In occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra il 25 novembre, la consigliera comunale di Macerata, Sabrina De Padova, organizza un evento di grande rilevanza per sensibilizzare la comunità sul tema della violenza di genere, un problema sociale che purtroppo non accenna a diminuire. Da anni impegnata nella lotta contro le discriminazioni di genere, sia come presidentessa del Consiglio delle Donne che come consigliera comunale, Sabrina De Padova ha sempre posto l’accento sull’importanza di educare fin dalle scuole alla parità di genere e al rispetto reciproco.
Quest'anno, per dare ulteriore forza al messaggio, l'evento si concentrerà sulla proiezione del film "Non sono quello che sono", diretto e interpretato dall'attore, sceneggiatore e regista Edoardo Leo, che esce nei cinema oggi,14 novembre. La pellicola è una traduzione in chiave moderna dell’Otello di Shakespeare, riscritta in dialetto romano e napoletano, e affronta temi universali e ancora drammaticamente attuali, come la violenza domestica, la gelosia patologica, il razzismo, il maschilismo e il patriarcato. In un’epoca in cui i notiziari quotidianamente riportano notizie di femminicidi, il film offre uno spunto di riflessione sulla natura tossica di molte relazioni e sul pericolo che queste possano sfociare in tragedie fatali.
Un film che riflette sul maschilismo inconsapevole
"Non sono quello che sono" non si limita a raccontare una storia di violenza, ma cerca di indagare a fondo anche sulle dinamiche psicologiche che portano un uomo a compiere atti violenti. Edoardo Leo, attraverso una visione originale del classico shakespeariano, induce lo spettatore a riflettere sul maschilismo inconsapevole e sui comportamenti patriarcali che spesso sono interiorizzati, ma che non vengono riconosciuti come tali. La tragica vicenda di Otello e Desdemona, infatti, trova paradossalmente un parallelo con le violenze quotidiane che molte donne subiscono nelle relazioni moderne, e mostra come la gelosia, la possessività e la disuguaglianza possano trasformarsi in atti di violenza.
Sabrina De Padova ha voluto sottolineare l'importanza che sia un uomo, come Edoardo Leo, a prendere la parola su un tema così delicato, in quanto la riflessione deve coinvolgere tutta la società, e non solo le donne. "Ogni individuo, uomo o donna che sia, ha una responsabilità nel riconoscere e contrastare il problema della violenza di genere," ha dichiarato la consigliera. "Questo film ci invita a guardare dentro di noi, a comprendere come spesso siamo inconsapevoli dei meccanismi di oppressione che perpetuiamo."
Un incontro per riflettere insieme
L’evento, organizzato in collaborazione con Monica Perugini, titolare del Cinema Multiplex di Piediripa, avrà luogo il 18 novembre e offrirà un'occasione di riflessione collettiva sulla violenza di genere. La serata si aprirà alle ore 20.00 con un incontro che vedrà la partecipazione della psicologa Luciana Del Grosso, che affronterà la tematica della violenza di genere, analizzando le sue radici psicologiche e sociali. A seguire, alle ore 20.30, ci sarà l'intervento da remoto di Edoardo Leo, che dialogherà con il pubblico per approfondire il messaggio del film e le problematiche legate alla violenza sulle donne.
Alle 21.10, infine, verrà proiettato il film "Non sono quello che sono". Un’occasione per riflettere insieme su una problematica che, purtroppo, non è ancora stata adeguatamente superata, e che continua a colpire quotidianamente donne in tutto il mondo.
Il docu-film Un confuciano occidentale in Oriente, dedicato alla figura di Matteo Ricci, gesuita italiano che visse in Cina nel periodo della dinastia Ming, ha riscosso grande successo nello stesso stato dell'Asia orientale e in altri Paesi. Prodotto dal Kuangchi Program Service (Kps) in collaborazione con China Central TV (CCTV), il documentario ripercorre la vita e l'opera di Ricci, che si distinse per il suo approccio rispettoso verso la cultura cinese, integrando i valori locali con l'annuncio del Vangelo, un esempio di "inculturazione" ante litteram. Dopo il successo dell’opera in lingua cinese prodotta nel 2020, la versione italiana del documentario televisivo in quattro parti, dedicato al gesuita nato a Macerata il 6 ottobre 1552 e morto a Pechino l’11 maggio 1610, verrà presentata nella serata di oggi, 14 novembre, al Teatro Quirino di Roma.
Ricci è noto per aver studiato la lingua cinese, pubblicato opere in cinese, e creato il primo mappamondo che poneva la Cina al centro. La sua opera ha aperto ponti tra Oriente e Occidente, contribuendo alla diffusione della cultura scientifica e religiosa in Cina. Nonostante il successo, le sue metodologie furono inizialmente criticate all'interno della Chiesa, ma successivamente rivalutate, anche grazie agli sviluppi del Concilio Vaticano II.
Il documentario, che include riprese in vari Paesi, racconta anche il contesto storico e culturale del tempo e l'importanza di figure come Paolo Xu Guangqi, amico di Ricci. Il progetto ha lo scopo di valorizzare l'eredità dei gesuiti che hanno contribuito al progresso culturale e scientifico in Cina, offrendo oggi un esempio di dialogo tra culture.
Chiamatelo Wanderlust, desiderio di scoperta o passione per il mondo: è quella forza che spinge l’essere umano a uscire dai confini della quotidianità, a camminare, ad abbracciare nuove esperienze e a imparare dal cambiamento. È un impulso potente, che alimenta creatività, innovazione e crescita, favorendo la scoperta di sé attraverso la curiosità e l’incontro con gli altri. Proprio verso questo orizzonte, il Convitto Leopardi di Macerata cammina da oltre 160 anni, promuovendo a ritmo incessante iniziative educative che accompagnano i suoi studenti nel viaggio della conoscenza e della condivisione, dentro e fuori dalle aule, in tutto l’arco della giornata.
Tra le più recenti spicca l’evento “Cammina che ti passa!”, giunto alla sua seconda edizione e molto atteso da tutta la comunità scolastica. Il 7 novembre, duecento alunni semiconvittori dai 6 ai 14 anni hanno colorato le vie storiche di Macerata, guidati dall’educatrice Romina Diletti, ideatrice del progetto, e accompagnati dai volontari dell’associazione podistica A.S.D. Valtenna, che sostiene anche la partecipazione dell’istituto alle “Convittiadi”, le prestigiose Olimpiadi dei Convitti italiani. A sostenere i giovani partecipanti, inoltre, erano presenti educatori, docenti, ex docenti, personale della scuola, familiari e la polizia locale, che ha garantito la sicurezza lungo il tragitto.
Con grande cura e passione, l’educatrice Diletti ha curato ogni dettaglio, dai gadget per i bambini della primaria, realizzati con l’aiuto dell’educatore Marco Cetraro, ai cartoncini “metacognitivi” su cui, al ritorno, ogni classe ha potuto riflettere sull’esperienza. Insieme, questi pensieri hanno dato vita a uno striscione simbolico esposto nell’atrio della scuola, a testimoniare il valore del cammino condiviso.
“Camminare è un gesto semplice e naturale”, ha dichiarato Romina Diletti, “ma quando lo si fa insieme, diventa un’esperienza di crescita, condivisione e scoperta. In un’epoca in cui bambini e ragazzi trascorrono molto tempo davanti agli schermi, mettersi in cammino è una preziosa occasione per riscoprire la natura e il piacere delle relazioni umane. Percorrendo insieme il tragitto, i nostri alunni hanno l’opportunità di conoscersi davvero, al di là dei ruoli scolastici, e di trovare nel gruppo un supporto importante”.
L’evento si è ispirato a un principio fondamentale: “Non camminare davanti a me, potrei non seguirti. Non camminare dietro di me, potrei non guidarti. Cammina al mio fianco e saremo sempre amici”. Un detto antico e carico di significato, che racchiude l’essenza della mission educativa del Convitto Leopardi: camminare insieme, senza competizione, in un clima di amicizia e collaborazione. “Iniziative come questa - ha dichiarato il dirigente Scolastico Roberta Ciampechini - permettono ai ragazzi di vivere l’esperienza della comunità e scoprire la bellezza del mondo che li circonda. Perché si va lontano solo se si viaggia insieme agli altri. Un grazie speciale va all’educatrice Romina Diletti e a tutto il team educativo, che con dedizione e originalità rendono davvero unica questa realtà scolastica”.
Il percorso di circa quattromila passi, da via Capuzi fino a piazza della Libertà e ritorno, ha attraversato piazza Marconi per l’immancabile saluto alla sede del Convitto storico. Un tragitto ricco di significato, un’occasione per alunni e alunne di sentirsi parte della comunità maceratese e di interiorizzare valori civici fondamentali come il rispetto, la solidarietà e il senso di appartenenza.
“Abbiamo accolto l’iniziativa con entusiasmo, perché ci rappresenta”, precisa la vicerettrice Moira Marconi che ha coordinato la manifestazione con l’educatrice Diletti. “Camminare con gli altri insegna il valore della responsabilità e del rispetto. Quando si cammina in gruppo, è importante mantenere il ritmo, rispettare i tempi altrui, aiutare chi è in difficoltà. È un modo per imparare che ogni persona ha il suo passo, ma che, camminando insieme, si può trovare un’armonia comune”.
“Cammina che ti passa!” non è dunque solo un momento di condivisione, ma il simbolo di un percorso di crescita e scoperta che il Convitto “Leopardi” di Macerata traccia ogni giorno, come comunità educante, per i suoi studenti, da oltre un secolo. Passo dopo passo, si costruiscono legami, si valorizzano talenti e si alimenta il desiderio di esplorare il mondo, sicuri che insieme ogni cammino diventi possibile.
È stata una serata di grande partecipazione quella di mercoledì 13 novembre al Verde Caffè di Macerata, che ha inaugurato un nuovo ciclo di eventi convivali dedicati ai sapori stagionali, con "Le tradizioni d'autunno". L'iniziativa, guidata dallo Chef Felice Prosperi e dal Sommelier Dott. Gabriele Cardinali, ha offerto agli ospiti un'esperienza culinaria volta a celebrare i piatti tipici della tradizione marchigiana, perfettamente in sintonia con l'atmosfera autunnale.
La serata ha proposto un ricco menù che ha saputo esaltare i prodotti tipici del territorio. Si è iniziato con pane bruschettato con Olio Nuovo, affiancato da un'insalatina di ceci e olive taggiasche, seguito da uno sformatino di zucca arricchito da crema di taleggio, nocciole e pancetta croccante. Il piatto forte sono state la pinciarelle , un primo piatto tipico delle Marche, preparato con l'impasto avanzato del pane.
Una tradizione quasi dimenticata che lo Chef Prosperi ha voluto riscoprire e valorizzare: "Abbiamo riportato alla luce un piatto che in molti non conoscono o hanno dimenticato. La sua particolarità sta nell'impasto a base di pane, che gli conferisce un sapore unico. Trattarlo in modo adeguato è fondamentale per esaltarne il gusto, rispettando la delicatezza del lievito presente", ha spiegato lo Chef durante la serata, aggiungendo dettagli sui metodi di preparazione e sulla storia del piatto.
A seguire, una gustosa strapazzata d'uovo con cipollotto, mentuccia e salsiccia, e infine una selezione di formaggi accompagnata da crudité di verdure. Per concludere in dolcezza, la crema della nonna servita con vino cotto, un classico che ha saputo conquistare i presenti. La serata si è chiusa con una degustazione di caffè in moka, tra cui spiccava un caffè arabico della torrefazione Perfero Caffè di Marina di Altidona.
Il Sommelier Gabriele Cardinali ha curato con attenzione la selezione dei vini, proponendo un Onirocep dell'azienda Pantaleone e un Merlot dell'azienda Gagliardi. “Abbiamo scelto l'Onirocep per la sua capacità di esaltare i sapori autunnali dei piatti proposti, mentre il Merlot, giovane ma strutturato, si sposa perfettamente con la pinciarella”, ha commentato il Sommelier. “Per finire, abbiamo servito la crema della nonna con un vino cotto di alta qualità, un abbinamento che ha reso omaggio alla tradizione”.
Gabriele Micarelli, titolare del Verde Caffè, ha espresso soddisfazione per il successo della serata: “È stata la prima di una serie di iniziative che intendiamo proporre per la città di Macerata, specialmente durante le serate infrasettimanali d'inverno. Vogliamo offrire un'occasione piacevole per ritrovarsi tra amici e assaporare piatti della nostra tradizione”.
Verde Caffè si sta confermando come uno dei locali più attivi di Macerata, con proposte diversificate a seconda delle varie occasioni. A tal proposito, Micarelli ha parlato anche della sfida di gestire un locale con diverse anime: “Il nostro obiettivo è quello di adattarci alle esigenze dei clienti, offrendo un pranzo a base di piatti leggeri e veloci per chi lavora, mentre la sera ci immergiamo nella movida maceratese con i giovedì firmati Klorophilla. E, con l'arrivo del weekend, ci dedichiamo al pesce, una specialità che ormai ci contraddistingue. Ci stiamo aprendo anche al mondo dell’università con delle convenzioni speciali e speriamo che tutte queste proposte vengano assorbite dal mercato".
Tutto ciò, in perfetta continuità con il nome del locale, che come ci spiega il titolare: “Per noi, 'Verde' non è solo un riferimento al Green come politica di sostenibilità, ma rappresenta anche il legame con le nostre radici, la montagna e l'entroterra. Vogliamo trasmettere questo senso di autenticità e di rispetto per la tradizione attraverso ogni piatto che proponiamo".
La serata si è rivelata un successo, lasciando soddisfatti i partecipanti e ponendo solide basi per le prossime iniziative che il Verde Caffè ha in serbo per i mesi invernali. Una formula che promette di diventare un appuntamento fisso per gli amanti della buona cucina marchigiana, desiderosi di riscoprire i sapori genuini di una volta in un contesto conviviale e accogliente.
Per la prima volta nelle Marche un convegno dedicato esclusivamente alle donne e alla gestione delle allergopatie in uno dei periodi più importanti della loro vita, quale la gravidanza e l’allattamento, è organizzato dall’Unità Operativa di Allergologia dell’Ospedale di Civitanova, diretta dal dr. Stefano Pucci, e si svolgerà presso la sala convegni del Banco Marchigiano a partire dal primo pomeriggio di venerdì 15 novembre.
Il convegno, realizzato anche con il sostegno dell’associazione Noi Allergici e del Banco Marchigiano, vuole focalizzare l’attenzione sulle differenze di genere nella salute dell’individuo anche per quanto riguarda le allergopatie.
Evidenziare la differenza esistente fra uomo e donna relativamente alla salute permette di realizzare una medicina di precisione, reinterpretando ogni patologia secondo parametri influenzati da sesso, età, etnia, livello culturale, condizioni sociali ed economiche.
Alla parità di genere deve corrispondere anche parità di cura.
“E’ noto come il sistema immunitario e l’assetto ormonale rappresentino due parametri in grado di influenzare la risposta infiammatoria. – dichiara il dr. Stefano Pucci, primario dell’Allergologia dell’Ast di Macerata. – In età infantile le allergopatie hanno una prevalenza maggiore nei maschi, mentre in età adolescenziale più colpito risulta essere il sesso femminile.
Il sistema immunitario femminile sembra avere una maggiore capacità di attivazione: da un lato protegge la donna dalle infezioni, mentre dall’altro favorisce l’insorgenza di malattie autoimmuni-infiammatorie. Da qui l’importanza di considerare le differenze di genere anche in ambito allergologico”.
L’obiettivo principale di questo convegno, accreditato ECM, è quello di delineare e ottimizzare la gestione terapeutica della donna affetta da allergopatie, in particolare durante la gravidanza e l’allattamento e si rivolge a Ginecologi, medici di Medicina Generale, ostetriche e infermieri.
Eccezionalmente sotto le insegne del Club Sakura Osimo, ma appartenenza rigorosamente cussina, Matilde Maria Mercuri e Angelica Picciola si sono messe al collo due strepitose medaglie d'argento al Campionato Nazionale CSEN tenutosi a Riccione.
Alla Playhall, grande struttura gremita di spettatori nonché atleti, tanto da distribuire i partecipanti su ben 7 aree, le cussine hanno gareggiato in prestito per la società osimana ed hanno contribuito al raggiungimento del 5° posto nella classifica giovanile (Esordienti A e B) e del 3° posto in quella generale dell'evento.
E pensare che le giovanissime cussine erano di scena per la prima volta in una finale nazionale. La 12enne Matilde e la 14enne Angelica non si sono lasciate sopraffare dall'emozione e dalla tensione che un evento del genere sempre suscita e si sono piazzate seconde rispettivamente nella classe Esordienti A - 44 Kg e nella classe Esordienti B -70 kg.
Risultati che premiano in primis la bravura di Mercuri e Picciola e in secondo luogo l'impegno di tutta la sezione del Cus Macerata, capeggiata dalla Maestra, c.n. 5° dan, Laura Moretti, figura che da sempre porta avanti con passione il judo nel capoluogo maceratese.
Scontro laterale tra due auto: strada chiusa e traffico bloccato. L'incidente è avvenuto questa mattina, intorno alle 7:30, in contrada Acquesalate, nel territorio comunale di Macerata. Ad essere coinvolte nel sinistro sono state una Opel Corsa e una Volkswagen Golf. Uno dei due mezzi, nell'impatto, ha anche subito la perdita di una ruota.
Fortunatamente per nessuno degli occupanti è stato necessario il trasporto in ospedale, entrambi sono usciti illesi dallo scontro. A ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto sono stati gli agenti della polizia locale di Macerata. Per consentire il completamento della messa in sicurezza del tratto, si è provveduto alla chiusura al traffico della strada per circa 30 minuti con inevitabili conseguenze alla circolazione.
Il Centro Commerciale Val di Chienti è lieto di annunciare una celebrazione speciale per il suo anniversario, che si terrà domenica 17 novembre alle ore 17:00. L'evento, aperto a tutti i clienti, vedrà la partecipazione straordinaria di Ezio Greggio, celebre conduttore televisivo, comico e attore italiano.
Ezio Greggio ha iniziato la sua carriera televisiva nel 1978 partecipando a programmi come "La sberla" e "Tutto compreso". La svolta arriva nel 1983 con "Drive In", programma che lo consacra al grande pubblico. Dal 1988 è il volto storico di "Striscia la notizia", telegiornale satirico di grande successo. Oltre alla televisione, Greggio ha recitato in numerosi film, collaborando con registi come Carlo Vanzina e Mel Brooks. È anche fondatore del Monte-Carlo Film Festival de la Comédie e promotore di iniziative benefiche a favore dei neonati prematuri.
Durante la festa, Ezio Greggio intratterrà il pubblico con la sua inconfondibile ironia, offrendo momenti di spettacolo e divertimento per tutti.
"Siamo entusiasti di celebrare il nostro anniversario con un ospite d'eccezione come Ezio Greggio", ha dichiarato Gianluca Tittarelli, direttore del Centro Commerciale Val di Chienti. "Invitiamo tutti i nostri clienti a partecipare a questa serata speciale, pensata per ringraziarli della loro fiducia e del loro supporto nel corso degli anni".
L'ingresso all'evento è gratuito. Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito ufficiale del Centro Commerciale Val di Chienti o contattare il servizio clienti al numero dedicato.
Tutto pronto al Teatro Lauro Rossi per il concerto - spettacolo "Un bianco castello fatato" di e con Luigi Fontana, in programma sabato 16 novembre alle 21. Si tratta di un evento che segue l’intitolazione del loggiato del Palazzo degli Studi al padre Jimmy Fontana voluta dall'Amministrazione comunale per rendere omaggio al grande musicista e cantante e quelle organizzate insieme aad Unimc e a Musicultura.
Con un "Un bianco castello fatato" Luigi Fontana proporrà il meglio del repertorio del padre: da “Il Mondo” a “Che sarà” e una spettacolare sequenza di capolavori, firmati, tra gli altri, da Bindi, Paoli, Tenco, De Andrè, Battisti, Dalla, Ron, Cocciante, De Gregori.
Il tutto insieme alla sua band, composta da Giorgio Di Maio pianoforte, tastiere e cori, Nazzareno Zacconi chitarre, Roberto Musolino basso e cori, Emiliano Caroselli batteria e Salvatore Cauteruccio fisarmonica con la quale Luigi regalerà interpretazioni ed arrangiamenti ricercati ed originali.
Lo ‘spettacolo - concerto' sarà impreziosito da video, ideati per questa specifica occasione: filmati, fotografie storiche, immagini e suggestivi giochi grafici sottolineeranno le interpretazioni di Luigi, voce pianoforte e chitarra, donando ulteriore emozione ed intensità allo spettacolo. I biglietti, al costo di 18 euro, sono in vendita alla Biglietteria dei Teatri (piazza Mazzini, 10 - tel. 0733230735) e su vivaticket.
Si è laureata ieri presso l’aula Shakespeare di Palazzo Ugolini, Francesca Mattiucci, che ha ottenuto il titolo di dottoressa nel corso di laurea in Discipline della Mediazione Linguistica (classe L-12) con un punteggio di 109/110.
La neo-laureata ha presentato una tesi in Lingua e Traduzione Inglese intitolata: "La comunicazione invisibile: Analisi del Linguaggio Non Verbale nell'Interpretazione Dialogica" ("The Invisible Communication: Analysis of Non-Verbal Language in Dialogic Interpretation").
Il lavoro di Francesca ha esplorato il ruolo fondamentale del linguaggio non verbale nella mediazione e nell'interpretazione dialogica, un campo di studio particolarmente rilevante per chi opera come mediatore linguistico. La tesi si è soffermata sull'importanza di saper cogliere segnali che vanno oltre le parole, quali gesti, espressioni facciali e postura del corpo, che possono influenzare la comprensione e l'interpretazione del messaggio tra interlocutori di lingue diverse. I migliori auguri a Francesca per una carriera ricca di soddisfazioni e successi!
La serata si apre con un po’ di ritardo, ma la sala dello Sferisterio di Macerata è gremita di spettatori curiosi e appassionati. Il Maestro Dante Ferretti, tre volte premio Oscar, è l’ospite d’onore della conferenza organizzata dall’associazione Praxis "Cinema e psiche", ma prima di iniziare, il Maestro si rivolge al pubblico chiedendo: "Il sindaco?". La sua domanda resta sospesa nell’aria, poiché il primo cittadino non è presente, e il vuoto istituzionale viene colmato solo dalla presenza dell’assessore ai servizi sociali e vicesindaco Francesca d'Alessandro, che, insieme al presidente dell’associazione Praxis Paolo Scapellato, apre l’incontro con un caloroso ringraziamento al Maestro per la sua disponibilità.
L'inaugurazione del mese della prevenzione psico-pedagogica prende vita con un programma ricco di emozioni e ricordi. Con la moderazione dello scrittore David Miliozzi, biografo di Ferretti e autore del suo prossimo libro "Bellezza imperfetta. Io e Pasolini", si dipana un racconto intenso e personale. Ferretti ripercorre la sua straordinaria carriera, un cammino che ha avuto inizio con un evento tragico: il bombardamento della sua casa a Macerata il 3 aprile 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale. "L'errore è fondamentale nella vita, come nell'arte", ha affermato il Maestro, ricordando il fatto che ha segnato profondamente la sua esistenza.
La serata prosegue con il racconto di Ferretti delle sue esperienze professionali e artistiche al fianco di grandi registi come Pier Paolo Pasolini, con il quale ha lavorato in ben otto film, da Il Vangelo secondo Matteo (1964) a Salò (1975), prima della tragica morte di Pasolini. "Abbiamo perso il più grande intellettuale italiano", ha commentato il Maestro, che non ha mancato di elogiare anche i suoi lavori con registi internazionali come Martin Scorsese, Federico Fellini e Tim Burton.
Il tema della bellezza, tanto imperfetta quanto potente, è stato il filo conduttore della serata, con Macerata sempre presente nel cuore e nei ricordi di Ferretti. "Questa è la mia città, è qui che è iniziato tutto", ha detto il Maestro, condividendo con il pubblico la sua profonda connessione con la città che lo ha visto crescere.
Il libro Bellezza imperfetta. Io e Pasolini, curato da David Miliozzi e in uscita a Natale per i tipi della Pendragon, è un omaggio alla sua carriera e ai grandi incontri che hanno segnato il suo percorso.
Alla fine dell'evento, il pubblico ha potuto incontrare il Maestro per foto e dediche, sempre disponibile e affabile. "Ci vediamo presto. È sempre un piacere tornare a Macerata", ha concluso Dante Ferretti, lasciando un segno indelebile nella memoria di chi ha partecipato alla serata.
Dalla sesta giornata del campionato italiano di serie A2 i marchigiani tornano a casa con un risultato schiacciante, superata la formazione emiliana per 5 a 1, e adesso al Circolo Giuseppucci si accendono i sogni play off.
Non inganni il risultato così netto a favore dei maceratesi, la trasferta lungo la via Emilia annidava diverse insidie, che i ragazzi capitanati dal solito Alessio Cherri hanno saputo affrontare con la giusta determinazione e concertazione.
La squadra marchigiana si presentava al completo, con lo spagnolo Alejandro Marti Pujolras (n°361 ATP) a formare il quartetto dei singolaristi in aggiunta a Tommaso Compagnucci, Edoardo Lamberti e Gianluca Acquaroli. Compagnucci è uscito agilmente vittorioso dallo scontro con Leonardo Iemmi per 6-1 6-2. È stata quindi la volta di Lamberti, autore di un ottimo match contro l’ex 480 ATP Tommaso Iotti imponendosi 6-2 7-6(4). Unica nota dolente la sconfitta di Acquaroli che ha ceduto a Cristian Carli per 6-7(5) 1-6. A fissare il punteggio sul momentaneo 3 a 1 ci ha pensato Pujolras, sconfiggendo Flavio Bocci per 61 61.
Nei doppi la storica coppia composta dai fratelli Compagnucci, Tommaso e Nicolas non ha tradito, e si è conquistata il punto per 6-2 6-3 contro Tommaso Iotti e Matteo Bononi. Il punto esclamativo alla prestazione di carattere dei marchigiani l’ha messo la coppia formata da Pujolras e un redivivo Acquaroli, con un netto 6-3 6-4 ai danni degli emiliani Bocci/Iemmi Leonardo.
“C’è grande soddisfazione da parte dei ragazzi e orgoglio da parte della dirigenza per aver centrato, con una giornata di anticipo, l'obiettivo prefissato che era quello della salvezza", le parole del presidente del circolo ATM di Macerata Fabiano Tombolini.
”Domenica in casa la formazione capitanata da Cherri si giocherà l’ingresso ai playoff “Se vinciamo domenica siamo sicuri dell’ingresso ai playoff. Siamo consapevoli che ci sono squadre molto più forti sulla carta, però sognare non costa niente. Testa alla prossima, cerchiamo di fare il risultato, e aspettiamo i risultati delle altre partite”.
Il Senato Accademico dell’Università di Macerata ha designato i nuovi componenti del Consiglio di amministrazione e del Nucleo di valutazione per il triennio 2024-2027.
Per il Cda stati nominati come componenti Silvana Colella, Anna Ascenzi e Laura Marchegiani in rappresentanza dei docenti, Adriano Morelli per il personale tecnico-amministrativo. Come componenti esterni, scelti tra personalità con profili particolarmente rilevanti di ordine istituzionale, gestionale, scientifico e culturale, sono stati designati l’imprenditore Enrico Giacomelli e l’avvocato Guglielmo Borgiani. Enrico Giacomelli, esperto di management aziendale, ha ricoperto ruoli di vertice in aziende internazionali, specializzandosi in strategie di sviluppo e innovazione; è fondatore e presidente del Cda di Namirial, multinazionale che fornisce soluzioni di digital trust in 85 paesi, e supporta la crescita delle startup italiane con l’ecosistema B Heroes. A giugno di quest’anno è stato nominato Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Guglielmo Borgiani è avvocato cassazionista e socio fondatore dello studio legale Borgiani Parisella e Associati, consulente e fiduciario del consiglio di amministrazione di importanti società operanti a livello nazionale e internazionale.
Per il Nucleo di Valutazione, organo indipendente che analizza la qualità delle attività e dei servizi dell’Ateneo in termini di efficienza e trasparenza, sono stati nominati: Dino Mastrocola, già rettore dell'Università di Teramo; Patrik Sambo, dirigente dell'Università Ca' Foscari; Paola Aiello, direttrice del Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione dell'Università di Salerno e Presidente dell’Alta Scuola per la Formazione degli Insegnanti presso l’Università degli Studi di Salerno; e Barbara Fidanza, docente di finanza aziendale presso UniMc. Sergio Mattarella ha conferito a Mastrocola l’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana” e l’ex rettore è anche Accademico dei Georgofili. Sarò lui il nuovo presidente del Nucleo.
“Questi esperti – commenta il rettore John Mc Court - portano competenze di altissimo livello nei loro rispettivi ambiti, contribuendo a guidare l’Università di Macerata verso un futuro in cui qualità, internazionalizzazione e innovazione saranno al centro della nostra missione. Sono sicuro che con la loro ricca e variegata esperienza sapremo affrontare al meglio le sfide di un contesto accademico in continua evoluzione. Oggi è una giornata molto positiva per l’Unimc che con queste nomine rinnova e rafforza l’impegno verso il territorio e, allo stesso tempo, cerca di collocarsi in modo sempre più incisivo nel contesto nazionale e internazionale”.
Nella tarda serata del 10 ottobre scorso, personale dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico è intervenuto in via Pancalducci, a seguito di una segnalazione al 112 Nue riguardante una lite tra gli occupanti di due autocarri. Sul posto, gli agenti hanno rintracciato solo i passeggeri di uno dei veicoli, identificati in tre cittadini moldavi di 29, 34 e 37 anni, tutti operatori edili. Gli stessi riferivano che poco prima, mentre percorrevano viale Don Bosco, erano stati tamponati da un altro autocarro, che, dopo averli superati, aveva fermato la marcia all'altezza di via Severini, bloccando loro la strada in posizione obliqua, impedendo di proseguire.
Nonostante la lieve entità dell'urto, i moldavi avevano continuato la marcia fino a via Pancalducci, dove, all'incrocio con via Severini, erano stati nuovamente bloccati dal veicolo aggressore. Quest'ultimo aveva effettuato un sorpasso per poi fermarsi in modo obliquo lungo la corsia impegnata dal loro autocarro. Da questo veicolo erano scesi alcuni soggetti, che avevano aggredito i passeggeri del primo autocarro, danneggiando inoltre il veicolo dei moldavi con attrezzi da lavoro edile.
Gli aggressori, non presenti al momento dell'arrivo della pattuglia, sono stati successivamente rintracciati presso una struttura ricettiva di Macerata, dove avevano preso alloggio. Tra questi vi era anche un 35enne residente in Emilia Romagna, che aveva contattato il 112 NUE durante l'incidente, segnalando che si sarebbe recato presso la struttura per sottrarsi all'aggressione da parte dei tre occupanti del mezzo con cui era venuto a contatto. Al momento del controllo, il 35enne si trovava in compagnia di altri cinque colleghi italiani, che confermavano la versione dell'accaduto, sostenendo di aver avuto un diverbio con gli occupanti dell'altro autocarro per una questione di precedenza. Il conflitto aveva portato a una rissa, durante la quale i contendenti si erano picchiati anche con l'uso di attrezzi da lavoro.
A causa dell'aggressione, tre persone riportavano lesioni con prognosi variabili tra i 3 e i 30 giorni. Gli accertamenti immediati, anche attraverso le dichiarazioni di alcuni testimoni, hanno permesso di identificare tutti gli autori della rissa. I nove soggetti coinvolti, alcuni dei quali con precedenti di polizia per reati legati agli stupefacenti e porto abusivo di armi, sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria per i reati di rissa e danneggiamento. Inoltre, uno di loro è stato denunciato anche per lesioni.
Rappresentazione delle Operette morali di Giacomo Leopardi alla Sala Sbriccoli: celebrazione dei 200 anni dalla composizione
Mercoledì 13 novembre alle 16 nella Sala Sbriccoli del Centro di Ateneo per i Servizi Bibliotecari in piazza Oberdan 4, Macerata, si terrà una rappresentazione delle Operette morali di Giacomo Leopardi, in occasione del bicentenario della celebre opera.
Lo spettacolo, scritto e diretto da Luca Malservigi, vede la partecipazione delle compagnie teatrali “Castelli in aria” e “Melodrammatici” di Bologna e presenta musiche originali di Gabriel De Pace e Damiano Ferretti, che arricchiranno la messa in scena di questo classico della letteratura italiana. L’evento è parte delle attività del corso di Istituzioni di Letteratura Italiana e della Cattedra Giacomo Leopardi, presieduta dalla professoressa Laura Melosi, che ha fortemente voluto questa occasione per celebrare la vitalità e l’attualità delle riflessioni leopardiane attraverso l’interpretazione scenica.
L’iniziativa rappresenta un’occasione preziosa per il pubblico e per la comunità studentesca di immergersi nelle profonde tematiche affrontate da Leopardi, esplorando i temi dell’esistenza, della natura umana e dell’infinito in chiave teatrale.
Il Comune di Macerata, in qualità di Ente capofila dei comuni dell'Ambito Territoriale Sociale 15, e l'Università di Macerata hanno recentemente formalizzato un accordo di collaborazione scientifica nell'ambito del progetto PNRR Safina (Smart Solutions and Educational Programs for Anti-Fragility e inclusività). Questo progetto, coordinato dall'Università di Macerata, si inserisce nel più ampio quadro dell'ecosistema PNRR Vitality, focalizzato su innovazione, digitalizzazione e sostenibilità per l'economia diffusa nell'Italia centrale.
L'obiettivo principale dell'accordo è promuovere attività di ricerca applicata finalizzate a favorire l'inclusione e prevenire le condizioni di fragilità, migliorando così la resilienza delle persone e delle comunità. Il progetto punta a sviluppare soluzioni innovative e a sostenere lo sviluppo sociale ed economico del territorio, attraverso un approccio centrato sulla persona e sulla collaborazione tra istituzioni pubbliche e private.
“Crediamo fortemente nella cooperazione istituzionale e per questo ci siamo attivati per siglare l’accordo che vede protagonisti Comune, ATS15 e Università; un progetto che mira a un cambio di paradigma che vede la senilità e la vulnerabilità come occasioni di crescita per l’intera comunità, veicolate da una cultura del rispetto della fragilità attuata da una rete pubblico-privata – ha commentato il vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali Francesca D’Alessandro -. Concretamente, nel breve termine, ci adopereremo per realizzare attività formative, supportive e laboratoriali rivolte ai familiari di persone con fragilità in età senile e ai lavoratori impiegati in questo importante ruolo di cura domiciliare. Al contempo, lo sviluppo di attività finalizzate al cosiddetto invecchiamento attivo, metteranno in campo una rete di attori pubblici, privati e del terzo settore che, dialogando, renderanno operative attività orientate a rendere protagonisti attivi e consapevoli le persone fragili, soprattutto nella delicata fase della terza e quarta età”.
“L’accordo siglato con il Comune rafforza la rete di collaborazioni già in essere in seno al progetto Safina e ci consente di aumentare l’impatto delle attività previste dal progetto – ha commentato la professoressa Silvana Colella, docente del Dipartimento di Studi Umanistici e prorettrice con delega per la Ricerca e per i Processi di Valutazione -. Cooperare sinergicamente con istituzioni e interlocutori locali è un obiettivo importante dell’ecosistema Vitality. Il contributo del Comune e dell’ATS 15 è cruciale per promuovere interventi a favore di un invecchiamento attivo, sano, e consapevole, migliorando il benessere della popolazione anziana e contrastando esclusione e isolamento”.
L’obiettivo principale del progetto Safina è sviluppare innovazioni e competenze guidate dalla ricerca condotta nelle scienze sociali e umane, tramite strumenti di condivisione e trasferimento delle conoscenze che rafforzino la collaborazione tra università, mondo imprenditoriale, società civile, istituzioni e associazioni del territorio. Le attività del progetto mirano a identificare nuove soluzioni per ambienti di vita e di lavoro più inclusivi e accessibili, a co-progettare risposte adeguate ai crescenti bisogni di cura e di benessere della popolazione anziana e a potenziare le filiere industriali che svolgono un ruolo attivo nell’ambito dell’inclusione sociale.
Il Comune sarà coinvolto al fine di sviluppare attività e servizi rivolti alla senilità riguardanti la salute e il benessere quotidiani (vita indipendente, domotica, intelligenza artificiale, formazione per professionisti impegnati nel sostegno con le persone vulnerabili, dispositivi di protezione della salute per le persone fragili) e l’impresa e cultura per l’invecchiamento attivo (formazione per caregiver, ampliamento dell’offerta culturale rivolta agli anziani, ecc). Le ricadute concrete dell’accordo scientifico saranno illustrate alla cittadinanza con appositi approfondimenti divulgativi.
Intervento dei vigili del fuoco, dei tecnici del gas e del Comune in via Zorli, a Macerata, per una fuga di gas. Le squadre stanno cercando di individuare l'origine della perdita, che sembra provenire dalle condutture fognarie. Alle 20:30, il punto esatto da cui si diffonde l'odore non era ancora stato individuato.
La zona interessata, all'altezza del civico 5, è attualmente sotto verifica e comprende l'area coinvolta nella ricostruzione post-sisma 2016, dove sono in corso i lavori per le nuove palazzine dopo la demolizione degli edifici danneggiati.
L’accesso alla via è stato chiuso al transito. Le operazioni proseguono per identificare la fonte della fuga di gas e mettere in sicurezza l'area.
(Servizio in aggiornamento)
Scienze Infermieristiche restano a Macerata: la soddisfazione di Giordano Ripa per la risoluzione del rischio trasferimento. Il consigliere comunale, e coordinatore della neo lista civica "Futuro per Macerata", esprime il suo compiacimento per la positiva risoluzione della vicenda legata al corso di laurea in Scienze Infermieristiche, che continuerà a rimanere a Macerata. La notizia giunge dopo mesi di incertezze e timori per un possibile trasferimento della sede del corso dai locali di Villa Cozza, in seguito alla scadenza della convenzione con l'Ircr.
"Dopo mesi di silenzio e preoccupazioni, le dirigenze dell'Azienda Sanitaria Territoriale (Ast) e dell'Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Ircr) hanno finalmente trovato un accordo. È stato infatti stipulato un contratto di locazione passiva per gli spazi dove il corso è stato ospitato finora", commenta Ripa, soddisfatto del risultato.
Il rischio di trasferimento era nato a seguito della scadenza, nel 2019, della convenzione con l'Ircr, che aveva regolato l'uso degli spazi per il corso di laurea in Infermieristica. La necessità di un corrispettivo economico o di ulteriori posti letto in convenzione da parte dell'Ircr aveva fatto temere una possibile interruzione della storica presenza del corso a Macerata. Nel frattempo, il contratto di comodato d'uso, che aveva prorogato la disponibilità degli spazi fino alla fine del 2023, stava per scadere, mettendo a rischio la continuità dell'offerta formativa.
Come consigliere comunale con delega alla Sanità, Ripa aveva sollecitato la risoluzione della questione fin dall'inizio della consiliatura, avviando numerosi confronti con il sindaco Parcaroli e con i referenti regionali. In particolare, nell'autunno del 2023, il consigliere aveva presentato una mozione all'amministrazione comunale, chiedendo un intervento urgente per evitare il trasferimento e preservare il corso, che da 50 anni rappresenta un punto di riferimento per la formazione degli infermieri.
"L'intervento è stato fondamentale per scongiurare un danno tanto funzionale quanto di immagine per la città di Macerata - prosegue Ripa -. Il nostro corso di laurea, che forma professionisti sanitari da mezzo secolo, si trova in una posizione strategica: i locali sono facilmente raggiungibili dai molti studenti che arrivano come pendolari, senza gravare sulle loro tasche. Inoltre, la vicinanza con l'ospedale di Macerata, che offre eccellenze nella formazione pratica, rappresenta un valore aggiunto significativo". "La formazione infermieristica a Macerata continuerà a essere un pilastro fondamentale per la nostra comunità e per l'intero sistema sanitario regionale", conclude.
Il Cioff, acronimo per "Conseil International des Organisations de Festivals de Folklore et d’Arts Traditionnels", è un'organizzazione internazionale culturale non governativa in relazioni formali con l'Unesco. Fondata nel 1970 a Confolens, in Francia, il Cioff si propone di conservare, promuovere e diffondere la cultura tradizionale e il folklore, attraverso forme espressive come la danza, la musica, le usanze, i costumi e altre arti.
Seguendo le direttive dell'Unesco, il Cioff coordina e organizza numerosi gruppi folkloristici a livello globale, contando su 250 festival internazionali e più di 50.000 artisti. Con sezioni nazionali in 90 paesi, tra cui l'Italia, il Cioff porta avanti una significativa azione di cooperazione e valorizzazione delle tradizioni culturali di tutto il mondo.
Dal 7 al 10 novembre, Macerata ha accolto l’Assemblea Ordinaria, Generale, Straordinaria ed Elettiva del Cioff Italia, un evento di rilevante importanza per il panorama folkloristico italiano. L’assemblea ha visto la partecipazione di quasi tutti i festival membri del Cioff Italia, un’occasione unica di confronto, crescita e condivisione delle tradizioni folkloristiche del nostro Paese.L'evento è stato organizzato dal Gruppo Folklorico Li Pistacoppi di Macerata - Festival Internazionale del Folklore Incontro di Cultura Popolare, in collaborazione con il Cioff Italia, e ha rappresentato un momento fondamentale per il futuro del folklore italiano, con l’importante svolgimento delle elezioni per il rinnovo del direttivo della Sezione Cioff Italia."È un grande onore per noi del Gruppo Li Pistacoppi avere avuto la possibilità di ospitare questo evento così significativo - ha dichiarato Caterina Bonfigli, presidente del Gruppo Folklorico Li Pistacoppi di Macerata -. La presenza di tanti membri del Cioff Italia a Macerata testimonia l'importanza del nostro impegno nel mantenere viva e diffondere la cultura folkloristica italiana".Un momento storico significativo si è avuto anche con il rinnovo del consiglio direttivo della sezione nazionale Cioff Italia. Durante l'assemblea, sono stati riconfermati il presidente Francesco Mallozzi e il segretario Tommaso Ducci, Vincenzo Melfi, Gianni Bragoni e Domenico Canino, mentre sono stati aggiunti due nuovi membri al direttivo: Ciattaglia Federico, di Apiro, e Massimo Boldi di Tarcento.
Le cariche sono ancora da stabilire, ma questo rinnovo rappresenta una tappa fondamentale per la Sezione, che si prepara a proseguire con il suo impegno nella promozione del folklore e delle tradizioni italiane.Grazie al Cioff, abbiamo la possibilità di ospitare nei nostri festival gruppi folkloristici internazionali di grande qualità e, soprattutto, di autentico folklore, portando sul nostro territorio esperienze culturali uniche che arricchiscono il panorama folkloristico italiano e favoriscono il dialogo tra diverse tradizioni.
L’assemblea ha rappresentato non solo un’occasione per rinnovare gli organi direttivi, ma anche un'opportunità per rafforzare i legami tra i gruppi folkloristici e valorizzare il patrimonio culturale che ogni festival porta con sé. Ogni anno, infatti, l’assemblea nazionale del Cioff Italia viene ospitata in una città diversa, organizzata dal gruppo folkloristico di appartenenza della città ospitante, contribuendo così alla diffusione e valorizzazione delle tradizioni locali in tutta Italia.
Concludendo il suo lavoro, l'assemblea ha lasciato un segno importante per il futuro delle attività del Cioff Italia, con la promessa di nuove iniziative a favore del folklore e delle tradizioni italiane, in continuo dialogo con le diverse realtà culturali del nostro Paese. Tutti gli ospiti sono ripartiti domenica 10 novembre, dopo aver vissuto un’esperienza ricca di scambi culturali e progetti condivisi.
Questa mattina, nell’ambito del progetto educativo “Città a colori – i mestieri”, i bambini della scuola dell’infanzia Montessori di Macerata hanno avuto l’opportunità di conoscere più da vicino il mondo del lavoro dei carabinieri. Il capitano Renato Ventrone, comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia carabinieri di Macerata, accompagnato da una pattuglia del Nucleo Radiomobile, ha visitato l’istituto su richiesta della dirigente scolastica, Arianna Simonetti, offrendo ai piccoli studenti un incontro coinvolgente e istruttivo.
L’iniziativa ha avuto un forte impatto educativo, permettendo ai bambini di esplorare il mestiere del carabiniere in modo concreto e interattivo. Il capitano Ventrone ha illustrato loro l’autovettura in dotazione al reparto, descrivendo le dotazioni di bordo utilizzate per la vigilanza e l'infortunistica stradale. I bambini sono rimasti particolarmente affascinati dai dettagli dell’uniforme, dalle luci blu dei lampeggianti, dalla sirena, e dal pannello luminoso che viene utilizzato per segnalare situazioni di emergenza agli automobilisti.
Un momento particolarmente apprezzato dai piccoli è stato l’utilizzo dell’apparato radio, che ha permesso loro di simulare una comunicazione d’emergenza con la Centrale Operativa. La visita ha suscitato grande curiosità, con i bambini che hanno posto numerose domande sui compiti istituzionali dell'arma dei carabinieri e sulle modalità con cui intervengono in situazioni di emergenza.
L’incontro non si è limitato a una semplice esposizione di equipaggiamento, ma ha offerto una vera e propria lezione sulla cultura della legalità e sul rispetto delle istituzioni. I carabinieri hanno spiegato ai bambini l’importanza del loro lavoro nella protezione della comunità, sensibilizzandoli sui temi della sicurezza e della convivenza civile.
L'evento, che rientra in un ciclo di iniziative destinate a sensibilizzare i più giovani sui valori della legalità, proseguirà con altre attività simili negli istituti scolastici della città. L’obiettivo è costruire una solida cultura civica fin dai primi anni di formazione, in modo da favorire il rispetto delle leggi e delle istituzioni anche nelle nuove generazioni.