La Giunta regionale, ad iniziativa dell’assessora alle Attività produttive, Manuela Bora, ha approvato l’istanza al Ministero per lo Sviluppo economico, per il riconoscimento dell’area di crisi industriale complessa del distretto calzature e pelli fermano – maceratese. “Nella proposta avanzata, oltre a un approfondito dossier sullo status quo, c’è una visione programmatica sui punti di forza e di debolezza del distretto oltre a un progetto di riconversione. L’obiettivo è quello di concentrare risorse regionali e statali in incentivi territorialmente localizzati, in grado di superare le difficoltà economiche di un’area che risente anche dei contraccolpi del terremoto”.
L’iniziativa riguarda il riconoscimento dello status di area di crisi complessa, in attuazione del D.L. 83/2012. Un tipo di crisi contemplata dalla normativa è quella di uno specifico settore industriale con elevata specializzazione nel territorio, caratteristica senz’altro presente nel caso del distretto calzaturiero. Ulteriore condizione per il riconoscimento è che la crisi non risulti risolvibile con risorse e strumenti di competenza regionale. “Questo significa – sottolinea l’assessore Fabrizio Cesetti – che una volta ottenuto il riconoscimento da parte del Ministero, sarà possibile convogliare nel territorio fermano – maceratese ingenti risorse focalizzate sullo sviluppo economico dell’area. Risorse che si andranno ad aggiungere a quelle ordinariamente utilizzabili, aumentando il loro impatto positivo. E per rendere efficaci le misure sarà necessario – aggiunge Cesetti – che sul fronte nazionale giunga ad un esito positivo il confronto, già avviato nel corso dell’iter di negoziato con il MISE, sull’apertura della legge 181/89 a nuove categorie di soggetti beneficiari come le reti e le aggregazioni di impresa e, attraverso una rimodulazione dell’impianto normativo, ipotizzando anche una riduzione della soglia di investimento al fine di rimuovere le criticità che ad oggi hanno impedito ai nostri territori il pieno ed efficace utilizzo delle risorse stesse”.
La delibera di Giunta è accompagnata da un approfondito dossier che descrive i fattori della crisi, i punti di forza e di debolezza, le opportunità e le minacce del tessuto produttivo dell’area, oltre alla proposta di progetto di riconversione e riqualificazione industriale. Il dossier si conclude con una sezione che riporta sia le misure a favore delle imprese, sia le misure di politiche attive del lavoro e formazione. “Nel corso della sua redazione – osserva Francesco Giacinti, presidente della Prima commissione consiliare permanente - il dossier è stato più volte sottoposto all’analisi e discussione delle organizzazioni rappresentative degli interessi socioeconomici nell’area, anche al fine di acquisire dati, suggerimenti e istanze. Un lavoro intenso cui auspichiamo segua un veloce iter ministeriale”. “L’inserimento del distretto pelli e calzature nell’elenco delle aree italiane che possono fruire di incentivi straordinari – sottolinea l’assessore Angelo Sciapichetti – è un passaggio molto importante per rilanciare territori fortemente danneggiati dal sisma e ridare prospettive economiche e occupazionali a popolazioni che tutt’ora subiscono i contraccolpi della crisi”. Il Ministero dovrebbe esprimersi entro 30 giorni dal ricevimento dell’istanza approvata.
Arriva anche a Macerata la discussa campagna di ProVita Onlus per i quarant’anni dell’introduzione della legge 194 sull’aborto in Italia.
Il camion vela e i manifesti di ProVita, dislocati in 100 province italiane, lanciano messaggi diversi. Da "Non sono un fatto politico, non sono un’invenzione della Chiesa. Sono un bambino, guardami", a "Tu eri così a 11 settimane. Tutti i tuoi organi erano presenti. Il tuo cuore batteva già dalla terza settimana dopo il concepimento. Già ti succhiavi il pollice. E ora sei qui perché la tua mamma non ha abortito", fino a quelli che indicano un'alternativa possibile all'aborto: "Mamma, non ti pentirai di avermi avuto…E se proprio non puoi tenermi con te, dammi in adozione, fammi vivere!".“
Promotore dell’iniziativa la onlus Pro Vita, recentemente al centro delle polemiche per il maxi-manifesto appeso a Roma e poi fatto rimuovere dall’amministrazione della sindaca Raggi.
La Sezione AIDO Provinciale di Macerata, in occasione della Giornata Nazionale per la Donazione di Organi, in collaborazione con l’Associazione Officine Mattòli, propone, al Politeama di Tolentino, venerdì 25 maggio alle ore 21,30, la visione del film "Riparare i viventi".
Il film, tratto dall'omonimo romanzo di Maylis de Kerangal, premiato al Festival di Venezia del 2016, interessante e coinvolgente, affronta alcune problematiche connesse alla donazione di organi ed al trapianto e ci induce a riflettere in modo nuovo sul dilemma lacerante della morte, irrisolto e non sempre facilmente accettabile. Accanto ad aspetti legati al punto di vista medico-chirurgico, quasi documentaristico, nelle due operazioni a cuore aperto, vengono trattati temi legati alle dinamiche psicologiche e alle sensazioni generate dal passaggio della vita da un corpo all’altro. Oltre ad apprezzare la figura della madre coraggio, Emmanuelle Seigner, nel film ci colpiscono le riflessioni sui progressi della medicina, sulle storie ed i volti di destini che si intrecciano e la scena in cui il giovanissimo Simon, prima dell’incidente, corre in bicicletta per dare il primo bacio alla ragazza che ama.
Al primo posto l’amore di un cuore che, oltre la morte continua a battere, nel ricordo dei suoi cari e nella vita che continua.
A tutt’oggi la situazione dei trapianti è drammatica, nonostante l’indubbia maggiore sensibilità dei cittadini che si traduce in notevole aumento della raccolta delle adesioni alla donazione (quasi 3 milioni in Italia) e alla diminuzione delle opposizioni (meno del 30% nelle Marche) al prelievo di organi da parte dei familiari del deceduto.
Gli interventi di trapianto hanno raggiunto il numero di quasi 4000 all’anno con risultati eccellenti in termini di qualità e sopravvivenza, ma la lista di malati gravi, in pericolo di vita, in attesa di un organo, supera le 8000 unità all’anno. Solo l’adesione massiccia della popolazione potrebbe salvare pressoché tutti i soggetti in lista di attesa.
Per agevolare questo gesto di grande solidarietà sono scesi in campo anche i Comuni dando l’opportunità della raccolta dei consensi in occasione del ritiro della Carta d’Identità; tuttavia esistono ancora troppe remore, troppe paure che ostacolano un gesto tanto semplice, quanto essenziale per salvare vite umane.
Alla visione del film seguiranno un breve dibattito ed alcune testimonianze.
Trovato con un chilo di droga nel trolley: arrestato un 25enne nigeriano che stava per prendere il pullman che da Roma porta a Macerata. Il giovane è stato arrestato dai carabinieri della capitale. La vicenda ricorda da vicino l'arresto - effettuato la scorsa settimana all'interno dell'operazione "Nigerians" (leggi l'articolo) - del 27enne egiziano che riforniva la piazza maceratese di eroina trasportandola "all'interno della sua persona" attraverso ovuli.
Il blitz è stato messo a segno ieri mattina alla stazione "Tibus", vicino alla Tiburtina. I carabinieri di piazza Bologna hanno notato il ragazzo che si aggirava con fare sospetto, e hanno deciso di controllarlo. Il nigeriano ha subito mostrato il biglietto che gli consentiva di tornare nelle Marche, con il bus che porta fino a Macerata. Ma i militari hanno deciso di andare a fondo, e hanno scoperto prima di tutto che era senza documenti, poi che risultava senza fissa dimora, e infine che nel trolley c'era un chilo di marijuana. La sostanza era divisa in due pacchetti incellofanati, e nascosta tra gli indumenti. Il ragazzo è stato dunque trattenuto in caserma, e oggi per lui ci sarà il processo per direttissima a Roma.
Domani, mercoledì 23 maggio alle 17 agli Antichi Forni, l’Università di Macerata ospiterà una delle prime presentazioni ufficiali de “Il vicolo cieco. Le elezioni del 4 marzo 2018”, edito da Il Mulino. La pubblicazione fa parte della serie dedicata dall’Istituto Cattaneo – il più autorevole nel campo degli studi politico-elettorali - all’analisi del voto.
Il volume, a cura di Marco Valbruzzi e Rinaldo Vignati, approfondisce temi quali l’offerta politica, le risposte degli elettori e il ruolo del sistema elettorale. Ad arricchire la disamina, sono proposte alcune riflessioni che si interrogano sulle cause che hanno condotto la politica italiana nel “vicolo cieco” in cui è precipitata e sulle possibili vie d’uscita.
L’appuntamento di rilevante attualità, oltre che di rigoroso valore scientifico, è aperto a tutti gli interessati e si aprirà con i saluti del rettore Francesco Adornato e del sindaco Romano Carancini. Introduce Gianluca Busilacchi di Unimc. Si confronteranno con l’autore Marco Valbruzzi i docenti Gianni Di Cosimo dell’Università di Macerata e Carlo Carboni dell’Università Politecnica delle Marche.
Tornano ad Altra Eco, a grande richiesta, i laboratori dedicati a genitori e figli a cura di Paola Nicolini, docente di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione all’Università di Macerata. Dopo “La Bellezza del compito educativo”, si propone un nuovo ciclo di incontri per discutere insieme e mettere in campo azioni educative, questa volta attraverso una dinamica innovativa che passa per l’opera lirica e il momento del pasto, in una dimensione di gioco condiviso.
Genitori e figli, a partire da un formato ludico comune, verranno guidati all’interazione, accompagnati a divertirsi insieme, ad allenarsi all’ascolto e all’attenzione condivisa, a identificare le azioni che rendono armonica la relazione, a riflettere su eventuali modalità di scambio disfunzionali alla crescita e alla conquista delle autonomie.
Gli incontri si propongono anche di sollecitare gusti musicali e orientamenti culturali attenti a un prodotto quale l’opera lirica, che a Recanati con Beniamino Gigli ha uno dei più noti esponenti in campo mondiale. Parte dell’attività consisterà nell’interagire insieme per trovare i più corretti approcci con il cibo, per avviare all’assunzione o potenziare l’adozione di adeguati stili alimentari e di vita fin dai primi momenti dell0 sviluppo.
Tutti gli incontri si svolgeranno dalle ore 18.00 alle ore 22.00. L’iniziativa si articolerà in tre date: 1, 12 e 22 del mese di giugno. Paola Nicolini sarà affiancata nella conduzione Sara D’Angelo e Giulia Messere. Ogni appuntamento si articolerà in una prima fase in cui genitori e figli affronteranno separatamente le tematiche propedeutiche: i genitori parteciperanno a un momento di preparazione all’interazione con i figli con particolare riferimento ai comportamenti legati all’alimentazione, allo stare a tavola, al rispetto delle regole; i bambini e le bambine saranno intrattenuti con il racconto di una storia ispirata dalla trama di un’opera lirica, divertendosi poi con attività di disegno, di costruzione, di travestimento sui contenuti della narrazione.
Si passerà poi alla fase, con la preparazione e la consumazione della cena condivisa, per concludere poi ogni serata con un gioco comune.
L’ultimo appuntamento, il 22 giugno, se si raggiungerà un numero adeguato di prenotazioni, sarà arricchito dalla presenza di VillaInCanto, che proporrà un momento di ascolto musicale, per sperimentare dal vivo le suggestioni della lirica.
Il costo di ogni incontro per famiglia di 3 persone è di 15 euro (più eventuali ulteriori 3 euro per ogni bambino o bambina in più) che serviranno come rimborsi spese per la cena. Per l’ultimo incontro è prevista una quota in più, che dipende dal numero di famiglie che si prenoteranno. Maggiori informazioni a questo proposito saranno fornite nel corso dei primi due incontri.
Il ciclo di incontri è reso possibile grazie alla collaborazione delle esperte dell’Università di Macerata, delle Edizioni Universitarie Maceratesi che sponsorizzano la pubblicazione della collana di libri dedicati alla narrazione dell’opera per i più piccoli grazie anche alla partecipazione del giornalista Carlo Scheggia, del Laboratorio delle idee di Fabriano che collabora al progetto per un’educazione alimentare di qualità.
Per info e prenotazioni: Francesca 3494003860
In mostra presso la casa vinicola Garofoli di Castelfidardo le foto di Alfredo Lo Presti, poliedrico artista. La sua passione per la fotografia è nata ai tempi dell’università, Lo Presti frequentava le aule di Conservazione dei Beni Culturali a Macerata. Un’anima da artista espressa attraverso la pittura, il disegno e soprattutto la fotografia.Di origini siciliane, Alfredo si è trasferito da ragazzino nelle Marche e da allora il fascino di questi territori lo ha conquistato e lo ha condizionato indelebilmente. Attraverso gli scatti della sua Reflex, Alfredo vuole cogliere e imprimere ogni sfumatura del paesaggio, ogni sfumatura delle sensazioni che la natura gli trasmette. Ha girato gran parte della regione alla ricerca di scorci mai visti, di panorami mozzafiato per immortalare un attimo di eternità. Luoghi di mare, di collina, di montagna, laghi, percorsi. Tutto, quando Alfredo preme il bottone della sua macchina fotografica, viene registrato per sempre. Sulla carta fotografica sì, ma anche sulla lastra dei suoi ricordi e delle sue emozioni.Questa mostra vuole essere un passaggio di quei ricordi. E le sue foto, come un contagio, trasmettono quell’unicità di sensazioni e quell’incanto che le Marche concedono a coloro che la guardano ogni giorno con gli occhi di un bambino. O, come Alfredo Lo Presti, attraverso il suo obiettivo.
Le sue foto resteranno esposte fino al 16 giugno.
Arriva nel Piceno il tour di aiuto e di sostegno alimentare a favore degli animali terremotati che vivono nelle zone rosse del cratere promosso dall’Associazione Cinofila Cave Canem di Porto Sant’Elpidio e da Almo Nature, azienda di pet food che produce alimenti utilizzando ingredienti di qualità.
Dopo aver visitato la provincia di Macerata e di Fermo, il progetto solidale itinerante si conclude nella zona simbolo del terremoto: Arquata del Tronto. Qui, due anni dopo il sisma, l’emergenza resta totale: case letteralmente “sbriciolate”, macerie e distruzione hanno reso la città e le frazioni circostanti dei paesi fantasma. “Abbiamo voluto a tutti i costi venire in questi territori, quelli in assoluto più colpiti dal sisma. Tra permessi e autorizzazioni, è stata una vera sfida organizzare la consegna in quest’area, ma era impossibile non toccarla - spiega Costantino Finocchi, presidente dell’Associazione Cave Canem - Questa è ancora una zona di guerra con lo spettro del terremoto”.
I municipi non esistono più e i vari comuni sono in una sorta di commissariamento. L’unica struttura a presidiare la zona è il corpo nazionale dei vigili del fuoco ed è proprio grazie al loro aiuto che domenica 20 maggio, i volontari dell’Associazione Cinofila marchigiana Cave Canem sono riusciti a entrare ad Arquata del Tronto. Sotto la vigilanza di Fausto Lattanzi dei VVFF, i volontari dell’Associazione hanno consegnato nelle zone di Arquata, Pescara del Tronto e in tutte le piccole frazioni circostanti, una fornitura di mangime pari a 500 kg, una media di circa 4.000 pasti per cani e gatti donati da Almo Nature.
In questa zona del Piceno prima del sisma si viveva di poco, piccola agricoltura e piccola economia montana di allevamento e formaggi. Ora non più, ma le persone non possono abbandonare quel poco rimasto. L’iniziativa si propone di portare sostegno non solo ai centri SAE (soluzioni abitative di emergenza), ma di raggiungere anche le persone che vivono coi loro animali nelle tantissime frazioni circostanti, numerose e piccolissime e dimenticate perché difficilmente raggiungibili.
“Con quest’ultima consegna abbiamo raggiunto l’inferno nel pieno cratere. Oltre alla realizzazione delle casette si sono spostate poche pietre e le continue scosse non aiutano i lavori – commenta Camila Arza Garcia, inviato solidale di Almo Nature – Si respira aria di rassegnazione e disperazione perché per le persone è difficile trovare la speranza di un futuro, in una zona che non si sa ancora se potrà tornare a vivere. In tanti sono andati via e hanno abbandonato tutto, inclusi gli animali. È importante far vedere che c’è qualcuno pronto ad aiutare e a dare il proprio contributo per donare un po’ di speranza. Stiamo portando la nostra solidarietà a chi resiste ed è rimasto insieme al proprio compagno animale. Pensiamo e agiamo dal punto di vista degli animali, per questo per noi l’importante è sfamarli e agire sulle emergenze con LoveFood”.
LoveFood rientra nel progetto di Almo Nature, A Pet Is For Life, un impegno concreto volto a ridurre drasticamente l’abbandono di animali: non vogliamo lavorare solo sull’emergenza ma provare a essere attori di un cambiamento che passi dall’emergenza alla soluzione. È anche per questo che abbiamo lanciato AdoptMe, per offrire un mese di pappa gratuita, tramite i canili e gattili aderenti, a chi adotta consapevolmente un animale. Desideriamo e speriamo così di far crescere una comunità che ponga al centro il rispetto per l’animale che si porta a casa.
Un impegno, quello verso la natura, che ha portato gli azionisti di Almo Nature a scegliere di donare il 100% delle azioni della società Almo Nature spa, e delle sue filiali, a una Fondazione. A partire dal 2018 tutti i profitti (dividendi) generati dalla vendita dei suoi prodotti saranno unicamente utilizzati a favore degli animali e dell’ambiente. Con questa donazione, gli animali e la natura saranno i veri proprietari di Almo Nature. I clienti di Almo Nature - Fondazione Capellino partecipano in prima persona ai progetti, sostenendo le collaborazioni con associazioni come Cave Canem e tante altre che hanno bisogno di aiuto.
L’associazione Cinofila Cave Canem ha già in cantiere un prossimo progetto col quale tornerà nei paesi visitati con iniziative di vario genere. Un impegno preso che servirà per non dimenticare, per mantenere accesi i riflettori su questi territori e per restare vicino a chi avrà bisogno di aiuto.
Da CasaPound Macerata riceviamo
Nei giorni scorsi, la stampa locale ha pubblicato un articolo sul collettivo Antifa Macerata riportando il loro manifesto politico. Manifesto politico già pubblicato dallo stesso collettivo dopo la mobilitazione del 10 febbraio e rilanciato nel sito del CSA Sisma. Collettivo Antifa, orgogliosamente promotore della ormai nota pignatta antifascista del 25 aprile; CSA Sisma al centro delle mozioni presentate dai consiglieri di opposizione riguardo l'utilizzo degli spazi allo stesso concessi dall'amministrazione. In modo molto chiaro ed esplicito il manifesto assicura verso Casapound azioni dirette alla “...chiusura e il sabotaggio dalle loro sedi, all’occupazione popolare degli spazi pubblici in cui tenteranno di inscenare i loro eventi, dal bloccaggio e boicottaggio degli spazi commerciali che offriranno sale, alla sottrazione di ogni legittimità giuridica alle loro organizzazioni, dall'impedire l'apertura di nuove filiali al rendere innocui i loro referenti locali”.
Rendere innocui i loro referenti locali! Stesse minacce sono indirizzate alla Lega. Accuse pesanti anche verso la sezioni dei media tradizionali (nel nostro territorio in particolare il Resto del Carlino e il Corriere Adriatico), le nuove pagine giornalistiche che sono emerse negli ultimi anni a livello locale (nel caso di Macerata, Cronache Maceratesi e Picchio News) e gli amministratori di gruppi di discussione sui social network.ritenuti colpevoli, a loro dire, di aver promosso e lasciato spazio a una cultura neofascista.
Ci dispiace dover ancora una volta essere costretti a sottolineare che Casapound non è un movimento eversivo, ha partecipato alle recenti consultazioni elettorali presentando il simbolo in tutta Italia, e non hanno bisogno della legittimazione di nessuno, tanto meno dei centri sociali e antifa. Esprime opinioni politiche sempre e solo su fatti contingenti con attività assolutamente legittime, democratiche, consentite e sempre autorizzate eppure sempre oggetto di attacchi e azioni violente dirette ad impedirne un sereno svolgimento. Casapound Macerata non si pone sullo stesso piano dei centri sociali.
Vuole entrare nelle istituzioni perché vede in queste l'unico strumento per provare a cambiare le cose e da queste, in questo momento in particolare, dalla Giunta Comunale di Macerata, chiede di conoscere: 1. cosa il collettivo Antifa Macerata intende con “...rendere innocui i loro referenti locali” 2. se la Giunta ed il Consiglio considerano questa come le altre frasi contenute nel manifesto intollerabili ed estranee al confronto democratico 3. Come si pone il sindaco riguardo suddetto manifesto politico anche in considerazione che la consigliera Ciarlantini è altresì esponente di primo piano del centro sociale di Macerata 4. Se la giunta ritiene opportuno continuare a dare spazi e sovvenzioni a chi insiste a fare politica in questi termini quando lo stesso sindaco ha ribadito più volte, anche nell'ultimo consiglio, che Macerata non ha bisogno di chi continua a seminare odio e portare avanti scelte e proposte “divisive”. Forse non è più sufficiente condannare e scandalizzarsi per la pignatta antifascista o i cori contro le Foibe ma di fatto continuare a sovvenzionare e strizzare l’occhio ai promotori di tali gesti.
Casapound Macerata continuerà ad essere presente nel territorio con eventi, banchetti e manifestazioni, per i quali chiederà come sempre le dovute autorizzazioni. Ci aspettiamo da parte del sindaco e di tutti gli esponenti di maggioranza, non solo un invito ad abbandonare toni e modi da guerriglia, ma l'assunzione di un impegno concreto atto a disincentivare, prevenire e condannare le azioni di tutti coloro che continueranno a sentirsi legittimati a fermare le iniziative politiche e sociali degli altri partiti con la violenza, creando un clima di scontro e di tensione, nel quale Casapound non vuole entrare, e che comporta solo l'impossibilità per i cittadini di godere in tranquillità della propria città costretti a schivare cordoni di polizia
Lunedì 28 maggio presso l’Istituto di Istruzione Superiore Ricci la Camera di commercio di Macerata, in collaborazione con il locale Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile, organizza il primo appuntamento della manifestazione itinerante del 2018. L’obiettivo, in estrema sintesi, è informare le imprenditrici e offrire strumenti formativi a chi aspira a diventarlo, dare visibilità alle dinamiche che riguardano l'occupazione femminile e creare consenso sul tema delle pari opportunità.
“E’ un onore che ad aprire l’undicesima edizione del road show nazionale sull’imprenditorialità femminile – ha dichiarato il presidente dell’ente camerale Giuliano Bianchi – sia la nostra realtà. E lo faccia con un workshop dal titolo evocativo Impresa Rosa in Azione - Reti per l’Innovazione e l’Alternanza Scuola-Lavoro. Titolo che rimanda a temi chiave come la digitalizzazione e l’ orientamento, le competenze obbligatorie a cui sono chiamate a rispondere le Camere di commercio, nella nuova fase di ridisegno organizzativo . Nel corso della giornata – ha concluso Bianchi – presenteremo anche due misure molto interessanti: il bando voucher digitali e il bando per l’ alternanza scuola -lavoro ”
“Con entusiasmo collaboriamo attivamente alla proposizione di iniziative alla Camera di commercio – ha affermato la presidente del locale comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile Patrizia Tiranti –coniugando lo sviluppo dell’imprenditoria locale in ottica di genere. E con lo stesso entusiasmo abbiamo accolto l’idea della tappa perché pensiamo che questa giornata contribuisca a far conoscere a livello nazionale i risultati concreti del nostro impegno e anche ad avvicinare le giovani studentesse a dei settori finora ritenuti solo maschili. Così da favorire l’orientamento professionale, incoraggiare e rafforzare la fiducia delle ragazze nelle proprie capacità, sfruttando al meglio le opportunità del digitale”.
“Ancora una volta i tour di “Guide delle Marche” hanno fatto il pienone.
Grande successo per la visita guidata in notturna a Macerata “La luce nera del mistero” con 200 presenze che hanno scelto la proposta di “Guide delle Marche” per scoprire il volto meno noto di Macerata in occasione dell’evento nazionale “la notte dei musei” istituito dal Mibact.
Grazie alla collaborazione delle studentesse della “cattedra di educazione e interpretazione del patrimonio” dell’Università di Macerata e con il patrocinio di Confesercenti Macerata e Federagit Marche, i visitatori hanno potuto incontrare ed ascoltare le storie di alcuni personaggi della Macerata di un tempo.
I partecipanti, provenienti da Macerata e dalla sua provincia con alcuni ospiti dall’Emilia Romagna, organizzati in tre folti gruppi, hanno ascoltato l’appassionante racconto in chiaroscuro che, dalla Chiesa di San Giorgio, attraverso l’antico quartiere ebraico, passando per piazza Oberdan e per il Castrum Sanctae Mariae Magdalene li ha condotti fino alla piazza della Libertà dove il tour si è concluso con grande soddisfazione degli stessi. Al termine della passeggiata i visitatori hanno approfittato dell’apertura straordinaria dei musei cittadini per vivere appieno il cuore della città”
Da anni l’arma dei Carabinieri incontra studenti di ogni ordine e grado per diffondere la “cultura della legalità”, attraverso il rapporto diretto e immediato tra gli stessi e con chi e’ chiamato ogni giorno a tutelarla. Quest’anno, il comando provinciale carabinieri del capoluogo, anche nell’ambito delle iniziative nate nel perimetro del tavolo “uniti contro le droghe” presieduto dal prefetto di macerata, ha organizzato un convegno sul tema della lotta alla droga coinvolgendo tre istituti superiori, il “Bramante Pannaggi” di Macerata, l’Istituto Agrario “Garibaldi” e l’I.p.s.i.a. “Corridoni” di Corridonia”, che ha anche una sede distaccata in città.L’idea lanciata dai Carabinieri, è stata accolta favorevolmente dai ragazzi, i quali, con il supporto degli insegnanti, in particolare le prof.sse Serafini Francesca e Meschini Daniela, hanno autonomamente svolto un percorso sul tema producendo varie opere che, sotto il titolo “patto con la vita”, saranno rappresentate il 23 maggio alle ore 9 presso il teatro “Don bosco” di Macerata, alla presenza delle autorità provinciali e locali.Alla giornata di riflessione parteciperanno con la loro testimonianza due importantissime realtà nazionali nel campo della prevenzione e del recupero di chi purtroppo rimane vittima di questa come di altre dipendenze.Prenderanno parte “virtualmente”, attraverso video-messaggi, e personalmente, personaggi attualmente in auge e vecchie glorie del calcio nazionale e per suggellare ancor più il rapporto con le istituzioni, nel pomeriggio del 23 maggio, alle 15, presso lo Stadio “Dei Pini” di Macerata, si svolgerà un triangolare di calcio tra le squadre dei tre istituti coinvolti. La squadra vincitrice sfiderà una compagine del comando provinciale Carabinieri di Macerata.L’evento è stato possibile anche grazie alla generosità della fondazione “Carima”, del comune di Macerata e della Croce rossa.
La seconda edizione di "Scarabò. Una città per educare" ha affermato il festival maceratese come una realtà solida e in crescita, confermando l'impatto positivo registrato l'anno precedente, nonché aumentando quest'anno il numero dei partecipanti.
Sono stati circa 450 bambini che hanno partecipato agli oltre 40 laboratori ed eventi in programma nel centro storico di Macerata.La direttrice e organizzatrice, Laura Copparoni, commenta con grande soddisfazione la buona riuscita dell'iniziativa, sia per i numeri riscontrati sia per le collaborazioni intrecciate ai fini della sua riuscita. Attività formative, molteplici esperienze di gioco, momenti ricreativi e soprattutto centinaia di sorrisi di genitori e figli hanno animato per due giorni Macerata trasformandola in una città educante al servizio della crescita dei propri cittadini.
I festival ha anche ospitato il laboratorio Urban Ticass, la caccia al tesoro ideata con i bambini di alcune classi dell'istituto Mestica e il progetto per la sostenibilità urbana Trans Urban Eu-China, che ha scelto il festival come caso di studio per poi replicarlo nel 2020 in Cina.Entusiasti per il risultato ottenuto, Laura Copparoni e l'associazione "Scarabò", confidando nel prosieguo dell'avventura, danno appuntamento al 2019.
A seguito dell’emergenza sisma iniziata ad agosto 2016, il Comando dei Vigili del Fuoco di Macerata è stato costantemente ed è tutt’ora impegnato nell’espletamento dei compiti istituzionali, con particolare riferimento all’attività di soccorso tecnico urgente, che in questo scenario di crisi sismica si è concretizzata principalmente nella realizzazione di opere provvisionali, demolizioni e assistenza alla popolazione.
Anteponendo comunque l’attività connessa al soccorso, nel corso di questi ultimi mesi, il Comando di Macerata, dopo aver espletato le prescritte procedure di verifica, ha dovuto gestire un'ulteriore emergenza, connessa alla parziale inagibilità delle proprie sedi di Macerata e di Camerino. A questo proposito, nei giorni scorsi il sindacato Usb aveva espresso preoccupazioni in merito alle sedi di Camerino e Macerata (qui il nostro articolo)
Grazie alla disponibilità e professionalità del personale specializzato, sono stati eseguiti lavori di messa in sicurezza e adottate idonee procedure gestionali finalizzate a garantire la parziale fruibilità degli immobili, nelle more dell’esecuzione dei lavori di adeguamento sismico.
Da ultimo, il Commissario Straordinario per il sisma, con ordinanza n.56 del 10.05.18, grazie all’impegno profuso dall’Amministrazione Provinciale, ente proprietario della sede centrale VVF di Macerata e dall’Agenzia del Demanio, ente proprietario del Distaccamento VVF di Camerino, ha inserito le sedi di Macerata e Camerino nel programma degli interventi di ricostruzione, riparazione e ripristino delle opere pubbliche in quanto edifici strategici.
Il Comando di Macerata fornisce la più ampia disponibilità agli Enti proprietari per collaborare all’attività di progettazione degli interventi di adeguamento sismico, nella certezza che sia tale attività che quella conseguente legata alla riparazione e al ripristino verranno realizzate nei tempi tecnici strettamente necessari.
In risposta alla Proposizione n. 55/2018 presentata dal consigliere Sacchi di Forza Italia e da altri consiglieri di minoranza in merito alla censura sull'operato del collettivo Antifa, in riferimento alla "Pignatta Antifascista" del 25 Aprile 2018, riceviamo e pubblichiamo dal Collettivo Antifa:
"Cari fantocci del Consiglio firmatari della Prop. N°55/2018,
nel vostro mondo gli strascichi indesiderati degli “inediti e sciagurati fatti di sangue susseguitisi a Macerata dalla fine di Gennaio” - ovvero un omicidio brutale e una strage neofascista - sono da individuarsi in un pupazzo. Sempre a beccarvi come galline che si litigano un verme, ora siete tutti concordi sulle priorità: trattare in consiglio la tragica vicenda del fantoccio di cartapesta, caduto sotto i colpi impietosi di fanciulli armati di bastoncini.
Il vostro evidente tentativo di acquisire prestigio o autorevolezza con mozioni disinformate e sconclusionate, così come le continue citazioni di voi stessi sui social network, non vi frutteranno alcuna credibilità. Questi vostri comportamenti svelano solamente il vostro continuo tentativo di strumentalizzare gli eventi per un ritorno elettorale. Risultate incapaci di affrontare o tantomeno risolvere questioni concrete, ma vi unite a quelli che in teoria criticate nello scandalizzarvi e nel richiedere una censura che viola ogni diritto a manifestare e occupare il suolo pubblico.
È chiaro che parlate del pupazzo perché non avete nulla di cui parlare. Quando sollevate un caso come questo, combattendo un fantoccio con fiera stupidità e cadendo in una provocazione orchestrata proprio con questo obiettivo, vi rendete ancora più ridicoli. Vestiti bene, pance e portafogli pieni, disquisite di “importanti” faccende come se aveste a cuore la città, ma ammantati della vostra autorità priva di autorevolezza, vi ingozzate a vicenda di parole vuote nel tentativo di accaparrarvi domani la poltrona che tanto criticate oggi. Risulta evidente che di questioni su cui riflettere ce ne sarebbero molte, e molto più serie, che invece nascondete perché credete erroneamente che i cittadini Maceratesi siano incapaci di vedere il vostro squallido trucchetto.
Quando avrete finito questa pantomima tragicomica vi invitiamo, al posto di invocare punizioni e cianciare di censure, a iniziare a farvi domande sulla società Maceratese che ha plasmato lo stragista e che lo supporta, inizialmente a mezza bocca e ora sempre di più. Infatti nulla nasce dal nulla e quelli che strepitano scandalizzati per un fantoccio di carta sono gli stessi che giustificano l’atto di vigliaccheria a mano armata di un neofascista.
Dovreste chiedervi perché gli accoglienti Maceratesi solidarizzano con uno stragista ad alta voce al bar e ricevono consensi, mentre sempre più persone, italiane e migranti, sono costrette ai margini della società. Dovreste provare a comprendere cosa significa oggi essere disoccupati, precari, lavoratori in nero, anziani con la pensione minima, ragazze madri: tutti impossibilitati a immaginarsi un futuro mentre le istituzioni continuano a diminuire servizi educativi, sanitari, sociali.
Potreste affrontare il problema dell’abuso di alcool e psicofarmaci e dell’aumento di suicidi nelle popolazioni terremotate. Potreste cercare di capire perché i vostri figli spendono la paghetta che gli date e i soldi della cresima in eroina, piuttosto che cercare di annichilire i disperati che gliela vendono (che è come cercare di eliminare il diabete chiudendo le pasticcerie).
La vostra pochezza non vi fungerà da alibi, la vostra paucità non vi scuserà di nulla. Il vostro vuoto non ci risucchierà".
Neanche gli organizzatori si aspettavano una sala così piena: è evidente che c'è una domanda per parlare di politica. All'assemblea dell'associazione Cittadini in Cammino, nata un anno fa in occasione del referendum costituzionale, c'era veramente un mondo trasversale fatto di amministratori, imprenditori, professori e semplici cittadini.
E' stato scelto come Presidente il professor Flavio Corradini, ex magnifico rettore dell'Università di Camerino: “Avevamo detto che la nostra associazione è trasversale e ho visto in sala cittadini anche di orientamenti diversi. Del resto siamo qui per dare voce alla società civile che vuole evidenziare una proposta riformista che guardi al bene del Paese e che possa aiutare la politica attraverso proposte e indicazioni. Questo soggetto è riformatore e laico e assolutamente apartitico”.
Monica Martarelli e Gabriele Maolo, i due portavoce che hanno dato la voce all'associazione fino all'assemblea, hanno ricordato le ragioni fondanti: “La politica ha bisogno di cittadini attivi e con una coscienza critica e che tornino a discutere di progetti”.
La discussione ed il confronto sono già attivi. Sulla chat dell'associazione e sul sito www.cittadinincammino.it c'è un blog ed un forum che favoriscono la discussione ed il confronto.
“Ma vogliamo andare oltre – ha detto Corradini nel suo intervento – perchè vorremmo studiare delle proposte su temi importanti come cultura, Europa, economia, pubblica amministrazione, ambiente e politiche sociali. Nostro compito sarà quello di raccogliere i contributi dei cittadini, confrontarci e studiare delle soluzioni. Sarà a questo punto che potremo indicare delle proposte anche concrete ai partiti. E non dico al partito perchè non siamo una costola di nessun partito, ma un punto di riferimento della politica”.
Sono stati molti gli interventi dei cittadini presenti. In tutti la richiesta di una politica vicina alla gente e che guardi ad un progetto di società a lungo termine. “Le riforme sono necessarie per rendere vicine e partecipate le istituzioni che ora rischiano di essere troppo distanti dai bisogni della gente.
La questione dei giovani e della politica è stata affrontata da Tommaso Leoni, coordinatore del gruppo giovani: “C'è una distanza preoccupante tra i giovani e la politica”. Per Leoni soltanto con una politica rigenerata e attenta ai cittadini si possono riprendere i termini del confronto in maniera positiva: “Se si torna a fare cultura, formazione ed informazione possiamo riavvicnare i giovani alla politica”.
Un programma impegnativo per Cittadini in Cammino. L’associazione promuove confronti e dibattiti con tutte le componenti della società, attività creative, ricreative e sociali, coinvolgimento e partecipazione attiva dei cittadini, delle comunità, favorendo sempre il protagonismo e il pluralismo dei partecipanti, dando spazi adeguati alle giovani generazioni e politiche giovanili di avvicinamento alla vita politica e culturale. Stimola e valorizza l’impegno, il senso civico dei cittadini e delle comunità, promuove l’ascolto diretto e le scelte politiche per il bene comune. Valorizza la cultura come investimento sociale ed economico del territorio, crescita di moderni sistemi produttivi, nuove professionalità e come fattore strategico per il benessere della persona. Collabora con altre associazioni, amministrazioni statali, enti locali e forze pubbliche e sociali per il raggiungimento degli obiettivi.
Per Cittadini in Cammino il nuovo consiglio direttivo è formato da Paolo Accattoli, Federico Bora, Carlo Mariano Calamita, Giuseppe Centanni, Flavio Corradini, Carla Datena, Tommaso Leoni, Monica Martarelli, Alba Mosca, Mario Montalboddi, Settimio Novelli, Andrea Perticarari, Rosita Platinetti, Fabiola Santini, Rita Soccio, Leonardo Virgili.
Presidente: Flavio Corradini
Vicepresidente Carla Datena
Tesoriere Rosita Platinetti
Coordinatore giovani: Tommaso Leoni
Collegio dei Probiviri: Gabriele Maolo, Giorgio Rilli e Giancarlo Sarnari
Aggiornamento del 23 maggio. Pare che Pepe sia stato avvistato in zona Collevario a Macerata. Chiunque abbia notizie può contattare il 3385983958.
AAA cercasi Pepe: Pappagallino inseparabile di 10 anni, si è allontanato il 19 maggio in zona Via Ghino Valenti/Via dei Velini, a Macerata. Chiunque dovesse avvistarlo è pregato di chiamare il numero 3385983958. È socievole e risponde se richiamato.
Durante il 31° Compleanno di Pinocchio, la Fondazione Nazionale Carlo Collodi attribuirà il riconoscimento “Amico di Pinocchio” a Francesca Chiusaroli per le attività di studio, ricerca e divulgazione condotte dalla docente dell’Università di Macerata in relazione al “Pinocchio in Emojitaliano”, pubblicato con Johanna Monti e Federico Sangati per i tipi di Apice libri.
Il riconoscimento viene assegnato ogni anno dalla Fondazione a personalità dell’arte, dell’editoria, del giornalismo, dello sport e del turismo che si sono distinte per le azioni a tema “Pinocchio” coerenti con le finalità dell’ente.
“Pinocchio in Emojitaliano” è una delle traduzioni più originali di Pinocchio, un testo letterario tra i più tradotti, un classico della letteratura italiana conosciuto in tutto il mondo e a tutti familiare. “Si tratta di un progetto – spiega Chiusaroli - che ha messo insieme nuove tecnologie e tradizione, ricerca accademica e mondo social. Il linguaggio degli emoji avvicina le generazioni e parla a tutto il mondo. Pinocchio è un simbolo universale. Sono molto felice che la Fondazione Collodi abbia seguito l’idea dal suo nascere fino a conferire questo riconoscimento”.
Il gruppo di ricercatori e docenti - Francesca Chiusaroli di Unimc, Johanna Monti dell’Orientale di Napoli e Federico Sangati, ricercatore indipendente - ha lavorato sulla traduzione del romanzo di Collodi in icone emoji insieme a un'intera comunità grazie a Twitter. Alla base ci sono gli studi di linguistica storica condotti dalla professoressa Chiusaroli sulle scritture pre-alfabetiche di epoca antica e, più ancora, sulle scritture di lingue artificiali che si svilupparono in Inghilterra nel XVII secolo. Gli emoji, per la qualità iconica e per la diffusione globale delle nuove tecnologie, sono quanto di più simile si possa trovare a un linguaggio comprensibile da tutti, anche se si tratta di un ideale più che di realtà.
Si chiama Lauretta Gianfelici, é di Macerata e ha scelto Facebook per raccontare la sua storia. Una testimonianza, la sua, che arriva insieme alla decisione di non nascondere il suo nome e il suo volto, grazie anche ad una associazione veneta che da anni indaga sui misteri italiani e sui legami tra associazioni segrete e organizzazioni criminali.
La donna, seguendo un testo, racconta di aver cominciato la sua battaglia ormai molti anni fa, a seguito della separazione dall'ex marito, coinvolto, a suo dire, in affari che la signora Lauretta definisce "poco puliti". Accuse pesanti, le sue, che l'avrebbero anche portata ad un taglio netto con la sua famiglia di origine e ad anni di isolamento. Culminati, addirittura, con una richiestra di Trattamento Sanitario Obbligatorio.
Il video é circolato anche su un gruppo dedicato a Pamela Mastropietro, ma che non é quello che la famiglia ha creato per comunicare le iniziative in memoria della ragazza, e sta inevitabilmente creando grande clamore a Macerata e non solo. Anche perché sembra voler mettere in collegamento tutte le vicende che hanno sconvolto il territorio dal gennaio scorso, dopo la barbara uccisione della ragazza romana allontanatasi dalla Comunità Pars di Corridonia. Dalla mafia nigeriana alle costole deviate della massoneria, passando per i giri di droga e prostituzione.
La signora Lauretta racconta di aver più volte denunciato fatti poco chiari avvenuti a Macerata, ma di non essere mai stata presa in considerazione.
"Chiediamo protezione. Se succederà qualcosa, se spariremo voi tutti sarete testimoni" l'appello lanciato nel video che sta facendo ora il giro della rete.
Spareggio vinto, semifinale raggiunta. Un 3-0 che scaccia i brutti pensieri (che poi tanto brutti non erano) di gara 2 in quel di Sarroch e spiana la strada del prossimo turno, in attesa dello spareggio di Lamezia che sancirà l’avversario della Medea Macerata.
Sestetti canonici da ambo le parti. Si inizia con un avvio di gara punto a punto, sul 7-6 Macerata allunga prima con una pipe di Di Meo, poi con un muro vincente sull’attacco ospite da posto 4. La ricezione della Medea, con Gabbanelli e Casoli, vanta un ottimo 80% nel primo set mentre l’attacco sardo si deve accontentare di un modesto 27%. Sul 16-14 Macerata piazza il break decisivo: muro out trovato da Scuffia, parallela di Di Meo, ace di Miscio, diagonale out di Genna, Romoli non passa dalla seconda linea. Scuffia mette il punto del 24-19, gli ospiti annullano 3 set ball costringendo coach Pasquali a chiamare il time-out. Al rientro delle squadre è capitan Casoli a mettere a terra il punto del 25-22.
Secondo set con Sarroch che comincia a forzare il servizio, la ricezione maceratese cala al 65% e incappa in 4 errori. Sul 6-6 i sardi allungano con un primo tempo di Corsini e un’invasione di Macerata, che però sul 9-8 ribalta la situazione, con due muri ad opera di Scuffia e Michael Molinari. Si viaggia sempre sul filo dell’equilibrio, sul 15-13 gli ospiti ribaltano la situazione con 3 punti consecutivi di Genna (un attacco vincente e 2 aces). Sarroch rimane avanti ma sul 18-20 Riccardo Romoli non passa da posto 2 e Casoli trova il muro out del pareggio. Lo stesso Casoli trova il punto del vantaggio. Di Meo mette a segno il punto del 24-21, un servizio out di Casoli annulla la prima palla set ma è Scuffia a mettere a terra la palla del 24-22.
Anche il terzo set è piuttosto tirato, Sarroch è avanti (7-8), ma Macerata arriva avanti sul 16-14 in quella che è una continua rincorsa. Sardi che accorciano ma è ancora Scuffia a muro a mantenere i padroni di casa sul +2. Non è finita, Corsini accorcia sul 18-17 e sul 19 pari Riccardo Romoli in attacco e ancora Corsini a muro su Alex Molinari rilanciano le ambizioni di Sarroch. Medea che però non si dà per vinta e Michael Molinari a muro dà a Macerata il punto del 22 pari. Un errore al servizio per parte per il 23-23, muro out dato a Macerata per il 23-24 ma Genna sbaglia ancora il servizio. I vantaggi premiano la Medea, prima il muro a due su Skuodis e poi con la rigiocata non riuscita sull’attacco di Casoli. 26-24 ed inizia la festa della Medea.
Orecchi puntati su Lamezia che ospita lo spareggio con Leverano. Lo spareggio con Sarroch sarà ritrasmesso in differita video da Radio Studio 7 sulla web tv della radio e in simulcast sul canale 611 del digitale terrestre, domenica 20 maggio alle ora 15 e alle 22.
MEDEA MACERATA-POLISPORTIVA SARROCH 3-0
MEDEA MACERATA: Molinari A. 3, Benedetti, Casoli 19, Miscio 1, Medei ne, Troiani, Molinari M. 4, Scuffia 13, Thiaw, Di Meo 12, Bussolari, Furiassi ne, Gabbanelli (L1), Valenti (L2) ne. All. Pasquali.
POLISPORTIVA SARROCH: Grugnetti ne, Bizzotto 1, Genna 10, Romoli M. 2, Grandi, Skuodis 7, Lai ne, Pau (L1), Romoli R. 10, Pintus (L2) ne, Donzella, Pisu 4, Corsini 9. All. Balletto.
ARBITRI: Pescatore-Di Tullio.
PARZIALI: 25-22 (27’), 25-22 (27’), 26-24 (31’)
NOTE: Medea 14 errori in battuta, 4 aces, 12 muri vincenti, 71% in ricezione (61% perfetta), 46% in attacco; Sarroch 14 errori in battuta, 2 aces, 5 muri vincenti, 55% in ricezione (48% perfetta), 39% in attacco.