa della Regione Marche, al Consorzio di Bonifica, all’Ordine dei Geologi, all’Ambito Territoriale Ottimale, alle associazioni ambientaliste Wwf e Legambiente.
Gli elaborati tecnici sono stati consegnati dal coordinatore del Piano, architetto Carlo Brunelli, insieme a tutte le schede d’azione che hanno interessato la parte superiore del bacino idrografico avente una superficie di oltre 650 chilometri quadrati. Si tratta di un territorio caratterizzato prevalentemente da aree boschive, pascoli e seminativi in cui il sistema insediativo si sviluppa principalmente nel fondovalle e dove insistono ben quattro siti Natura 200 e alcuni elementi di pressione ambientale.
Il Contratto di Fiume costituisce un importante strumento di programmazione strategica integrata per la pianificazione e gestione dei territori fluviali, in grado di promuovere la riqualificazione ambientale e paesaggistica attraverso azioni di prevenzione, mitigazione e monitoraggio delle emergenze idrogeologiche, di inquinamento, paesaggistiche e naturalistiche. Inoltre il suo scopo è quello di promuovere la collaborazione e la sussidiarietà fra i diversi attori, istituzionali e non, operanti sul territorio, finalizzando tutte le azioni alla rinascita del bacino idrografico, in una visione non settoriale ma integrata del fiume, inteso come ambiente vitale, bene comune da gestire in forma collettiva e partecipata.
Il primo piano d’azione del Contratto di Fiume contiene gli obiettivi da perseguire nel periodo 2020-2022. La quasi totalità delle azioni è di tipo non strutturale e a costi molto accessibili per le amministrazioni locali nella mancanza di certezze sulla disponibilità di contributi regionali o finanziamenti specifici. Tra queste alcune azioni sono virtualmente a costo zero e consistono nella formazione di tavoli, intese o riorganizzazioni di uffici e strumenti normativi. Si è ritenuto prioritariamente importante che il processo si avvii, che ogni Comune porti alla fase di studio, di progettazione, e magari di realizzazione, di un intervento almeno in ogni ambito in cui è stato articolato il bacino dell’Alto Potenza. Previsti, inoltre, l’avvio di iniziative di conoscenza con le scuole, l’avvio di una serie di progetti integrati assieme al Consorzio Bonifica, studi sulla possibilità di avviare accordi agroambientali, la creazione di un regolamento di polizia rurale unitario e di un corpo territoriale di vigilanza ambientale, Tutte azioni, queste, che da sole sono in grado di modificare profondamente, e in meglio, il rapporto tra la comunità locale e il suo territorio.
Venerdì 24 aprile, alle ore 11,30, conferenza stampa su Zoom per presentare Aipas Marche, una comunità interprofessionale del mondo sociale e socio-sanitario che, in collaborazione con le quattro Università delle Marche, promuove la partecipazione attiva alla realizzazione del welfare territoriale.
Dotata di una piattaforma online che contiene approfondimenti, studi, ricerche sul mondo sociale e socio-sanitario delle Marche prodotti da esperti e protagonisti diretti, Aipas Marche vuole offrire un contributo per far fronte all'emergenza Covid-19 mettendo a disposizione di tutta la comunità, e in particolare del mondo del sociale e del socio-sanitario, i propri strumenti.
La piattaforma, nata con il contributo di Halley Informatica, rappresenta uno strumento pratico di lavoro e di condivisione dove poter reperire i contributi e le buone prassi di tutti gli Ambiti Territoriali Sociali delle Marche (www.aipasmarche.it). Della stessa fa parte anche l’Ats dell’Unione Montana Potenza Esino Musone che riunisce i Comuni di Apiro, Castelraimondo, Cingoli, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Matelica, Pioraco, Poggio San Vicino, San Severino Marche, Sefro e Treia.
** Link alla Conferenza Stampa: https://us04web.zoom.us/j/8232068084 **
Da qualche giorno la FIDEA spa ha introdotto sul mercato un nuovo prodotto, il "SANIL", che è un gel sanificante. Nella mattinata di oggi Mauro Canil e sua moglie Sabrina Orlandi, in rappresentanza della FIDEA, hanno provveduto a donarlo all'amministrazione comunale di Matelica. Il prodotto verrà distribuito ai dipendenti comunali, alla Protezione Civile, alla Croce Rossa di Matelica, alla Casa di Riposo, ai medici di base che operano in città, all'ospedale di comunità E. Mattei e a tutti membri del consiglio comunale.
Anche la locale stazione dei Carabinieri riceverà il gel sanificante direttamente dalla famiglia Canil.
"Questa amministrazione ringrazia l'azienda matelicese per la donazione, in particolare Mauro, Sabrina e Denis; sono questi i gesti che riempiono il cuore di ognuno di noi e che ci fanno sentire meno soli" sottolinea il sindaco Massimo Baldini.