Mauro Canil: "sarebbe un grave errore ripartire con il calcio, a cominciare dalla serie A. Serve un ridimensionamento"
Nonostante il calcio stia facendo di tutto per ripartire, all’interno delle discordanti indicazioni del governo, costituendo protocolli di sicurezza e procedure per consentire agli atleti e alle squadre di tornare in campo, una fetta dell’opinione pubblica ritiene più corretto annullare tutto dopo lo stop di inizio marzo, così come alcuni presidenti delle società coinvolte che antepongono la tutela della salute al risultato sportivo.
Uno di questi è sicuramente il presidente dell’S.S.Matelica Calcio Mauro Canil la cui squadra al momento dello stop forzato era capolista del girone F di serie D: “Non spetta a noi decidere come chiudere i campionati e per questo non voglio esprimere dei giudizi sulle attuali decisioni che i vertici del calcio sono i procinto di prendere – dichiara il numero uno biancorosso - certo è che chiederlo ad un presidente di una squadra prima in classifica è normale che sarebbero d’accordo per farli terminare con la promozione delle teste di serie, ma personalmente non mi sento di sposare questa tesi in quanto a me non piace vincere in questa maniera".
Una visione sicuramente che va al di là del lato sportivo, considerando che il Matelica dopo 26 gare giocate era in testa al suo girone con 3 lunghezze di vantaggio sul Campobasso: “Voglio fare i complimenti ai miei ragazzi perché fino allo stop, se andiamo ad analizzare i dati, il Matelica era primo in tutto, un chiaro segnale non eravamo li per caso – commenta Canil - certamente stavamo assistendo ad un campionato avvincente con almeno quattro squadre a contendersi la vittoria finale; un copione decisamente diverso da quello delle ultime due stagioni, dove eravamo sempre in due a duellare e in entrambi i casi abbiamo purtroppo perso il primato al fotofinish”.
Ora i vertici del calcio italiano stanno cercando di rimettere insieme i pezzi per cercare una soluzione percorribile affinché la palla torni a rotolare negli stadi, ma su questo punto il presidente Canil ha le idee ben chiare “ Innanzitutto non possiamo mettere nulla davanti alla salute delle persone perché questo è l’aspetto primario da considerare e tutelare – precisa - ripartire in questo momento credo sia l’errore più grande che possiamo commettere perché metteremo a repentaglio le vite di tutti i nostri cari e quindi bisogna mettersi il cuore in pace a cominciare dalla serie A – continua - è vero che in quel contesto ci sono interessi economici enormi, ma non credo che siano più importanti della salute della gente”.
L’emergenza sanitaria non ha solo fermato lo sport ma anche tutto il tessuto economico: “Bisogna accettare la situazione ed aspettare tempi migliori – sentenzia Canil - non so quello che succederà in futuro ma a livello economico c’è il rischio che almeno il 50% delle aziende chiudano i battenti, e questo succede anche perché la comunità europea ha fatto poco niente per aiutare le imprese – e prosegue -. Forse la serie A riuscirà ad attutire il contraccolpo, per il resto sarà difficile trovare ancora degli sponsor che possano sostenere il mondo dello sport e non mi riferisco solo al calcio”.
La situazione del campionato di serie D si presenta ad oggi ancora molto complessa, con tutto il mondo dei dilettanti che ha mal digerito le decisioni prese qualche giorno fa dall’assemblea della Lega Pro in riferimento al blocco dei ripescaggi : “ Bisogna mettersi anche nei panni di chi prende le decisioni – osserva il presidente - se si decide di bloccare le retrocessioni dalla Lega Pro è comunque una scelta e quindi ne prenderemo atto e ci comporteremo di conseguenza. – Poi sottolinea -. Un campionato come quello di serie C va comunque rivisto nel vero senso della parola, perché non è possibile che i presidenti delle società si possano impegnare ad affrontarlo solo sulla base di promesse quando invece ci vogliono certezze, sennò non si va da nessuna parte; al di la della fideiussione ci sono delle spese di gestione intorno che sono insostenibili”
Un futuro quindi che appare ancora nebuloso e non privo di insidie che Mauro Canil ha così commentato “Credo che ci sarà purtroppo un grande ridimensionamento perché se vengono a mancare delle risorse diventa tutto più complicato– fa notare il presidente - ci saranno tante società in difficoltà dalla Lega Pro in giù e mi auguro che i vertici del calcio intervengano – e conclude - questa era una situazione a cui bisognava comunque porre rimedio anche prima dell’emergenza sanitaria e a tal proposito mi chiedo: cosa pensiamo di fare domani se già prima eravamo messi cosi? Spero di trovare una risposta al più presto possibile”.
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